GIORNALINO SETTEMBRE 2014 CENTRO CRISTIANO CANTÙ

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1 GIORNALINO SETTEMBRE 2014 CENTRO CRISTIANO CANTÙ Geremia 29,7 Cercate il bene della città, e pregate il SIGNORE per essa; poiché dal bene di questa dipende il vostro bene". Una parola del pastore Peter Felder: NON ERO MAI SODDISFATTO Studia le lingue...! Avrai così molte porte aperte davanti a te! Questa era la frase che mio padre era solito ripetere. Abitavo a Rapperswil, una cittadina sulla riva del lago di Zurigo, chiamata anche città delle rose. La mia era una famiglia religiosa, perciò tra le attività che svolsi ci fu anche quella di chierichetto. Nonostante ciò, il mio mondo era lo sport. Giocavo regolarmente a tennis, vinsi parecchi tornei, così da far parte, in qualità di numero uno, del Campionato Svizzero dei giovani. Più tardi, feci l apprendistato in una banca, e poi seguii il consiglio di mio padre. Lavorai a Losanna e a Londra. In seguito trovai lavoro in Francia come insegnante di windsurf e, sebbene avessi visitato alcuni paesi stranieri, sentivo crescere in me il desiderio di fare il giro del mondo, prima di concentrarmi sulla carriera bancaria. Il 2 settembre 1980, lasciai la Svizzera in treno, alla volta della Russia. L esperienza sulla Transiberiana Express fu stupenda. Dopo la visita di Hokkaido, Honshu e Shikoku approdai sull isola Kyushu. In quel luogo, dopo aver contemplato le chiese solo dall esterno, un giorno, sentii il desiderio di entrare in una di esse. Nella città di Oita trovai una chiesa di una missione Sud-Africana. Una giovane donna cortesemente mi tradusse il sermone, dopo il quale mi chiese: Peter, se tu dovessi morire oggi, andresti in cielo? 1

2 Sorpreso ed imbarazzato risposi: Lo spero, poiché sono stato battezzato e sono membro della chiesa cattolica. Accettai la camera che la missione mi offrì e ne feci la base per i miei viaggi successivi. Nello stabile abitava anche un anziana missionaria con la quale mi intrattenni spesso, parlando di Dio e del mondo. Scoprii ben presto che c era una gran differenza tra la mia e la sua fede. Questa missionaria possedeva certezze che io non avevo ed il suo viso emanava una pace profonda. Tutto ciò mi fece riflettere e meditare. Anch io mi sentivo cristiano! Ma lo ero davvero? Nella vita di quella missionaria vidi una realtà: lei viveva ciò che diceva. Gesù Cristo era il Signore della sua vita, mentre in me c erano molte cose che non andavano. Io non avevo alcuna relazione personale con Gesù Cristo. Il Signore della mia vita ero IO. Egoismo, disonestà, superbia, evasione fiscale per falsa dichiarazione di reddito, storie con donne, ecc. Queste erano alcune caratteristiche della mia vita, e lì in Giappone mi accorsi che mi mancava l essenziale. Quella missionaria non possedeva molto, ma era la donna più ricca del mondo, in quanto era felice e raggiante. Io avevo tutto quello che desideravo, ma ero irrequieto ed insoddisfatto e da nessuna parte riuscivo a trovare quella profonda pace che vedevo in lei. I discorsi sulla fede furono di nuovo all ordine del giorno. A poco a poco, mi resi conto: Che per me Gesù era solo un pronto soccorso o un soccorritore che chiamavo in caso di estrema necessità, ma col quale non avevo una relazione personale. Il lunedì 30 marzo 1981, ebbi la consapevolezza che Gesù era morto per i miei peccati, che sino a quel giorno non avevo accolto quel dono d amore personalmente. Poco dopo provai a pregare ma non riuscii. La moglie del responsabile della missione mi aiutò dicendo una preghiera che ripetei. Essa, mi ricordo, diceva più o meno così: Caro Gesù, ho capito che sino ad oggi ho vissuto come se TU non esistessi, e ho sempre fatto ciò che volevo io. Io ero il Signore della mia vita. In essa ci sono parecchie cose che non vanno. Ti confesso tutti i peccati e sbagli e ti prego di perdonarmi. Ti ringrazio per il Tuo amore e per aver dato la Tua vita per me. Desidero ora che Tu sia il mio Salvatore e Signore. Ti ringrazio che da ora in poi, mi aiuterai a cambiare vita. Amen! Dopo questa preghiera, il mio cuore fu ripieno di una gioia immensa. La mia vita iniziò a cambiare. L insoddisfazione a poco a poco sparì per lasciare posto ad una profonda pace interiore che perdura tutt oggi. Assimilai anche la certezza che in caso di morte improvvisa sarei andato in cielo, poiché ora ero anch io un cristiano, un figlio di Dio. Senza questa certezza non vorrei e non potrei più vivere! 2

3 PICCOLA FAVOLA DEI GEMELLI... RACCONTATO DA IRINA "Nel grembo di una donna incinta si trovavano due bebè. Uno di loro chiese all'altro: Tu credi nella vita dopo il parto? Certo. Qualcosa deve esserci dopo il parto. Forse siamo qui per prepararci per quello che saremo più tardi. Sciocchezze! Non c'è una vita dopo il parto. Come sarebbe quella vita? Non lo so, ma sicuramente ci sarà più luce che qua. Magari cammineremo con le nostre gambe e ci ciberemo dalla bocca. Ma è assurdo! Camminare è impossibile. E mangiare dalla bocca? Ridicolo. Il cordone ombelicale è la via d'alimentazione. Ti dico una cosa: la vita dopo il parto è da escludere. Invece io credo che debba esserci qualcosa. E forse sarà diverso da quello a cui siamo abituati qui. Però nessuno è tornato dall'aldilà, dopo il parto. Il parto è la fine della vita. E in fin dei conti, la vita non è altro che un'angosciante esistenza nel buio che ci porta al nulla. Beh, io non so esattamente come sarà la vita dopo il parto, ma sicuramente vedremo la mamma e lei si prenderà cura di noi. Mamma? Tu credi nella mamma? E dove credi che sia ora? Dove? Tutta intorno a noi. È in lei e grazie a lei che viviamo. Senza di lei questo mondo non esisterebbe. Eppure io non ci credo! Non ho mai visto la mamma, per cui è logico che non esista. Ok, ma a volte, quando siamo in silenzio, la si può sentire, percepire come accarezza il nostro mondo. Sai? Io penso che ci sia una vita reale che ci aspetta e che ora ci stiamo soltanto preparando per essa. Sarà...ma io mi fido poco o nulla di quello che non vedo." MAGARI AVETE RITROVATO IN QUESTA FAVOLA QUALCHE PENSIERO AVUTO VERSO DIO? A ME QUESTA FAVOLA FA RIFLETTERE MOLTO... 3

4 Non capisco Cammino per le strade di una città. Guardo nei visi delle persone e mi chiedo : Quanti di questi ti hanno accettato quanti invece ti hanno rifiutato sicuramente troppi Ma perché la gente ti rifiuta? Perché non vuole sapere niente di te? Tu sei morto per loro eppure ti rifiutano ancora Che cosa avresti potuto dare di più? Hai già dato tutta la tua vita il tuo amore Ci hai permesso di venire da te così come siamo, non dobbiamo essere diversi da come siamo per essere accettati da te. Ci offri il perdono, una vita con Te ora e in eternità Ci sei amico, avvocato difensore, salvatore Eppure c è gente che non vuole sapere niente del tuo regalo come se tu non fossi morto anche per loro come se la tua morte non avesse niente a che fare con le loro vite Io non capisco Non capisco come una persona possa restare indifferente al fatto che un altra senza peccato sia morta per i suoi Non capisco come qualcuno non voglia accettare un regalo così grande Non capisco come si possa dire Non ti voglio nella mia vita a qualcuno che ti ama così tanto A qualcuno che si prende cura di te, che è sempre lì e che ti ama esattamente come sei Non capisco perché le persone vanno per le loro strade fanno tantissime cose ma non si prendono il tempo di riflettere su quelle più importanti Chissà quanto, Gesù, ti hanno fatto male le persone in questi ultimi secoli, quanti miliardi di persone hanno detto NO al tuo amore eppure tu continui ad amarci Non capisco Forse perché credono che ciò che hai detto, fatto e promesso non sia vero ma se si soffermassero scoprirebbero che è tutto vero ma forse non vogliono vederlo Forse credono che si debbano sottomettere a qualcuno forse non si fidano del piano che tu hai per loro non credono che sia il migliore che ci possa essere O hanno paura di potersi perdere qualcosa ma quante cose non si perdono senza di Te! Forse pensano di avere ancora tempo per decidere forse c è ancora tanto tempo o forse no il punto è che non possiamo saperlo Forse sono io forse siamo noi che non facciamo venire voglia alla gente di conoscerti Ti prego fa che possa succedere invece il contrario. O forse è l orgoglio si vogliono salvare da soli come se ciò fosse possibile nessuno ha una vita perfetta e quindi nessuno meriterebbe la vita eterna ma forse non vogliono ammettere di non potercela fare da soli O forse o forse I motivi possono anche essere molti ma io continuo a non capire come si possa dire di no ad una persona come TE Pensiero di Priscilla Felder, scritto in occasione del suo battesimo al suo 20 compleanno 4

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6 SEI CORDIALMENTE BENVENUTO - vieni a trovarci - ma soppratutto: CERCA DIO CON TUTTO IL CUORE- - Lui si lascia trovare CHE LUI TI BENEDICA. 6