PRESS 09/2013. Quotidiano.

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PRESS 09/2013 Quotidiano 087728 www.ecostampa.it

Quotidiano 087728 www.ecostampa.it Stahlbau Pichler

IMPRESEDILI.IT (WEB) Data Pagina Foglio 20-09-2013 1 / 3 Architetti Geometri Ingegneri Imprese Edili Uffici Tecnici Appalti Avvocati Commercialisti P.A. Concorsi www.ecostampa.it Imprese edili: materiali, costruzioni, Cerca HOME CANTIERI E MATERIALI SICUREZZA PREZZARI MACCHINE E ATTREZZATURE PUBBLICITÀ SU QUESTO SITO Una copertura a vela metallica firmata Stahlbau Pichler per l'università di Torino Segnala a un amico Il tuo nome Mi piace 0 Tweet E mail del tuo amico Visualizza la galleria di immagini Design, I.C.I.S. La realizzazione delle sedi delle Facoltà di Giurisprudenza e di Scienze Politiche dell'università degli Studi di Torino sulle aree che furono di Italgas, rientra in un più ampio programma avviato dall Università stessa alla fine degli anni Novanta, quando l'ateneo torinese acquisì le aree dismesse tra la Dora e corso Regina Margherita. A vincere il concorso internazionale bandito dall'università è stato un progetto firmato dal gruppo composto da Benedetto Camerana, Foster and Partners (lead architect), Tecnimont, Mellano Associati, Giugiaro Copia la scritta che vedi sotto INVIA Questo articolo è stato inserito il 20/09/2013 nella categoria Cantieri e materiali Coperture, letto 52 volte Tags: coperture metalliche Aziende CERCA Sulla base di questo piano, una zona un tempo industriale si sta trasformando dunque in un nuovo quartiere culturale, abbellito da spazi verdi, vitalizzato da piazze e luoghi aperti in grado di assicurare una stretta sinergia tra studenti ed abitanti. Ciò in risposta ad uno dei concetti chiave dell'idea architettonica, quello di una chiara tensione verso una vera integrazione della struttura Universitaria con la città. ingegneria progettazione Categorie di articoli Il complesso si propone con importanti collegamenti con il centro storico ed i principali viali cittadini. Il punto di connessione tra il nuovo insediamento ed il percorso urbano è assicurato dall ingresso di Corso Regina Margherita con la palazzina dedicata alle segreterie e circondata da una importante area verde. Arredo Bagno Arredo Esterni Il nuovo complesso si snoda intorno ad una grande piazza principale dalla forma circolare e comprende due distinti fabbricati, destinati ad ospitare rispettivamente le due facoltà con i relativi dipartimenti e laboratori linguistici, i servizi per gli studenti e la grande biblioteca interdipartimentale, affacciata sul fiume. Gli edifici si aprono sullo spazio esterno attraverso facciate trasparenti dalle linee morbide e si fondono attraverso la copertura costituita da un'unica struttura ondulata. Caratterizzato dalla luminosità e dalla leggerezza, il complesso ripropone a momenti alterni passaggi aperti che fungono da collegamento tra le aree pubbliche ed il giardino interno, cuore circolare verde di tutti i percorsi cinto da portici. I due grandi edifici sono adagiati in prossimità dei lati esterni di maggiore lunghezza, con andamento rettilineo verso l'esterno e curvilineo verso l'interno, avvolti attorno alla splendida piazza centrale. Nell'ala delle facoltà, tra il piano terreno e il primo piano, è stato disegnato un auditorium inclinato, mentre nei piani interrati sono sistemati i parcheggi. Il progetto, grazie anche alla passerella pedonale sulla Dora ed alla sistemazione delle sponde fluviali, sa ben sfruttare il contatto con il fiume, creando relazioni visive e sapienti argomentazioni prospettiche con il patrimonio naturale ed artistico della città: l arco alpino, le colline, la Basilica di Superga e la Mole Antonelliana. L'impianto progettuale integra anche gli edifici Italgas da conservare lungo Corso Regina Margherita, collocando in essi le segreterie studenti delle due facoltà ed alcuni servizi generali. Il dimensionamento degli spazi relativi alle attività di segreteria è stato attentamente valutato in base alle necessità espresse, Arredo Interni Attrezzature Coperture Domotica Fondazioni Impianti Innovazione Manuali Movimento terra Pavimentazioni Strutture Video Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. IL CANALE DEI PROGETTISTI 087728 Stahlbau Pichler

IMPRESEDILI.IT (WEB) Data Pagina Foglio 20-09-2013 2 / 3 individuando una superficie di circa 1.020 mq con 10 sportelli, spazi di attesa interni, aulette dedicate, spazi di servizio e di informazione, collegamento diretto con il sottostante archivio. Le dotazioni di servizi per gli studenti dell intero edificio comprendono, in posizione molto vantaggiosa, la caffetteria con una disponibilità di circa 260 mq e la comodità del collegamento alla soprastante sala studio per complessivi 240 posti su una superficie di circa 680 mq. La grande mensa delle residenze, che potrà essere ampliata rispetto all attuale dimensione, completa la dotazione di servizi generali per gli studenti che gravitano nel nuovo complesso. La copertura La realizzazione nel suo complesso si caratterizza per la grande copertura a vela, dotata di superficie non regolare, vero e proprio mezzo di connessione con l'elemento aria e tratto identificativo dell intero organismo. Per questa progettazione strutturale, realizzata da Stahlbau Pichler, sono stati adottati schemi architettonici caratterizzati da estrema irregolarità, distorsioni e forme finali dalla crescente complessità, che hanno generato numerosi sistemi strutturali portanti caratterizzati da molte aste convergenti. La copertura disegna una struttura straordinaria, non solo per la visibilità che se ne percepisce dall'interno del campus, ma anche per la vista godibile dai punti panoramici della città e del suo intorno. Tendenze e news Tendenze e News Articoli correlati dal Network dei Professionisti Tecnici 17/06/2008 su www.architetti.com I vincitori della II edizione Premio Urbanistica 12/06/2008 su www.architetti.com IV edizione Premio IQU: proclamati i vincitori www.ecostampa.it La sua fisionomia, che si dipana lungo al fiume, renderà riconoscibile il Polo Universitario all interno del panorama torinese, anche nottetempo quando, illuminato, il tetto brillerà a simboleggiare il contributo dell Università, e quindi della formazione, alla vita di Torino. La copertura avrà inoltre il compito di ospitare i principali macchinari impiantistici, al di sotto di un "velario" ottenuto con una tela adagiata e tesata sulla sottostante struttura metallica. La copertura, di superficie approssimativa di 16.700 mq, si sviluppa su un andamento planimetrico pseudo toroidale, riprendendo ripetitivamente lungo il suo sviluppo un particolare effetto onda, generato dalla membrana strutturale opportunamente tesata su 54 telai tubolari metallici di forma arcuata. Al di là dell apparente regolarità del sistema ad onde, la superficie di membrana si caratterizza per una geometria a doppia curvatura costantemente differente in ogni parte dell intero sviluppo, le strutture metalliche di sostegno della membrana di conseguenza risultano anch'esse prive di regolarità geometrica. La progettazione 3D Particolare attenzione è stata posta alla studio preliminare di soluzioni nodali con l'obiettivo di una semplificazione e talvolta allo scopo di una effettiva possibilità costruttiva degli stessi nodi che, in alcuni casi, prevedevano fino a 12 aste convergenti giacenti su piani diversi e diversamente orientate. 21/04/2008 su www.architetti.com Rem Koolhaas a Milano per la nuova Fondazione Prada 12/04/2008 su www.architetti.com L artificio del paesaggio 09/02/2008 su www.architetti.com Brooklyn Arts District Regains Momentum Essenziale e irrinunciabile è stata la soddisfazione, da parte dei nodi, di una resa statica ottimale nel percorso delle forze nodali; una semplificazione delle operazioni di modellazione grafica tridimensionale e di assemblaggio in officina; la limitazione, per quanto possibile, dell'accavallamento di giunti saldati e dei relativi eccessivi apporti termici; l'opportuna possibilità di ispezione necessaria per consentire i doverosi controlli non distruttivi alle saldature. Al fine di ottenere tutte queste garanzie è stato fondamentale uno studio progettuale iniziale approfondito sulla possibilità di fare ricorso, per quanto possibile, a giunti bullonati della tipologia cosiddetta a singola paletta con doppio coprigiunto simmetrico e ad aste tubolari circolari (profili CHS), al fine di svincolare le aste dall avere una orientazione dei propri assi locali d'inerzia definita ed ottenere, nello specifico, la riduzione della problematica del twisting delle aste, con conseguente orientazione agevole delle connessioni ai nodi. Dal punto di vista della concezione geometrica dei singoli nodi, queste due soluzioni hanno consentito di poter sfruttare, di volta in volta, un doppio grado di libertà rotazionale (attorno all'asse longitudinale) nell orientazione asta/paletta, al fine di poter realizzare quanti più allineanti complanari tra le palette possibili e poterle connettere ai tubi vincenti tramite unici piatti di trasferimento. Per la progettazione delle strutture metalliche di copertura si è reso dunque necessario un forte lavoro in team all'interno dell'azienda Stahlbau Pichler, con una intensa e continua interazione e collaborazione tra il gruppo di lavoro che ha seguito tutta la parte di statica ed i modellatori grafici che hanno operato sulla piattaforma 3D tekla structures per la modellazione delle strutture in acciaio dell'azienda. In tal modo è stato possibile conciliare al meglio le esigenze strutturali con la necessità di tempi stretti per la progettazione costruttiva e la gestione complessiva di procedure e tempistiche dell'officina. Per questa progettazione è stata davvero fondamentale la capacità di gestione di informazioni, nel minimo dettaglio, controllando sempre gli stadi del processo ingegneristico, lavorando tutti in tempo reale su ogni avanzamento. La scelta di una Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. 087728 Stahlbau Pichler

MONOGRAPH.SPONSOR MUSE / MUSEO DELLE SCIENZE DI TRENTO Articolo a cura di: Fondazione Promozione Acciaio Il 13 giugno 2013, il MUSE, progetto di Renzo Piano RPBW, ottiene la certificazione LEED NC 2.2 Gold, rilasciata dal GBCI (Green Building Certification Institute) di Washington D.C. Questa attestazione riconosce ed attribuisce una performance d insieme alle costruzioni ambientalmente sostenibili attraverso un processo aperto e trasparente, dove i criteri tecnici proposti dai comitati LEED vengono pubblicamente rivisti per l approvazione da più di 10.000 organizzazioni integrate nell USGBC (United States Green Building Council). Tale importante riconoscimento conferito al MUSE deriva dalla sinergia di diversi elementi quali l approccio d insieme e una strategia integrata nei diversi ambiti di prestazione dell edificio ed il suo rapporto con l intorno, la scelta dei materiali impiegati, la modalità di gestione delle attività di costruzione, l inserimento nel contesto, la riduzione dei consumi energetici ed idrici, la scelta di creare una rete di percorsi pedonali e di servizi di trasporto collettivo. Infine, va ricordata la collaborazione con Habitech, il distretto tecnologico trentino per l energia e l ambiente riconosciuto dal Ministero dell Università e della Ricerca che ha contribuito al raggiungimento dell obiettivo finale: l oro nell efficienza energetica. L edificio è costituito da una successione di spazi e di volumi, di pieni e di vuoti, adagiati su un grande specchio d acqua sul quale sembrano galleggiare, moltiplicando gli effetti e le vibrazioni della luce e delle ombre. Grande attenzione è stata posta nello sviluppo delle strutture in acciaio e delle facciate, quali immediata presentazione al visitatore e riconoscibilità. L edificio quasi completamente in vetro (oltre 21.000 mq), è infatti caratterizzato da una notevole complessità geometrica dovuta ai 4 principali volumi (Blocco Uffici, Lobby, Area Museale e Serra), alle loro intersezioni e ai mutui intrecci. Lo sviluppo costruttivo è stato creato con un unico modello software tridimensionale, che ha consentito di gestire i numerosissimi dettagli complessi e la strettissima integrazione di strutture, facciate e rivestimenti. I volumi sono caratterizzati dall utilizzo di diversi materiali, questi ultimi sfruttati ai loro limiti di impiego. L acciaio è uno di questi: grazie al suo utilizzo è stato possibile coniugare flessibilità e resistenza, riciclabilità e riutilizzo, garantendo al fruitore spazi confortevoli in termini di isolamento termico e acustico e consentendo l interrelazione con l ambiente esterno grazie ad una eccellente gestione della luce zenitale. Le strutture, in legno e acciaio, sono slanciate da sbalzi di eccezionale proporzione mentre le facciate continue presentano dei profili dalla snellezza elevata. Le tecniche costruttive perseguono la sostenibilità ambientale e il risparmio energetico con un ampio e diversificato ricorso alle fonti rinnovabili e ai sistemi ad alta efficienza: sono presenti pannelli fotovoltaici e sonde geotermiche che lavorano a supporto di un sistema di trigenerazione centralizzato per tutto il quartiere. Il sistema energetico è accompagnato da un attenta ricerca progettuale sulle stratigrafie, sullo spessore e la tipologia dei coibenti, sui serramenti e i sistemi di ombreggiatura, al fine di innalzarne il più possibile le prestazioni energetiche. Dal punto di vista delle risorse idriche, importante è l apporto dato dai sistemi per il recupero delle acque piovane. L intero progetto, dall idea alla realizzazione, all utilizzo è sostenibile: Il MUSE nasce all interno di un contesto frutto di un unica visione progettuale che ha l ambizione di identificarsi come una rilevante riqualificazione urbana per la città di Trento. La concezione urbanistica dell intero quartiere aspira a ricreare un vero e proprio frammento di città, con le sue articolazioni, le sue gerarchie e la sua complessità funzionale. Qui trovano spazio funzioni commerciali, residenziali e di terziario, nonché quelle di interesse pubblico delle quali il MUSE costituisce la maggiore espressione. Assieme al parco pubblico di 5 ettari, il museo abbraccia fisicamente l intero nuovo quartiere divenendo allo stesso tempo importante magnete urbano per l intera città. Il MUSE rappresenta un progetto pilota per il futuro dell industria delle costruzioni che deve guardare al futuro cercando di rispondere nel modo più efficace possibile alle richieste di sviluppo delle città, tenendo sempre presente la necessità di limitare l impatto ambientale attraverso una scelta intelligente di materiali e sistemi. L acciaio rappresenta una delle soluzioni in grado di rendere gli edifici sempre più efficienti dal punto di vista energetico, economico e del comfort, puntando alla sostenibilità: il MUSE ne è un chiaro esempio e quello che tutti ci auspichiamo è che non rimanga solo una lungimirante ed apprezzata realizzazione, ma che apra piuttosto le porte al nuovo modo di pensare il building, anche abitativo. 2 MONOGRAPH.IT RESEARCH

MUSE Museo delle Scienze di Trento Trento, Italia, 2013 Committente: Castello S.G.R. spa, Museo Tridentino di Scienze Naturali Progetto architettonico: Renzo Piano Building Workshop Progetto strutturale: Favero & Milan Ingegneria srl Costruttore metallico e facciate: Stahlbau Pichler srl Impresa: Trento Futura scarl capogruppo: Colombo Costruzioni spa RESEARCH MONOGRAPH.IT 3

Il nuovo termovalorizzatore dell Alto Adige Seite 1 von 3 LA FONDAZIONE I SOCI ARCHITETTURA COSTRUIRE IN ACCIAIO NORMATIVA CORSI ED EVENTI MEDIA & PRESS PUBBLICAZIONI IL NUOVO TERMOVALORIZZATORE DELL ALTO ADIGE DISEGNI E CANTIERE ACCIAIO COME ARMA VINCENTE DI UNA PROGETTAZIONE A RESPONSABILITÀ SOCIALE Il nuovo stabilimento è parte di un sistema integrato di gestione sostenibile del ciclo dei rifiuti urbani previsto dalla pianificazione provinciale che attua la raccolta differenziata, il riciclo e il recupero di energia attraverso la combustione dei rifiuti. Le strutture portanti in carpenteria metallica sostengono l edificio caldaia e la linea fumi, cuore tecnologico dell impianto. L Alto Adige è da sempre luogo di grande attenzione all ambiente e in prima fila nella scelta delle migliori tecnologie volte a tutelare la salute dell ecosistema e dei suoi abitanti. Il vecchio termovalorizzatore, con capacità di smaltimento di 90.000 ton/anno, era ormai in funzione da più di vent anni. Ritenendo che l impianto non fosse più all avanguardia e preferendo non investire su una onerosa riparazione, la Provincia Autonoma di Bolzano ha deciso di investire su un nuovo impianto, alla messa in funzione del quale il vecchio stabilimento verrà smantellato. Il nuovo termovalorizzatore smaltirà tutti i rifiuti residui dell Alto Adige con un impianto attrezzato con le soluzioni tecnologiche più avanzate a garanzia di un efficace depurazione dei fumi con conseguente riduzione delle emissioni e un efficiente recupero energetico. L energia elettrica prodotta garantirà la copertura del fabbisogno di 20.000 nuclei familiari, ovvero metà dei nuclei familiari della città di Bolzano, mentre il recupero termico coprirà il fabbisogno di calore per riscaldamento ed acqua calda sanitaria di http://www.promozioneacciaio.it/cms/it5746-il-nuovo-termovalorizzatore-dell%e2%8... 30.08.2013

Il nuovo termovalorizzatore dell Alto Adige Seite 2 von 3 8.000 unità abitative. IL PROGETTO Responsabilità architettonica, sociale e paesaggistica: un termovalorizzatore è un opera che implica notevoli obblighi morali e colpevolezza progettuale. Bisogna tenere conto, in primis, delle persone che poi vivranno quotidianamente nell area adiacente l impianto, in questo caso la struttura è isolata, non entra in contatto diretto con l area urbanizzata, tuttavia assume una conformazione tale da inserirsi nello spazio senza cozzare con la natura paesaggistica dell intorno. Pur essendo uno strumento importante per la vita delle città, un impianto di termovalorizzazione genera un impatto emotivo delicato, di qui la necessità di dare all intero complesso un impronta biomorfa, ovvero estremamente connessa con le montagne circostanti. Proprio per favorire l interrelazione tra pubblico ed impianto, questo è stato predisposto per accogliere visite al suo interno con un percorso appositamente studiato. Non va poi dimenticato che un termovalorizzatore è anche l ambiente di lavoro di centinaia di persone, deve quindi essere accogliente e lavorativamente fruibile. Per questo intervento, i progettisti dello studio Carlo Lucchin e Architetti Associati hanno utilizzato l acciaio come soluzione ideale per una realizzazione che vede grandi dimensioni e fortissime sollecitazioni. Sono in carpenteria metallica le strutture portanti dell edificio caldaia / linea fumi, le strutture interne di supporto ed accesso alla caldaia ed alla linea fumi, le strutture portanti del capannone di conferimento rifiuti e della vela, imponente struttura realizzata con profili tubolari a sostegno di una schermatura architettonica degli impianti verso l adiacente autostrada. Nel progetto ha avuto notevole rilevanza la gestione congiunta delle tematiche architettura e ambiente. Il progetto architettonico, considerata la dimensione della struttura complessiva, porta con se implicazioni a scala territoriale che saranno poi costantemente sotto gli occhi dell intera collettività. Per queste ragioni non ha avuto senso cercare di esiliare gli impianti tentando sfortunate mimetizzazioni per ridurre l impatto sul territorio: l approccio più coerente è stati quello di prendere coscienza della loro importante funzione e renderli parte integrante del paesaggio urbano e del territorio che andranno a servire. In questo senso l utilizzo dell acciaio quale materiale da costruzione si è rivelata la soluzione chiave per coniugare resistenza e leggerezza visiva. La razionalità morfologica, l innovazione nella scelta delle tecnologie e dei materiali costituiscono la qualità di un intervento che vuole evitare un eccessiva densità impiantistica attraverso un contenitore trasparente in cui prevale la scelta della leggerezza. La disposizione dell impianto sfrutta al meglio l area disponibile, adattandosi alla forma geometrica di quest ultima. L IMPIANTO La pianta del termovalorizzatore vede la presenza di un volume allineato lungo l autostrada, si tratta dell edificio che contiene il turbogeneratore, componenti del ciclo termico, le varie cabine elettriche e la palazzina uffici. Essendo presenti su questo edificio degli aerocondensatori, si è deciso di predisporre una grande parete con funzione di schermatura in rete metallica verde per nascondere le macchine ed attenuare i rumori. Seguendo con l occhio la linea di questa parete si trova un volume vetrato inclinato, ovvero la palazzina uffici. Forno e caldaia sono incorporati in un volume che si allinea seguendo la direzione del fiume e dà sull esterno con un paramento definito da piccole finestre che introducono all interno la luce solare. La fossa è in cemento armato faccia a vista gettato in opera. Il volume più basso è quello destinato al conferimento dei rifiuti, presenta struttura regolare e pareti in policarbonato traslucido. Sul fronte autostrada è predisposta la palazzina dedicata ad uso uffici, scelta logistica definita dalla piacevole vista panoramica sulla campagna, con ricadute positive sull illuminazione dell ambiente interno. La palazzina, che sul lato nord si completa con una serra vetrata arricchita di piante ed alberi a tutto vantaggio di rumore e clima interno, è disposta su 5 livelli, ognuno dei quali si sviluppa su circa 300 mq. Al piano terra si trovano la reception e una sala riunioni con 80 posti a sedere. Al primo piano la caffetteria e in un volume adiacente il laboratorio. Gli altri 3 piani sono tutti destinati ad uffici. L edificio forno e caldaia verrà completato con un rivestimento leggero in lamiera verde cangiante a seconda dell incidenza dei raggi solari diversi da una stagione all altra. Una grande area libera è stata lasciata nel progetto sul lato del fiume per la costruzione della linea di combustione sostitutiva. I MATERIALI La scelta dei materiali è di fondamentale importanza, non solo per l estetica e le qualità prestazionali della struttura, ma proprio per ottimizzare la funzionalità dell impianto. Le strutture portanti sono in acciaio, materiale che garantisce qualifiche certificate, rintracciabilità, controlli in stabilimento, ridotti margini d errore in cantiere, grande sicurezza antisismica. La fossa rifiuti è in cemento armato faccia a vista. La fossa rifiuti è in cemento armato faccia a vista. Per l edificio caldaia e trattamento fumi sono state utilizzate colonne e travi portanti in acciaio mentre il tamponamento di copertura è stato realizzato con pannelli in lamiera grecata portante, un pacchetto di isolamento termico e guaina impermeabilizzante; alcune zone della copertura saranno a tetto verde. L edificio servizi ha una struttura in c.a. tradizionale con rete metallica verniciata in facciata e pannellature coibentate per una http://www.promozioneacciaio.it/cms/it5746-il-nuovo-termovalorizzatore-dell%e2%8... 30.08.2013

Il nuovo termovalorizzatore dell Alto Adige Seite 3 von 3 riduzione dei rumori dall esterno. La palazzina amministrativa invece è stata progettata con una doppia facciata ventilata con serramenti in alluminio a taglio termico e vetrocamera a bassa trasmittanza. La zona turbina e le cabine elettriche saranno dotate di vetrature a lamelle orientabili per dissipare il calore interno ed aumentare il ricambio dell aria. Eleonora Negri CREDITS committente: Provincia Autonoma di Bolzano gestione progetto: Capogruppo TBF + Partner Ing. Thomas Vollmeier Ch Agno progetto architettonico: Arch. Claudio Lucchin dello studio Claudio Lucchin e Architetti Associati Angelo Rinaldo e Daniela Varnier progetto strutture: Ing. Primo De Biasi strutture metalliche: Stahlbau Pichler srl progetto impianti meccanici: Ing. Michele Carlini progetto impianti elettrici: P.I. Carlo Orlati Ing. Reinard Thaler fotografie: LPA/Pertl Media & Press News Mercato dell'acciaio Rassegna stampa CERCA NEL SITO GO! ARCHITETTURE IN ACCIAIO COMMISSIONE NORMATIVE COMMISSIONE FUOCO COMMISSIONE SISMA COMMISSIONE AMBIENTE PRODOTTI E SOLUZIONI ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER REGISTRATI HomeNote legalicontattaci Fondazione Promozione Acciaio Via Vivaio 11-20122 Milano, Italia C.F. 04733080966 Iscritta nel Registro delle Persone Giuridiche della Prefettura di Milano al nr.663 pag.1042 vo.3 CCIAA Milano REA nr.1806716 http://www.promozioneacciaio.it/cms/it5746-il-nuovo-termovalorizzatore-dell%e2%8... 30.08.2013