Verbale di Deliberazione del Consiglio Comunale. Adunanza ordinaria di I^ convocazione pubblica

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Verbale di Deliberazione del Consiglio Comunale. Adunanza ordinaria di I^ convocazione pubblica"

Transcript

1 Comune di AGNONE DELIBERAZIONE N.148/17 C.P.C. il 7 NOV.1972 Trasmessa alla col protocollo N Verbale di Deliberazione del Consiglio Comunale Adunanza ordinaria di I^ convocazione pubblica Oggetto: Regolamento comunale per l esercizio del mattatoio L anno millonovecento settantadue addi trentuno del mese di ottobre alle ore 17 nella sala delle adunanze Consiliari. Previo l osservanza di tutte le formalità prescritte dalla vigente Legge Comunale e Provinciale vennero oggi convocati a seduta i Consiglieri comunali. All appello risultano: Presenti Assenti 1 - On. Prof. Vecchiarelli Bruno si 2 - Prof. PICCIRILLI Felice Ettore si 3 - Sig. COLACELLI Nicola si 4 - D Aloise Filippo si 5 - MENDOZZI Antonino si 6 - DELLI QUADRI Michele si 7 - VIOLA Nicola si si 8 - BRUNETTI Rocco 9 - CACCIAVILLANI Enrico si 10 - CERIMELE Luigi si 11 - CERRONI Renzo si 12 - DELLI QUADRI Giovanni si 13 - DI CIERO Giovanni si 14 - DI RIENZO Domenico si 15 - D ONOFRIO Ugo si 16 - MARCOVECHIO Egidio si 17 - MARINELLI Guido Ercole si 18 - Ins. MASTRONARDI Costantino si 19 - MASTRONARDI Luigi si 20 - MITRI Felice si

2 3 Totali 17 Assiste il Segretario Comunale Sig. MARINELLI Gaspero quale provvede alla redazione del presente verbale. Essendo legale il numero degli intervenuti, il Sig. On. Prof. VECCHIARELLI Bruno Sindaco assume la presidenza e dichiara aperta la seduta per la votazione dell oggetto sopra indicato; posto al N. 17 dell ordine del giorno. La seduta è pubblica. IL CONSIGLIO COMUNALE Premessa la precedente propria deliberazione nr. 116/15 del con la quale fu demandato ad una Commissione consiliare mista l incarico di rivedere lo schema di regolamento presentato per la gestione del pubblico macello, sulla base delle discussioni, orientamenti e direttive stabilite in merito: visto che il lavoro è stato portato a termine e riproposta l approvazione della odierna seduta; Udita lettura degli articoli e tabelle del regolamento stesso; Accolta la modifica dell art. 23 SANZIONI DISCIPLINARI proposta dal Consigliere Dr. Marinelli nel senso di fissare le misure delle ammende ivi previste dal minimo di al massimo di e di stabilire l allontanamento o sospensione di cui alla lettera c) in giorni dieci; Visto che è prevista la gestione comunale con diritto di privativa per limitare i costi all effettivo ammontare escludendo i margini che consegue l industria privata e che incidono sui prezzi al consumo; Considerato che il Regolamento, così come predisposto è idoneo e rispondente per una moderna organizzazione e funzionamento del servizio di che trattasi; Visto il preventivo dei mezzi finanziari per far fronte alle spese; Riconosciuta la necessità di avere a disposizione subito la strumento normativo perfezionato in ogni parte per la immediata applicazione, stente che il mattatoio è pronto e potrà funzionare entro breve termine dovendosi solo collaudare i lavori del 3 lotto; Viste le disposizioni della legge , nr. 576, del relativo regolamento , nr. 108 e del rd , nr. 3 98; Visto l art. 131 del T.U. della legge G.F , nr. 148; all unanimità. DELIBERA 1 - di assumere l esercizio diretto, quale il più rispondente all interesse pubblico, con gestione in economia e con diritto di privativa ai termini del T.U. 15 ottobre 1925, nr. 2578, del servizio del pubblico macello di Agnone, prevedendo nell organico dei dipendenti comunali alla categoria

3 ausiliari nr. 2 posti rispettivamente per custode ed aiuto custode con trattamento economico pari al parametro 100 della categoria con analogo sviluppo e godimento di altri assegni ed indennità nelle misure di legge in quanto spettanti, o fissando il corrispettivo forfetario mensile lordo di per il servizio di riscossione dei diritti di affidarsi per incarico a persona particolarmente esperta e capace; 2 - di approvare, come approva, l acolugo regolamento comunale per la disciplina del servizio composto di nr. 66 articoli e tabelle annesse come da indice. CITTA DI AGNONE (Provincia di Isernia) REGOLAMENTO Per la disciplina del pubblico macello, per il trasporto delle carni macellate e per lo spaccio di quelle assegnate alla bassa macelleria INDICE SOMMARIO Capo I Assunzione ed organizzazione del servizio del pubblico macello Capo II Amministrazione e contabilità nello stabilimento di macellazione Capo III Direzione dello stabilimento di macellazione Capo IV Personale addetto allo stabilimento di macellazione Capo V- Norme igieniche per il personale, per i locali e le attrezzature dello stabilimento Di macellazione Capo VI Introduzione e sosta del bestiame nello stabilimento di macellazione Capo VII Accertamenti sanitari degli animali da macellare modalità delle macellazioni - ispezione sanitaria delle parti e del sangue degli animali macellati Capo VIII Bollatura delle carni Capo IX Trasporto delle carni macellate Capo X Carni di bassa macelleria Capo XI Applicazioni del regolamento ed altre norme legislative

4 Capo XII Sanzioni Allegato a): Macellazione calendario e modalità ; Allegato n.1: Tabella dei diritti di macellazione nello stabilimento comunale; Allegato n. 2: Tabella dei diritti dovuti per la macellazione all infuori dell orario normale, in aggiunta ai diritti stabiliti dalle tabelle di cui all allegato 1 ); Allegato n. 3: Tabella dei diritti dovuti per il ricovero nelle stalle di sosta nello stabilimento di macellazione di animali bovini, ovini e suini ; Allegato n. 4: Tabella del personale addetto al servizio nello stabilimento pubblico di macellazione. CAPO I Assunzione ed organizzazione del Servizio del PUBBLICO MACELLO ARTICOLO 1 Il Comune provvede all impianto di un idoneo stabilimento per la macellazione degli animali bovini, bufalini, equini, suini, ovini e caprini, destinati all alimentazione ed assume l esercizio in economia dello stabilimento stesso, con diritto di privativa, ai sensi del T.U.15.OTTOBRE. 1925, n.2.578, del relativo regolamento 10 MARZO 1904, n.108 e del R.D. 20. DICEMBRE n.3298 sulla vigilanza sanitaria delle carni. ARTICOLO 2 Lo stabilimento per la macellazione deve avere: a) stalle di sosta sufficientemente ampio per il ricovero degli animali; b) Locali per la macellazione di dimensioni tali che consentano il normale svolgimento delle operazioni relative, forniti di un apposito reparto per la macellazione dei suini; c) Un locale per lo svuotamento e la pulitura degli stomaci e degli intestini; d) Locali per la lavorazione delle budella e delle trippe; e) Locali per il deposito del sego, e, rispettivamente, delle pelli, delle corna e degli zoccoli; f) Locali di isolamento riservati rispettivamente al ricovero degli animali malati o sospetti, alla macellazione di questi, al deposito delle carni trattenute in osservazione e a quello delle carni sequestrate; g) Locali frigoriferi di capacità adeguate; h) Un locale adeguatamente attrezzato, che possa essere chiuso a chiave, riservato all uso esclusivo del servizio veterinario; un locale provvisto di apparecchiatura per l esame trichinoscopico, sempre che detto esame sia obbligatorio; i) Spogliatoi, lavabi, docce o latrine sciacquone; queste ultime situate in modo che non immettano direttamente nei locali di lavoro. I lavabi devono essere forniti di acqua corrente e fredda, di dispositivi per la pulizia e la disinfezione delle mani, nonché di asciugamani da usare una sola volta. Detti lavabi devono essere collocati in prossimità delle latrine;

5 l) Assetto ed attrezzature che consentano, in qualsiasi momento, l efficace svolgimento delle operazioni di ispezione veterinaria prescritta; m) Un assetto che permetta di controllare ogni entrata ed ogni uscita del macello. ARTICOLO 3 Oltre ai locali per lo stabilimento per la macellazione, il Comune fornirà anche un idoneo locale per lo spaccio delle carni di bassa macelleria di cui agli art.60 e seguenti del presente regolamento. ARTICOLO 4 La gestione amministrativa e contabile dello stabilimento viene tenuta in economia dall Amministrazione Comunale, in conformità alle norme dell art.15 del T.U. 15 OTTOBRE 1925, N ARTICOLO 5 La direzione e l Ispezione sanitaria dello Stabilimento per la macellazione sono affidate al Veterinario Condotto con le qualifica di Direttore del macello. ARTICOLO 6 Allo stabilimento stesso è adibito il personale necessario per il regolare svolgimento delle funzioni relative, in conformità a quanto stabilito con le disposizioni del capo IV del presente Regolamento. ARTICOLO 7 In corrispettivo del servizio che viene reso con il funzionamento dello stabilimento di macellazione, il Comune esigerà un diritto che sarà determinato dal Consiglio Comunale in relazione alle spese occorrenti e commisurate alla qualità o numero dei capi di bestiame macellati. La tabella dei diritti di macellazione viene allegata al presente Regolamento. ARTICOLO 8 La vendita delle carni assegnate alla bassa macelleria avrà luogo con le norme stabilite dal successivo Capo X sotto la Direzione del Direttore del macello e sotto la sorveglianza da un Vigile Sanitario o di altro Vigile Municipale. ARTICOLO 9 L AMMINISTRAZIONE Comunale compilerà in allegato al bilancio del Comune, apposito prospetto delle entrate e delle spese riguardanti il funzionamento dello stabilimento di macellazione. ARTICOLO 10

6 Al fine di dar modo al Direttore di provvedere a qualche piccola spesa che venga riscontrata urgentemente necessaria per i bisogni dello stabilimento, la Giunta autorizzerà, all inizio di ogni esercizio finanziario, l anticipazione di una somma a favore del Direttore stesso con l obbligo di presentare regolare rendiconto alla fine di ogni semestre o appena verità estinto il fondo di anticipazione, per poter provvedere alla sua integrazione. ARTICOLO 11 La macellazione degli animali bovini, bufalini, equini, suini, ovini e caprini, deve essere eseguita, di norma solo entro lo stabilimento comunale di macellazione. Quando fondati motivi lo giustificano, il Sindaco, su conforme parere del Direttore di macello, può autorizzare che la macellazione di [bovini = parola soppressa] avvenga a domicilio fuori del centro abitato, con l osservanza di prescrizioni da emanarsi di volta in volta. ARTICOLO 12 L amministrazione comunale può assumere, anche in economia, il servizio di trasporto, delle carni e dei visceri dallo stabilimento agli spacci o agli stabilimenti di lavorazione. In questo caso, saranno applicate le disposizioni contenute nel successivo Capo IX. CAPO II AMMINISTRAZIONE E CONTABILITA DELLO STABILIMENTO DI MACELLAZIONE ARTICOLO 13 I provvedimenti relativi al funzionamento ed incremento dello stabilimento e quelli relativi all erogazione della spesa prevista in bilancio, nonché all assunzione di nuove spese, saranno adottati dagli organi dell Amministrazione Comunale secondo le rispettive competenze, in base alle disposizioni di legge in vigore. ARTICOLO 14 Competono agli organi dell Amministrazione comunale, secondo le rispettive competenze, tutti i provvedimenti relativi al Direttore del macello ed a tutto il personale addetto allo stabilimento di macellazione. CAPO III DIREZIONE DELLO STABILIMENTO DI MACELLAZIONE ARTICOLO 15 La direzione dello stabilimento di macellazione viene affidata al veterinario condotto avente alla qualifica di Direttore del macello.

7 ARTICOLO 16 Il direttore del pubblico macello ha l obbligo di tenere la sua residenza nel capoluogo del Comune. ARTICOLO 17 Il direttore stesso: a) ha la direzione tecnica ed amministrativa dello stabilimento; b) ordina e regola i servizi del personale alle sue dipendenze; c) è responsabile dell ordine e della disciplina dello stabilimento; d) è responsabile della tenuta di registro delle macellazioni; e) propone al Sindaco i provvedimenti che ritiene necessari nell interesse del servizio. ARTICOLO 18 Il Direttore del pubblico macello, inoltre, sorveglia e disciplina il servizio del personale esterno ammesso alle operazioni di macellazione ed adibite a servizi vari (aiutanti, trippaioli, addetti al trasporto delle carni macellate, ecc.) accertandone la capacità tecnica e il possesso dei requisiti indicati nel successivo art.23. Cura, pure, le prescritte visite degli animali da macellare, sorveglia le operazioni di macellazione ed effettua, poi, l ispezione sanitaria di tutte le parti dell animale macellato, con l applicazione, per quanto sopra, delle norme contenute nel Capo VII del presente regolamento. Infine, provvede, nei casi di malattia infettiva accertata nel bestiame condotto al macello, all adozione dei provvedimenti di carattere urgente ed all effettuazione delle immediate immagini in merito, facendo subito le denunce prescritte dalle disposizioni in vigore; assegna alla bassa macelleria le carni degli animali che si trovano nelle condizioni indicate al successivo Art.55 e sorveglia, poi, che la vendita venga effettuata con l osservanza delle disposizioni dei successivi art.65 e 66; controlla che il trasporto delle carni avvenga con l applicazione delle norme del Capo IX; compila ed inoltre alle competenti destinazioni, le statistiche mensili sulle macellazioni, sulle assegnazioni alla bassa macelleria e sulla distruzione di carcasse di animali e loro parti, nonché ogni altra notizia utile e presenta, alla fine di ogni semestre, al Sindaco una relazione sull andamento del servizio. ARTICOLO 19 Qualora venga autorizzata la macellazione dei suini a domicilio, fuori del centro abitato, il Direttore del pubblico macello propone al Sindaco le modalità con le quali potranno aver luogo tali macellazioni ed effettua, a domicilio degli interessati, l ispezione delle carni macellate apponendovi i prescritti bolli e rilasciando ad ogni privato l attestazione di cui all art.17 del R.D. 20DICEMBRE 1928.n ARTICOLO 20 Compete, infine, al Direttore del pubblico macello, di organizzare, disciplinare e controllare il servizio di vigilanza sui depositi, magazzini, frigoriferi, spacci di vendita di carne e prodotti animali, eseguendo le necessarie ispezioni per accertarne ed assicurarne il regolare funzionamento. La vigilanza sarà esercitata sia sui prodotti e sui depositi e locali di vendita come sulle modalità

8 igieniche della distribuzione dei singoli prodotti ed, inoltre, il prelevamento di campioni per l esame di Laboratorio (specie per quanto concernere la prevenzione delle intossicazioni da enterotossici ) e proponendo, in sede competente, i provvedimenti necessari in caso di rilievi. Sarà presa nota delle ispezioni eseguite, dai rilievi fatti, dei provvedimenti disposti e dei risultati ottenuti per le deduzioni relative e per i dati da rassegnarsi nella relazione annuale sull attività del servizio veterinario. Il Direttore del pubblico macello deve eseguire anche il servizio di ispezione al pollame, conigli ed animali da cortile in genere (oche, anitre, tacchini, ecc..) macellati per il rifornimento delle pollerie e spacci di vendita, promuovendo, nell uopo, i provvedimenti necessari per l esecuzione e la disciplina da adottarsi al riguardo specialmente per quanto rifletto le carni di anitra, oca, ecc e i pericoli tossinfezione al riguardo. CAPO IV PERSONALE ADDETTO ALLO STABILIMENTO DI MACELLAZIONE ARTICOLO 21 Il numero e la qualifica del personale addetto allo stabilimento pubblico di macellazione risulta dall'apposita tabella allegato al presente regolamento. Nella tabella stessa è indicato il trattamento economico iniziale attribuito ad ogni dipendente e quello successivo in relazione all anzianità di servizio. ARTICOLO 22 Per la nomina e per gli altri provvedimenti riguardanti il rapporto d impiego ed il trattamento giuridico di detto personale, saranno applicate le norme contenute nel regolamento organico del personale addetto ai vari servizi del Comune. ARTICOLO 23 Tutto il personale suddetto è alle dirotte dipendenze del direttore del pubblico macello al quale compete di determinare le mansioni di ciascuno a controllarne la regolare e tempestiva esecuzione. ARTICOLO 24 Oltre al personale assegnato dal Comune e destinato in via normale al servizio dello stabilimento pubblico di macellazione, possono essere ammessi allo stabilimento stesso gli interessati alle operazioni di macellazione ed il personale dipendente occorrente per i relativi servizi e per la lavorazione delle carni, purchè questi sia in possesso dei seguenti requisiti: a) età non inferiore ad anni 15; [b) non affetto o sospetto di essere affetto da tifo addominale, paratifo A e B, enterite infettiva (salmonellosi), dissenteria, epatite infettiva a scarlattina; c) non affetto o sospetto da tubercolosi contagiante o da una malattia contagiosa della pelle, oppure che porti medicazioni alle mani, eccettuate quello in materia plastica che proteggano una ferita delle dita recente, o una infettata. Comunque, ogni persona occupata nella lavorazione delle carni deve essere tenuto costantemente a disposizione del Direttore del macello e deve essere rinnovato normalmente ogni anno ed ogni qualvolta egli lo richieda. Avranno libero accesso allo stabilimento gli Agenti ed Ispettori dell Ente nazionale protezione

9 animali ed il personale addetto alla riscossione dei diritti di macellazione.] (punti b e c riuniti nel successivo unico punto b: vedasi nota CORECO n. 7630/8814 del ). b) siano esenti da malattie infettive e infestive, nonché da lesioni cutanee infette; ARTICOLO 25 COMPITI DEL CUSTODE. Il custode, dovrà saper leggere e scrivere, essere di buona condotta ed immune da precedenti penali. Sarà considerato come Agente Comunale per l accertamento delle contravvenzioni al presente regolamento e dovrà prestare il prescritto giuramento. Egli deve dimorare giorno e notte nell alloggio che egli è assegnato nell ambito dello stabilimento e suo principale incarico è, sotto la vigilanza e responsabilità del Direttore, quello della custodia e pulizia accurata dello stabilimento del quale tiene le chiavi. A lui è assolutamente proibito di esercitare comunque il mestiere di macellaio. a) egli non potrà ingerissi di mediazione o contratti di bestiame, né avere rapporti d interesse con gli esercenti o prestare ai medesimi la propria opera, né conservare nella propria abitazione carni ed utensili degli esercenti medesimi. In caso di inadempienza sarà possibile di provvedimenti disciplinari stabiliti dal Regolamento organico coi dipendenti comunali. b) B) Il custode ha l obbligo di seguire il Direttore nelle visite del bestiame vivo e macellato, prestandogli la sua opera per quanto concerne la parte manuale; c) Aprire o chiudere lo stabilimento nelle ore stabilite; d) Custodire sotto la sua personale responsabilità, tutti i locali dello stabilimento, il materiale fisso e mobile che vi si trova ed adempiere a quanto è nella sua possibilità per la loro buona conservazione; e) Vigilare che non si asportino animali macellati, parti di essi e visceri prima che abbiano subita la visita sanitaria ed abbiano avuto applicati i bolli sanitari corrispondenti e quelli dell imposta di consumo; f) Eseguire con l aiuto, quando occorra, di altro personale del Comune, i sequestri e le distruzioni di carni e visceri ordinate dal Direttore; g) Curare che non siano sparsi ed abbandonati sul suolo o in qualsiasi altra parte dello stabilimento, che non sia a ciò destinato, sangue, carne, visceri, ossa, pelli, ecc., e che non si spendano nelle adiacenze del mattatoio, orina, materie fecali ecc. attendendo con ogni cura alla pulizia dello stabilimento e delle adiacenze; h) Vigilare che non si danneggiano e non si imbrattino in alcun modo i pavimenti, i muri, gli attrezzi, ecc. riferendosi alla occorrenza al Direttore i responsabili per gli opportuni provvedimenti; i) Mantenere costantemente, con abbondanti lavaggi, la pulizia delle sale di mattazione durante lo svolgimento della macellazione, ed eseguire, appena questa sia finita, la pulizia generale ed accurata di tutti i locali dello stabilimento, stalle comprese, ecc. j) Procedere alla disinfezione delle stalle e di quelle parti dello stabilimento che venissero designate dal Direttore; m) ricevere in custodia il bestiame nelle stalle di sosta o di osservazione; [verificandone che ciascun animale presenti il contrassegno di cui all art. 36;] (frase soppressa da nota CORECO n. 7630/8814 del ) n) esercitare una attenta sorveglianza sugli animali introdotti nelle stalle e, nel caso di malattia o di morte di uno o più di essi avvisarne sollecitamente il Direttore - Veterinario, vietandone, senza l autorizzazione di questi lo spostamento o la rimozione; o) applicare alle carni i bolli sanitari, in presenza e secondo le indicazioni del Direttore;

10 p) accendere ed alimentare i fornelli della pelanda dei suini ed attendere al riscaldamento degli uffici del macello; q) sorvegliare la cottura delle carni, che debbono subire tale trattamento nel mattatoio, e la fusione dei grassi a scopo industriale; r) trasportare le immondizie di ogni genere, compreso il concime delle stalle nell apposita concimaia; s) vigilare i cancelli di ingresso in modo che siano costantemente chiusi, che nel mattatoio entrino soltanto le persone addette al servizio ed interessate e siano allontanate le estranee che i carri del trasporto delle carni siano sempre ben puliti; t) impedire in modo assoluto l entrata allo stabilimento dei cani; u) impedire che la sosta degli animali e dei veicoli nel piazzale esterno del mattatoio e nelle immediate adiacenze di esso riesca d ingombro e di pericolo al libero passaggio ed all entrata nello stabilimento; v) egli infine deve adempiere al disimpegno di tutte quelle altre mansioni che, per il migliore andamento del servizio, il Direttore e l Amministrazione Comunale crederanno di affidargli; z) il custode non potrà allontanarsi dal mattatoio durante il tempo in cui rimane aperto, senza speciale permesso del Direttore, il quale non lo accorderà se non per ragioni eccezionalissime e giustificate, dopo aver preso opportuni provvedimenti per la sua surrogazione durante l assenza. ARTICOLO 26 COMPITI DELL AIUTO CUSTODE L aiuto custode coadiuva con il custode nella pulizia dei locali e provvede al trasporto delle carni macellate. Sostituisce il custode nei periodi di ferie e di malattie. ARTICOLO 27 INCARICATO ALLA RISCOSSIONE Provvede: a) alla riscossione di cui alla tabella annesse al presente regolamento; b) alla riscossione dei diritti fissi bovini per conto della tesoreria provinciale; c) alla riscossione dei diritti sanitari e di quelli ENPAV; d) alla compilazione e regolare tenuta dei registri inerenti al regolare funzionamento del mattatoio; e) alla compilazione mensile delle notizie ISTAT; f) collabora con il Direttore dello stabilimento di mattazione. Per i periodi di ferie e di malattia sarà sostituito da un Vigile Urbano. ARTICOLO 28 DISPOSIZIONI PER I MACELLAI a) i macellai all atto di introdurre animali nel macello, dovranno informare il custode affinchè questi ne prenda nota. Essi dovranno far trovare nel macello gli animali da mattare almeno otto ore prima della visita in vita. I macellai ed i garzoni aiutanti

11 maggiorenni (14 anni in su) da risultare da regolare certificato medico immuni da malattie trasmissibili, dovranno mantenere nel pubblico macello la massima decenza e pulizia, occupare il posto loro assegnato, ed obbedire a tutti gli ordini che potrà dare il Direttore del macello direttamente o a mezzo della guardia o del custode. b) E vietato in ogni caso di cantare, schiamazzare e giuocare, nonché di fumare o di fare atti illeciti durante la mattazione e di condurre nel mattatoio armi o cani. Non è permesso di uscire dallo stabilimento con i vestiti lordi di sangue, né di circolare nello stabilimento con i coltelli in mano. c) E dovere dei macellai, alla visita sanitaria, far trovare presso ogni animale macellato, i visceri estratti come pure in essi hanno il dovere di non incidere con i coltelli le carni prima della visita sanitaria. Ne dovranno trasportare le carni che siano state bollate, se non a mezzo dell apposito carro trasporto. d) I macellai potranno disporre del sangue degli animali, ma dovranno raccoglierlo in recipienti ben puliti, indicandone l uso da ù destinarsi. e) Ai macellai è vietato in modo assoluto deporre nei locali del pubblico macello pelli, grasso, unghie e qualsiasi altro residuo di animali uccisi, e che dovranno essere allontanati subito dopo la macellazione. f) I macellai nelle stalle di sosta avranno cura di mettere gli animali in sodo da non danneggiare i locali ed ogni danno sarà loro addebitato. Essi sono responsabili di tutti gli eventuali danni che possono derivare dagli animali, durante la sosta come durante la macellazione, dovranno quindi ben affidarli ed assicurarli con tutti i mezzi. Sono altresì responsabili anche di qualsiasi danno causato dei loro dipendenti. g) E vietato ai beccai di macellare senza la presenza del custode e di un suo sostituito. SANZIONI DISCIPLINARI Ogni infrazione alle disposizioni del presente Regolamento da parte di coloro che per qualsiasi titolo sono stati ammessi a frequentare lo stabilimento di macellazione, sarà punito: a) con l ammonizione; b) con l ammenda da L al ; c) con l allontanamento dal mattatoio e sospensione dell esercizio se beccaio, per giorni dieci consecutivi. MACELLAZIONE Vedasi tabella allegato a) annessa al presente Regolamento. CAPO V NORME IGIENICHE PER IL PERSONALE, PER I LOCALI E LE ATTREZZATURE DELLO STABILIMENTO PUBBLICO DI MACELLAZIONE

12 ARICOLO 29 Il personale e le attrezzature devono trovarsi sempre nelle migliori condizioni di pulizia: a) in particolare, il personale deve indossare abiti da lavoro, copricapo, e, quando necessario, coprinuca, puliti. Le persone che abbiano maneggiato animali malati o carne infetta, devono lavarsi immediatamente ed accuratamente mani e braccia con acqua calda e poi disinfettarle; è vietato fumare nei locali di lavoro e di deposito; b) cani, gatti ed animali da cortile non sono ammessi nei macelli e nei laboratori di sezionamento. Deve essere assicurata la distruzione sistematica degli insetti, dei roditori e di ogni altro parassita; c) il materiale e gli strumenti per la lavorazione delle carni devono essere sempre in ottimo stato di manutenzione e di pulizia. Essi devono essere puliti e disinfettati con cura più volte nel corso della giornata, nonché alla fine dalla stessa e prima di essere riutilizzati, ogni qualvolta siano stati insudiciati o contaminati, in particolare, da giorni patogeni. ARTICOLO 30 I locali e le attrezzature non devono essere adibiti ad altri usi, che non siano quelli della lavorazione delle carni. Gli utensili per il sezionamento delle carni non devono servire ad altro scopo. Le carni non devono entrare in contatto col suolo. L uso di detersivi, disinfettanti ed antiparassitari, deve essere tale da non pregiudicare la salubrità delle carni. CAPO VI INTRODUZIONE E SOSTA DEL BESTIAME NELLO STABILIMENTO DI MACELLAZIONE ARTICOLO 31 L introduzione del bestiame nello stabilimento di macellazione è concessa secondo l orario che sarà stabilito dalla giunta municipale, dopo aver sentito il Direttore del macello e le organizzazioni di categoria interessato, fatto eccezione per le macellazioni d urgenza. Non sono ammessi allo stabilimento per la macellazione ordinaria i bovini inferiori agli 80 Kg., i suini e gli ovini che non abbiano raggiunto uno sviluppo fisico tale da assicurare una nutriente nutritività delle loro carni. In ogni caso, gli ovini ed i caprini dovranno avere una età di almeno 20 giorni ed i suini quella di un mese. ARTICOLO 32 Coloro che intendono macellare fuori orario devono chiederne l autorizzazione al Direttore del pubblico macello non meno di 12 ore prima e dovranno corrispondere i diritti stabiliti dal Consiglio Comunale o riportati nella tabella allegata al presente Regolamento. ARTICOLO 33

13 Gli animali che non vengono subito abbattuti, vengono ricoverati nelle stalle dello stabilimento. Gli animali bovini, ovini e suini possono essere ricoverati in detto stalle limitatamente ai posti disponibili, [per un periodo di tempo non superiore a giorni tre] (frase soppressa come da nota CORECO n. 7630/8814 del ), mediante il pagamento del corrispettivo prescritto dal Consiglio Comunale ed indicato nella tabella allegata. Gli esercenti devono consegnare il bestiame al custode e non possono ritirarlo senza il permesso del medesimo. Gli animali bovini devono essere legati alla mangiatoia? I tori ed in genere gli animali ritenuti pericolosi devono essere, inoltre, assicurati con fune robusta agli anelli fissi nel muro. Gli animali dovranno essere alimentati direttamente dai proprietari. In caso contrario, provvederà all alimentazione il Comune, ponendo a carico dei proprietari, la rispettiva spesa. Le spese accessorie per lo spurgo e la disinfezione delle stalle in dipendenze di decesso o di macellazione di animali colpiti da malattie infettive, devono essere rimborsati da coloro che li hanno introdotto per la macellazione. ARTICOLO 34 Nella stalla di sosta sono vietate le contrattazioni del bestiame ed è pure vietato fumare. CAPO VII ACCERTAMENTI SANITARI DEGLI ANIMALI DA MACELLARE MODALITA DELLE MACELLAZIONI ISPEZIONE SANITARIA DELLE PARTI E DEL SANGUE DEGLI ANIMALI MACELLATI ARTICOLO 35 Gli animali devono essere sottoposti alla visita sanitaria il giorno stesso del loro arrivo in macello. La visita deve essere ripetuta immediatamente prima della macellazione se gli animali sostano nel macello più di 24 ore. I bovini ed i suini dovranno essere introdotti nelle stalle almeno 12 ore prima della macellazione. Il Direttore del macello deve procedere alla visita ante mortem a regola d arte ed in condizione di illuminazione adeguate. ARTICOLO 36 La visita deve permettere di accertare: a) se gli animali sono affetti da malattie trasmissibili agli uomini o agli animali e se presentano sintomi o un quadro clinico che possa far sospettare l insorgenza di tali malattie; b) se presentano sintomi di malattie o turbe generali che possono rendere le carni inadatte al consumo umano; c) se presentano segni di stanchezza o di agitazione. ARTICOLO 37 Non possono essere macellati, per l ammissione all alimentazione delle carni fresche, gli animali: a) le cui condizioni rientrino nei casi elencati alle lettere a) e b) del precedente articolo; b) che non siano stati lasciati riposare per un periodo di tempo sufficiente. Tale periodo non può essere inferiore a 21 ore per gli animali affaticati o agitati;

14 ARTICOLO 38 Gli animali ammessi alla macellazione vengono introdotti negli appositi reparti dello stabilimento con l osservanza delle disposizioni che saranno emanate dal Direttore. I buoi, i manzi, le vacche, i tori, i vitelli e gli equini dovranno essere, prima della macellazione, bene assicurati all anello fisso sul pavimento. ARTICOLO 39 Gli animali introdotti nei reparti di macellazione succitati devono essere immediatamente abbattuti. L uccisione deve farsi in modo da evitare atti di crudeltà, osservando rigorosamente le disposizioni che saranno, emanate a tale scopo, dal Direttore del macello, in conformità a quanto prescrive l art.9 del R.D. 20 DICEMBRE E proibito, comunque, di sospendere i vitelli e gli ovini per i tendini degli stinchi, e di immergere i suini nell acqua bollente prima che sia ben certa la loro morte. L insufflazione dell aria nel tessuto connettivo e nei polmoni non può farsi che con mezzi meccanici, riconosciuti idonei dal Direttore del macello. Uccisi e spaccati gli animali, l esercente potrà staccare la testa, gli intestini, i ventricoli, l utero e la vescica. ARTICOLO 40 Il dissanguamento deve essere completo. Il sangue destinato, previa cottura, all alimentazione umana deve essere raccolto in recipienti giudicati idonei dal Direttore del mattatoio; non può essere agitato a mano, ma soltanto con strumenti rispondenti alle esigenze igieniche. Salvo che per i suini, è obbligatorio lo scuoiamento immediato e completo. Per quanto concerne i suini, se non vengono scuoiati, devono essere immediatamente privati delle setole. ARTICOLO 41 L eviscerazione deve essere effettuata immediatamente e terminata al più tardi mezzora dopo il dissanguamento. Polmoni, cuore, fegato, milza e linfonodi mediastinici con i relativi tessuti circostanti, possono essere asportati o lasciati aderenti alla carcassa mediante le loro connessioni anatomiche. Quando gli organi vengono sportati, devono essere muniti di un numero o di altro mezzo di identificazione che consenta di riconoscere la loro appartenenza alla carcassa; ciò vale anche per la testa, la lingua, il tubo digerente ed ogni altra parte dell animale necessaria per l ispezione. Le parti menzionate devono rimanere in prossimità della carcassa fino al termine dell ispezione. In tutte le specie, i reni devono restare aderenti alla carcassa mediante le loro connessioni anatomiche, ma essere liberati dal tessuto adiposo che lo circonda. ARTICOLO 42 Le carcasse dei solipedi, dei suini e dei bovini, eccezione fatta per i vitelli, devono essere presentate all ispezione tagliate in mezzene con taglio longitudinale della colonna vertebrale. Ai suini ed ai

15 solipedi la testa deve essere divisa a metà longitudinale. Per esigenze ispettive il Veterinario ufficiale può richiedere la divisione longitudinale della carcassa di qualsiasi animale. E vietato procedere, prima della fine dell ispezione, alla suddivisione della carcassa ed all asportazione della o al trattamento di qualsiasi parte dell animale macellato. ARTICOLO 43 Le carni trattenute in osservazione o macellate sequestrate, gli stomaci, gli intestini, le pelli, le corna e le unghie devono essere disposti, appena possibile, in appositi locali. ARTICOLO 44 Tutte le parti dell animale, ivi compreso il sangue, devono essere sottoposte ad ispezione immediatamente dopo la macellazione. L ispezione deve comprendere: a) l esame visivo dell animale macellato; b) l esame per palpazione di alcuni organi, in particolare del polmone, del fegato, della milza, dell utero, della mammella o della lingua; c) le incisioni di organi e di linfonodi; d) la ricerca di alterazioni di consistenza, di colore, di odore ed eventualmente di sapore; e) se del caso, analisi di laboratorio. ARTICOLO 45 Il Direttore del macello eseguirà sistematica e completa ispezione secondo la metodica in vigore: a) il colore del sangue, la sua coagulabilità e la eventuale presenza di corpi estranei; b) la testa, la gola, i linfonodi retrofaringei, sottomascellari e parotidei (Lnn. Retropharyngiales, mandibulares, et parotidei), nonché le amigdale, isolando la lingua al punto da consentire una accurata esplorazione della cavità boccale e retroboccale. Le amigdale devono essere asportate dopo l ispezione; c) il polmone, la trachea, l esofago, ed i linfonodi bronchiali e mediastinici (Lnn. bifurcationes eparteriales et mediastinales). La trachea e le principali ramificazioni dei bronchi devono essere aperte mediante taglio longitudinale. Il pollame deve essere inciso nel suo terzo inferire perpendicolarmente al suo asse maggiore; d) il pericardio ed il cuore; quest ultimo deve essere inciso longitudinalmente in modo da aprire i ventricoli e tagliare il setto interventricolare; e) il diaframma; f) il fegato, la cistifellea e i dotti biliari nonché i linfonodi peripertali (Lnn. Portales); g) il tubo gastroenterico, il mesenterio ed i linfonodi gastrici e meseraici (Lnn. Gastrici, mesenterici craniales e caudales); h) la milza; i) i reni ed i linfonodi renali (Lnn. Portales),la vescica; j) la pleura ed il peritoneo; k) gli organi genitali; nella vacca l utero è inciso longitudinalmente; l) la mammella ed i relativi linfonodi (Lnn. Supramammarii); nella vacca le mammelle sono aperte con una lunga e profonda incisione, sino ai seni galattofoni (sinus lactiferes); m) la regione ombelicale e le articolazioni dei giovani animali;

16 in caso di dubbio, la regione ombelicale deve essere incisa e le articolazioni devono essere aperte. Negli ovini e nei caprini, l apertura del cuore e l incisione dei linfonodi della testa devono essere praticate solo in casi dubbi. ARTICOLO 46 Il Direttore del mattatoio curerà pure un accurata ricerca nei confronti di tutte le parassitosi animali a) nei bovini di età superiore a sei settimane, in corrispondenza: - della lingua, la cui muscolatura deve essere incisa longitudinalmente sulla faccia inferiore senza eccessiva lesione dell organo; - dell esofago, che deve essere staccato dalla trachea; - del cuore, che, oltre all incisione di cui alla lettera d ) del presente articolo, deve essere inciso in due punti opposti, dalle aree nette fino alla punta; - dei massetari esterni ed interni, che devono essere tagliati parallelamente al mascellare inferiore in due sezioni, partendo - - dal margine sottomascellare inferiore fino all inserzione muscolare superiore; - del diaframma, la cui parte muscolare deve essere liberato dalla sierosa; - delle superfici muscolari della carcassa direttamente visibili; b) nei suini, in corrispondenza delle superfici muscolari direttamente visibili ed in particolare al livello dei muscoli adduttori della coscia, della parte addominale o degli liberati dal tessuto adiposo, dei pilastri del diaframma, dei muscoli intercostali, del cuore, della lingua e della laringe. CAPO VIII BOLLATURA DELLE CARNI ARTICOLO 47 A prova dell avvenuta ispezione, delle carni ed i visceri degli animali ammessi a regolare consumo, qualunque sia da specie a cui l animale appartiene, vengono contrassegnati, oltre che dal bollo prescritto dal R.D. 20 DICEMBRE N.3298, da uno dei seguenti bolli indicanti la categoria degli animali da cui le carni provengono e cioè: a) per i bovini: vitello, manzo, bue, vacca e toro; b) per i bufalini: bufalo annutolo; c) per gli equini: equino; d) per gli ovini: agnello, agnellone, pecora e montone; e) per i suini: suino; f) per i caprini: capretto, caprino adulto. Per le carni destinate alla bassa macellazione, sarà, inoltre, applicato un bollo speciale portante l indicazione C.B.S., con tinta apposita ed a fuoco.

17 ARTICOLO 48 La bollatura deve essere effettuata sotto la sorveglianza e responsabilità del Direttore del macello ed in tutto le parti dell animale, tanto all interno che all esterno. CAPO IX TRASPORTO DELLE CARNI MACELLATE ARTICOLO 49 Il servizio del trasporto carni viene assicurato direttamente. CAPO X CARNI DI BASSA MACELLERIA ARTICOLO 50 Vengono classificati di bassa macelleria e, come tali, adibiti al consumo, le carni ed i visceri Indicati agli art. 20, 21, 22, 23, 24, 26 del regolamento sulla vigilanza sanitaria delle carni approvato con R.D. 20 DICEMBRE 1928, N.3298, purchè abbiano i requisiti precisati dagli articoli stessi. ARTICOLO 51 Il giudizio sulla commestibilità delle carni e dei visceri di cui al precedente articolo compete al Direttore del macello; Quando il reperto non risulti di assoluta chiarezza il giudizio va dato collegialmente e in conformità di quanto disposto in materia nel vigente Regolamento sulla vigilanza sanitaria delle carni. ARTICOLO 52 Nelle assegnazioni alla bassa macelleria deve essere sempre stabilito se le carni debbano essere vendute crude con la semplice indicazione da non usarsi se non cotta o se debbano subire, prima della vendita, una razionale cottura da eseguirsi nello stabilimento di macellazione. I visceri degli animali colpiti da processi infettivi o tossici, le cui carni sono destinate alla bassa macelleria, debbono essere distruttivi. ARTICOLO 53 Per tutte le assegnazioni alla bassa macelleria deve essere redatto, su carta intestata del Comune, apposito verbale da cui risulti la causa che ha determinato l assegnazione alla bassa macelleria. Tale verbale deve essere munito del bollo comunale e firmato dal Direttore del macello, ove l assegnazione alla bassa macelleria sia stata disposta da lui solo, e da tutti i membri della Commissione, quando l assegnazione stessa abbia avuto luogo in seguito al giudizio collegiale di

18 cui al precedente articolo 51. Il verbale suddetto sarà conservato negli atti della Direzione dello stabilimento per la macellazione. ARTICOLO 54 Le spese relativo agli accertamenti necessari per l assegnazione delle carni e dei visceri alla bassa macelleria sono a carico dell interessato. ARTICOLO 55 Le carni ed i visceri assegnati alla bassa macelleria dovranno essere venduti esclusivamente nei locali destinati a tale scopo dall Amministrazione Comunale. ARTICOLO 56 La gestione dei servizi relativi allo spaccio di bassa macelleria viene effettuata direttamente dal Comune, sotto la Direzione del Direttore del macello e la Vigilanza di uno o più Vigili sanitari o Vigili Urbani con l osservanza delle disposizioni emanate dell Amministrazione Comunale, su proposta del Direttore del macello. ARTICOLO 57 I locali destinati alla vendita devono avere pavimenti e pareti (fino all altezza di due metri) impermeabili e facilmente lavabili e disinfettabili e devono essere sempre tenuti nelle migliori condizioni di igiene e di pulizia. Devono essere, inoltre, dotati di cella frigorifera, di un idoneo banco di vendita e di tutti gli attrezzi occorrenti per poter effettuare i tagli, le posature e tutte le altre operazioni nel modo più regolare e sollecito? ARTICOLO 58 All esterno dei locali di vendita, sarà esposta una targa con l indicazione dello spaccio di bassa macelleria e nell interno dovrà essere affisso, ogni volta che viene effettuata una vendita, un cartello con l indicazione della specie e della vendita, un cartello con l indicazione della specie e della categoria dell animale cui appartennero le carni in vendita e del prezzo di vendita fissato in conformità al successivo articolo 60. ARTICOLO 59 Per la vendita delle carni presso lo spaccio comunale di bassa macelleria possono essere autorizzati anche esercenti di spacci normali di carne fresca, ma sempre sotto il controllo del Direttore del macello e la sorveglianza dei Vigili Sanitari o dei Vigili Urbani, e con l obbligo di corrispondere al Comune un diritto nella misura stabilita dall Amministrazione Comunale e risultante dalla tabella allegata, a titolo di corrispettivo per l uso dei locali e degli attrezzi dello spaccio.

19 ARTICOLO 60 La vendita delle carni di bassa macelleria sarà fatta al prezzo e nei quantitativi massimi fissati di volta in volta dal Sindaco, su proposta del Direttore del macello. Non potrà essere venduta di bassa macelleria agli esercenti ristoranti, alberghi e trattorie. ARTICOLO 61 Le carni di bassa macelleria dovranno essere vendute in giornata e nel più breve tempo possibile. Quello che risulteranno invendute alla fine della giornata, saranno, previa pesatura e visita del Direttore del macello, conservato in cella frigorifera per la prosecuzione della vendita nel giorno successivo. ARTICOLO 62 Il Sindaco, sentito il parere del Direttore del macello, consentire il trasporto fuori Comune delle carni di bassa macelleria, ove circostanze di ambiente e di contingenza rendessero impossibile la vendita nel territorio Comunale. ARTICOLO 63 Potrà eccezionalmente essere autorizzata del Sindaco, in seguito a parere favorevole del Direttore del macello, l introduzione nel Comune delle carni destinate alla b/m è permessa alle condizioni dettate nel vigente Regolamento sulla vigilanza sanitaria delle carni. CAPO XI APPLICAZIONE DEL REGOLAMENTO E DI ALTRE NORME LEGISLATIVE ARTICOLO 64 Il presente regolamento entrerà in vigore dopo che esso sia stato approvato dai prescritti organi Sanitari ed Amministrativi e, successivamente, pubblicato per 15 giorni consecutivi all Albo Pretorio del Comune, ai sensi dell art.62 del T.U. della legge Comunale e Provinciale. ARTICOLO 65 Per quanto non viene contemplato dal presente regolamento, saranno applicato le norme legislativo in materia ed in particolare, quelle del R.D. 20 DICEMBRE 1928, n.3298 sulla vigilanza sanitaria delle carni e del T.U. della legge Comunale e provinciale. CAPO XII SANZIONI

20 ARTICOLO 66 La violazioni delle norme contenute nel presente regolamento sono soggette alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma variante da un minimo di L ad un massimo di L , in relazione alla natura delle singole variazioni. Per l accertamento di queste, per la contestazione delle massime, per la notificazione dei relativi accertamenti e per le determinazione delle somme da pagare saranno osservate le norme degli art.106 e seguenti della legge Comunale e Provinciale 3 MARZO 1934, n.383, con le modificazioni ed integrazioni disposte dalla legge 3 MARZO 1967, n.317. Allegato a) T A B E L L A MACELLAZIONE CALENDARIO E MODALITA : Le operazioni di macellazione vengono domandate agli stessi macellai oppure a persone da loro incaricate in possesso dei requisiti di cui all art.24 del Capo IV. Tali, operazioni si svolgeranno nei giorni e nelle ore stabiliti nel seguente calendario: GIORNI ORARIO ESTIVO ORARIO INVERNALE LUNEDI Ore 7 Ore 10 Ore 8 Ore 11 MERCOLEDI GIOVEDI pomeriggio pomeriggio (deliberazione consiglio comunale n. 37/37 del : Di accogliere la richiesta del 27 ottobre 1973 dei macellai di Agnone e di considerare ordinarie ai soli fini del pagamento dei diritti che saranno quelli previsti alla tabella alleg. 1 del Regolamento Comunale del servizio in premessa citato senza maggiorazioni, tutte le macellazioni che si effettueranno il giovedì pomeriggio al mattatoio pubblico, purchè il veterinario venga di volta in volta richiesto e compatibilmente con le esigenze di servizio ). VENERDI Ore 7 Ore 10 Ore 8 Ore 11 MACELLAZIONE DEI SUINI PER USO PRIVATO: La macellazione dei suini, per uso privato, sarà regolamentata da apposita ordinanza. T A B E L L A Allegato 1) DIRITTI DI MACELLAZIONE: Bovini a capo L Ovini e caprini (Agnelli, capretti inf.. a Kg.10 a capo) L. 200

21 Ovini e caprini (altri ovini e caprini) L. 300 Suini L T A B E L L A Allegato 2) DIRITTI DOVUTI PER LA MACELLAZIONE ALL INFUORI SEI GIORNI STABILITI PER LA MACELLAZIONE, IN AGGIUNTA AI DIRITTI DELLA TABELLA DI CUI ALL ALLEGATO 1): Bovini a capo L Ovini a capo L. 300 Suini a capo L T A B E L L A Allegato n.3) DIRITTI DOVUTI PER IL RICOVERO NELLE STALLE DI SOSTA DEL MATTATOIO DI ANIMALI BOVINI, OVINI E SUINI. PER OGNI GIORNO DI SOSTA: Animali Bovini a capo L Ovini a capo L. 100 Suini a capo L. 500 PER LA SOSTA D OBBLIGO NULLA E DOVUTO. T A B E L L A Allegato n.4) PERSONALE ADDETTO AL SERVIZIO DELLO STABILIMENTO PUBBLICO DI MACELLAZIONE: qualifica n. dei posti parametro Retribuzione base CUSTODE (1) AIUTO CUSTODE AUTISTA (1) INCARICATO DELLE RISCOSSIONI (1) OLTRE ALLA 13^ mensilità, indennità integrativa speciale ed eventuale aggiunta di famiglia. PIANO FINANZIARIO: ENTRATE BOVINI N.400 x = L OVINI inf. a N.6000 x 200 = L

22 sup. a N.7000 x 300 = L SUINI N.400 x = L DIRITTI DI SOSTA L TOTALE L USCITE CUSTODE AIUTO CUSTODE AUTISTA INCARICATO RISCUSSIONI SPESE DI GESTIONE L L L L TOTALE L Letto, confermato e sottoscritto. PRESIDENTE VECCHIARELLI IL ( l ) F.to IL CONSIGLIERE ANZIANO IL SEGRETARIO COMUNALE (l ) F.to DI RIENZO (l ) F.to GASPERO MARINELLI Copia conforme all originale, in carta libera per uso amministrativo. (2). Questa deliberazione (3) è stata pubblicata all albo comunale il giorno 5 NOVEMBRE 1972 senza opposizioni (2) viene pubblicata all albo comunale per quindici giorni consecutivi dal al. Dalla Residenza Municipale, addi Visto: IL SINDACO On. Prof. Bruno Vecchiarelli IL SEGRETARIO COMUNALE Gaspero Marinelli (Riservato ad eventuali osservazioni della od al Visto di approvazione ) Questa deliberazione è divenuta esecutiva ai sensi dell art.3 della legge 9 giugno 1947, n.530.

23 Addì.. IL SEGRETARIO COMUNALE. IL SEGRETARIO GENERALE IL SINDACO ( Dr. Vittorio MASCIOTTA ) ( Avv. Francesco MARCOVECCHIO ) IL CONSIGLIO COMUNALE VISTO il Capo III del D. Lgv. Nr. 507 del , e successive modificazioni, con il quale è stata riformata la disciplina della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani interni ; UDITA la relazione dell assessore CARRESE il quale rappresenta che alla luce del richiamato Capo III del D.Lgv. nr.507 del , occorre provvedere, ai sensi dell art. 79 dello stesso D.Lgv. ad apportare al Regolamento attualmente in vigore le necessarie modifiche ; ESAMINATO attentamente il nuovo Regolamento per l Applicazione della tassa per lo Smaltimento dei Rifiuti Urbani Interni ; VISTO che il Regolamento stesso è stato approvato dalla I^ Commissione Consiliare nella seduta del ; RITENUTO di dover approvare il Regolamento di che trattasi ; VISTO il parere favorevole del Responsabile dell Ufficio di Ragioneria ; VISTO il parere favorevole del Segretario Generale ; DATO per letto l intero Regolamento così come predisposto d ufficio ed approvato dalla I^ Commissione Consiliare il ; All umanità di voti palesemente espressi dagli 11 consiglieri presenti e votanti, DELIBERA 1) Di APPROVARE l allegato nuovo regolamento Comunale per l applicazione della Tassa per lo Smaltimento dei Rifiuti Urbani Interni, ai sensi del Capo III del D. Lgv , nr. 507,e che si compone di nr.23 articoli numerati progressivamente dal nr. 1 al nr ) Di PRECISARE che detto Regolamento entrerà in vigore a seguito del prescritto visto di controllo ed approvazione, dopo la seconda pubblicazione all Albo Pretorio comunale ai sensi e per gli effetti dell art.102 dello Statuto.

24 3) Di MANDARE ai propri competenti uffici per l attuazione ed esecuzione del presente deliberato. SOMMARIO Titolo I ISTITUZIONE ED ELEMENTI DELLA TASSA Art. 1 Istituzione della tassa Art. 2 Zona di effettuazione del servizio ed applicazione della tassa Art. 3 Presupposto della tassa ed esclusioni Art. 4 Soggetti passivi e soggetti responsabili del tributo Art. 5 Inizio e cessazione dell occupazione o detenzione Titolo II TARIFFE E DETERMINAZIONE DELLA TASSA Art. 6 Art. 7 Art. 8 Art. 9 Art. 10 Art. 11 Art. 12 Art. 13 Parametri Locali ed aree tassabili Locali ed aree non tassabili Computo delle superfici Tariffe per particolari condizioni di uso Agevolazioni e riduzioni Classificazione dei locali ad arco Tassa giornaliera Titolo III DENUNCE ACCERTAMENTO RISCOSSIONE Art. 14 Art. 15 Art. 16 Art. 17 Art. 18 Art. 19 Denunce Accertamento e controllo Riscossione Rimborsi Sanzioni Contenzioso Titolo IV DISPOSIZIONI FINALI Art. 20 Art. 21 Art. 22 Art. 23 Disposizioni transitorie Norme finali Norme di rinvio Entrata in vigore TITOLO I ISTITUZIONE ED ELEMENTI DELLA TASSA

Jens NYMAND-CHRISTENSEN, Direttore, per conto del Segretario Generale della Commissione europea Data: 20 novembre 2013

Jens NYMAND-CHRISTENSEN, Direttore, per conto del Segretario Generale della Commissione europea Data: 20 novembre 2013 CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA Bruxelles, 22 novembre 2013 (OR. en) 16701/13 VETER 112 AGRILEG 159 DENLEG 135 NOTA DI TRASMISSIONE Origine: Jens NYMAND-CHRISTENSEN, Direttore, per conto del Segretario Generale

Dettagli

La visita sanitaria post mortem al macello

La visita sanitaria post mortem al macello Roberto Rosmini La visita sanitaria post mortem al macello 1 Visita sanitaria post mortem nei bovini di età superiore alle 6 settimane Tagli obbligatori: linfonodi retrofaringei, sottomascellari e parotidei

Dettagli

COMUNE DI SAN SOSTI (Prov. di COSENZA) Tel. 0981/ Fax-0981/61631

COMUNE DI SAN SOSTI (Prov. di COSENZA) Tel. 0981/ Fax-0981/61631 COMUNE DI SAN SOSTI (Prov. di COSENZA) Tel. 0981/60151-52 Fax-0981/61631 ORIGINALE VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA MUNICIPALE Delibera n 91 del 07/11/2013 OGGETTO: Bilancio annuale di previsione

Dettagli

Ordinanza del DFE concernente l igiene nella macellazione

Ordinanza del DFE concernente l igiene nella macellazione Ordinanza del DFE concernente l igiene nella macellazione (OIgM) Modifica del 15 novembre 2006 Il Dipartimento federale dell economia ordina: I L ordinanza del DFE del 23 novembre 2005 1 concernente l

Dettagli

CLASSIFICAZIONE: V / 3 / 11 COPIA OGGETTO:

CLASSIFICAZIONE: V / 3 / 11 COPIA OGGETTO: CLASSIFICAZIONE: V / 3 / 11 COPIA Deliberazione N 13 del 15/02/2010 Protocollo N del VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE OGGETTO: DETERMINAZIONE DETRAZIONI ED AGEVOLAZIONI IN MATERIA DI IMPOSTA

Dettagli

CITTÀ DI SERAVEZZA Terra Medicea - Città del marmo

CITTÀ DI SERAVEZZA Terra Medicea - Città del marmo CITTÀ DI SERAVEZZA Terra Medicea - Città del marmo Medaglia d argento al Merito Civile DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE Numero 132 del 09-11-16 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 129 DEL 14/10/2015 OGGETTO

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 129 DEL 14/10/2015 OGGETTO Comune di Campi Bisenzio Citta' Metropolitana di Firenze DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 129 DEL 14/10/2015 OGGETTO Adozione delle tariffe base per l'affidamento in concessione del servizio di rimozione,

Dettagli

VISITA ANTE-MORTEM - All. I Cap. VI FINALITA DELLA VISITA ANTE-MORTEM. IGIENE DELLA MACELLAZIONE - All. I Cap. VII

VISITA ANTE-MORTEM - All. I Cap. VI FINALITA DELLA VISITA ANTE-MORTEM. IGIENE DELLA MACELLAZIONE - All. I Cap. VII VISITA ANTE-MORTEM - All. I Cap. VI Deve essere svolta entro 24 ore dall arrivo al macello ed entro 24 ore dalla macellazione Ogni capo deve portare un marchio di identificazione che permetta di determinare

Dettagli

COMUNE DI VEDANO OLONA Provincia di Varese

COMUNE DI VEDANO OLONA Provincia di Varese COPIA Deliberazione n 11 in data 14/02/2011 COMUNE DI VEDANO OLONA Provincia di Varese Verbale di Deliberazione della Giunta Comunale Oggetto: DETERMINAZIONE IMPORTO DA PAGARE IN MISURA RIDOTTA. ORDINANZA

Dettagli

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE COPIA COMUNE DI CARONNO VARESINO Provincia di Varese Piazza Mazzini 2 21040 Caronno Varesino (Va) Tel. 0331/980405 Fax 0331/981501 Sito internet: www.comune.caronnovaresino.va.it e-mail:segreteria@comune.caronnovaresino.va.it

Dettagli

Provincia di Modena. Deliberazione della Giunta Comunale

Provincia di Modena. Deliberazione della Giunta Comunale COMUNE DI SAVIGNANO SUL PANARO Provincia di Modena Deliberazione della Giunta Comunale N. 136 del 02/12/2013 OGGETTO: RICORSO AL TAR EMILIA ROMAGNA DA PARTE DI ENPA E ANIMAL COOP SCRL PER L ANNULLAMENTO,

Dettagli

COMUNE DI CALTRANO PROVINCIA DI VICENZA. ISTITUZIONE Casa di Riposo di Caltrano

COMUNE DI CALTRANO PROVINCIA DI VICENZA. ISTITUZIONE Casa di Riposo di Caltrano N. 9 DI REGISTRO del 29/11/2013 COMUNE DI CALTRANO PROVINCIA DI VICENZA ISTITUZIONE Casa di Riposo di Caltrano VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE COPIA L anno duemilatredici addì

Dettagli

Verbale di deliberazione della Giunta Comunale

Verbale di deliberazione della Giunta Comunale COMUNE DI VILLETTE Provincia del Verbano-Cusio-Ossola DELIBERAZIONE N. 20 COPIA Soggetta invio ai Capigruppo Consiliari in elenco. Trasmessa alla Prefettura di Verbania in data Verbale di deliberazione

Dettagli

VERBALE di DELIBERAZIONE della GIUNTA COMUNALE n. 69 / 2014

VERBALE di DELIBERAZIONE della GIUNTA COMUNALE n. 69 / 2014 Copia VERBALE di DELIBERAZIONE della GIUNTA COMUNALE n. 69 / 2014 30/10/2014 OGGETTO: Richiesta anticipazione di tesoreria per l'anno 2015. Riapprovazione. L anno 2014 addì trenta del mese di ottobre alle

Dettagli

COMUNE di PIATTO (Provincia di Biella)

COMUNE di PIATTO (Provincia di Biella) COMUNE di PIATTO (Provincia di Biella) VERBALE di DELIBERAZIONE della GIUNTA COMUNALE N. 30 2004 OGGETTO: IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI I.C.I. DETERMINAZIONI IN MERITO AL VALORE DELLE AREE EDIFICABILI.

Dettagli

COMUNE DI CHIANNI PROVINCIA DI PISA

COMUNE DI CHIANNI PROVINCIA DI PISA COPIA COMUNE DI CHIANNI PROVINCIA DI PISA COPIA ATTO N. 31 DEL 16.09.2013 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE OGGETTO: RISCOSSIONE DEL TRIBUTO COMUNALE SUI RIFIUTI E SUI SERVIZI (TARES) PER L'ANNO 2013

Dettagli

Deliberazione della Giunta Comunale

Deliberazione della Giunta Comunale COMUNE DI SAVIGNANO SUL PANARO PROVINCIA DI MODENA Deliberazione della Giunta Comunale N. 117 del 02/09/2016 OGGETTO: INDENNITÀ DI FUNZIONE DEL SINDACO E DEI COMPONENTI DELLA GIUNTA COMUNALE PROVVEDIMENTI

Dettagli

VERBALE di DELIBERAZIONE della GIUNTA COMUNALE n. 80 / 2014

VERBALE di DELIBERAZIONE della GIUNTA COMUNALE n. 80 / 2014 Copia VERBALE di DELIBERAZIONE della GIUNTA COMUNALE n. 80 / 2014 29/12/2014 OGGETTO: SEPARAZIONE CONSENSUALE, RICHIESTA CONGIUNTA DI SCIOGLIMENTO O DI CESSAZIONE DEGLI EFFETTI CIVILI DEL MATRIMONIO E

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE COMUNE DI VILLADOSE PROVINCIA DI ROVIGO C O P I A ESAME ED APPROVAZIONE MODALITA' DI CONTROLLO DELLE ASSENZE PER MALATTIA Nr. Progr. Data 107 19/10/2011 Seduta Nr. 50

Dettagli

Verbale di Deliberazione della Giunta Comunale

Verbale di Deliberazione della Giunta Comunale DELIBERAZIONE N 3 DEL 17/01/2017 Verbale di Deliberazione della Giunta Comunale OGGETTO: APPROVAZIONE SCHEMA DI BILANCIO ARMONIZZATO 2017/2019. L'anno duemiladiciassette addì diciassette del mese di gennaio

Dettagli

VERBALE DI DELIBERAZIONE

VERBALE DI DELIBERAZIONE COMUNE DI MARNATE Provincia di Varese COPIA AUTENTICA CODICE ENTE: 11503 DELIBERAZIONE N 84 Soggetta invio Capigruppo Consiliari VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N 84 del 30.09.2013 OGGETTO:

Dettagli

Comune di San Giacomo Vercellese

Comune di San Giacomo Vercellese Comune di San Giacomo Vercellese PROVINCIA DI VERCELLI Copia VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 17 DEL 22/03/2017 OGGETTO: DETERMINAZIONE DEI VALORI VENALI DI RIFERIMENTO DELLE AREE EDIFICABILI

Dettagli

COMUNE di CAPUA Provincia di Caserta

COMUNE di CAPUA Provincia di Caserta COMUNE di CAPUA Provincia di Caserta COPIA di DELIBERAZIONE della GIUNTA MUNICIPALE N 162 del 30.12.2015 Oggetto: ANTICIPAZIONE DI TESORERIA PER L ESERCIZIO 2016 (ART. 222, D.LGS. N. 267/2000) Ambito di

Dettagli

COMUNE DI CASALNOCETO Provincia di Alessandria DELIBERAZIONE N. 14 *********** COPIA

COMUNE DI CASALNOCETO Provincia di Alessandria DELIBERAZIONE N. 14 *********** COPIA COMUNE DI CASALNOCETO Provincia di Alessandria DELIBERAZIONE N. 14 *********** COPIA VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE del giorno 1 Aprile 2014 Adunanza ordinaria di prima convocazione OGGETTO:

Dettagli

COMUNE DI COLLE BRIANZA Provincia di Lecco DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

COMUNE DI COLLE BRIANZA Provincia di Lecco DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE COMUNE DI COLLE BRIANZA Provincia di Lecco DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE seduta del 28-12-2009 N. 160 del Registro dei Verbali N. del Registro delle Pubblicazioni OGGETTO: ART. 9 DEL D.L. 78/2009

Dettagli

C O M U N E D I C E R V A (Provincia di Catanzaro) COPIA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 30

C O M U N E D I C E R V A (Provincia di Catanzaro) COPIA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 30 C O M U N E D I C E R V A (Provincia di Catanzaro) COPIA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 30 OGGETTO: Approvazione Regolamento per il Servizio di distribuzione e gestione dell acqua potabile. L

Dettagli

C O M U N E D I M A N T O V A LA GIUNTA COMUNALE

C O M U N E D I M A N T O V A LA GIUNTA COMUNALE COPIA C O M U N E D I M A N T O V A SEGRETERIA GENERALE VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 130 Reg. Deliberazioni N. 11301/2013 di Prot. G. OGGETTO: Determinazione dei valori medi delle

Dettagli

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N.ro Reg. 12 UFFICIO PROPONENTE: TRIBUTI L'anno 2015 il giorno dieci del mese di febbraio alle ore 18:30, nella Sede Municipale. Convocata con appositi avvisi,

Dettagli

COMUNE DI SORDIO PROVINCIA DI LODI

COMUNE DI SORDIO PROVINCIA DI LODI COMUNE DI SORDIO PROVINCIA DI LODI ---------------------- Verbale di Deliberazione del Consiglio Comunale Sessione ordinaria Seduta pubblica di prima convocazione NR. 14 DEL 22-05-2013 COPIA OGGETTO: DETERMINAZIONE

Dettagli

COMUNE DI INARZO Provincia di Varese Codice Ente 11487

COMUNE DI INARZO Provincia di Varese Codice Ente 11487 COMUNE DI INARZO Provincia di Varese Codice Ente 11487 DELIBERAZIONE N.13 Del 17/06/2013 VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE OGGETTO: DETERMINAZIONE DELLE RATE E DELLE SCADENZE DI VERSAMENTO

Dettagli

Verbale di Deliberazione della Giunta Comunale

Verbale di Deliberazione della Giunta Comunale DELIBERAZIONE N 12 DEL 08/03/2016 Verbale di Deliberazione della Giunta Comunale OGGETTO: APPROVAZIONE SCHEMA DI BILANCIO DI PREVISIONE 2016/2018. L'anno duemilasedici addì otto del mese di marzo alle

Dettagli

COMUNE DI PATERNOPOLI

COMUNE DI PATERNOPOLI COMUNE DI PATERNOPOLI PROVINCIA DI AVELLINO COPIA DELIBERAZIONE GIUNTA COMUNALE N. 17 DEL 19-02-2015 OGGETTO: ESERCIZIO DEL DIRITTO DI ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI - QUANTIFICAZIONE DEL RIMBORSO

Dettagli

COMUNE DI ANDEZENO CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO. VERBALE di DELIBERAZIONE della GIUNTA COMUNALE n. 30 / /07/2017

COMUNE DI ANDEZENO CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO. VERBALE di DELIBERAZIONE della GIUNTA COMUNALE n. 30 / /07/2017 Copia VERBALE di DELIBERAZIONE della GIUNTA COMUNALE n. 30 / 2017 05/07/2017 OGGETTO: CELEBRAZIONE DI MATRIMONI FUORI DALLA CASA COMUNALE ISTITUZIONE DI UFFICIO SEPARATO DI STATO CIVILE. L anno 2017 addì

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE D.LGS 81/08 PRESCRIZIONI IN MATERIA DI IGIENE E SICUREZZA IN AMBIENTE DI LAVORO ATTO DI INDIRIZZO

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE D.LGS 81/08 PRESCRIZIONI IN MATERIA DI IGIENE E SICUREZZA IN AMBIENTE DI LAVORO ATTO DI INDIRIZZO DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE COMUNE DI FRASSINORO PROVINCIA DI MODENA C O P I A Comunicata ai Capigruppo Consiliari ai sensi dell'art. 125 D.Lgs. 267/2000 il 19/04/2016 Nr. Prot. 1612 Affissa all'albo

Dettagli

COPIA COMUNE DI SAVIGNANO SUL PANARO. Deliberazione della Giunta Comunale PROVINCIA DI MODENA. N. 6 del 16/01/2015. Seduta n. 2

COPIA COMUNE DI SAVIGNANO SUL PANARO. Deliberazione della Giunta Comunale PROVINCIA DI MODENA. N. 6 del 16/01/2015. Seduta n. 2 COMUNE DI SAVIGNANO SUL PANARO PROVINCIA DI MODENA Deliberazione della Giunta Comunale N. 6 del 16/01/2015 OGGETTO: ISTITUZIONE DEL DIRITTO FISSO PER GLI ACCORDI DI SEPARAZIONE CONSENSUALE, RICHIESTA CONGIUNTA

Dettagli

COMUNE DI SALMOUR P R O V I N C I A D I C U N E O

COMUNE DI SALMOUR P R O V I N C I A D I C U N E O COMUNE DI SALMOUR P R O V I N C I A D I C U N E O VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N.16 OGGETTO: Imposta municipale propria (IMU) - approvazione aliquote - anno 2014 1 6 O r i g i n a l

Dettagli

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE COMUNE DI ARCUGNANO Provincia di Vicenza N. DG / 49 / 2017 di registro VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE In data 10 Marzo - 2017 OGGETTO: ADDIZIONALE COMUNALE ALL IRPEF-DETERMINAZIONE DELLE

Dettagli

C O M U N E D I M O N G U Z Z O

C O M U N E D I M O N G U Z Z O C O M U N E D I M O N G U Z Z O Provincia di Como COPIA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE Numero 123 del 30-12-2009 Oggetto: MISURE ORGANIZZATIVE PER GARANTIRE LA TEMPESTIVI= TA' DEI PAGAMENTI - ART.

Dettagli

COMUNE DI BORGHETTO SANTO SPIRITO (Provincia di Savona)

COMUNE DI BORGHETTO SANTO SPIRITO (Provincia di Savona) Per copia conforme all'originale Borghetto Santo Spirito, li 26 AGO 2013 COMUNE DI BORGHETTO SANTO SPIRITO (Provincia di Savona) N 120 Reg. delib. 20/08/2013 Verbale di deliberazione della GIUNTA COMUNALE

Dettagli

COMUNE DI PIENZA Provincia di Siena

COMUNE DI PIENZA Provincia di Siena COMUNE DI PIENZA Provincia di Siena VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 55 del Reg. Data 21-04-2016 Oggetto: IMPOSTA DI SOGGIORNO - APPROVAZIONE TARIFFE ANNO 2016 L anno Duemilasedici, addì

Dettagli

Comune di Settimo Milanese Provincia di Milano

Comune di Settimo Milanese Provincia di Milano Comune di Settimo Milanese Provincia di Milano OGGETTO : ASSEGNAZIONE DEGLI OBIETTIVI E DELLE RISORSE: PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE PER L'ESERCIZIO PROVVISORIO DEL BILANCIO 2009 Ufficio FINANZIARIO LC VERBALE

Dettagli

COMUNE DI GERRE DE CAPRIOLI Provincia di Cremona

COMUNE DI GERRE DE CAPRIOLI Provincia di Cremona COMUNE DI GERRE DE CAPRIOLI Provincia di Cremona DELIBERA N. 45 Adunanza del 05.08.2014 Cod. Ente: 10751 2 Gerre de Caprioli ORIGINALE VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE Oggetto: NOMINA DEL

Dettagli

COMUNE DI CEPPO MORELLI PROVINCIA DEL VERBANO CUSIO OSSOLA

COMUNE DI CEPPO MORELLI PROVINCIA DEL VERBANO CUSIO OSSOLA COMUNE DI CEPPO MORELLI PROVINCIA DEL VERBANO CUSIO OSSOLA Copia P.IVA00417240033 CAP 28875 Tel. 0324/890106 Via Roma.n.35 Fax 0324/890270 e-mail ceppo.morelli@ruparpiemonte.it VERBALE DI DELIBERAZIONE

Dettagli

COMUNE di CASALBELTRAME Provincia di Novara

COMUNE di CASALBELTRAME Provincia di Novara COMUNE di CASALBELTRAME Provincia di Novara DELIBERAZIONE N. 41 del 06/06/2016 VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE OGGETTO: Proroga progetti per l utilizzo n. 2 lavori socialmente utili di lavoratori

Dettagli

COMUNE DI OLTRONA DI SAN MAMETTE PROVINCIA DI COMO VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

COMUNE DI OLTRONA DI SAN MAMETTE PROVINCIA DI COMO VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE COMUNE DI OLTRONA DI SAN MAMETTE PROVINCIA DI COMO Deliberazione n. : 18 Data : 8 Marzo 2016 VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE OGGETTO: APPROVAZIONE SCHEMA BILANCIO DI PREVISIONE 2016-2018

Dettagli

PROVINCIA DEL V.C.O. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N.37

PROVINCIA DEL V.C.O. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N.37 Copia Albo Comune di Baceno PROVINCIA DEL V.C.O. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N.37 OGGETTO: Approvazione progetto di sostituzione giochi presso il parco giochi Comunale di Baceno - Capoluogo.

Dettagli

COMUNE DI TERZO DI AQUILEIA Provincia di Udine

COMUNE DI TERZO DI AQUILEIA Provincia di Udine COMUNE DI TERZO DI AQUILEIA Provincia di Udine Cod. Fisc. 8100160302 Part. IVA 00524150307 tel. 0431/382812 fax 0431/382808 e-mail: segretario.terzo-di-aquilleia@eell.regione.fvg.it VERBALE DI DELIBERAZIONE

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE COMUNE DI GORNATE OLONA Provincia di Varese DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE COPIA N. 12/G.C. del Registro delle Deliberazioni in data 15-01-2015 N. 77 Reg. Pubblic. OGGETTO: NOMINA DATORE DI LAVORO

Dettagli

COMUNE di CAPUA Provincia di Caserta

COMUNE di CAPUA Provincia di Caserta COMUNE di CAPUA Provincia di Caserta COPIA di DELIBERAZIONE della GIUNTA MUNICIPALE N 85 del 29.04.2013 Oggetto: Istituzione fondo speciale in favore dell'economo comunale per spese di giustizia. Ambito

Dettagli

COMUNE DI PINO D ASTI Provincia di Asti. Deliberazione n. 13 del 09/02/2015

COMUNE DI PINO D ASTI Provincia di Asti. Deliberazione n. 13 del 09/02/2015 ORIGINALE COPIA X COMUNE DI PINO D ASTI Provincia di Asti Deliberazione n. 13 del 09/02/2015 Verbale di deliberazione della Giunta Comunale OGGETTO: Indennità di funzione da attribuire al Sindaco e agli

Dettagli

COMUNE DI SAN NICOLA ARCELLA Provincia di Cosenza

COMUNE DI SAN NICOLA ARCELLA Provincia di Cosenza COMUNE DI SAN NICOLA ARCELLA Provincia di Cosenza COPIA DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE Nr. Data 76 1/9/1 Oggetto: Approvazione perizia tecnica esecutiva lavori urgenti di manutenzione straordinaria

Dettagli

COMUNE DI PIACENZA D ADIGE PROVINCIA DI PADOVA

COMUNE DI PIACENZA D ADIGE PROVINCIA DI PADOVA COPIA Prot. 6370 COMUNE DI PIACENZA D ADIGE PROVINCIA DI PADOVA Verbale di Deliberazione della Giunta Comunale N. 99 del 29-12-09 L anno duemilanove il giorno ventinove del mese di dicembre alle ore 19:00

Dettagli

C O M U N E D I S A S S O M A R C O N I PROVINCIA DI BOLOGNA ESTRATTO VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N 3 DEL 11/03/2015

C O M U N E D I S A S S O M A R C O N I PROVINCIA DI BOLOGNA ESTRATTO VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N 3 DEL 11/03/2015 C O M U N E D I S A S S O M A R C O N I PROVINCIA DI BOLOGNA ESTRATTO VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N 3 DEL 11/03/2015 Adunanza ordinaria in PRIMA convocazione OGGETTO: COMUNICAZIONE

Dettagli

PROVINCIA DEL V.C.O. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N.35

PROVINCIA DEL V.C.O. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N.35 Copia Albo Comune di Baceno PROVINCIA DEL V.C.O. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N.35 OGGETTO: Indennità di funzione al Sindaco, al Vice Sindaco ed agli Assessori Comunali - Determinazione

Dettagli

VERBALE di DELIBERAZIONE della GIUNTA COMUNALE n. 72 / 2015

VERBALE di DELIBERAZIONE della GIUNTA COMUNALE n. 72 / 2015 CITTA METROPOLITANA DI TORINO Copia VERBALE di DELIBERAZIONE della GIUNTA COMUNALE n. 72 / 2015 15/10/2015 OGGETTO: APPROVAZIONE SCHEMA DI CONVENZIONE PER IL RILASCIO DI PERMESSO DI COSTRUIRE CONVENZIONATO

Dettagli

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE CITTA DI MARTINENGO DELIBERAZIONE N.164 DEL 24-09-2014 VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE APPROVAZIONE PIANO DI RIENTRO PER IL PAGAMENTO DELLE UTENZE A RETE ARRETRATE IN FAVORE DEL NUCLEO FAMILIARE

Dettagli

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE CITTA DI MARTINENGO DELIBERAZIONE N.63 DEL 23-03-2016 VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE DEFINIZIONE MODALITA' APPLICAZIONE ARTICOLO 26 COMMA 2 REGOLAMENTO IUC - COMPONENTE TARI. L'anno duemilasedici,

Dettagli

COMUNE di CAPUA Provincia di Caserta

COMUNE di CAPUA Provincia di Caserta COMUNE di CAPUA Provincia di Caserta COPIA di DELIBERAZIONE della GIUNTA MUNICIPALE N 108 del 06.06.2013 Oggetto: Proroga transitoria del Piano Esecutivo di Gestione 2012. Ambito di Settore: Economico

Dettagli

COMUNE DI CITTADELLA Provincia di Padova

COMUNE DI CITTADELLA Provincia di Padova C O P I A COMUNE DI CITTADELLA Provincia di Padova DELIBERAZIONE N. 151 VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE OGGETTO: ALIQUOTE IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA (IMU) - ANNO 2012. L anno duemiladodici

Dettagli

Verbale di Deliberazione della Giunta Comunale

Verbale di Deliberazione della Giunta Comunale DELIBERAZIONE N 2 DEL 12/01/2016 Verbale di Deliberazione della Giunta Comunale OGGETTO: RICHIESTA ANTICIPAZIONE DI CASSA ALLA BANCA REGIONALE EUROPEA ESERCIZIO 2016. L'anno duemilasedici addì dodici del

Dettagli

Comune di Guardistallo Prov. Pisa

Comune di Guardistallo Prov. Pisa COPIA Comune di Guardistallo Prov. Pisa VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 49 del 28.07.2014 OGGETTO: NOMINA FUNZIONARIO RESPONSABILE DELL'IMPOSTA UNICA COMUNALE (IUC) - IMU E TASI L anno

Dettagli

C O M U N E D I B A R E N G O C.A.P PROVINCIA DI NOVARA REGOLAMENTO

C O M U N E D I B A R E N G O C.A.P PROVINCIA DI NOVARA REGOLAMENTO C O M U N E D I B A R E N G O C.A.P. 28015 PROVINCIA DI NOVARA REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DAL LATO TECNICO ED IGIENICO SANITARIO DEL SERVIZIO DI RACCOLTA E TRASPORTO DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI Allegato

Dettagli

Comune di Volta Mantovana Provincia di Mantova

Comune di Volta Mantovana Provincia di Mantova Comune di Volta Mantovana Provincia di Mantova COPIA DELIBERAZIONE N. 67 VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE OGGETTO: UTILIZZO DI PERSONALE AI SENSI DELL'ART. 14 DEL C.C.N.L. 22/01/2004 - APPROVAZIONE

Dettagli

Comunemente la conclusione viene accertata con battuta o stretta di mano, accompagnata dalla parola fatto, affare fatto, o altre simili espressioni.

Comunemente la conclusione viene accertata con battuta o stretta di mano, accompagnata dalla parola fatto, affare fatto, o altre simili espressioni. B) BESTIAME DA MACELLO E CARNI MACELLATE 62. Conclusione del contratto. Comunemente la conclusione viene accertata con battuta o stretta di mano, accompagnata dalla parola fatto, affare fatto, o altre

Dettagli

COMUNE DI SOLFERINO Provincia di Mantova

COMUNE DI SOLFERINO Provincia di Mantova COMUNE DI SOLFERINO Provincia di Mantova N. 27 R.D. N. 1380 P.G. VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE OGGETTO: IMPOSTA MUNICIPALE DETRAZIONI. UNICA (IMU) ANNO 2014: ALIQUOTE E L anno duemilaquattordici

Dettagli

COMUNE DI BULGAROGRASSO

COMUNE DI BULGAROGRASSO COMUNE DI BULGAROGRASSO Provincia di Como Codice Ente 10490 COPIA VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE Numero 15 Del 20-06-14 Oggetto: ADDIZIONALE COMUNALE ALL'IRPEF- RIDUZIONE ALIQUOTA ALLO

Dettagli

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE R@ COMUNE DI SCALDASOLE Provincia di Pavia Via XI Febbraio, 7 Tel. 0382.997454 Fax 0382.996396 Cod. Fisc. 00482750189 N. 78 Reg. Delib. C O P I A A L B O del 09/11/2016 VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA

Dettagli

C O M U N E D I F I A M I G N A N O Provincia di Rieti

C O M U N E D I F I A M I G N A N O Provincia di Rieti C O M U N E D I F I A M I G N A N O Provincia di Rieti Deliberazione COPIA della Giunta Comunale N. 70 del Reg. Data 31/12/2015 OGGETTO: ANTICIPAZIONE DI TESORERIA PER L ESERCIZIO 2016 (ART. 222, D.LGS.

Dettagli

COMUNE DI TAIBON AGORDINO Provincia di Belluno

COMUNE DI TAIBON AGORDINO Provincia di Belluno COMUNE DI TAIBON AGORDINO Provincia di Belluno COPIA VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 52 del 08.07.2013 OGGETTO: Contratto di comodato con l Associazione La Rivolta di Agordo per l installazione

Dettagli

Verbale di deliberazione del Consiglio Comunale

Verbale di deliberazione del Consiglio Comunale COMUNE DI QUARNA SOPRA PROVINCIA DEL VERBANO-CUSIO-OSSOLA ORIGINALE N. 10 COPIA Verbale di deliberazione del Consiglio Comunale Adunanza ordinaria di prima convocazione seduta pubblica OGGETTO: IUC 2015

Dettagli

PROVINCIA DI TORINO VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 49

PROVINCIA DI TORINO VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 49 ORIGINALE ESTRATTO COMUNE DI MAZZE PROVINCIA DI TORINO VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 49 OGGETTO: MODIFICA REGOLAMENTO POLIZIA URBANA L anno duemilasette, addì ventiquattro del mese

Dettagli

19/10/2009. Giudizi ispettivi sui rischi specifici. Giudizi ispettivi sui rischi specifici. Giudizi ispettivi sui rischi specifici

19/10/2009. Giudizi ispettivi sui rischi specifici. Giudizi ispettivi sui rischi specifici. Giudizi ispettivi sui rischi specifici Teramo 21 e 22 ottobre 2009 Giudizi ispettivi sui rischi specifici Alcune malattie infettive e infestive zoonosiche vanno gestite dal VU come rischio specifico Valerio Giaccone Dipartimento di Sanità pubblica,

Dettagli

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE COMUNE DI VALBREMBO PROVINCIA DI BERGAMO Codice ente 10228 COPIA DELIBERAZIONE N. 102 Soggetta invio capigruppo VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE OGGETTO: ART. 9 DEL D.L. 78/2009 CONVERTITO

Dettagli

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE COMUNE DI PIEVE D OLMI 21 MARZO 2015 Provincia di Cremona VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE OGGETTO: SERVIZIO DI STATO CIVILE - ISTITUZIONE, PRESSO LA CASA DELLA CULTURA, DI UN UFFICIO DI

Dettagli

COMUNE di MARETTO Piazza Monte Cervino MARETTO AT Tel./fax 0141/

COMUNE di MARETTO Piazza Monte Cervino MARETTO AT Tel./fax 0141/ COMUNE di MARETTO Piazza Monte Cervino 1 14018 MARETTO AT Tel./fax 0141/938170 e-mail: maretto@ruparpiemonte.it DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 7 OGGETTO: Istituzione e approvazione del regolamento

Dettagli

UNIONE DEI COMUNI DEL FRIGNANO

UNIONE DEI COMUNI DEL FRIGNANO UNIONE DEI COMUNI DEL FRIGNANO Sede : PAVULLO NEL FRIGNANO Provincia di Modena DELIBERAZIONE DI GIUNTA N 42 DEL 26/10/2016 C O P I A OGGETTO : APPROVAZIONE DEL DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE (DUP) 2017/2019

Dettagli

COMUNE DI ASSEMINI Provincia di Cagliari

COMUNE DI ASSEMINI Provincia di Cagliari COMUNE DI ASSEMINI Provincia di Cagliari COPIA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N 99 OGGETTO: DESTINAZIONE PROVENTI DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE AI SENSI DELL'ART. 208 DEL C.D.S. - 2015

Dettagli

COMUNE DI BOSCHI SANT ANNA

COMUNE DI BOSCHI SANT ANNA COMUNE DI BOSCHI SANT ANNA PROVINCIA DI VERONA VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 54 O G G E T T O COSTITUZIONE DEL FONDO PER IL LAVORO STRAORDINARIO. ANNO 2015. L anno 2015 addì DIECI del

Dettagli

COMUNE ROSASCO PROVINCIA DI PAVIA

COMUNE ROSASCO PROVINCIA DI PAVIA COPIA COMUNE ROSASCO PROVINCIA DI PAVIA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 7 DEL 08.04.2014 OGGETTO:TRIBUTO COMUNALE SUI RIFIUTI E SUI SERVIZI (TARES) ANNO 2013. DETERMINAZIONE DELLE SCADENZE DELLE

Dettagli

COMUNE DI OLEVANO ROMANO

COMUNE DI OLEVANO ROMANO COMUNE DI OLEVANO ROMANO Provincia di Roma COPIA DELIBERAZIONE N 13 OGGETTO: VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE Adunanza straordinaria di prima convocazione - seduta pubblica. Determinazione

Dettagli

COMUNE DI PELLEGRINO PARMENSE

COMUNE DI PELLEGRINO PARMENSE COMUNE DI PELLEGRINO PARMENSE COPIA Deliberazione della Giunta Comunale Deliberazione n. 12 in data 26.02.2015 OGGETTO: DEMOLIZIONE MEZZO DI PROPRIETÀ COMUNALE ADIBITO ALLA L anno duemilaquindici questo

Dettagli

PROVINCIA DEL V.C.O. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N.100

PROVINCIA DEL V.C.O. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N.100 Copia Comune di Baceno PROVINCIA DEL V.C.O. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N.100 OGGETTO: Aggiornamento del costo di costruzione in esecuzione all'art. 16 comma 9 del D.P.R. N. 380/2001

Dettagli

COMUNE DI CORLETO PERTICARA Provincia di Potenza

COMUNE DI CORLETO PERTICARA Provincia di Potenza COMUNE DI CORLETO PERTICARA Provincia di Potenza Copia Albo DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 11 Reg del 28/11/2013 Oggetto: AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI TESORERIA COMUNALE. PROVVEDIMENTI ******************************

Dettagli

VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE COMUNE DI MACRA Provincia di Cuneo COPIA ALBO VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 3 OGGETTO : DETERMINAZIONI ALIQUOTE IMU E TASI ANNO 2016. L anno duemilasedici addì ventitre del mese di

Dettagli

COMUNE DI MONTEBELLO JONICO Provincia di Reggio Calabria

COMUNE DI MONTEBELLO JONICO Provincia di Reggio Calabria COMUNE DI MONTEBELLO JONICO Provincia di Reggio Calabria DELIBERAZIONE DELLA COMMISSIONE STRAORDINARIA adottata con i poteri del Consiglio Comunale COPIA N. 22 DEL 21/08/2013 OGGETTO: DETERMINAZIONE DELLE

Dettagli

COMUNE DI ZIANO PIACENTINO PROVINCIA DI PIACENZA

COMUNE DI ZIANO PIACENTINO PROVINCIA DI PIACENZA COPIA COMUNE DI ZIANO PIACENTINO PROVINCIA DI PIACENZA DELIBERAZIONE N. 34 in data: 21.06.2016 VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE OGGETTO: APPROVAZIONE PROTOCOLLO INTESA CON AGENZIA DELLE ENTRATE

Dettagli

COMUNE DI RE PROVINCIA DEL VERBANO-CUSIO-OSSOLA

COMUNE DI RE PROVINCIA DEL VERBANO-CUSIO-OSSOLA COMUNE DI RE PROVINCIA DEL VERBANO-CUSIO-OSSOLA Deliberazione n 65 del 28.12.2015 Soggetta comunicazione ai capigruppo consiliari Con elenco n. 4 del 04.01.2016 VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

Dettagli

COMUNE DI BOSCHI SANT ANNA

COMUNE DI BOSCHI SANT ANNA COMUNE DI BOSCHI SANT ANNA PROVINCIA DI VERONA VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 27 O G G E T T O RILEVAZIONE DI CONTROLLO DELLA COPERTURA DEL REGISTRO DELLE ISTITUZIONI PUBBLICHE E AGGIORNAMENTO

Dettagli

COMUNE DI SANT'ALESSIO IN ASPROMONTE Provincia di Reggio Calabria

COMUNE DI SANT'ALESSIO IN ASPROMONTE Provincia di Reggio Calabria COMUNE DI SANT'ALESSIO IN ASPROMONTE Provincia di Reggio Calabria DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 16 Reg.Del., 27/07/2013 OGGETTO: DETERMINAZIONE DELLA SCADENZA E DEL NUMERO DELLE RATE DI VERSAMENTO

Dettagli

IMMEDIATAMENTE ESEGUIBILE VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE OGGETTO

IMMEDIATAMENTE ESEGUIBILE VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE OGGETTO IMMEDIATAMENTE ESEGUIBILE Deliberazione n.78 del 31/03/2014 VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE OGGETTO DESTINAZIONE DEI PROVENTI DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PER VIOLAZIONE ALLE NORME DEL

Dettagli

COMUNE DI CAPURSO COPIA DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA MUNICIPALE N. 8

COMUNE DI CAPURSO COPIA DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA MUNICIPALE N. 8 COMUNE DI CAPURSO (Prov. di Bari) COPIA DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA MUNICIPALE N. 8 Oggetto: Indennità di carica e gettoni di presenza Amministratori locali per l'anno 2010 L'anno duemiladieci, addì

Dettagli

COPIA COMUNE DI SAN MARCO D ALUNZIO PROVINCIA DI MESSINA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE RINNOVO CERTIFICATO C. Q. C. ASSEGNAZIONE SOMME.

COPIA COMUNE DI SAN MARCO D ALUNZIO PROVINCIA DI MESSINA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE RINNOVO CERTIFICATO C. Q. C. ASSEGNAZIONE SOMME. COMUNE DI SAN MARCO D ALUNZIO PROVINCIA DI MESSINA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE ORIGINALE N. 144 del 18.09.2013 OGGETTO RINNOVO CERTIFICATO C. Q. C. ASSEGNAZIONE SOMME. L anno duemilatredici addi

Dettagli

COMUNE di CAPUA Provincia di Caserta

COMUNE di CAPUA Provincia di Caserta COMUNE di CAPUA Provincia di Caserta COPIA di DELIBERAZIONE della GIUNTA MUNICIPALE N 195 del 25.07.2011 Oggetto: art. 2 D.Lgs n. 81/2008: individuazione datore di lavoro. Ambito di Settore:Ambiente e

Dettagli

Comune di Romagnano Sesia

Comune di Romagnano Sesia Copia Comune di Romagnano Sesia PROVINCIA DI NO VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 80 OGGETTO: INCARICHI POSIZIONI ORGANIZZATIVE - DETERMINAZIONI. L anno DUEMILAQUINDICI addì VENTISEI del

Dettagli

COMUNE DI SCANSANO Provincia di Grosseto

COMUNE DI SCANSANO Provincia di Grosseto Provincia di Grosseto DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N 6 DEL 10/01/2011 ORIGINALE OGGETTO: ANTICIPAZIONI DI TESORERIA AI SENSI DELL ART. 222 D.LGS 267/2000. AUTORIZZAZIONE RICHIESTA. L anno duemilaundici

Dettagli

C O M U N E DI L I M B A D I (Provincia di Vibo Valentia) *************

C O M U N E DI L I M B A D I (Provincia di Vibo Valentia) ************* COPIA C O M U N E DI L I M B A D I (Provincia di Vibo Valentia) ************* DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 03 del Reg. OGGETTO: Addizionale comunale all I.R.P.E.F. Conferma aliquote per l anno

Dettagli

C O M U N E D I N E I R O N E CITTA METROPOLITANA DI GENOVA

C O M U N E D I N E I R O N E CITTA METROPOLITANA DI GENOVA C O M U N E D I N E I R O N E CITTA METROPOLITANA DI GENOVA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 26 Registro dei Verbali OGGETTO: NUOVO REGOLAMENTO COMUNALE DI CONTABILITA ESAME ED APPROVAZIONE. L anno

Dettagli

C O M U N E D I F I A M I G N A N O Provincia di Rieti

C O M U N E D I F I A M I G N A N O Provincia di Rieti C O M U N E D I F I A M I G N A N O Provincia di Rieti Deliberazione COPIA della Giunta Comunale N. 04 del Reg. OGGETTO: ANTICIPAZIONE DI TESORERIA PER L ESERCIZIO 2016 (ART. 738 Legge 28 Dicembre 2015,

Dettagli

COMUNE DI VERZINO Provincia di Crotone

COMUNE DI VERZINO Provincia di Crotone COMUNE DI VERZINO Provincia di Crotone COPIA G.C. DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE Numero 40 del 10-06-2013 Oggetto: DETERMINAZIONE DELLA SCADENZA E DEL NUMERO DELLE RATE DI VERSAMENTO DEL TRIBUTO COMUNALE

Dettagli

COMUNE DI CORREZZANA Provincia di Monza e Brianza

COMUNE DI CORREZZANA Provincia di Monza e Brianza COMUNE DI CORREZZANA Provincia di Monza e Brianza Cod. 10980 N. 24 DEL 7.05.2015 SEPARAZIONE O DI DIVORZIO CONCLUSI INNANZI ALL UFFICIALE DELLO STATO CIVILE. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

Dettagli