Presentazione I PROMESSI SPOSI. Incontro di Don Abbondio e i Bravi



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Presentazione I PROMESSI SPOSI Incontro di Don Abbondio e i Bravi I bravi : << Scusi, per caso lei vuole celebrare il matrimonio di Renzo Tramaglino e Lucia Mondella domani?>> Don Abbondio : << S i-si pe-pe-pe-rchè?>> I bravi : << Domani non ci sarà nessun matrimonio!>> Don Abbondio : << Ma-ma-ma-ma-ma è il mio dovere di curato!>> I bravi : << Se lei domani celebrerà il matrimonio la sgozziamo!>> Don Abbondio : << Ma Non è colpa mia! Sapete i giovani di oggi Sono come sono!>> I bravi : << Le consigliamo di non celebrare il matrimonio. C è in gioco la sua vita!>> Don Abbondio e Perpetua Perpetua :<< Come mai siete arrivato tardi?!>>. Don Abbondio :<< E e mi sono fermato a chiacchierare!>> Perpetua :<< Avanti! Riesco a leggervelo negli occhi che è successo qualcosa!>>. Don Abbondio :<< E va bene! Ho incontrato i bravi di don Rodrigo! Mi hanno detto di non celebrare il matrimonio! Altrimenti saranno guai!>> << Mi raccomando non dirlo a Renzo! >>. Perpetua :<< Sarò muta come un pesce!>>. Renzo e Don Abbondio Renzo: <<Salve Don Abbondio! Volevo sapere quando si celebrerà il matrimonio>> Don Abbondio: << Quale matrimonio?>> Renzo: <<Ma quello tra me e Lucia! Non vi ricordate?>> Don Abbondio: << Non mi ricordo di questo matrimonio, mi dispiace>> Renzo: <<Ma state scherzando? Oggi non sono in vena di battute!>> Don Abbondio:<<Ehmm Renzo lo sai che sono di mente corta!>> Renzo: <<Ma quale mente corta! Voi vi ricordate sempre di tutto!>> Ad un certo punto si sentono le campane battere le dieci. Don Abbondio: << Ups! Non me ne ero accorto, è già l ora della Messa!>> Così Renzo va furibondo e dispiaciuto dalla sua Lucia. 1

Renzo e Perpetua Don Abbondio e Renzo PERPETUA:- Eh, povero Renzo Quanti prepotenti ci sono al mondo RENZO:- Come? Cosa vorresti dire con questo? PERPETUA:- Ma come? Non te lo ha detto Don Abbondio? RENZO:- Che cosa avrebbe dovuto dirmi? PERPETUA:-E successo che due bravi di Don Rodrigo hanno minacciato Don Abbondio. Perciò non può farvi sposare. RENZO:- Ah, sì? Adesso mi sente, il curato! DON ABBONDIO:- Renzo! Come mai sei tornato? RENZO:- Brutto vigliacco! Un mal di testa, eh? DON ABBONDIO:- Sì,sì. Un mal di testa fortissimo. RENZO:- Falla finita con questa messa in scena! Perpetua mi ha raccontato tutto! Ed ora chi glielo dice a Lucia? Renzo a casa di Lucia Renzo : - Lucia amore mio, non possiamo sposarci!!! Lucia : - Perché, che cos è successo? Renzo :- I bravi di Don Rodrigo hanno circondato Don Abbondio e hanno minacciato di ucciderlo se ci avesse sposato! Lucia : - Come è potuto accadere tutto questo?-poi scoppia a piangere.-non ci posso credere! Svegliatemi da questo incubo! Renzo:-Perché Don Rodrigo ha qualcosa incontrario con questo matrimonio? Lucia:- Io.dovrei.dirti..una cosa! Renzo:- Cosa,cosa?Dimmelo! Lucia:-Lui. Forse è innamorato di me! Renzo:-Perché me l hai nascosto per tutto questo tempo? Lucia:-perché non volevo ferirti! Renzo:- non ti preoccupare troveremo un modo per risolvere questa situazione!- Renzo e l Azzeccagarbugli Mentre l Azzeccagarbugli, un uomo a cui non importava risolvere i problemi della gente ma ricevere regali, stava sfogliando alcuni documenti, entra Renzo molto agitato. Porta con se tre capponi, l offerta per l Azzeccagarbugli. Renzo: < < Ho portato tre capponi per lei, perché sono in grave difficoltà. >> << Quale è il problema figliuolo? >> dice l Azzeccagarbugli. Renzo risponde : << Don Rodrigo vuole sposare la ragazza a me destinata! >> Appena l Azzeccagarbugli sente parlare di Don Rodrigo tira in aria i fogli per la paura, restituisce i capponi a Renzo e con un calcio lo butta fuori dicendo: << Io non mi metterò mai contro Don Rodrigo!! >> e gli chiude la porta in faccia. 2

Renzo, fra Cristoforo e Don Rodrigo Agnese spiega a Fra Cristoforo:-Tutto è incominciato così : Renzo e Lucia si dovevano sposare, ma una sera Don Abbondio, che doveva celebrare il matrimonio, è stato fermato dai bravi di Don Rodrigo che gli hanno vietato di farlo-. Renzo dice a Fra Cristoforo:-Avete in mente un piano?- Fra Cristoforo gli risponde:-allora Vediamo un po, forse Potrei andare a casa di Don Rodrigo e cercare di parlare con lui-. Fra Cristoforo va a casa di Don Rodrigo e viene ricevuto dal servo. Il servo:-fra Cristoforo, buon giorno! Che cosa cercate, come osate importunare il mio padrone all ora di pranzo?- Fra Cristoforo:-Ho urgenza di parlare con Don Rodrigo!- Servo:-Ma Io non lo so se sarà il caso, non vorrei si innervosisse tanto, sa lui non vuole essere disturbato all ora di pranzo, ma proviamo,seguitemi-. Entrambi attraversano un lungo corridoio e arrivano nella sala da pranzo.il servo apre la porta e dice:-padrone!c è Fra Cristoforo che vi deve parlare-. Don Rodrigo stavano pranzando con tutti i suoi amici e Fra Cristoforo esclama:-vi devo parlare-. Don Rodrigo porta il frate in un altra stanza e dice:-in che cosa posso servirla?-. Fra Cristoforo:-Senta, vengo a proporle un atto di giustizia A parlare con la sua coscienza -. Don Rodrigo:-Senta, quando voglio sentire una predica so venire in chiesa da solo, non vi preoccupate della mia coscienza-. Il frate va via, esita un po, si gira, fa un ultimo tentativo ed esclama:-smettila di tormentare Lucia, la mia protetta-! Fra Cristoforo:-La sua protetta! Verrà un giorno..-. Fra Cristoforo non finisce di parlare che Don Rodrigo esclama:-uscite da questa casa e non tornate mai più!- Fra Cristoforo esce a testa bassa dalla casa, senza aver concluso niente. Il segreto di Fra Cristoforo Dovete sapere che Fra Cristoforo ha un segreto. Alla nascita si chiamava Lodovico ed era figlio di un ricco mercante. Un giorno mentre passeggiava, seguito da due bravi e dal suo fedele servo di nome Cristoforo, si trovò davanti ad un altro nobile seguito da quattro bravi. Nessuno voleva cedere il passo all all altro ; iniziarono ad offendersi, poi passarono alle armi. Alla fine Lodovico uccise l altro nobile ; era morto però anche il servo di nome Cristoforo. Lodovico, ferito, si rifugiò in un convento di frati cappuccini lì vicino. Fattosi frate andò a scusarsi dai parenti del nobile ucciso. Cambiò poi il proprio nome in Cristoforo, in sua memoria. 3

Fra Cristoforo comunica a Renzo il fallimento del tentativo fatto con Don Rodrigo Fra Cristoforo, deluso, comunica a Renzo, Lucia ed Agnese il fallimento del suo piano. Allora ad Agnese viene in mente di organizzare un matrimonio a sorpresa. Agnese progetta:<< Renzo e Lucia andranno da Don Abbondio con una scusa.>> Interviene Renzo:<<Ora che mi ricordo il mio amico Tonio e suo fratello Gervaso, che potrebbero fare i testimoni, devono dei soldi al curato; sarà questa la scusa!>> Agnese:<<E mentre io distrarrò Perpetua, voi entrerete di nascosto! A quel punto Renzo dirà:<< Questa è la mia sposa!>> E Lucia dirà:<< Questo e il mio sposo! E il matrimonio sarà fatto >>. Organizzazione del matrimonio a sorpresa Renzo, Agnese e Lucia vanno a chiamare i due testimoni; insieme si dirigono verso la casa di Don Abbondio. Agnese tiene occupata Perpetua rievocando i ricordi del passato: - Perpetua, ti ricordi da piccole, quando badavamo alle galline, tu gli strappavi le penne per giocare agli indiani?- -Ah! Si, mi ricordo! E tu? Quando entrasti in quel campo di ortiche e ti grattasti tutta per due giorni di fila!- Le due scoppiano in una sonora risata. Intanto i due testimoni si fanno avanti verso la stanza del prete: - Signor Curatolo?- Lui risponde: -No! Sono occupatissimo! Non ci sono per nessuno!- Tonio si giustifica: -Ma dobbiamo restituirle dei soldi!- -Ah, ora che ci penso, non sono più tanto occupato! Entrate!- Il prete prende il libro e comincia a registrare: -Dunque, dunque io vi ho dato 150 scudi, e adesso il debito è pagato!- Mentre Don Abbondio registra sul libro dei conti il debito pagato, Renzo e Lucia si nascondono dietro ai testimoni. Tonio e Gervaso si spostano per fare largo ai due fidanzati. Renzo dice: -In presenza di questi due testimoni, questa è mia moglie!- Lucia dice: -Questo è mio - Non riesce a finire la frase che Don Abbondio la copre con una tovaglia e grida : -Tradimento! Allarme! Perpetua, suona le campane!- Renzo e Lucia scappano. I due bravi mandati da Don Rodrigo per rapire Lucia, sentendo il suono delle campane credono di essere stati scoperti, e anche loro scappano. 4

Fuga dal paese; arrivo a Monza e separazione di Renzo e Lucia NARRATORE: Renzo, Agnese e Lucia arrivano sulle rive del lago di Como. LETTORE: Il lago era sgombro, non soffiava un respiro di vento, e la superficie dell acqua, illuminata dalla luna giaceva piana e liscia senza una increspatura, come un immenso specchio. NARRATORE: Renzo, Lucia ed Agnese salgono sulla barca che li sta aspettando per condurli lontano dal paese. LETTORE: I viaggiatori silenziosi, volgendosi addietro, guardavano le montagne e il paese che la luna illuminava. Si distinguevano i villaggi, i campanili, le capanne: il castellotto di Don Rodrigo colla vecchia sua torre, alto sulle capanne, pareva un feroce ritto nelle tenebre che in mezzo ad una folla di coricati nel sonno vegliasse meditando un delitto. NARRATORE: Lucia volge per l ultima volta lo sguardo al suo paese, una grande tristezza la invade. LETTORE: Addio, monti posati sugli abissi dell acque ed elevati al cielo; cime ineguali, conosciute a colui che fissò sopra di voi i primi suoi sguardi. Addio, valli segrete, ville sparse e biancheggianti sul pendio come branco disperso di pecore pascenti, addio! Quanto è tristo il lasciarvi a chi vi conosce dall infanzia!. Arrivo di Lucia dalla Monaca di Monza Arrivati a Monza i tre si dividono: Renzo si dirige verso Milano mentre Agnese e Lucia si recano al Convento della Monaca di Monza. La donna è molto gentile con Lucia. Spiega : << Sapete per me è molto difficile raccontare la mia storia ad una Monaca, io ero promessa ad un ragazzo che lavorava in fabbrica con me ; ma un uomo molto ricco e spietato non ha permesso queste nozze!!!>> <<Mi dispiace molto per l accaduto,sarò molto lieta di ospitarvi nel mio convento,fate come se foste a casa vostra.>> dice la Signora in tono cordiale. Le due donne la ringraziano e la Monaca mostra loro il convento. 5

Il segreto della Monaca di Monza <<Lo sapete che la Monaca di Monza prima si chiamava Gertrude ;e nasconde un terribile segreto?>> <<Dai su racconta!!>> <<Il papà della fanciulla voleva che lei da grande diventasse suora. La sua mamma prima di morire lasciò un testamento con scritto che la figlia poteva fare quello che voleva. Gertrude, però, non voleva farsi suora perché era innamorata e voleva crearsi a tutti i costi una famiglia. Il padre quando seppe del testamento lo eliminò e segnò il futuro della figlia: in convento! Lei però dentro un convento conobbe un uomo che divenne il suo amante, Egidio, dal quale ebbe un bambino!>> Renzo a Milano A Milano era il secondo anno di carestia e la popolazione dava di ciò la colpa agli spagnoli. Mentre camminava, Renzo trovò in terra due pagnotta di pane; continuò a camminare e arrivò in piazza dove vide la folla concitata e affamata che assaltava le porte dei forni.giunte le guardie si scatenò la rivolta: la gente urlava e tentava di sfondare le porte dei forni. Qualcuno tirava sassi, i fornai, impauriti, opponevano resistenza. Arrivò poi Ferrer, colui che aveva abbassato il prezzo del pane, e disse alla gente che era venuto per portare in prigione il Vicario di Provvisione, colui che lo aveva alzato. Renzo andò in cerca di una locanda per passare la notte. Per strada incontrò un uomo che lo condusse alla locanda della Luna Piena. Lì Renzo si ubriacò e, non volle dire il proprio nome all oste. La mattina dopo Renzo, in una camera dell osteria, venne arrestato; quando lui e le guardie uscirono, la folla inferocita costrinse esse a liberare Renzo. Dopo la brutta esperienza Renzo decise di scappare e di recarsi dal suo cugino Bortolo. Nel frattempo Don Rodrigo continuava a pensare a come poter avere Lucia; decise, così, di chiedere aiuto all Innominato, uomo potente e senza scrupoli. 6

Don Rodrigo e l Innominato Don Rodrigo:<< Caro amico mi dovete aiutare!>> L Innominato :<< Qual è il problema? >> Don Rodrigo:<<Dovrei rapire una giovane ragazza.>> L Innominato :<< Rapire una semplice ragazza, pf, non mi sembra un impresa difficile.>> Don Rodrigo :<< Non credo che sia una cosa facile ; è sotto la protezione della monaca di Monza.>> L Innominato :<< Ma non sai che posso arrivare dove voglio?>> Don Rodrigo :<< Eh! Già, se ti serve una mano potrei mandati i miei bravi che conoscono la ragazza.>> L Innominato:<<Non ti preoccupare, conosco un ragazzo senza scrupoli che mi potrebbe aiutare : Egidio, che è anche l amante della monaca di Monza.>> Don Rodrigo : <<Pongo la mia fiducia su di te!>> Rapimento di Lucia L Innominato :<<Egidio,se convinci la monaca di Monza a fare uscire Lucia dal convento avrai una ricompensa in denaro>> Egidio :<<Va bene,sarà fatto signore >> Egidio :<< Gertrude potresti far uscire Lucia dal convento per favore? Altrimenti sarò costretto a lasciarti >> Gertrude :<<Ma non posso, Lucia è stata affidata a me!>> Egidio :<< Allora non mi rivedrai mai più!!!>> Monaca :<<E va bene, lo faccio solo per te>> Geltrude :<<Devi andare al convento dei frati cappuccini >> dice a Lucia. Lucia :<<Sono un po spaventata ad uscire da sola, però se lo dice lei >>. Siamo per la strada, Lucia cammina a testa bassa, vede una carrozza ferma sul ciglio della strada con uno sportello aperto; scendono due uomini, uno dei due:<<la strada per Monza è a destra? >>. Lucia si gira per indicare la strada, ma proprio in quel momento viene presa per la vita e caricata di forza nella carrozza. Lucia e l Innominato; voto di Lucia alla Madonna L Innominato si avvia verso la stanza di Lucia e la trova mentre piange. L Innominato :<<Perché piangi? Non voglio farti del male!>> Lucia:<<Voi mi state facendo patire le pene dell inferno!che cosa vi ho fatto per meritarmi questa tortura? Se voi avete un cuore buono, vi prego liberatemi!>> Innominato:<<Ti libererò, ma domani mattina!>> Lucia rimasta sola comincia a pensare. 7

Lucia:-Come potrò fare?non posso avere contatti con nessuno...madonna mia, aiutami tu!mmm. Ma certo posso fare un voto! Poi si inginocchia e prega. Lucia:<<Oh! Madonna mia,ti prometto che se uscirò viva da qui non vedrò mai più Renzo>> E così più tranquilla si rimette a dormire. Pentimento e conversione dell Innominato Innominato:- Yawn! Chissà come mai questa notte non riesco a dormire? Come ho potuto rapire una giovane fanciulla indifesa? Cosa posso fare? come posso aiutarla? E ancora viva, la posso salvare prima che sia troppo tardi! Ma se mi guardo indietro non è l unica cosa cattiva che ho fatto nella mia vita! Ma che cosa è tutto questo vociare che viene dalla città? Servo:- Mio signore, è arrivato il cardinale Federigo Borromeo. Innominato:-Il cardinale!? Forse è con lui che mi posso confidare, devo dirgli proprio tutto quello che sto provando! Sì! Devo andare da lui! L innominato si reca con la carrozza dal cardinale. Cardinale:- Sta arrivando l innominato! E la prima volta che una persona come lui viene da me! Chissà cosa vorrà? Innominato:-Sua eccellenza..... non so come dirvelo..... sono venuto qua da voi perché..... ehm... per chiedere perdono di tutti i miei peccati...( si inginocchia ) Sono un misero peccatore che chiede perdono a Dio..... ho commesso tanto male nella mia vita..... Ma gli occhi innocenti di una povera fanciulla che pochi giorni fa ho rapito, hanno aperto la porta del mio cuore. Cardinale :- Veramente ti penti? Innominato:-Sì, sì! Cardinale:- Bene, allora ti sono perdonati i tuoi peccati. 8

Liberazione di Lucia e Lucia ed Agnese a casa di Donna Prassede Don Abbondio sale su una carrozza, dove si sono accomodati dei bravi; la carrozza si dirige verso il castello dell Innominato. Arrivati a destinazione Don Abbondio apre la porta e Lucia lo guarda stupita: - Ma..., ma che ci fate voi qui?- Don Abbondio la rassicura: - Non ti preoccupare! Sono venuto a liberarti!- A quel punto appare l Innominato e Lucia muore dalla paura; una donna la informa: - È diventato buono! Stai tranquilla non è più come prima!- Salgono sulla carrozza che li porta in un villaggio vicino a quello di Lucia. Arrivati, la famiglia del sarto ospita Lucia per qualche giorno. Lucia dice mentre stanno cenando: - Dov è la mia mamma?- Il sarto risponde: - La manderemo a cercare, abbi pazienza!- Il giorno dopo Agnese arriva a casa del sarto; le due si ritrovano tra abbracci, baci e pianti. Agnese e Lucia partono per la casa di Don Ferrante e Donna Prassede, una coppia di anziani signori benestanti. Agnese va spesso a trovare la figlia. Un giorno Agnese avverte Lucia che l Innominato ha mandato 100 scudi come dote per il matrimonio. Lucia si rattrista. Agnese le chiede: - Ma che hai?- Lucia confessa il suo voto: - Quando ero al castello dell Innominato ho giurato alla Madonna che se ne uscivo viva, avrei rinunciato a Renzo!- Agnese dice sbalordita: - E Renzo?- Lucia dice, piangendo: - Non devo pensare più a lui, ma so quanti guai ha passato, mandiamogli questi denari, ne ha più bisogno di noi. La guerra, la miseria, la peste Siamo all inizio dell inverno e gli abitanti di Milano stanno morendo come mosche ; ormai si teme una carestia, il Tribunale della Sanità decide allora di raccogliere i mendicanti di Milano nel più grande ospizio, il Lazzaretto. I problemi, però,sono molti: la mancanza di igiene e poco spazio: le persone infatti vengono ammassate 20 o 30 per stanza. Col passare dell esercito tedesco la peste si diffonde nella città e nelle campagne. 9

La peste e Cecilia Renzo vede dei poveracci trascinarsi con le mani piene di bolle, urlanti dal dolore; continua a camminare, ma ad un tratto uno spettacolo ancora più sconvolgente lo blocca : si presenta sulla soglia una donna giovane, ma di una bellezza sfiorita che tiene in braccio una bambina morta con dolcezza e tenerezza come se fosse ancora viva. Un monatto cerca di strappargliela dalle mani, ma lei la ritrae a sé e dice:<<no! La devo adagiare io sul carro!>>e così facendo dà dei soldi al monatto, perché non le tolga niente. Poi rivoltasi a sua figlia dice:<<addio Cecilia! Stasera verremo anche noi e saremo di nuovo tutti insieme!>> Poi si rivolge al monatto :<<Stasera verrai a prendere me e non me sola!>> Sale in casa e dalla finestra vede il carro scomparire, poi si sdraia sul letto con un'altra bambina più piccola viva, ma con i segni della morte in faccia. La peste colpisce Don Rodrigo Una notte, verso la fine d agosto, nel mezzo della peste, Don Rodrigo torna a casa accompagnato dal Griso e all improvviso sente un malessere. Il Griso si accorge che c è qualcosa di strano e raccomanda a Don Rodrigo di andare a letto. <<Ti ringrazio Griso, ti ripeto che tra i bravi sei stato sempre il mio preferito!>>. Il Griso si allontana velocemente, ma Don Rodrigo lo ferma dicendo: <<Aspetta Griso, so di un medico che conosce dei segreti per curare gli ammalati. Si chiama Chiodo, sai dove abita?>> <<Si padrone.>> risponde il Griso andando via velocemente. Quando il Griso rientra non è solo, con lui ci sono anche dei monatti e Don Rodrigo capisce di essere stato tradito e dice: <<Brutto traditore che non sei altro! Sei andato a chiamare i monatti per farmi portare al lazzaretto.>>. Don Rodrigo cerca di prendere la pistola, ma i monatti gli saltano addosso portandolo via in una barella. Renzo, nel lazzaretto, ritrova Fra Cristoforo e perdona Don Rodrigo morente Renzo entra nel lazzaretto e si guarda intorno,in cerca di Lucia.Vede un frate camminare tra le capanne e si avvicina: è Fra Cristoforo! << Che cosa ci fai qui? >> chiede il frate << Perché vieni a sfidare la morte? >> 10

<< Ho già avuto la peste >> risponde Renzo. << Sto cercando Lucia >> aggiunge poi. << Vi siete sposati? >> domanda Fra Cristoforo. << No >> replica Renzo. << Se non troverò Lucia mi vendicherò su Don Rodrigo! >> << Se sei venuto qui per farmi ascoltare i tuoi pensieri di vendetta, bè, io posso anche andarmene!>>esclama il frate. << Bè i cristiani perdonano, quindi Sì, lo perdonerò>> << E se tu lo vedessi? >> domanda Fra Cristoforo. << Pregherei il Signore di perdonarlo>> replica Renzo. Il frate allora lo conduce da Don Rodrigo. Il signorotto se ne sta in un letto, con gli occhi spalancati, lo sguardo fisso, il respiro affannoso, il viso pallido ricoperto di chiazze nere. Don Rodrigo esala l ultimo respiro, poi abbassa le palpebre, morto. Renzo dice:<< Ma come è possibile che un uomo di tale potenza e di tale prepotenza possa fare una fine così? >> <<E proprio vero che di fronte alla morte siamo tutti uguali >> Renzo e Lucia si ritrovano al lazzaretto. Renzo entra nella tenda delle donne e lì vede Lucia che sorpresa gli chiede : - Renzo? Che ci fai qui? Non hai paura della peste? - Renzo le risponde: - L ho già avuta! Sono venuto a cercarti! - Lucia aggiunge :- Ma mia madre non ti ha scritto? Non ti ha detto del voto? Sai che non posso più sposarti? Renzo:- Si, ma sono promesse che non contano niente! Vado a chiamare una persona che forse ci potrà aiutare! - Torna pochi secondi dopo in compagnia di Fra Cristoforo. Renzo dice: - Dai, confessa a Fra Cristoforo il voto che hai fatto! - Lucia si convince e racconta: - In una notte di sofferenza, quando stavo rinchiusa in una cella, ho giurato alla Madonna che se fossi uscita viva da quel posto non avrei sposato Renzo! - Fra Cristoforo afferma : -Non ti preoccupare, sei libera dal tuo voto!- Così Lucia si tranquillizza e abbraccia Renzo. 11

Il matrimonio Renzo e Lucia entrano in chiesa, si avvicinano all altare e Don Abbondio inizia a celebrare il matrimonio. Don Abbondio :- Tu, Renzo Tramaglino, vuoi sposare la qui presente Lucia Mondella? Renzo:- Sì, lo voglio! Don Abbondio:- Tu, Lucia Mondella, vuoi sposare il qui presente Renzo Tramaglino? Lucia:- Sì, lo voglio! Don Abbondio:- Vi dichiaro marito e moglie! E finalmente Renzo e Lucia coronano il loro sogno d amore e vissero per lunghi anni felicemente. Saluti finali e ringraziamenti Ginevra- E andato tutto a meraviglia, ma che fifa all inizio! Jessica- Fifa, altro che fifa, un emozione terribile! Ginevra- Mi sembrava di essere un attrice vera, ma ora è tutto finito! Jessica- Ora che ci penso Sta anche per finire la scuola, come passeremo il nostro tempo? Ginevra- Che sarà mai? Ti preoccupi di questo? Qualcosa da fare lo troveremo, basta non pensare alle medie! Jessica- Hai ragione, quella sì che è una vera preoccupazione! Ginevra- Ci siamo trovate molto bene alle elementari, ora però. Jessica- Dovremo lasciare la scuola in cui abbiamo imparato tante cose, grazie anche alle nostre bravissime insegnanti! Ginevra- Se siamo arrivati fin qui è anche grazie a loro, benchè alcune volte si siano arrabbiate con noi! Jessica- Comunque le ringraziamo di cuore! Gingi, ma non abbiamo ringraziato il pubblico! Ginevra- Dopo tutti i calorosi applausi che ci hanno regalato! Jessica- Proprio per questo se ne meritano uno anche loro. Ginevra- Alla realizzazione di questa recita hanno contribuito Nomi compagni. Ginevra- E naturalmente Jessica Jessica- E Ginevra. Insieme- Buona serata a tutti. 12