R E P U B B L I C A I T A L I A N A IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio. (Sezione Terza Quater) SENTENZA

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1 N /2012 REG.PROV.COLL. N /2000 REG.RIC. R E P U B B L I C A I T A L I A N A IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Terza Quater) ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale del 2000, proposto dai sig.ri Giacomo De Paola e Giuseppe Lauciello, rappresentati e difesi dall'avv. Antonino Galletti presso il cui studio in Roma, via Lucrezio Caro, n. 63 sono elettivamente domiciliati, contro il Ministero della Difesa, in persona del Ministro pro tempore, e la Croce Rossa Italiana - CRI, in persona del legale rappresentante pro tempore, entrambi rappresentati e difesi dall'avvocatura generale dello Stato, presso i cui Uffici in Roma, Via dei Portoghesi n. 12, sono per legge domiciliati, per l'accertamento del diritto alla corresponsione degli interessi legali e della rivalutazione monetaria sulle somme dovute per le promozioni conseguite e per la conseguente condanna della Croce Rossa Italiana a corrispondere le somme predette. Visti il ricorso ed i relativi allegati;

2 Visto l atto di costituzione in giudizio del Ministero della difesa e della Croce Rossa Italiana; Vista l ordinanza interlocutoria di questo Tribunale n del 7 novembre 2011; Visti gli atti tutti della causa; Relatore alla pubblica udienza del 28 marzo 2012 il Consigliere Giulia Ferrari; uditi altresì i difensori presenti delle parti in causa, come da verbale; Ritenuto e considerato, in fatto e in diritto, quanto segue: FATTO 1. Con ricorso notificato in data 26 giugno 2000 e depositato il successivo 27 giugno i sig.ri Giacomo De Paola e Giuseppe Lauciello hanno chiesto l accertamento del loro diritto alla corresponsione degli interessi legali e della rivalutazione monetaria sulle somme dovute per le promozioni conseguite. I ricorrenti espongono, in fatto, di essere sottufficiali della Croce Rossa Italiana e di aver conseguito la promozione al grado di maresciallo ordinario rispettivamente il 27 aprile 1991 e l 1 marzo Nonostante l avanzamento di grado ed il conseguente aumento di retribuzione prevista per il grado superiore, solo il 25 febbraio 1998 hanno ricevuto in busta paga l aumento spettante. Illegittimamente su tali somme, corrisposte in ritardo, non sono stati però pagati gli interessi legali e la rivalutazione monetaria per il ritardato pagamento dalla data di maturazione del diritto fino all effettivo soddisfo. 2. Si sono costituiti in giudizio il Ministero della difesa e la Croce Rossa Italiana senza depositare alcuna memoria difensiva. 3. Con ordinanza della Sez. III quater di questo Tribunale n del 7 novembre 2011 sono stati disposti incombenti istruttori. 4. All udienza del 28 marzo 2012 la causa è stata trattenuta per la decisione. DIRITTO

3 Il ricorso è fondato Con ordinanza n del 7 novembre 2011 il tribunale ha disposto incombenti istruttori, ordinando il deposito di una dettagliata relazione e della relativa documentazione a corredo, stante la mera costituzione formale del Ministero della difesa e della Croce Rossa Italiana. In data 27 gennaio 2012 le Amministrazioni intimate hanno depositato una scheda riepilogativa della documentazione depositata. Peraltro, nonostante la parziale ottemperanza all ordinanza istruttoria (mancando la dettagliata relazione ), dagli atti di causa si ha la conferma che la retribuzione spettante ai due ricorrenti per la promozione al grado di maresciallo ordinario, rispettivamente del 27 aprile 1991 e dell 1 marzo 1991, è stata elargita solo nel febbraio 1998, e dunque con notevole ritardo rispetto alla data in cui la stessa è stata maturata e nella quale (27 aprile 1991 e 1 marzo 1991) i provvedimenti di promozione espressamente individuano la decorrenza assegni. A tale ritardo non ha fatto seguito la liquidazione degli interessi legali e della rivalutazione monetaria, che sono invece dovuti. Né rileva la circostanza che con l ordinanza del Commissario straordinario della Croce Rossa Italiana del 12 novembre 1996 n la Croce Rossa abbia individuato i termini per concludere il procedimento, assegnandosi 180 giorni per la definizione stipendiale conseguente a nomine e promozioni e 90 giorni per il pagamento di competenze arretrate. L individuazione di tale tempistica, infatti, non può in alcun modo esonerare la CRI dal pagamento degli accessori alla sorte capitale tardivamente liquidatata, indipendentemente dalla causa del ritardo. Interessi e rivalutazione devono dunque essere corrisposti ai ricorrenti - secondo i principi dettati dall Adunanza plenaria 15 giugno 1998 n. 3 e ribaditi dalla stessa Adunanza 13 ottobre 2011 n tenendo conto che questi sono stati promossi al

4 grado di maresciallo ordinario il 27 aprile 1991 e l 1 marzo 1991 e che la retribuzione superiore è stata loro corrisposta solo il 25 febbraio E stato infatti affermato che in caso di tardato pagamento di crediti retributivi di pubblico dipendente gli interessi legali sono dovuti dall Amministrazione di appartenenza sugli importi nominali dei singoli ratei, dalla data di maturazione di ciascun rateo e fino all adempimento tardivo, e le somme da liquidare a tale titolo devono essere calcolate sugli importi nominali dei singoli ratei, secondo i vari tassi in vigore alle relative scadenze, senza che gli interessi possano, a loro volta, produrre ulteriori interessi; a sua volta la rivalutazione deve essere calcolata sull importo nominale dei singoli ratei e va computata con riferimento all indice di rivalutazione monetaria vigente al momento della decisione; la somma dovuta a tale titolo, stante la sua natura accessoria, non deve essere a sua volta ulteriormente rivalutata. Per le ragioni che precedono il ricorso deve essere accolto. Le spese e gli onorari del giudizio possono essere compensate. P.Q.M. Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Terza Quater) definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo accoglie. Compensa tra le parti in causa le spese e gli onorari del giudizio. Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa. Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 28 marzo 2012 con l'intervento dei magistrati: Italo Riggio, Presidente Maria Luisa De Leoni, Consigliere Giulia Ferrari, Consigliere, Estensore L'ESTENSORE IL PRESIDENTE

5 DEPOSITATA IN SEGRETERIA Il 30/03/2012 IL SEGRETARIO (Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.)