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1 i reati in tema di falsità

2 intro L'art. 25-bis del D. Lgs. 231/2001 ha esteso la responsabilità amministrativa dell ente ai reati in materia di falsità in monete, in carte di pubblico credito, in valori di bollo e in strumenti o segni di riconoscimento. In particolare i reati previsti sono: Falsificazione di monete (art. 453 c.p.). Alterazione di monete (art. 454 c.p.). Spendita e introduzione nello Stato di monete falsificate (art. 455 c.p.). Spendita di monete falsificate ricevute in buona fede (art. 457 c.p.). Falsificazione di valori di bollo (art. 459 c.p.). Contraffazione di carta filigranata (art. 460 c.p.). Fabbricazione o detenzione di filigrane o strumenti destinati alla falsificazione di monete, valori di bollo o carta filigranata (art. 461 c.p.). Uso di valori bollati contraffatti o alterati. Contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi o brevetti, modelli e disegni. Introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi. Pag. 2

3 falsificazione di monete, spendita e introduzione nello Stato, previo concerto, di monete falsificate Il reato in questione è integrato dalla condotta di chiunque contraffà monete nazionali o straniere aventi corso legale nello Stato o fuori, altera il valore delle stesse al fine di farlo apparire più elevato o da chi più semplicemente, non avendo partecipato alla realizzazione delle due precedenti attività, ma di concerto con chi le ha compiute, introduce nel territorio dello Stato o detiene o spende o mette in circolazione o acquista, al fine di metterle in circolazione, monete contraffatte o alterate. Il dipendente nell esercizio delle attività relative al pedaggio autostradale, pur non avendo contribuito alla relativa contraffazione, ma di concerto con il relativo autore mette in circolazione le monete contraffatte. esempio alterazione di monete Integra il reato la condotta di chi altera monete nazionali o straniere facendone diminuire il valore, oppure con riferimento a dette monete, le introduce nel territorio dello Stato, le detiene, le spende o le mette in circolazione, ovvero, al fine di metterle in circolazione, le acquista o le riceve da chi le ha alterate. Pag. 3

4 spendita o introduzione nello Stato, senza concerto, di monete falsificate Il reato in esame punisce chiunque introduce nel territorio dello stato, acquista o detiene monete contraffatte o alterate, al fine di metterle in circolazione, ovvero spende dette monete. spendita di monete falsificate ricevute in buona fede Il reato in questione è commesso da chi, ricevendo in buona fede monete contraffatte o alterate, le spende o le mette in circolazione. falsificazione di valori di bollo, introduzione nello stato, acquisto, detenzione o messa in circolazione di valori di bollo falsificati La condotta criminosa in esame consiste nell alterare, contraffare o introdurre nel territorio dello Stato, detenere o mettere in circolazione carta bollata, marche da bollo, francobolli contraffatti. contraffazione di carta filigranata in uso per la fabbricazione di carte di pubblico credito o di valori di bollo Il reato in esame è integrato dalla condotta di chiunque contraffà la carta utilizzata per la fabbricazione di Pag. 4

5 carte di pubblico credito o di valori di bollo, ma anche da chiunque acquista o detiene tale carta contraffatta. fabbricazione o detenzione di filigrane o di strumenti destinati alla falsificazione di monete, di valori di bollo o di carta filigranata Il reato è integrato da chiunque reati falsità in strumenti o segni di riconoscimento fabbrica, acquista, detiene o aliena, carta filigranata, programmi informatici o strumenti destinati alla contraffazione o alterazione di monete, valori di bollo o carta filigranata. uso di valori di bollo contraffatti o alterati Il reato punisce chi, pur non essendo incorso nella contraffazione o alterazione, fa uso di valori di bollo contraffatti o alterati. Con la Legge 23 Luglio 2009, n.99 il Legislatore ha modificato l art. 25 bis del D. Lgs. 231/2001 introducendo i delitti di «Contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi o brevetti, modelli e disegni» e di «Introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi», che sono stati modificati ed integrati anche nel Codice Penale in un ottica di maggior rigore. I beni giuridici tutelati da questi articoli sono i diritti di proprietà industriale e tutti prevedono sostanzialmente le medesime condotte, in particolare: Pag. 5

6 contraffazione di brevetti e disegni o modelli di utilità; contraffazione di marchi. Per brevetto si intende un titolo giuridico in forza del quale viene conferito un diritto temporaneo di sfruttamento dell'invenzione in un territorio e per un periodo ben determinato, al fine di impedire ad altri di produrre, vendere o utilizzare la propria invenzione senza autorizzazione. Per disegno si intende l aspetto esterno di un prodotto industriale, oppure del suo involucro e del suo contenitore. L aspetto esterno può essere dato dalla forma del prodotto/involucro/contenitore nello spazio, oppure dalla presenza, sulla superficie del prodotto, di particolari combinazioni di linee o di colori, che sono percepiti dall occhio umano e che possono essere ottenute con diversi procedimenti tecnici. Per modello di utilità si intende nuovi modelli atti a conferire particolare efficacia, comodità di applicazione o di impiego a macchine, parti di esse, strumenti, utensili od oggetti di uso in genere. Per marchio d impresa si intendono tutti i segni che possono essere riprodotti graficamente e cioè: parole, compresi i nomi di persone, i disegni, le lettere, le cifre, la forma del prodotto o il suo confezionamento, a condizione che tali segni siano adatti a distinguere i prodotti o i servizi di un impresa da quelli di altre imprese. contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi o brevetti, modelli e disegni Per la sussistenza del reato occorre che vi sia «contraffazione», ossia una riproduzione integrale del segno distintivo o una sua alterazione, imitazione fraudolenta o falsificazione parziale, in modo che possa confondersi con quello originario. contraffazione brevetto disegno modello di utilità marchio d impresa Pag. 6

7 Si tratta di un reato contro la fede pubblica, volto a tutelare i mezzi simbolici che servono a contraddistinguere e garantire la circolazione dei prodotti industriali. Ai fini della commissione del reato, pertanto, non è necessaria una piccola modifica del marchio o una semplice imitazione, ma la riproduzione dei suoi elementi essenziali. Risponde del delitto in questione, non solo colui che sapeva per certo dell esistenza del titolo di proprietà industriale e, malgrado ciò, abbia ugualmente dato corso alla contraffazione o all alterazione, ma anche colui che, invece, pur potendo conoscere - con una diligenza media - dell esistenza del titolo di proprietà intellettuale, abbia omesso le necessarie verifiche. introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi Il reato ricorre quando i prodotti industriali detenuti per la vendita o messi altrimenti in circolazione, hanno marchi o segni distintivi nazionali o esteri, contraffatti o alterati e si perfeziona anche attraverso il compimento di un atto isolato di vendita o di messa in vendita di un prodotto contraffatto. Elemento essenziale per la configurazione del reato è il profitto. Pag. 7

8 E un reato di pericolo per il quale non è necessaria l avvenuta realizzazione dell inganno (es. l acquisto con la credenza che il bene sia originale). È volto a tutelare la pubblica fede, intesa come affidamento dei consumatori nei marchi. In tale contesto non viene punito il mero utilizzo non autorizzato dei marchi, che rileva come illecito civile e non penale, ma la commercializzazione per trarne profitto. Pag. 8

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