PROVINCIA DI GORIZIA
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1 PROVINCIA DI GORIZIA Gorizia - Corso Italia, 55 - tel. 0481/ FAX 0481/ cod. Fisc e P.IVA DIREZIONE SVILUPPO TERRITORIALE E AMBIENTE Servizio Tutela del Territorio e Ambiente Decreto n. 3/2010 Gorizia, 24 febbraio 2010 IL DIRIGENTE Visto - il D.Lvo. 152/2006 Norme in materia ambientale ; - il D.Lvo. 16 gennaio 2008, n 4 Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale ; - la delibera del Comitato Interministeriale 4 febbraio 1977 Criteri, metodologie e norme tecniche generali di cui all art. 2, lettere b), d) ed e) della L. 10 maggio 1976, n 319, recante norme per la tutela delle acque dall inquinamento ; - il D.P.G.R. 23 agosto 1982, n 0384/Pres, recante il Piano generale per il risanamento delle acque (art. 8, L. 319/1976); Vista - la Legge Regionale 13 luglio 1981 n 45 recante Norme regionali in materia di tutela delle acque dall inquinamento ; - la Legge Regionale 26 gennaio 2001 n 7, articolo 22; - la Legge Regionale 15 maggio 2002 n 13, articolo 18, commi 25, 26, 27, 28 e 29; Pagina 1 di 12
2 - la Legge regionale 5 dicembre 2008, n 16 recante Norme urgenti in materia di ambiente, territorio, edilizia, urbanistica, attività venatoria, ricostruzione, adeguamento antisismico, trasporti, demanio marittimo e turismo ; Visto - il decreto di autorizzazione allo scarico prot. n 1187/06 dd della Provincia di Gorizia, con il quale dott. [Omissis] - in qualità di responsabile del Settore Ambiente e Servizi Gestionali del Comune di Gorizia, domiciliato per la carica a Gorizia (GO) in Piazza del Municipio n. 1, è stato autorizzato a scaricare - ai sensi degli artt. 31 e 45 del D.Lvo. 152/99 - le acque reflue provenienti dal depuratore a servizio della pubblica fognatura comunale - sito in via Ressel, 7 a Gorizia - nel corpo idrico superficiale denominato Fiume Isonzo, con le modalità descritte negli elaborati tecnici che costituiscono parte integrante dello stesso Decreto; - il decreto prot. n 11689/07 dd della Provincia di Gorizia, con il quale il precedente decreto di autorizzazione prot. n 1186/06 del , è stato volturato a favore del dott. [Omissis] - nato a Udine il [Omissis] (codice fiscale [Omissis]) - in qualità di Procuratore speciale della Società IRISACQUA S.r.l., con sede legale a Gorizia in Via XI Agosto, n 15 quale gestore del Pagina 2 di 12
3 Servizio idrico Integrato relativamente all Autorità d Ambito Territoriale Ottimale Orientale Goriziano ; Vista - la domanda del 3 ottobre 2008, iscritta al prot. n 27529/08 dd della Provincia di Gorizia, a firma dott. [Omissis] - in qualità di Procuratore Speciale della Società IRISACQUA S.r.l. - con sede legale a Gorizia in Via XI Agosto, n 15 - intesa ad ottenere, ai sensi dell art. 124, comma 8, del D.Lvo 152/06, il rinnovo dell autorizzazione allo scarico, prot. n 1187/06 dd , di cui in precedenza. - la nota prot. n 29816/09 dd. 10 dicembre 2009 della Provincia di Gorizia; - la nota prot. n dd. 15 dicembre 2009 della Società IRISACQUA S.r.l, iscritta al prot. n 30185/09 dd della Provincia di Gorizia - la nota prot. n 613 dd. 26 gennaio 2010 della Società IRISACQUA S.r.l, iscritta al prot. n 3044/10 dd della Provincia di Gorizia; Visto - l elaborato redatto da Dipartimento Provinciale di Gorizia dell A.R.P.A. del F.V.G., datato aprile 2008, in merito al piano di Monitoraggio delle acque marino costiere del Golfo di Panzano e delle acque del Fiume Isonzo dal titolo: Fiume Isonzo: Utilizzo di indicatori Biologici applicazione Pagina 3 di 12
4 dell indice diatomico, nell ambito del quale sono stati portati a compimento le risultanze analitiche dei parametri biologici del corso d acqua per la definizione dell Indice Biotico Esteso (IBE); Considerato - che nell ambito del monitoraggio di cui in precedenza, il Dipartimento Provinciale di Gorizia dell A.R.P.A. del F.V.G. ha individuato le stazioni n 2 e n 3 come punti significativi per le determinazioni qualitative del corso d acqua del Fiume Isonzo. - che le stazioni di monitoraggio di cui in precedenza risultano essere poste a monte e a valle dello scarico dell impianto di depurazione di Gorizia, e che la loro posizione risultano tali da determinare le eventuali variazioni della qualità del corso d acqua, attraverso l applicazione dell Indice Biotico Esteso (IBE), in relazione all impatto dello scarico dell impianto di depurazione di Gorizia sul corpo recettore; - che la predisposizione di un piano di monitoraggio condotto in ottemperanza alle disposizioni imposte dal D.Lvo 152/99, dal Dipartimento provinciale di Gorizia dell A.R.P.A del F.V.G., in sinergia con l Amministrazione provinciale di Gorizia, ha permesso il controllo della qualità delle caratteristiche chimiche e biologiche del corso d acqua del Pagina 4 di 12
5 Fiume Isonzo attraverso la determinazione dell Indice Biotico Esteso (IBE) anche in corrispondenza dello scarico dell impianto del depuratore di Gorizia; - che con nota prot. n 157/2010 dd. 20 gennaio 2010, iscritta al prot. n 2267/10 dd della Provincia di Gorizia, il Dipartimento Provinciale di Gorizia dell A.R.P.A. ha comunicato che, a seguito dell introduzione del D.Lvo 152/06 (in recepimento della direttiva 200/60/CE), non viene più effettuata la determinazione del parametro dell Indice Biotico Esteso (IBE); - che la determinazione della qualità dei corpi idrici recettori viene eseguita con i nuovi criteri imposti dalla Direttiva 60/200/CE, recepiti con l entrata in vigore il D.Lvo 152/06, conseguendo pertanto che la determinazione del parametro (IBE) non risulta più applicabile dalla normativa vigente; - che per le motivazioni di cui sopra risulta superfluo imporre alla Società IRISACQUA S.r.l. la prescrizione di portare a compimento in modo autonomo un programma di monitoraggio biologico (IBE) con le modalità di cui al D.Lvo. 152/99, per i tratti significativi del Fiume Isonzo posti a monte e a valle dello scarico del depuratore stesso abrogando pertanto la prescrizione contenuta all art. 2, comma 1, paragrafo 16, del Decreto di autorizzazione allo scarico prot. Pagina 5 di 12
6 n 1187/06 dd della Provincia di Gorizia; - che dall analisi della risultanze evidenziate nella relazione di cui in precedenza le variazioni dell indice biotico esteso (IBE), tra le stazioni n 2 e 3 sopra richiamate, non risultano sostanzialmente mutate tra loro, dimostrando pertanto l influenza poco significativa, se non addirittura nulla, dello scarico dell impianto di depurazione di Gorizia sul corpo recettore; Vista - la nota prot. n 543 dd. 22 gennaio 2010, iscritta al prot. n 3043/10 dd della Provincia di Gorizia, con la quale la Società IRISACQUA S.r.l. comunicava che recentemente la Protezione Civile Regionale ha eseguito dei lavori sull asta fluviale del Torrente Corno (collettando di fatto il Torrente stesso nella rete fognaria cittadina) determinando un aumento della portata delle acque reflue in ingresso all impianto di depurazione di Gorizia al limite delle proprie capacità di trattamento, a seguito della quale, potrebbero verificarsi inevitabili riflessi sul rispetto dei parametri di legge delle acque reflue di scarico; Ritenuto - pertanto, per le motivazioni sopra espresse e al fine della tutela del corpo recettore, di imporre per i primi tre mesi una ulteriore prescrizione che preveda, a far data dal Pagina 6 di 12
7 rilascio della presente autorizzazione, l esecuzione di campionamenti delle acque reflue di scarico con cadenza quindicinale, con le modalità previste dall art. 2 della presente autorizzazione. Preso atto - che la domanda di rinnovo dell autorizzazione è stata richiesta un anno prima dalla scadenza dell autorizzazione allo scarico, prot. n 1187/06 dd , prevista per il giorno , come stabilito dall art. 124, comma 8, del D.Lvo. 152/06; Considerato - che ai sensi dello stesso art. 124, comma 8 del D.Lvo. 152/06, lo scarico può essere provvisoriamente mantenuto in funzione nel rispetto delle prescrizioni contenute nel precedente decreto di autorizzazione, prot. n 1187/06 dd , fino all'adozione di un nuovo provvedimento, se la domanda di rinnovo è stata tempestivamente presentata; Visto - il versamento effettuato da IRISACQUA S.r.l. a copertura delle spese di istruttoria, così come stabilito con delibera di Giunta Provinciale n 204 dd ; - il vigente Regolamento degli scarichi di acque reflue e del Servizio di Fognatura approvato dall Autorità d Ambito Territoriale Ottimale Orientale Goriziano ; Pagina 7 di 12
8 Considerato - che la documentazione pervenuta soddisfa i requisiti di cui al D.Lvo. 152/06 in merito alla protezione delle acque dall inquinamento; Visto - l'art. 43 dello Statuto della Provincia di Gorizia, che demanda ai dirigenti il compito di adottare gli atti di autorizzazione; - l'art. 9 del Regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei servizi, approvato con deliberazione di Giunta Provinciale n. 525 del ; - l'atto n 19 del di affidamento di incarico dirigenziale sottoscritto dal Presidente, prot. n 23407/2008; DECRETA ART. 1 - Autorizzazione Il decreto di autorizzazione allo scarico prot. n 1187/06 dd della Provincia di Gorizia con il quale dott. [Omissis] - in qualità di Responsabile del Settore Ambiente e Servizi Gestionali del Comune di Gorizia, domiciliato per la carica a Gorizia (GO) in Piazza del Municipio n. 1, è stato autorizzato a scaricare - ai sensi degli artt. 31 e 45 del D.Lvo. 152/99 - le acque reflue provenienti dal depuratore a servizio della pubblica fognatura comunale - sito in via Ressel, 7 a Gorizia - nel corpo idrico superficiale denominato Pagina 8 di 12
9 Fiume Isonzo, successivamente volturato con decreto prot. n 11689/07 dd a favore del dott. [Omissis] - nato a Udine il [Omissis] (codice fiscale [Omissis]) - in qualità di Procuratore Speciale della Società IRISACQUA S.r.l., con sede legale a Gorizia in Via XI Agosto, n 15, quale gestore del Servizio idrico Integrato relativamente all Autorità d Ambito Territoriale Ottimale Orientale Goriziano, è rinnovato ai sensi dell art. 124 del D.Lvo. 152/06. ART.2 Prescrizioni aggiuntive Per le motivazioni di cui in premessa, a partire dalla data del rilascio della presente autorizzazione, per i primi tre mesi, la Società dovrà eseguire con cadenza quindicinale il campionamento medio sulle ventiquattro (24) ore e l analisi dei parametri chimici fisici e biologici, sui reflui in ingresso e in uscita presso l impianto di depurazione, correlando i campionamenti, eseguiti sulle 24 ore, in modo tale da tenere conto dei tempi di ritenzione della struttura in rapporto alla portate influente all impianto. I certificati analitici devono essere accompagnati dal corrispondente verbale di campionamento, redatto dal prelevatore, in cui siano riportate le condizioni del campionamento, riferite all ora di esecuzione, le modalità di campionamento e conservazione del campione, le condizioni atmosferiche al momento del prelevamento e le condizioni di Pagina 9 di 12
10 marcia degli impianti da cui origina lo scarico (valori di portata in ingresso ed in uscita all impianto). Al termine dei tre mesi, la Società dovrà trasmettere alla Provincia, entro e non oltre il termine del 15 giugno 2010, una relazione tecnica che attesti il corretto funzionamento dell impianto di depurazione in relazione al reale carico dei liquami in ingresso all impianto stesso, unitamente alle risultanze di tutti gli accertamenti analitici eseguiti, con le cadenze sopraccitate, complete del corrispondete verbale di campionamento sopra richiamato. ART. 3 Abrogazioni Per le motivazioni di cui in premessa viene abrogato il periodo contenuto nell art. 2, comma 1, paragrafo 16, del decreto di autorizzazione prot. n 1187/06 dd , di seguito esposto: Entro 90 giorni dall emissione del presente atto il Comune dovrà predisporre, in accordo con l ARPA, un programma di monitoraggio biologico (IBE) con le modalità di cui al D.Lvo. 152/99, per i tratti significativi del Fiume Isonzo posti a monte e a valle dello scarico del depuratore. I risultati di detto programma devono essere comunicati alla scrivente Provincia entro 30 giorni dalla data di stesura del documento finale; il programma di monitoraggio biologico del corpo recettore di cui in precedenza dovrà essere ripetuto ogni 2 Pagina 10 di 12
11 anni; ; ART.4 - Disposizioni accessorie Per quanto non espressamente modificato dagli artt. 2 e 3 del presente decreto, restano ferme tutte le prescrizioni di cui agli artt. 2, 3, 4, 6, stabiliti dal precedente decreto di autorizzazione allo scarico, prot. n 1187/06 dd ART. 5 - Durata Ai sensi dell art. 124, comma 8 del D.Lvo 152/06, la presente autorizzazione è valida per un periodo di anni quattro (4) a partire dalla data di scadenza dell autorizzazione allo scarico, prot. n 1187/06 dd , prevista per il giorno 13 gennaio 2010, e quindi fino al 13 gennaio ART. 6 - Rinnovo Il rinnovo della presente autorizzazione dovrà essere richiesto almeno un anno prima della sua scadenza, e quindi entro il 12 gennaio ART. 7 Riferimenti normativi I riferimenti normativi di cui al Decreto Legislativo 11 maggio 1999 n 152, contenuti nel provvedimento di autorizzazione allo scarico, prot. n 1187/06 dd ella Provincia di Gorizia, non essendo gli stessi modificati nella forma e nella sostanza, sono da intendersi riferiti al Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n 152 che abroga il precedente Decreto Legislativo 11 maggio 1999 n 152; Pagina 11 di 12
12 ART. 8 Disposizioni sanzionatorie La mancata osservanza delle norme vigenti e/o delle prescrizioni contenute nel presente decreto comporta l'applicazione delle sanzioni previste dalla Terza Parte del D.Lvo. 152/2006. ART. 9 Disposizioni finali Il presente decreto viene emesso ai soli fini della Terza Parte del D.Lvo. 152/2006 e non sostituisce visti, pareri, autorizzazioni e concessioni di competenza di altri Enti. Ai sensi dell art. 21 della L. 1074/1971, avverso il presente atto è ammesso ricorso dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale competente per territorio ed al Presidente della Repubblica rispettivamente entro 60 giorni e 120 giorni dalla sua notificazione. Il presente atto viene redatto e sottoscritto in doppio originale; uno viene rilasciato al soggetto interessato, l'altro rimane acquisito agli atti d'ufficio. Il Dirigente Ing. Flavio Gabrielcig Pagina 12 di 12
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