PREMIO H D ORO 2011 per gli impianti realizzati nell anno 2010

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1 og RICHIESTA DI PARTECIPAZIONE PREMIO H D ORO 2011 per gli impianti realizzati nell anno 2010 Azienda installatrice: GUBERT system Città: Rossano Veneto Titolare: Luciano Gubert Impianti realizzati: - Impianto d allarme e controllo accessi per protezione parco esterno auto,furgoni, camper - Impianto videosorveglianza con telecamere speed-dome - Impianto antincendio indirizzato Committente impianto: Frattin Auto srl Denominazione e località: Frattin Auto srl, Cassola (VI) Data ultimazione lavori: 31/03/2010

2 Ritornare debitamente compilati alla Segreteria Generale Premio H d oro - Via Triboniano Milano a mezzo fax al n oppure via a lastri@hesa.com Il modulo di richiesta di partecipazione si può scaricare dal sito Per ulteriori informazioni telefonare al n o consultare il sito Tipologia dell impianto e localizzazione: Importante concessionario autoveicoli, della provincia di Vicenza, protetto da un impianto perimetrale esterno misto (sensori passivi tripla-tecnologia e barriere infrarossi attive) e tramite un impianto di videosorveglianza con telecamere speed-dome e fisse. Sulla struttura interna è installato un impianto antincendio di tipo indirizzato. Descrizione dell impianto: La sede della Frattin Auto srl si estende su di una superficie pari a mq. Tutti i veicoli in vendita sostano in quest area. Al centro del piazzale si colloca la struttura ospitante gli uffici, la mostra interna e l officina. Il nostro progetto prevedeva una meticolosa collocazione delle protezioni esterne tenendo conto di molti fattori che potevano creare disturbo e falsi allarmi: - Il piazzale è a ridosso ad una strada e una rotonda molto trafficata; - Il piazzale non ha un perimetro rettilineo e le auto possono anche essere parcheggiate quasi a ridosso della recinzione; - Il piazzale, interamente asfaltato, può raggiungere, nei periodi estivi, una elevata temperatura al suolo provocando falsi allarmi. Questi fattori di disturbo non permettevano di eseguire un ordinaria protezione perimetrale. Inizialmente proponemmo un sistema d allarme interrato (invisibile e sicuro) con l integrazione video, ma fu scartato dal

3 committente perché troppo costoso. Siamo passati quindi ad un altra proposta Un sistema di video sorveglianza molto sofisticato con piazzamento telecamere ad alta definizione abinato ad analisi video e software avanzati. Ma ancora una volta al Committente risulta troppo costoso. In breve, al quinto progetto abbiamo raggiunto l obiettivo del Cliente (arrivando ad un adeguato compromesso prezzo/risultato. Nel progetto abbiamo creato delle griglie, 12mt x 12mt, attorno al perimetro e, analizzando in ogni spazio la conformazione della recinzione e dei posteggi, abbiamo scelto il corretto sensore da utilizzare. Le apparecchiature utilizzate quindi sono di tre tipi: - Barriere ad infrarossi attivi (h. 2mt) installate nei lunghi tratti; - Sensori ad infrarossi passivi tripla-tecnologia antimasch per coprire gli angoli e le rientranze della recinzione; - Sensori ad infrarossi passivi con logica quad antimasch wireless, per coprire i posteggi dei veicoli. La gestione è affidata a due centrali d allarme: la prima gestisce le barriere e i sensori a tripla-tecnologia in modalità bus, cosi è possibile tarare ogni singola unità da postazioni remote. La possibilità di intervenire sulla taratura dei sensori da remoto è utile per adattare i sensori ai cambi di stagione senza la necessità di recarsi sul posto e agire sui trimmer del sensore stesso. La seconda centrale gestisce i sensori wireless di una porzione della struttura esterna. Le due centrali comunicano a loro volta tra di loro come un unica unità.

4 L impianto d allarme si attiva e disattiva in maniera automatica su fasce orarie settimanali e alla ricezione di un allarme allerta le sirene, i combinatori gsm proprietario e il ponte radio della vigilanza (doppio avviso). In caso di necessità di accesso fuori orario solo le persone autorizzate attraverso un SMS possono disattivare l impianto. Il sistema riconosce il N del cellulare ed il messaggio preconfigurato. Per maggior sicurezza, tutte le persone autorizzate a disattivare l impianto sono munite di I phone o ipad che prima di procedere confermare lo spegnimento impianto si collegano al sistema videosorveglianza e brandeggiando le speed dome controllano l ampia area. Tutti i sensori esterni, oltre che essere gestiti dagli impianti d allarme, sono gestiti anche dal sistema di videosorveglianza, come preset per le speed dome. Infatti, sono in grado di richiamare le quattro telecamere speed-dome presenti. Il sistema d automazione per i preset è stato studiato in modo che almeno due speed-dome inquadrino la zona coperta dal sensore che ha segnalato l intrusione. La prima speed-dome inquadra tale zona con un angolo di campo più largo della zona stessa; la seconda effettua uno zoom, attiva la funzione autotracking e rimane in attesa di agganciare l intruso e seguirlo sul piazzale. La polivalenza di questo impianto è proprio questa:

5 I sensori e le barriere esterne servono sia per generare l allarme intrusione ma anche per indirizzare correttamente le speed-dome, che normalmente, a riposo, sostano su posizioni determinate. Il videoregistratore digitale è connesso a internet, tramite ponte radio wi-fi. Il committente, nonché l istituto di vigilanza può connettersi da postazioni remote e visualizzare il live o il registrato. In abbinamento alle speed-dome sono state installate quattro telecamere bullet ad altissima definizione con IR per inquadrare i varchi d accesso al piazzale. Sottolineiamo che tutte le apparecchiature degli impianti di sicurezza quali centrali, videoregistratori, matrici, ecc. sono state installate a rack nel vano tecnico blindato e con protezione tamper.h 24 Il sistema antincendio, installato nella struttura centrale, è di tipo indirizzato, cioè i suoi sensori e pulsanti sono collegati ad anello e sono riconosciuti, dalla centrale, singolarmente. Questo permette di individuare, in maniera puntuale, la causa di un allarme o di un guasto; inoltre consente l impostazione di soglie d intervento dedicate. Questo è importante in un ambiente come un auto-salone ed officina, dove i fumi dei veicoli sono all ordine del giorno. Sono state create varie aree per rendere l impianto il più possibile flessibile ed affidabile; alle varie aree (gruppi di sensori) sono state impostate soglie d intervento diverse. Ed esempio alcuni dipendenti sono autorizzati ad entrare nell officina, gli impiegati invece no,e viceversa. I due soci invece sono

6 autorizzati senza limiti di zona. Al vano tecnico è autorizzato ad accedere solo una persona incaricata. Anche la centrale antincendio è gestibile da internet ed è collegata al ponteradio della vigilanza. Destinazione: Destinato a chi desidera una protezione su misura, zero falsi allarmi e pieno controllo della situazione. Infatti le speed-dome eseguono un eccellente lavoro, muovendosi solo quando e dove serve. Tutto è gestibile da remoto, tramite PC, I phone,ipad, telefonino ecc.,strumenti utilissimi per quel tipo di clientela che si assenta spesso, ma che desidera rimanere sempre virtualmente presente. Tipologie e tecnologie impiegate: - 1 centrale Risco ProSys 128 zone; - 1 centrale Visonic 30 zone wireless - 2 espansioni 16 zone; - 1 lettore badge - 1 tastiera touch screen a Led; - 1 modulo vocale; - 2 combinatori GSM; - 1 interfaccia TCP/IP; - 8 schede relè per automazioni e preset; - 1 alimentatore intelligente per alimentazione barriere; - 5 contatti magnetici filo triplo-bilanciamento per esterno (sui cancelli);

7 - 10 sensori ad infrarosso passivo da interno a doppia tecnologia; - 25 sensori a tripla-tecnologia da esterno WatchOut per bus; - 4 coppie di barriere ad infrarosso attivo, altezza 2 mt, Forster; - 1 centrale supervisionata wireless PowerMax Pro 868 MHz; - 19 sensori con logica-quad wireless, Tower20; - 1 armadio a Rack, altezza 2 mt, tamperizzato su tutte le ante. - 1 videoregistratore digitale Samsung SVR-1660C, 320GB; - 1 matrice video-baloon NTV; - 1 monitor Led 27 Samsung; - 1 mouse wireless; - 1 tastiera wireless; - 1 console di brandeggio Pelco per speed-dome; - 4 telecamere speed-dome Samsung SPD-3750, 37x zoom, autotrack; - 4 telecamere bullet per esterno 700linee ad altissima risoluzione con IR Samsung SIR-4160; - 1 gruppo alimentazione - 1 sistema UPS Grado di difficoltà, problemi e soluzioni: Trovare la giusta conformazione dell impianto perimetrale esterno non è cosa semplice.il committente voleva spendere il meno possibile avendo un ottimo beneficio. Abbiamo realizzato 5 progetti prima di trovare la giusta soluzione Bisogna immedesimarsi nell ambiente e scoprire le possibili fonti di disturbo e falsi allarmi, scegliere il prodotto giusto e tararlo correttamente. Ciò che si

8 tara correttamente di giorno, non è detto che sia affidabile di notte o, peggio ancora, nei cambi di stagione. Sono serviti circa 6 mesi di test e relative correzioni per arrivare ad una taratura sensori ottimale L esperienza, le prove pratiche sul campo e la pazienza risolvono questi problemi. Altra difficoltà incontrata in fase esecutiva, è stata quella di stravolgere più volte il progetto, in quanto il committente ha deciso, durante la nostra fase esecutiva, di installare una tensostruttura nel parco auto principale. Siamo stati quindi costretti ad infilare i cavi con relative guaine all interno dei tubi portanti. Dovevamo anche rendere invisibile tutto quello che sarebbe stato antiestetico, quindi abbiamo operato con interventi chirurgici inventati di volta in volta (è una nostra specializzazione): Abbinare alla fine 2 centrali d allarme, farle comunicare, e a loro volta gestire i preset per le speed-dome poteva sembrare un problema. La conoscenza dei metodi di comunicazione e l abilità tecnica nella programmazione dei moduli d uscita, ci ha permesso di completare egregiamente un importante opera. Caratteristiche particolari dell opera: Siamo riusciti a far dialogare due centrali allarme,allarme incendio, controllo accessi e videosorveglianza creando un unico impianto sfruttando quindi al meglio le singole funzioni ma in particolare le funzioni accoppiate. Quando ci sono ampi spazi esterni da proteggere in modo serio,non sempre è facile. Ogni singola zona andata in allarme, riporta automaticamente due immagini (una dettagliata e una panoramica, grazie alle speed dome in dialogo diretto con le centrali d allarme) e tutto viene registrato. E logico capire, quanto

9 diventa utile per l Istituto di Vigilanza, che nel control room riceve delle immagini nitide, mirate, precise e dettagliate. (Vedi specifiche riassunte precedentemente) Dichiarazione del committente sull impianto: Il cliente è pienamente soddisfatto del proprio impianto. Anche se è un impianto esterno in ambiente critico i falsi allarmi sono rarissimi e l affidabilità è elevata. L Istituto di Vigilanza ha dichiarato che raramente capita di avere sotto controllo un area esterna in modo così dettagliato, ma soprattutto, grazie a questo, escono meno Vigilantes a vuoto riducendo i costi. Allo stesso tempo però in caso di reale allarme, si riesce ad intervenite più rapidamente ed in modo mirato. Grazie al sistema d allarme sono già stati sventati due furti. Il sistema videosorveglianza è ottimo anche per individuare e prevenire atti vandalici,furti o rapine. In allegato: alcune foto dell opera Dichiaro che i dati contenuti nell allegata scheda tecnica sono veritieri ed esatti. Prendo atto che i dati contenuti nella scheda tecnica sono riservati e non divulgabili, mentre autorizzo HESA S.p.A. alla pubblicazione su riviste, comunicati radiofonici e televisivi del nome del committente, la tipologia di impianto eseguito (intrusione, incendio o videosorveglianza) e località della sua esecuzione. Località Data Rossano Veneto 31/05/