Fondamenti di Astrofisica
|
|
- Fortunato Orsini
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Fondamenti di Astrofisica Lezione 12 AA 2010/2011 Alessandro Marconi Dipartimento di Fisica e Astronomia
2 Hubble Ultra-Deep Field (HUDF) Come visto nella prima lezione l HUDF è l esposizione più profonda esistente al momento e copre un area di ~ 10-7 di tutto il cielo. In questa immagine si rivelano ~10 4 galassie con morfologie (forme), dimensioni apparenti e colori diversi (ovvero diversi rapporti tra i flussi nelle 3 bande utilizzate per ottenere l immagine a colori reali). 2
3 Le galassie Le galassie sono concentrazioni, o meglio, giganteschi ammassi di stelle; sono l unico posto nell universo dove si trovano le stelle (a parte alcune stelle nel mezzo intergalattico degli ammassi e le prime stelle dell universo la cui formazione ha preceduto quella delle galassie stesse). Come si può vedere da una attenta analisi dell HUDF le galassie sono essenzialmente di 3 tipi: Galassie a Spirale Galassie Ellittiche Galassie Irregolari La nostra galassia, la Via Lattea, è una galassia a spirale. Cominceremo ad analizzare le proprietà fisiche delle galassie a spirale, con particolare attenzione alla nostra galassia. 3
4 Ellittiche Spirali Irregolari
5 Le galassie a spirale La figura seguente mostra 3 esempi di galassie a spirale, con la linea di vista orientata in modi diversi relativamente al disco, da face-on a edge-on. Si possono individuare le seguenti componenti: il disco stellare su cui è disegnata una struttura a spirale, chiaramente visibile nelle immagini; il disco di gas e polvere meno spesso del disco stellare e chiaramente visibile nelle immagini edge-on; lo sferoide centrale di stelle (bulge) anch esso ben visibile dalle immagini; un alone sferoidale esteso di stelle (vedi galassia Sombrero) gas e ammassi globulari; un buco nero molto massiccio (supermassive black hole) al centro; raggi cosmici (particelle energetiche come protoni, nuclei ed elettroni intrappolate dal campo magnetico) un alone oscuro di composizione ignota che si estende ben oltre le componenti visibili. 5
6 Galassie a Spirale
7 Galassia a Spirale La galassia Sombrero
8 La Via Lattea
9 La Via Lattea
10 La Via Lattea (All Sky) Ottico (~ Å) Infrarosso (~1-4 μm)
11 La Via Lattea La struttura appena descritta per una galassia a spirale è la stessa della nostra galassia, la Via Lattea (Milky Way). La sua forma in cielo è dovuta al fatto che il Sole si trova all interno del disco della nostra galassia, per cui la striscia luminosa in cielo (Via Lattea) rappresenta proprio il disco di stelle visto dall interno. Galileo fu il primo a rendersi conto che la Via Lattea è costituita da innumerevoli stelle. Da immagini a tutto cielo (all sky) nella banda visibile è difficile distinguere il disco ed il bulge della nostra galassia a causa delle nubi molecolari nel disco, la cui polvere oscura la luce delle stelle sullo sfondo. La struttura della nostra galassia è invece ben evidente quando si osservano immagini a lunghezze d onda più lunghe, come quelle nel vicino IR. Una quantità fisica fondamentale per capire la struttura della nostra galassia è la distanza del Sole dal centro galattico che vale R =8.0 ± 0.5kpc e si ottiene, per esempio, trovando il centro della distribuzione di ammassi globulari oppure dallo studio delle orbite delle stelle nel centro galattico. 11
12 La Via Lattea Il gas, la polvere e le stelle nei dischi delle galassie a spirale ruotano con orbite circolari; in realtà hanno due componenti della velocità, una di moto circolare uniforme attorno al centro della galassia (dominante), ed una di moto caotico. Dai moti propri e dalle velocità radiali delle stelle in prossimità del Sole è stato possibile stimare la velocità di rotazione del Sole attorno al centro galattico, che risulta essere V = 220 km s 1 il periodo orbitale è pertanto τ = 2π R V yr Nel caso di una distribuzione sferica di massa abbiamo visto che la velcoità di rotazione circolare è V 2 (R) = GM(R) R 12
13 La Via Lattea Da cui si ottiene la massa racchiusa entro il raggio dell orbita solare M(R )= V 2 R G = 8kpc (220 km s 1 ) cgs g M ricordando che 1kpc= cm Benché la distribuzione di massa della Via Lattea sia fortemente non sferica (è a disco) questa è un ottima approssimazione del valore della massa della galassia contenuta tra il Sole ed il centro galattico. Circa la metà di questa massa è in stelle, la cui massa tipica è 0.5 M. Pertanto ci sono circa N M 0.5M = stelle all interno dell orbita solare. 13
14 Il disco galattico Il disco galattico ha una distribuzione di massa che decade esponenzialmente sia a partire dal centro della nostra galassia, sia a partire dal piano mediano del disco Z ρ(r, z) =ρ 0 e r/r d e z /h d La lunghezza scala del disco è r d =3.5 ± 0.5kpc quindi il Sole, con R = 8 kpc, si trova ad oltre 2 raggi scala dal centro, cioè nella zona esterna della galassia. Lo spessore caratteristico del disco è hd = 330 pc per le stelle di piccola massa (più vecchie) hd = 160 pc per gas, polvere e stelle di grande massa (più giovani). Il Sole si trova a z=30 pc dal piano del disco. La massa del disco entro rd è M disk (r d ) M X r z Y quasi tutta in stelle. 14
15 Il disco galattico Se la massa tipica delle stelle è M~0.5 M, ci sono stelle con una densità media n stelle π(3500 pc) pc 1pc 3 area disco spessore La distanza media tra le stelle è (vedi prima lezione) d n 1/3 1pc Se σ è la sezione d urto per collisione tra stelle, il cammino libero medio è l = 1 n σ Consideriamo inizialmente σ come la sezione d urto geometrica per l urto tra due stelle di tipo Sole. 15
16 Il disco galattico b è il parametro di impatto. L urto si ha se b 2 r, per cui la sezione d urto geometrica è σ geom = πb 2 = π(2r ) 2 v b Ci interessa calcolare il tempo medio che intercorre tra una collisione ed un altra, ovvero τ coll = l v = 1 v n σ geom Cosa usare per la velocità? Chiaramente, non la velocità circolare perché se le stelle avessero solo la componente di rotazione ordinata circolare non colliderebbero. La componente di velocità caotica (disordinata) delle stelle nel disco è tipicamente v 20 km s 1 16
17 Il disco galattico allora n 1pc 3 = cm 3 v = 20 km s 1 σ geom = π(2 R ) 2 = π ( cm) cm 2 ovvero τ coll = 1 v n σ geom s= yr T Univ poiché l età dell Universo è T Univ = 13.5Gyr Gran parte delle stelle non collide mai! Infatti, la probabilità di aver avuto una collisione in TUniv è P T Univ τ coll Nella galassia ci sono ~10 11 stelle, per cui il numero medio di collisioni in TUniv è N coll = P N star
18 Il disco galattico In realtà abbiamo sottostimato la sezione d urto, poiché abbiamo considerato solo quella geometrica. In realtà l urto avviene grazie all interazione gravitazionale. Consideriamo una massa puntiforme m. Il massimo parametro di impatto b si avrà quando m passa radente alla superficie di M, dove avrà velocità vmax. Dalla conservazione dell energia E 1 2 mv2 = 1 2 mv2 max GMm r La velocità di fuga dalla superficie di M si ha per E=0 ovvero da cui si ottiene v 2 = v 2 max v 2 f Dalla conservazione del momento angolare ovvero b = v max r v = r 1+ v2 f v 2 1/2 m v b b M v b = v max r r v max v 2 f =2 GM r 18
19 Il disco galattico Infine si ha σ = π(2b) 2 = π(2r) 2 1+ v2 f v 2 = σ geom 1+ v2 f v 2 abbiamo quindi trovato un fattore correttivo dovuto all interazione gravitazionale che aumenta la sezione d urtro rispetto al semplice caso geometrico. La velocità di fuga dalla superficie del Sole è v f 620 km s 1 per cui σ = σ geom km s 1 20 km s σ geom molto più grande rispetto a prima ma comunque il tempo medio tra le collisioni diminuisce solo di un fattore 1000 e τ coll T Univ Tuttavia, nelle zone centrali della galassia dove la densità di stelle è molto più alta, la probabilità di collisione diviene significativa. 19
20 Lo Sferoide Lo sferoide (bulge) della nostra galassia è appunto una distribuzione sferoidale di stelle con densità e dimensioni tipiche ρ(r) r 3 r bul 1kpc Esiste poi uno sferoide di gas e stelle detto alone (halo) che ha un simile andamento della densità ma è esteso fino a r halo 50 kpc La forma intrinseca di questi sferoidi che appaiono circolari o ellittici proiettati sul cielo è probabilmente quella di un solido di rotazione ottenuto ruotando un ellisse attorno all asse minore. Detti a, b, c, i semiassi dell ellissoide lungo gli assi coordinati X, Y, Z si ha a=b=c sfera a=b>c ellissoide (di rotazione) oblato a=b<c ellissoide (di rotazione) prolato a b c ellissoide triassiale. x 2 a 2 + y2 b 2 + z2 c 2 =1 20
21 a=b>c oblato a=b<c prolato a=b=c sfera a b c triassiale
22 Lo Sferoide Mentre nel disco le stelle ed il gas hanno una velocità circolare (ed una piccola componente caotica) nello sferoide le stelle sono dominate dalla componente caotica (come le particelle di una gas autogravitante). Le stelle del disco, le nubi del mezzo interstellare ecc., seguono orbite quasi circolari nel piano del disco della Galassia. Le stelle del bulge e dell Alone hanno orbite fortemente ellittiche, orientate casualmente. 22
Astronomia Lezione 23/1/2012
Astronomia Lezione 23/1/2012 Docente: Alessandro Melchiorri e.mail:alessandro.melchiorri@roma1.infn.it Slides: oberon.roma1.infn.it/alessandro/ Libri di testo: - An introduction to modern astrophysics
DettagliLa nostra galassia: la Via Lattea. Lezione 13
La nostra galassia: la Via Lattea Lezione 13 Sommario La struttura della Galassia. Osservazioni in ottico, infrarosso e radio. Disco, sferoide (bulge) e alone. Popolazioni stellari. Braccia a spirale.
DettagliFondamenti di Astrofisica
Fondamenti di Astrofisica Lezione 13 AA 2010/2011 Alessandro Marconi Dipartimento di Fisica e Astronomia Le curve di rotazione delle spirali Consideriamo una galassia a spirale (a disco) e misuriamo le
DettagliNuclei Galattici Attivi e Buchi Neri. Lezione 15
Nuclei Galattici Attivi e Buchi Neri Lezione 15 Buchi neri nei nuclei galattici Nell ipotesi che gli AGN siano alimentati da accrescimento di massa su un buco nero l attività AGN deva lasciare un resto
DettagliLa Via Lattea. Lezione 5
Lezione 5 La struttura della Galassia La Galassia ha 3 componenti principali: disco (stelle, gas, polvere); sferoide (bulge; stelle); alone (stelle, materia oscura). Il Sole si trova nel disco ad una distanza
DettagliFondamenti di Astrofisica. Alessandro Marconi
Alessandro Marconi La Via Lattea Ottico (~4000-7000 Å) Infrarosso (~1-4 μm) Il Centro Galattico nell IR Piano del Disco Galattico Ammasso di Stelle nel centro galattico! Centro Galattico 3 Osservazioni
DettagliRichiami su la Via Lattea
Richiami su la Via Lattea AA 2010/2011 Alessandro Marconi Dipartimento di Fisica e Astronomia La Via Lattea La Via Lattea (Milky Way) è una banda di luce continua che attraversa il cielo inclinata di circa
DettagliAstrofisica delle Galassie I
Astrofisica delle Galassie I parte V Le galassie dell universo vicino Laurea Specialistica in Astronomia AA 2006/07 Alessandro Pizzella Sommario 1) Il gruppo locale. 2) L ammasso della Vergine 3) Piano
DettagliLe Galassie: la Via Lattea e la materia oscura
Le Galassie: la Via Lattea e la materia oscura La Via Lattea La Via Lattea La Via Lattea (All Sky) Ottico (~4000-7000 Å) Infrarosso (~1-4 μm) La Via Lattea La Via Lattea La struttura descritta per le galassia
DettagliAstrofisica Generale Mod.B
Astrofisica Generale Mod.B parte V Le galassie dell universo vicino Laurea Specialistica in Astronomia AA 2008/09 Alessandro Pizzella Sommario 1) Il gruppo locale. 2) L ammasso della Vergine 3) Piano supergalattico
DettagliLe Galassie. Lezione 8
Le Galassie Lezione 8 Proprietà di una galassia E possibile ottenere spettri ed immagini di una galassia a tutte le lunghezze d onda (dal radio ai raggi X). Si possono quindi avere due tipi di osservazioni
Dettaglim s m s. 3, K g
Le osservazioni hanno permesso una stima della massa pari a : Grande Nube : 0 0 9 m s Piccola Nube : assumendo i valori : m PM 6 0 9 m s, 978 0 0 K g R GM 60 6800 al 5060 al, il punto neutro della Grande
DettagliDocente: Alessandro Melchiorri e.mail: Sito web per le slides: oberon.roma1.infn.it/alessandro/astro2015/
Astronomia Lezione 17/12/2015 Docente: Alessandro Melchiorri e.mail: alessandro.melchiorri@roma1.infn.it Sito web per le slides: oberon.roma1.infn.it/alessandro/astro2015/ Astronomia Lezione 17/12/2015
DettagliGalassie Anomale : Starburst. Lezione 9
Galassie Anomale : Starburst Lezione 9 Formazione stellare Traccianti di formazione stellare traccianti di stelle OB Le stelle OB sono caratterizzate da una luminosità molto elevata ed emettono principalmente
Dettaglipc pc. massa M G M 75-80% DM, 15-20% disco, <5% bulge+alone
Cap. Via Lattea 1000-1500 pc 300-400 pc 2 kpc 15 kpc 8 kpc dati principali raggio G~15 kpc (stelle), ~18-20 kpc (HI); distanza del Sole dal centro Galattico 8 kpc Luminosità L G 210 10 L massa M G 2.5
DettagliUNIVERSITA' DEGLI STUDI DI CATANIA Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche, Naturali Corso di Laurea Specialistica in Fisica
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI CATANIA Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche, Naturali Corso di Laurea Specialistica in Fisica CURRICULUM ASTROFISICA E FISICA DELLO SPAZIO Anno Accademico 2011-2012 PROGRAMMA
Dettagli07b - Principi di Astrofisica Buchi Neri nei nuclei galattici
07b - Principi di Astrofisica Buchi Neri nei nuclei galattici Metodi diretti per misurare MBH Moto di singole particelle test! Moti propri delle stelle e velocità radiali Via Lattea Velocità radiali di
DettagliOltre il Sistema Solare
Corso di astronomia pratica Oltre il Sistema Solare Gruppo Astrofili Astigiani Andromedae LE STELLE Nascita di una stella Una nube di gas (soprattutto idrogeno) Inizia a collassare sotto l azione della
DettagliESERCIZI SCIENZE: SISTEMA SOLARE
ESERCIZI SCIENZE: SISTEMA SOLARE 1. Scrivi i nomi dei pianti del Sistema Solare che compaiono nell immagine Sole= 2. Dai le seguenti definizioni Pianeta terrestre= Satelliti galileiani= Pianeta nano= Stella=
DettagliSalve ragazze e ragazzi!
Salve ragazze e ragazzi! Bentornati nel nostro Osservatorio. In questa puntata continueremo a studiare la nostra Galassia e anche le altre galassie che popolano l Universo. Per studiare le galassie, quindi,
Dettagli4 CORSO DI ASTRONOMIA
4 CORSO DI ASTRONOMIA Ammassi di stelle, Nebulose e Galassie 16 gennaio 2016 spiegazioni di Giuseppe Conzo Parrocchia SS. Filippo e Giacomo Oratorio Salvo D Acquisto SOMMARIO Dalle stelle agli ammassi
Dettagli(In Luce Visibile: nm)
(In Luce Visibile: 300 700 nm) La fascia piu` chiara che attraversa il cielo notturno e` stata indicata in tutte le culture antiche con vari nomi che spesso fanno riferimento ai concetti di: Fiume Celeste
DettagliNuclei Galattici Attivi e Buchi Neri
Nuclei Galattici Attivi e Buchi Neri Il centro galattico: ottico vs IR Piano del Disco Galattico Ammasso di Stelle nel centro galattico Centro Galattico A. Marconi Introduzione all Astrofisica 2013/2014
DettagliUnità 2 - L ambiente celeste
Unità 2 - L ambiente celeste 1 1. La Sfera celeste Stelle in rotazione 2 1. La Sfera celeste Punti di riferimento sulla Sfera celeste 3 1. La Sfera celeste Individuare la Stella polare sulla Sfera celeste
DettagliE noto che la luce, o radiazione elettromagnetica, si propaga sottoforma di onde. Un onda è caratterizzata da due parametri legati fra loro: la
1 E noto che la luce, o radiazione elettromagnetica, si propaga sottoforma di onde. Un onda è caratterizzata da due parametri legati fra loro: la lunghezza d onda ( ), definita come la distanza fra due
DettagliMisteri nell Universo
Misteri nell Universo Quali sono le forme di materia ed energia nell universo osservabile? Quale e la ricetta (ingredienti e proporzioni) del nostro universo? 1 L eredità di Copernico Quale è la relazione
DettagliSfera Celeste e Coordinate Astronomiche. A. Stabile Dipartimento di Ingegneria Università degli Studi del Sannio Benevento Atripalda, 9 Maggio 2011
Astronomiche A. Stabile Dipartimento di Ingegneria Università degli Studi del Sannio Benevento Atripalda, 9 Maggio 2011 Unità di lunghezza e distanze tipiche 1. Sistema Solare: 1 UA = 149,5 milioni di
DettagliAnno Accademico 2008/2009. Astronomia. Corso di Laurea in Scienze Naturali. Alessandro Marconi
Anno Accademico 2008/2009 Astronomia Corso di Laurea in Scienze Naturali Alessandro Marconi Dipartimento di Astronomia e Scienza dello Spazio, Università di Firenze Informazioni Importanti Prof. Alessandro
DettagliAstrofisica Generale Mod.B
Astrofisica Generale Mod.B parte II Survey da terra e spazio Laurea Specialistica in Astronomia AA 2011/12 Alessandro Pizzella Survey da terra e spazio sommario della lezione 1) Esempi di survey da terra
DettagliCinematica delle galassie DISPERSIONE DELLA VELOCITÀ IN UNA GALASSIA ELLITTICA
IL CIELO COME LABORATORIO EDIZIOE 2005/2006 1 Cinematica delle galassie DISPERSIOE DELLA VELOCITÀ I UA GALASSIA ELLITTICA Giacomo Bighin, Matteo Colombo, Bianca Ferrarese, Gaia Griguolo Liceo Scientifico
Dettagli03b - Principi di Astrofisica La Via Lattea Il centro Galattico
03b - Principi di Astrofisica La Via Lattea Il centro Galattico AA 2011/12 Le Galassie Esterne 1 La struttura della Galassia La Galassia ha 3 componenti principali: disco (stelle, gas, polvere); sferoide
DettagliLa nascita ed evoluzione della Via Lattea. Francesca Matteucci Dipartimento di Astronomia Universita di Trieste
La nascita ed evoluzione della Via Lattea Francesca Matteucci Dipartimento di Astronomia Universita di Trieste La Via Lattea Anticamente la Via Lattea era... Il latte perso da Giunone mentre allattava
DettagliIntroduzione all Astrofisica AA 2015/2016
Introduzione all Astrofisica AA 2015/2016 Prof. Alessandro Marconi Dipartimento di Fisica e Astronomia Università di Firenze INAF - Osservatorio Astrofisico di Arcetri Contatti, Bibliografia e Lezioni
DettagliGalassie, Quasar e Buchi neri
Galassie, Quasar e Buchi neri Stefano Ciroi Università degli Studi di Padova Asiago, 25 Febbraio 2016 La Via Lattea Nord Sud Scheda tecnica della Via Lattea Galassia a spirale barrata Diametro circa 30
DettagliUn Universo di Galassie. Lezione 14
Un Universo di Galassie Lezione 14 Schema della Lezione La famiglia delle galassie: classificazione morfologica. La scala delle distanze extragalattiche e la legge di Hubble. Massa e materia oscura. Ammassi
DettagliCAPITOLO 9: LA GRAVITAZIONE. 9.1 Introduzione.
CAPITOLO 9: LA GRAVITAZIONE 9.1 Introduzione. Un altro tipo di forza piuttosto importante è la forza gravitazionale. Innanzitutto, è risaputo che nel nostro sistema di pianeti chiamato sistema solare il
DettagliCome si forma il nocciolo di una galassia?
Roma, 22 giugno 2015 COMUNICATO STAMPA Come si forma il nocciolo di una galassia? Una ricerca, cui partecipa la Sapienza, prende in esame il rapporto tra buchi neri super massicci e ammassi stellari al
DettagliLe Galassie: proprietà dinamiche
Le Galassie: proprietà dinamiche Sistemi non collisionali Consideriamo un sistema stellare: questo è costituto da un numero molto grande di stelle (es. 10 7-10 1 ) le cui dimensioni sono trascurabili rispetto
DettagliCorso facoltativo. Astronomia. Galassie. Christian Ferrari & Gianni Boffa Liceo di Locarno
Corso facoltativo Astronomia Galassie Christian Ferrari & Gianni Boffa Liceo di Locarno Parte 3: Galassie La Via Lattea Classificazione delle galassie Ammassi e super-ammassi Formazione delle galassie
DettagliFormazione Stellare dalla Nostra Galassia all Universo Lontano
Formazione Stellare dalla Nostra Galassia all Universo Lontano R. Maiolino Osservatorio Astrofisico di Arcetri Dipartimento di Astronomia Univ. di Firenze C.N.R.-CAISMI CAISMI Sezione di Firenze La Formazione
DettagliSpettro della galassia di Seyfert NGC 4151
Spettro della galassia di Seyfert NGC 4151 Misura del redshift e della larghezza delle righe di emissione Enrico Ferrari & Michele Previatello Istituto Tecnico Industriale Severi - Padova (22 Aprile 2005)
DettagliAstrofisica e Particelle
Astrofisica e Particelle Programma di massima o LʼUniverso o Espansione dellʼuniverso o Radiazione e materia o Nucleosintesi o Bariogenesi o I raggi cosmici: scoperta, spettro, accelerazione, misure o
DettagliI buchi ne!: piccoli. e gran" cannibali
I buchi ne!: piccoli e gran" cannibali insaziabili Tomaso Belloni (Osservatorio Astronomico di Brera) I mostri del cielo I buchi ne!: piccoli e gran" cannibali insaziabili Tomaso Belloni (Osservatorio
DettagliUnità 2 - L ambiente celeste
Unità 2 - L ambiente celeste 1 1. La Sfera celeste Stelle in rotazione 2 1. La Sfera celeste Punti di riferimento sulla Sfera celeste 3 1. La Sfera celeste Individuare la Stella polare sulla Sfera celeste
DettagliPrefazione Daniele Gasparri, Luglio 2010
Prefazione Meno di un secolo fa si pensava che l Universo fosse confinato alla nostra galassia, la Via Lattea. 90 anni dopo sappiamo che l Universo contiene almeno 500 miliardi di galassie grandi come
DettagliFrancesco Palla Osservatorio Astrofisico di Arcetri Pianeti e Sistemi Planetari: 400 anni dopo Galileo
Francesco Palla Osservatorio Astrofisico di Arcetri Pianeti e Sistemi Planetari: 400 anni dopo Galileo Palermo, 27.2.2009 1609: Anno mirabile per l astronomia 1609 anno mirabile per l astronomia Astronomicus
DettagliLEZIONE 6. L Universo al telescopio
L Universo al telescopio LEZIONE 6 1: La velocità della luce Come abbiamo già accennato, la luce viaggia nel vuoto ad una velocità pari a 300'000 km/s. Per fare un paragone, la luce ci impiega circa 1
DettagliCentro Sperimentale per la Didattica dell'astronomia A.A. 2016/2017. Scuola di Astronomia. Contenuti dei corsi e dei seminari.
Centro Sperimentale per la Didattica dell'astronomia A.A. 2016/2017 Scuola di Astronomia Contenuti dei corsi e dei seminari Corso A 1.1. Didattica dell astronomia 1.2. Approccio sperimentale all'astronomia
DettagliUnità 2 - L ambiente celeste
Unità 2 - L ambiente celeste 1 2 1. La Sfera celeste Stelle in rotazione 3 Posizione delle stelle Pc Distanza alla quale un corpo celeste ha una parallasse p di 1 di arco 4 1 UA 1 al = 9,3 x 10 15 m =
DettagliGravità e moti orbitali. Lezione 3
Gravità e moti orbitali Lezione 3 Sommario Brevi cenni storici. Le leggi di Keplero e le leggi di Newton. La forza di gravitazionale universale e le orbite dei pianeti. 2 L Universo Geocentrico La sfera
DettagliINAF - Osservatorio Astronomico di. Capodimonte - Napoli
INAF - Osservatorio Astronomico di Capodimonte - Napoli Origine del concetto di galassia: Prima del 1920 nessuno sapeva cosa fosse una galassia Nel 1920 pochi sapevano cosa fosse una galassia A partire
Dettaglia) compressione adiabatica fino alla pressione p 2 = kg/cm 2 ;
PROBLEMI I primi tre problemi sono tratti dal libro P. Fleury, J.P. Mathieu, Esercizi di Fisica, Zanichelli (Bologna, 1970) che contiene i testi e le relative soluzioni, indicati dal loro numero e pagina
DettagliEsperimentazioni di Fisica 1 L accelerazione di gravità
Esperimentazioni di Fisica 1 L accelerazione di gravità Università Roma Tre - Dipartimento di Matematica e Fisica 21 maggio 2016 Misurazione dell accelerazione di gravità L accelerazione di gravità Un
DettagliLE GALASSIE ESTERNE. Morfologia e classificazione
LE GALASSIE ESTERNE Morfologia e classificazione LE GALASSIE ESTERNE Morfologia e classificazione La nostra Galassia ha un diametro di 100 000 anni luce ed è popolata da almeno 200 miliardi di stelle,
DettagliLaurea triennale in Fisica a.a
Laurea triennale in Fisica a.a. 010-011 CORSO DI ASTRONOMIA LEZIONE 6 11 aprile 011 Prof. Angelo Angeletti Determinazione di un orbita ellittica da tre osservazioni ρ i u i indicano le posizioni geocentriche
DettagliAstronomia INTRODUZIONE
Astronomia 2015-16 INTRODUZIONE Contenuti: Corso di Astronomia 2015-2016 Prof. Marco Bersanelli Fondamenti Struttura stellare Evoluzione stellare Strumentazione per astrofisica Astrofisica galattica Astrofisica
Dettagli1.2 Moto di cariche in campo elettrico
1.2 Moto di cariche in campo elettrico Capitolo 1 Elettrostatica 1.2 Moto di cariche in campo elettrico Esercizio 11 Una carica puntiforme q = 2.0 10 7 C, massa m = 2 10 6 kg, viene attratta da una carica
DettagliCome si scopre l esistenza della materia oscura? di Daniele Gasparri
Come si scopre l esistenza della materia oscura? di Daniele Gasparri Circa il 90% della materia contenuta nell intero Universo non si riesce ad osservare direttamente poiché non emette radiazione elettromagnetica
DettagliDati caratteristici. La Luna ed i suoi movimenti
La Luna ed i suoi movimenti Dati caratteristici Raggio medio: 1738 km Volume: 22 109 km 3 Massa: 7,35 1022 kg Densità: 3,34 g/cm 3 Dato che ha una massa che è circa 1/81 di quella della Terra, la sua gravità
DettagliESERCITAZIONI ASTROFISICA STELLARE
ESERCITAZIONI per ASTROFISICA STELLARE (AA 2011-2012) (ultimo aggiornamento: 23/03/2012) Esercizio 1: Una stella con gravita` superficiale pari a 3.42 10 4 cm -2 e luminosita` pari a 562 L ha il massimo
DettagliL essenziale è invisibile agli occhi: la materia oscura
L essenziale è invisibile agli occhi: la materia oscura Prof. Armando Pisani, M. Peressi e G. Pastore I.S.I.S. (Lic. Classico) D. Alighieri (GO), A.S. 2013-14 Indice Introduzione Di che cosa è fatto l
DettagliAFAM - Remanzacco. Serata osservativa del 19 novembre
AFAM - Remanzacco Serata osservativa del 19 novembre Cielo del 19 novembre a Remanzacco Galassie M 31 - M 32 Urano Nettuno Miram Phi Tauri Nebulosa M 76 Stella Polare Ammasso M 15 Doppio Ammasso del Perseo
Dettaglivalori di alcune costanti calcolate teoricamente
valori di alcune costanti calcolate teoricamente pag. 33 raggio dell universo osservabile attuale R ua 4,475 0 9 al 33 età dell universo attuale T ua 3,88 0 9 a 33 valore massimo della velocità di espansione
DettagliTutorato di Fisica 2 Anno Accademico 2010/2011
Matteo Luca Ruggiero DIFIS@Politecnico di Torino Tutorato di Fisica 2 Anno Accademico 2010/2011 () 2 1.1 Una carica q è posta nell origine di un riferimento cartesiano. (1) Determinare le componenti del
DettagliCorso di CHIMICA LEZIONE 2
Corso di CHIMICA LEZIONE 2 MODELLO ATOMICO DI THOMSON 1904 L atomo è formato da una sfera carica positivamente in cui gli elettroni con carica negativa, distribuiti uniformemente all interno, neutralizzano
DettagliCiao! Ma ricorda la cosa più importante:
Ciao! La volta scorsa abbiamo parlato della radiazione che ci arriva dalla nostra galassia e a come possiamo raccoglierla per studiarla con sensori diversi che permettono di vedere aspetti diversi dello
DettagliSoluzioni della prova scritta di Fisica Generale
Scienze e Tecnologie dell Ambiente Soluzioni della prova scritta di Fisica Generale 9 Luglio 2010 Parte 1 Esercizio 1 Un astronauta di massa m=80 Kg atterra su un pianeta dove il suo peso vale P=200 N.
DettagliL ATOMO SECONDO LA MECCANICA ONDULATORIA IL DUALISMO ONDA-PARTICELLA. (Plank Einstein)
L ATOMO SECONDO LA MECCANICA ONDULATORIA IL DUALISMO ONDA-PARTICELLA POSTULATO DI DE BROGLIÈ Se alla luce, che è un fenomeno ondulatorio, sono associate anche le caratteristiche corpuscolari della materia
DettagliLe galassie e le leggi di gravitazione
Le galassie e le leggi di gravitazione Le leggi del moto dei pianeti Keplero La più importante innovazione di Keplero fu quella di riuscire a liberarsi dal pregiudizio che le orbite dei pianeti dovessero
DettagliSOLE, struttura e fenomeni
SOLE, struttura e fenomeni Lezioni d'autore di Claudio Censori VIDEO Introduzione (I) Il Sole è la stella più vicina a noi, della quale possiamo pertanto ricavare in dettaglio informazioni dirette. Si
DettagliProblemi di Fisica per l ammissione alla Scuola Galileana Problema 1
Problemi di Fisica per l ammissione alla Scuola Galileana 014-015 Problema 1 Nella regione di spazio interna alla sfera S 1, centrata in O 1 e di raggio R 1, è presente una densità di carica di volume
DettagliConcorso di ammissione al primo anno, a.a. 2006/07 Prova scritta di fisica
Concorso di ammissione al primo anno, a.a. 2006/07 Prova scritta di fisica Corsi di laurea in Fisica, Informatica e Matematica. 1) Si osserva che una stella collassata (pulsar) ruota attorno al suo asse
DettagliOLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova Teorica - Categoria Junior
OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova Teorica - Categoria Junior 1. Vero o falso? Quale delle seguenti affermazioni può essere vera? Giustificate in dettaglio la vostra
DettagliEsercitazione 1. Matteo Luca Ruggiero 1. Anno Accademico 2010/ Dipartimento di Fisica del Politecnico di Torino
Esercitazione 1 Matteo Luca Ruggiero 1 1 Dipartimento di Fisica del Politecnico di Torino Anno Accademico 2010/2011 ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 1: Elettrostatica E1.2010/2011 1 / 29 Sommario 1 Riferimenti
DettagliIl nucleo della Via Lattea. Lezione 13
Il nucleo della Via Lattea Lezione 13 La struttura della Galassia La Galassia ha 3 componenti principali: disco (stelle, gas, polvere); sferoide (bulge; stelle); alone (stelle, materia oscura). Il Sole
DettagliDeterminazione degli Elementi Orbitali di un Corpo Celeste noti i Vettori r e V all istante t. Giuseppe Matarazzo
Determinazione degli Elementi Orbitali di un Corpo Celeste noti i Vettori r e V all istante t Giuseppe Matarazzo Febbraio 2003 Dicembre 2008 2 I vettori Posizione e Velocità I vettori r, V assegnati La
Dettagli= E qz = 0. 1 d 3 = N
Prova scritta d esame di Elettromagnetismo 7 ebbraio 212 Proff.. Lacava,. Ricci, D. Trevese Elettromagnetismo 1 o 12 crediti: esercizi 1, 2, 4 tempo 3 h; Elettromagnetismo 5 crediti: esercizi 3, 4 tempo
DettagliEffetti dinamici sulle galassie negli ammassi
Effetti dinamici sulle galassie negli ammassi Come influenzano la formazione stellare Silvia Fabello Università di Milano-Bicocca Segregazione morfologica: nature or nurture? Evoluzione si studia esaminando
DettagliCiao! Oggi apriamo l Osservatorio per scoprire la nostra Galassia e l Universo per come possiamo conoscerli oggi.
Ciao! Oggi apriamo l Osservatorio per scoprire la nostra Galassia e l Universo per come possiamo conoscerli oggi. Se stasera è sereno, alza il naso al cielo e guarda le stelle. Tutte quelle che vedi fanno
DettagliL Universo Invisibile. Dr. Massimo Teodorani, Ph.D. astrofisico
L Universo Invisibile Dr. Massimo Teodorani, Ph.D. astrofisico CONTENUTO DELLA PRESENTAZIONE 1. Onde elettromagnetiche e le varie frequenze 2. Fotografia nell infrarosso e nell ultravioletto 3. Intensificazione
DettagliGLI ORBITALI ATOMICI
GLI ORBITALI ATOMICI Orbitali atomici e loro rappresentazione Le funzioni d onda Ψ n che derivano dalla risoluzione dell equazione d onda e descrivono il moto degli elettroni nell atomo si dicono orbitali
DettagliLe Galassie: relazioni di scala. Lezione 4
Le Galassie: relazioni di scala Lezione 4 Proprietà di una galassia E possibile ottenere spettri ed immagini di una galassia a tutte le lunghezze d onda (dal radio ai raggi X). Si possono quindi avere
Dettagliapprofondimento La dinamica e le interazioni fondamentali Il principio di inerzia secondo Galileo Sistemi inerziali
approfondimento La dinamica e le interazioni fondamentali Il principio di inerzia secondo Galileo Sistemi inerziali Forza gravitazionale e forza peso massa e peso, peso apparente Forze normali Moto circolare
DettagliL ORIGINE DELLA LUNA
LA LUNA L ORIGINE DELLA LUNA La luna è l unico satellite naturale della Terra: un corpo celeste che ruota attorno alla Terra Appare molto più grande delle altre stelle ed anche più vicina L origine della
DettagliCiao! Oggi apriamo l Osservatorio per scoprire la nostra Galassia e l Universo per come possiamo conoscerli oggi.
Ciao! Oggi apriamo l Osservatorio per scoprire la nostra Galassia e l Universo per come possiamo conoscerli oggi. Se stasera è sereno, alza il naso al cielo e guarda le stelle. Tutte quelle che vedi fanno
DettagliUnità di misura di lunghezza usate in astronomia
Unità di misura di lunghezza usate in astronomia In astronomia si usano unità di lunghezza un po diverse da quelle che abbiamo finora utilizzato; ciò è dovuto alle enormi distanze che separano gli oggetti
Dettagli26 Marzo Laboratorio di astronomia per i Licei - Spettrometria a cura di Paolo Valisa - Angelo Stanzione
26 Marzo 2009 - Laboratorio di astronomia per i Licei - Spettrometria a cura di Paolo Valisa - Angelo Stanzione Storia della spettroscopia astronomica Gli spettri di stelle e nebulose Il reticolo e gli
DettagliI BUCHI NERI. Origine ed evoluzione di questi mostri spaziali. Andrea Longobardo Istituto Fisica Spazio Interplanetario INAF
I BUCHI NERI Origine ed evoluzione di questi mostri spaziali Andrea Longobardo Istituto Fisica Spazio Interplanetario INAF Intorno al buco nero ed ancora nella musica Il buco nero ci ha ingoiati e siamo
DettagliCARATTERISTICHE DELLE STELLE
CARATTERISTICHE DELLE STELLE Lezioni d'autore di Claudio Censori VIDEO Introduzione I parametri stellari più importanti sono: la le la la luminosità, dimensioni, temperatura e massa. Una stella è inoltre
DettagliCon la parola Universo possiamo intendere tutto ciò che ci circonda: le stelle, i pianeti e tutti gli altri oggetti che vediamo nel cielo (insieme ad
Con la parola Universo possiamo intendere tutto ciò che ci circonda: le stelle, i pianeti e tutti gli altri oggetti che vediamo nel cielo (insieme ad una enorme quantità di altre cose che non vediamo)
DettagliLe Galassie I mattoni dell Universo
Le Galassie I mattoni dell Universo Stefano Covino INAF / Osservatorio Astronomico di Brera Da Terra vediamo solo una grande fascia di stelle, gas e polveri Questa ad esempio è la zona della costellazione
DettagliPerchè non si è semplicemente assunto che il campo magnetico B abbia la direzione della forza magnetica agente su di un filo percorso da corrente?
Perchè non si è semplicemente assunto che il campo magnetico B abbia la direzione della forza magnetica agente su di un filo percorso da corrente? Si abbia una molla verticale al cui estremo inferiore
DettagliIL CIELO COME LABORATORIO
IL CIELO COME LABORATORIO STAGE 8-10 FEBBRAIO 2012 POLO DI PADOVA FOTOMETRIA DELL AMMASSO GLOBULARE NGC 5272 A cura di: Tobia Zorzetto (Liceo Tito Lucrezio Caro - Cittadella) Federica Niola (Liceo Tito
DettagliINAF - OSSERVATORIO ASTROFISICO DI CATANIA
INAF - OSSERVATORIO ASTROFISICO DI CATANIA Dove ci troviamo? Il Sole si trova in un braccio spirale della nostra Galassia (Via Lattea), a circa 30000 anni-luce dal centro E una dei 100 miliardi di stelle
DettagliL energia assorbita dall atomo durante l urto iniziale è la stessa del fotone che sarebbe emesso nel passaggio inverso, e quindi vale: m
QUESITI 1 Quesito Nell esperimento di Rutherford, una sottile lamina d oro fu bombardata con particelle alfa (positive) emesse da una sorgente radioattiva. Secondo il modello atomico di Thompson le particelle
DettagliLa struttura stellare ( II ) Lezione 4
La struttura stellare ( II ) Lezione 4 Il trasporto radiativo dell energia Il gradiente di pressione P(r) che sostiene una stella è prodotto da un gradiente in ρ(r) e T(r) e quindi L(r), ovvero l energia
DettagliTEORIA DELLA RELATIVITA
Cenni sulle teorie cosmologiche TEORIA DELLA RELATIVITA Nasce dalla constatazione che il movimento è relativo, e dipende dal sistema di riferimento. La teoria è formulata da Einstein che coniuga la precedente
DettagliIntroduzione all Astrofisica AA 2012/2013. Prof. Alessandro Marconi Dipartimento di Fisica e Astronomia Università di Firenze
Introduzione all Astrofisica AA 2012/2013 Prof. Alessandro Marconi Dipartimento di Fisica e Astronomia Università di Firenze Contatti, Bibliografia e Lezioni Prof. Alessandro Marconi Dipartimento di Fisica
DettagliLe Nubi di Magellano, illustrate al mio cane
Le Nubi di Magellano, illustrate al mio cane @ Ing. Silvano D Onofrio resto di supernova nella Grande Nube la nebulosa NGC 346, nella Piccola Nube Sommario Le Nubi di Magellano, illustrate al mio cane...
DettagliProva Scritta di Elettricità e Magnetismo e di Elettromagnetismo A. A Febbraio 2008 (Proff. F.Lacava, C.Mariani, F.Ricci, D.
Prova Scritta di Elettricità e Magnetismo e di Elettromagnetismo A. A. 2006-07 - 1 Febbraio 2008 (Proff. F.Lacava, C.Mariani, F.Ricci, D.Trevese) Modalità: - Prova scritta di Elettricità e Magnetismo:
Dettagli