c) per l'attività stragiudiziale viene introdotto un criterio percentualistico, indicato nella misura tra il 5 e il 20% del valore dell'affare;
|
|
- Lidia Fabiola Carboni
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 E al Ministero della Giustizia si lavora per modificare i parametri e l'accesso alla professione forense. La proposta di modifica del Ministero della Giustizia al D.M. 140/2012 Diritto e giustizia.it di Renato Savoia Avvocato Sono trascorsi tre mesi dalla rivoluzione copernicana costituita dall'abrogazione delle vecchie tariffe forensi e l'introduzione dei nuovi parametri previsti (peraltro per il solo caso in cui non vi sia stata la libera pattuizione tra l'avvocato e il cliente e la liquidazione avvenga da parte dell'organo giurisdizionale) e il Ministero della Giustizia sta pensando ad alcune modifiche, chieste peraltro a gran voce da larghi settori dell'avvocatura. Le eventuali modifiche ai parametri. Vediamo in dettaglio di cosa si tratta, precisando che al momento si tratta solo di proposte, e in quanto tali ancora suscettibili di modifiche: a) prevista la reintroduzione (e questo non solo per gli avvocati ma per tutte le professioni) del rimborso delle spese forfettarie, in una misura indicata finora tra il 10 e il 20% del compenso; b) soppressione (anche in questo caso valevole per tutte le professioni) della valutazione negativa da parte dell'organo giurisdizionale per la mancata prova dell'avvenuta consegna del preventivo al cliente; c) per l'attività stragiudiziale viene introdotto un criterio percentualistico, indicato nella misura tra il 5 e il 20% del valore dell'affare; d) si prevede la possibilità di un aumento del compenso per l'attività di assistenza stragiudiziale nel procedimento di mediazione; e) prevista altresì la possibilità di un aumento del compenso liquidato giudizialmente nel caso in cui le difese della parte risultata vittoriosa siano risultate manifestamente fondate;
2 f) possibile l'aumento del compenso anche oltre il doppio per il caso di assistenza di più parti; g) eliminata la riduzione del 50% del compenso in caso di patrocinio a spese dello stato e dell'assistenza d'ufficio a minori; h) introduzione di due ulteriori scaglioni, uno per le controversie di valore compreso tra ,00, e ,00 e uno per le controversie di valore superiore a ,00; i) introduzione della voce studio nelle procedure esecutive (mobiliari e immobiliari) il cui valore sarà corrispondente a una percentuale tra il 35 e il 50% della voce prevista come procedimento; l) per quanto concerne la fase di ingiunzione e l'atto di precetto aumento (in misura oscillante tra il 30 e il 50%) dei valori previsti; m) per quanto concerne l'attività giudiziale penale introduzione della nuova fase di investigazione, il cui valore corrisponde a circa il 70% di quanto previsto per la fase istruttoria davanti all'autorità giudiziaria. Le proposte di riforma dell'accesso alla professione forense. Tre sono le proposte, assai diverse e che peraltro dovranno essere discusse tra Ministero, associazioni forensi e mondo universitario. 1) Prevede che il corso di laurea rimanga così come è oggi, mentre si interviene sul percorso post laurea, vale a dire sulle scuole di specializzazione. Si riduce la durata delle scuole a un anno, prevedendo che il titolo di specializzazione sarebbe obbligatorio per l'esame di avvocato, e l'accesso alle scuole sarebbe peraltro regolamentato (i criteri in tal caso sono ancora da definire, se in base al voto di laurea, ovvero un test di ingresso, ovvero una combinazione dei due). Per poter accedere all'esame sarebbe poi necessario svolgere ulteriori 6 mesi di scuola di formazione forense. Una critica che si può muovere a tale proposta è che prevede che si diventi avvocato senza aver mai fatto pratica sul campo, cioè presso un avvocato, ma soltanto frequentando scuole. Non pare davvero la migliore ipotesi possibile.
3 2) Un'altra ipotesi prevede la modifica del percorso universitario, che sarebbe composto da quattro anni generici e un ulteriore anno specifico per le professioni legali. Solo il superamento di questo ulteriore anno consentirebbe di acquisire il diritto a partecipare agli esami di stato per avvocato e ai concorsi per notariato e magistratura. Peraltro l'accesso al quinto anno sarebbe subordinato a una selezione (ancora da definire). 3) La terza, senza toccare il percorso universitario, introduce invece il numero chiuso (programmato, viene definito dalla proposta) per quel che riguarda l'accesso ai corsi di formazione di indirizzo professionale tenuti dagli ordini e dalle associazioni forensi. Si mantiene l'obbligo di tirocinio di almeno 6 mesi presso lo studio di un avvocato, nonché l'obbligatorietà della frequenza dei corsi di formazione della durata di 18 mesi previsti dalla legge di riforma forense approvata dalla Camera e attualmente al Senato. L'accesso ai corsi avverrebbe secondo un numero programmato determinato annualmente dal Ministro della Giustizia, in una percentuale (non ancora stabilita) dei laureati dell'anno precedente e mediante selezione annuale per titoli ed esame. Il diploma rilasciato dalle scuole di specializzazione universitarie previste dal D.L. 398/97 è valutato ai fini del compimento del tirocinio per l'accesso alla professione forense per il periodo di un anno. Chi esce dalle scuole di specializzazione non avrà peraltro il posto garantito ai corsi di formazione tenuti dagli ordini (il che aggirerebbe di fatto il numero programmato) e viene previsto che una quota, da stabilire, dei posti venga riservata ai laureati provenienti dalle scuole di specializzazione, che dovranno sottoporsi alla stessa selezione per titoli ed esami cui vengono sottoposti i laureati che intraprendono direttamente codesti corsi. Viene previsto che in concomitanza con la frequenza del secondo anno delle scuole di specializzazione possa essere frequentato anche il corso di formazione tenuto dagli ordini e associazioni forensi. Come detto sopra, rimane il tirocinio pratico della durata minima di 6 mesi presso un avvocato.
4 Riassumendo, chi intende frequentare la scuola di specializzazione si troverà questo percorso: un anno di scuola di specializzazione (ed eventualmente potrà svolgere in parallelo il tirocinio pratico presso un avvocato); secondo anno di scuola di specializzazione in contemporanea frequenza obbligatoria per 6 mesi del corso di formazione tenuto da ordini e associazioni professionali (e nell'altro semestre eventuale tirocinio). Anche questa terza proposta, seppur meritoria nel momento in cui introduce il criterio del numero programmato, pare però eccessivamente legata ad una pratica quasi esclusivamente scolastica. Si vuole davvero che l'avvocato di domani possa raggiungere il titolo di avvocato con soli sei mesi di tirocinio in uno studio? Ad avviso dello scrivente, si tratterebbe di un macroscopico errore. La proposta di modifica del Ministero della Giustizia al D.M. 140/ Ministero della Giustizia MODIFICHE AL D.M. 140/2012 Premessa Con la Riforma delle Professioni ed il Decreto Parametri si è inteso abbandonare una logica di predeterminazione amministrativa di liquidazione giurisdizionale dei compensi. Si tratta di un passaggio di grande apertura nel mondo delle professioni su cui non si ritiene di dover tornare indietro. Si ritiene, invece, possano essere individuati, ed affrontati, aspetti sui quali l operatività ha evidenziato profili di criticità; di questi si ritiene poter tenere conto nel contesto di un intervento di modifica del Decreto. Alcuni interventi sono ancora in corso di valutazione tecnica e di impatto. Intervento di modifica
5 Si riportano di seguito riassuntivamente gli interventi di modifica al D.M. n. 140/2012: 1) aggiunta (per tutte le professioni) delle spese forfettarie liquidate nella misura compresa tra il 10 e il 20 per cento del corrispettivo; 2) eliminazione (per tutte le professioni) della valutazione negativa da parte dell organo giurisdizionale dell assenza di prova della mancata consegna del preventivo di massima (Riserva di valutazione in relazione all art. 9 DL 1/2012); 2 3) introduzione di un parametro numerico per la liquidazione dell attività stragiudiziale, consistente nella percentuale compresa tra il 5% e il 20% del valore dell affare; 4) introduzione di un possibile incremento del compenso nel caso di assistenza stragiudiziale nel procedimento di mediazione; 5) introduzione di un possibile incremento del compenso liquidato giudizialmente a carico del soccombente costituito, quando le difese della parte vittoriosa siano risultate manifestamente fondate; 6) possibilità di aumento anche oltre il doppio nel caso di assistenza di più parti (Riserva di valutazione); 7) soppressione della riduzione del 50% del compenso nella liquidazione delle prestazioni svolte a favore di soggetti in patrocinio a spese dello stato e del compenso per l assistenza d ufficio a minori; 8) introduzione di due ulteriori scaglioni per le controversie di valore superiore ad euro ,00: a) , ,00, b) oltre ,00; 9) introduzione della voce studio nella fase esecutiva (sia mobiliare che immobiliare) che contiene valori corrispondenti al 35% 50% degli importi previsti per la voce procedimento ; 10) incremento (in misura oscillante tra il 30% 50%) di tutti i valori previsti per il procedimento per ingiunzione e per il precetto;
6 11) previsione della nuova fase di investigazione relativamente all attività giudiziale penale, a cui corrispondono valori pari a circa il 70% di quelli previsti per la fase istruttoria davanti all autorità giudiziaria. 3 RIFORMA ACCESSO PROFESSIONE FORENSE All esito dell interlocuzione e della riflessione avviate sin dal mese di settembre sulla materia in oggetto, fra il Ministro della Giustizia e i rappresentanti delle associazioni forensi, e preso atto delle considerazioni del MIUR, al fine di individuare meccanismi idonei ad assicurare un accesso maggiormente selettivo e specializzante all esame di avvocato, sono state individuate tre possibili ipotesi di lavoro. Si tratta di ipotesi assai diverse tra loro, ma che in comune hanno l obiettivo di volere costituire una base di ragionamento per un confronto sulla migliore modalità tecnica con la quale intervenire sul tema dell accesso alla professione forense. Esse, pertanto, dovranno essere oggetto di interlocuzione con tutti gli organismi e le controparti, anche in seno al sistema universitario, che la inter settorialità del tema doverosamente richiede. Ipotesi 1 Il corso di laurea quinquennale rimane invariato. Si modifica invece la struttura, la durata e il valore delle scuole di specializzazione universitarie di cui al d.l n La durata delle Scuole viene ridotta ad un anno e vengono svolte in modo più specialistico e pratico ed in forte sinergia tra Università e Ordini nazionali/territoriali. Il possesso del relativo titolo di specializzazione (eventualmente configurato come master di II livello) sarebbe obbligatorio per l ammissione all esame di avvocato. La selezione si svolgerebbe al momento dell accesso alla scuola secondo modalità da definire (test, voto di laurea, test + voto di laurea).
7 In questa proposta dovrebbe essere fatta salva l esigenza di svolgere 6 mesi ulteriori di una Scuola di formazione forense (come previsto dal ddl forense). In tal caso il periodo totale per accedere all esame di avvocato, fra corso di laurea e tirocinio, sarebbe di 6 anni e 6 mesi (da valutare altresì appare anche la possibilità di prefigurare la durata della scuola di specializzazione per la durata di 18 mesi). 4 Ipotesi 2 Viene modificato il corso di laurea in giurisprudenza e il relativo percorso unico di laurea, mediante diversificazione del quinto anno del corso di laurea. I primi quattro anni dovrebbero essere comuni mentre l ultimo dovrebbe essere differenziato in un corso di laurea magistrale di giurisprudenza generico e in un corso di laurea magistrale specifico per le professioni legali (e quindi con insegnamenti specifici nell ultimo anno). Mentre il primo percorso non consentirebbe la possibilità di partecipare agli esami di Stato per avvocato e di concorsi per il notariato e la magistratura, il secondo darebbe tutte le possibilità comprese quelle previste per il corso di laurea generico. Inoltre per l accesso al quinto anno della laurea specifica dovrebbe essere previsto qualche requisito particolare da valutare (es. tempi di acquisizione CFU del quadriennio, una prova selettiva a livello nazionale, prova selettiva+tempi acquisizione 240 CFU del quadriennio, altro da individuare). Secondo questa soluzione, la laurea di giurisprudenza resterebbe sostanzialmente a ciclo unico e di 5 anni. Coloro che dopo aver conseguito la laurea generica volessero orientarsi verso le professioni legali, potrebbero rientrare e fare 1 anno integrativo (in questo caso si potrebbe pensare ad una prova selettiva di accesso, sul piano nazionale). Ipotesi 3 Il ciclo di laurea quinquennale rimane invariato e si introduce il c.d. numero programmato per l accesso ai corsi di formazione di indirizzo professionale tenuti dagli ordini e dalle associazioni forensi. In particolare, nell ottica di non incidere minimamente sui contenuti del ddl forense,
8 5 si mantiene la natura obbligatoria della frequenza dei corsi di formazione di indirizzo professionale tenuti da ordini ed associazioni forensi (art. 43/1 ddl), nonché dei sei mesi minimi di tirocinio presso uno studio di un avvocato iscritto all ordine (art. 41/7 ddl forense). L accesso ai corsi di formazione di indirizzo professionale tenuti da ordini ed associazioni forensi, della durata di 18 mesi, avviene secondo un numero programmato determinato annualmente con decreto del Ministro della giustizia, di concerto con il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca, in misura non inferiore ad una percentuale (da stabilire) del numero complessivo di tutti i laureati in giurisprudenza nel corso dell anno accademico precedente, secondo criteri da individuare (quali, ad esempio, il numero di abilitati alla professione forense nel corso dello stesso periodo; il numero di corsi di formazione attivati a livello nazionale e delle condizioni di recettività degli stessi). L accesso ai corsi di formazione avviene mediante selezione annuale per titoli ed esame. Le prove di esame hanno contenuto identico sul territorio nazionale e si svolgono in tutte le sedi in cui i corsi di formazione sono stati istituiti. Le determinazioni relative alla composizione della commissione d esame per l accesso ai corsi, al contenuto delle prove d esame e ai criteri oggettivi di valutazione delle prove, sono rimesse al regolamento emesso dal Ministro della Giustizia, sentito il CNF, già previsto dall art. 43/2 ddl forense. Per quanto riguarda i rapporti con le scuole di specializzazione universitarie di cui al d.l n. 398, resta fermo secondo quanto stabilito dal ddl forense (art. 41/9) che il diploma conseguito presso dette scuole è valutato ai fini del compimento del tirocinio per l accesso alla professione di avvocato per il periodo di un anno. Al fine di evitare tuttavia che coloro che provengono dalle scuole di specializzazione possano accedere liberamente ai corsi di formazione tenuti dagli ordini professionali, aggirando così lo sbarramento del numero programmato, si prevede che una quota dei posti indicati con il numero programmato venga annualmente riservata ai laureati provenienti dalle scuole di specializzazione universitaria, che dovranno sottoporsi alla medesima selezione per titoli ed
9 6 esami di cui sopra, come i laureati che intraprendono direttamente i corsi di formazione tenuti dagli ordini professionali. In pratica, il tirocinio del praticante avvocato che ha conseguito il diploma presso la scuola di specializzazione per le professioni legali consisterà anche nella frequenza obbligatoria e con profitto dei corsi di formazione tenuti dalle associazioni forensi per un periodo non inferiore a sei mesi. Peraltro, al fine di incentivare i laureati più meritevoli e consentire un più rapido accesso all esame di avvocato (ma anche per evitare che chi frequenta la scuola di specializzazione per le professioni legali debba poi ritardare di ulteriori sei mesi l'accesso all'esame di abilitazione), è prevista la possibilità che, in concomitanza con la frequenza del secondo anno della scuole di specializzazione prima dunque del conseguimento del diploma possa essere frequentato (previo superamento della prova selettiva) anche il corso di formazione tenuti dagli ordini e le associazioni forensi. Il conseguimento successivo del diploma rimane condizione per il riconoscimento della equipollenza ad un anno di tirocinio per l accesso alla professione di avvocato. Resta fermo l obbligo del tirocinio pratico presso lo studio di un avvocato, per la durata minima e inderogabile pari a sei mesi, come previsto dal ddl forense. Al fine di valorizzarne il contenuto ed evitare una eccessiva dispersione, si prevede altresì che tale periodo di tirocinio pratico non possa essere svolto dal praticante avvocato nel medesimo periodo in cui lo stesso frequenta in contemporanea il secondo anno della scuola di specializzazione e i corsi di formazione tenuti dagli ordini professionali. In sintesi, chi intende frequentare la Scuola di specializzazione per le professioni legali, per accedere all esame di avvocato, dovrà svolgere il seguente percorso formativo: 1 anno di scuola di specializzazione (eventualmente anche svolgendo in parallelo per sei mesi il tirocinio presso lo studio di un avvocato); 7
10 2 anno di scuola di specializzazione, contemporaneamente alla frequenza obbligatoria per sei mesi del corso di formazione tenuto dagli ordini e associazioni professionali ( ed eventualmente, negli altri sei mesi, al tirocinio presso lo studio di un avvocato).
M in i s te r o d e l l a G i u s t i z i a
M in i s te r o d e l l a G i u s t i z i a MODIFICHE AL D.M. 140/2012 Premessa Con la Riforma delle Professioni ed il Decreto Parametri si è inteso abbandonare una logica di predeterminazione amministrativa
DettagliLICEO SCIENTIFICO CLASSICO STATALE ISAAC NEWTON CHIVASSO. Organizzazione del Sistema Nazionale di Istruzione Superiore Universitaria
LICEO SCIENTIFICO CLASSICO STATALE ISAAC NEWTON CHIVASSO Organizzazione del Sistema Nazionale di Istruzione Superiore Universitaria A cura della Prof.ssa Paola Giacone Giacobbe a.s. 2010-2011 Il Sistema
Dettagli1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti?
DOMANDE FREQUENTI Palermo, Largo Esedra nr.3, tel. 091 6254431 ONLUS 1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti? Le Università sono pubbliche o private riconosciute dal
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1
UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1 Art. 1 - Riconoscimento dei crediti universitari. Art. 2 - Competenza. 1 ART. 23 Regolamento
DettagliNuovi percorsi abilitanti: TFA lo stato dell arte
Nuovi percorsi abilitanti: TFA lo stato dell arte A CHE PUNTO SIAMO Nella informativa di fine dicembre 2011 sullo stato dell'arte dei decreti applicativi del Regolamento sulla formazione iniziale (DM 249/10)
DettagliRegolamento per il riconoscimento crediti del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis)
Regolamento per il riconoscimento crediti del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis) Modalità per il riconoscimento crediti Dopo le fasi dell immatricolazione
DettagliIl Consiglio Nazionale dell Associazione Nazionale. Forense, riunitosi in Catania nei giorni 8 e 9 ottobre 2011
Il Consiglio Nazionale dell Associazione Nazionale Forense, riunitosi in Catania nei giorni 8 e 9 ottobre 2011 udita la relazione del Segretario Generale; esaminato l art.3 del d.l. 138/2011, convertito
DettagliREGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE (integrato con modifiche apportate dal Senato Accademico con delibera n 994
DettagliIL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29;
OGGETTO: Emanazione del Regolamento per la formazione del personale tecnicoamministrativo novellato dalla delibera del Consiglio di Amministrazione in data 22/12/2010. IL RETTORE D.R. N. 1 VISTO lo Statuto
DettagliCORSO DI LAUREA IN OTTICA E OPTOMETRIA (LAUREA DI PRIMO LIVELLO) MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2007-2008
UNIVERSITA DEL SALENTO FACOLTA DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI CORSO DI LAUREA IN OTTICA E OPTOMETRIA (LAUREA DI PRIMO LIVELLO) MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2007-2008 Nel seguito saranno
DettagliREGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO BIENNALE DI SECONDO LIVELLO IN CRIMINOLOGIA FORENSE MA.CRI.F.
REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO BIENNALE DI SECONDO LIVELLO IN CRIMINOLOGIA FORENSE MA.CRI.F. Art. 1 - Istituzione del Master in Criminologia Forense MA.CRI.F. E istituito presso l Università Carlo
DettagliUniversità degli Studi di Modena e Reggio Emilia BANDO DI CONCORSO PER ESONERO TOTALE E/O PARZIALE TASSE E CONTRIBUTI UNIVERSITARI SOMMARIO
Art. 1 Esonero Totale - definizione Art. 2 Esonero Parziale - definizione Art. 3 Esonero totale durata Art. 4 Requisiti Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia BANDO DI CONCORSO PER ESONERO TOTALE
DettagliUniversità degli Studi dell'aquila Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis) Criteri generali
Università degli Studi dell'aquila Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis) MODALITA PER IL RICONOSCIMENTO CREDITI Dopo le fasi dell immatricolazione riportate nel Bando (http://www.univaq.it/section.php?id=1670&idcorso=574)
DettagliTECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO (AB. ALLA PROF. SANITARIA DI TECNICO DELLA PREV. NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO)
Page 1 of 5 Facoltà: Corso: Ordinamento: DM270 MEDICINA E CHIRURGIA 8487 - TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI TECNICO DELLA PREVENZIONE
DettagliPASSAGGI DI CORSO E RICONOSCIMENTO CREDITI
PASSAGGI DI CORSO E RICONOSCIMENTO CREDITI (Riconoscimento di crediti conseguiti nel Corso di laurea in Scienze giuridiche (classe 31) dell Università di Messina) 1. Gli studenti che hanno conseguito la
DettagliTIROCINIO FORMATIVO ATTIVO
2. TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO Il Tirocinio Formativo Attivo (TFA) è un corso abilitante all insegnamento istituito dalle università. Esso ha durata annuale e attribuisce, tramite un esame finale sostenuto
DettagliUniversità degli Studi di Modena e Reggio Emilia BANDO DI CONCORSO PER ESONERO TOTALE E/O PARZIALE TASSE E CONTRIBUTI UNIVERSITARI SOMMARIO
Art. 1 Esonero Totale - definizione Art. 2 Esonero Parziale - definizione Art. 3 Esonero totale durata Art. 4 Requisiti Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia BANDO DI CONCORSO PER ESONERO TOTALE
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI Regolamento di Ateneo per il riconoscimenti di crediti formativi universitari (CFU)
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI Regolamento di Ateneo per il riconoscimenti di crediti formativi universitari (CFU) Art. 1 Ambiti d applicazione In attuazione della legislazione vigente (L. 64/2001; L.
DettagliCONCORSO PER DIRIGENTI SCOLASTICI
A) L accesso alla qualifica di dirigente scolastico avviene per corsoconcorso selettivo di formazione bandito annualmente dalla SNA; B) Il corso-concorso è bandito per tutti i posti vacanti e disponibili
DettagliCONSIGLIO NAZIONALE FORENSE PRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA Ufficio studi
1. D: Cosa accade ai COA attualmente in carica? F.A.Q. R: Sono prorogati di diritto sino al 31 Dicembre 2014 (art. 65 co. 2). 2. D: Quali sono le cause di incompatibilità per i Consiglieri del COA e quando
Dettagli8481 - IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI IGIENISTA DENTALE) (L)
Page 1 of 5 Facoltà: Corso: Ordinamento: DM270 MEDICINA E CHIRURGIA 8481 - IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI IGIENISTA DENTALE) (L) Titolo: IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA
REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO, CORSI DI PERFEZIONAMENTO E CORSI DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE PERMANENTE Art. 1 Definizione 1. L Università promuove, ai sensi della normativa
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA
D.R. 7675 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA IL RETTORE - Vista la Legge del 19 novembre 1990, n.341 e in particolare gli articoli 6 e 7, concernenti la riforma degli ordinamenti didattici universitari;
DettagliL Università Telematica Guglielmo Marconi (di seguito denominata UTGM),
UNIVERSITÀ TELEMATICA GUGLIELMO MARCONI CONVENZIONE TRA L Università Telematica Guglielmo Marconi (di seguito denominata UTGM), istituita con D.M. 1 marzo 2004, (G.U. n. 65 del 18 marzo 2004) con sede
DettagliDirezione Generale Ufficio IV. DDG 16 marzo 2007 Graduatorie ad esaurimento del personale docente ed educativo. FAQ
Direzione Generale Ufficio IV DDG 16 marzo 2007 Graduatorie ad esaurimento del personale docente ed educativo. FAQ 1) D. L abilitazione SSIS ottenuta con l ammissione al secondo anno (in quanto l aspirante
DettagliArt. 1 (Definizione) Art. 2 (Requisiti)
TESTO UNIFICATO AS 3236 1928-1645 Disposizioni in materia di professioni sanitarie infermieristiche, ostetriche, riabilitative, tecnico sanitarie e della prevenzione e delega al Governo per l istituzione
DettagliGli elenchi ex lege 110/2014. Prime riflessioni per una proposta Anai
Gli elenchi ex lege 110/2014. Prime riflessioni per una proposta Anai 1. Una premessa: le qualifiche dei restauratori Le recenti modifiche introdotte in merito al riconoscimento della qualifica di restauratore
DettagliANNO ACCADEMICO 2012/13 FACOLTA
ANNO ACCADEMICO 2012/13 FACOLTA DI GIURISPRUDENZA CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GIURISPRUDENZA CON PERCORSO UNITARIO QUADRIENNALE SUCCESSIVO ALL ANNO DI BASE REGOLAMENTO ISCRIZIONI, PASSAGGI E TRASFERIMENTI
Dettagli2012 REPERTORIO N 4/2012 PROT. 750 POS. II/2.2
2012 REPERTORIO N 4/2012 PROT. 750 POS. II/2.2 ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI Accordo con l Ordine di Firenze relativo al DM del 05.XI.2010 Accordo tra l Ordine dei Dottori
DettagliREGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI SECONDO LIVELLO IN CFO- DIREZIONE AMMINISTRAZIONE, FINANZA E CONTROLLO DI GESTIONE Seconda Edizione
REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI SECONDO LIVELLO IN CFO- DIREZIONE AMMINISTRAZIONE, FINANZA E CONTROLLO DI GESTIONE Seconda Edizione Articolo 1 «E istituito presso l Università Carlo Cattaneo -
DettagliContratto di Apprendistato: nuova disciplina
Contratto di Apprendistato: nuova disciplina Contratto di apprendistato: nuova disciplina Il 25 giugno 2015 è entrato in vigore uno dei decreti attuativi del c.d. Jobs Act (D.Lgs. 81/2015, di seguito Decreto
DettagliREGOLAMENTO PER L ATTIVAZIONE DI MASTER DI I E II LIVELLO. Politecnico di Bari
REGOLAMENTO PER L ATTIVAZIONE DI MASTER DI I E II LIVELLO Politecnico di Bari Decreto di emanazione D.R. n. 307 del 24/05/2002 D.R. n. 307 IL RETTORE VISTO VISTO lo Statuto di questo Politecnico; il Regolamento
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO
Scadenze amministrative per l anno accademico 2012-2013 Per l anno accademico 2012-2013 le scadenze amministrative di seguito riportate che devono essere osservate necessariamente per tutti i corsi di
DettagliIl reclutamento nella scuola
Il reclutamento nella scuola Accesso Art. 97 della Costituzione I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo da assicurare il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione.
DettagliREGOLAMENTO RECANTE DISPOSIZIONI SULLE MODALITÀ DI ACCESSO DALL ESTERNO AI POSTI DI PERSONALE TECNICO E AMMINISTRATIVO 22 2007, 1027) INDICE
REGOLAMENTO RECANTE DISPOSIZIONI SULLE MODALITÀ DI ACCESSO DALL ESTERNO AI POSTI DI PERSONALE TECNICO E AMMINISTRATIVO (modificato con decreto rettorale 22 ottobre 2007, n. 1027) INDICE Articolo 1 (Criteri
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA Direzione Studenti - Area Post Lauream Responsabile Dott.ssa Maria Letizia De Battisti
PRINCIPALE NORMATIVA DI RIFERIMENTO AUTONOMIA DIDATTICA Legge 19 novembre 1990, n. 341 Riforma degli ordinamenti didattici universitari (G.U. 23 novembre 1990, n.274) Decreto Ministeriale 3 novembre 1999,
DettagliIn convenzione con DELLA TOSCANA $ $ 5 ( *2 / $ 0(172
81,9(56,7 '(*/,678',',6,(1$ ',3$57,0(172',',5,772'(// (&2120,$ )$&2/7 ',(&2120,$³5,&+$5'0*22':,1 In convenzione con UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PISA DIPARTIMENTO DI DIRITTO PUBBLICO AGENZIA DELLE ENTRATE
DettagliREGOLAMENTO MASTER UNIVERSITARI UNIVERSITAS MERCATORUM. Art. 1 Principi generali e scopo del Regolamento
Art. 1 Principi generali e scopo del Regolamento Il presente Regolamento disciplina l istituzione, l attivazione e l organizzazione dei Master nell Università Telematica Universitas Mercatorum. L Ateneo
DettagliDecreto del Presidente della Repubblica 5 giugno 2001, n. 328
Decreto del Presidente della Repubblica 5 giugno 2001, n. 328 (Pubblicato nel S.O. n. 212/L alla G.U. n. 190 del 17 agosto 2001) Modifiche ed integrazioni della disciplina dei requisiti per l'ammissione
DettagliUniversità degli Studi di Modena e Reggio Emilia BANDO DI CONCORSO PER ESONERO TOTALE E/O PARZIALE TASSE E CONTRIBUTI UNIVERSITARI SOMMARIO
Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia BANDO DI CONCORSO PER ESONERO TOTALE E/O PARZIALE TASSE E CONTRIBUTI UNIVERSITARI SOMMARIO Esonero Totale - definizione art. 1 Esonero Parziale - definizione
DettagliFACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GIURISPRUDENZA, CLASSE LMG/01 REGOLAMENTO DIDATTICO. Art. 1 Definizioni
FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GIURISPRUDENZA, CLASSE LMG/01 1. Ai sensi del presente Regolamento si intende: REGOLAMENTO DIDATTICO Art. 1 Definizioni a) per Facoltà: la Facoltà
DettagliCriteri di accesso alla Laurea Magistrale
Criteri di accesso alla Laurea Magistrale 1. Ammissione ad un corso di Laurea Magistrale 1.1 Per essere ammessi ad un corso di Laurea Magistrale (LM) attivato presso il Dipartimento di Ingegneria ai sensi
DettagliDIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA. Ufficio per il personale delle pubbliche amministrazioni
DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA Ufficio per il personale delle pubbliche amministrazioni Circolare n.4/2005 8 novembre 2005 Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri A tutti i Ministeri - Gabinetto
DettagliREGOLAMENTO DEL CORSO DI DIPLOMA ACCADEMICO DI PRIMO LIVELLO IN FLAUTO (DCPL27)
REGOLAMENTO DEL CORSO DI DIPLOMA ACCADEMICO DI PRIMO LIVELLO IN FLAUTO (DCPL27) INDICE Art. 1 Generalità Art. 2 Insegnamenti dei corsi di studio e loro articolazione Art. 3 Obiettivi formativi ed eventuali
DettagliProgetto di riforma della disciplina della professione forense Assonime commenta le restrizioni ingiustificate e i costi per le imprese
Progetto di riforma della disciplina della professione forense Assonime commenta le restrizioni ingiustificate e i costi per le imprese Restrizioni ingiustificate e costi per le imprese potrebbero essere
DettagliDisposizioni inerenti i certificati di abilitazione per utilizzatori professionali e per distributori di prodotti fitosanitari nonché per consulenti
Delibera 25 novembre 2014, n. 1410 Disposizioni concernenti i certificati di abilitazione per utilizzatori professionali e per distributori di prodotti fitosanitari nonchè per consulenti Allegato Disposizioni
DettagliUNA RIFORMA STRUTTURALE CHE CAMBIA LE REGOLE PER LE PENSIONI
UNA RIFORMA STRUTTURALE CHE CAMBIA LE REGOLE PER LE PENSIONI Il decreto Salva Italia (Decreto Legge n. 201 del 6 dicembre 2011) ha terminato il suo percorso con il voto di fiducia al Senato, quindi l art.
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE. Corso di laurea magistrale in Ingegneria meccanica
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Corso di laurea magistrale in Ingegneria meccanica Classe di laurea magistrale n. LM-33 Ingegneria meccanica DM 270/2004,
DettagliREGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA
REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA Art. 1 - Finalità, durata, e modalità di assegnazione 1. La
DettagliCollegio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati della Provincia di Catania
Collegio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati della Provincia di Catania ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEI PRATICANTI 1. Cosa è necessario per essere iscritto all Albo? Per essere iscritto
DettagliDIPLOMA ACCADEMICO SPERIMENTALE DI II LIVELLO IN DISCIPLINE MUSICALI
DIPLOMA ACCADEMICO SPERIMENTALE DI II LIVELLO IN DISCIPLINE MUSICALI INDIRIZZO INTERPRETATIVO-COMPOSITIVO (Decreto M.I.U.R. dell 8 gennaio 2004 Autorizzazione A.F.A.M. prot. 4114 del 9 Settembre 2004)
DettagliVISTA la legge 2 agosto 1999, n.264 recante norme in materia di accessi ai corsi universitari ed, in particolare, l articolo 4, comma 1;
Decreto Ministeriale 9 luglio 2004 Modalità e contenuti prova di ammissione ai corsi di laurea specialistica delle professioni sanitarie per l'anno accademico 2004/05 VISTO il decreto legislativo 30 luglio
DettagliIlMinistro dell Istruzione, dell Università e d ellaricerca. Il Ministro per i Beni e le Attività Culturali. di concerto con
IlMinistro dell Istruzione, dell Università e d ellaricerca di concerto con Il Ministro per i Beni e le Attività Culturali VISTA la legge 9 maggio 1989, n. 168; VISTO l'articolo 17, comma 95, della legge
DettagliPENSIONI, REGOLAMENTO DI ARMONIZZAZIONE
PENSIONI, REGOLAMENTO DI ARMONIZZAZIONE OGGETTO: Adeguamento, a partire dal 1 gennaio 2013, agli incrementi della speranza di vita dei requisiti per l accesso al pensionamento del personale appartenente
DettagliProvincia Autonoma di Trento. Deliberazione della Giunta Provinciale 17 giugno 2010, n. 1434
Provincia Autonoma di Trento. Deliberazione della Giunta Provinciale 17 giugno 2010, n. 1434 Qualifica professionale di educatore nei nidi d'infanzia e nei servizi integrativi: criteri per il riconoscimento
DettagliPROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA denominata LIBERO CONSORZIO COMUNALE REGOLAMENTO DELL'AVVOCATURA DEL LIBERO CONSORZIO COMUNALE DI RAGUSA
PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA denominata LIBERO CONSORZIO COMUNALE REGOLAMENTO DELL'AVVOCATURA DEL LIBERO CONSORZIO COMUNALE DI RAGUSA Approvato con deliberazione del Commissario Straordinario con i poteri
DettagliVigente al: 05-03-2011 La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;
LEGGE 19 novembre 1990, n. 341 Riforma degli ordinamenti didattici universitari. Vigente al: 05-03-2011 La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato; IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
DettagliREGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE FORME DI COLLABORAZIONE A TEMPO PARZIALE RESE DAGLI STUDENTI NELLE ATTIVITA E NEI SERVIZI DEL DIRITTO ALLO STUDIO
REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE FORME DI COLLABORAZIONE A TEMPO PARZIALE RESE DAGLI STUDENTI NELLE ATTIVITA E NEI SERVIZI DEL DIRITTO ALLO STUDIO Art. 1 Finalità Il presente Regolamento disciplina
DettagliFacoltà: SCIENZE STATISTICHE Corso: 8053 - FINANZA, ASSICURAZIONI E IMPRESA (L) Ordinamento: DM270 Titolo: FINANZA, ASSICURAZIONI E IMPRESA Testo: SCUOLA DI ECONOMIA, MANAGEMENT E STATISTICA Regolamento
DettagliEQUIPARAZIONE DEI TITOLI
EQUIPARAZIONE DEI TITOLI PER L'ACCESSO ALLA LAUREA SPECIALISTICA (57/S) Roma, 7 gennaio 2002 Il Senato della Repubblica ha approvato definitivamente il 21 dicembre scorso, il disegno di conversione del
DettagliDOMANDE Come si è organizzato l Ateneo di Perugia per la rilevazione delle opinioni degli studenti?
Come si è organizzato l Ateneo di Perugia per la rilevazione delle opinioni degli studenti? Le due modalità di rilevazione (cartacea o online) hanno destinatari diversi? Perché sono attive 2 tipologie
DettagliArt. 4: è necessario specificare la percentuale di tempo da dedicare allo studio individuale.
Allegato 2 Art. 4. Crediti formativi universitari Testo approvato Rilievi CUN Testo adeguato ai rilievi 1. Il credito formativo universitario (cfu) - di seguito denominato credito - è l unità di misura
DettagliNORME PER L AMMISSIONE
Facoltà di Psicologia NORME PER L AMMISSIONE Corso di Laurea Magistrale: Psicologia degli interventi clinici nei contesti sociali (Classe LM-51) 120 Posti Sede di Brescia Anno Accademico 2015/2016 CHI
DettagliFuoribusta, lavoro in nero ed orari di lavoro: le sanzioni applicabili
CIRCOLARE A.F. N. 28 del 25 Febbraio 2014 Ai gentili clienti Loro sedi Fuoribusta, lavoro in nero ed orari di lavoro: le sanzioni applicabili Premessa Recentemente il legislatore sta modificando la disciplina
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. Istituzione del prestito d onore per laureati N. 5336. d iniziativa del deputato CROLLA
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 5336 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato CROLLA Istituzione del prestito d onore per laureati Presentata il 3 luglio 2012 ONOREVOLI
DettagliCome si diventa insegnanti: ecco le nuove regole Nuovo regolamento per la formazione degli insegnanti
Come si diventa insegnanti: ecco le nuove regole Nuovo regolamento per la formazione degli insegnanti Il Ministro dell'istruzione, Mariastella Gelmini, ha presentato il 10 settembre 2010 a Palazzo Chigi
DettagliCONSIGLIO NAZIONALE FORENSE PRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
TESTO COORDINATO DELL ARTICOLO 3, COMMA 5, decreto legge 13 agosto 2011, n. 138 (c.d. manovra economica bis), conv. in L. 14 settembre 2011, n. 148, integrato dalla legge 12 novembre 2011, n. 183 (c.d.
DettagliScuola di Lettere e Beni culturali
Scuola di Lettere e Beni culturali LAUREA IN CULTURE E TECNICHE DELLA MODA CLASSE L- 3 REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO PARTE NORMATIVA Art. 1 Requisiti per l'accesso al corso Requisiti di accesso
DettagliCORSI PER MASTER UNIVERSITARIO DI I e II livello REGOLAMENTO ai sensi dell articolo 7, comma 4, del Regolamento didattico generale della Libera
CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO DI I e II livello REGOLAMENTO ai sensi dell articolo 7, comma 4, del Regolamento didattico generale della Libera Università di Bolzano Approvato con delibera n. 56/2010 del
DettagliSUL TIROCINIO PRESSO GLI UFFICI GIUDIZIARI DA PARTE DEI PRATICANTI AVVOCATI
SUL TIROCINIO PRESSO GLI UFFICI GIUDIZIARI DA PARTE DEI PRATICANTI AVVOCATI L'art. 73 del D.L. 69/2013 (convertito con legge 9 agosto 2013, n. 98) ha introdotto la possibilità per i laureati in Giurisprudenza
DettagliDiamogli Credito. Protocollo d Intesa tra ABI e Governo per giovani studenti che decidono di investire sulla propria formazione
Diamogli Credito Protocollo d Intesa tra ABI e Governo per giovani studenti che decidono di investire sulla propria formazione Il Ministero per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive (POGAS) e l
DettagliSEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1
SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 Per conseguire le finalità di cui all art. 4, secondo comma, della legge 19 novembre
DettagliNORME PER L AMMISSIONE
Facoltà di Psicologia NORME PER L AMMISSIONE Corsi di Laurea Magistrale: Psicologia clinica e promozione della salute: persona, relazioni familiari e di comunità 120 posti Psicologia dello sviluppo e dei
DettagliREGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO
REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO Art. 1 Corsi per master universitario 1. L Università promuove, secondo la normativa vigente corsi di alta formazione per il conseguimento di diplomi di master
DettagliCONSIGLIO DELL ORDINE DEGLI AVVOCATI DI PORDENONE. L art. 10 della Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio 98/5/CE
CONSIGLIO DELL ORDINE DEGLI AVVOCATI DI PORDENONE REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE NELLA PROFESSIONE DI AVVOCATO (AVVOCATO INTEGRATO) DELL AVVOCATO STABILITO PREMESSA L art. 10 della Direttiva del Parlamento
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO FACOLTÀ DI ECONOMIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA INTERATENEO IN SCIENZE DELLA SICUREZZA ECONOMICO FINANZIARIA TITOLO PRIMO DISPOSIZIONI GENERALI E COMUNI
DettagliDecreto Ministeriale 21 maggio 2010
Decreto Ministeriale 21 maggio 2010 D.M. definizione modalità e contenuti prove di ammissione ai corsi di laurea Specialistica/Magistrale delle Professioni sanitarie anno accademico 2010/2011 VISTA la
DettagliR E P U B B L I C A I T A L I A N A. Consiglio di Stato. Sezione Consultiva per gli Atti Normativi. Adunanza di Sezione del 20 dicembre 2012
Numero 00161/2013 e data 18/01/2013 R E P U B B L I C A I T A L I A N A Consiglio di Stato Sezione Consultiva per gli Atti Normativi Adunanza di Sezione del 20 dicembre 2012 NUMERO AFFARE 12463/2012 OGGETTO:
DettagliCatalogo dei titoli italiani in vista del Quadro dei titoli italiani - QTI
Catalogo dei titoli italiani in vista del Quadro dei titoli italiani - QTI CIMEA di Luca Lantero Settembre 2008 1 Cicli Titoli di studio EHEA 1 2 3 Istruzione superiore universitaria Laurea Laurea Magistrale
DettagliSCHEDA DI LETTURA Regolamento per lo svolgimento del tirocinio mediante frequenza di corsi di formazione professionale Roma, aprile 2016 Indice Aspetti generali Descrizione del contenuto 3 5 2 Aspetti
DettagliDIPARTIMENTO 25123 BRESCIA Partita IVA 14/15. iniziato, come. fa specifico. paragrafo 2.2. stesso. valutazione. rispondenza.
REGOLAMENTO PER L AMMISSIONE ALLE LAUREE MAGISTRALI IN INGEGNERIA 14/15 (Approvato dal CCSA di ingegneria Industriale del 17/7/2014) 1. PREMESSA E NORME GENERALI 1.1. Norme e principi di riferimento Il
DettagliI NUOVI PARAMETRI FORENSI
FOCUS NELDIRITTO Domenico MONTERISI I NUOVI PARAMETRI FORENSI Decreto del Ministro della Giustizia n. 55 del 10/3/2014 Breve commentario e guida pratica, con software per la redazione delle parcelle SOMMARIO
DettagliSentito per le vie brevi MIUR e CUN, per questa tipologia di classi sembrerebbe non applicarsi
Documento contenente le linee guida per l attivazione dei Corsi di studio delle professioni sanitarie (DM 8 gennaio 2009 e DI 19 febbraio 2009) a partire dall offerta formativa dell a.a. 2011-2012 In attesa
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE CRIMÌ, LENZI. Disposizioni per il potenziamento del sistema delle specializzazioni mediche e dell area sanitaria
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2822 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI CRIMÌ, LENZI Disposizioni per il potenziamento del sistema delle specializzazioni mediche
DettagliUNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO E SECONDO LIVELLO
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO E SECONDO LIVELLO Articolo 1 Definizione 1. In attuazione di quanto previsto dalla normativa
Dettagli8477 - EDUCAZIONE PROFESSIONALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI EDUCATORE PROFESSIONALE) (L)
Page 1 of 6 Facoltà: Corso: Ordinamento: DM270 MEDICINA E CHIRURGIA 8477 - EDUCAZIONE PROFESSIONALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI EDUCATORE PROFESSIONALE) (L) Titolo: EDUCAZIONE PROFESSIONALE
DettagliModello di contratto. Apprendistato per la qualifica e il diploma professionale
Modello di contratto Apprendistato per la qualifica e il diploma professionale MODELLO DI CONTRATTO DI APPRENDISTATO PER LA QUALIFICA E IL DIPLOMA PROFESSIONALE ex art. 3, d.lgs. n. 167/2011... [Datore
DettagliCorso di Laurea Quadriennale in Giurisprudenza Nuovo Ordinamento didattico
Corso di Laurea Quadriennale in Giurisprudenza Nuovo Ordinamento didattico La Facoltà di Giurisprudenza di Foggia conferisce la laurea in Giurisprudenza in conformità alle vigenti disposizioni. Il corso
DettagliCircolare N. 156 del 27 Novembre 2014
Circolare N. 156 del 27 Novembre 2014 Riduzione incentivi fotovoltaico l opzione entro il 30 novembre (Istruzioni GSE) Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che entro il prossimo 30.11.2014
DettagliOrdine degli Psicologi della Toscana FIRENZE
OPT.odpt_to.REGISTRO UFFICIALE.U.0000793.05-02-2015 Ordine degli Psicologi A tutti i professionisti interessati Oggetto: Avviso pubblico di procedura comparativa per conferimento incarico per consulenze
DettagliProposta di autorizzazione all acquisto ed all alienazione di azioni proprie; deliberazioni inerenti e conseguenti.
Proposta di autorizzazione all acquisto ed all alienazione di azioni proprie; deliberazioni inerenti e conseguenti. Signori Azionisti, l ultima autorizzazione all acquisto di azioni proprie, deliberata
DettagliLa legge 78/2014 (c.d. Jobs Act ): il contratto di lavoro a tempo determinato due
La legge 78/2014 (c.d. Jobs Act ): il contratto di lavoro a tempo determinato due anni dopo la Riforma Fornero. a cura di Stefano Petri E stata pubblicata in G. U., n. 114 del 19 maggio 2014, la Legge
DettagliALTA FORMAZIONE. Strategie di formazione per i futuri avvocati. 1ª EDIZIONE 750 ore 30 CFU Anno Accademico 2014/2015 ALFO098
ALTA FORMAZIONE 1ª EDIZIONE 750 ore 30 CFU Anno Accademico 2014/2015 ALFO098 Pagina 1/5 Titolo Edizione 1ª EDIZIONE Area GIURIDICA ECONOMICA Categoria ALTA FORMAZIONE Anno accademico 2014/2015 Durata Durata
DettagliArticolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione
DettagliL università che cambia. Una nuova università. Come funziona l università Accesso all università RIFORMA UNIVERSITARIA
L università che cambia Il volto e l organizzazione degli atenei in Italia è in continua trasformazione. Nell anno accademico 2001/2002, infatti, è stata applicata in tutti gli atenei la riforma universitaria
DettagliNota di approfondimento
Nota di approfondimento Applicazione delle sanzioni tributarie ai tributi locali a seguito delle modifiche disposte con la legge finanziaria per il 2011 ad alcuni istituti di definizione agevolata. Con
DettagliPunto 3 all Ordine del Giorno dell Assemblea Ordinaria
Punto 3 all Ordine del Giorno dell Assemblea Ordinaria Autorizzazione all acquisto e alla disposizione di azioni proprie. Delibere inerenti e conseguenti. 863 Relazione del Consiglio di Gestione sul punto
DettagliCORSO DI FORMAZIONE SCUOLA DI PREPARAZIONE PER L'ABILITAZIONE ALLA PROFESSIONE DI AVVOCATO
CORSO DI FORMAZIONE SCUOLA DI PREPARAZIONE PER L'ABILITAZIONE ALLA PROFESSIONE DI AVVOCATO 1ª EDIZIONE 300 ore 12 CFU Anno Accademico 2014/2015 FORM102 Pagina 1/6 Titolo SCUOLA DI PREPARAZIONE PER L'ABILITAZIONE
DettagliIl Ministro dell Università e della Ricerca
VISTO l'articolo 17, comma 95, della legge 15 maggio 1997, n. 127 e successive modificazioni;; VISTO l'articolo 11, commi 1 e 2, della legge 19 novembre 1990, n. 341; VISTI gli articoli 2 e 3 del decreto
DettagliCittà di Nichelino Provincia di Torino. Regolamento degli Uffici Legali Enti Pubblici. al fine dell iscrizione nell Elenco speciale
Città di Nichelino Provincia di Torino Regolamento degli Uffici Legali Enti Pubblici al fine dell iscrizione nell Elenco speciale Approvato dal Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Torino il 29.4.2014
Dettagli