DKTSTÌ3 ^ X LEGISLATURA. ATTO N. 449/BlS. Relazione della I Commissione Consiliare Permanente AFFARI ISTITUZIONALI E COMUNITARI
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1 ilio Regione Umbria Assemblea legislativa DKTSTÌ3 ^ X LEGISLATURA ATTO N. 449/BlS Relazione della I Commissione Consiliare Permanente AFFARI ISTITUZIONALI E COMUNITARI Relatore Presidente Andrea Smacchi Relazione orale al sensi dell'art. 27, comma 6 del Regolamento interno PROPOSTA DI RISOLUZIONE SUL "Programma legislativo annuale 2016 della Commissione Europea - art. 8 della legge regionale 11 luglio 2014, n. 11 e art. 32-bis del Regolamento interno dell'assemblea legislativa" Approvata dalla I Commissione Consiliare Permanente II4 maggio 2016 Trasmessa alla Presidenza del Consiglio regionale il 9 maggio 2016
2 ilio Regione Umbria LTiTiia Assemblea legislativa Atti Consiliari X LEGISLATURA COMUNICAZIONE DELLA I COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE Si comunica che la I Commissione consiliare permanente nella seduta tenutasi in data 4 maggio 2016, ha esaminato l'atto n. 449, come previsto dall'articolo 8 della I.r. 11/2014 e dall'art. 32-bis del Regolamento interno. In allegato si rimette la proposta di risoluzione e si comunica che la Commissione ha approvato tale risoluzione all'unanimità dei Consiglieri presenti e votanti ed ha nominato quale relatore all'assemblea legislativa il sottoscritto, autorizzando la relazione orale ai sensi dell'art. 27, comma 6 del R.I.. Si richiede altresì riscrizione della proposta di risoluzione all'ordine del giorno dei lavori della prossima seduta consiliare.
3 DI5KI3,,,. CiliO Regione Umbria niliìl Assemblea legislativa dllmq v.rrl^rrtìlf/ì X LEGISLATURA PROPOSTA DI RISOLUZIONE DELLA I COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE LASSEMBLEA LEGISLATIVA Visto l'art. 117, quinto comma, della Costituzione, il quale prevede che: "Le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, nelle materie di loro competenza, partecipano alle decisioni dirette alla formazione degli atti normativi comunitari Vista la legge 24 dicembre 2012, n. 234, "Norme generali sulla partecipazione dell'italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'unione europea" e, in particolare, il comma 3 dell'art. 24 {Partecipazione delle Regioni e delle Province autonome alle decisioni relative alla formazione di atti normativi dell'unione europea): Visto l'art. 25, comma 1, della legge regionale 16 aprile 2005 n. 21 "Nuovo Statuto della Regione Umbria", il quale dispone che: "La Regione, nelle materie di propria competenza, concorre alla formazione degli atti comunitari nel rispetto delle procedure fissate dalle norme comunitarie e dalle leggi"; Vista la legge regionale 11 luglio 2014, n. 11 "Disposizioni sulla partecipazione della Regione Umbria alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'unione europea - Disciplina dell'attività internazionale della Regione", che regolamenta la Sessione europea dell'assemblea legislativa quale occasione istituzionale annuale di riflessione e decisione sulla partecipazione dell'umbria alla fase ascendente e discendente delle politiche e del diritto dell'unione europea nelle materie di competenza regionale; Visto l'art. 32-bis del Regolamento interno dell'assemblea legislativa in virtù del quale: - entro il mese di aprile di ogni anno, l'assemblea legislativa è convocata per una 0 più sedute in sessione europea, al termine della quale approva apposita risoluzione, anche riservandosi di esprimere le proprie osservazioni su singoli atti contenuti nel programma legislativo annuale della Commissione europea; - il Presidente dell'assemblea legislativa trasmette alla I Commissione, in particolare, il programma legislativo annuale della Commissione europea, dandone contestuale informazione al Presidente della Giunta regionale; - il programma legislativo annuale è, altresì, trasmesso alle altre Commissioni consiliari permanenti in sede consultiva, le quali possono far pervenire le proprie osservazioni sulle proposte di atti europei;
4 ci5*iia QiilS Regione Umbria Dlll'vlO niiio Assemblea legislativa AMj Consiliari v.tr ^ ^ LEGISLATURA - a! fine dell'acquisizione di elementi utili di valutazione, la I Commissione può anche attivare forme di consultazione degli enti locali, delle università, delle altre autonomie funzionali e delle parti sociali ed economiche in relazioni ad aspetti dell'attività europea che presentino specifica rilevanza nei settori di interesse dei soggetti consultati; - terminato l'esame del programma la I Commissione approva una proposta di risoluzione, da trasmettere all'assemblea legislativa, nella quale sono indicate, tra l'altro, le iniziative legislative e non legislative su cui la Regione intende presentare osservazioni, ai fini della partecipazione alla c.d. fase ascendente della normativa dell'unione europea; Vista la risoluzione n. 35 del 24 settembre 2014 della 14 Commissione permanente del Senato (Politiche dell'unione europea) che sancisce la collaborazione con la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano al fine di potenziare il coinvolgimento delle medesime assemblee nei processi di partecipazione alla fase ascendente di formazione del diritto europeo; Visto il Programma di lavoro della Commissione europea per il 2016 [COM (2015) 610 final], assegnato in data 24 febbraio 2016, rispettivamente alla I Commissione consiliare in sede referente ed alla II e 111 Commissione consiliare, in sede consultiva, il quale si articola nelle seguenti parti: Allegato 1: Nuove iniziative: Allegato 11: Iniziative REFIT (si tratta di iniziative che non figurano ancora nell'allegato I); Allegato III: Proposte prioritarie in sospeso; Allegato IV: Elenco delle proposte pendenti ritirate o modificate; Allegato V: Elenco delle abrogazioni previste; Allegato VI: Legislazione che diventerà applicabile nel 2016 (ATTO N. 449); Vista la nota di trasmissione del Programma di lavoro della Commissione europea da parte della Presidente dell'assemblea legislativa, indirizzata per conoscenza anche al Presidente della Giunta regionale, prot. n del ; Considerato che il Programma presenta molteplici campi d'intervento sui quali la Commissione europea nel corso dell'anno 2016 dirigerà la sua azione elaborando le relative proposte di natura legislativa e non legislativa; Visti i pareri espressi dalla 111 Commissione consiliare e dalla II Commissione consiliare, rispettivamente, in data 21 marzo 2016 e 11 aprile 2016, con i quali le predette Commissioni hanno deciso di rimettersi al parere della I Commissione; Ritenuto che l'esame del Programma di lavoro della Commissione europea consente all'assemblea legislativa di individuare in anticipo le proposte di maggior interesse per la Regione, per il loro eventuale impatto sull'ordinamento regionale o perché attinenti a materie di competenza regionale; Tenuto conto che la sessione plenaria dei Presidenti delle Assemblee
5 DK*5X3.... liilp Regione Umbria Pili Assemblea legidativa x s legislative e delle Province autonome ha individuato, rispetto alle dieci politiche strategiche del programma di lavoro della Commissione europea, alcune iniziative ritenute prioritarie e rispetto a ciascuna iniziativa ha, inoltre, individuato una Regione capofila; Tenuto conto dell'esame del Programma di lavoro svolto in seno alla 1 Commissione consiliare ed, in particolare, del contributo offerto in sede di audizione, svoltasi il 27 aprile 2016, dal rappresentante della Confcommercio; Esaminato, nello specifico, l'allegato I del Programma di lavoro, la I Commissione ha ritenuto di particolare interesse: - le azioni che la Commissione europea assumerà in ordine airiniziativa "Agenda per le nuove competenze per l'europa" (iniziativa n. 1), inserita nell'ambito della priorità "Un nuovo impulso all'occupazione, alla crescita e agli investiment]". L'iniziativa va monitorata affinché siano promossi, con maggiore decisione, la valorizzazione e gli investimenti nel capitale umano lungo tutto l'arco della vita, che si tratti di formazione professionale, istruzione superiore ed in particolar modo di acquisizione di competenze digitali e di alta tecnologia o, comunque, di competenze da acquisire per far fronte alle necessità di una società in rapida evoluzione. Inoltre, l'acquisizione di competenze digitali appare strumento necessario per aiutare le imprese a crescere e a rafforzarsi nel tessuto economico sfruttando al meglio le potenzialità offerte dalla tecnologia digitale; - le azioni che la Commissione europèa assumerà in ordine all'iniziativa "Pacchetto sull'economia circolare" (iniziativa n. 3), sempre nell'ambito della priorità "Un nuovo impulso all'occupazione, alla crescita e agli investimenti". Si ritiene utile monitorare e analizzare le iniziative che la Commissione europea promuoverà al fine di sostenere la transizione verso una economia più circolare, basata sull'allungamento del valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse e sulla diminuzione della produzione dei rifiuti. L'economia circolare può rappresentare, infatti, un buon volano sul fronte dell'occupazione, può dare impulso alla competitività delle imprese, può ridurre il consumo delle risorse e migliorare la consapevolezza dei consumatori rispetto ad un diverso e possibile modo di produzione; - le azioni che la Commissione europea assumerà in ordine all'iniziativa "Follow up della strategia sul mercato unico" (iniziativa n. 9), nell'ambito della priorità "Un mercato interno più profondo e più equo con una base industriale più solida". Tale Iniziativa, che racchiude in sé diverse linee di intervento, andrà monitorata laddove vengano proposti atti che vanno ad incidere, in particolare, sul sistema delle micro e piccole imprese, tenuto conto del tessuto economico umbro. Va ricordato, infatti, che nel 2015 la Commissione europea ha adottato la Comunicazione "Migliorare il mercato unico: maggiori opportunità per cittadini ed imprese" [COM (2015) 550 final] in
6 Oleina OilflO Regione Umbria Assemblea legislativa Consiliari Cmm ^ X LEGISLATURA cui ha sottolineato come la strategia per realizzare un reale mercato unico europeo dei beni e dei servizi passa attraverso l'adozione di misure pratiche destinate a contribuire alla crescita e all'espansione delle piccole e medie imprese e delle start up, a promuovere l'innovazione, a sbloccare gli investimenti e a conferire poteri ai consumatori. Su tale fronte, poi, sebbene nel Programma di lavoro non si faccia cenno in merito, ma cogliendo la sollecitazione dell'associazione sentita in sede di audizione, la 1 Commissione ha ritenuto opportuno monitorare lo stato di attuazione dei principi di cui alla Comunicazione della Commissione europea COIVI (2008) 394 del 25 giugno 2008 "Pensare anzitutto in piccolo. Uno Smali business act (SBA) per l'europa", anche in considerazione di quanto contenuto nella relazione programmatica per il 2016 della Presidenza del Consiglio dei ministri "La partecipazione dell'italia all'unione europea"-, Considerato che appare opportuno, per l'anno 2016, vista anche l'assoluta novità rappresentata dalla Sessione europea introdotta dalla l.r. 11/2014, limitare la partecipazione regionale alla formazione di atti europei rispetto ai quali verrà effettuata una "informazione qualificata" ai sensi della I. 234/2012 da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento politiche europee; Atteso che l'assemblea legislativa e la Giunta regionale sono chiamate, in forza di quanto previsto dall'art. 5, comma 3, della l.r. 11/2014, a definire le osservazioni sui progetti di atti relativi alle iniziative europee in modo condiviso per consentire l'espressione di una posizione unitaria della Regione ed a tal fine è previsto che la Giunta regionale proponga all'assemblea l'adozione di una deliberazione in merito alia posizione della Regione; Atteso, inoltre, che non è stata ancora perfezionata l'intesa tra Giunta regionale e Assemblea legislativa in attuazione dell'art. 3, comma 8, della l.r. 14/2011, diretta a realizzare, tra l'altro, una più ampia collaborazione tra i due organi e le relative strutture, nell'ottica di favorire azioni sinergiche nella partecipazione alla fase c.d. ascendente del diritto dell'unione europea; Ritenuto che la partecipazione alla formazione degli atti europei - vista la ristrettezza dei tempi entro i quali in base alla normativa statale vanno approvate le osservazioni regionali - potrà avvenire compatibilmente con gli ordini del giorno delle Commissioni consiliari e con i carichi di lavoro delle strutture all'uopo deputate ad istruire gli atti di interesse; Ritenuto, altresì, opportuno prevedere, senza oneri aggiuntivi a carico del bilancio dell'assemblea legislativa, la realizzazione da parte delle strutture dell'assemblea stessa, di una apposita sezione, accessibile dal sito internet dell'assemblea legislativa, che costituisca il punto di raccolta delle informazioni e dei risultati sulle attività di partecipazione della Regione ai processi decisionali
7 mim OiilO Regione Umbria Di^Eia ^ Assemblea lerìslativa Consiliari ClTfiKTa ^ X LEGISLATURA europei, a garanzia di una maggiore trasparenza e partecipazione dei cittadini e degli altri soggetti interessati; Ritenuto, quindi, di condividere la proposta avanzata dalla I Commissione consiliare circa l'individuazione delle iniziative contenute nel programma di lavoro della Commissione europea per l'anno 2016, rispetto alle quali prevedere, laddove abbiano interesse regionale, la partecipazione della Regione alla formazione degli atti relativi, attraverso l'invio di osservazioni, secondo quanto previsto dalla /2012 e dalla l.r. 11/2014, férma restando, tuttavia, la possibilità di partecipare alle decisioni relative alla formazione di altri atti normativi dell'unione europea qualora se ne ravvisi la necessità; Ritenuto, altresì, di condividere la proposta sempre avanzata dalla I Commissione consiliare di individuare nella sussidiarietà, come delineata dall'articolo 16 dello Statuto, il principio giuridico da valorizzare e favorire anche nel percorso partecipativo della Regione alla formazione della normativa e delle politiche dell'unione europea; Ritenuto, infine, di condividere la necessità - evidenziata in sede di I Commissione all'interno di una discussione generale sulle opportunità offerte a livello europeo con ricaduta positiva sul tessuto economico e sociale umbro - di garantire un approccio competitivo alla progettazione europea a valere sui fondi gestiti direttamente a Bruxelles (c.d. finanziamenti diretti) attraverso una informazione mirata e servizi di assistenza per la presentazione di progetti europei anche attraverso la valorizzazione del SEU Servizio Europa, come peraltro già sollecitato con la deliberazione dell'assemblea legislativa n. 31 del Tutto ciò premesso e considerato l'assemblea legislativa DELIBERA di manifestare rinteresse a partecipare, per quanto di competenza regionale, alla formazione dei progetti di atti relativi alle iniziative europee di cui airauegato 1 della presente delibera, secondo le modalità e i termini previsti dalla /2012 e dalla l.r. 11/2014; dì manifestare, altresì, l'interesse a partecipare alla formazione di altri atti sempre contenuti nel programma di lavoro della Commissione europea per l'anno 2016, laddove se ne ravvisi la necessità; dì precisare che la partecipazione avrà luogo con riguardo alla formazione di atti europei rispetto ai quali verrà effettuata una
8 liio Regione Umbria Clllìia Assemblea legislativa Atti Consiliari CiT TiT l ^ X LEGISLATURA "informazione qualificata" ai sensi della I. 234/2012 da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento politiche europee e, comunque, compatibilmente con i lavori delle Commissioni consiliari e con i carichi di lavoro delle strutture all'uopo deputate ad istruire gli atti di interesse: ^ di individuare nella sussidiarietà, come delineata dall'articolo 16 dello Statuto, Il principio giuridico da valorizzare e favorire anche nel percorso partecipativo della Regione alla formazione della normativa e delle politiche dell'unione europea; di impegnare la Giunta regionale a valutare, al momento dell'effettiva presentazione dei progetti di atti relativi alle iniziative europee di cui awauegato 1 della presente delibera, l'opportunità di proporre all'assemblea legislativa l'adozione di una deliberazione in merito alla posizione della Regione, per consentire l'espressione di una posizione unitaria, come previsto dall'art. 5, comma 3, della l.r. 11/2014; di impegnare le strutture della Giunta e quelle dell'assemblea legislativa a garantire la piena collaborazione per favorire la partecipazione della Regione alla fase ascendente del diritto europeo, nelle more dell'approvazione dell'intesa di cui all'art. 3, comma 8, della l.r. 14/2011; 4 di impegnare la Giunta regionale affìnché, anche attraverso il SEI) Servizio Europa, sia garantito un approccio competitivo alla progettazione europea a valere sui fondi gestiti direttamente a Bruxelles (c.d. finanziamenti diretti) attraverso una informazione mirata e servizi di assistenza per la presentazione di progetti europei; dì disporre la realizzazione da parte delle strutture dell'assemblea legislativa, senza oneri aggiuntivi a carico del bilancio dell'assemblea stessa, di una apposita sezione, accessibile dal sito internet dell'assemblea legislativa, che costituisca il punto di raccolta delle informazioni e dei risultati sulle attività di partecipazione della Regione ai processi decisionali europei, a garanzia di una maggiore trasparenza e partecipazione dei cittadini e degli altri soggetti interessati; di disporre l'invio della risoluzione ai sensi dell'art. 32-bis del Regolamento interno dell'assemblea legislativa: - al Presidente della Giunta regionale - alle Presidenze della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica; - al Governo-Dipartimento politiche europee;
9 liilìq Regione Umbria cilicio Atti Consiliari QliiO Assemblea legislativa X LEGISLATURA - alla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome.
10 lllllll Regione Umbria umili Assemblea legislativa X Atti Consiliari LEGISLATURA Allegato 1 Titolo dell'iniziativa a) Agenda per le nuove competenze per l'europa (iniziativa n. 1 dell'allegato I del Programma di lavoro della Commissione europea) b) Pacchetto sull'economia circolare (iniziativa n. 3 dell'allegato I del Programma di lavoro della Commissione europea) c) Follow-up della strategia del mercato unico (iniziativa n. 9 dell'allegato I del Programma di lavoro della Commissione europea) Tipo di proposta o atto Legìslatìvci/non legislativa Legislativa/non legislativa Legislativa/non legislativa Descrizione della portata e degli obiettivi L'Agenda mira a promuovere lo sviluppo delle competenze, compreso il riconoscimento reciproco delle qualifiche, a sostenere la formazione professionale e l'istruzione superiore e a sfruttare appieno il potenziale dei posti di lavoro digitali. L'obiettivo è affrontare i problemi economici e ambientali ottimizzando l'efficienza nell'uso delle risorse, coprendo l'intera catena del valore (compresa la sostenibilità del consumo, della produzione e della gestione dei rifiuti) e promuovendo l'innovazione, in modo da consentire lo sviluppo di nuovi mercati e modelli aziendali. Il pacchetto sarà composto da un piano d'azione dì vasta portata, comprendente anche azioni di monitoraggio dei progressi effettivi, ed una proposta sui rifiuti con obiettivi a lungo termine. La strategia sul mercato unico sarà portata avanti mediante orientamenti sul modo in cui il diritto dell'ue si applica ai modelli aziendali dell'economia collaborativa: un'azione per favorire la crescita delle PMI e delle start-up: iniziative volte a regolamentare le professioni: un'iniziativa legislativa che definisca un nuovo approccio al fallimento delle imprese e all'insolvenza: iniziative legislative per agevolare la prestazione transfrontaliera dei servizi, ovviare agli ostacoli normativi nei settori fondamentali dei servizi alle imprese e delle costruzioni e affrontare il problema delle discriminazioni fondate sulla nazionalità o sul luogo di residenza: un riesame del quadro per la tutela dei diritti di proprietà intellettuale (REFIT): un'azione di standardizzazione, comprese le norme sui servizi: proposte relative a strumenti per la raccolta di informazioni di mercato e il miglioramento della procedura di notifica a norma della direttiva sui servizi: un piano d'azione per assicurare una maggiore sensibilizzazione ai principi del riconoscimento reciproco nel settore delle merci. 10
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