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1 PROVINCIA DI MANTOVA ATTO DIRIGENZIALE n PD / /11/2014 SETTORE AMBIENTE, PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, AUTORITA' PORTUALE INQUINAMENTO E PIANO RIFIUTI, ENERGIA ISTRUTTORE: GALEAZZI GIAMPAOLO OGGETTO: ESCLUSIONE DALLA PROCEDURA DI V.I.A. RELATIVAMENTE AL PROGETTO DI VARIANTI ALL'IMPIANTO E/O DELL'ATTIVITÀ DI MESSA IN RISERVA (R13) E RECUPERO (R5) DI RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI DA REALIZZARSI PRESSO L'INSEDIAMENTO ESISTENTE IN COMUNE DI ASOLA (MN) - VIA CREMONA N. 70/BIS - DITTA BARESI CAVE S.R.L. CON SEDE LEGALE IN COMUNE DI ASOLA (MN), VIA CREMONA N. 70/BIS.

2 IL DIRIGENTE DEL SETTORE AMBIENTE, PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, AUTORITA PORTUALE ARCH. GIANCARLO LEONI DECISIONE La ditta BARESI CAVE S.R.L. con sede legale in Comune di Asola (MN), Via Cremona n. 70/bis è esclusa dalla procedura di V.I.A. relativamente al progetto di Varianti all impianto e/o dell attività di messa in riserva (R13) e recupero (R5) di rifiuti speciali non pericolosi da realizzarsi presso l insediamento esistente in Comune di Asola (MN) - Via Cremona n. 70/bis. MOTIVAZIONE DELLE SCELTE La disamina della richiesta e della documentazione prodotta ha evidenziato l esistenza dei requisiti soggettivi e oggettivi previsti dall ordinamento per la determinazione dell esclusione dalla procedura di V.I.A. CONTESTO DI RIFERIMENTO La ditta è sottoposta a procedura di verifica di assoggettabilità alla V.I.A., in quanto intende svolgere attività di recupero di rifiuti speciali non pericolosi per una potenzialità massima (R5) di t/g, superando quindi la soglia di 10 t/g di cui alla Parte 2, allegato IV, del D.Lgs 152/06 e s.m.i. ISTRUTTORIA La ditta BARESI CAVE S.R.L. con sede legale Comune di Asola (MN), Via Cremona n. 70/bis ha presentato in data 20/05/2014 prot. n richiesta di verifica di assoggettabilità alla VIA, ai sensi degli artt. 6 e 20 del D.Lgs 152/06 e dell articolo 6 della L.r. 2 febbraio 2010, n. 5 relativa a Varianti all impianto e/o dell attività di messa in riserva (R13) e recupero (R5) di rifiuti speciali non pericolosi da realizzarsi presso l insediamento esistente in Comune di Asola (MN) - Via Cremona n. 70/bis. In ottemperanza alle disposizioni di cui all art. 20 del D.Lgs 152/06 e s.m.i., la Ditta ha provveduto: 1. alla pubblicazione sul B.U.R.L. del 04/06/2014 Serie Avvisi e Concorsi, n 23 dell avviso inerente l'avvenuta trasmissione della richiesta in oggetto; 2. a inoltrare l avviso di avvenuta trasmissione dell istanza di verifica di assoggettabilità alla V.I.A. al Comune di Asola (MN), pubblicato rispettivamente all Albo Pretorio del Comune di Asola (MN) a decorrere dal 10/06/2014. Il Responsabile del Procedimento Dott. Giampaolo Galeazzi, con nota agli atti provinciali prot. n del 06/06/2014, ha comunicato l avvio del procedimento. Successivamente, con nota agli atti provinciali prot. n del 08/07/2014, il Responsabile del Procedimento Dott. Giampaolo Galeazzi ha richiesto integrazioni con contestuale sospensione dei termini temporali, richiedendo di completare la documentazione presentata e segnalando alcune incongruenze in merito agli elementi di stressor e di vulnerabilità presenti nell intorno di interesse. E stato in particolare richiesto di considerare - a scopo conservativo - il laghetto irriguo ASO come elemento di vulnerabilità k1 - zone umide (ai sensi della Convenzione di Ramsar), in quanto non più soggetto ad attività di escavazione, e di considerare l area del sedime dell impianto come elemento di vulnerabilità k10 - zone di importanza storica, culturale e archeologica (in

3 quanto l area identificata dal Foglio n. 40 mappali 162 e 321 risulta essere parzialmente individuata come zona di interesse archeologico ai sensi del D.lgs n. 42/2004). Relativamente al ciclo produttivo è stato poi richiesto di chiarire a quale macchinario si riferisse la dichiarazione della ditta costruttrice Continental Nord di riduzione della potenzialità fino a 85 t/h, di allegare le schede tecniche di tutte le apparecchiature complete del dato di targa, nonché di confermare che i macchinari macchinari denominati Vaglio vibrante Continental Nord VV 1500x4000-3P, Unità mobile di vagliatura Zanon & Ormac Mod. Keestrack Novum e Alimentatore a piastre Continental Nord AP 850 potessero lavorare esclusivamente in serie al macchinario denominato Frantoio a mascelle Continental Nord mod 980x780. E stato inoltre richiesto di esplicitare i calcoli per la verifica dei volumi da sottoporre a messa in riserva R13 e di descrivere con maggior dettaglio le operazioni di recupero effettuate, chiarendo come dai CER con codici [030302], [030305], [030309], [030310], [100101], [100103], [100201], [100202] si prevede di ottenere le mps (specificando in particolare se si prevede di effettuare operazioni di miscelazione). Da ultimo si è richiesto di rivedere lo studio sul traffico, distinguendo tra la situazione attuale e l incremento a seguito delle modifiche proposte. Con nota agli atti provinciali prot. n del 29/07/2014, la ditta ha richiesto una proroga di 30 giorni al fine di produrre le integrazioni richieste, concessa dalla Provincia di Mantova con nota in atti provinciali prot. n del 05/08/2014. Con nota agli atti provinciali prot. n del 09/09/2014, la ditta ha presentato le integrazioni richieste, ulteriormente integrate con nota in atti provinciali prot. n del 23/10/2014. Nelle integrazioni di cui sopra la ditta ha precisato, in ultima istanza, quanto segue: - in merito agli elementi di vulnerabilità, la ditta ha provveduto a ricalcolare gli impatti del progetto in esame con le seguenti considerazioni: + il laghetto irriguo ASO è stato conteggiato sia come elemento di vulnerabilità k1 - zone umide che come elemento di vulnerabilità k12 - Reticolo idrico e laghi ; + è stata allegata dichiarazione della Soprintendenza per i beni archeologici della Lombardia (prot. n del 05/07/2013) nella quale si legge che [ ] Esperite le necessarie indagini archeologiche, per quanto di competenza di questa Sopraintendenza, non vi sono motivi contrari all esecuzione dei lavori in oggetto. Pertanto la ditta ha osservato che, poiché a seguito dei sopralluoghi della Sopraintendenza per i Beni Archeologici durante gli scavi per la realizzazione dell impianto rifiuti non sono stati trovati reperti archeologici, non si è ritenuto corretto attribuire all elemento di vulnerabilità k10 il punteggio massimo b h = 1; - è stata allegata dichiarazione timbrata e formata dalla ditta Continental Nord S.a.s. di Morando Giancarla & C. del 13/03/2014, nella quale si legge che, relativamente al progetto illustrato con Dis. N [ ] La Continental Nord dichiara che l impianto in oggetto, all atto della consegna, verrà regolato e tarato per una produzione oraria non superiore a 85 tonnellate, intervenendo sull alimentatore a piastre Mod. AP 850 ; - l Alimentatore a piastre Continental NORD AP 850 è parte integrante del Frantoio a mascelle Continental Nord mod. 980x780 in quanto è l alimentatore che alimenta il frantoio a mascelle; - i macchinari denominati Vaglio vibrante Continental Nord VV 1500x4000-3P, Unità mobile di vagliatura Zanon & Ormac Mod. Keestrack Novum e Alimentatore a piastre Continental NORD AP 850 lavorano esclusivamente in serie al macchinario denominato Frantoio a mascelle Continental Nord mod. 980x780, al fine dell ottenimento delle mps; - i macchinari denominati Vaglio vibrante Continental Nord VV 1500x4000-3P, Unità mobile di vagliatura Zanon & Ormac Mod. Keestrack Novum lavorano in modo alternato,

4 in quanto l unità mobile viene utilizzata per vagliare solamente i rifiuti identificati dal CER dopo la fase di frantumazione, mentre tutti gli alti rifiuti vengono vagliati, dopo la frantumazione, dal Vaglio vibrante Continental Nord VV 1500x4000-3P ; - la ditta ha dichiarato che [ ] intende installare un limitatore temporizzato al frantoio a mascelle Continental Nord mod. 980x780, atto a limitarne il funzionamento a 14 ore giornaliere. Trascorso tale tempo l impianto si ferma automaticamente ; - non è più previsto il trattamento dei codici CER [030302], [030305], [030309], [030310], [100101], [100103], [100201], [100202]. Infine con nota in atti provinciali prot. n del 14/11/2014 la ditta ha chiarito che l impianto di messa in riserva (R13) e recupero (R5) oggetto della richiesta è individuato catastalmente al Foglio 40 Mappali 162 e 321. La ditta ha compiuto la verifica preliminare dei criteri escludenti previsti dalla D.g.r /09 Modifiche ed integrazioni alla D.g.r. 6581/2008 relativa ai criteri per la localizzazione degli impianti di gestione dei rifiuti urbani e speciali (art. 19, comma 3, l.r. n. 26/2003), nella quale non ha rilevato la presenza di criteri escludenti (analisi oggetto di possibilità di approfondimento in sede di successiva procedura di autorizzazione ordinaria ai sensi dell art. 208 del D.Lgs 152/06 e s.m.i.). Dato atto che sono trascorsi i primi 45 giorni dalla pubblicazione, previsti dall art. 20 del D.L.vo 152/06 e s.m.i., e che non è pervenuta alla Provincia alcuna osservazione da chiunque fosse interessato, in base alle risultanze dell istruttoria tecnico - amministrativa compiuta dagli uffici, si precisa che: 3. presso il sito verranno svolte le attività di messa in riserva (R13), recupero (R5) di rifiuti speciali non pericolosi in procedura ordinaria (art. 208 del D.Lgs 152/06 e s.m.i), con riferimento alle seguenti potenzialità massime: a. R5 (NP): t/g (dato di targa dell Alimentatore a piastre Continental Nord AP 850 a servizio del Frantoio a mascelle Continental Nord mod 980x780, pari a 85 t/h, moltiplicato per un periodo di funzionamento giornaliero di 14 h/g); b. R13 (NP): mc; 4. il sito oggetto della richiesta è identificato catastalmente al Foglio 40 mappali n. 162 e 321 del Comune di Asola (MN), come da perimetro assunto per i calcoli della verifica di VIA. La ditta ha prodotto autodichiarazione ai sensi del D.P.R. 445/2000, timbrata e firmata dal Legale Rappresentante Sig. Baresi Claudio nella quale dichiara che la destinazione urbanistica risulta così inserita nel P.G.T. adottato dal Comune di Asola con deliberazione del Consiglio Comunale n. 34 del 23/09/2013: a. Ambito di completamento a prevalente destinazione produttiva ACP (ex zona D1); 5. in ordine alla verifica di assoggettabilità alla procedura di V.I.A. ai sensi del D.Lgs n. 152/06 e s.m.i., art. 20 e dell art. 6, L.R. 2 febbraio 2010, n. 5 e s.m.i., effettuata nelle modalità stabilite dalla Regione Lombardia con D.G.R. 10 febbraio 2010, n , i risultati sono coerenti nel merito con quanto evidenziato nei documenti Progetto Preliminare e Studio Preliminare Ambientale e relativi allegati del Maggio 2014 come integrati/sostituiti nel mese di Settembre - Ottobre 2014, permettendo di escludere l impianto in questione dalla procedura di V.I.A. In particolare: a). l Indice di Impatto Specifico IA è risultato sempre inferiore alla soglia A di 160 sia nella documentazione fornita dal proponente che dalle risultanze dell istruttoria provinciale;

5 b). l Indice di Impatto Complessivo IB assume un valore di 387,37 nella documentazione fornita dal proponente e di 467, nelle risultanze dell istruttoria provinciale, risultando comunque inferiore al valore soglia B di 600 previsto dalla normativa di settore come limite oltre il quale è necessaria l attivazione della procedura di V.I.A.; c). l Indice di Impatto Cumulativo Specifico IC è risultato superiore al valore soglia C di 60 per gli elementi PM 10, NOx, SO 2, CO, CO 2 sia nella documentazione fornita dal proponente che nelle risultanze dell istruttoria provinciale; d). l Indice di Impatto Cumulativo Complessivo ID assume un valore di 671,26 nella documentazione presentata dal proponente e di 635, , superiore pertanto al valore soglia D pari a 500 oltre il quale è prevista l introduzione di specifiche misure di mitigazione, compensazione e/o un piano di monitoraggio e controllo; e). per quanto inerente la valutazione del traffico indotto dal progetto, dalla relazione del proponente si evince che: - per giungere all impianto le arterie viarie sono rappresentate dalla SP2, dalla SP4, dalla SP EX SS 343, dalla SP1 Bis; - dall analisi delle arterie viarie principali risulta non si debba attraversare nessun centro abitato per giungere all impianto; - si ritiene che non vi siano problemi di accesso all impianto, in quanto questo avviene su un tratto perpendicolare alla SP2 con adeguato spazio di manovra per l entrata all impianto degli automezzi; - non risulta che vi siano limitazioni puntuali alla circolazione da parte del Comune di Asola sui tratti di competenza dove è collocato l impianto; - l apporto veicolare massimo imputabile all impianto (comprensivo dell aumento dei quantitativi trattati a seguito della modifica in esame, per un totale di t/a) è pari a 42 movimenti/giorno (andata e ritorno); - l impatto del traffico generato dall impianto sulla SP1 Bis è pari a +0,83% sul traffico complessivo e del +6,9% sul traffico pesante; sulla SP EX SS 343 è pari a +0,48% sul traffico complessivo e del +5,4% sul traffico pesante; sulla SP4 è pari a +0,62% sul traffico complessivo e del + 4,2% sul traffico pesante; sulla SP2 è pari al +0,52% sul traffico complessivo e del +4,7% sul traffico pesante; - dai dati sopra ricavati si può affermare che il traffico veicolare indotto dall impianto sulle arterie viarie considerate sia sicuramente assorbibile dalla viabilità ordinaria. Si dà atto infine che la ditta BARESI CAVE S.R.L. con sede legale in Comune di Asola (MN), Via Cremona n. 70/bis, ha già versato gli oneri previsti per l istruttoria tecnica, relativa alla verifica di assoggettabilità alla V.I.A. RIFERIMENTI NORMATIVI E ATTI DI ORGANIZZAZIONE INTERNA Richiamati: - il D.Lgs 3 aprile, n. 152 e s.m.i.; - il D.Lgs 8 agosto 2000, n. 267; - la L.R. 12 dicembre 2003, n. 26 e s.m.i.; - la L.R. 2 febbraio 2010, n. 5 e s.m.i; - la D.G.R. 10 febbraio 2010, n ; - il R.R. n. 5/2011 e s.m.i.; - acquisito il parere favorevole nella regolarità istruttoria da parte del Responsabile del Procedimento Dott. Giampaolo Galeazzi per la verifica di assoggettabilità alla V.I.A.

6 ESCLUDE dalla procedura di V.I.A. per le motivazioni riportate in premessa, ai sensi dell art. 20 del D.L.vo 152 e s.m.i. e dell art. 6, L.R. 2 febbraio 2010, n. 5 e s.m.i, la realizzazione e gestione dell attività richiesta dalla ditta BARESI CAVE S.R.L. con sede legale in Comune di Asola (MN), Via Cremona n. 70/bis da realizzarsi in Comune di Asola (MN), Via Cremona n. 70/bis con le seguenti prescrizioni: a). in ragione del superamento del valore soglia soglia C di 60 per gli elementi PM10, NOx, SO2, CO, CO2 e del valore soglia D di 500 nella documentazione del proponente e nelle risultanze dell istruttoria provinciale e dalla considerazione che gli impatti potenziali dell impianto con punteggio maggiore sono essenzialmente riconducibili alla componente aria e alla componente rumore, si prescrive che, nella successiva fase di autorizzazione in procedura ordinaria ai sensi dell art. 208 del D.Lgs 152/06 e s.m.i, venga presentata apposita progettualità finalizzata a: - realizzazione delle misure di mitigazione e compensazione già concordate e recepite nell autorizzazione rilasciata con Atto Dirigenziale n. 21/148 del 25/10/2011 e s.m.i.; - realizzazione di un impianto di nebulizzazione su tutte le aree interessate dalla lavorazione, movimentazione e stoccaggio di materiale polverulento all aperto; - installazione di un impianto di lavaggio ruote, al fine di ridurre la eventuale polverosità dei mezzi in uscita dall impianto sulla viabilità limitrofa; - predisposizione di un piano di monitoraggio e controllo ambientale per le principali sostanze eventualmente liberatesi nel corso della movimentazione e del trattamento (es. polveri e PM10); - esecuzione di una campagna di rilievi acustici presso i principali ricettori sensibili e al perimetro dello stabilimento una volta realizzato l impianto, al fine di verificare il rispetto dei limiti di emissione e di immissione sonora, nonché il rispetto dei valori limite differenziali; b). per quanto riguarda la valutazione del traffico indotto dal progetto, alla luce delle valutazioni riportate nella documentazione presentata dal proponente e riassunte in premessa al presente atto ed alla considerazione che [ ] il traffico veicolare indotto dall impianto sulle arterie viarie considerate sia sicuramente assorbibile dalla viabilità ordinaria, si prescrive comunque che, al fine di minimizzare le eventuali possibili interferenze con il traffico locale, i mezzi di trasporto dovranno essere periodicamente mantenuti in efficienza, i carichi dovranno essere coperti da idoneo telo protettivo e gli orari di accesso all impianto dovranno essere opportunamente regolamentati. La ditta dovrà produrre nella successiva procedura ordinaria (art. 208), idonea certificazione (timbrata e firmata da tecnico abilitato) dell avvenuta installazione del dispositivo limitatore temporizzato previsto sull impianto denominato Frantoio a mascelle Continental Nord mod. 980x780, con potenzialità massima oraria pari a 85 t/h, comprensiva della descrizione del modello, del numero di ore di funzionamento preimpostate con dimostrazione dell impossibilità di modificare tali impostazioni da parte dell operatore, dando evidenza che lo stesso non possa funzionare oltre il periodo massimo giornaliero di 14 h assunto nella verifica VIA, per una potenzialità massima giornaliera pari a t/g. Le fasi meccaniche di macinazione e vagliatura dovranno essere fra loro tecnologicamente interconnesse (punto 7.1 DM 05/02/98). Circa la fase di cantiere, si dovrà infine contenere la diffusione di polveri attraverso l adozione di misure mitigative quali l ottimizzazione dei percorsi e del carico dei mezzi di trasporto, la copertura dei mezzi stessi, il lavaggio delle ruote e se necessario della

7 carrozzeria in uscita dal cantiere, la copertura dei depositi di materiale sciolto e, in caso di vento, la protezione e l umidificazione di quelli caratterizzati da frequente movimentazione. Si precisa inoltre che tutte le materie prime dovranno essere esenti da amianto o altre sostanze ritenute pericolose dalle vigenti normative. L efficacia del presente atto decorre dalla data di notifica della copia conforme trasmessa al soggetto interessato e al Comune di Asola (MN), a mezzo notifica a mano o raccomandata A/R. Contro il presente provvedimento, può essere presentato ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dalla data della sua prima comunicazione ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla stessa data. Mantova lì, 19/11/2014 Il Dirigente del Settore Ambiente, Pianificazione Territoriale, Autorità Portuale Arch. Giancarlo Leoni Documento informatico firmato digitalmente ai sensi dell art. 21 del D.Lgs. n.82/2005 e successive modifiche e integrazioni

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