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Transcript:

Meno rifiuti, più riciclo. Impariamo a conoscere i rifiuti, separarli, riciclarli, evitarli. CITTA DI CASERTA

Introduzione Indice Questo opuscolo stampato dal Comune di Caserta, Assessorato alla Pubblica Istruzione, e realizzato dall Asso- La natura che ci circonda e che rappresenta il bene maggiore a disposizione di tutti e di ciascuno, così come gli I rifiuti sono un peso 5 In natura non ci sono rifiuti 6 Che cosa significa riciclare 7 I rifiuti sono risorse 8 ciazione Fare Verde Onlus, vuole essere uno strumento d educazione civile di fronte ad uno dei problemi nuovi e preoccupanti della nostra società. Lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani ed assimilabili insediamenti abitativi nei quali siamo inseriti, sono ormai letteralmente aggrediti da una marea di rifiuti di ogni tipo che noi produciamo e che è sempre più difficile tenere sotto controllo. Come si fa a riciclare: separare i rifiuti 9 Conoscere i materiali. Per separarli 10 Non si possono riciclare, ma è meglio separarli. Per non inquinare 14 Nei rifiuti c è nutrimento per la terra 17 Per maggiori informazioni, contatta: Fare Verde Campania Via F. Marchesiello p.zo Panorama - 81100 Caserta email: fareverde@hotmail.com sito internet nazionale: www.fareverde.it urbani rappresenta, infatti, nella dimensione che ha assunto oggi, un enorme impegno per ogni Amministrazione Pubblica ormai costretta ad operare in territori ad elevato sviluppo e ad elevatissimi consumi. Per secoli gli uomini e le loro forme di organizzazione so- L Assessorato alla Pubblica Istruzione ha voluto offrire con questo opuscolo uno strumento di sensibilizzazione sociale e di utilità pratica. Il nostro intento è di vedere crescere sempre più nelle E se comprassimo meno immondizia? 18 Testi:Giuseppe Solla, Massimo De Maio Fare Verde Progetto grafico: ecomunicazioni - Milano www.ecomunicazioni.it ciale hanno tenuto nei confronti dell ambiente naturale, e di quello che andavano essi stessi costruendo in base alle esigenze proprie dell urbanizzazione e della complessità nuove generazioni una coscienza civile attenta a questi problemi. Proprio per questo abbiamo ritenuto necessario mettere in distribuzione una pubblicazione indirizzata so- Illustrazioni: Sergio Pescatore - Opera (MI) www.pescatoresergio.com Stampato con il contributo del Comune di Caserta Assessorato alla Pubblica Istruzione Per stampare questo opuscolo non è stato abbattuto nessun albero. Carta ecologica al 100% crescente dello sviluppo economico e tecnologico, un atteggiamento di trascurato disinteresse. Un simile comportamento oggi non è più né possibile, né pensabile. prattutto ai giovani, perché capiscano quanto sia possibile fare attraverso la vigilanza e la responsabilità di tutti per risolvere questo grande problema. Tutti i diritti riservati. Per la riproduzione di tutto o di parti di questo opuscolo in qualsiasi forma e con ogni mezzo contattare Fare Verde. CITTA DI CASERTA Dott. Stefano Fabrocile Assessore alla Pubblica Istruzione 3

I rifiuti sono un problema: impariamo a conoscerli, per riciclarli o evitarli. Il problema dei rifiuti in Italia, e soprattutto in Campania, ha assunto negli ultimi tempi una proporzione tale da diventare uno dei maggiori problemi che affliggono le nostre città: i rifiuti sono diventati non solo una emergenza di tipo ecologico e sanitario, ma anche una fonte di preoccupazione sociale. Basti pensare a quello che abbiamo visto negli ultimi giorni: strade invase da rifiuti, cassonetti bruciati, ed in alcuni casi scuole chiuse e linee ferroviarie occupate da cittadini esasperati. Segui i consigli di quest opuscolo: avremo bisogno di meno discariche e risparmieremo risorse preziose. Nel 1979 ogni italiano produceva 650 grammi di rifiuti. Nel 2.000 ne produceva 1 kilo e 400 grammi: più del doppio! I rifiuti sono un peso, per noi e per l ambiente. Quando l uomo è comparso sulla terra produceva pochi rifiuti e quelli che produceva erano riciclati completamente: il cibo avanzato era mangiato dagli animali, le pelli degli animali cacciati erano utilizzati per fabbricare vestiti, le ossa erano utilizzate per fabbricare utensili, e così via. Oggi viviamo certamente meglio, ma sprechiamo e inquiniamo più del necessario! Anche i nostri nonni vivevano meglio dei primi uomini comparsi sulla terra o degli antichi romani, ma erano certamente meno spreconi di noi. Pensate che nel giro di vent anni, in Italia, abbiamo più che raddoppiato i rifiuti che produciamo! Ora, tutti questi rifiuti cominciano ad essere un peso, per noi e per l ambiente. Ci sono posti dove abbiamo portato per anni i nostri rifiuti. Ora lì ci sono vere e proprie montagne di immondizia. Immaginate che puzza! Questi posti si chiamano discariche e sono tutte pienissime dei nostri rifiuti. Tanto che in molte discariche non ce ne vanno più. Così, l enorme quantità di rifiuti che produciamo ogni giorno, non sappiamo più dove metterla. D altra parte, non possiamo riempire di discariche tutta la terra: così facendo, copriremmo di immondizia prati, fiumi, laghi, montagne, campi di calcio e giardini. Qualcuno ha pensato che i rifiuti si potrebbero bruciare. Però, ci vuole un po di buon senso: perché bruciare carta che può essere utilizzata per fare altra carta, vetro che può essere utilizzato per fare altro vetro, e così via? Forse hai già capito: una soluzione è riciclare i rifiuti, invece di gettarli via o bruciarli. 4 5

In natura non ci sono rifiuti: tutto si trasforma in qualcosa di utile. Cosa significa riciclare? In natura, il rifiuto e la risorsa rappresentano aspetti e momenti diversi della continua e lenta trasformazione della materia e della vita sul nostro pianeta. Ad esempio, il petrolio, che consideriamo una risorsa indispensabile per la nostra civiltà, non è altro che una grande massa di rifiuti organici (ad esempio, alberi caduti e animali morti) che nelle viscere della terra, ad una certa temperatura e pressione, si è trasformato in un liquido denso ed oleoso. La trasformazione di questi rifiuti organici in petrolio si è realizzata in un tempo lunghissimo, nell ordine di milioni di anni, mentre l uomo negli ultimi 50 anni sta esaurendo risorse preziose che trasforma prima in merci e poi in rifiuti. In Natura non si producono rifiuti, perché tutto ciò che non serve più viene trasformato in qualcos altro di utile agli esseri viventi. Cosa sono i rifiuti? L uomo, invece, produce oggetti che usa e poi butta via senza trasformarli in qualcos altro di utile. Gli oggetti che l uomo butta via sono rifiuti. Un rifiuto è qualsiasi oggetto derivante dall attività umana che viene abbandonato oppure è destinato all abbandono o alla distruzione: una lattina vuota, un sacchetto di plastica, una sedia vecchia. Dunque, i rifiuti sono una invenzione dell uomo. E con il tempo l uomo ha inventato diversi tipi di rifiuti: - i rifiuti pericolosi, definiti così perchè contengono sostanze tossiche o nocive; - i rifiuti speciali, che vengono prodotti da attività industriali o agricole, dagli ospedali; - i rifiuti urbani, che produciamo nelle nostre case. Senza trasformare i rifiuti in qualcosa di utile, stiamo riempendo il mondo di discariche! Sembra incredibile ma ciò che paghiamo a caro prezzo al supermercato, diventa rifiuto in pochi giorni, spesso in poche ore. Scatole, bottiglie, pellicole, contenitori, buste, vaschette in polistirolo riempiono sempre più in fretta il nostro secchio della spazzatura. Gran parte di questi rifiuti possono tornare ad una nuova vita, attraverso il riciclaggio, per tornare ad essere lo stesso oggetto o altri oggetti comunque utilizzabili. Pensate ad una rivista: è fatta di carta sulla quale sono state stampate immagini, fotografie, parole. Dopo aver acquistato e letto una rivista, possiamo riutilizzare la carta di cui è fatta per produrre altra carta sulla quale stampare nuove riviste. Allo stesso modo possiamo trasformare una vecchia lattina in alluminio per produrre lattine nuove oppure possiamo trasformare un bicchiere rotto in vetro per produrre nuovi bicchieri, nuove bottiglie, nuovi barattoli. Infine, pochi sanno che possiamo addirittura trasformare gli avanzi di cucina in sostanze nutrienti per le piante! Riciclare significa imitare la natura trasformando ciò che non ci serve più in qualcos altro di utile. Riciclare significa anche essere meno spreconi, imparare che ogni oggetto è fatto impiegando risorse naturali preziose e spesso scarse e, infine, riciclare significa aver bisogno di meno discariche dove buttar via i nostri rifiuti. Riciclare significa utilizzare materiali che non servono più per produrre oggetti nuovi. SEPA- RARE E RICICLARE 6 7

Con il riciclaggio, risparmiamo la Terra! Nei rifiuti ci sono risorse naturali preziose: alberi, energia, minerali. Riciclando i nostri rifiuti possiamo risparmiare queste risorse. Facciamo alcuni esempi: 1 tonnellata di carta: Carta nuova Carta riciclata Alberi 15 Alberi 0 Acqua 440.000 litri Acqua 1.800 litri Elettricità 76 Mw Elettricità 2,7 Mw 1 tonnellata di vetro: Vetro nuovo Vetro riciclato Sabbia 700 kg Sabbia 0 Soda 150 kg Soda 0 Calcare 150 kg Calcare 0 Energia 200 kg equivalenti di petrolio Energia 20 kg equivalenti di petrolio 1 kg di alluminio: Alluminio nuovo Alluminio riciclato Bauxite 500 kg Bauxite 0 Elettricità 17 Mw Elettricità 0,85 Mw Nei rifiuti ci sono risorse preziose. Non buttiamole via. Tutti noi sappiamo che bottiglie, scatole, sacchetti, lattine, giocattoli sono fatti di carta, vetro, plastica, metallo. Ma, non tutti pensano al fatto che ogni materiale viene fatto utilizzando delle risorse naturali. Ad esempio: per fare la carta, usiamo gli alberi. per fare l alluminio delle lattine usiamo un minerale che si chiama bauxite. per fare la plastica usiamo il petrolio. Per fare tanta carta avremo bisogno di tagliare molti alberi. Per fare tante lattine dovremo scavare molte miniere. Infine, il petrolio che usiamo per fare la plastica, prima o poi finirà. Quindi, invece di tagliare alberi, scavare miniere e consumare petrolio, perché non utilizzare gli oggetti di carta, vetro, plastica e metallo che non ci servono più per fare nuova carta, vetro, plastica e metallo? Lo zaino ecologico E il carico di natura che ogni prodotto o servizio si porta sulle spalle in un invisibile zaino; cioè il quantitativo di materiali, anche nascosti, che abbiamo prelevato dalla natura per realizzare un prodotto o un servizio. Lo zaino ecologico viene espresso in kg di natura / kg di prodotto. I componenti che distinguono e determinano il peso dello zaino ecologico sono: 1. materiale grezzo non rinnovabile (combustibili fossili, sabbia, minerali,ecc); 2. materiale grezzo rinnovabile; 3. suolo di cultura (quantità di terreno fertile perso per erosione); 4. acqua prelevata per usi industriali o agricoli; 5. aria prelevata per trasformazioni fisiche chimiche (es.ossigeno per la combustione) Per riciclare occorre separare. Impariamo a fare la raccolta differenziata. Per riciclare carta, vetro, metalli, plastica e avanzi di cucina è necessario che non sia tutto mischiato insieme, altrimenti sarà difficile e costoso separare ogni materiale per riciclarlo. Così, se raccogliamo tutta la carta che non ci serve più in un unico posto separandola da tutto il resto, possiamo riciclarla, cioè trasformarla in carta nuova, in modo semplice ed economico. Lo stesso accade con gli altri materiali: vetro, metalli, plastica, avanzi di cucina. La raccolta differenziata dei rifiuti consiste nel separare i diversi tipi di materiali prima di consegnarli a chi si occuperà di prenderli e portarli alle aziende che effettuano il riciclaggio. C è chi pensa che la raccolta differenziata sia più faticosa: buttare via tutto insieme è più semplice e meno faticoso. Forse è vero, ma facendo così non si possono riciclare i materiali e non si possono trasformare i rifiuti in qualcos altro di utile. Per molti decenni non abbiamo fatto la raccolta differenziata. Abbiamo fatto meno fatica, ma qual è il risultato? Una montagna di rifiuti che non sappiamo più dove mettere! La raccolta differenziata è importantissima perchè è il primo passo verso il riciclaggio: nelle nostre case noi siamo quelli che effettuando o meno la raccolta differenziata decidono se sarà possibile o meno riutilizzare materiali preziosi. Chi fa la raccolta differenziata butta via meno rifiuti, perchè permette il riutilizzo di materiali preziosi! 8 9

Da dove vengono tutti questi rifiuti? Ti sei mai chiesto cosa c è nella pattumiera e da dove arriva? Per capire come e perché separare i rifiuti, e per evitare di produrne troppi, è opportuno sapere che il nostro secchio dell immondizia contiene mediamente: 28% di scarti alimentari e verde 23% di carta e cartoni 11% di plastica 7% di vetro 5% di tessili 5% di legno 3% di metalli 17,5% altro (materiali pericolosi ed altri non meglio definiti) Scarti di cucina e scarti verdi Avanzi di cibo e scarti verdi (potature) rappresentano la maggior parte dei nostri rifiuti. E importante separarli perchè possono essere trasformati in nutrimento per la terra. Frazione organica Gli scarti alimentari, vengono anche definiti frazione umida per l alto contenuto di acqua che li compone, provenienti dalla nostra cucina cosi come gli sfalci e le potature del giardino possono diventare, se separati dal resto dei rifiuti, un ottimo concime per il terreno restituendo la fertilità senza dover ricorrere a concimi chimici. Infatti questi materiali vengono aggrediti dai microrganismi decompositori (batteri, funghi) che li trasformano in sostanze nutritive per le piante. Questo è lo stesso ciclo che avviene in natura; infatti in natura non si producono rifiuti perché tutto quello che non serve più viene trasformato in qualcos altro di utile alle piante ed agli altri esseri viventi. Carta e cartoni In questa categoria di rifiuti ritroviamo giornali, riviste, cartoni d imballaggio, scatole alimentari, ecc. (l elenco potrebbe continuare a lungo). Il processo di base della fabbricazione della carta non è cambiato in più di duemila anni. Si compone di due stadi: la macerazione della materia prima in acqua, per formare una sospensione di fibre singole, e la formazione di fogli di fibre, ottenuta stendendo questa sospensione su una superficie porosa, attraverso la quale può scolare l acqua in eccesso. La più antica carta conosciuta di cui ci sia pervenuto un campione fu fabbricata con stracci intorno al 150 a.c. in Cina. Mentre in Egitto comparve all incirca nell 800 a.c. ed era ricavata dal papiro. L uso della carta fu introdotto in Europa dagli arabi, e la prima cartiera europea fu costruita in Spagna intorno al 1150. Solo alla fine del 1700 si sono cominciati ad utilizzare il legno o le paste vegetali per la sua fabbricazione. Il processo di riciclaggio di questo materiale presenta notevoli vantaggi nell ambito del risparmio e nella difesa dell ambiente. Plastica In questa categoria di rifiuti troviamo bottiglie per bevande, flaconi per detersivi, confezioni per alimenti, ecc. Quella che comunemente chiamiamo plastica è l insieme di tutti i materiali ottenuti chimicamente dalla raffinazione del petrolio ed i suoi derivati. La plastica ha cominciato a popolare la nostra vita quotidiana solo da pochi decenni, ma ha cambiato la nostra vita quotidiana, riempiendola di oggetti leggeri, colorati, plasmabili in ogni forma, infrangibili ed a basso costo. Il suo pregio principale è la resistenza, ma è anche il suo maggior difetto. In acqua o sul terreno resiste a lungo (secoli) e se viene bruciata produce sostanze tossiche ed inquinanti. Esistono diversi tipi di plastica, differenti chimicamente e fisicamente: PE, Usato per fabbricare sacchetti, taniche, cassette, ecc. PET, Usato per produrre bottiglie per bevande (è in grado di trattenere l anidride carboni- Plastica Carta e cartone La plastica molto più leggera di carta e cartoni. Quindi, rispetto alla carta, nelle campane della raccolta differenziata a parità di peso occupa più spazio. Anche per questo, è più coveniente usare e riciclare la carta. 10 11

Poliaccoppiati Vetro ca delle bevande gassate). PVC, Usato per produrre bottiglie e flaconi per detersivi, pellicole dei film, corde (non può contenere alimenti perché è tossico),pp, Usato per le siringhe, pennarelli,ecc. Tutti i contenitori di plastica (termoplastica) vanno recuperati perché possono tornare a nuova vita sotto forma di altri prodotti di plastica. Vetro In questa categoria di rifiuti troviamo bottiglie e barattoli. I reperti archeologici rivelano che il vetro fece la sua comparsa in Medio Oriente fra il 3500 e il 3000 a.c. Il vetro è realizzato da una miscela di varie sostanze, che assume una consistenza pastosa se riscaldata a una temperatura variabile fra i 1300 e i 1400 C e che diventa lavorabile intorno ai 1500 C. Componente essenziale della miscela è la silice, impiegata nella forma di sabbia, mentre le altre sostanze vengono aggiunte per facilitare la fusione (fondenti), per rendere stabile la struttura del vetro e per conferire particolari caratteristiche al materiale stesso (coloranti). È il materiale ideale sia per l edilizia che per la realizzazione d imballaggi per le sue caratteristiche di resistere agli agenti chimici ed atmosferici. Il recupero del vetro consente di risparmiare sull utilizzo di materie prime e dell energia per la produzione di nuovo vetro. Nonostante le sue caratteristiche il vetro entra sempre di meno nelle nostre case, perché sugli scaffali dei supermercati il suo posto è stato preso dalla plastica. Poliaccoppiati (CA) Di questi materiali accoppiati, cioè formati da più tipi di materiali, sono sempre più frequenti contenitori per liquidi alimentari (latte, succhi di frutta, di pomodoro, ecc.) composti da strati di carta più strati di plastica e nel caso di bevande a lunga conservazione, anche di alluminio. Tessili L abbigliamento vecchio, gli stracci costituiscono circa il 5% dei nostri rifiuti. Le mode che cambiano e la maggior frequenza del cambio di abiti rispetto al passato hanno come conseguenza una maggiore produzione di questo tipo di scarti ( che spesso non è in cattive condizioni e si cerca di donare ad enti caritatevoli) che vedono la possibilità di essere rigenerati in impianti industriali. Legno Un altro 5% circa dei rifiuti è costituito da legno, in particolare si tratta di imballaggi e soprattutto di cassette per frutta e verdura. Metalli In questa categoria di rifiuti ritroviamo le lattine per bevande (di solito in alluminio) e scatolette in banda stagnata. L utilizzo dell alluminio a livello industriale è piuttosto recente; è presente in grandi quantità negli strati profondi del nostro pianeta, viene estratto dalla bauxite, minerale che di cui l Italia è priva e che deve importare. L alluminio è un buon conduttore termico ed elettrico, è resistente, estremamente leggero, inossidabile e non tossico. È quindi molto utile quando occorre limitare i pesi (macchinari, motori per auto ed aerei), per gli usi edilizi e per la conservazione degli alimenti; oltre il 70% delle lattine per bevande ed alimenti è in alluminio. Le lattine riciclabili hanno il contrassegno AL. Tessili Legno Metalli 12 13

Non si possono riciclare, ma è meglio separarli. Per non inquinare. Farmaci scaduti Farmaci scaduti, pile e batterie contengono sostanze molto pericolose: un grammo di mercurio contenuto in una pila scarica può inquinare 1.000 litri d acqua! Pile e batterie Esistono rifiuti che non sono non riciclabili, perchè sono fatti con materiali che non possono essere recuperati e riciclati con le attuali tecnologie. Sono rifiuti che contengono sostanze tossiche o nocive per l ambiente, gli animali e le persone. La raccolta di questi rifiuti va effettuata separatamente per evitare che essi possano inquinare acqua, prati, fiumi e perché ciascun tipo di rifiuto richiede particolari tecniche di smaltimento. Farmaci scaduti Questi tipi di rifiuti contengono sostanze che se disperse nell ambiente o nelle discariche insieme agli altri rifiuti possono essere molto pericolose, per questo vanno depositati in appositi contenitori ubicati nei pressi delle farmacie, in modo da poter essere successivamente trattati e resi innocui in appositi centri. Pile e batterie La storia dell energia elettrica inizia proprio con una pila elettrica, costruita alla fine del settecento da Alessandro Volta. Oggi le pile danno energia a strumenti usati per lo studio, il lavoro, il tempo libero. In un anno ciascuno di noi getta in media 400 g. di pile usate. Le pile contengono acidi e metalli pesanti (cromo, cadmio, rame e zingo ma soprattutto il mercurio il più pericoloso). Una pila contiene circa un grammo di mercurio, una quantità sufficiente ad inquinare 1.000 litri d acqua. Le pile non possono essere riciclate o bruciate: una volta raccolte sono destinate ad impianti appositi dove subiscono un trattamento che le rende inerti. Le batterie usate delle auto vanno obbligatoriamente consegnate agli appositi consorzi o al proprio meccanico per essere smaltite in sicurezza: per la metà del peso, contengono piombo un metallo molto pericoloso perché si accumula negli organismi viventi, causando intossicazioni ed avvelenamenti. Lampadine e neon Le lampadine elettriche ed i neon non vanno depositate nei contenitori della raccolta del vetro o disperse nell ambiente; in quanto, ad esempio i neon, contengono sostanze nocive per l ambiente. Oli usati Gli oli di origine minerale/sintetica usati per motori e macchinari o di origine vegetale usati in cucina sono molto inquinanti se dispersi nell ambiente; infatti si infiltrano nel terreno e possono inquinare le falde acquifere. Un solo chilo d olio, versato in uno specchio d acqua, forma una pellicola impermeabile di 1.000 metri quadrati, in grado di impedire la vita alla flora ed alla fauna sottostante; basti pensare che un cambio medio di olio per un motore di un automobile è di 5 litri. Gli oli vanno smaltiti in centri specializzati dove vengono recuperati: da un 1,5 litri di olio usato si ricava circa 1 litro di lubrificante di ottima qualità. Rifiuti tossici e nocivi Data la pericolosità delle sostanze contenute, la raccolta non è finalizzata al recupero, ma alla riduzione dei possibili effetti inquinanti causati dalle sostanze contenute in taluni prodotti. Le confezioni di questi prodotti sono identificate da sigle o simboli di pericolo: sigla T (sostanze Tossiche) - per diserbanti, disinfettanti, topicidi, ecc sigla F (sostanze Infiammabili) - alcool, solventi, ecc simbolo del teschio per le sostanze tossiche simbolo della fiamma per quelle infiammabili simbolo della provetta per quelle corrosive simbolo della croce per quelle nocive. Oli usati Rifiuti tossici e nocivi Lampadine e neon 14 15

Non gettare rifiuti in giro: potrebbero inquinare per centinaia di anni. Qualsiasi materiale lasciato all aria aperta dopo un po di anni si degrada naturalmente. Ma ti sei mai chiesto quanto dura un rifiuto abbandonato in un bosco? Lo sai che una lattina vuota gettata su un prato può restarci da 10 a 100 anni prima di scomparire per cause naturali? Quanto dura un rifiuto gettato nel prato? Tipologia di rifiuto Fazzoletti di carta Giornali e riviste Sigarette con filtro Torsolo di mela Fiammiferi e cerini Gomme da masticare Lattine in alluminio Plastica in genere Schede telefoniche Polistirolo Vetro Tempi naturali di degradazione 3 mesi da1 a 10 anni da 1 a 2 anni 3 mesi 6 mesi 5 anni da 10 a 100 anni da 100 a 1.000 anni 1.000 anni 1.000 anni oltre 4.000 anni Ci sono rifiuti che ingombrano e rovinano il paesaggio. Lavatrici, frigoriferi, materassi, pneumatici e televisori non è possibile infilarli nella pattumiera. Così, quando bisogna buttarli via c è chi pensa che basta abbandonarli per strada. Magari sulla sponda di un fiume. Così facendo riempiamo di rifiuti non solo le sponde dei fiumi e dei laghi, ma anche le spiagge, le pinete, i boschi. Per buttare via rifiuti ingombranti che non entrano nella pattumiera occorre telefonare a chi si occupa della raccolta dei rifiuti affinché vengano a casa tua per ritirarli e portarli via. Wow, nei rifiuti c è nutrimento per la terra. Sono Umidi? Prova a toccare una buccia di banana, una foglia di lattuga o un pomodoro troppo maturo per essere mangiato. Sono tutti rifiuti umidi. Ora prova a toccare una bottiglia di plastica o una lattina: non sono umide! Vengono da piante o animali? Le ossicine del pollo, i gusci delle uova, gli avanzi di carne o di pasta e il fondo di caffè quando si pulisce la caffettiera. Cosa hanno in comune? Vengono da piante o animali: le ossicine del pollo e gli scarti della carne vengono da animali, le uova le fanno le galline, la pasta si fa con il grano e il caffè si fa con i semi di una pianta dell America del Sud. I rifiuti umidi o che vengono da scarti di piante o animali si chiamano rifiuti organici e hanno la caratteristica di essere biodegradabili, cioè possono essere trasformati in altre sostanze da piccolissimi esseri viventi: i batteri decompostori presenti naturalmente nel terreno. Grazie a questi batteri, i rifiuti organici possono essere trasformati in compost, un terriccio umido capace di dare nutrimento alle piante, rendendo la terra in cui crescono più ricca di sostanze nutritive. La trasformazione di materiali organici in sostanze nutritive per la terra avviene spontaneamente in Natura. Con il compostaggio noi possiamo imitare la Natura riproducendo in modo controllato e accellerato questo processo! Raccogliere in maniera differenziata i rifiuti organici per trasformarli in compost è importantissimo: quelli organici sono la maggior parte dei rifiuti che produciamo. Allo stesso tempo, i terreni agricoli italiani hanno urgente bisogno di sostanze nutritive naturali come il compost. 16 17

E se comprassimo meno immondizia? È al supermercato, al momento dell acquisto, che noi già decidiamo quanti rifiuti produrremo pochi giorni o spesso poche ore dopo. Quando fai una festa di compleanno usi piatti, bicchieri e posate di plastica, tovaglioli di carta, bibite in bottiglie di plastica, salatini e patatine in vaschette e buste di plastica. Hai mai pensato a quanti rifiuti ci sono da buttare via dopo la festa? Pensa a quanti oggetti usiamo una volta sola e poi li buttiamo via: pile, accendini, rasoi per la barba, fazzoletti di carta, stoviglie, sacchetti e contenitori di ogni genere. Tutti gli oggetti usa e getta sono da evitare il più possibile! Restituiamo i rifiuti a chi li vende. Con il vuoto a rendere. Un sistema molto efficace per ridurre i rifiuti e riutilizzare i contenitori è il cosiddetto vuoto a rendere. 1 2 Qualche consiglio per mamma e papà. Imballaggi, contenitori e oggetti usa e getta producono una montagna di rifiuti. Tu puoi chiedere ai tuoi genitori di: Portare al supermercato delle borse della spesa in tessuto invece di acquistare ogni volta nuovi sacchetti di plastica. Comprare prodotti in confezioni grandi, formato famiglia, invece di acquistare prodotti in confezioni singole che moltiplicano imballaggi e rifiuti. Con questo sistema, ogni volta che si compra una bibita, il latte, l acqua, il vino o la birra, si paga una cauzione, cioè una somma di denaro che sarà restituita solo se viene restituita la bottiglia o il contenitore vuoto. In questo modo, le persone, per avere indietro i loro soldi, restituiranno al supermercato bottiglie e contenitori vuoti che saranno lavati, sterilizzati e riutilizzati molte volte. In Germania ed in molti altri paesi del Nord Europa questo sistema è molto usato: immagina quanti rifiuti in meno producono i bambini tedeschi! 3 4 Usare stoviglie vere e tovaglioli di stoffa invece di piatti, bicchieri e posate di plastica e tovaglioli di carta: sono comodi ma ci riempiono di discariche! Se è possibile, bere l acqua del rubinetto invece di comprare l acqua minerale in bottiglie di plastica. Molte ricerche hanno dimostrato che in alcune città l acqua del rubinetto è migliore di quella in bottiglia! 5 6 7 Usare pile ricaricabili invece di quelle usa e getta per i tuoi giocattoli e per tutti gli apparecchi a batteria che ci sono in casa. Se l apparecchio può essere usato sia con le pile che con il filo, preferire il filo elettrico. Acquistare frutta e verdura sfusi venduti a peso invece di quelli confezionati in plastica e polistirolo. Per tutti i rifiuti che non si riescono ad evitare, fare una corretta raccolta differenziata. 18 19

Scrivi a Fare Verde. I rifiuti sono una invenzione dell uomo: in Natura non ci sono rifiuti perchè ciò che non serve più viene trasformato in qualcos altro di utile agli esseri viventi. Con la raccolta differenziata e il riciclaggio possiamo imitare la natura trasformando materiali e oggetti che non servono più in materiali e oggetti nuovi. Questo opuscolo spiega cosa sono i rifiuti, da dove vengono, che fine fanno e insegna a riconoscerli per separarli, riciclarli o addirittura evitarli. Segui i consigli di quest opuscolo: avremo bisogno di meno discariche e risparmieremo risorse preziose. Vuoi saperne di più sulle attività dell associazione Fare Verde oppure hai qualche domanda da fare? Fatti aiutare da mamma o papà a compilare e inviare il modulo riportato sotto: Nome e cognome Indirizzo CAP Città Provincia Telefono Messaggio: età (anni) Fare Verde associazione ambientalista ONLUS via Iside,8-00184 Roma Telefono e fax 06 700 5726 - www.fareverde.it Inviare in busta chiusa o via fax a: Fare Verde ONLUS - via Iside 8-00185 Roma Telefono e Fax 06 700 5726 - www.fareverde.it Nel rispetto della legge sulla Privacy, i dati forniti saranno utilizzati esclusivamente da Fare Verde, per l invio di comunicazioni riguardanti le attività e le iniziative dell Associazione. Potrai chiederne in ogni momento la modifica o la cancellazione rivolgendoti a Fare Verde, via Iside 8-00184 Roma.