SPECIFICHE TECNICHE SISTEMA DI VIDEOSORVEGLIANZA DEL COMUNE DI BRESSA- NONE



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STADTGEMEINDE BRIXEN Autonome Provinz Bozen CITTÀ DI BRESSANONE Provincia autonoma di Bolzano SPECIFICHE TECNICHE SISTEMA DI VIDEOSORVEGLIANZA DEL COMUNE DI BRESSA- NONE Premessa Il seguente documento descrive in via del tutto indicativa le caratteristiche tecniche e funzionali per la realizzazione di un sistema di videosorveglianza sul territorio del Comune di Bressanone. Tale sistema dovrà consentire la gestione unificata di tutti i dispositivi di monitoraggio. Le caratteristiche descritte nel seguito, sono da intendersi come requisiti minimi a cui attenersi e da poter integrare con proposte migliorative. È quindi compito del proponente offrire una soluzione progettuale realizzativa, in grado di rispondere alle esigenze minime esposte dalla committenza e garantire i massimi livelli di prestazioni e sicurezza. L integrazione dei sistemi e la scelta delle componenti devono essere progettati in maniera tale da consentire alte perfomances e scalabilità del sistema stesso ed essere conformi a tutti i regolamenti/normative correnti in tema di videosorveglianza e tutela della privacy quali: - Direttiva del Ministero degli Interni, Sistemi di videosorveglianza in ambito comunale, Circolare N. 558/SICPART/421.2/70; - Garante per la protezione dei dati personali, Provvedimento in materia di videosorveglianza, 8 Aprile 2010, Gazzetta Ufficiale n. 99 del 29 aprile 2010; - Regolamento della videosorveglianza nel Comune di Bressanone (approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 19 del 01/03/2012); - Delibera della Giunta Comunale n. 391 del 03/10/2012; Architettura del sistema di videosorveglianza Il progetto ha come obiettivo la realizzazione presso il Comune di Bressanone di un sistema di videosorveglianza che fornisca la possibilità di visualizzare, gestire, registrare le immagini. Il sistema dovrà permettere di videosorvegliare n. 4 punti sul territorio comunale (si vedano le planimetrie in allegato) con n. 4 telecamere in totale. I punti di osservazione identificati sul territorio sono i seguenti: 1. Intersezione V.le Mozart Via Laghetto, Bressanone; 2. Via Laghetto (pressi zona sportiva sud), Bressanone; 3. Piazzale della Stazione, Bressanone; 4. Via Bastioni Maggiori P.zza S.Spirito, Bressanone; L architettura del sistema risulterà così strutturata: 1. Punti di videosorveglianza dotati di telecamera per monitoraggio del corrispondente luogo pubblico; 2. Un sistema per la trasmissione delle immagini in tempo reale dalle telecamere dei punti di videosorveglianza ad un punto di aggregazione ( sala apparati ) e storaggio delle immagini; 3. Una centrale operativa per il monitoraggio, gestione e utilizzo dell impianto di videosorveglianza. La centrale operativa di monitoraggio sarà realizzata presso un apposito locale della Polizia Municipale; essa dovrà essere dotata di n. 1 postazione di controllo con un n.1 monitor centrale. La sala apparati corisponde al luogo in cui vengono aggregati i flussi video interfacciati con il server di gestione delle postazioni di videosorveglianza. La sala in questione può eventualmente coincidere con la sala CED del Comune di Bressanone, dal momento che il locale in questione 1

presenta tutte le caratteristiche necessarie in termini di condizionamento, continuità elettrica ed alloggiamento necessari per garantire il corretto funzionamento di macchine server. L impianto di videosorveglianza che si intende realizzare, può essere dotato di tecnologia di rete mista, fissa (rame e/o fibra ottica) o wireless (Hyperlan2 a 5,4 GHz). Tutti gli impianti dovranno garantire alla centrale operativa la visualizzazione, in tempo reale, dei siti soggetti a videosorveglianza. Telecamere di osservazione Le telecamere da fornire dovranno essere progettate per applicazioni da esterno con design compatto che garantisca un ottimo impatto estetico e una robustezza eccellente. Dovranno essere dotate di funzioni di autofocus continuo e compensazione di controluce, in abbinamento ad uno shutter digitale lento o a funzione di Wide Dynamic Range; Le telecamere dome devono essere del tipo Day&Night, cioè devono funzionare producendo immagini di elevata qualità sia di giorno che di notte, brandeggiabili, in grado di assicurare la completa visione a 360 sul piano orizzontale, e 180 sul piano verticale e non dovranno consentire ad un osservatore esterno di individuare l'area inquadrata. La telecamera deve comprendere anche tutti i supporti per l installazione, secondo le varie modalità previste (palo, supporti già esistenti, ecc). Le specifiche minime richieste per le camere di osservazione ( dome ) sono le seguenti: telecamera IP nativa, aggiornabile via IP; telecamera a colori di tipo "Day&Night"; matrice attiva del sensore con numero di pixel non inferiore 704 x576 (4CIF); frame rate non inferiore a 15fps; sensibilità del complesso di ripresa almeno 0,5 Lux in modalità colore (day) e almeno 0,05 Lux in modalità B/N (night) misurati a 50 IRE; obiettivo autofocus con zoom (minimo 25X ottico con minimo F.l.8, auto iris); algoritmo di compressione dei flussi video: Motion JPEG, H264 e sue evoluzioni; algoritmo di trasporto dei flussi video: RTSP; brandeggio a velocità variabile orizzontale di tipo endless e verticale controllabile da remoto; PTZ meccanico; Funzionalità di Activity Detector incorporate; Client NTP; N. 16 Posizioni angolari preselezionabili (Preset); N. 8 Sequenze di Preset (Tour); N. 1 ingressi d'allarme a bordo camera; almeno n. l uscita d'allarme a bordo camera; N. 8 Zone di esclusione (Privacy Mask). Pattugliamento automatico; alimentazione: in bassa tensione con valore non superiore ai 48 Vac, oppure PoE classe 3); condizioni di esercizio: sarà cura della ditta individuare la tipologia di custodia per la singola telecamera in funzione delle condizioni climatiche minime e massime (temperatura, umidità) del luogo di installazione in modo che sia garantito il corretto funzionamento per tutto l'arco dell'anno e comunque in un intervallo non inferiore a (-10 ;+45 ) e umidità (20%;80%); grado di protezione della custodia: l'apparato deve essere protetto dagli agenti atmosferici quali pioggia, salsedine, polveri tipiche del luogo di installazione garantendo così il livello massimo di funzionamento e comunque non inferiore a IP65, eccetto nei casi estremi in cui si richieda una tenuta stagna per cui il valore va esteso a IP66; Fornitura SDK per sviluppo terze parti. Semisfera inferiore in PMMA semitrasparente Termoriscaldate e ventilate; 2

Al fine di garantire la massima apertura del sistema di videosorveglianza alle nuove tecnologie e all espandibilità e all integrazione con altri sistemi presenti o di futura realizzazione si richiede la codifica del segnale video/dati in digitale e la sua trasmissione su protocollo TCP/IP. Nel caso di trasmissione attraverso un vettore di trasmissione di tipo Wireless, questo dev essere operante in banda 5.4 GHz per evitare interferenze con i comuni e sempre più diffusi sistemi wifi 802.11g. Alimentatori e/o trasformatori per le telecamere, interruttore differenziale, sezionale ed ogni ulteriore accessorio che si renderà necessario installare saranno alloggiati in contenitori con un grado di protezione sufficiente a garantire le funzionalità degli apparati anche in condizioni atmosferiche proibitive e protetti contro atti vandalici e/o tentativi di manomissione. Sistema di trasmissione dati L infrastruttura di rete, a discrezione della proposta progettuale, può essere sviluppata con tecnologia wireless (Hyperlan2 5,4GHz) e/o fibra ottica monomodale, eventualmente espandendo i tratti già esistenti della rete dati in fibra ottica del Comune di Bressanone. Le specifiche della rete dati in fibra ottica esistente sono disponibili presso il Comune di Bressanone. Nel caso di utilizzo di soluzioni di tipo wireless, la rete radio che si andrà a realizzare, deve intergrarsi perfettamente con eventuali collegamenti radio già in essere; a questo scopo è opportuno che i soggetti partecipanti efftuino una verifica delle radiofrequenze presenti sul territorio comunale, certificando il rispetto di quanto stabilito nella normativa in materia (Legge 22 febbraio 2001, n.36 Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici ). Il sistema wireless, se utilizzato, deve consentire l aumento della capacità di banda, la scalabilità e garantire inoltre la sicurezza e riservatezza dei dati impedendo agli utenti non autorizzati di accedere alla rete. La raggiungibilità diretta delle telecamere verso le centrali di videosorveglianza non sempre è garantita: di conseguenza, nel caso in cui debbano essere individuati opportuni punti di rilancio e di raccolta dei segnali, questi devono essere individuati nell offerta tecnica. In generale, a seconda del mezzo trasmissivo scelto, dovranno essere in ogni caso rispettati i seguenti criteri minimi: Capacità di banda necessaria al trasferimento delle immagini in funzione delle caratteristiche delle telecamere e della topologia della rete di trasporto; Crittografia dei flussi video in accordo a quanto richiesto al paragrafo 3.3.1 comma f) dal Provvedimento in Materia di Videosorveglianza del 08/04/10 del Garante per la Privacy (utilizzo di reti pubbliche e connessioni wireless); Affidabilità; Eventuale ridondanza; Le topologie di rete indicate sono indicative, pertanto viene lasciata facoltà di proporre soluzioni alternative, ma ugualmente idonee, rispetto a quanto ipotizzato. Centrale operativa di videosorveglianza e aggrezione dei flussi video La centrale operativa è situata presso il comando della Polizia Municipale. La centrale è preposta alla gestione e all utilizzo dell impianto di videosorveglianza. Gli operatori preposti e autorizzati, devono essere in grado di gestire le immagini catturate dalle telecamere. 3

Il locale preposto come postazione di monitoraggio deve essere dotato di un sistema di controllo accessi, il quale permetta di identificare le persone autorizzate e garantire un accesso esclusivo. L implementazione del sistema di controllo accessi sarà a carico del soggetto proponente. Durante le fasi di recerca e visualizzazione delle immagini, il sistema deve essere in grado di proseguire autonomamente con la registrazione delle immagini catturate sul server di aggregazione della sala apparati e non devono verificarsi temporanei congelamenti di immagini o interferenze nei processi avviati. Il software di gestione per la postazione della centrale operativa dovrà garantire i seguenti requisiti: Gestione camere di differenti produttori, piattaforma aperta. Live View fino a 30 o più FPS; Gestione dei flussi video con algoritmo di compressione MJPEG/MPEG4/H264; Funzionalità di NVR; Esportazione file archiviati con crittografia; Gestione PTZ Patrolling; Funzionalità di WEB Client; Gestione Mappe; Integrazione con video analisi; Controllo I/O ed eventi, Supporto multi stream per camera; Video Motion Detection (VMD) integrato con gestione zone di esclusione; Supporto canali audio Full-Duplex; Preset Positions per camera; Gestione Preset su Evento; Preset Patrolling; Privacy masking; Ricerca automatica ed auto riconoscimento delle telecamere; Export e import di configurazioni; Gestione e esportazione di archivi storici contenenti tutte le informazioni relative agli eventi di stato del sistema e le operazioni compiute dagli addetti (file di log); Stampa, centralizzata o da remoto, su carta o supporto digitale delle immagini e/o delle sequenze filmate registrate; Fornitura di SDK per sviluppo applicazioni di terze parti. La postazione di controllo è costituita da un PC con le seguenti caratteristiche minimali: Case Middle Tower con Processore Intel Pentium I5 4 3.4 GHz con tecnologia HT o superiore; Disco Fisso: SATA III, 7200 U/min >= 450 GB; 8 GB (installati) RAM DDR3-1600; Scheda video di ultima generazione; Unità Combo Lettore DVD e Masterizzatore CD-RW; chipset Audio AC97 integrato; Scheda di Rete: Scheda di rete - PCI - Ethernet, Fast Ethernet, Gigabit Ethernet; Tastiera; Mouse; Microsoft Windows 7 Professional 64 bit o superiore; N. 1 - Schermo Piatto 26 LCD; Garanzia completa e gratuita in loco del produttore per 5 anni su ogni componente con intervento in garanzia senza oneri per l amministrazione in massimo 8 ore lavorative; Il server di aggregazione deve essere in grado di acquisire, in contemporanea, tutti i flussi provenienti dalle telecamere che vengono convogliati nel sistema. Si occupa della registrazione e conservazione dei filmati, anche nell ottica delle finalità di impiego da parte dell Autorità Giudiziaria, rispettando i seguenti requisiti minimi: alimentazione ridondata. 4

Sistema operativo di ultima generazione; archiviazione schedulabile con Playback; capacità di registrazione per singola camera con gestione del pre e post allarme; memorizzazione delle immagini provenienti da tutte le telecamere al massimo framerate possibile; archiviazione di flussi con algoritmo di compressione MJPEG/MPEG4/H264; registrazione delle immagini deve avvenire in forma cifrata per garantirne la riservatezza e l integrità; esportabilità (da locale o da remoto) dei filmati con corredo di specifico visualizzatore per la decifratura e verifica dell integrità degli stessi; la capacità di storage deve essere dimensionata per la registrazione contemporanea ditutte le telecamere al massimo frame rate consentito dalle stesse e/o dalla connettività, per un periodo di almeno 7 gg 24h. Informativa e cartelli per la privacy Come previsto dalla normativa sulla privacy per la videosorveglianza: - Codice in materia di protezione dei dati personali (D.lg del 30 Giugno 2003, n. 196), noto anche come Codice della Privacy; - Provvedimento Generale del garante in materia di videosorveglianza dell 8 aprile 2010. Gli interessati devono essere informati che stanno per accedere o che si trovano in una zona videosorvegliata e della eventuale registrazione. Il Garante ha individuato un modello semplificato di informativa minima, come riportato nelle figure allegate al Provvedimento in materia di videosorveglianza (8 Aprile 2010). Tale modello può essere utilizzato in particolare in aree esterne ed, in relazione alla vastità dell area ed alle modalità di ripresa, vi è la necessità di installare più cartelli. Il supporto con l informativa (che deve essere tale da proteggere l informativa medesima dagli a- genti atmosferici, quali acqua, sole, ecc.): deve essere collocato nei luoghi ripresi o nelle immediate vicinanze, non necessariamente a contatto con la telecamera; deve avere un formato ed un posizionamento tale da essere chiaramente visibile e leggibile; può inglobare un simbolo o una stilizzazione di esplicita e immediata comprensione, eventualmente diversificati se le immagini sono solo visionate in diretta o anche registrate; l informativa deve essere redatta anche in entrambe le lingue provinciali, italiano e tedesco. I supporti e le informative saranno interamente a carico dei soggetti partecipanti. 5