- Adiconsum abbandona il tavolo con Trenitalia. - Wi-max: un altra occasione persa per lo sviluppo della

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1 Coordinato da Valeria Lai Agenzia Adiconsum - anno XIX - n ottobre 2007 Stampato in proprio in ottobre 2007 In questo numero: Trasporti: Adiconsum abbandona il tavolo con Trenitalia Wi-max: un altra occasione persa per lo sviluppo della banda larga Trasporti - Adiconsum abbandona il tavolo con Trenitalia - Wi-max: un altra occasione persa per lo sviluppo della banda larga - Incontro Commissione Europea-Associazioni Consumatori sulla telefonia - Internet gratis a Pordenone Pubblicità - Era ingannevole il messaggio della OpFin Fisco milioni di euro di rimborsi IRPEF Registrazione Tribunale di Roma n. 350 del Iscriz. ROC n Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art. 1, comma 2, DCB Roma

2 trasporti Adiconsum abbandona il tavolo con Trenitalia Abbiamo chiesto treni puliti e puntuali, Trenitalia ha risposto togliendo i treni. a diconsum ha abbandonato il tavolo di confronto con Trenitalia un tavolo mantenuto dall azienda solo per motivi di immagine, ma privo di contenuti. Ancora una volta abbiamo dovuto prendere atto, senza alcun incontro preventivo, dell aumento dei costi dei biglietti, dei cambi di classe dei treni al solo fine di aumentare surrettizziamente il costo ai viaggiatori, cui non corrisponde poi alcun miglioramento dei servizi a bordo o della durata del percorso. Nell ultimo incontro Ferrovie ha eluso risposte concrete, in particolare su: pulizia del materiale rotabile puntualità dei treni procedure conciliative extragiudiziarie per risarcire i viaggiatori. L ultima grave decisione presa da Trenitalia è l eliminazione di molti treni dal Sud al Nord che entrerà in vigore il giorno 11 Dicembre 2007 con l orario invernale. Adiconsum ritiene inaccettabili questi tagli e questi comportamenti da chi è preposto alla fornitura di un servizio universale. Adiconsum non tornerà al tavolo, sino a quando Trenitalia non modificherà il suo atteggiamento. Wi-max: un altra occasione persa per lo sviluppo della banda larga Adiconsum critica la procedura di assegnazione del ministro Gentiloni e chiede al Governo di attuare con i fatti l impegno di rendere la banda larga servizio universale. l a storia si ripete, l Umts non ha insegnato nulla. La soluzione scelta dal Governo, per distribuire le frequenze su cui veicolare la banda larga attraverso l etere, trasforma quella che poteva essere un opportunità per il Paese nell ennesima occasione persa. La soluzione adottata divide lo spettro in tre blocchi da assegnare con la soluzione del bando di gara, di cui due acquistabili da operatori che Test noi consumatori 2

3 già posseggono un altra tecnologia per la banda larga senza fili, l Umts, su cui sono stati fatti investimenti enormi. Questi operatori non hanno alcun interesse a spingere sul Wi-max; ora potranno tenere le frequenze nel cassetto o usarle a propria discrezione con il solo obiettivo del proprio profitto per ben 30 mesi. Tanto dovrà passare infatti prima che si avviino le procedure per la verifica dell effettivo utilizzo sul territorio. E comunque non è prevista la restituzione, ma il solo obbligo a rivenderle. Il Wi-max doveva essere la chiave per un accesso globale e aperto alla Rete internet su tutto il territorio, realizzare l impegno del Governo per garantire alla Banda larga lo status di Servizio Universale, attraverso la copertura delle zone non ancora raggiunte da questo servizio. Adiconsum aveva più volte e in più occasioni espresso il proprio favore alla soluzione Open Spectrum, che apre lo spettro a tutti coloro che ne fanno richiesta legando la frequenza ad una specifica area geografica. Questa soluzione avrebbe permesso ad una pluralità di operatori di coprire con maggiore completezza tutto il territorio, con vantaggi per le aziende, grandi e piccole, ma soprattutto per i cittadini. Così non è. Ancora una volta gli interessi di pochi hanno prevalso sulle esigenze dei molti. Consegnando i due terzi dello spettro ad aziende che già posseggono l Umts, si corre il serio rischio di uccidere il Wi-max nella culla. Pubblicità Era ingannevole il messaggio della OpFin Un altro messaggio ingannevole e un altra condanna dell Antitrust. Stavolta è toccato all impresa individuale OPFin, iscritta all Ufficio italiano cambi sia come agente in attività finanziaria sia come mediatore creditizio. Adiconsum aveva segnalato all Autorità il messaggio della OPFin come ingannevole perché indicava la misura del TAEG in modo impreciso ovvero non conforme alle soglie massime di interessi applicabili all erogazione dei finanziamenti e affermava in modo generalizzato la concessione di prestiti anche a cattivi pagatori, protestati e pignorati. L Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, interpellata dall Antitrust ha evidenziato come l indeterminatezza del TAN e del TAEG nella misura massima e minima rendeva impossibile per il consumatore ricavare il costo totale del credito richiesto. Inoltre dalla documentazione acquisita dalla società non è stato possibile appurare, così come pubblicizzato, l effettiva erogazione del prestito a cattivi pagatori, protestati e pignorati. L Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha ritenuto che il messaggio pubblicitario in questione fosse ingannevole in merito alle caratteristiche dei servizi offerti, alle modalità ed alle condizioni economiche alle quali veniva erogato il prestito, alle tante omissioni di informazione e ha comminato una sanzione pecuniaria di 15,600 euro, tenuto conto della gravità e della durata della violazione, in quanto il messaggio è comparso sul free-press City distribuito nella Capitale per ben tre mesi. V.L. Incontro Commissione Europea-Associazioni Consumatori sulla telefonia Si è tenuto presso la sede della Rappresentanza in Italia dell Unione europea l incontro voluto dalla Direzione generale dell informazione della Commissione europea con le associazioni consumatori per stilare un quadro della situazione della telefonia nel nostro Paese. Test noi consumatori 3

4 Adiconsum ha illustrato la situazione evidenziando quanto segue: Per i servizi di rete fissa: prezzi elevati per la connessione ADSL e velocità al di sotto della media europea; tempi lunghi nel passaggio da un operatore all altro. (Necessario quasi sempre il passaggio attraverso Telecom Italia con costi di attivazione e recesso); inapplicazione di fatto del diritto al trasferimento sancito dalla Bersani; attribuzione di servizi non richiesti, compreso il passaggio ad altro operatore senza che il consumatore ne abbia fatto richiesta. Per i servizi di rete mobile: difficoltà di comparazione delle tariffe per l incidenza di troppe variabili; difficoltà nel passaggio ad altro gestore. Protezione della privacy: Scarsa, a giudicare dalle innumerevoli telefonate che giungono a casa dei consumatori da parte delle aziende di tlc per promuovere i propri prodotti; problema SPAM: sembra non esserci soluzione. I consumatori sostengono alti costi per dotarsi di filtri anti-spam, ma senza risultati duraturi. Necessario coinvolgere i provider per limitare il fenomeno. Rapporti con l Autorità per le garanzie nelle comunicazioni: A seguito della mancanza di un regolamento che stabilisca le modalità e la tempistica per l istruttoria, le denunce presentate dalle associazioni consumatori all Autorità risultano vane; l Autorità procede solo su segnalazione esterna. Antonio Bosco Internet gratis a Pordenone A partire dal 2008 tutto il territorio comunale di Pordenone sarà wi-fi free in virtù del progetto Internet gratis ai cittadini. Attraverso la Carta Regionale dei Servizi (CRS), tutti i cittadini potranno disporre di connessioni gratuite senza limiti. Ma il superamento del digital divide non riguarda solo la gratuità delle connessioni alla rete, ma anche la possibilità per i cittadini di avere un computer e di seguire dei corsi all uopo approntati per ricevere le nozioni di base. Un iniziativa quella del Comune di Pordenone, che conferma l antico proverbio: volere è potere. V. L. Fisco 600 milioni di euro di rimborsi IRPEF Saranno oltre un milione i contribuenti che riceveranno le somme che avevano versato in eccesso all erario. Per rendere più celeri e sicuri i rimborsi fiscali l Agenzia delle Entrate ha predisposto un nuovo modello (file in formato.pdf) col quale si possono fornire le coordinate bancarie o postali per ottenere l accredito direttamente sul proprio conto. I contribuenti, in possesso del Pin code, possono collegarsi al sito dell Agenzia delle Entrate e comunicare i dati del proprio conto. Chi non ne è in possesso lo può chiedere sempre tramite il sito dell Agenzia. Chi non ha accesso alla rete internet, può compilare e presentare il modulo in un qualsiasi ufficio dell Agenzia. Il contribuente dovrà indicare, oltre ai dati anagrafici obbligatori, i codici Cin, Abi, Cab e il numero di conto. Test noi consumatori 4

5 Per i contribuenti che non hanno fornito ancora le coordinate, le modalità di erogazione variano a seconda dell importo del credito. Per i rimborsi fino euro la riscossione in contanti è possibile presso gli uffici postali. Per i rimborsi di importo superiore, l Agenzia invierà una lettera al contribuente con la quale lo invita a fornire le coordinate bancarie o postali. Se il contribuente risponde positivamente il rimborso sarà accreditato sul suo conto. Se non risponde o risponde negativamente il rimborso dovrà essere erogato con vaglia cambiario. V.L. Test noi consumatori 5

6 un click e sei in adiconsum online per te tutte le notizie ed i servizi dell associazione news e attualità dei consumi comunicati stampa eventi (forum, seminari, convegni, corsi) dossier e studi specifici facsimile di reclami, ricorsi, richieste di risarcimento tutte le pubblicazioni (Test noi consumatori, Guide del consumatore, Adibank, CD Rom ecc.) iscrizione e consulenza online Partecipa anche tu alla nostra attività di difesa del consumatore: sei il benvenuto tra noi ADICONSUM, DALLA PARTE DEL CONSUMATORE. Direttore: Paolo Landi Direttore responsabile: Francesco Guzzardi Comitato di redazione: Angelo Motta, Fabio Picciolini Amministrazione: Adiconsum, via Lancisi 25, Roma Reg. Trib. Roma n. 350 del Iscriz. ROC n Sped. abb. post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art. 1, comma 2, DCB Roma ADESIONI E ABBONAMENTI Adesione individuale: euro 31,00 (15,00 per gli iscritti Cisl) Abbonamento al settimanale Adiconsum News + mensili Adifinanza, a cura del settore credito e risparmio, Consumi & diritti, a cura del Centro giuridico Adiconsum e Attorno al piatto, a cura del settore sicurezza degli alimenti e nutrizione: euro 25,00 (15,00 per gli iscritti Cisl) Abbonamento al bimestrale La guida del consumatore : euro 25,00 (12,00 per gli iscritti Cisl) Adesione + Abbonamento a La guida del consumatore : euro 43,00 (27,00 per gli iscritti Cisl) I versamenti possono essere effettuati su c.c.p intestato ad Adiconsum Test noi consumatori 6