IMPIANTI DI ALLARME TECNICI NORMA UNI 9795
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- Antonino Landi
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1 IMPIANTI DI ALLARME TECNICI NORMA UNI 9795
2 Sono circuiti elettrici destinati a segnalare, mediante segni ottici o acustici oppure a distanza su rete telefonica o LAN, pericoli quali incendi, fughe di gas, allagamenti, sovratemperature ecc. Inoltre comandano il blocco degli erogatori riducendo cosi i possibili danni provocati dalle perdite e dalle fughe anomale di sostanze dalle varie apparecchiature.
3 Tutti questi dispositivi sono regolati dalla norma 9795 del Gennaio 2010 I criteri per la progettazione, la realizzazione e l esercizio degli impianti fissi automatici di rivelazione di segnalazione manuale e di allarme d incendio sono prescritti in questa norma, che costituisce, di fatto, la norma raccomandata da seguire affinché tali sistemi siano progettati e realizzati secondo la regola dell arte, come gli articoli 5 e 6 del Decreto 22 gennaio 2008 n 37 prescrivono.
4 La presente norma descrive le procedure per il controllo iniziale, la sorveglianza, il controllo periodico, la manutenzione e la revisione dei sistemi di rivelazione automatica d incendio. È applicabile anche dove il sistema di rivelazione incendi sia impiegato per attivare un sistema di estinzione automatica o attuare dispositivi di sicurezza antincendio.
5 La precedente Norma UNI 9795:2005 III Ed. è stata sottoposta ad una revisione con introduzione di alcune importanti variazioni, sostanzialmente con 2 principali obiettivi: sia in ragione di un normale aggiornamento con lo status normativo euro sia per cercare di conferire al documento tecnico una maggiore facilità di lettura e più chiara applicazione pratica
6 Ecco le principali novità: Calcolo superfici di protezione dei Rivelatori Puntiformi Conseguente cambio criteri per soffitti con elementi sporgenti Introduzione di nuove tipologie di Rilevatori Disposizione dei Pulsanti Manuali Disposizione di Allarme Acustici e Luminosi Semplificazione/ Unificazione tipologie di Cavi
7 Viene ancora una volta ribadito come Il mantenimento delle condizioni di efficienza dei sistemi è di competenza dell utente che deve provvedere: - alla continua sorveglianza dei sistemi; - alla loro manutenzione, richiedendo, ove necessario, le opportune istruzioni al fornitore
8 Sia chiaro come mentre per la SORVEGLIANZA l Utente debba e possa agire in proprio, ossia direttamente lui o attraverso la propria struttura organizzativa interna, per quanto riguarda l attività di MANUTENZIONE ciò non è invece possibile - dovendosi in tal caso rivolgere, come chiaramente indica il D.M. 10/3/98 ad Azienda Specializzata, che garantisca cioè competenza e qualificazione
9 Viene poi citato il famoso REGISTRO ANTINCENDIO, introdotto in via obbligatoria per le 97 Attività soggette al controllo dei VVF (vigile del fuoco) anche se chiaramente è suggerito che tutte le attività ne siano dotate: A cura dell utente deve essere tenuto un apposito registro, firmato dai responsabili, costantemente aggiornato, su cui devono essere annotati: - i lavori svolti sui sistemi o nell area sorvegliata qualora essi possano influire sull efficienza dei sistemi stessi; - le prove eseguite; - i guasti, le relative cause e gli eventuali provvedimenti attuati per evitarne il ripetersi; - gli interventi in caso di incendio precisando: cause, modalità ed estensione, utili per valutare l efficienza dei sistemi.
10 Scopo delle attività di manutenzione è la verifica della funzionalità degli impianti e non della loro efficacia, per la quale si rimanda alla UNI Qualora un sistema di rivelazione incendio non risulti conforme alla regola dell arte, le azioni correttive non rientrano nell ambito della presente norma. La presente norma si applica sia ai nuovi sistemi sia a quelli esistenti.
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12 Legenda A Rivelatore/i d'incendio B Centrale di controllo e segnalazione C Dispositivo/i di allarme incendio D Punto/i di segnalazione manuale E Dispositivo di trasmissione dell'allarme incendio F Stazione di ricevimento dell'allarme incendio G Comando del sistema automatico antincendio H Sistema automatico antincendio J Dispositivo di trasmissione dei segnali di guasto K Stazione di ricevimento dei segnali di guasto L Apparecchiatura di alimentazione
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