PRODUZIONE E GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI IN EMILIA-ROMAGNA. Quadro di sintesi dati 2014

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1 PRODUZIONE E GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI IN EMILIA-ROMAGNA Quadro di sintesi dati 2014 Bologna, luglio 2015

2 INDICE 1. Rifiuti Urbani: produzione 1 2. Rifiuti Urbani: raccolta differenziata Le tipologie di rifiuti raccolti in maniera differenziata I sistemi di raccolta differenziata 6 3. Rifiuti Urbani: modalità di gestione dei rifiuti indifferenziati Prima destinazione e destinazione finale dei rifiuti indifferenziati 9 Appendice: schede riassuntive principali dati di produzione e raccolta dei rifiuti urbani a scala comunale

3 I dati riportati in questo documento provengono dal sistema informativo regionale sui rifiuti costituito dai Data Base Orso e MUD. Come indicato nella delibera regionale (DGR 1620/2001 e ss.mm.), la compilazione della sezione del DB Orso relativa ai dati comunali di produzione e gestione dei rifiuti urbani viene effettuata dai comuni stessi (o per essi dall ente gestore) entro il 30 aprile di ogni anno. La sezione relativa agli impianti del DB Orso deve essere invece compilata dai gestori entro il 20 maggio. I dati inseriti sono validati dai Comuni, o per essi dai gestori del servizio, dagli amministratori provinciali e dall amministratore regionale (Sezione regionale del catasto rifiuti c/o Arpa Direzione Tecnica). I dati validati sono trasmessi il 30 giugno alla Regione e ad ISPRA. Dati provvisori e rettifiche I dati contenuti nelle precedenti pubblicazioni che non concordano con quelli del presente volume si intendono rettificati Arrotondamenti Per effetto degli arrotondamenti in migliaia o in milioni operati direttamente in fase di elaborazione, i dati delle tavole possono non coincidere tra loro per una unità in più o in meno. Per lo stesso motivo, non sempre è stato possibile realizzare la quadratura verticale o orizzontale nell ambito della stessa tavola Numeri relativi I numeri relativi (percentuali, ecc.) sono generalmente calcolati su dati assoluti (non arrotondati), mentre molti dati contenuti nel presente volume sono arrotondati (al migliaio, al milione, ecc.). Rifacendo i calcoli in base ai dati assoluti potrebbero evidenziarsi piccole discrepanze rispetto ai dati arrotondati. Abbreviazioni ab = abitante/i kg = kilogrammi kg/ab = kilogrammi per abitante all anno t = tonnellate RD = Raccolta Differenziata RI = Rifiuto Indifferenziato P = Produzione

4 Indicatore Produzione pro capite di rifiuti urbani Produzione totale di rifiuti urbani Raccolta differenziata totale Raccolta differenziata totale Produzione pro capite di rifiuti indifferenziati Produzione di rifiuti indifferenziati Principali indicatori RIFIUTI URBANI anno 2014 Copertura temporale dei dati Unità di misura Anno 2014 Variazione 2013/ Kg/ab tonnellate tonnellate % 58, Kg/ab tonnellate RD umido 2014 tonnellate RD verde 2014 tonnellate RD carta 2014 tonnellate RD plastica 2014 tonnellate RD vetro 2014 tonnellate RD metalli ferrosi e non 2014 tonnellate RD legno 2014 tonnellate RD RAEE domestici 2014 tonnellate RD Ingombranti 2014 tonnellate RD Inerti domestici 2014 tonnellate Somma RD altre frazioni 2014 tonnellate RI a Incenerimento/CDR 2014 tonnellate RI a Bio-stabilizzazione 2014 tonnellate RI in Discarica 2014 tonnellate RI avviati a recupero di materia 2014 tonnellate

5 1. Rifiuti Urbani: produzione La produzione totale di rifiuti urbani in Emilia-Romagna nel 2014 è stata pari a tonnellate, superiore dell 1,2% rispetto al valore registrato nel 2013 con un aumento della popolazione residente dello 0,1% 1. La produzione pro capite è passata da 650 kg/ab nel 2013 a 657 kg/ab nel 2014 (+ 1,1%). Il grafico di figura 1 mostra il trend della produzione totale e pro capite a partire dal I valori 2014 confermano la lieve ripresa registrata nel 2013 dopo il trend negativo Tale ripresa si attesta comunque sui valori del Figura 1 > Andamento della produzione totale e pro capite di rifiuti urbani a scala regionale, (t) Produzione totale Produzione pro capite Il dettaglio dei dati di produzione totale e pro capite per provincia è riportato in tabella 1. Si registra un trend positivo di produzione pro capite in tutte le province, eccetto il lieve calo di Parma e Modena. L andamento della produzione pro capite suddiviso per provincia è riportato nel grafico di figura 2. Le differenze dei valori di produzione pro capite tra province sono legati ad un insieme di fattori, i più significativi dei quali sono: i criteri di assimilazione dei rifiuti speciali agli urbani, le presenze turistiche, le componenti territoriali e socio-economiche prevalenti nel territorio di riferimento. Nella figura 3 sono stati rappresentati graficamente suddivisi per classi omogenee i valori di produzione pro capite a scala comunale. Le tabelle in Appendice riportano i valori numerici di produzione totale e pro capite suddivisi per Comune e Provincia. 1 Fonte: Regione Emilia-Romagna - Direzione Organizzazione, personale, sistemi informativi e telematica - Servizio statistica e informazione geografica 1

6 Tabella 1 > Produzione totale e pro capite di rifiuti urbani a scala provinciale, 2014 Provincia Abitanti residenti* Produzione totale (t) Produzione pro capite Differenza (%) produzione pro capite 2014/2013 Piacenza ,4% Parma ,1% Reggio Emilia ,7% Modena ,6% Bologna ,3% Ferrara ,0% Ravenna ,5% Forlì-Cesena ,0% Rimini ,2% Totale Regione ,1% * Fonte: Regione Emilia-Romagna - Direzione Organizzazione, personale, sistemi informativi e telematica - Servizio statistica e informazione geografica Figura 2 > Andamento della produzione pro capite di rifiuti urbani a scala regionale e provinciale Piacenza Parma Reggio Emilia Modena Bologna Ferrara Ravenna Forlì-Cesena Rimini Valore medio regionale 2

7 Figura 3 > Rappresentazione grafica della produzione pro capite di rifiuti urbani per comune, Rifiuti Urbani: raccolta differenziata La raccolta differenziata in Emilia-Romagna ha raggiunto tonnellate (383 kg/ab), corrispondenti al 58,2% del totale dei rifiuti urbani prodotti, con un aumento del 2% rispetto al Questa percentuale conferma il trend in continua crescita registrato nell ultimo decennio (vd. figura 4). Rispetto al totale, t sono state raccolte dai gestori del servizio, mentre t sono costituite da rifiuti assimilati avviati a recupero ai sensi dell art. 238 comma 10 del D.Lgs. 152/2006 (il contributo maggiore è fornito dalle province di Bologna, Forlì-Cesena e Modena). Figura 4 > Andamento della raccolta differenziata e del rifiuto indifferenziato a scala regionale, (%) % Raccolta Differenziata % Raccolta Indifferenziata 3

8 La tabella 2 riporta per il 2014 il dettaglio dei dati a scala provinciale relativi alla raccolta differenziata e indifferenziata e le differenze espresse in percentuale rispetto ai valori Tabella 2 > Raccolta Differenziata e Indifferenziata di rifiuti urbani a scala provinciale, 2014 Provincia Produzione totale Rifiuti Urbani (t) di cui Raccolta differenziata (t) di cui Raccolta indifferenziata (t) Raccolta differenziata (%) Incremento % RD rispetto al 2013 Piacenza ,9% 1,3% Parma ,1% 5,8% Reggio Emilia ,3% 2,1% Modena ,2% 1,3% Bologna ,0% 2,2% Ferrara ,7% 2,7% Ravenna ,8% 0,4% Forlì-Cesena ,5% 2,1% Rimini ,6% 1,2% Totale Regione ,2% 2,0% Differenza rispetto al 2013 (t) Dai dati emerge che, rispetto al 2013, la raccolta differenziata, espressa in percentuale sul totale dei rifiuti prodotti, aumenta in tutte le province da un minimo di 0,4% a Ravenna ad un massimo di 5,8% a Parma. L andamento della raccolta differenziata suddiviso per provincia è riportato nel grafico di figura 5. Figura 5 > Andamento della raccolta differenziata a scala provinciale e regionale, (%) Piacenza Parma Reggio Emilia Modena Bologna Ferrara Ravenna Forlì-Cesena Rimini Valore medio regionale 4

9 Le differenze dei valori di raccolta differenziata tra province sono legate agli stessi fattori che incidono sulla produzione pro capite ed ai sistemi di raccolta adottati. In Appendice sono riportati per comune i valori numerici di raccolta differenziata rilevati nel Nota metodologica Si precisa che il metodo con il quale ISPRA calcola sia la produzione totale di rifiuti urbani, sia la percentuale di raccolta differenziata, si discosta da quello applicato in Emilia-Romagna (DGR 1620/2001 e s.m. i), in quanto: - per il calcolo della produzione dei rifiuti urbani vengono esclusi: gli inerti da costruzione e demolizione (anche se derivanti da demolizioni in ambito domestico) e i rifiuti assimilati avviati a recupero ai sensi dell art. 238 comma 10 del D.Lgs. 152/2006. Il valore di produzione pro capite del 2014 passerebbe da 657 Kg/ab a 605 Kg/ab - dal calcolo della raccolta differenziata vengono esclusi gli ingombranti che, seppur raccolti in maniera differenziata, vengono avviati a smaltimento e non a recupero. Il valore di raccolta differenziata del 2014 calcolata seguendo il metodo Ispra passerebbe dal 58,2% al 53%. I valori di raccolta differenziata a scala comunale (vd. figura 6) confermano le difficoltà dei piccoli Comuni dell Appennino e dei grandi centri abitati come Bologna a raggiungere elevati livelli di raccolta differenziata. Figura 6 > Raccolta differenziata di rifiuti urbani per comune,

10 Provincia Umido* Verde** Carta e cartone Plastica Vetro Metalli ferrosi e non Legno RAEE Ingombranti Inerti domestici somma delle altre Raccolte Differenziate* ** Totale Raccolte Differenziate Produzione e gestione dei rifiuti urbani in Emilia-Romagna Luglio Le tipologie di rifiuti raccolti in maniera differenziata La tabella 3 indica i dati quantitativi delle frazioni oggetto di raccolta differenziata che, ai sensi della normativa regionale, comprendono: la quota di raccolta differenziata avviata a recupero e quella avviata a smaltimento; la somma, per ciascuna frazione, della parte raccolta come monomateriale e della parte presente nelle raccolte multimateriali. Tabella 3 > Frazioni di raccolta differenziata per provincia (t), 2014 Piacenza **** Parma Reggio Emilia Modena Bologna Ferrara Ravenna Forlì-Cesena Rimini Totale Regione Differenza rispetto al * Per umido, in linea di massima e salvo diverse indicazioni da parte del gestore del servizio di raccolta, si intendono gli scarti della cucina e della tavola (frutta, verdura, carne, pesce, pane, uova, formaggi, dolci, fondi di caffè, bustine del the, ecc.) e gli scarti del giardino (erba, foglie, fiori, rametti molto piccoli, cenere di legna spenta, ecc.) ** Per verde, in linea di massima e salvo diverse indicazioni da parte del gestore del servizio di raccolta, si intendono le grosse potature e gli scarti del giardino *** Cartucce e toner; Imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose o contaminati; e altri rifiuti urbani pericolosi e non **** In provincia di Piacenza gli ingombranti vengono raccolti in maniera differenziata, e successivamente soggetti a operazioni di selezione e cernita delle varie frazioni. Le frazioni recuperabili (legno, metalli, ecc.) sono conferite e conteggiate nella raccolta differenziata monomateriale, mentre gli scarti non recuperabili vengono inseriti nella raccolta indifferenziata 2.2 I sistemi di raccolta differenziata La tabella 4 e la figura 7 mostrano la diffusione a scala provinciale dei diversi sistemi di raccolta espressa come percentuale sul totale raccolto in maniera differenziata dai gestori del servizio. Il sistema di raccolta tradizionalmente più diffuso a livello regionale è ancora quello stradale (con contenitori stradali) che intercetta il 34,7% della raccolta differenziata, seguito dai centri di raccolta con il 28,8%, dalla sommatoria di altri sistemi di raccolta 2 con il 19,3%, e dalla raccolta porta a porta/domiciliare con il 17,2%. Rispetto al 2013 le differenze sono minime, con un leggero aumento dei servizi dedicati, e un leggero calo dei contenitori stradali. 2 Con altri sistemi di raccolta si intendono: i servizi di raccolta effettuati su chiamata/prenotazione da parte dell utente, ecomobile, e altri servizi specifici effettuati tramite contenitori e/o sacchi c/o attività produttive e/o artigianali, esercizi commerciali, farmacie, mercati, scuole, uffici, ecc. 6

11 Tabella 4 > Diffusione dei principali sistemi di raccolta dei rifiuti differenziati, 2014 Sistema di raccolta Porta a porta/domiciliare Contenitori stradali Centro di Raccolta Somma di altri servizi di raccolta ,2% 34,7% 28,8% 19,3% ,9% 36,6% 29,0% 17,4% differenza 2014/2013 0,3% -1,9% -0,2% 1,9% Figura 7 > Diffusione dei principali sistemi di raccolta dei rifiuti differenziati, Rifiuti Urbani: modalità di gestione dei rifiuti indifferenziati I rifiuti urbani indifferenziati complessivamente prodotti nel 2014 ammontano a tonnellate, delle quali t rappresentano i sovvalli derivanti dalle operazioni di separazione della raccolta differenziata multimateriale. Il valore pro capite medio regionale è pari a 274 kg/ab. Il grafico di figura 8 mostra il trend della raccolta totale e pro capite del rifiuto urbano indifferenziato dal 2001 al

12 Figura 8 > Trend della raccolta del rifiuto urbano indifferenziato totale e pro capite, (t) Produzione totale RI (t) Produzione pro capite RI La cartina di figura 9 rappresenta la produzione pro capite di rifiuti urbani indifferenziati a scala comunale. Le differenze più significative sono tra le zone montane e quelle di pianura. Figura 9 > Rappresentazione grafica della produzione pro capite dei rifiuti urbani indifferenziati per comune,

13 3.1 Prima destinazione e destinazione finale dei rifiuti indifferenziati I rifiuti urbani indifferenziati vengono gestiti dal sistema impiantistico regionale costituito da impianti di trattamento meccanico e/o biologico, impianti di trasferimento, inceneritori e discariche per rifiuti non pericolosi. Come prime destinazioni nel 2014 i rifiuti indifferenziati sono stati inviati: t ad incenerimento; t ad impianti di trattamento meccanico; t ad impianti di trasferimento per essere stoccate e successivamente avviate ad impianti di incenerimento, di trattamento meccanico o meccanico-biologico o in discarica; t ad impianti di discarica; t, rappresentate dagli scarti delle raccolte differenziate multimateriale, a incenerimento o in discarica. Tutti gli impianti di prima destinazione sono ubicati in regione. La tabella 5 mostra la prima destinazione dei rifiuti urbani indifferenziati suddivisa per tipologia di impianto e per provincia di produzione del rifiuto. Tabella 5 > Prima destinazione del rifiuto urbano indifferenziato, 2014 Provincia Trattament o meccanico (t) Stazione di trasferimento (t) Incenerimento D10-R1 (t) Discarica (t) Totale Rifiuto Indiff. raccolto (t) Scarti selezione RD multimat. (t) Totale Rifiuto Urbano Indiff. (t) Piacenza Parma Reggio Emilia Modena Bologna Ferrara Ravenna Forlì-Cesena Rimini Totale. Regione La gestione complessiva del rifiuto urbano indifferenziato a valle degli impianti di trasferimento e di trattamento meccanico-biologico è stata la seguente: t di frazioni merceologiche omogenee sono state avviate a recupero di materia; t sono state complessivamente avviate agli impianti di incenerimento; t sono state avviate a bio-stabilizzazione per la produzione della frazione organica stabilizzata (FOS); t sono state conferite in discarica. La gestione complessiva del rifiuto urbano indifferenziato, suddivisa per provincia, è riportata in tabella 6. 9

14 Tabella 6 > Destinazione finale del rifiuto urbano indifferenziato, 2014 Provincia Recupero di materia (t) Incenerimento D10-R1 (t) Biostabilizzazione (t) Discarica (t) Totale Rifiuto Urbano Indifferenziato (t) Piacenza Parma Reggio Emilia Modena Bologna Ferrara Ravenna Forlì-Cesena Rimini Totale Regione Fonte: Elaborazioni Arpa sui dati provenienti dal modulo comuni e dal modulo impianti dell applicativo ORSo Il grafico di figura 10 riassume l andamento a scala regionale della destinazione finale dei rifiuti urbani indifferenziati, espressa in kg/abitante, dal 2001 al Dopo un periodo di sostanziale stabilità, negli ultimi anni vi è stata una decisa diminuzione dell utilizzo delle discariche ed un aumento dell incenerimento. Tale tendenza è in linea con le normativa di riferimento. Pressoché stabili i contributi percentuali delle altre voci (recupero di materia e bio-stabilizzazione). Figura 10 > Trend della destinazione finale del rifiuto urbano indifferenziato,

15 Le variazioni rispetto al totale del rifiuto prodotto, espresse in percentuale sono: raccolta differenziata dal 56,2% al 58,2% quota di rifiuti inceneriti dal 23,2% al 25,8% quota avviata a bio-stabilizzazione dal 4,3% al 4,5% quota avviata in discarica dal 16,1% al 11,1% recupero materia 0,4%. 11

16 Appendice Schede riassuntive principali dati di produzione e raccolta dei rifiuti urbani a scala comunale 12

17 Provincia di Piacenza Comune Abitanti RD (kg) RI (kg) P totale (kg) RD (%) RI pro capite P pro capite Agazzano ,8% Alseno ,1% Besenzone ,3% Bettola ,4% Bobbio ,0% Borgonovo Val Tidone ,4% Cadeo ,9% Calendasco ,0% Caminata ,5% Caorso ,6% Carpaneto Piacentino ,2% Castel San Giovanni ,8% Castell'Arquato ,8% Castelvetro Piacentino ,4% Cerignale ,3% Coli ,6% Corte Brugnatella ,0% Cortemaggiore ,4% Farini ,9% Ferriere ,0% Fiorenzuola d'arda ,9% Gazzola ,3% Gossolengo ,7% Gragnano Trebbiense ,0% Gropparello ,0% Lugagnano Val d'arda ,6% Monticelli d'ongina ,2% Morfasso ,8% Nibbiano ,5% Ottone ,4% Pecorara ,8% Piacenza ,6% Pianello Val Tidone ,5% Piozzano ,5% Podenzano ,7% Ponte dell'olio ,5% Pontenure ,6% Rivergaro ,7% Rottofreno ,3% San Giorgio Piacentino ,8% San Pietro in Cerro ,9% Sarmato ,2% Travo ,3% Vernasca ,2% Vigolzone ,4% Villanova sull'arda ,7% Zerba ,0% Ziano Piacentino ,7% Totale PROVINCIA ,9%

18 Provincia di Parma Comune Abitanti RD (kg) RI (kg) P totale (kg) RD (%) RI pro capite P pro capite Albareto ,5% Bardi ,1% Bedonia ,8% Berceto ,5% Bore ,9% Borgo Val di Taro ,2% Busseto ,3% Calestano ,4% Collecchio ,7% Colorno ,2% Compiano ,5% Corniglio ,5% Felino ,1% Fidenza ,5% Fontanellato ,6% Fontevivo ,5% Fornovo di Taro ,9% Langhirano ,3% Lesignano de' Bagni ,2% Medesano ,1% Mezzani ,0% Monchio delle Corti ,5% Montechiarugolo ,3% Neviano degli Arduini ,0% Noceto ,5% Palanzano ,8% Parma ,9% Pellegrino Parmense ,6% Polesine Parmense ,4% Roccabianca ,7% Sala Baganza ,8% Salsomaggiore Terme ,6% San Secondo Parmense ,5% Sissa Trecasali ,1% Solignano ,0% Soragna ,6% Sorbolo ,6% Terenzo ,4% Tizzano Val Parma ,7% Tornolo ,8% Torrile ,0% Traversetolo ,3% Valmozzola ,9% Varano de' Melegari ,7% Varsi ,0% Zibello ,2% Totale PROVINCIA ,1%

19 Provincia di Reggio Emilia Comune Abitanti RD (kg) RI (kg) P totale (kg) RD (%) RI pro capite P pro capite Albinea ,8% Bagnolo in Piano ,2% Baiso ,6% Bibbiano ,8% Boretto ,5% Brescello ,7% Busana ,9% Cadelbosco di Sopra ,0% Campagnola Emilia ,8% Campegine ,9% Canossa ,0% Carpineti ,7% Casalgrande ,3% Casina ,6% Castellarano ,3% Castelnovo di Sotto ,5% Castelnovo ne' Monti ,8% Cavriago ,0% Collagna ,6% Correggio ,8% Fabbrico ,4% Gattatico ,4% Gualtieri ,8% Guastalla ,4% Ligonchio ,1% Luzzara ,7% Montecchio Emilia ,6% Novellara ,9% Poviglio ,9% Quattro Castella ,4% Ramiseto ,1% Reggio nell'emilia ,7% Reggiolo ,0% Rio Saliceto ,7% Rolo ,6% Rubiera ,9% San Martino in Rio ,4% San Polo d'enza ,6% Sant'Ilario d'enza ,8% Scandiano ,0% Toano ,6% Vetto ,1% Vezzano sul Crostolo ,9% Viano ,6% Villa Minozzo ,7% Totale PROVINCIA ,3%

20 Provincia di Modena Comune Abitanti RD (kg) RI (kg) P totale (kg) RD (%) RI pro capite P pro capite Bastiglia ,8% Bomporto ,7% Campogalliano ,8% Camposanto ,3% Carpi ,6% Castelfranco ,6% Emilia Castelnuovo ,0% Rangone Castelvetro di ,5% Modena Cavezzo ,4% Concordia ,1% sulla Fanano Secchia ,0% Finale Emilia ,3% Fiorano ,2% Modenese Fiumalbo ,7% Formigine ,0% Frassinoro ,2% Guiglia ,8% Lama ,7% Mocogno Maranello ,5% Marano sul ,5% Panaro Medolla ,9% Mirandola ,5% Modena ,4% Montecreto ,1% Montefiorino ,7% Montese ,6% Nonantola ,2% Novi di ,8% Modena Palagano ,8% Pavullo nel ,9% Frignano Pievepelago ,6% Polinago ,7% Prignano sulla ,6% Secchia Ravarino ,5% Riolunato ,8% San Cesario ,5% sul San Panaro Felice sul ,2% Panaro San ,2% Possidonio San Prospero ,7% Sassuolo ,3% Savignano sul ,4% Panaro Serramazzoni ,5% Sestola ,1% Soliera ,0% Spilamberto ,9% Vignola ,9% Zocca ,6% Totale ,2% PROVINCIA 16

21 Provincia di Bologna Comune Abitanti RD (kg) RI (kg) P totale (kg) RD (%) RI pro capite P pro capite Anzola dell'emilia ,5% Argelato ,9% Baricella ,2% Bentivoglio ,4% Bologna ,9% Borgo Tossignano ,3% Budrio ,8% Calderara di Reno ,3% Camugnano ,3% Casalecchio di Reno ,8% Casalfiumanese ,6% Castel d'aiano ,9% Castel del Rio ,3% Castel di Casio ,6% Castel Guelfo di Bologna ,8% Castel Maggiore ,4% Castel San Pietro Terme ,6% Castello d'argile ,0% Castenaso ,4% Castiglione dei Pepoli ,6% Crevalcore ,8% Dozza ,6% Fontanelice ,8% Gaggio Montano ,0% Galliera ,0% Granaglione ,3% Granarolo dell'emilia ,7% Grizzana Morandi ,9% Imola ,2% Lizzano in Belvedere ,5% Loiano ,6% Malalbergo ,5% Marzabotto ,7% Medicina ,3% Minerbio ,5% Molinella ,1% Monghidoro ,7% Monte San Pietro ,7% Monterenzio ,3% Monzuno ,4% Mordano ,2% Ozzano dell'emilia ,5% Pianoro ,2% Pieve di Cento ,5% Porretta Terme ,0% Sala Bolognese ,9% San Benedetto Val di Sambro ,4% San Giorgio di Piano ,5% San Giovanni in Persiceto ,2% San Lazzaro di Savena ,4% San Pietro in Casale ,2%

22 Sant'Agata Bolognese ,4% Sasso Marconi ,8% Valsamoggia ,7% Vergato ,3% Zola Predosa ,6% Totale PROVINCIA ,0% Provincia di Ferrara Comune Abitanti RD (kg) RI (kg) P totale (kg) RD (%) RI pro capite P pro capite Argenta ,5% Berra ,5% Bondeno ,9% Cento ,9% Codigoro ,4% Comacchio ,6% Copparo ,5% Ferrara ,7% Fiscaglia ,4% Formignana ,6% Goro ,6% Jolanda di Savoia ,9% Lagosanto ,8% Masi Torello ,6% Mesola ,1% Mirabello ,6% Ostellato ,0% Poggio Renatico ,1% Portomaggiore ,0% Ro ,6% Sant'Agostino ,1% Tresigallo ,9% Vigarano Mainarda ,2% Voghiera ,9% Totale PROVINCIA ,7%

23 Provincia di Ravenna Comune Abitanti RD (kg) RI (kg) P totale (kg) RD (%) RI pro capite P pro capite Alfonsine ,3% Bagnacavallo ,3% Bagnara di Romagna ,9% Brisighella ,9% Casola Valsenio ,1% Castel Bolognese ,3% Cervia ,5% Conselice ,0% Cotignola ,1% Faenza ,5% Fusignano ,1% Lugo ,8% Massa Lombarda ,1% Ravenna ,0% Riolo Terme ,4% Russi ,8% Sant'Agata sul Santerno ,5% Solarolo ,5% Totale PROVINCIA ,8%

24 Provincia di Forlì-Cesena Comune Abitanti RD (kg) RI (kg) P totale (kg) RD (%) RI pro capite P pro capite Bagno di Romagna ,7% Bertinoro ,8% Borghi ,0% Castrocaro Terme e Terra del Sole ,8% Cesena ,9% Cesenatico ,0% Civitella di Romagna ,8% Dovadola ,2% Forlì ,5% Forlimpopoli ,7% Galeata ,6% Gambettola ,9% Gatteo ,2% Longiano ,3% Meldola ,5% Mercato Saraceno ,8% Modigliana ,3% Montiano ,1% Portico e San Benedetto ,3% Predappio ,6% Premilcuore ,1% Rocca San Casciano ,9% Roncofreddo ,1% San Mauro Pascoli ,0% Santa Sofia ,5% Sarsina ,1% Savignano sul Rubicone ,3% Sogliano al Rubicone ,9% Tredozio ,8% Verghereto ,0% Totale PROVINCIA ,5%

25 Provincia di Rimini Comune Abitanti RD (kg) RI (kg) P totale (kg) RD (%) RI pro capite P pro capite Bellaria-Igea Marina ,9% Casteldelci ,9% Cattolica ,8% Coriano ,5% Gemmano ,9% Maiolo ,9% Misano Adriatico ,0% Mondaino ,0% Monte Colombo ,5% Montefiore Conca ,5% Montegridolfo ,1% Montescudo ,8% Morciano di Romagna ,7% Novafeltria ,6% Pennabilli ,0% Poggio Torriana ,0% Riccione ,1% Rimini ,2% Saludecio ,0% San Clemente ,6% San Giovanni in Marignano ,8% San Leo ,1% Sant'Agata Feltria ,9% Santarcangelo di Romagna ,7% Talamello ,8% Verucchio ,2% Totale PROVINCIA ,6%

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