Siae: quando si paga, quando non si paga, quanto costa Autore : Carlos Arija Garcia Data: 22/03/2017 Per le feste con musica dal vivo o con dj c è da pagare il diritto d autore. Ma a volte si può non pagare la Siae. Ecco cosa fare e quanto costa la Siae.
Un matrimonio, un battesimo, un compleanno. Ma anche la festa di carnevale, di Capodanno. Ogni occasione è buona per chiamare un musicista o un dj per animare la serata con un po di musica dal vivo. Si canta e si balla. E si paga. Si paga la Siae, la società che tutela i diritti degli autori e degli editori. Vuoi che i tuoi ospiti si divertano ballando come la scimmia di «Occidentali s karma»? A Francesco Gabbani, che ha fatto la fatica di avere l idea e farla diventare vincente, qualcosa dovrà pur arrivare. Vuoi organizzare un matrimonio all insegna del karaoke? Idem come sopra: l esecuzione pubblica di un opera scritta da altri richiede il pagamento del diritto di autore (in alcuni casi, parlare di «opera» è relativo, ma questa è un altra storia). Tuttavia, in alcuni casi si può non pagare la Siae e risparmiare un bel po di soldi. Vediamo quando si paga, quando non si paga e quanto costa la Siae per una festa privata. Chi paga la Siae Cominciamo a chiarire uno degli equivoci più comuni. La Siae non la paga il musicista o il dj che viene ad animare la vostra festa ma la paga chi organizza l evento. A quest ultimo spetta rivolgersi all ufficio Siae di competenza territoriale, chiedere e pagare (in anticipo) il permesso per avere la musica (dal vivo o registrata). Al musicista, o al dj, spetta soltanto compilare il borderò, cioè il modulo che gli verrà consegnato dal titolare del permesso e sul quale c è l obbligo di riportare: il nome e l indirizzo del locale in cui si svolge la festa; le generalità del titolare del permesso ed il numero dell autorizzazione rilasciata dalla Siae; le generalità (compresi codice fiscale e numero di iscrizione all Enpals) del musicista/dj; la sequenza cronologica dei brani eseguiti e l autore della musica dei singoli brani; la firma del titolare dell esecuzione (cioè del musicista o del dj). Il borderò dovrà essere consegnato dal titolare del permesso (quindi da chi organizza la festa o da chi ha chiesto l autorizzazione per avere la musica, non dal musicista o dal dj) entro due/tre giorni all ufficio territoriale della Siae, cioè presso lo stesso ufficio che gli ha rilasciato il permesso. Come appena accennato, chi si esibisce è obbligato ad avere l agibilità dell Enpals,
cioè dell Ente previdenziale dei lavoratori dello spettacolo, oggi assorbito dall Inps. Giusto per fare le cose in regola. Se il musicista o dj non avesse quest agibilità, sarebbe lui a pagarne le conseguenze, non chi organizza la serata. Certo, meglio accertarsene prima: se il proprietario del ristorante in cui fate il matrimonio o il battesimo volesse verificare se l artista è in regola e scoprisse che lui non ha l agibilità Enpals, potrebbe anche mandarlo a casa e voi restereste senza musica. D altra parte, il titolare del locale rischierebbe una multa in caso di controlli. Quando si paga la Siae La Siae si paga ogni qualvolta si organizza un evento o una festa privata a cui partecipano delle persone, anche se ad ingresso gratuito. Quello che alla società di autori interessa è l esecuzione pubblica della musica di proprietà altrui, indipendentemente dal fatto che si tratti di una festa in un ristorante, in un piano bar o in discoteca. Per «festa privata» la Siae intende «i festeggiamenti a carattere privato (matrimoni, battesimi, cresime, compleanni, feste di laurea e analoghi festeggiamenti) in luoghi diversi dalla propria abitazione offerti da privati e riservati ai propri invitati, nel corso dei quali avvengono esecuzioni di brani musicali appartenenti al repertorio Siae - Divisione Musica». Da questa definizione, tratta dal regolamento della Società, si deducono un paio di cose fondamentali: la prima: se fate una festa a casa vostra non dovete pagare la Siae, visto che non si tratta di un luogo pubblico ma di un abitazione privata; la seconda: dovete pagare la Siae soltanto se durante la festa vengono eseguiti dei brani «appartenenti al repertorio Siae». Ci sono, infatti, degli artisti che non registrano le proprie canzoni nel repertorio della Siae ma in altri archivi. Pertanto, su quei brani, la Siae nulla può pretendere. Lo vedremo nel dettaglio più avanti. Che succede, invece, se la musica scelta per la festa privata è registrata e non eseguita dal vivo? Cioè, se anziché un cantante si chiama un dj? Succede che, oltre a pagare il permesso Siae, è necessario pagare anche i diritti connessi al produttore del supporto fonografico e agli interpreti dei brani. Ad esempio: se il mio dj non canta ma riproduce il cd di Gabbani con «Occidentali s karma», sul borderò lui dovrà segnare che il brano è stato riprodotto da un cd e non dal vivo. E io, titolare del permesso, dovrà pagare, oltre al diritto d autore di chi ha scritto il brano, anche il
produttore che ha fatto il cd, cioè il supporto fonografico. Quando non si paga la Siae Il modo più semplice (e più diffuso) per non pagare la SIAE per una festa privata o in un esercizio pubblico è quello di ricorrere alle piattaforme con licenza Creative Commons (note come licenze CC). Si tratta di un organizzazione americana senza scopo di lucro che ha ampliato l elenco delle opere condivisibili e utilizzabili in pubblico, in maniera legale, e non soggette al pagamento della SIAE. Queste licenze si riservano soltanto alcuni diritti di utilizzo, modificando la rigida regola del copyright in cui tutti i diritti sono riservati. Dopo avere ben chiaro quali sono quei diritti, è possibile diffondere musica in un locale o suonare in pubblico solo i brani distribuiti da questo tipo di licenze. Quindi, come detto prima, non quelli protetti dalla Siae. Un esempio pratico di piattaforma sotto licenza CC è Jamendo che, attraverso JamendoPRO ha lanciato più di 180.000 brani fuori catalogo SIAE disponibili per la loro diffusione in qualsiasi tipo di esercizio o di spazio pubblico. Tutti accessibili direttamente on line. Si può, dunque, scaricare musica gratis, senza limiti e in modo legale. Gli artisti ricevono, comunque, un compenso e, soprattutto, trovano un nuovo canale per far conoscere la loro musica. Un certificato di conformità giuridica giustificherà l esenzione Siae in caso di controlli. a piattaforma fornisce, inoltre, il permesso di utilizzare i brani per altri scopi: pubblicità, videogiochi, documentari, filmati professionali. C è un altro caso in cui è possibile non pagare la SIAE ed è quello che riguarda le esibizioni in cui vengono proposti brani di autori deceduti da più di 70 anni. Questi brani vengono considerati di pubblico dominio e, pertanto, liberi da diritti. Il concerto verrà un po retrò, ma 70 anni fa si faceva della bella musica, comunque Quanto si paga di Siae Le tariffe Siae per una festa privata variano a seconda del tipo di evento e dal numero degli invitati. Le cifre ufficiali sono:
Per un compleanno: 79 euro (non c è un tetto sul numero degli ospiti). Ma per avere questa tariffa ridotta, ci sono due requisiti: che il compleanno sia del titolare del permesso o di un suo figlio minorenne. E che l evento avvenga nei 15 giorni precedenti o successivi alla data di nascita del festeggiato. Per un matrimonio: 199 euro fino a 200 invitati e 299 euro oltre i 200 invitati. Per altri tipi di festeggiamenti: 99 euro fino a 200 invitati e 149 euro oltre i 200 invitati. A queste cifre, ovviamente, va aggiunto il compenso dell artista. Come detto, deve essere iscritto all Ente previdenziale dei lavoratori dello spettacolo (l Enpals, oggi assorbito dall Inps) pena sanzioni. Chi sale sul palco non fa molte differenze tra una festa e l altra: la giornata, ormai, ce l ha impegnata. Si parte, comunque, da un minimo di 500/600 euro per un solista generoso con tutte le carte in regola (cioè che non lavori in nero), e da un minimo di 1.000 euro per un duo. Se, invece, la musica è registrata, come anticipato, il costo aumenta: oltre al diritto di autore, è necessario pagare i diritti connessi spettanti ai produttori dei supporti fonografici e agli artisti interpreti o esecutori dei brani. Tradotto in soldi: oltre alle tariffe già viste, il titolare del permesso dovrà pagare per la musica registrata: Per un compleanno: 24 euro (non c è un tetto sul numero degli ospiti). Valgono gli stessi requisiti visti in precedenza: che il compleanno sia del titolare del permesso o di un suo figlio minorenne e che l evento avvenga nei 15 giorni precedenti o successivi alla data di nascita del festeggiato. Più 79 euro di diritti di autore, totale: 103 euro. Per un matrimonio: 79 euro fino a 200 invitati (totale 278 euro) e 199 euro oltre i 200 invitati (totale 498 euro). Per altri tipi di festeggiamenti: 34 euro fino a 200 invitati (totale 133 euro) e 54 euro oltre i 200 invitati (totale 203 euro). Più il compenso del deejay. Non meno di 400/500 euro se non arriva con le luci, gli effetti speciali e la scimmia di Gabbani. Come avere il permesso Siae
Powered by TCPDF (www.tcpdf.org) Il permesso Siae per una festa privata deve essere richiesto dall organizzatore dell evento (insistiamo: non dal musicista o dal dj). Se il ristorante o il locale ospitante non espleta questa pratica (alcuni lo fanno), bisogna recarsi presso la sede territoriale Siae di competenza rispetto al luogo in cui si svolgerà la festa con un documento di identità. Insieme al permesso (che si paga in anticipo) viene consegnato il borderò da far avere al musicista affinché elenchi i titoli e gli autori dei brani eseguiti. Questo modulo deve essere riportato alla sede Siae dall organizzatore dell evento (non dal musicista). Ci sono tre tipi di borderò, scaricabili anche on line: uno di colore rosso (modello 107/OR) per gli eventi con musica dal vivo; uno di colore verde (modello 107/SM)per gli eventi con musica non dal vivo (cd, dvd, mp3 ecc.); uno di colore blu (modello 107/C) per concerti di musica classica, jazz, danza o musica di spettacoli teatrali.