La difesa del giardino biologico

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1 La difesa del giardino biologico Nella pratica di manutenzione del giardino è spesso necessario ricorrere ad interventi di difesa contro i parassiti delle colture. Se alcuni fondamentali principi dell agricoltura biologica, applicati al giardino, sono stati rispettati, la sensibilità delle piante ai parassiti sarà minore ed i pochi mezzi tecnici naturali a nostra disposizione risulteranno efficaci. I Reg.CE 834/07 e 889/08, consentono per la difesa dagli insetti l utilizzazione di insetticidi di origine naturale come Piretro, Azadiractina, Saponi di Potassio degli acidi grassi o oli bianchi e paraffinici (derivati però da processi di raffinazione del petrolio), Spinosad. E possibile inoltre impiegare mezzi tecnici come le trappole a feromoni per la cattura di massa o il monitoraggio degli insetti dannosi, oppure organismi antagonisti come Nematodi, Batteri, funghi e virus, oggi disponibili in formulati che ne consentono un agevole impiego. Contro i funghi parassiti vale molto un attenta prevenzione volta ad evitare il verificarsi delle condizioni che ne favoriscono lo sviluppo, tuttavia è consentito l impiego del rame nei suoi diversi formulati poltiglia bordolese, ossicloruri e idrossidi - e dello zolfo, bagnabile o in polvere, unitamente ad attivatori delle difese naturali della pianta come Propoli di api (in soluzione idro-alcolica) ed estratti di alghe, bicarbonato di sodio e argille. Per la difesa dai parassiti risulta inoltre molto utile ed economico l impiego dei macerati e dei decotti di diverse piante spontanee raccolte in natura, anche se oggigiorno i preparati erboristici a base di aglio, equiseto, assenzio, ortica ne facilitano l impiego pratico. L utilizzazione di preparati a base di piante, per stimolare lo sviluppo delle essenze del giardino, per potenziarne le difese o per combattere direttamente i parassiti, patrimonio delle prime aziende agricole biologiche, è oggi da riscoprire ed estendere poiché costituisce una peculiarità dell agricoltura biologica e biodinamica e sicuramente un campo applicativo e di ricerca stimolante e ricco di sorprese, sia in termini di potenzialità fitoiatriche che di risultati. Di seguito si riportano alcune note sull impiego di preparati a base di piante.

2 Macerati Macerato fermentato viene riempito un sacco permeabile con le parti verdi delle piante da macerare. Il sacco viene posto in un recipiente pieno d acqua e in seguito il macerato viene rimescolato ogni giorno, aggiungendo un po di farina di roccia per attenuare l odore. Dopo 7-4 giorni può essere impiegato diluito irrorando il terreno in corrispondenza delle radici. Per l impiego sulle piante diluire in rapporto di :0. Di ortica : far macerare per 8-0 gg kg di pianta fresca ( senza radici) o 200 gr di pianta essiccata in 0 lt di acqua; somministrato diluito 0 volte ( :0) sul terreno stimola la crescita delle piante in post trapianto. Diluito anche 20 volte (:20) irrorato sulle piante stimola la crescita delle piantine e previene su patata e pomodoro gli attacchi di peronospora. di Aglio o cipolla : 500 gr di foglie fresche o 200 gr di pianta essiccata in 0 lt di acqua, diluito :0 intervento al colletto e sul terreno per prevenire malattie crittogamiche. Macerato in fermentazione di ortica (Urtica spp.) : Vengono messe a bagno delle parti verdi di ortica non fiorita alla dose di 0 kg per 00 lt di acqua. Fare macerare almeno 5-6 gg, rimescolando e sommergendo il cappello di ortiche ogni giorno. L acqua del macerato può essere utilizzata contro gli afidi, diluita in rapporto di :0; se risulta inefficace, dopo 2-3 gg ripetere il trattamento concentrando maggiormente e verificando che alle concentrazioni più alte non vi siano effetti fitotossici sulle piante. di Assenzio (Artemisia absinthum): 300 gr di pianta fresca o 30 gr di pianta essiccata in 0 lt di acqua, per almeno 6 gg, non diluito, contro afidi, larve di coleotteri e lepidotteri. di Equiseto (Equisetum arvense): kg di pianta fresca, esclusa la radice, o 50 gr di pianta essiccata in 0 lt di acqua, diluito in rapporto 2

3 :5 e miscelato con macerato di ortica o con 300 gr/lt di sapone di potassio contro Afidi, Ragnetto rosso ed altri acari. di Felce aquilina (Pteridium aquilinum): kg di pianta fresca o 00 gr di pianta essiccata in 0 lt di acqua, per almeno 6-7 gg, diluito in rapporto :0 contro Afidi in primavera; sulle piante e sul terreno, non diluito contro le lumache. Decotti Porre a bagno in acqua fredda per 24 ore delle erbe essiccate o fresche, poi portare l acqua ad ebollizione e far bollire 20 minuti, poi lasciare raffreddare lentamente coprendo il recipiente. di Aloe (Aloe arborescens) : 0 gr di foglie in pezzetti in 0 lt di acqua, non diluito repulsivo per le lumache; di Assenzio (Artemisia absinthium): 300 gr di pianta fresca o 30 gr di pianta essiccata in 0 lt di acqua, non diluito, contro Cavolaia in primavera ed in estate allo sfarfallamento. di Camomilla (Matricaria chamomilla) : 50 gr di fiori essiccati in 0 lt di acqua, non diluito rinforza le piante. di Equiseto (Equisetum arvense): kg di pianta fresca, esclusa la radice, o 50 gr di pianta essiccata in 0 lt di acqua, diluito in rapporto :5 in primavera estate contro Oidio, peronospora, septoria delle ortive; malattie fungine dei fruttiferi (monilie e ticchiolature, bolla del pesco). Attivatore delle difese naturali delle piante. di Tanaceto (Tanacetum vulgare): 300 gr di pianta fresca e fiori o 30 gr di pianta essiccata in 0 lt di acqua, non diluito contro larve terricole di coleotteri o farfalle, Afidi su germogli, foglie e radici, Cavolaia, Acari su fragole, more, lamponi. Infusi Portare ad ebollizione l acqua e porvi erbe fresche o essiccate. Fare raffreddare lentamente per circa 24 ore con le erbe in infusione. 3

4 di Tanaceto (Tanacetum vulgare): 300 gr di pianta fresca e fiori o 30 gr di pianta essiccata in 0 lt di acqua, non diluito contro larve terricole di coleotteri o farfalle, Afidi su germogli, foglie e radici, Cavolaia, Acari su fragole, more, lamponi. di Aglio o Cipolla: 75 gr di bulbi tritati finemente in 0 lt di acqua. In primavera fare sulle piante alcuni trattamenti ripetuti, 2-3 a distanza di 4-5 gg l uno dall altro, contro acari, afidi e malattie crittogamiche. di Assenzio (Artemisia absinthum): 300 gr di pianta fresca o 30 gr di pianta essiccata in 0 lt di acqua, non diluito, contro acari in primaveraestate Estratti Porre delle erbe fresche o essiccate in acqua per -3 giorni curando che non vi sia fermentazione, filtrare ed utilizzare. Di ortica: lasciare a bagno in 0 lt di acqua kg di piante fresche per almeno gg. Somministrare sulle piante non diluito contro afidi. di Aglio o Cipolla: 75 gr di bulbi tritati finemente in 0 lt di acqua. In primavera fare sulle piante alcuni trattamenti ripetuti, 2-3 a distanza di 4-5 gg l uno dall altro, contro acari, afidi e malattie crittogamiche. Di semi di Pompelmo: fungicida Altri prodotti ammessi, impiegati anche in agricoltura convenzionale Polisolfuri di calcio: contro cocciniglie di pomacee (dose 5 kg/hl) e drupacee (dose 0 kg/hl), da somministrare in inverno, prima del germogliamento. Piretro naturale (f.c.keniatox, Nettafid, Piretro verde) solo o in aggiunta di Piperonil Butossido Azadiractina (estratto da Neem, Azadirachta indica) contro vari insetti ad apparato boccale masticatore, pungente-succhiante o minatori fogliari. 4

5 Oli bianchi (f.c.oliocin, Biancolio, UFO) contro cocciniglie su legno o apparato fogliare nei mesi invernali (oli invernali) o nei mesi estivi (oli estivi) in dipendenza del ciclo biologico dell insetto. *Bacillus thuringiensis var kurstaki " " var tenebrionis (f.c. Novodor, Ecotech top) NC contro Dorifora della patata " " var israelensis (f.c. Biolarkim 4) PMC contro larve di zanzara Btk HD( Dipel, Bactucide, Biobit) NC vs Lepidotteri defogliatori Btk EG 2348 (Ecotech pro, Rapax)NC vs Tortricidi,tignole,nottue,Processionaria del pino. Btk EG 237 (Ecotech Bio, Lepinox) NC " " " " Btk EG 2424 (Jack Pot BFC) NC vs larve di Coleotteri Btk SA (Delfin)NC vs tortrici ricamatori, defogliatori, nottuidi,processionaria del pino. - Batteri - Microbiologici - Virus (Madex a base di Granulovirus) vs Carpocapsa del melo - Funghi (Coniothirium minitans, Beauveria bassiana, Trichoderma harzianum,fusarium-repressivi Ampelomices quisqualis AQ0) -* Nematodi *( Nema-Gard S, Bio-Nem S, Nemasys) vs Larve di sciaridi e di rodilegno ( Exhibit 00) vs larve di oziorrinchi, maggiolini, grillotalpa. ( Devour) vs insetti terricoli e nematodi galligeni ( Nemasys H, Nema-Gard H, Bio-Nem H) vs oziorrinchi, maggiolino (Nemaslug, Nema-Gard L) vs lumache in serra e pieno campo - monitoraggio Modificatori del comportamento (Feromoni) - cattura massale Utilizzati in apposite trappole - confusione sessuale - disorientamento sessuale 5

6 Trappole cromotropiche : blu per tripidi, gialle per aleurodidi e ditteri (es. Mosca delle olive). Disporne ogni 0 mq, 20 cm sopra la vegetazione. Anticrittogamici ANTIPERONOSPORICI Rameici poltiglia bordolese ( BBS Procida,Manica, Siaram, Caffaro) NC Solfato tribasico di rame (Cuproxat, King, Idrorame flow) - idrossido di rame ( Kocide DF, Ridox Duo flow, Liquiram idrossido) Xi - ossicloruro di rame ( Cupravit Flow, Cuprocaffaro, Pasta Caffaro, Cuprossil, Colloidox) Xi Per le dosi seguire le indicazioni in etichetta. ANTIOIDICI - Zolfi - in polvere : grezzi, ventilati, attivati, bentonitici (impiego estivo) - micronizzati (con temperature > a 6 C) - bagnabili - colloidali (con temperature < a 6 C) Per le dosi seguire le indicazioni in etichetta Fungicidi di nuova registrazione: a base di Streptomyces griseoviridis su Cetriolo, melone, Ciclamino, gerbera, garofano; a base di Tricoderma harzianum: su vite e pomodoro; PRINCIPALI AVVERSITA' DELLE PIANTE ORNAMENTALI E CRITERI DI DIFESA. Cancri corticali: sono dovuti generalmente a funghi che causano il disseccamento e la spaccatura della corteccia, portando a morte la parte soprastante il punto 6

7 d'infezione. Nelle fasi iniziali i cancri si manifestano solitamente con tacche corticali depresse che possono poi interessare tutto l'anello corticale. Condizioni che favoriscono le infezioni: - Lesioni da grandine, da freddo, da insetti, da tagli; - Umidità primaverile o autunnale elevata; - Ferite di distacco delle foglie; - Terreni soggetti a ristagno, elevata presenza di azoto, scarsa dotazione in Calcio e Potassio. Tecniche di difesa: - Evitare ristagni idrici nelle parti aeree delle piante; curare il drenaggio del substrato; - Limitare l'uso di concimi azotati; - Asportare d'inverno i rami infetti e provvedere alla loro bruciatura; - Rifilare e proteggere le superfici dei grossi tagli; - Eliminare la parte cancerosa anche su branche o grossi rami, poi disinfettare con rameici (tratt. al 3%) ; - Trattamento preventivo con rameici alla caduta delle foglie per disinfettare le superfici di distacco; utile anche il polisolfuro di calcio usato contro cocciniglie. - Su piante infette eseguire tre trattamenti ) il primo a metà caduta foglie; 2) il secondo a fine caduta foglie; 3) il terzo alla ripresa vegetativa. - In piante sempreverdi procedere alla rimozione delle parti infette, disinfettare poi con rameici, valutandone prima l'eventuale fitossicità; è possibile impiegare comunque principi attivi diversi. - Su piante molto suscettibili è possibile eseguire due interventi primaverili e due autunnali in concomitanza di periodi umidi e piovosi; Elenco dei principi attivi impiegabili consigliati: Poltiglia bordolese, Solfato di rame tribasico, Idrossido di rame, Ossicloruro di rame; Marciumi radicali e del colletto sono dovuti a patogeni fungini presenti nel suolo, favoriti da ristagni di umidità, da ferite dell'apparato radicale e dalla ripetizione della coltura, nel caso di ortive o fruttiferi, o di specie affini, sulla stessa superficie. Interventi preventivi: - Drenaggio del substrato; 7

8 - Fertilizzazione organica con letame maturo o ammendanti affini; - Asportazione e bruciatura dei residui della pianta infetta; disinfezione della buca con calce. - Disinfezione dei substrati reimpiegati; - Nelle superfici del giardino coltivate ad orto è possibile effettuare la solarizzazione: la superficie viene irrigata abbondantemente e subito dopo coperta con telo di plastica trasparente nei mesi estivi più caldi; la copertura prolungata per almeno un mese assicura la scomparsa dei più pericolosi patogeni fungini senza tuttavia alterare molto la presenza di microflora antagonista dei parassiti. Dopo la solarizzazione il terreno può essere riattivato con letame maturo. - Impiego di cosiddetti "substrati repressivi" a base di funghi antagonisti di Fusarium spp. e Rhizoctonia spp., di recente immissione in commercio. - Qualora venissero riutilizzati residui di potatura nella produzione dei terricci, provvedere ad un loro accurato compostaggio. Principi attivi impiegabili nella lotta ai funghi agenti di Oidio. Gli interventi sono sconsigliati con le alte temperature (sopra i C) perché queste ultime ostacolano o bloccano l'attività dell'oidio. Consigliato l'impiego di Zolfi bagnabili, colloidali o micronizzati, o in polvere. I colloidali sono molto indicati nei periodi primaverili con temperature inferiori a 6 C. Valutare prima una eventuale sensibilità varietale allo zolfo. Principi attivi consigliati nella lotta ai funghi agenti delle cosiddette "Ruggini". Un andamento stagionale caldo-umido normalmente favorisce le infezioni, è bene comunque prima di intervenire osservare la prima comparsa di pustole. Spesso le "ruggini" compiono cicli su ospiti diversi, è bene ad esempio tenere distanti i vivai di Cupressacee sensibili (ginepri) da impianti di Rosacee. 8

9 Principi attivi consigliati nella lotta a funghi agenti di imbrunimenti e disseccamenti fogliari e dei rametti di Thuja, Chamaecyparis, Cupressus, Cupressocyparis. Si tratta di alcuni funghi che causano analoga sintomatologia Didymascella thujina, Pestalotia funerea, Kabatina thujae. Pestalotia funerea: i sintomi si osservano in inverno con iniziale cambiamento di colore della parte basale delle piante, che poi diventa gialla, rossiccia e bruna quando dissecca. Alcuni rami all'inserzione manifestano necrosi bruno-rossastre e poi disseccano. I rami morti al taglio hanno colore marrone e consistenza fibrosa. Il fungo è favorito da ferite da freddo, eccessi idrici, attacchi parassitari precedenti, condizioni di stress della pianta. Thuja standishii è resistente a Pestalotia; all'impianto scegliere sesti in grado di favorire l'arieggiamento della chioma; eliminare le piante ammalate gravemente; evitare irrigazioni per aspersione e limitare le concimazioni azotate. Da luglio fino alla fine di ottobre è possibile utilizzare Rameici, B DIFESA CONTRO INSETTI DANNOSI DELLE PIANTE ORNAMENTALI. Lepidotteri Cossidi (Cossus cossus, Zeuzera pyrina detti "Rodilegno rosso" e "Rodilegno giallo". C. cossus : colpisce le grosse branche; compie una generazione ogni 3-4 anni solari; gli adulti compaiono dalla terza decade di maggio fino a tutto agosto; le larve dopo 0-2 gg. entrano nel legno per trascorrervi tutta la fase giovanile e dare origine agli adulti nell'estate del terzo anno solare o nella primavera del quarto anno solare. La rosura di colore cuoio alla base della pianta è indice della presenza della larva all interno del tronco o delle grosse branche. Ricercare il foro d ingresso e fermare la larva introducendo un fil di ferro nella galleria. Per la lotta biotecnologica, in vivai estesi installare 0-20 trappole sessuali ad imbuto nella prima metà di maggio.per il monitoraggio installare comunque almeno 2 trappole sessuali per segnalare la presenza degli adulti maschi, nei momenti di massima cattura trattare nelle parti basse delle piante, dove 9

10 vengono deposte in gruppo le uova (,2-,7 mm di diametro e colore bruno rosso striato di nero). Per la lotta biologica : spruzzare nelle gallerie nematodi entomofagi del gen. Steinernema. Per la lotta biotecnologica : montare 0-20 trappole/ettaro con attrattivo sessuale per cattura massale dei maschi. Z. pyrina : colpisce i cimali, scavando gallerie nel centro dei germogli e dei rami. Completa il ciclo in 2-3 anni solari. Gli adulti compaiono da maggio ad agosto con massimo dei voli tra giugno e luglio, le larve neonate entrano nei germogli portandoli a disseccamento. Per la lotta biotecnologica : montare 0-20 trappole/ettaro con attrattivo sessuale per cattura massale dei maschi. Per la lotta biologica: spruzzare nelle gallerie nematodi entomofagi (gen. Steinernema). Hyphantria cunea (Ifantria americana): Attacca le foglie di varie piante ( Acero, Gelso, Tiglio, Pioppo, Salice, Olmo, Latifoglie forestali ecc., erodendone la lamina in modo caratteristico, e avvolgendole con fili di seta. A fine aprile - metà maggio compaiono gli adulti di primo volo; in giugno-luglio si sviluppano le larve che tra metà luglio e metà agosto danno origine agli adulti di secondo volo; tra agosto e settembre si sviluppano le nuove larve destinate a svernare. Per la difesa asportare i nidi di prima generazione in giugno-luglio e provvedere alla distruzione degli stessi; montare 3 trappole sessuali, per il monitoraggio dei maschi, a metà aprile, eventualmente trattare in giugno l'ovatura o le larvette con Bacillus thuringiensis var.kurstaki (BTK). Tra fine luglio e fine agosto-settembre, contro la seconda generazione, ha dato buoni risultati il Bacillus thuringiensis; è opportuno effettuare i trattamenti nel tardo pomeriggio. Metcalfa pruinosa: insetto segnalato in Italia agli inizi degli anni Ottanta; le forme giovanili sono protette da abbondanti secrezioni cerose di colore bianco. Dalle uova svernanti, da maggio a tutto giugno, sgusciano le neanidi che daranno origine agli adulti. Gli adulti deporranno le uova svernanti. Per la difesa impiegare lavaggi con acqua + detergenti ( kg/hl di sapone di potassio) oppure 20 gr. di Piretro naturale gr. hl di sapone di potassio.

11 Cocciniglie: Sono molte le cocciniglie delle ornamentali. In caso di infestazione le cocciniglie sono più vulnerabili agli interventi di difesa durante lo stadio di giovane neanide per cui sarà questo il momento di intervento, da valutare osservando le forme presenti sulla pianta. La lotta potrà essere attuata utilizzando alla schiusa delle uova (maggio-luglio a seconda delle specie interessate) l olio bianco estivo, eventualmente addizionato di piretro. Possibile l impiego di Silicato di sodio. In caso di cocciniglie che producono melata impiegare saponi di potassio da soli (000 gr/hl) o in miscela con piretro (500 gr/hl + 00 ml/hl). Non miscelare saponi con oli bianchi perché fitotossici. Ceroplastes spp. Sono cocciniglie invadenti ed è ormai comune trovarle su numerose piante ornamentali infestate da un gran numero di individui. I parassiti ricoprono sia i rami che le foglie causando ingiallimenti e deperimenti vegetativi con produzione di melata e conseguente sviluppo di fumaggini. Sono maggiormente colpite le piante di agrifoglio e di alloro. Normalmente compiono una sola generazione l anno. L ovideposizione avviene in maggio-giugno, le femmine mature depongono oltre mille uova che rimangono protette sotto lo scudetto ceroso del proprio corpo. La comparsa delle neanidi ha inizio da fine giugno-inizio luglio e si protrae per tutto il mese di luglio ed oltre. Appena nate le neanidi si disperdono nella vegetazione e infestano le foglie e i rametti, per poi svernare come femmine mature o neanide di terza età, a seconda degli ambienti. Difesa Le cocciniglie sono più vulnerabili agli interventi di difesa durante lo stadio di giovane neanide per cui, in caso di infestazione, sarà questo il momento di intervento. Il Ceroplaste del Giappone, introdotto accidentalmente in Italia negli anni ottanta, non sembra possedere ancora efficaci nemici naturali indigeni pertanto la lotta chimica potrà essere attuata utilizzando alla schiusa delle uova (metà-fine giugno-luglio) un prodotto selettivo, nei confronti di eventuali ausiliari, come l olio bianco estivo. Cocciniglia dell Alloro (Aonidia lauri)

12 Questa cocciniglia infesta il fusto e le ramificazioni, dando origine a incrostazioni dovute alla presenza del parassita, mentre sulle foglie si colloca lungo le nervature principali colonizzando entrambe le pagine. Il danno si manifesta sulle foglie con ingiallimento e conseguente appassimento, lasciando la pianta parzialmente spoglia soprattutto nella parte interna della chioma. Esso è procurato dalle punture degli insetti che iniettano, mediante la saliva, sostanze tossiche e dall asfissia a cui vengono a trovarsi gli organi per l enorme quantità di parassita presente. La cocciniglia è più vulnerabile agli interventi di difesa durante lo stadio di giovane neanide per cui, in caso di infestazione, sarà questo il momento di intervento con olio bianco estivo alle dosi consigliate in etichetta. Opportuni interventi di potatura possono aiutare nel contenimento della cocciniglia. Afidi Detti comunemente "pidocchi", infestano un grandissimo numero di specie coltivate e spontanee. Oltre al danno diretto, possono trasmettere pericolose virosi. Identificazione e danno Le colonie di Afidi producono un abbondante quantità di melata che imbratta la vegetazione e gli eventuali arredi verdi presenti. La melata inoltre provoca ustioni fogliari per effetto lente, occlude gli stomi determinando asfissia e sviluppo di fumaggini (funghi saprofiti appartenenti a diversi generi) che anneriscono la vegetazione e i frutti. Le fondatrici pungono le nervature delle giovani foglie provocando la necrosi dei tessuti e la conseguente deformazione del lembo fogliare, altri danni sono provocati dalle punture trofiche che determinano un arresto di sviluppo dei germogli, fiori, foglie e frutti colpiti ed una loro deformazione. Infine si hanno deperimenti vegetativi tramite colatura dei fiori, avvizzimento, deformazione o arresto dello sviluppo di germogli e giovani rami. Difesa con mezzi naturali Alla comparsa delle fondatrici impiegare Piretro (al 4% di principio attivo) alla dose di ml/ettolitro di acqua. Ripetere l intervento in relazione alla presenza delle colonie di afidi. E possibile addizionare a 00 ml di Piretro almeno 500 gr di Sapone molle di Potassio per ettolitro di acqua,

13 migliorandone l azione insetticida e abbinando l azione di detergenza della melata. Il Sapone molle di Potassio può essere utilizzato anche da solo alla dose massima di kg/ettolitro di acqua, anche se è buona norma, prima dell impiego, saggiarne la fitotossicità su alcune piante per escludere effetti indesiderati dovuti alla sensibilità varietale. E ancora possibile sostituire il Sapone con il Silicato di Sodio ( gr/ettolitro) che possiede un notevole potere adesivante e risulta caustico per gli afidi; anche in tal caso è buona norma effettuare preventivamente un saggio di fitotossicità. Nel caso di colonie persistenti, l azione del Piretro può essere potenziata dall addizione di Olio paraffinico alla dose di ml/ettolitro di acqua, limitando l uso a casi di reale necessità. E assolutamente da evitare la miscela tra Olio e Sapone molle di Potassio o Zolfo per la fitotossicità. Un prodotto di recente impiego è l Olio di Neem (si hanno prodotti registrati a base di Azadiractina) ottenuto da Azadirachta indica interessante per l azione repellente, fagodeterrente (diminuzione dello stimolo alla nutrizione) e inibitrice dello sviluppo dell insetto, è da impiegare alla dose di 00 ml/hl di acqua. Fillossera della quercia Le punture trofiche sulle foglie di leccio causano la deformazione del lembo fogliare e la comparsa di numerose punteggiature giallastre, spesso confluenti, seguite più tardi da necrosi dei tessuti che le fanno apparire di colore bruno-giallastro bordato di rosso. Le foglie fortemente colpite si accartocciano, disseccano e cadono. Si può anche avere comparsa di melata con conseguente sviluppo di fumaggini sulle foglie sottostanti. Il sintomo, per quanto riconoscibile, in assenza delle caratteristiche neanidi può essere confuso con danni da fisiopatie. Lo svernamento è affidato alle uova deposte sui rami; queste si schiudono con la ripresa vegetativa della pianta per originare una fondatrice che, a maturità, depone uova non fecondate (partenogenetiche) dalle quali nascono forme attere, cioè prive di ali, e alate. Inoltre, se su leccio è presente una nuova vegetazione, le forme attere continuano a riprodursi sulla stessa pianta, mentre le forme alate si spostano su querce a foglia caduca; dove si avrà una nuova generazione di forme attere seguita da un altra di alate.

14 Quest ultime ritorneranno in autunno su leccio e daranno origine a femmine e maschi, che dopo l accoppiamento, produrranno uova destinate a superare l inverno. Si possono avere da 5 a 8 generazioni all anno, mentre sulle specie a foglia caduca da 2 a 3 generazioni all anno. Criteri di difesa: La difesa dal parassita, anche con mezzi chimici convenzionali, è molto problematica e non sempre efficace. La particolarità delle alberature di leccio, in ambito urbano e nei parchi fa si che non sia consigliabile l esecuzione di trattamenti chimici, anche in considerazione del fatto che i danni, per quanto gravi, non compromettono la sopravvivenza delle piante. La difesa dunque presuppone un diverso approccio integrato. In considerazione del fatto che nelle quinte di verde si ha sovente un maggior grado di infestazione sulla giovane vegetazione, stimolata dagli interventi di potatura, in alcuni casi vengono oggi adottate iniezioni al tronco di soluzioni a base di insetticidi endoterapici, tuttavia non consentiti in agricoltura biologica. In altre aree dove il danno estetico può essere sopportabile e la Fillossera poco favorita dalla vegetazione adulta è consigliabile limitare gli interventi di potatura e non intervenire con trattamenti con lo scopo di favorire i nemici naturali dell insetto ed eliminare del tutto i rischi di contaminazione ambientale. La difesa presuppone comunque un continuo monitoraggio del fitomizo, utile ad evidenziarne la dinamica di popolazione, e uno studio degli antagonisti naturali presenti nell ecosistema parco per valutare l efficacia dei rapporti di predazione-parassitizzazione. Su piante contenute è possibile intervenire con Azadirachtina. Psilla del bosso La psilla compie una sola generazione all anno con popolazioni presenti durante i mesi primaverili. Le uova vengono deposte all inizio dell estate sotto le scaglie delle gemme. Lo sviluppo embrionale si conclude in autunno, ma le neanidi trascorrono l inverno in diapausa senza sgusciare dall uovo. L insetto è protetto dalla vegetazione fitta delle siepi dove può ristagnare l umidità, le neanidi, con corpo tozzo e ricoperto di cera bianca, tra marzo e aprile pungono le foglioline causandone il ripiegamento a cucchiaio, con

15 concavità verso la pagina superiore; i germogli colpiti si presentano a rosetta e di scarso sviluppo. Le neanidi svernanti entrano in attività in marzo-aprile pungendo le foglie che si ripiegano a cucchiaio. Nella concavità si proteggono le neanidi. Per la difesa : sfoltire la chioma; in marzo-aprile intervenire contro le neanidi con Piretro naturale (20 gr.) + olio bianco ( 300 gr./hl) o in alternativa Piretro naturale (20 gr/hl) + Sapone di Potassio (500 gr/hl) Psilla dell alloro Gli insetti vivono esclusivamente sull alloro e infestano le foglie più giovani. Il fitomizo sverna come adulto riparato in mezzo alla vegetazione della stessa pianta o di altre sempreverdi ubicate nelle vicinanze. In primavera, alla ripresa vegetativa, fuoriesce e dopo un breve periodo di nutrizione avvengono gli accoppiamenti seguiti dalla deposizione delle uova entro una porzione del lembo che si ripiega per effetto delle punture compiute dalle femmine. Le forme giovanili appaiono di colore giallognolo e ricoperte di abbondanti secrezioni cerose, protette dai ripiegamenti delle foglie. Nel corso dell anno si possono avere 4-5 generazioni con forti danni alla giovane vegetazione. Difesa Attuare potature di rimonda per asportare i germogli colpiti. Su allori in siepe e vigorosi intervenire preventivamente, se si sono verificati danni in precedenza, alla ripresa vegetativa contro le prime forme.utilizzare estratto di piretro o altri prodotti naturali con le modalità previste per la difesa dagli Afidi. Cecidomia del bosso Colpisce le foglie causando la formazione di mine rigonfie, particolarmente verso la pagina inferiore. Adulto piccolo, 3 mm, di colore giallo-arancio, larva apoda, giallognola vive all interno della mina fogliare, pupa di colore arancione. Compie una generazione all anno e sverna come larva all interno delle mine. Le femmine depongono le uova nel mesofillo, in profondità, nella pagina inferiore delle foglie, a fine primavera-estate compaiono aree circolari decolorate del lembo che tendono a rigonfiarsi. Le mine perdurano per

16 l autunno e l inverno, nella primavera successiva ( aprile-maggio) si avrà lo sfarfallamento con lacerazione della sottile epidermide fogliare. Difesa Eliminare e distruggere i germogli ed i rametti con foglie molto infestate prima di aprile-maggio. Subito dopo lo sfarfallamento degli adulti è possibile impiegare estratto di piretro (50 ml/hl) per ostacolare le ovideposizioni, data la scarsa persistenza del piretro (3 gg) l intervento può essere poco efficace. Un prodotto di recente impiego è l Olio di Neem (si hanno prodotti registrati a base di Azadiractina) ottenuto da Azadirachta indica interessante per il suo parziale assorbimento da parte dei tessuti fogliari, per l azione repellente, fagodeterrente (diminuzione dello stimolo alla nutrizione) e inibitrice dello sviluppo dell insetto, è da impiegare alla dose di 00 ml/hl di acqua. Per l effetto repellente, contro le femmine ovideponenti utilizzare macerato di ortica o estratto di aglio. Tripidi: pericoloso gruppo di insetti, in grado di infestare un grande numero di piante coltivate e spontanee. Sono in grado di trasmettere virosi delle piante floricole e ornamentali. Molto diffuso su foglie di piante da siepe, ed in particolare su Viburnum tinus e Prunus laurocerasus, il tripide Heliotrhips haemorrhoidalis. I Tripidi infestano la pagina inferiore delle foglie e con le loro punture sottraggono i succhi cellulari e i pigmenti clorofilliani causando diffuse depigmentazioni dei tessuti. Le foglie fortemente infestate assumono una colorazione argenteo-bronzata e presentano nella pagina inferiore numerosissime goccioline escrementizie che, solidificando, assumono un aspetto scuro bituminoso. Gli insetti compiono diverse generazioni all anno: 3-4 all aperto e fino a 6-7 in ambiente protetto, con cicli di sviluppo di 3-4 settimane. All aperto svernano riparati nelle anfrattuosità della corteccia o fra le foglie secche presenti sulla superficie del suolo, mentre sulle piante in ambiente protetto e riscaldato i tripidi, pur rallentando la loro attività, continuano a riprodursi anche in inverno. Difesa La difesa contro i tripidi delle piante ornamentali risulta problematica per la caratteristica degli adulti di nascondersi durante il giorno, per l elevata

17 prolificità delle specie, per l alta probabilità di differenziare ceppi resistenti agli insetticidi utilizzati, per la capacità di trasmettere pericolose virosi e per l elevatissimo numero di specie ornamentali attaccate. Nelle aree naturalizzate i tripidi sono predati da numerosi nemici naturali; tra questi sono stati riconosciuti per la loro importanza alcuni acari o insetti rincoti appartenenti al genere Orius (O. laevigatus, O. maiusculus, O. insidiosus, ecc.), solitamente falcidiati da trattamenti con prodotti chimici ad ampio spettro di azione come Piretroidi (da non confondere con Piretro), Esteri fosforici e Carbammati. Di conseguenza l impiego di prodotti più selettivi o naturali risulta vantaggioso perché non danneggiando tali ausiliari favorisce un naturale contenimento dei tripidi. Utilizzare sulle piante in giardino o in serra trappole di colore blu ogni 0 mq di superficie. In serra è possibile effettuare tre lanci a distanza di 8-0 giorni l uno dall altro di Orius laevigatus, rincote predatore di Tripidi, in ragione di individuo/mq per lancio. Sulle piante ornamentali utilizzare piretro + olio bianco per interventi fogliari; preferire le ore serali per il trattamento. La conservazione dei nemici naturali (Antocoridi) è un utile fattore di controllo dei tripidi. Nella difesa con mezzi naturali, anche se l efficacia può risultare limitata, è possibile impiegare Piretro (al 4% di principio attivo) alla dose di ml/ettolitro di acqua alle prime ore del giorno. L intervento può essere ripetuto in relazione all efficacia del primo e dunque alla presenza di neanidi e adulti sulle foglie. E possibile addizionare a 00 ml di Piretro almeno 500 gr di Sapone molle di Potassio per ettolitro di acqua, migliorandone l azione insetticida. Il Sapone molle di Potassio può essere utilizzato anche da solo alla dose massima di Kg/ettolitro di acqua, anche se è buona norma prima dell impiego saggiarne la fitotossicità su alcune piante per escludere effetti indesiderati dovuti alla sensibilità varietale. E ancora possibile sostituire il Sapone con il Silicato di Sodio ( gr/ettolitro) che possiede un notevole potere adesivante; anche in tal caso è buona norma effettuare preventivamente un saggio di fitotossicità. Dopo la potatura, specie se energica, intervenire sulle giovani foglie con Azadirachtina. Nel caso di infestazioni persistenti l azione del Piretro può essere potenziata dall addizione di Olio bianco o paraffinico alla dose di ml/ettolitro di acqua. E assolutamente da evitare la miscela tra Olio e Sapone molle di Potassio o Zolfo per la fitotossicità. Per la difesa con mezzi alternativi, in

18 serra o sulle siepi e possibile disporre trappole cromotropiche di colore blu in ragione di una ogni 0 mq di superficie. Utilizzare in serra Orius laevigatus, rincote predatore di Tripidi. Cameraria dell ippocastano La larva dà origine, durante la sua attività trofica a carico delle foglie, ad una mina di circa 4 cm che provoca danni seri, come: la diminuzione dell attività fotosintetica, filloptosi precoce, seconda fioritura, ridotto accrescimento delle giovani piante con forti rischi di sopravvivenza delle stesse. Le mine inizialmente si presentano rotonde, a contorno netto ed in seguito diventano sinuose. L epidermide trasparente lascia intravedere, in controluce, sia la larva, sia le feci della stessa. Ciclo biologico: Dopo l'introduzione in Italia, è stata segnalata per la prima volta in Alto Adige nel 992 e la seconda in Friuli Venezia Giulia nel 997. Il fitofago sverna prevalentemente come crisalide nelle mine delle foglie cadute e più raramente come adulto. Compie quattro generazioni che col passare del tempo si sovrappongono. La femmina depone uova singole sulla pagina superiore delle foglie. Criteri di difesa: La lotta può essere di tipo fisico o chimico. Quello fisico riguarda l eliminazione delle foglie cadute. In piante ancora di dimensioni ridotte può essere impiegata Azadirachtina. Salvatore Di Napoli (salvodnp@gmail.com)

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