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1 PROVINCIA DI MANTOVA ATTO DIRIGENZIALE n PD / /05/2014 SETTORE AMBIENTE, PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, AUTORITA' PORTUALE INQUINAMENTO E PIANO RIFIUTI, ENERGIA ISTRUTTORE: GALEAZZI GIAMPAOLO OGGETTO: ESCLUSIONE DALLA V.I.A. PER IL PROGETTO DI "MODIFICA NON SOSTANZIALE AL PROGETTO AUTORIZZATO CON DET. PROV. N. PD/2063 DEL 13/12/13 PER LA COSTRUZIONE ED ESERCIZIO DI UN IMPIANTO BIOGAS ALIMENTATO DA BIOMASSE VEGETALI E RIFIUTI BIODEGRADABILI PER UN QUANTITATIVO DI RIFIUTI SUPERIORE ALLE 10 T/G" DA REALIZZARSI PRESSO L'INSEDIAMENTO ESISTENTE IN COMUNE DI S. BENEDETTO PO (MN), VIA MAZZALOE C.M. - DITTA PO' ENERGIA S.R.L. SOCIETÀ AGRICOLA CON SEDE LEGALE IN COMUNE DI VERONA (VR), VIA E. FERMI N. 2

2 IL DIRIGENTE DEL SETTORE AMBIENTE, PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, AUTORITA PORTUALE ARCH. GIANCARLO LEONI DECISIONE La ditta PO ENERGIA S.R.L. SOCIETÀ AGRICOLA con sede legale in Comune di Verona (VR), Via E. Fermi n. 2 è esclusa dalla procedura di V.I.A. relativamente al progetto di Modifica non sostanziale al progetto autorizzato con determinazione provinciale n. PD/2063 del 13 dicembre 2013 per la costruzione ed esercizio di un impianto biogas alimentato da biomasse vegetali e rifiuti biodegradabili per un quantitativo di rifiuti superiore alle 10 t/g da realizzarsi presso l'insediamento esistente in Via Mazzaloe c.m. in Comune di San Benedetto Po (MN). MOTIVAZIONE DELLE SCELTE La disamina della richiesta e della documentazione prodotta ha evidenziato l esistenza dei requisiti soggettivi e oggettivi previsti dall ordinamento per la determinazione dell esclusione dalla procedura di V.I.A. CONTESTO DI RIFERIMENTO La ditta è sottoposta a procedura di verifica di assoggettabilità alla V.I.A., in quanto intende svolgere attività di recupero di rifiuti speciali non pericolosi per una potenzialità massima (R3/R12) di 71,23 t/g, (R1) 15,75 t/g superando quindi la soglia di 10 t/g di cui alla Parte 2, allegato IV, del D.Lgs 152/06 e s.m.i. ISTRUTTORIA La ditta PO ENERGIA S.R.L. SOCIETÀ AGRICOLA con sede legale in Comune di Verona (VR), Via E. Fermi n. 2 ha presentato in data 07/01/2014 prot. n. 242 richiesta di verifica di assoggettabilità alla VIA, ai sensi degli artt. 6 e 20 del D.Lgs 152/06 e dell articolo 6 della L.r. 2 febbraio 2010, n. 5 relativamente al progetto di Modifica non sostanziale al progetto autorizzato con determinazione provinciale n. PD/2063 del 13 dicembre 2013 per la costruzione ed esercizio di un impianto biogas alimentato da biomasse vegetali e rifiuti biodegradabili per un quantitativo di rifiuti superiore alle 10 t/g da realizzarsi presso l'insediamento esistente in Via Mazzaloe c.m. in Comune di San Benedetto Po (MN). In ottemperanza alle disposizioni di cui all art. 20 del D.Lgs 152/06 e s.m.i., la Ditta ha provveduto: - alla pubblicazione sul B.U.R.L. del 15/01/2014 Serie Avvisi e Concorsi, n 3 dell avviso inerente l'avvenuta trasmissione della richiesta in oggetto; - a inoltrare l avviso di avvenuta trasmissione dell istanza di verifica di assoggettabilità alla V.I.A. al Comune di San Benedetto Po (MN), pubblicato rispettivamente all Albo Pretorio del Comune di San Benedetto Po (MN) a decorrere dal 15/01/2014. Il Responsabile del Procedimento Giampaolo Galeazzi, con nota agli atti provinciali prot. n del 20/01/2014, ha comunicato l avvio del procedimento. Successivamente, con nota agli atti provinciali prot. n del 28/02/2014, il Responsabile del Procedimento Giampaolo Galeazzi ha richiesto integrazioni con contestuale sospensione dei termini temporali, richiedendo di completare la documentazione presentata con un diagramma di flusso di tutte le operazioni svolte nello stabilimento, con le schede tecniche delle apparecchiature, e con l attestazione

3 dell avvenuta pubblicazione all albo pretorio comunale della trasmissione della documentazione di rito. Sono state inoltre segnalate alcune incongruenze in merito agli elementi di stressor presenti nell intorno di interesse (depuratore SAGIDEP) ed è stato richiesto di completare la valutazione del traffico indotto con gli elementi minimi richiesti dalla D.g.r /10. Relativamente alla modalità di calcolo della potenzialità da sottoporre a verifica VIA si è richiesto, in estrema sintesi, di: considerare le operazioni di recupero presso l impianto come operazione R12 in luogo dell operazione R3 ad oggi autorizzata, utilizzando comunque per il calcolo degli impatti per la verifica VIA i punteggi associati all operazione R3 (da ritenersi maggiormente cautelativa rispetto all operazione R12); ridefinire il dato di targa dell impianto per l operazione R3/R12, considerando la capacità massima di trattamento giornaliera dell intero impianto (ivi incluso la fase di digestione anaerobica, conteggiando anche le matrici in co-digestione e le eventuali diluizioni), evidenziando eventuali colli di bottiglia ; considerare la potenzialità nominale derivante dalla combustione del biogas riconducibile ad attività di tipo R1 (Punto 2, Allegato 2 Sub. 1 del DM ); considerare i rifiuti decadenti dall attività come messa in riserva R13 se destinati al recupero, o come deposito preliminare D15 se destinati a smaltimento. Relativamente alla verifica preliminare dei criteri escludenti previsti dalla D.g.r /09 Modifiche ed integrazioni alla D.g.r. 6581/2008 relativa ai criteri per la localizzazione degli impianti di gestione dei rifiuti urbani e speciali (art. 19, comma 3, l.r. n. 26/2003), in ragione della vicinanza dell impianto (lato sud) con elementi del reticolo idrico secondario, ai fini del rispetto di quanto previsto dai criteri escludenti distanza dal corso d acqua e dai laghi (Pulizia idraulica reg. decr. 523/1904) e del criterio distanza dal reticolo idrico di bonifica consortile (reg. decr. n. 368/1904) individuato dalla D.g.r. sopraccitata, si è richiesto che il perimetro dell impianto rifiuti rispettasse la fascia dei 10 m prevista di distanza dal canale, fatte salve eventuali distanze definite dallo strumento urbanistico comunale in sede di individuazione delle fasce di rispetto dei corsi d acqua (All. B alla D.g.r. 7868/2002 e s.m.i.) o da eventuali modifiche introdotte dal comune in sede di modifica al reticolo. Con nota agli atti provinciali prot. n del 25/03/2014, la ditta ha presentato le integrazioni richieste. Nelle integrazioni la ditta ha precisato quanto segue: - operazioni R12/R3: considerata la difficoltà di stabilire quale sia il macchinario che determina il dato di targa dell impianto, sono state fatte le seguenti assunzioni: o ai fini cautelativi, la capacità massima giornaliera dell impianto è stata definita a partire dal numero massimo di cicli realizzabili durante l anno, considerando l impianto tutto pieno/tutto vuoto; o il dimensionamento del dato di targa dell intero impianto è stato quindi eseguito sul volume fisico a disposizione per le operazioni di digestione anaerobica, in quanto collo di bottiglia dell intero impianto; o la durata assunta di un ciclo di digestione anaerobica completo è pari a 94 giorni, per un totale di 4 cicli anno massimi realizzabili; o il prodotto tra il volume massimo lavorabile per ciclo (prevasca per conferimenti non palabili in progetto = 447,45 m 3 + fermentatore in progetto = 3.024,76 m 3 + post-fermentatore in progetto = 3.024,76 m 3 = m 3 ) ed il numero massimo dei cicli realizzabili in un anno rapportati al numero dei giorni in un anno ha fornito il quantitativo massimo giornaliero dell impianto (6.500 m 3 x 4 cicli anno/365 giorni = 71,23 ton/giorno); o tale valore è stato utilizzato come massima potenzialità giornaliera di lavorazione dell impianto nel suo complesso (lavorazione rifiuto tramite

4 presso estrusore e fase di digestione anaerobica mediante l apporto di insilato di mais); - operazione R1: al fine del calcolo del quantitativo massimo per l operazione R1 si è considerata la massima potenzialità del gruppo di cogenerazione (pari a 547 Nm 3 /h x 24 h = Nm 3 /g) equivalenti a 15,75 t/g (peso specifico assunto per il biogas pari a 1,2 Kg/m 3 ); - operazione R13: sono stati considerati i volumi delle aie per la messa in riserva dei rifiuti biodegradabili (pari a 440 m 3 ), della vasca di stoccaggio del separato liquido (pari a m 3 ) e della platea di stoccaggio del separato solido (pari a m 3 ), per un totale di m 3 ; - operazione D15: sono stati considerati i rifiuti decadenti dalle operazioni di pressoestrusione, separazione densimetrica e decantazione, che verranno depositati all interno di appositi cassoni carrabili metallici (per i rifiuti decadenti dall operazione di presso estrusione: cassone metallico avente un volume di 18 m 3 ; per i rifiuti decadenti dall operazione di separazione densimetrica: cassone metallico con volume pari a 7 m 3 ; per i rifiuti decadenti da operazione di sedimentazione /desabbiatura: cassone metallico avente un volume di 7 m 3, per un volume complessivo di 32 m 3 ). In merito alla richiesta del rispetto del criterio escludente distanza dal corso d acqua e dai laghi (Pulizia idraulica reg. decr. 523/1904) e del criterio distanza dal reticolo idrico di bonifica consortile (reg. decr. n. 368/1904) individuato dalla D.g.r /09, la ditta ha provveduto a modificare la tavola di progetto (Tav. 1 Rev Planimetria generale dell impianto) rimodulando il perimetro dell impianto rifiuti prevedendo apposita recinzione e delimitazione in modo da evidenziare il rispetto della distanza prevista di 10 m dal canale. Dato atto che sono trascorsi i primi 45 giorni dalla pubblicazione, previsti dall art. 20 del D.L.vo 152/06 e s.m.i., e che non è pervenuta alla Provincia alcuna osservazione da chiunque fosse interessato, in base alle risultanze dell istruttoria tecnico - amministrativa compiuta dagli uffici, si precisa che: - presso il sito verranno svolte le attività di messa in riserva (R13), recupero (R3/R12) e (R1), smaltimento (D15) di rifiuti speciali non pericolosi in Autorizzazione Unica ai sensi dell art. 12 del D.Lgs 287/2003, con riferimento alle seguenti potenzialità massime: o R3/R12 (NP): 71,23 t/g; o R1 (NP): 15,75 t/g; o R13 (NP): m 3 ; o D15 (NP): 32 m 3 ; - il sito oggetto della richiesta è identificato catastalmente al Foglio 27, mappale 329 (ex foglio 27 ex mappali e 209). La ditta dichiara che tali terreni risultano individuati all interno del Piano delle Regole del vigente Piano del Governo del Territorio del Comune di San Benedetto Po (MN) come: o mappale 207, per l intera superficie, in Ambito Agricolo strategico ad elevata caratterizzazione produttiva, Titolo IV art. 13, di cui il 100% della superficie ricade in fascia di rispetto allevamenti suini e per il 100% in fascia idrogeologica C di inondazione per piena catastrofica; o mappale 69, per l intera superficie, in Ambito Agricolo strategico ad elevata caratterizzazione produttiva, Titolo IV art. 13, di cui il 100% della superficie ricade in fascia di rispetto allevamenti suini e per il 100% in fascia idrogeologica C di inondazione per piena catastrofica;

5 o mappale 209, per l intera superficie, in Ambito Agricolo Strategico ad elevata valenza produttiva, Titolo IV Art. 14, di cui il 100% della superficie ricade in fascia di rispetto allevamenti suini e per il 100% in fascia idrogeologica C di inondazione per piena catastrofica; - in ordine alla verifica di assoggettabilità alla procedura di V.I.A. ai sensi del D.Lgs n. 152/06 e s.m.i., art. 20 e dell art. 6, L.R. 2 febbraio 2010, n. 5 e s.m.i., effettuata nelle modalità stabilite dalla Regione Lombardia con D.G.R. 10 febbraio 2010, n , i risultati sono coerenti nel merito con quanto evidenziato nei documenti Relazione Preliminare e Studio Preliminare Ambientale e relativi allegati del Dicembre 2013 come integrati/sostituiti nel mese di Marzo 2014, permettendo di escludere l impianto in questione dalla procedura di V.I.A. In particolare: a). l Indice di Impatto Specifico IA è risultato sempre inferiore alla soglia A di 160 sia nella documentazione fornita dal proponente che dalle risultanze dell istruttoria provinciale; b). l Indice di Impatto Complessivo IB assume un valore di 42,57 nella documentazione fornita dal proponente e di 42, nelle risultanze dell istruttoria provinciale, risultando comunque inferiore al valore soglia B di 600 previsto dalla normativa di settore come limite oltre il quale è necessaria l attivazione della procedura di V.I.A.; c). l Indice di Impatto Cumulativo Specifico IC è risultato sempre inferiore alla soglia C di 60 sia nella documentazione fornita dal proponente che dalle risultanze dell istruttoria provinciale; d). l Indice di Impatto Cumulativo Complessivo ID assume un valore di 263,64 nella documentazione presentata dal proponente e di 263, nell istruttoria provinciale, inferiore pertanto al valore soglia D pari a 500 oltre il quale è prevista l introduzione di specifiche misure di mitigazione, compensazione e/o un piano di monitoraggio e controllo; e). per quanto inerente la valutazione del traffico indotto dal progetto, dalla relazione del proponente si evince che: - i rifiuti in ingresso all impianto provengono dal centro di raccolta situato in Località Salanetti del Comune di Capannori (LU). Gli automezzi per il trasporto del rifiuto dal casello di autostradale di Pegognaga transiteranno sulla SP49, poi tramite la ex SS413 e successivamente tramite la SP41, giungeranno sino all impianto situato in Via Mazzaloe in Comune di San Benedetto Po (MN); - per quanto riguarda la gestione rifiuti, l apporto veicolare massimo imputabile all impianto è pari a 6 mezzi/giorno (andata e ritorno); - l impatto sulla provinciale dovuto alla gestione rifiuti è così riassumibile: o SP49: pari a +0,15% sul TGM complessivo e a +1,38% sul TGM pesante; o EX S.S. 413: pari a +0,05% sul TGM complessivo e a +0,82% sul TGM pesante; o SP41: pari a +0,28% sul TGM complessivo e + 11,76% sul TGM pesante; - per quanto riguarda gli impatti dovuti al conferimento dell insilato di mais e per le operazioni di spandimento, gli stessi sono stati calcolati e i relativi flussi riportati su apposita cartografia dedicata. La ditta evidenzia che tali operazioni sono già in essere e sono state già state prese in considerazione in sede di rilascio dell autorizzazione n. PD/2063 del 13/12/2013. Inoltre sottolinea che le operazioni per il conferimento del mais incidono già sul traffico veicolare presente nel circondario, in quanto dovute alle normali operazioni di coltivazione e sfruttamento ai

6 fini agricoli dei terreni indipendentemente o meno dalla presenza dell impianto biogas; - l incidenza prodotta dalla modifica all impianto di biogas non produce un particolare aggravio in termini percentuali sul traffico veicolare già in essere, sia per quanto riguarda il TGM complessivo sia per quanto riguarda il TGM pesante; - non vi sono particolari limitazioni del traffico (ordinanze, divieti di transito, ecc.) sui tratti stradali percorsi e non si rilevano particolari punti di criticità; - il transito degli automezzi non interessa direttamente l attraversamento di centri abitati, ma lambisce in parte l abitato di San Benedetto Po (SP41) e Quistello (SP ex SS 496). Unico punto di attraversamento è la borgata di San Siro (San Benedetto Po), in ogni caso non si rilevano particolari criticità. Si dà atto infine che la ditta PO ENERGIA S.R.L. SOCIETÀ AGRICOLA con sede legale in Comune di Verona (VR), Via E. Fermi n. 2, ha già versato gli oneri previsti per l istruttoria tecnica, relativa alla verifica di assoggettabilità alla V.I.A. RIFERIMENTI NORMATIVI E ATTI DI ORGANIZZAZIONE INTERNA Richiamati: 1. il D.Lgs 3 aprile, n. 152 e s.m.i.; 2. il D.Lgs 8 agosto 2000, n. 267; 3. la L.R. 12 dicembre 2003, n. 26 e s.m.i.; 4. la L.R. 2 febbraio 2010, n. 5 e s.m.i; 5. la D.G.R. 10 febbraio 2010, n ; 6. il R.R. n. 5/2011 e s.m.i.; 7. acquisito il parere favorevole nella regolarità istruttoria da parte del Responsabile del Procedimento Giampaolo Galeazzi per la verifica di assoggettabilità alla V.I.A. ESCLUDE dalla procedura di V.I.A. per le motivazioni riportate in premessa, ai sensi dell art. 20 del D.L.vo 152 e s.m.i. e dell art. 6, L.R. 2 febbraio 2010, n. 5 e s.m.i, la realizzazione e gestione dell attività richiesta dalla ditta PO ENERGIA S.R.L. SOCIETÀ AGRICOLA con sede legale in Comune di Verona (VR), Via E. Fermi n. 2, da realizzarsi presso l'insediamento esistente in Via Mazzaloe c.m. in Comune di San Benedetto Po (MN). In ragione della vicinanza dell impianto (lato sud) con elementi del reticolo idrico secondario, ai fini del rispetto di quanto previsto dai criteri escludenti distanza dal corso d acqua e dai laghi (Pulizia idraulica reg. decr. 523/1904) e del criterio distanza dal reticolo idrico di bonifica consortile (reg. decr. n. 368/1904) individuato dalla D.g.r. sopraccitata, il perimetro dell impianto rifiuti dovrà rispettare la fascia dei 10 m prevista di distanza dal canale, fatte salve eventuali distanze definite dallo strumento urbanistico comunale in sede di individuazione delle fasce di rispetto dei corsi d acqua (All. B alla D.g.r. 7868/2002 e s.m.i.) o da eventuali modifiche introdotte dal comune in sede di modifica al reticolo. Per quanto attiene le aree di messa in riserva del separato solido, durante il successivo procedimento autorizzativo di cui al D.Lgs. 387/03 e s.m.i., dovrà essere verificata la fattibilità tecnica di coprire completamente tali aree.

7 Per quanto riguarda la valutazione del traffico indotto dal progetto, alla luce delle valutazioni riportate nella documentazione presentata dal proponente e riassunte in premessa al presente atto ed alla considerazione che [ ] l incidenza prodotta dalla modifica all impianto di biogas non produce un particolare aggravio in termini percentuali sul traffico veicolare già in essere, sia per quanto riguarda il TGM complessivo sia per quanto riguarda il TGM pesante, si prescrive comunque che, al fine di minimizzare le eventuali possibili interferenze con il traffico locale, i mezzi di trasporto dovranno essere periodicamente mantenuti in efficienza, i carichi dovranno essere coperti da idoneo telo protettivo e gli orari di accesso all impianto dovranno essere opportunamente regolamentati. L efficacia del presente atto decorre dalla data di notifica della copia conforme trasmessa al soggetto interessato e al Comune di San Benedetto Po (MN), a mezzo notifica a mano o raccomandata A/R. Contro il presente provvedimento, può essere presentato ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dalla data della sua prima comunicazione ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla stessa data. Mantova lì, 06/05/2014 Il Dirigente del Settore Ambiente, Pianificazione Territoriale, Autorità Portuale Arch. Giancarlo Leoni Documento informatico firmato digitalmente ai sensi dell art. 21 del D.Lgs. n.82/2005 e successive modifiche e integrazioni

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