Rev.01 ed. Luglio 2009

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1 S E A S O C I E T A' E L E T T R I C A D I F A V I G N A N A S P A Sede amministrativa: Via E. Amari n Palermo Tel Fax Ufficio di Favignana: Via S. Corleo n Favignana (TP) Tel Fax Iscritta al n. REA c/o Ufficio Registro delle Imprese di Palermo Cod fisc. e Pert. IVA Capitale sociale ,00 I.V. REGOLA TECNICA PER LA CONNESSIONE DI UTENTI ATTIVI E PASSIVI ALLA RETE MT DELLA SEA - SOCIETA ELETTRICA DI FAVIGNANA Rev.01 ed. Luglio 2009 L ELABORATO E TUTTE LE INFORMAZIONI CHE VI SONO CONTENUTE SONO DI ESCLUSIVA PROPRIETÀ DELLA SEA SPA E NON POSSONO ESSERE COPIATI, RIPRODOTTI, RESI PUBBLICI SENZA AUTORIZZAZIONE SCRITTA DEL PROPRIETARIO.

2 INDICE 1. SCOPO CAMPO DI APPLICAZIONE RESPONSABILITA RIFERIMENTI DEFINIZIONI REGOLE TECNICHE DI CONNESSIONE CARATTERISTICHE ELETTRICHE DELLA RETE MT SEA CARATTERISTICHE DI ESERCIZIO DELLA RETE MT SEA CRITERI PER LA DEFINIZIONE DELLA CONNESSIONE Livello di tensione per la connessione Schemi d inserimento Schema di connessione REGOLE TECNICHE DI CONNESSIONE COMUNI A TUTTI GLI UTENTI Punto di consegna, confini di competenza funzionale e di proprietà Caratterisitche dei locali Impianto di terra Sistemi di misura dell energia IMPIANTO DI UTENZA PER LA CONNESSIONE Dispositivo Generale Sistema di Protezione Generale Regolazione della Protezione Generale TA e TV Limiti sui Trasformatori MT/bt REGOLE TECNICHE DI CONNESSIONE PER GLI UTENTI ATTIVI Pag. 2 di 22

3 AVVERTENZE: Il presente documento è stato redatto in conformità ai requisiti della Norma CEI 0-16 Regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti AT ed MT delle imprese distributrici di energia elettrica Seconda edizione, data pubblicazione Tutti i valori e parametri indicati nel presente documento sono quelli vigenti al momento della sua edizione e sono forniti a puro titolo indicativo. Essi devono intendersi aggiornati via via che saranno emanate nuove Norme e/o Delibere in proposito. Pag. 3 di 22

4 1. SCOPO Con Delibere Arg/elt n 33/08 e n 119/08, l Autorità per l Energia Elettrica e il Gas ha riconosciuto la Norma CEI 0-16, a partire dal 01 aprile 2009, quale Regola Tecnica di riferimento per le connessioni, in immissione e prelievo, alle reti di distribuzione dell energia elettrica con tensione nominale superiore a 1kV. Scopo del presente documento è quello di fornire una sintesi della regola tecnica di connessione, in conformità a quanto specificato nella Norma di riferimento CEI 0-16, ai soggetti richiedenti la connessione alla rete elettrica di distribuzione in MT della SEA Società Elettrica di Favignana (di seguito denominata SEA). 2. CAMPO DI APPLICAZIONE Il presente documento si applica alle connessioni alla rete in MT della SEA con riferimento a: a) nuove connessioni; b) modifica della connessione, ivi incluso l aumento della potenza di connessione; c) il rifacimento della connessione. Il presente documento non contiene le prescrizioni integrative riguardanti i clienti con carichi disturbanti (armoniche, flicker, ecc.). La SEA si impegna a fornire ai propri utenti MT una tensione con caratteristiche conformi alle Normative CEI EN 50160; l utente da parte sua si impegna ad installare esclusivamente apparecchiature che non deturpino la qualità della tensione e che rispettino i dettami della Normativa IEC serie relativa alla compatibilità elettromagnetica. 3. RESPONSABILITA I soggetti tenuti ad applicare le disposizioni del presente documento sono la SEA ed il soggetto richiedente la connessione. 3. RIFERIMENTI Norma CEI 0-16 Regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti AT ed MT delle imprese distributrici di energia elettrica. 4. DEFINIZIONI Utente: Soggetto che utilizza la rete per immettere o prelevare energia elettrica; si distinguono in: utenti attivi a cui appartengono gli impianti che contengono qualsiasi macchinario (rotante o statico) che converta ogni forma di energia utile in energia elettrica in corrente alternata previsto per funzionare in parallelo (anche transitorio) con la rete ed utenti passivi a cui appartengono tutti gli impianti non ricadenti nella definizione precedente. Connessione: collegamento ad una rete di un impianto elettrico per il quale sussiste, almeno in un punto, la continuità circuitale, senza interposizione di impianti elettrici di terzi, con la rete medesima. Pag. 4 di 22

5 Soggetto richiedente la connessione: è il soggetto titolare di una richiesta di accesso alla rete di distribuzione MT SEA finalizzata alla connessione di impianti elettrici di nuova realizzazione o finalizzate alla modifica della connessione di utenze già connesse alla rete MT. Modifica della connessione: è una qualsiasi modifica di un impianto di rete per la connessione previamente definito, casusata da esigenze di modifica ad impianti elettrici connessi alle reti elettriche. Potenza di connessione: è la potenza dell impianto espressa in kva o eventualmente in kw per la quale è richiesta la connessione (è da intendersi un fattore di potenza istantaneo cosφ uguale o superiore a 0.9. Soluzione tecnica minima per la connessione: è la soluzione per la connessione, elaborata dalla SEA in seguito ad una richiesta di connessione, necessaria e sufficiente a soddisfare la predetta richiesta. Essa può essere generale per illustrare le motivazioni tecniche sottostanti alla definizione di particolari condizioni e modalità di esercizio della connessione e dell impianto del soggetto richiedente oppure di dettaglio, elaborata in seguito all ottenimento delle necessarie autorizzazioni, e che rappresenta di fatto il documento esecutivo di riferimento per la realizzazione degli impianti. Impianto per la connessione: l insieme degli impianti necessari per la connessione alla rete di un impianto di utenza. Impianto di rete per la connessione: la porzione di impianto per la connessione di competenza della SEA. Impianto di consegna): la porzione di impianto di rete per la connessione adiacente all impianto di utenza per la connessione, installata su aree (in locali) messe a disposizione dall Utente, tipicamente al confine tra la proprietà dell Utente medesimo e il suolo pubblico. Il punto di consegna è individuato al confine tra l impianto di rete per la consegna e l impianto di utenza per la connessione. Impianto di utenza per la connessione: la porzione di impianto per la connessione la cui realizzazione, gestione, esercizio e manutenzione rimangono di competenza del soggetto richiedente la connessione. Punto di connessione: punto della rete (nell assetto preesistente la connessione) nel quale si inserisce l impianto di rete per la connessione. Punto di consegna: punto tra la rete e l impianto di Utente per la connessione, dove avviene lo scambio dell energia tra rete e Utente. Esso può coincidere con il punto di confine. Punto di confine: punto tra la rete e l impianto di Utente per la connessione, dove avviene la separazione di proprietà tra rete e Utente. Cavo di collegamento: Tratto di cavo, completo di terminazioni, che collega il punto di consegna ai morsetti di entrata del Dispositivo Generale di Utente MT Dispositivo Generale (DG): apparecchiatura di manovra e sezionamento la cui apertura (comandata dal Sistema di Protezione Generale) assicura la separazione dell intero impianto dell Utente dalla rete Sistema di Protezione Generale (SPG): sistema di protezione associato al Dispositivo Generale, composto da: trasduttori di corrente (e, se previsti, trasduttori di tensione) con le relative connessioni al relé di protezione, relé di protezione con relativa alimentazione, circuiti di apertura dell interruttore. Pag. 5 di 22

6 Fig. 1 Configurazione generale del collegamento d utente (caso di utente passivo) Pag. 6 di 22

7 5. REGOLE TECNICHE DI CONNESSIONE 5.1 CARATTERISTICHE ELETTRICHE DELLA RETE MT SEA tensione di esercizio: 20 kv tensione di riferimento per l isolamento: 24 kv frequenza nominale: 50 Hz stato del neutro: isolato corrente di cortocircuito trifase 12,5 ka I valori delle correnti di guasto monofase a terra e del tempo di eliminazione della corrente di guasto a terra, che consentono di definire il dimensionamento degli impianti di terra dell utente secondo la Norma CEI 11-1, verranno comunicati dalla SEA in occasione della richiesta di connessione. Essendo la rete di distribuzione MT della SEA con neutro isolato, il valore in ampere della corrente di guasto monofase a terra verrà determinato convenzionalmente secondo la formula empirica riportata nella Norma CEI 0-16: I F dove: = U ( 0,003 L + 0, L ) 1 2 U tensione nominale tra le fasi della rete in kv L 1 somma delle lunghezze in km delle linee aeree L 2 somma delle lunghezze in km delle linee in cavo, ordinariamente collegate metallicamente fra loro durante il funzionamento della rete in condizioni normali 2 In conformità alla Norma CEI 11-1, nel caso in cui il primo guasto monofase a terra sia eliminato in un tempo superiore a 1 secondo, la SEA comunicherà all utente il tempo di eliminazione ed il valore della corrente di guasto doppio monofase a terra calcolato, secondo la Norma CEI EN , sulla base della corrente trifase massima di cortocircuito di dimensionamento delle apparecchiature (con tensione nominale del sistema pari a 20 kv gli impianti devono tollerare correnti di cortocircuito non inferiori a 12,5 ka). 5.2 CARATTERISTICHE DI ESERCIZIO DELLA RETE MT SEA La SEA gestisce sull isola di Favignana una rete elettrica in MT isolata, intendendo per esso la mancanza di connessione al continente con la rete elettrica nazionale. La rete MT di distribuzione è attualmente esercita dalla SEA in modo radiale con n 2 dorsali principal i in uscita dalla centrale di produzione e con la possibilità di controalimentazione tra le due suddette linee MT in modo tale da assicurare la continuità del servizio su una ampia porzione di rete in caso di guasto su una di esse. La rete di distribuzione in MT è protetta in centrale contro il cortocircuito, il sovraccarico ed i guasti a terra ma non è strutturata e coordinata in modo da operare l eliminazione selettiva dei cortocircuiti lungo la stessa rete. Pag. 7 di 22

8 In alcune cabine MT/bt sono stati installati interruttori di manovra-sezionatori motorizzati telecontrollabili da remoto al fine di ottenere la rapida selezione della porzione di rete sede di guasto. In ogni caso, come ribadito dalla Norma di riferimento CEI 0-16, le protezioni adottate dalla SEA non hanno in alcun modo lo scopo di proteggere gli impianti di utente e di conseguenza la protezione di tali impianti è esclusivamente a carico dell utente stesso. 5.3 CRITERI PER LA DEFINIZIONE DELLA CONNESSIONE A partire dalla richiesta di connessione da parte dell utente, la SEA valuta la soluzione tecnica per la connessione definendo: a) livello di tensione per la connessione in relazione alla potenza che è possibile connettere (sfruttamento delle linee e dei trasformatori); b) schema di inserimento dell impianto in funzione della dislocazione dei carichi circostanti (caratteristiche della rete limitrofa), sia nell assetto della rete attuale che previsionale; c) schema di connessione Livello di tensione per la connessione In genere, la potenza che è possibile connettere in funzione del livello di tensione è indicata nella Tab.1. Tab.1 Valori indicativi di potenza che è possibile connettere sui differenti livelli di tensione Schemi d inserimento La definizione dello schema e del punto di inserimento dell impianto dell utente nella rete MT è condotta dalla SEA considerando le opportunità di inserimento legate alla vicinanza della rete MT e delle eventuali cabine secondarie. Gli schemi di inserimento adottati dalla SEA sono: d) in entra-esce su linea MT esistente e) in antenna da cabina MT/bt esistente Rispetto ai possibili schemi di inserimento definiti nella Norma CEI 0-16 la SEA non applica inserimenti ad antenna da stazione AT/MT in quanto non presenti nella propria rete di distribuzione e non effettua inserimenti rigidi a T o in antenna con organo di manovra su linee esistenti in quanto, benché i più semplici e meno onerosi, riducono l affidabilità e la continuità del servizio della rete MT. Pag. 8 di 22

9 Fig. 2 Schemi di inserimento su linea esistente in entra-esce ed inserimento in antenna su cabina esistente Gli schemi di connessione alla rete MT adottati dalla SEA sono entrambi affidabili (l indice di affidabilità è correlato alla durata cumulata delle interruzione del servizio in ore/anno); nel caso di collegamento in entraesce può essere ridotta la durata della disalimentazione a causa di guasti sul sistema di alimentazione o per lavori di manutenzione programmati qualora l utente medesimo possa essere controalimentato. A seguire in Tab.2 si riportano le indicazioni generali (non strettamente vincolanti) sulla scelta degli schemi di connessione in funzione della tipologia di utenza e della relativa potenza di connessione. Potenza disponibile [MW] Rete Entra-Esce Antenna su Cabina Utenti Passivi 0,1 0,2 Potenza installata [MW] Utenti Attivi bt NA NA MT X X 0,2-3 MT X X 0,1 0,2 Rete Entra-Esce Antenna su Cabina bt NA NA MT X X 0,2-1 MT X X 1-3 MT X Soluzione sconsigliata Tab.2 Criteri di preferenza degli schemi di inserimento Pag. 9 di 22

10 5.3.3 Schema di connessione A prescindere dalla soluzione di connessione prescelta, per l impianto di connessione si ha sempre la situazione impiantistica di Fig.3 (nel caso di utenti attivi le apparecchiature di misura dovranno essere collocate appena a valle del Dispositivo Generale dell utente). Come evidenziato dallo schema di Fig.3 in ogni caso il locale dedicato all impianto di rete per la consegna deve poter ospitare le apparecchiature per un eventuale adozione successiva dell inserimento in entra-esce. Gli impianti d utenza per la connessione consistono nel cavo MT di collegamento ed il Dispositivo Generale (o dispositivi generali). Il cavo di collegamento e la parte di rete a monte del primo dispositivo di protezione dell utente sono protetti dal Dispositivo Generale e dal Sistema di Protezione Generale dei quadri MT della centrale di produzione. Per rendere minime le probabilità di guasto su questa sezione di impianto si devono rispettare le prescrizioni di seguito riportate nel presente documento. In particolare la parte di impianto indicata con il numero 2 in Fig.3 (che non comprende quindi tutto il rimanente impianto d utenza) può essere realizzata esclusivamente nei modi che verranno in sintesi di seguito illustrati (per maggiori dettagli riferirsi alla Norma CEI 0-16). Fig. 3 Schema di collegamento fra la cabina consegna e impianto di utente (caso di utente passivo) Pag. 10 di 22

11 5.4 REGOLE TECNICHE DI CONNESSIONE COMUNI A TUTTI GLI UTENTI Punto di consegna, confini di competenza funzionale e di proprietà Al fine di ottenere chiarezza nei rapporti intercorrenti tra la SEA e l Utente nonché la chiara individuazione delle responsabilità inerenti la conduzione e la manutenzione degli impianti, le attività della SEA devono essere separate dalle attività svolte dall Utente e pertanto i confini e gli impianti devono essere realizzati conformemente a quanto di seguito riportato. Per ottemperare inoltre agli obiettivi di controllo della continuità circuitale della rete MT da parte della SEA è necessario che gli organi di manovra, facenti parte dell impianto di rete per la connessione, siano sempre accessibili ai tecnici della SEA in turno continuo nell arco delle 24 ore della giornata e nell arco dell intero anno. Come evidenziato in Fig.1 e Fig.3, il punto di consegna è ubicato nell impianto di rete per la connessione, ed è definito dai morsetti a valle del dispositivo di sezionamento della SEA che alimenta l impianto Utente, cui si attesta il terminale del cavo di collegamento; esso costituisce di fatto il confine funzionale e di proprietà tra impianto di rete per la connessione, di competenza della SEA, e impianto di utenza per la connessione, di competenza dell Utente. Il fabbricato civile relativo alla cabina di consegna di norma appartiene all Utente ed i confini di proprietà devono coincidere con i confini di competenza funzionale che, ai fini delle regole tecniche di connessione, rappresentano la separazione tra l attività della SEA e quella dell Utente Caratterisitche dei locali L Utente deve mettere a disposizione della SEA: o un locale di consegna che la SEA attrezzerà con le apparecchiature di manovra e sezionamento di propria fornitura atte a sezionare l impianto dell Utente dal resto della rete MT; o un locale per i complessi di misura (locale di misura). Ai suddetti locali il personale della SEA deve poter accedere in modo diretto, preferibilmente da strada aperta al pubblico, con mezzi adatti ad effettuare gli interventi necessari, senza necessità di preavviso nei confronti dell'utente e senza vincoli o procedure che regolamentino gli accessi (sempre accessibili in turno continuo nell arco delle 24 ore della giornata e nell arco dell intero anno). Il locale di misura deve essere sempre accessibile sia all Utente sia al personale SEA mentre l accesso al locale consegna dovrà essere riservato esclusivamente al personale SEA. L attivazione della connessione è subordinata alla sottoscrizione da parte del cliente dell atto relativo all uso da parte della SEA del locale per l impianto di consegna e per le eventuali ulteriori servitù necessarie. Pag. 11 di 22

12 Tali locali devono essere di adeguate dimensioni e posti al margine dell area dell Utente stesso, tranne i casi di oggettiva impossibilità; inoltre devono avere caratteristiche statiche, meccaniche e strutturali adeguate al loro impiego, secondo quanto previsto dalle norme vigenti (nello specifico dovranno essere protetti dagli agenti atmosferici al fine di impedirne infiltrazioni d acqua ed in funzione della loro definitiva collocazione di struttura adeguata ad ambienti fortemente aggressivi legati alla vicinanza al mare). È comunque responsabilità dell Utente mantenere adeguate nel tempo le caratteristiche di tutti i locali sopra citati in termini di coibentazione, impermeabilizzazione e sigillatura della cabina stessa. Inoltre sarà cura del cliente provvedere alle necessarie manutenzioni e riparazioni, con eccezione dei piccoli interventi all interno dei locali utilizzati dalla SEA, connessi alla presenza ed all esercizio degli impianti SEA. La misura dell'energia prelevata da un Utente passivo deve avvenire in prossimità del punto di consegna in MT attraverso trasformatori di misura di competenza della SEA (non è consentita l installazione di tali trasformatori di misura sull impianto bt dell Utente) mentre la misura dell'energia immessa e prelevata da un Utente attivo deve avvenire in prossimità del punto di connessione in MT attraverso trasformatori di tensione e di corrente di misura di competenza dell Utente stesso (Vedasi delibera AEEG 5/04, 182/06). I locali di consegna e di misura devono corrispondere alle seguenti tipologie: o cabina bassa in box prefabbricato; o cabina costruita in loco; o cabina in box interrata al di sotto del piano stradale; o locali in edificio civile. Le dimensioni del locale di consegna devono di regola consentire l adozione dello schema di inserimento in entra-esce che potrebbe rendersi necessario in un secondo tempo. A titolo indicativo l occupazione di superficie complessiva di locale consegna e misure deve essere di circa 12 m 2. Sulla stessa sbarra MT facente parte dell impianto di rete per la consegna, la SEA potrà prevedere la predisposizione per la realizzazione della derivazione di un trasformatore MT/bt (cabina secondaria) funzionale all attività di distribuzione in bt della SEA; in tal caso la disponibilità di eventuali superfici maggiori, qualora finalizzate alla somministrazione di forniture in bt a soggetti diversi rispetto al richiedente la connessione, sarà regolata da accordi specifici tra Utente e SEA. Qualora nel locale di consegna non sia presente una trasformazione MT/bt, l Utente è tenuto a fornire sia al locale di consegna, sia al locale di misura, un'alimentazione monofase bt, derivata dai propri impianti, consistente in una presa 2P+T 16 A 230 V con fusibili rispondente alla Norma CEI EN nonché a realizzare a regola d arte un adeguato impianto d illuminazione per tutti i locali, da alimentare dall impianto bt dell Utente stesso. Le aperture esistenti nel locale di consegna (porte e finestre di aerazione) devono garantire una sufficiente ventilazione naturale e tali da non mettere il locale stesso in comunicazione con luoghi che presentino pericolo di esplosione o incendio (le aperture dei locali dovranno comunicare esclusivamente con spazi a cielo aperto). Pag. 12 di 22

13 I locali di consegna e di misura devono essere corredati di porta, fornita dall Utente, mentre la serratura è fornita e installata a cura della SEA. Parimenti, sono di competenza dell Utente le griglie di aerazione, il coperchio per l eventuale pozzo di accesso e la carpenteria necessaria. Prima del perfezionamento della connessione, l Utente deve fornire per la cabina (sia quelle inserite in edifici che quelle costituenti un fabbricato a sé stante) la dichiarazione attestante che le prestazioni delle strutture siano rispondenti a quanto sopra prescritto ed accompagnate da: certificato di agibilità dei locali in muratura (se costruiti in loco); certificato di Deposito rilasciato dalla Presidenza del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici -Servizio Tecnico Centrale - ai sensi della Legge 5 novembre 1971 n 1086 art. 9 D.M. 3 dicembre 1987 n. 39 e s.m.i. - del fornitore (in caso di cabina bassa in box prefabbricato); dichiarazione rilasciata dal costruttore della rispondenza dei locali alla Norma CEI 11-1 (salvo quanto disposto al punto successivo); dichiarazione rilasciata dal fornitore della rispondenza dei locali e degli impianti degli stessi alla Norma CEI (in caso di cabina bassa in box prefabbricato). Deve inoltre essere fornito un manuale tecnico contenente: relazione tecnica del fabbricato; disegni esecutivi della cabina; schema di impianto e di messa a terra; certificato del sistema di qualità (per le cabine prefabbricate) Impianto di terra Nel locale adibito all impianto di rete per la consegna deve essere previsto un apposito morsetto per il collegamento delle masse delle apparecchiature di pertinenza della SEA e gli schermi dei cavi MT. L impianto di terra dovrà essere opportunamente dimensionato in funzione della corrente di guasto monofase a terra e tempo di eliminazione del guasto comunicati dalla SEA. Anche se l impianto di utenza è compreso in un area urbana concentrata dove la SEA ha individuato un impianto di terra globale ai sensi della Norma CEI 11-1, il dispersore deve essere costituito almeno da un dispersore ad anello, eventualmente integrato con una maglia in funzione della resistività del terreno. Nel progetto del dispersore unico si può tenere conto della riduzione della corrente di terra rispetto a quella di guasto di fase a terra dovuta allo schermo dei cavi secondo le indicazioni contenute nella Norma CEI 11-1; in particolare, a titolo cautelativo, si può assumere un fattore di riduzione pari a 0,7. L impianto deve essere dimensionato in modo da risultare idoneo ad entrambe le seguenti condizioni: o corrente di guasto a terra e tempo di eliminazione del guasto comunicati dalla SEA; o corrente di guasto a terra di 50 A a 20 kv e tempo di eliminazione del guasto molto maggiore di 10 s. L Utente rimane proprietario e responsabile dell impianto di terra di utenza anche ai fini dell esercizio e della conseguente manutenzione; con ciò si intende che le verifiche iniziali e periodiche devono essere eseguite a cura dell Utente stesso. Pag. 13 di 22

14 La verifica iniziale deve essere eventualmente effettuata mediante la misura delle tensioni di contatto e di passo, secondo le indicazioni contenute nella Norma CEI 11-1, tenuto conto della Guida CEI 11-37; in particolare, è richiesto che la misura delle tensioni di contatto e di passo sia condotta con uno strumento in grado di alimentare il circuito amperometrico con almeno 5 A. Eventuali provvedimenti correttivi che si rendessero necessari per rientrare nei limiti di sicurezza circa le tensioni di contatto, sono a cura dell Utente. Al termine della verifica deve essere sempre compilata una relazione nella quale siano indicati la metodologia di prova e i risultati della verifica, con le eventuali indicazioni dei valori misurati delle tensioni di contatto e di passo e dei punti in cui sono state misurate. Prima dell attivazione della connessione, l Utente consegna alla SEA copia della Dichiarazione di Conformità rilasciata dall installatore (secondo quanto prescritto dal Decreto 22 gennaio 2008, n. 37). Tale dichiarazione può riferirsi all intero impianto elettrico o essere limitata al solo impianto di terra sotteso all impianto di consegna. Le verifiche periodiche dell impianto di terra dell utenza sono di esclusiva pertinenza dell Utente, il quale deve inviare al Distributore copia del verbale delle verifiche di legge eseguite ai sensi del DPR 462/ Sistemi di misura dell energia Il sistema di misura è destinato alla rilevazione e registrazione dell energia elettrica attiva e reattiva. Per gli utenti passivi la SEA sarà responsabile dell installazione e della manutenzione del sistema di misura dell energia in corrispondenza del punto di prelievo, mentre per gli utenti attivi sarà il titolare dell impianto di produzione il responsabile dell installazione e della manutenzione del sistema di misura dell energia in corrispondenza del punto di immissione. La SEA sarà comunque responsabile della rilevazione e della registrazione dei dati di misura e pertanto l Utente deve garantire in ogni istante la telelettura del contatore. La SEA, prima della messa in servizio del sistema di lettura, verificherà la corretta installazione dei componenti ed il funzionamento regolare del sistema mediante la prova di telelettura da parte del sistema di acquisizione. Il sistema di misura dovrà essere del tipo ad inserzione indiretta, composto da: 1. trasformatori di tensione (TV), con classe di precisione migliore o uguale a 0,5; 2. trasformatori di corrente (TA), con classe di precisione migliore o uguale a 0,5; 3. contatore statico trifase, per la misura bidirezionale dell energia attiva e dell energia reattiva, collegato in inserzione indiretta mediante i TA e TV, ed avente, per la misura di energia attiva, classe di precisione migliore o uguale a 0,5 S, con riferimento alla Norma CEI EN , e/o indice di classe migliore o uguale a C, con riferimento alla Norma CEI EN , e per la misura di energia reattiva una classe di precisione migliore o uguale a 2 secondo la Norma CEI EN ; 4. cavi di tipo schermato per la connessione dei circuiti secondari voltmetrici ed amperometrici dei TV e TA, rispettivamente, al contatore; 5. eventuali apparati di alimentazione ausiliaria; Pag. 14 di 22

15 6. dispositivi per la connessione del contatore ai sistemi di acquisizione remota delle misure, finalizzati alla trasmissione dei dati (per es. modem). Tutti gli elementi che compongono il sistema di misura devono essere sigillati al fine di non permettere manomissioni ed essere compatibili con le esigenze relative al trattamento della misura di energia elettrica stabilite dell AEEG. I TA e TV di misura devono essere dotati di avvolgimenti secondari dedicati esclusivamente alla connessione del contatore e di eventuali componenti accessori; è vietato il cablaggio di ulteriori circuiti. Il soggetto responsabile dell installazione e manutenzione esegue un programma periodico di verifica, con periodicità triennale o con la periodicità eventualmente definita dalla normativa vigente, e redige il relativo rapporto di verifica. Tutte le verifiche dovranno essere eseguite conformemente alla Norma CEI I risultati delle verifiche sono resi disponibili anche agli altri soggetti autorizzati secondo le disposizioni dell AEEG. L installazione del sistema di misura deve rispondere alle modalità indicate nella Norma CEI 13-4; in particolare: a) per la connessione al complesso di misura, ed in prossimità dei TA e TV, per la connessione dei cavi sui morsetti secondari dei trasformatori di misura, i tubi devono essere fissati a vista; b) i cavi di misura non devono percorrere vie in comune con i cavi di potenza, né devono correre paralleli ad essi; c) i cavi medesimi non devono essere utilizzati per scopi diversi dalla realizzazione del complesso di misura; d) lo schermo dei cavi per la connessione dei circuiti secondari di misura e la parte metallica dei tubi flessibili di protezione devono essere collegati a terra ad entrambe le estremità ad un unico impianto di terra. Allo scopo di garantire i dati di misura da eventuali alterazioni, le morsettiere del sistema di misura devono essere dotate di sistemi meccanici di sigillatura (piombatura o similari). Per quanto riguarda i cablaggi esterni ai quadri elettrici ed alle apparecchiature di misura, essi devono essere eseguiti con cavi schermati, oppure con cavi a neutro concentrico, oppure ancora mediante tubazioni metalliche dedicate e sigillate. I requisiti di garanzia da manomissioni o alterazioni si devono estendere anche alle porte ed ai dispositivi di trasmissione dei dati (porta ottica, porta seriale, modem e collegamenti) per evitare connessioni non autorizzate. Pag. 15 di 22

16 5.5 IMPIANTO DI UTENZA PER LA CONNESSIONE L impianto dell utente non deve provocare anomalie all esercizio della rete di distribuzione in MT della SEA; la stessa si riserva pertanto di richiedere gli adeguamenti eventualmente necessari, che saranno a carico del cliente stesso, anche successivamente all entrata in servizio dell impianto, qualora le verifiche e le misure effettuate sulla rete stessa evidenziassero il superamento dei livelli di criticità. La SEA si riserva la facoltà di assistere alla prima messa in servizio degli impianti dell utente MT al fine di verificare che le apparecchiature dell impianto dell utente non possano essere fonte di disservizi e pericoli per la gestione del servizio. Qualora tali controlli rivelassero funzionamenti non compatibili con le presenti Regole Tecniche e/o provocassero disturbi non trascurabili alla rete MT, la SEA chiederà al cliente di provvedere alla loro regolazione e/o riparazione entro un certo tempo superato il quale, senza che il cliente abbia provveduto in merito, la SEA si riserva di aprire la connessione. Durante il corso della fornitura il cliente è tenuto in ogni caso ad eseguire i controlli necessari ed una adeguata manutenzione dei propri impianti al fine di non creare disturbi sulla rete di distribuzione SEA. Nel caso di disservizi attribuibili a causa che abbia avuto origine negli impianti del cliente e/o sia ascrivibile a responsabilità del cliente stesso, la SEA si riserva di rivalersi sul cliente per i danni eventualmente subiti. Il cliente si deve impegnare altresì a scambiare tempestivamente notizie su qualsiasi evento che, per qualsiasi motivo, possa comportare disturbo alla rete di distribuzione in MT della SEA. Il progetto, la costruzione, la manutenzione, la riparazione e l esercizio dell intero impianto di Utenza per la connessione sono di esclusiva pertinenza dell Utente. L impianto di Utente deve essere costruito a regola d arte e rispondere alla vigente legislazione in materia di sicurezza e igiene del lavoro, tenendo in debito conto le caratteristiche elettriche della rete MT della SEA. Il cavo di collegamento MT, comprese le due terminazioni, deve essere completamente fornito dal cliente e deve essere tale da risultare adeguatamente protetto meccanicamente, il più corto possibile (massimo 20 m) e di sezione almeno equivalente a 95 mm 2 di rame. Qualora non sia possibile la realizzazione dei locali di consegna e di Utente in strutture adiacenti, è ammesso (previo consenso della SEA) derogare dalla presente prescrizione purché si impieghi un cavo in tratta unica con protezione meccanica addizionale (vedi Norma CEI 11-17). Le caratteristiche elettriche dei componenti (interruttori, interruttori di manovra-sezionatori, cavi, isolatori ecc.) costituenti l impianto devono essere adeguate al tipo di installazione e alle caratteristiche elettriche della rete MT fornite dalla SEA. Gli impianti d utenza per la connessione debbono risultare collegati alla rete attraverso uno o più dispositivi di sezionamento e interruzione. In particolare, sono sempre necessari i dispositivi di seguito elencati: Pag. 16 di 22

17 1) Sezionatore generale, posto immediatamente a valle del punto di consegna e destinato a sezionare l impianto di utenza dalla rete. 2) Interruttore generale, posto immediatamente a valle del sezionatore generale e in grado di escludere dall impianto di rete per la connessione l intero impianto di utenza. Tenendo conto che è necessario limitare gli interventi del personale SEA necessari per mettere fuori tensione il cavo di collegamento, qualora l Utente adotti la disposizione con sezionatore fisicamente distinto dall interruttore e posto a monte di esso, può effettuare la manutenzione della sezione ricevitrice minimizzando le necessità di fuori tensione del cavo di collegamento. Un ulteriore minimizzazione delle necessità di fuori servizio del cavo di collegamento è ottenuta mediante la possibilità di controllare visivamente lo stato delle terminazioni dall esterno del quadro. A tal fine, è necessario che lo scomparto di arrivo linea presenti opportune finestre di ispezione. Fatte le dovute valutazioni l Utente ha comunque piena facoltà di adottare soluzioni diverse (ad es. apparecchi integrati o diverso posizionamento reciproco di sezionatore ed interruttore), ma funzionalmente rispondenti alla Norma CEI Dispositivo Generale Il Dispositivo Generale del cliente deve assicurare le funzioni di sezionamento, comando ed interruzione e può essere costituito in alternativa da: sezionatore tripolare da installare a monte dell interruttore (interruttore tripolare con sganciatore di apertura e eventualmente integrati in un unico involucro). interruttore tripolare in esecuzione estraibile con sganciatore di apertura Fig. 4 Schema DG costituito da sezionatore ed interruttore a valle Fig. 5 Schema DG costituito da interruttore in esecuzione estraibile Se l interruttore è di tipo estraibile secondo la norma CEI 17-6, il sezionatore può essere omesso. In ogni caso la disposizione delle apparecchiature deve essere tale da permettere gli interventi di manutenzione senza mettere fuori tensione il cavo di collegamento e debba quindi essere richiesto l intervento del personale SEA. L interruttore deve essere tribolare simultaneo ed avere potere d interruzione adeguato alla corrente di corto circuito della linea di alimentazione della SEA con un minimo di 12,5 ka. Pag. 17 di 22

18 5.5.2 Sistema di Protezione Generale Il cliente deve installare un Sistema di Protezione Generale (SPG) che al verificarsi di un guasto MT a valle del Dispositivo Generale (DG), comandi l apertura del DG stesso evitando, o rendendo minime, le ripercussioni del guasto sull esercizio della rete SEA. I sistemi di protezione dell Utente e della rete devono contribuire alla sicura individuazione degli elementi guasti del sistema elettrico ed alla loro conseguente esclusione, per accelerare la diagnosi del disservizio e la ripresa del servizio. Fig. 6 Schema del Sistema di Protezione Generale SPG La SEA non installa alcun dispositivo di protezione presso gli Utenti e pertanto al fine di evitare che guasti interni all impianto dell Utente abbiano ripercussioni sull esercizio della rete del Distributore, l Utente deve installare un Sistema di Protezione Generale comprendente relé di protezione (Protezione Generale) opportunamente dimensionato e regolato come da successivi paragrafi. L Utente e la SEA sono responsabili della corretta manutenzione e funzionamento dei propri sistemi di protezione e per l ottenimento degli scopi di sicura individuazione del guasto di rete dovranno essere tra di loro opportunamente coordinati. In occasione di interventi intempestivi, ovvero di mancati interventi del sistema di protezione dell Utente, su richiesta della SEA, l Utente è tenuto a fornire tutte le informazioni necessarie alla ricostruzione dell evento. In caso di malfunzionamento del sistema di protezione dell Utente, la SEA ha facoltà di chiedere la revisione del sistema e l immediata adozione di provvedimenti correttivi. Il macchinario dell impianto di Utente deve essere protetto contro sollecitazioni dovute a guasti non coperti dalle protezioni di rete (quali, ad es., i guasti longitudinali), ai guasti in rete, ed alle eventuali richiusure effettuate sulla rete stessa. Il Sistema di protezione associato al Dispositivo Generale (nel complesso denominato Sistema di Protezione Generale) è composto da: o trasduttori di corrente di fase e di terra (ed eventualmente trasduttori di tensione) con le relative connessioni al relé di protezione; o relé di protezione con relativa alimentazione (Protezione Generale); o circuiti di apertura dell interruttore. Nel suo complesso, il SPG deve essere in grado di funzionare correttamente in tutto il campo di variabilità delle correnti e delle tensioni che si possono determinare nelle condizioni di guasto per le quali è stato previsto. Pag. 18 di 22

19 Il SPG deve essere costituito da opportuni TA di fase, TO (ed eventualmente TV) che forniscano grandezze ridotte a un relé (Protezione Generale, PG) che comprende: 1. protezione di massima corrente di fase a tre soglie di intervento: a. prima soglia, dedicata alla rilevazione degli eventi di sovraccarico di piccola entità originati sull impianto di utenze ed indicata come soglia I> (sovraccarico); b. seconda soglia, dedicata alla rilevazione degli eventi di cortocircuito polifase su impedenza (ovvero di sovraccarico di elevata entità) all interno dell impianto di Utente, indicata come soglia I>> (soglia 51, con ritardo intenzionale); c. terza soglia, dedicata alla rilevazione degli eventi di cortocircuito polifase franco all interno dell impianto di Utente, indicata come soglia I>>> (soglia 50, istantanea). 2. protezione di massima corrente omopolare a due soglie di intervento: a. prima soglia, dedicata alla rilevazione degli eventi di guasto monofase a terra (sia esso franco o su impedenza) all interno dell impianto di Utente, indicata come soglia I0>; b. seconda soglia, dedicata alla rilevazione degli eventi di guasto doppio monofase a terra, con uno dei punti di guasto all interno dell impianto di utente, indicata come soglia I0>> I > Protezione di massima corrente ( ) Protezione contro i guasti a terra (51N o 67N e 51N Fig. 7 Schema del Sistema di Protezione Generale SPG (Dispositivo Generale e Protezione Generale) A seconda del contributo capacitivo fornito al guasto monofase dalla rete dell utente stesso, la prima soglia della protezione di massima corrente omopolare deve essere sostituita da una protezione direzionale di terra, basata sul superamento di determinati valori di tensione e corrente omopolare, nonché sull angolo di fase tra corrente e tensione omopolare (sigla 67N). Pag. 19 di 22

20 Tale protezione direzionale di massima corrente omopolare deve prevedere una soglia di intervento dedicata alla rilevazione degli eventi di guasto monofase a terra durante il funzionamento in regime di neutro isolato, indicata come soglia 67N In particolare per la determinazione della struttura del SPG si faccia riferimento allo schema di flusso riportato nella figura a seguire. Fig. 8 Schema di flusso per la scelta della Protezione Generale La SEA ha facoltà di chiedere all Utente l adozione di provvedimenti atti a limitare l assorbimento di potenza oltre ai valori contrattuali, al fine di non dover interrompere per problemi di sovraccarico il servizio di distribuzione ad Utenti collegati sulla medesima linea MT, richiedendo per esempio, l attivazione della prima soglia nella protezione di massima corrente opportunamente regolata a tale scopo o provvedimenti equivalenti sul lato bt. Tale limitazione di potenza è finalizzata a evitare disservizi o danneggiamenti, ed ha validità transitoria, nelle more dei necessari sviluppi di rete. Data la specificità delle funzioni che devono essere garantite dal SPG in rapporto alle peculiari caratteristiche delle reti MT di distribuzione, nonché le necessità di elevata affidabilità e rapidità di intervento che tale protezione deve garantire, si rimandano all Allegato D della Norma CEI 0-16 i requisiti dello stesso SPG. Nel medesimo Allegato D sono anche dettagliate le modalità secondo cui deve essere attestata la rispondenza del SPG alle prescrizioni della Norma di riferimento CEI Pag. 20 di 22

21 5.5.3 Regolazione della Protezione Generale I livelli dei parametri con cui tarare la Protezione Generale, devono essere coordinati con le caratteristiche delle protezioni in partenza alla linea MT dalla centrale di seguito riportati. LINEA MT2 "CENTRO URBANO" CORRENTE (A) DATI IMPOSTATI F ANSI = inverso "C" - K=1,00 DATI RILEVATI IN PROVA TEMPO (sec) CORRENTE (A) TEMPO (sec) 6,51 (1,44 sovracc) 70" calcolato 74,11" rilevato F ANSI = 50 (I>>) F ANSI = 50 (I>>>) F ANSI = 67 (1 ) F ANSI = 67 (2 ) 2 a soglia protezione massima corrente di fase 3 a soglia protezione di massima corrente di fase 1 a soglia protezione direzionale di terra 2 a soglia protezione direzionale di terra 200 INDIP. 0,100" 10,34 A 0,126" 250 INDIP. 0,100" 12,74 A 0,065" 3 A - 3 V ,15" 0,07 A - 3,8 V ,169" 4 A - 6 V ,3" 0,09 A - 6,8 V ,328" LINEA MT1 "PIANA - BOSCO" CORRENTE (A) DATI IMPOSTATI F ANSI = inverso "C" - K=1,00 DATI RILEVATI IN PROVA TEMPO (sec) CORRENTE (A) TEMPO (sec) 5,06 (1,44 sovracc) 70" calcolato 73,541" rilevato F ANSI = 50 (I>>) F ANSI = 50 (I>>>) 2 a soglia protezione massima corrente di fase 3 a soglia protezione di massima corrente di fase 200 INDIP. 0,100" 10,5 A 0,121" 250 INDIP. 0,020" 12,65 A 0,067" F ANSI = 67 (1 ) 1 a soglia protezione direzionale di terra 3 A - 3 V ,15" 0,07 A 4,7 V ,173" F ANSI = 67 (2 ) 2 a soglia protezione direzionale di terra 4 A - 6 V ,3" 0,09 A 7,4 V ,338" In generale i valori massimi di regolazione della Protezione Generale devono essere impostati dall Utente sulla base di quanto previsto nella Norma CEI Valori di regolazione maggiori (ovvero soglie in corrente più elevate e/o tempi di intervento più lunghi) dovranno essere concordate con la SEA. Qualora le caratteristiche del proprio impianto lo richiedano, è facoltà dell Utente implementare valori di regolazione minori (ovvero soglie in corrente più ridotte e/o tempi di intervento più brevi). Tutti i suddetti valori massimi di regolazione non hanno il fine di proteggere l impianto di Utente, bensì di assicurare la massima selettività possibile con le protezioni di rete della SEA intendendo per esso la garanzia che guasti Pag. 21 di 22

22 all interno dell impianto dell Utente vengano selezionati dal SPG dell Utente stesso (dando luogo, al limite, ad una sola richiusura rapida da parte dell interruttore in testa alla linea MT della SEA). La piena funzionalità del SPG dell Utente deve essere sempre assicurata TA e TV La protezione di massima corrente deve essere alimentata da riduttori di corrente (TA) che ne garantiscono il corretto funzionamento per correnti primarie fino a 12,5 ka. La protezione di massima corrente omopolare e direzionale di terra deve essere alimentata da un TA toroidale omopolare. Nel caso che la struttura dell impianto sia tale da rendere necessaria la presenza della protezione direzionale di Terra, oltre al TA toroidale sopra indicato si rende indispensabile la presenza dei riduttori di tensione (TV), con rapporto di trasformazione tale da fornire, in caso di guasto monofase a terra franco, 100 V al secondario collegato a triangolo aperto Limiti sui Trasformatori MT/bt Scopo della presente prescrizione è quello di limitare sia le correnti di inserzione sia la complessiva potenza di cortocircuito della sezione di trasformazione afferente a un singolo sistema di sbarre bt che se eccessiva, in caso di guasto su tale sezione, può determinare l intervento della protezione di massima corrente in partenza alla linea MT di distribuzione. Per la trasformazione MT/bt devono essere utilizzati esclusivamente trasformatori trifasi con collegamento a triangolo sul primario ed a stella sul secondario. Il limite alla potenza massima del singolo trasformatore e/o di più trasformatori in parallelo sulla stessa sbarra bt che l Utente può installare nel proprio impianto, al fine di evitare l intervento della protezione di massima corrente installata sulla linea MT che lo alimenta in caso di cortocircuito sulle sbarre bt del trasformatore è di kva. Al fine di contenere le correnti di inserzione l Utente non può installare trasformatori per una potenza complessiva superiore a tre volte i limiti sopra indicati (potenza complessiva non superiore a kva), anche se con sbarre bt separate. In caso di installazione di trasformatori di potenza complessiva eccedente la predetta potenza limite, si devono prevedere nel proprio impianto opportuni dispositivi al fine di evitare la contemporanea energizzazione di quei trasformatori che determinano il superamento delle limitazioni suddette. Nei casi in cui l impianto dell Utente, per oggettive esigenze, non sia compatibile con le limitazioni sopra riportate, può essere valutata l alimentazione dello stesso mediante linea in antenna (secondo le condizioni economiche definite dall AEEG), personalizzando la regolazione della protezione di massima corrente. 5.6 REGOLE TECNICHE DI CONNESSIONE PER GLI UTENTI ATTIVI Nel caso di Utenti attivi, oltre alle prescrizioni generali di cui in 5.4 e 5.5, si devono rispettare le prescrizioni di cui al 8.7 della Norma CEI Pag. 22 di 22

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