Enti locali - Dirigente incarico esterno esercizio di pubblico impiego fatto dalle superiori mansioni

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1 Enti locali - Dirigente incarico esterno esercizio di pubblico impiego fatto dalle superiori mansioni Il testo unico degli enti locali agli articoli da 107 in poi regolamenta la figura del dirigente e ne stabilisce i requisiti, all articolo 107 si legge in particolare tra l altro: 2. Spettano ai dirigenti tutti i compiti, compresa l'adozione degli atti e provvedimenti amministrativi che impegnano l'amministrazione verso l'esterno, non ricompresi espressamente dalla legge o dallo statuto tra le funzioni di indirizzo e controllo politico-amministrativo degli organi di governo dell'ente o non rientranti tra le funzioni del segretario o del direttore generale, di cui rispettivamente agli articoli 97 e Sono attribuiti ai dirigenti tutti i compiti di attuazione degli obiettivi e dei programmi definiti con gli atti di indirizzo adottati dai medesimi organi, tra i quali in particolare, secondo le modalità stabilite dallo statuto o dai regolamenti dell'ente: a) la presidenza delle commissioni di gara e di concorso; b) la responsabilità delle procedure d'appalto e di concorso; c) la stipulazione dei contratti; d) gli atti di gestione finanziaria, ivi compresa l'assunzione di impegni di spesa; e) gli atti di amministrazione e gestione del personale; f) i provvedimenti di autorizzazione, concessione o analoghi, il cui rilascio presupponga accertamenti e valutazioni, anche di natura discrezionale, nel rispetto di criteri predeterminati dalla legge, dai regolamenti, da atti generali di indirizzo, ivi comprese le autorizzazioni e le concessioni edilizie; g) tutti i provvedimenti di sospensione dei lavori, abbattimento e riduzione in pristino di competenza comunale, nonché i poteri di vigilanza edilizia e di irrogazione delle sanzioni amministrative previsti dalla vigente legislazione statale e regionale in materia di prevenzione e repressione dell'abusivismo edilizio e paesaggistico - ambientale; h) le attestazioni, certificazioni, comunicazioni, diffide, verbali, autenticazioni, legalizzazioni ed ogni altro atto costituente manifestazione di giudizio e di conoscenza; i) gli atti ad essi attribuiti dallo statuto e dai regolamenti o, in base a questi, delegati dal sindaco. 1

2 4. Le attribuzioni dei dirigenti, in applicazione del principio di cui all'articolo 1, comma 4, possono essere derogate soltanto espressamente e ad opera di specifiche disposizioni legislative. Lo stesso testo unico disciplina pure al successivo articolo 110 il conferimento di incarichi a contratto. Sotto questo aspetto, ritengo la Sua precedente posizione del tutto conforme a legge. Il suo effettivo inquadramento è individuato nella categoria D del CCRL FVG dove all allegato A, si legge: CATEGORIA D 1. Appartengono a questa categoria i lavoratori che svolgono attività caratterizzate da: a) elevate conoscenze pluri-specialistiche (la base teorica di conoscenze è acquisibile con il diploma di laurea o con il diploma di laurea specialistico) ed un grado di esperienza pluriennale; b) contenuto di tipo tecnico, gestionale o direttivo con dirette responsabilità di risultati relativi ad importanti e diversi processi produttivi/amministrativi, compresa la firma di atti finali relativi alle mansioni di competenza, laddove non aventi contenuti espressivi di volontà con effetti esterni delegati, nonché la predisposizione di schemi di atti e lo sviluppo di elaborazioni amministrativocontabili di rilevante complessità ed ampiezza; c) elevata complessità dei problemi da affrontare basata su modelli teorici non immediatamente utilizzabili ed elevata ampiezza delle soluzioni possibili; d) relazioni organizzative interne di natura negoziale e complessa, gestite anche tra unità organizzative diverse da quella di appartenenza, relazioni esterne (con altre istituzioni) di tipo diretto, anche con rappresentanza istituzionale. Relazioni con gli utenti di natura diretta, anche complesse, e negoziali. Il profilo può essere anche responsabile di unità organizzative come definite dal modello organizzativo dell ente; e) il lavoratore può utilizzare, purché abilitato, veicoli e natanti di servizio in dotazione alla Regione; 2. A titolo esemplificativo il lavoratore inserito nei profili professionali della Categoria provvede a: 2

3 a) attività di ricerca, studio ed elaborazione di dati in funzione della programmazione economico finanziaria e della predisposizione degli atti per l elaborazione dei diversi documenti contabili e finanziari; b) predisposizione di atti e documenti e redazione di progetti, di schemi, di articolati, di pareri e di istruttorie di specifica complessità e rilevanza; c) espletamento di compiti di alto contenuto specialistico professionale in attività di ricerca, acquisizione, elaborazione e illustrazione di dati, di atti e di norme tecniche al fine della predisposizione di progetti e di piani, dell organizzazione di attività nei diversi settori d intervento in cui opera l Ente; d) espletamento di attività di progettazione e di gestione del sistema informativo, delle reti informatiche e delle banche dati dell ente, di assistenza e consulenza specialistica agli utenti di applicazioni informatiche; e) espletamento di attività di istruzione, predisposizione e redazione di atti e documenti riferiti all attività amministrativa dell Ente, comportanti un rilevante grado di complessità, nonché attività di analisi, studio e ricerca con riferimento al settore di competenza, ovvero lo sviluppo di atti, anche regolamentari, d indirizzo e normativi generali, e di elaborazioni amministrativo-contabili di elevata complessità ed ampiezza; f) nell esercizio delle sue funzioni, anche con l utilizzo di apparecchiature elettroniche e/o informatiche, ha iniziativa e autonomia operativa nell ambito di prescrizioni generali contenute in norme o procedure definite o in direttive di massima, anche individuando i procedimenti necessari alla soluzione dei problemi afferenti alla propria sfera di competenze; g) coordinamento di strutture stabili di livello inferiore al Servizio, comprendenti personale di categoria pari o inferiore alla propria. Fanno parte di questa categoria, ad esempio, i profili identificabili nelle figure professionali di laureato professionale, specialista in attività socio assistenziali, culturali ed educative, specialista in attività amministrative e contabili, specialista in attività tecniche e manutentive, assistente sociale e giornalista - pubblicista. Dette attività non esauriscono quanto da Lei effettivamente svolto e dunque sin qui sussistono i presupposti per definire dirigenziale l attività effettivamente da Lei svolta, a prescindere dal fatto, peraltro non decisivo, ma sicuramente indicativo, che essa così è definita dall ente. 3

4 Il primo problema che si pone è quello di verificare se le mansioni di categoria D che non dimentichiamo, che pur non dirigenziali, sono comunque apicali, possano inglobare anche la sostituzione temporanea del dirigente, dall esame di quanto sopra, non mi pare. In ogni caso ho ulteriormente approfondito la questione. Nell ambito dell inquadramento ministeriale, dove il livello apicale non dirigente, prevede l istituto della reggenza, la Corte di Cassazione (Cassazione Sezione Lavoro17 aprile 2007, n. 9130) prevede che tale ipotesi che esclude l esercizio delle mansioni superiori, si verifica solo allorquando sia in essere il concorso per l attribuzione della posizione dirigenziale e la reggenza sia particolarmente breve. Non è il caso Suo e dunque la Sua prospettazione resiste anche a questa prova. Verificheremo ora, se il conferimento della posizione organizzativa possa assorbire lo svolgimento da parte Sua di mansioni dirigenziali. Gli incarichi di posizione organizzativa sono una creazione esclusivamente contrattuale (a suo tempo introdotta dall articolo 8 del ccnl enti locali). Le posizioni organizzative non assorbono lo svolgimento di mansioni superiori, in quanto alcuna attinenza esse hanno con l inquadramento contrattuale. Pure la giurisprudenza ha avuto modo di chiarire che le posizioni organizzative non riguardano il sistema di inquadramento del personale, avendo piuttosto a che vedere con l'aspetto retributivo del rapporto di lavoro dei dipendenti. In questa direzione, per esempio, TAR Campania, Napoli, sez. V, sentenza 15 novembre 2002 n. 7169, secondo cui la fattispecie relativa al conferimento della posizione attinente, con ogni evidenza, alla sfera della gestione del rapporto di lavoro e non incidente sulla posizione funzionale del dipendente. Si tratta, infatti, di incarichi a tempo determinato che vengono conferiti in presenza di certi pre-requisiti, non si tratta, quindi, di qualifiche. Il CCRL 2006 cui ho già fatto cenno disciplina in maniera approfondita le posizioni organizzative all articolo 4, suddividendole in posizioni organizzative in enti muniti di dirigenza e posizioni organizzative in enti privi di dirigenza. Nel primo caso, l articolo 41 espressamente prevede che non può essere altresì attribuita la funzione di sostituzione del dirigente a qualsiasi titolo assente. Dunque l ente ha anche violato il contratto collettivo regionale. Sin qui non abbiamo accertato situazione ostativa alcuna per il riconoscimento in Suo favore del diritto alla retribuzione delle mansioni superiori anche sulla base dell articolo 52 DLGS 165/2001 dove tra l altro si legge: 4

5 3. Si considera svolgimento di mansioni superiori, ai fini del presente articolo, soltanto l'attribuzione in modo prevalente, sotto il profilo qualitativo, quantitativo e temporale, dei compiti propri di dette mansioni. 4. Nei casi di cui al comma 2, per il periodo di effettiva prestazione, il lavoratore ha diritto al trattamento previsto per la qualifica superiore. Qualora l'utilizzazione del dipendente sia disposta per sopperire a vacanze dei posti in organico, immediatamente, e comunque nel termine massimo di novanta giorni dalla data in cui il dipendente è assegnato alle predette mansioni, devono essere avviate le procedure per la copertura dei posti vacanti. 5. Al di fuori delle ipotesi di cui al comma 2, è nulla l'assegnazione del lavoratore a mansioni proprie di una qualifica superiore, ma al lavoratore è corrisposta la differenza di trattamento economico con la qualifica superiore. Il dirigente che ha disposto l'assegnazione risponde personalmente del maggior onere conseguente, se ha agito con dolo o colpa grave. 6. Le disposizioni del presente articolo si applicano in sede di attuazione della nuova disciplina degli ordinamenti professionali prevista dai contratti collettivi e con la decorrenza da questi stabilita. I medesimi contratti collettivi possono regolare diversamente gli effetti di cui ai commi 2, 3 e 4. Fino a tale data, in nessun caso lo svolgimento di mansioni superiori rispetto alla qualifica di appartenenza, può comportare il diritto ad avanzamenti automatici nell'inquadramento professionale del lavoratore. Giurisprudenza recentissima della Suprema Corte del resto conforme a pronunce precedenti stabilisce che (Cassazione civile sez. lav. 28 marzo 2013 n. 7823): In tema di impiego pubblico contrattualizzato, l'assegnazione temporanea, ma per lunghi periodi, delle funzioni di reggente dell'ufficio di assegnazione per la vacanza del posto di dirigente, che rientra nell'ambito di applicazione dall'art. 52, comma 5, del d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165, attribuisce al lavoratore il diritto alla differenza di trattamento economico previsto per la qualifica superiore ricoperta, restando escluso che tale disciplina possa essere diversamente regolata dalla contrattazione collettiva, la quale, ai sensi del comma 6 del citato art. 52, può regolare diversamente i soli effetti di cui ai commi 2, 3 e 4 della disposizione, e non anche quelli di cui al comma 5, non richiamato. Direi che la Sua pretesa è pienamente fondata. 5

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