Protocollo di intesa per l attuazione della mobilità interprovinciale a conclusione del processo di attivazione delle DP



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Direzione Regionale della Lombardia Settore Gestione Risorse Milano, 30 settembre 2010 Protocollo di intesa per l attuazione della mobilità interprovinciale a conclusione del processo di attivazione delle DP PREMESSA La presente procedura è riferita esclusivamente ad ipotesi di mobilità interprovinciale ed è applicabile al personale in servizio presso le diverse articolazioni delle Direzioni Provinciali. E consentita esclusivamente la mobilità che comporti l assegnazione di personale in servizio presso gli Uffici Territoriali con eccedenza di organico o con carenza di organico pari o inferiore al 5% ad altre articolazioni interne delle Direzioni Provinciali con carenza di organico. Viene escluso dall attuale procedura di mobilità il personale in servizio presso l Ufficio Territoriale di Milano 1 in considerazione della notevole quantità di lavoro arretrato da recuperare in vari settori di attività (tassazione e registrazione degli atti giudiziari, campione unico delle tasse in sospeso, contratti di locazione pluriennali, ecc.). Al momento, inoltre, in considerazione di una sempre crescente richiesta di servizi avanzata alla struttura in questione, sono in corso di studio nuove misure organizzative che, allorché verranno realizzate, richiederanno una nuova formulazione del dimensionamento dell organico ottimale dell ufficio. A conclusione di tutte le attività prima citate, la Direzione Regionale si impegna a riattivare, entro la fine del mese di febbraio 2011, il confronto con le OO.SS. per verificare la sussistenza dei presupposti per porre in essere la mobilità volontaria anche per i dipendenti in servizio presso l Ufficio Territoriale di Milano 1. Con riferimento agli uffici interni della Direzione Regionale, nell evidenziare la particolare natura della attività svolte e le specifiche professionalità necessarie, si ritiene prioritario e pregiudiziale procedere alla determinazione del dimensionamento ottimale delle dotazioni organiche e solo successivamente provvedere all eventuale mobilità del personale. La Direzione Regionale, pertanto, a conclusione delle attività necessarie per la rilevazione e la determinazione della dotazioni organiche per ciascun ufficio interno della propria struttura, si impegna a riattivare, entro la fine del mese di febbraio 2011,

il confronto con le OO.SS. per verificare la sussistenza dei presupposti per porre in esame l eventuale mobilità volontaria anche per i dipendenti in servizio presso gli uffici in questione, nonché presso gli altri uffici e/o articolazioni della regione. La Direzione Regionale si impegna, altresì, nell ambito del confronto di cui ai punti precedenti a verificare la possibilità di attuazione di ulteriori trasferimenti di personale attraverso l istituto dello scambio di sede. Mobilità in uscita Possono presentare istanza i dipendenti in servizio presso le diverse articolazioni delle Direzioni Provinciali non carenti o con carenza di organico pari e/o inferiore al 5% rispetto al dimensionamento ottimale individuato alla data di istituzione delle stesse e, come dettagliato nella tabella riportata in calce. Per le articolazioni interne della Direzione Provinciale di Monza e della Brianza si provvederà al trasferimento integrale dei richiedenti solamente se l eventuale saldo negativo, risultante dalle richieste d ingresso e di quelle in uscita, sia uguale e/o inferiore al 50% del numero delle unità trasferibili. In caso contrario, si procederà alla mobilità del personale nella misura massima del 50% delle unità individuate nella già citata tabella. Qualora siano presentate istanze in numero superiore rispetto ai posti disponibili in uscita, ai fini dell individuazione degli aventi diritto alla mobilità si procederà alla redazione di apposita graduatoria sulla base dei criteri che saranno successivamente individuati. Al fine di garantire comunque la funzionalità degli uffici ed a seguito di motivata richiesta del Direttore Provinciale, la decorrenza del trasferimento potrà essere procrastinata per non più di sei mesi rispetto alla data prevista nel bando; ciò al fine di consentire l individuazione e la formazione delle unità lavorative che dovranno sostituire il dipendente destinatario della mobilità in uscita. Mobilità in entrata Il numero massimo di ingressi consentito per le singole articolazioni è quello coincidente con il deficit di organico calcolato per la medesima struttura e coincidente con la differenza tra la dotazione organica ottimale individuata al momento dell attivazione delle varie strutture e quella risultante in HR al momento della pubblicazione del bando. Nel caso di domande eccedenti tale limite, si procederà con le stesse modalità e i medesimi criteri utilizzati per la valutazione delle istanze in uscita. Per esigenze di servizio, il Direttore Provinciale della sede prescelta potrà assegnare il personale ad un articolazione diversa da quella prescelta dall interessato purché la stessa sia allocata presso la medesima città, con eventuale possibilità di rinuncia del dipendente entro 30 (trenta) giorni dall avvenuta notifica del provvedimento.

D.R. LOMBARDIA FIRMATO ORGANIZZAZIONI SINDACALI CGIL - FIRMATO CISL UIL - FIRMATO - FIRMATO SALFI NON FIRMA FLP - NON FIRMA RDB PI NON FIRMA

Allegato MOBILITA IN USCITA UFFICIO NON CARENTI POSIZIONI IN USCITA DIREZIONE PROVINCIALE DI MONZA (contr.,staff.) 8 UFFICIO TERRITORIALE DI CLUSONE 5 UFFICIO TERRITORIALE DI PONTE SAN PIETRO 3 UFFICIO TERRITORIALE DI ROMANO DI LOMBARDIA 6 UFFICIO TERRITORIALE DI ZOGNO 1 UFFICIO TERRITORIALE DI BRENO 4 UFFICIO TERRITORIALE DI CHIARI 3 UFFICIO TERRITORIALE DI GARDONE VAL TROMPIA 2 UFFICIO TERRITORIALE DI LONATO 9 UFFICIO TERRITORIALE DI MONTICHIARI 3 UFFICIO TERRITORIALE DI SALO 8 UFFICIO TERRITORIALE DI CANTU 5 UFFICIO TERRITORIALE DI ERBA 2 UFFICIO TERRITORIALE DI CASALMAGGIORE 8 UFFICIO TERRITORIALE DI CREMA 5 UFFICIO TERRITORIALE DI CODOGNO 1 UFFICIO TERRITORIALE DI CASTIGLIONE DELLE STIVIERE 2 UFFICIO TERRITORIALE DI MAGENTA 9 UFFICIO TERRITORIALE DI LEGNANO 18 UFFICIO TERRITORIALE DI MERATE 1 UFFICIO TERRITORIALE DI RHO 1 UFFICIO TERRITORIALE DI GORGONZOLA 4 UFFICIO TERRITORIALE DI MONZA 4 UFFICIO TERRITORIALE DI VIMERCATE 9 UFFICIO TERRITORIALE DI CORTEOLONA 2 UFFICIO TERRITORIALE DI MORTARA 4 UFFICIO TERRITORIALE DI PAVIA 2 UFFICIO TERRITORIALE DI STRADELLA 7 UFFICIO TERRITORIALE DI SUZZARA 1 UFFICIO TERRITORIALE DI VIGEVANO 10 UFFICIO TERRITORIALE DI VOGHERA 27 UFFICIO TERRITORIALE DI MORBEGNO 6 UFFICIO TERRITORIALE DI BUSTO ARSIZIO 8 UFFICIO TERRITORIALE DI GALLARATE 1 UFFICIO TERRITORIALE DI LUINO 2 UFFICIO TERRITORIALE DI SARONNO 12 TOTALE 203

NOTA A VERBALE SALFI/CONFSAL La federazione SALFI/CONFSAL ha richiesto in sede di trattativa del presente accordo che la parte pubblica si impegnasse a realizzare la mobilità regionale con una data certa e precisa, in modo da consentire a tutti i lavoratori finanziari della Lombardia di partecipare a tale procedura di mobilità. Constatata la non disponibilità da parte pubblica a fornire tale indicazione, la Federazione SALFI CONFSAL non firma il presente accordo. FIRMATO SALFI/CONFSAL