Nel 2010 in Svizzera lavoratori erano poveri

Documenti analoghi
Redditi e condizioni di vita (SILC) 2016: la povertà in Svizzera. Di solito, in Svizzera la povertà è di breve durata

Redditi e condizioni di vita (SILC) 2015: la povertà in Svizzera. Il 7% della popolazione svizzera versa in condizioni di povertà reddituale nel 2015

Indagine sui redditi e sulle condizioni di vita in Svizzera nel Le condizioni di vita in Svizzera restano tra le più favorevoli d'europa

Il 59% delle donne e il 18% degli uomini lavora a tempo parziale

Proprietari più soddisfatti della propria abitazione rispetto agli inquilini

La formazione professionale continua nelle imprese nel Grande sostegno delle imprese alla formazione continua dei propri addetti

I trasferimenti sociali riducono la povertà di oltre la metà

Povertà e deprivazione materiale dei bambini e adolescenti in Svizzera 2014

19.442,71 25,7 25,0 23,1 25,2 22,3 22,0 21,7 24,6 22,8 21,8 21,3 20, , , ,33. Lessemburgo. Croazia. Slovenia. Spagna.

Lieve aumento dei pernottamenti negli ostelli per la gioventù a fronte dell arretramento registrato dai campeggi

Aumento dei pernottamenti negli ostelli per la gioventù, diminuzione di quelli nei campeggi

Primi risultati dell'indagine sulle famiglie e sulle generazioni 2013

Rapporto sulla situazione di vita delle classi di reddito medio 2013

Contratto a durata determinata per un dipendente su dodici nel 2017

Attualità UST. La povertà in Svizzera. 20 Situazione economica e sociale Neuchâtel, luglio 2014 della popolazione. Risultati

Tavola 1 - Reddito di "cittadinanza" (ddl. n. 1148). Disegno del provvedimento

Interruzioni di gravidanza in calo tra le adolescenti

Redditi e spese delle economie domestiche in Svizzera

Rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera e statistiche derivate: ore di lavoro

Microcensimento formazione di base e formazione continua 2011

e più 65 e più Totale e più 65 e più Totale Depressione maggiore

Sensibili differenze nei budget delle economie domestiche

Anno Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Comportamento in materia di viaggi della popolazione residente in Svizzera Più viaggi con pernottamenti, meno viaggi giornalieri

Gennaio-Luglio Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Comunicato stampa. 9 Costruzioni e abitazioni N Diminuzione delle nuove abitazioni. La costruzione di abitazioni nel 2 trimestre 2012

Gennaio-Novembre 2018

Rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera 2013: lavoro non remunerato

Bruxelles, COM(2016) 85 final ANNEX 4 ALLEGATO. della

Raggiunto nel 2015 il livello record delle attività di ricerca in Svizzera

RICHIESTE DI COMPETENZA E TRASFERIMENTI DI RICHIEDENTI PROTEZIONE INTERNAZIONALE DA E PER L ITALIA

Si trasmette in allegato, per le delegazioni, il documento COM(2017) 217 final ANNEX 1.

aggiornati i dati sulle economie domestiche: sono Rilevazione strutturale, Ticino, 2010

La pratica sportiva in Italia

Comunicato stampa. 11 Trasporti e comunicazioni N Svizzera altamente motorizzata. Parco veicoli stradali nel 2006

Richieste di competenza e trasferimenti di richiedenti protezione internazionale da e per l Italia

Ogni giorno più di un milione di persone attraversa la frontiera svizzera

Le statistiche europee e il progetto Esaw

Regolamento (CEE) Entrato in vigore per la Svizzera il 1 giugno RS RS

Il mercato del lavoro in Europa

Aggiornamento dei dati e degli indicatori SILC

Disoccupati nelle regioni dell UE Il tasso di disoccupazione scende nella maggior parte delle regioni dell UE nel 2014

Primi risultati dell'indagine sulla lingua, la religione e la cultura 2014, parte riguardante le lingue

Credito ai Consumatori in Europa a fine 2012

Sintesi statistiche sul turismo. Estratto di Sardegna in cifre

In Italia la percentuale di persone con un lavoro regolare è in media del 60%, con un evidente gradiente nord-sud [figura 1].

La formazione professionale continua nelle imprese nel 2011

La situazione e le prospettive dell economia e del mercato dell auto

CATALOGO DATABASE MIGRA-EUROMED MIGRAZIONI NEI PAESI EUROPEI

NUOVO CONTINENTE: UN SUPPORTO ALL ITALIA DIGITALE. La situazione attuale: infrastrutture, alfabetizzazione digitale, e-commerce

Lavoro e reddito La RIFOS in breve Rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera. Neuchâtel 2015

FIGISC ANISA NEWSLETTER PREZZI N. 109/NP 2 AGOSTO 2019

Terzo trimestre 2018: il numero di occupati aumenta dell 1,2%; il tasso di disoccupazione ai sensi dell ILO scende al 4,4%

Cifre della Catalogna

Comunicato stampa. 11 Mobilità e trasporti N Trasporti di merci in calo nel Prestazioni del traffico merci 2009

Calo del numero di abitazioni autorizzate

Testi di legge 1 pilastro Appendici attualizzati

In Svizzera, i gruppi di imprese generano circa un terzo degli impieghi e quasi nove decimi del commercio internazionale di merci

Rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera e statistiche derivate: ore di lavoro

QUALCHE DATO SU DISTRIBUZIONE DEL REDDITO E POVERTÀ. (P. Silvestri, ) 1

Attualità UST. Ceto medio in Svizzera. 20 Situazione economica e sociale Neuchâtel, giugno 2014 della popolazione

Cifre della Catalogna

Prestazioni sociali legate al bisogno 2012: statistica finanziaria

Aumento dell'1,6% del numero di occupati; leggera crescita del tasso di disoccupazione ai sensi dell'ilo al 4,3%

CONDIZIONI DI VITA E REDDITO

Comunicato stampa. 3 Lavoro e reddito N I. Incremento del numero di frontalieri. Statistica dei frontalieri nel quarto trimestre 2016

Il Benessere Equo Sostenibile nella provincia di Ravenna anno 2015

IMMIGRAZIONE E ASILO. Dipartimento per le Libertà Civili e l Immigrazione

FIGISC ANISA NEWSLETTER PREZZI N. 019/NP 3 FEBBRAIO 2018

Per approfondimenti: Movimento turistico nelle zone di Verona capoluogo, Lessinia, Altri comuni. Movimento turistico nella zona Lago

Cifre della Catalogna

Struttura delle aziende agricole / Novembre 2015

Un po' attenuata la crescita del numero di frontalieri nel 2014

PROCEDURA DI NOTIFICA

FIGISC ANISA NEWSLETTER PREZZI N. 043/NP 31 MARZO 2018

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera nel 4 trimestre 2016: l'offerta di lavoro

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2018/891 DELLA COMMISSIONE

SENZA TASSE E TFR SPESA PENSIONISTICA ALL 11% SUL PIL IN LINEA CON IL RESTO D EUROPA STUDIO UIL

Oltre l 80% delle imprese rimane attivo un anno dopo la creazione

Comunicato stampa. 13 Sicurezza sociale N Quota di aiuto sociale invariata dal 2013

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica 1

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera nel quarto trimestre 2017: l'offerta di lavoro

FIGISC ANISA NEWSLETTER PREZZI N. 182/NP 22 DICEMBRE 2018

Rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera nel secondo trimestre 2018: l'offerta di lavoro

Versione corretta ( ): nella tabella T1 sono state rettificate le indicazioni per Austria e Liechtenstein.

Lavoro e reddito. La RIFOS in breve Rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera

Si trasmette in allegato, per le delegazioni, il documento COM(2017) 465 final - ANNEX 4.

Cifre della Catalogna

REGOLAMENTO DELEGATO (UE) N. 1378/2014 DELLA COMMISSIONE

Nel 2015, l indice generale della produzione

Gazzetta ufficiale dell'unione europea

ALLEGATO. della. relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio

Note metodologiche Avvertenze Per maggiori informazioni:

Nel 2014, l indice generale della produzione

COME SI FA A MISURARE LA POVERTA? Marco Revelli

Note metodologiche Per maggiori informazioni:

IL LAVORO E LE DONNE BIANCA BECCALLI. L Europa che vogliamo e il lavoro che progettiamo, Incontri Riformisti, sabato 5 luglio 2014 Tartano (Sondrio)

Transcript:

Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale di statistica UST Comunicato stampa Embargo: 23.10.2012, 9:15 20 Situazione economica e sociale della popolazione N. 0352-1210-10 Poveri nonostante un lavoro Nel 2010 in Svizzera 120 000 lavoratori erano poveri Neuchâtel, 23.10.2012 (UST) Nel 2010, in Svizzera circa 120 000 occupati erano poveri. Tra il 2008 e il 2010, il tasso di povertà della popolazione occupata è sceso dal 5,2% al 3,5%. È quanto emerge dall ultima pubblicazione dell Ufficio federale di statistica (UST), basata sulla statistica della povertà riveduta. Diminuzione della povertà laboriosa tra il 2008 e il 2010 Nel 2010, in Svizzera il 3,5% degli occupati era povero, il che corrisponde a circa 120 000 persone. Rispetto al 2008 (5,2%) il tasso di povertà della popolazione occupata è nettamente calato. Questa flessione può essere attribuita alla situazione favorevole sul mercato del lavoro tra il 2006 e il 2008, visto che il tasso di povertà segue l andamento sul mercato del lavoro con un certo sfasamento. Nel periodo in rassegna, anche il gap di povertà mediano degli occupati è sceso, passando dal 31,6% al 18,9%. Il gap di povertà, che misura lo scarto medio dei redditi della popolazione povera rispetto alla soglia di povertà, esprime il grado di povertà. Particolarmente colpite le famiglie monoparentali e le persone in condizioni di lavoro precarie Con un tasso di povertà del 19,9% i componenti di famiglie monoparentali sono le persone più colpite dalla povertà nonostante un lavoro. Altri gruppi particolarmente colpiti sono gli occupati che vivono da soli (6,7%), le donne (4,8%), gli occupati senza una formazione oltre la scuola dell obbligo (6,7%) e le persone in economie domestiche con un unico reddito da lavoro (7,3%). Nelle economie domestiche con due redditi, il tasso di povertà è invece solo dell 1,4%. La situazione reddituale degli occupati è influenzata in misura determinante anche dalla forma e dalle condizioni di lavoro. Sono particolarmente colpite dalla povertà le persone che lavorano solo una parte dell anno (7,4%) e prevalentemente a tempo parziale (5,2%). Lo stesso vale per i lavoratori indipendenti senza impiegati (9,9%), le persone con un contratto di lavoro a tempo determinato (6,3%), gli occupati con condizioni di lavoro atipiche come lavoro durante il week-end, lavoro di notte Espace de l'europe 10 CH-2010 Neuchâtel www.statistica.admin.ch

e/o orari di lavoro irregolari fissati da terzi (3,4%) nonché le persone che lavorano in alberghi e ristoranti (7,7%) o in economie domestiche private (8,3%). Gli occupati svizzeri sono meno a rischio di povertà della media europea Per paragonare la situazione in Svizzera con quella di altri Paesi è utilizzato il tasso di rischio di povertà, un indicatore corrente sul piano internazionale. Nel raffronto europeo, con un tasso di rischio di povertà degli occupati del 7,7% la Svizzera si colloca al di sotto della media dell Unione europea, pari all 8,4%. Ad eccezione dell Italia (9,4%), i Paesi limitrofi registrano tassi di rischio di povertà inferiori a quello della Svizzera (Germania 7,2%, Francia 6,2%, Austria 4,9%). Anche in relazione alle condizioni materiali, misurate con il tasso di privazione materiale grave, in Svizzera gli occupati se la cavano bene: con l 1,1% il tasso della Svizzera si colloca nettamente al di sotto della media europea (5,2%) e anche dei Paesi limitrofi (Italia 4,4%, Francia 3,6%, Germania 2,7%, Austria 2,6%). Riveduta la statistica della povertà dell UST I risultati presentati sono estratti dalla pubblicazione «Armut in der Schweiz: Konzepte, Resultate und Methoden», che esce in contemporanea al comunicato e propone per la prima volta un analisi globale della povertà della popolazione residente in Svizzera in base alla statistica della povertà riveduta, esaminando in modo particolare la situazione della popolazione occupata. La nuova statistica della povertà si basa sull indagine sui redditi e sulle condizioni di vita (SILC), che fornisce risultati rappresentativi per la popolazione residente permanente in Svizzera. Per via della base di dati mutata nonché di modifiche concettuali, le analisi della situazione della popolazione occupata non sono paragonabili con il tasso di working poor pubblicato finora dall UST. UFFICIO FEDERALE DI STATISTICA Servizio stampa 2/8

Definizioni e basi concettuali Povertà: la povertà economica può essere definita in base a due approcci correnti uno assoluto e uno relativo. Il tasso di povertà si basa su una soglia «assoluta»: sono considerate povere le persone che non dispongono dei mezzi per acquistare i beni e servizi necessari per una vita sociale integrata. Questa definizione si riferisce quindi al minimo vitale sociale. Di conseguenza, il tasso di povertà rappresenta una base per valutare la politica sociale. La soglia di povertà comprende un forfait per il mantenimento, le spese per l alloggio individuali nonché 100 franchi al mese per ogni persona di 16 anni o più per altre spese. Nel 2010 tale soglia era in media di circa 2250 franchi al mese per le persone che vivevano da sole e di circa 4000 franchi al mese per un economia domestica formata da due adulti e due bambini di meno di 14 anni. Il tasso di rischio di povertà si basa invece su una soglia «relativa»: sono considerate a rischio di povertà le persone con un reddito disponibile equivalente sensibilmente inferiore al livello abituale dei redditi del Paese in questione. Questa definizione considera quindi la povertà come una forma di disuguaglianza. Per convenzione, l Unione europea fissa la soglia di rischio di povertà al 60% (OCSE: 50%) della mediana del reddito disponibile equivalente. Nel 2010 tale soglia era di circa 2350 franchi al mese per le persone che vivevano da sole e di circa 5000 franchi al mese per un economia domestica formata da due adulti e due bambini di meno di 14 anni. Privazione materiale: il tasso di privazione materiale grave è definito quale carenza dettata da motivi finanziari in almeno quattro di nove categorie armonizzate su scala europea: capacità di finanziare ogni anno una settimana di vacanza fuori casa; assenza di pagamenti in arretrato (tassi ipotecari o affitto, spese correnti, rate per acquisti effettuati, rimborsi di prestiti); capacità di permettersi un pasto a base di carne o pesce (o equivalente vegetariano) almeno ogni due giorni; capacità di scaldare a dovere il proprio domicilio; essere in possesso (o disporre) di una lavatrice; essere in possesso di un televisore a colori; essere in possesso di un telefono; essere in possesso di un automobile. Condizione professionale più frequente: per occupati s intendono le persone di 18 anni o più che durante l anno civile che precede l intervista (= periodo di riferimento dei redditi nella SILC) hanno svolto un attività lavorativa dipendente o indipendente per almeno la metà dei mesi. Mediana: la mediana o valore centrale suddivide un insieme ordinato di valori osservati in due parti di pari grandezza, l una comprendente i valori superiori alla mediana, l altra i valori inferiori. Reddito disponibile dell economia domestica: il reddito lordo dell economia domestica comprende i redditi di tutti i componenti di un economia domestica (redditi da attività lavorativa dipendente o indipendente, rendite e trasferimenti sociali, ricavi della sostanza, ecc.). I dati sui redditi rilevati nella SILC 2010 si riferiscono al 2009. Il reddito disponibile dell economia domestica è calcolato deducendo dal reddito lordo dell economia domestica le spese obbligatorie, e cioè i contributi alle assicurazioni sociali, le imposte, i premi per l assicurazione malattie di base, gli alimenti e altri contributi di mantenimento. Reddito disponibile equivalente: il reddito disponibile equivalente è calcolato in base al reddito disponibile dell economia domestica, prendendo in considerazione la dimensione e la composizione di quest ultima. Per tenere conto dei risparmi determinati dalle economie di scala nei nuclei familiari formati da più persone (una famiglia composta da quattro membri non deve spendere il quadruplo di una persona che vive da sola per garantirsi lo stesso tenore di vita), si procede a una ponderazione assegnando un valore pari a 1 alla persona più anziana dell economia domestica, un valore pari a 0,5 a ogni altra persona di 14 anni o più e un valore di 0,3 a ogni figlio di meno di 14 anni (scala OCSE modificata). Il reddito disponibile equivalente calcolato in questo modo viene poi attribuito a ciascun componente della famiglia. Precisione dei risultati: qualsiasi stima ottenuta in base a campioni è soggetta a un incertezza dovuta al fatto di basarsi solo su una parte della popolazione (campione) per valutare una caratteristica della popolazione nel suo insieme. È possibile quantificare questo margine di errore calcolando un intervallo di confidenza: tanto questo è minore quanto maggiore sarà la precisione dei risultati. La nozione d intervallo di confidenza esprime l idea che il vero valore della caratteristica della popolazione totale rientra quasi sicuramente (con il 95% di probabilità) in tale intervallo. Più precisamente, questo significa che, se l indagine fosse ripetuta un gran numero di volte in maniera indipendente e nelle stesse condizioni, in media il 95% degli intervalli ottenuti comprenderebbe il vero valore della caratteristica. Per esempio, un tasso di povertà della popolazione occupata del 3,5% (± 0,5) nel campione significa che l intervallo che va dal 3,0% all 4,0% ha il 95% delle probabilità di contenere il valore reale del tasso di povertà della popolazione occupata. Gli intervalli di confidenza permettono inoltre di determinare se le differenze sono statisticamente significative. Per esempio, il tasso di povertà degli uomini occupati era del 2,5% (± 0,5) e quello delle donne occupate del 4,8% (± 0,8). Gli intervalli di confidenza di questi due gruppi vanno dunque rispettivamente dal 2,0% al 3,0% e dal 4,0% al 5,6% e non si intersecano. La differenza osservata è quindi statisticamente significativa. 3/8

Indagine sui redditi e sulle condizioni di vita (SILC) La SILC (Statistics on Income and Living Conditions) è un indagine coordinata a livello europeo alla quale partecipano più di 25 Paesi. Essa ha lo scopo di studiare la distribuzione dei redditi, la povertà, l esclusione sociale e le condizioni di vita per mezzo di indicatori raffrontabili. In Svizzera, la rilevazione si basa su un campione di circa 7000 economie domestiche, ovvero più di 17 000 persone, selezionate in maniera aleatoria nel registro dell UST dei collegamenti telefonici privati. La popolazione di riferimento è costituita dalla popolazione residente permanente delle economie domestiche. Le persone che partecipano all indagine sono interrogate per quattro anni consecutivi. Questo permette di delineare le principali tappe dei percorsi individuali e di studiare l evoluzione delle condizioni di vita. Informazioni: UST, Sezione Analisi sociali, tel.: +41 32 71 36421, e-mail: info.sozan@bfs.admin.ch Nuova pubblicazione (in tedesco e in francese): Armut in der Schweiz: Konzepte, Resultate und Methoden. Ergebnisse auf der Basis von SILC 2008 bis 2010, n. di ordinazione: 851-1001. Prezzo: Fr.17. (La versione francese sarà disponibile prossimamente; un riassunto è scaricabile dal sito internet dell UST) Servizio stampa UST, tel.: +41 32 71 36013, fax: +41 32 71 36281, e-mail: kom@bfs.admin.ch Per ordinazioni: tel.: +41 32 71 36060, fax: +41 32 71 36061, e-mail: order@bfs.admin.ch Per ulteriori informazioni e pubblicazioni in forma elettronica si rimanda al sito Internet dell UST all indirizzo: http://www.statistica.admin.ch > Temi > Situazione economica e sociale della popolazione I comunicati stampa si possono ottenere in abbonamento per e-mail in formato pdf. Richieste all indirizzo: http://www.news-stat.admin.ch Questo comunicato è conforme ai principi del Codice delle statistiche europee. Esso definisce le basi che assicurano l indipendenza, l integrità e la responsabilità dei servizi statistici nazionali e comunitari. Gli accessi privilegiati sono controllati e sottoposti a embargo. L Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS) ha ottenuto questo comunicato 2 settimane in anticipo. 4/8

Evoluzione del tasso di povertà e del gap di povertà degli occupati, 2008-2010 G 1 35% 31,6 30% 25% 20% Gap di povertà mediano 19,0 18,9 15% 10% 5% 5,2 Tasso di povertà 3,9 3,5 0% 2008 2009 2010 Per occupati s intendono le persone di 18 anni o più che durante l anno che precede la rilevazione hanno svolto un attività lavorativa dipendente o indipendente per almeno la metà dei mesi (condizione professionale più frequente). Fonte: UST, indagine sui redditi e sulle condizioni di vita SILC, senza affitto fittizio UST 5/8

Tassi di povertà degli occupati secondo diverse caratteristiche, 2010 G 2 Totale Totale degli occupati 18-24 anni 25-49 anni 50-64 anni Totale degli occupati Intervallo di confidenza 95% Donne Uomini Svizzeri Stranieri Scuola dell'obbligo Grado secondario II Grado terziario Persona sola 2 adulti Famiglia monoparentale 2 adulti con 1 figlio 2 adulti con 2 figli 2 adulti con 3 o più figli Non occupato tutto l'anno Occupato tutto l'anno prevalentemente a tempo pieno prevalentemente a tempo parziale Dipendenti Indipendenti Indipendente senza impiegati Indipendente con impiegati Alberghi e ristoranti Informazione e comunicazione Attività finanziarie e assicurative Amministrazione pubblica Economie domestiche private Impresa con 1-9 persone Impresa con 10-49 persone Impresa con 50-249 persone Impresa con 250 o più persone Contratto tempo determinato Contratto tempo indeterminato Orario di lavoro atipico Orario di lavoro non atipico Economia domestica con un occupato Economia domestica con 2 occupati Economia domestica con 3 occupati o più 0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% Risultati di una distribuzione delle persone; le variabili dell economia domestica si riferiscono alle persone che fanno parte di economie domestiche con le caratteristiche in questione. Per occupati s intendono le persone di 18 anni o più che durante l anno che precede la rilevazione hanno svolto un attività lavorativa dipendente o indipendente per almeno la metà dei mesi (condizione professionale più frequente). Per bambini s intendono le persone di meno di 18 anni nonché le persone inoccupate di età compresa tra 18 e 24 anni che vivono con il padre e/o la madre. Sono considerati unicamente i sottogruppi con almeno 200 osservazioni nel campione e un intervallo di confidenza non superiore a +/-10%. Fonte: UST, indagine sui redditi e sulle condizioni di vita SILC, stato 26.06.2012, senza affitto fittizio UST 6/8

Tassi di rischio di povertà degli occupati nel raffronto europeo, 2010 G 3 Romania Grecia Spagna Lituania Polonia Lussemburgo Portogallo Lettonia Italia UE (27 Paesi) Bulgaria Svizzera Irlanda Germania Cipro Regno Unito Islanda Danimarca Svezia Estonia Francia Croazia Malta Slovacchia Norvegia Slovenia Ungheria Paesi Bassi Austria Belgio Finlandia Repubblica Ceca 0% 2% 4% 6% 8% 10% 12% 14% 16% 18% 20% Per occupati s intendono le persone di 18 anni o più che durante l anno che precede la rilevazione hanno svolto un attività lavorativa dipendente o indipendente per almeno la metà dei mesi (condizione professionale più frequente). Fonte: UE-SILC, Eurostat (stato 16.07.2012), senza affitto fittizio UST 7/8

Tasso di privazione materiale grave degli occupati nel raffronto europeo, 2010 G 4 Romania Bulgaria Lettonia Ungheria Lituania Croazia Polonia Grecia Cipro Slovacchia Portogallo UE (27 Paesi) Estonia Italia Slovenia Malta Repubblica Ceca Francia Germania Austria Spagna Belgio Regno Unito Irlanda Svizzera Norvegia Finlandia Danimarca Islanda Paesi Bassi Svezia Lussemburgo 0% 2% 4% 6% 8% 10% 12% 14% 16% 18% 20% 22% 24% 26% 28% Per occupati s intendono le persone di 18 anni o più che durante l anno che precede la rilevazione hanno svolto un attività lavorativa dipendente o indipendente per almeno la metà dei mesi (condizione professionale più frequente). Fonte: UE-SILC, Eurostat (stato 16.07.2012) UST 8/8