IL RUOLO DI CONFARTIGINANATO NELLA DISSEMINATION DELLA L.R.03/18. Deroghe alla LR 03/18 E Impianti specifici

Documenti analoghi
APPENDICE - A - IMPIANTI SPECIFICI IN DEROGA... 2 APPENDICE - B - IMPIANTI SPECIFICI VIETATI... 5 APPENDICE - C

COMUNE DI MOZZECANE PROVINCIA DI VERONA

REGIONE PIEMONTE. LEGGE REGIONALE 9 febbraio 2018, n. 3. (GU n.36 del )

C O M U N E D I F R A M U R A PROVINCIA DELLA SPEZIA

Legge regionale n. 31 del 24 marzo 2000 ( Vigente dal 02/03/2018 )

PROCEDURE AUTORIZZATORIE PER GLI IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE ESTERNA

COMUNE DI.BOGLIASCO Provincia di Genova REGOLAMENTO COMUNALE SULL INQUINAMENTO LUMINOSO

Comune di Vezzano Ligure Provincia della Spezia

Reg n. 5. Pubblicato nel B.U. Liguria 23 settembre 2009, n. 16, parte prima. Il Presidente della Giunta regionale

Ing. Lucente Pietro Paolo ASPETTO NORMATIVO

COMUNE DI MEZZANEGO Provincia di Genova. Certificato ISO REGOLAMENTO COMUNALE SULL ILLUMINAZIONE

ALLEGATO n. 1 LINEE GUIDA PER IL CONTROLLO E LA VERIFICA DEI PROGETTI ILLUMINOTECNICI

COMUNE DI COGOLETO. Città Metropolitana di Genova REGOLAMENTO COMUNALE PER IL CONTENIMENTO DELL INQUINAMENTO LUMINOSO ED IL RISPARMIO ENERGETICO

INDICE. Codice elaborato: 06.La pianificazione dei nuovi impianti di illuminazione Revisione: 0 Pag. 1

COMUNE DI MONTIRONE PROVINCIA DI BRESCIA. 1 di 6

COMUNE DI CASTELLO TESINO Provincia di Trento

COMUNE DI MESTRINO PROVINCIA DI PADOVA

ALLEGATO M VERIFICA E CONTROLLO

Regolamento regionale per la riduzione e prevenzione dell inquinamento luminoso. Art. 1 (Oggetto ed ambito di applicazione)

ALLEGATO A7 Progetto illuminotecnico, Integrazione regolamento edilizio

Modalità di progettazione degli impianti di illuminazione in conformità alla L.R.15/2007

Modalità di progettazione degli impianti di illuminazione in conformità alla L.R.15/2007

Criteri per l applicazione della legge regionale 27 marzo 2000, n incentiva l adeguamento degli impianti di illuminazione esterna esistenti;

Con la collaborazione di: Presenta:

PROPOSTA DI INTEGRAZIONE AL REGOLAMENTO EDILIZIO

C.C. n 18 del

La LR 17/09 sull inquinamento luminoso ed il risparmio energetico: obblighi e nuove opportunità Andrea Bertolo

Criteri generali per la progettazione illuminotecnica di impianti privati di illuminazione esterna. Ing. Luca Nanni UNAE Emilia Romagna

COMUNE DI LUCERA PROVINCIA DI FOGGIA

Impianti di illuminazione. Impianti Industriali

CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISE

CONTENIMENTO INQUINAMENTO LUMINOSO E RISPARMIO ENERGETICO ILLUMINAZIONE ESTERNA (Rif. Legge Regionale n.17 del )

Impianti di illuminazione

ALLEGATO B PRONTUARIO GENERALE E SANZIONATORIO

LEGGE REGIONALE 23 novembre 2005, n. 15. Misure urgenti per il contenimento dell inquinamento luminoso e per il risparmio energetico

La Progettazione di impianti specifici

Regolamento regionale per la riduzione e prevenzione dell'inquinamento luminoso. Pubblicato nel B.U. Lazio 30 aprile 2005, n. 12, suppl. ord. n. 4.

Città di CAMPOROSSO. Prov. Imperia REGOLAMENTO PER LA RIDUZIONE DELL INQUINAMENTO LUMINOSO E PER IL RISPARMIO ENERGETICO

PIANO COMUNALE DELL ILLUMINAZIONE

1. PREMESSA SITUAZIONE ESISTENTE INDICAZIONI PROGETTUALI SCELTE TECNICHE PROGETTUALI... 5

RELAZIONE TECNICA DI VALUTAZIONE DELL INQUINAMENTO LUMINOSO

pubblica, di norma, dovranno essere costruiti sia su un'unica fila di pali diritti e con una sola sorgente luminosa per palo sia con l'ottica di cui

Le schede allegate contengono alcuni esempi di calcolo illuminotecnico effettuato con software dedicati relativi agli interventi evidenziati.

Impianti di illuminazione. Impianti Industriali

PIANO DELL ILLUMINAZIONE COMUNALE PER IL RISPARMIO ENERGETICO E L ABBATTIMENTO DELL INQUINAMENTO LUMINOSO

1/9. - la riduzione sul territorio regionale dell inquinamento luminoso e dei consumi energetici da esso derivanti,

P.R.I.C. Piano regolatore dell illuminazione comunale Allegato 9. Allegato 9. Situazioni critiche

Comune di San Colombano al Lambro Provincia di Milano. Piano Comunale. Illuminazione Pubblica

NUOVO INSEDIAMENTO PRODUTTIVO IN CIVIDATE AL PIANO (BG) EDIL PROGRESS VIA LOCATELLI, 21 CIVIDATE AL PIANO (BG)

R E G O L A M E N T O

Tribunale. Nuova illuminazione nei corridoi. Responsabile: No. ordine: Ditta: No. cliente:

ALLEGATO E OTTIMIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Con la collaborazione di: Presenta:

Lighting. Incassato fisso GARDA 33W 43W 50W. Brochure Garda 1 Catalogo 2016 Rev. 01 1

Disano 1724 Cripto big - asimmetrico FM 50 Disano w CLD CELL grafite / Scheda tecnica apparecchio

PRIC. Illuminazione privata COMUNE DI MONTE SAN PIETRO PIANO REGOLATORE DELL'ILLUMINAZIONE PUBBLICA CODICE ELABORATO TITOLO ELABORATO:

PROPOSTA DI LEGGE N. 496/9^ RECANTE: "MISURE URGENTI PER IL CONTENIMENTO DELL INQUINAMENTO LUMINOSO E IL RISPARMIO ENERGETICO."

COMUNE DI VAZZOLA PROVINCIA DI TREVISO. R.E.C. Regolamento Edilizio Comunale. Variante parziale n.10

Il prodotto di riferimento per l'illuminazione high-bay

REGIONE VENETO PROVINCIA DI PADOVA COMUNE DI MASERA DI PADOVA ALLEGATO A10 REGOLAMENTO

r J. REGOLAMENTO COMUNALE INTEGRATIVO AI CRITERI DELLA L.R. 17/00 E RELATIVO REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE

COMUNE DI LADISPOLI. Deliberazione n / 99

MUNICIPIO DELLA CITTA DEL VASTO Provincia di Chieti. REGOLAMENTO COMUNALE per l applicazione della Legge Regione Abruzzo n. 12 del 3 Marzo 2005

LA LUCE: energia radiante capace di eccitare la retina e dar luogo alla sensazione visiva

Relazione generale - Inquadramento normativo Inquadramento territoriale

Illuminazione di Emergenza. Aspetti tecnico-normativi

L.R. 3/2018 e le nuove frontiere della luce ecosostenibile.

COMUNE DI MESTRINO PROVINCIA DI PADOVA

SEA DESIGN: STUDIO ARCHEA. Un icona di design, molteplici emissioni di luce, a salvaguardia della volta celeste e della sicurezza stradale.

1.0 Premessa. 2.0 Criteri generali. 2.1 Apparecchi di illuminazione e sostegni. 2.2 Sorgenti luminose

1. OGGETTO DELL INTERVENTO RIFERIMENTI LEGISLATIVI E NORMATIVI MATERIALI E COMPONENTI DATI DI PROGETTO...

COMUNE di ALBAREDO PER SAN MARCO Provincia di Sondrio

IMPIANTI ELETTRICI ILLUMINAZIONE DELLE AREE ESTERNE RELAZIONE TECNICA

OTTIMIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI

All. A COMUNE DI TEOLO. Regione Veneto. Provincia di Padova PIANO D'INTERVENTO PER IL CONTENIMENTO DELL'INQUINAMENTO LUMINOSO (P.I.C.I.L.

Sommario Autorizzazione comunale Progettazione e dichiarazione di conformità... 5

Norme in materia di Riduzione dell inquinamento luminoso e di risparmio energetico

Contenuti della L.P. 16/07 e del Regolamento di attuazione

ALLEGATO 2 - CONTROLLO DEL FLUSSO LUMINOSO DIRETTO

Il fascino di ieri sposa la tecnologia del domani

P.I.C.I.L. del Comune di Rosà. Piano dell illuminazione per il contenimento dell inquinamento luminoso L.R. 17/2009

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE. Promulga

Industrial. Proiettore Highbay LED IP65 ARAL 100W/150W/200W. Brochure Catalogo 2016 Rev. 01 1

SENATO DELLA REPUBBLICA

ALLEGATO D L UTILIZZO DI SORGENTI EFFICIENTI

Illuminazione efficiente nell industria, nel terziario e nel pubblico. Workshop edifici ed illuminazione pubblica Assolombarda 19 febbraio 2008

NUOVE TECNOLOGIE PER

Finanziamenti per la riduzione dell inquinamento luminoso: il bando 2007

trasso CARATTERISTICHE - PROIETTORE DESCRIZIONE VANTAGGI OPZIONI

PROGETTAZIONE EFFICIENTE E DI QUALITA :

AXIA 2 ILLUMINAZIONE A LED COMPLETA PER AMBIENTI STRADALI E URBANI. smart CIty RAPIDO RITORNO DELL'INVESTIMENTO PRESTAZIONI SUPERIORI

94 Lampade Scarica. Ioduri Metallici. Catalogo Lampade Mazda

Comune di Riccione Provincia di Rimini

PREMESSA. OGGETTO: Impianti di Illuminazione Esterna VARIANTE PIANO PARTICOLAREGGIATO DI INZIATIVA PUBBLICA AREA TRA SS13 E VIA PALLADIO San Fior (TV)

ccdp Vol. RUE1 Allegato C PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO

Transcript:

IL RUOLO DI CONFARTIGINANATO NELLA DISSEMINATION DELLA L.R.03/18 Deroghe alla LR 03/18 E Impianti specifici

1 Impianti specifici

Impianti specifici - Impianti Sportivi Cosa deve controllare il comune per la conformità alla LR17/00 1- APPARECCHI: Verificare sulle tabelle fotometriche l emissione a 90 (inferiore a 0.49cd/klm). Proiettori asimmetrici con forte asimmetria (esistono anche asimmetrie del 60-70 ) 2- LAMPADE: A ioduri metallici e minore potenza installata. 3- INSTALLAZIONE: SEMPRE CON VETRO PIANO ORIZZONTALE (non obbligatorio per impianti con più di 5000 posti a sedere per i quali solo necessario dimostrare che si è fatto il possibile per contenere il flusso luminoso)

L.R. 03/18 ed integrazioni Tecniche L.R. 03/18 (PUNTO 2, Lettera A) - Illuminazione Sportiva A) Impianti sportivi di oltre cinquemila posti a sedere. Per questa tipologia di impianti non si applicano le disposizioni di cui al PUNTO 1. Resta comunque necessario lo spegnimento dell impianto di illuminazione ad ultimazione delle attività e la dimostrazione di avere adottato in fase progettuale adeguate tecnologie e soluzioni per minimizzare l impatto ambientale.

Impianti specifici - Monumenti 1- APPARECCHI: con fasci concentranti e con sagomatori di luce 2- LAMPADE: Ad alta efficienza LED e MINORE potenza installata. 3- INSTALLAZIONE: Meglio se dall alto verso il basso altrimenti entro la sagoma dell edificio massimo 10% al difuori della stessa e luminanza media di 2cd/m2 o illuminamenti medi di 15lx. Meglio sistemi a luce radente o con sagomatori di luce 4- Spegnere entro le 24

L.R. 03/18 ed integrazioni Tecniche L.R. 03/18 (PUNTO 2, Lettera B) - Illuminazione Edifici B) Impianti d'illuminazione degli edifici e dei monumenti di rilievo storico o artistico. Per gli impianti d'illuminazione degli edifici e dei monumenti di rilievo storico o artistico è consentita l'illuminazione dal basso verso l'alto nei seguenti casi: 1) se ne è previsto lo spegnimento entro le ore 24; 2) se la luminanza media mantenuta sulla superficie interessata è inferiore a 2 candele al metro quadrato (cd/m2), oppure, in alternativa, se l illuminamento medio mantenuto della superficie da illuminare non è superiore a 15 lux (lx); 3) se il flusso verso l'alto, non intercettato dalla sagoma, non supera il 10 per cento di quello nominale che fuoriesce dall'impianto nel suo complesso.

Impianti specifici - residenziali in deroga L.R. 03/18 (art. 2, comma 3bis) modesta entità 3 bis. Si intendono di modesta entità gli impianti dotati di piccole sorgenti tipo fluorescenza o gruppi di sorgenti tipo led, di flusso totale emesso in ogni direzione dalle sorgenti stesse non superiore a 1500 lumen (lm) per singolo apparecchio, nonché con flusso emesso verso l'alto per singolo apparecchio non superiore a 450 lm e per l'intero impianto, non superiore a 2250 lm. L.R. 03/18 (PUNTO 2, Lettera C) modesta entità C) Impianti di modesta entità, pubblici o privati anche residenziali. Per gli impianti di modesta entità, come definiti dall articolo 2, comma 3 bis, della l.r. 31/2000 non è previsto l obbligo del progetto illuminotecnico, ma la sola dichiarazione di conformità rilasciata dalla ditta installatrice.

Impianti specifici - residenziali in deroga 1- Preferire sempre apparecchi con emissione verso l alto di 0cd/klm a 90 ed oltre indipendentemente dalla potenza delle lampade installate (PREFERIRE BASSE POTENZE) 1- Per lampade di bassa potenza ed una emissione complessiva di flusso luminoso inferiore a 1500lumen (es. fluorescenza compatta di max 23W) è concessa una deroga. L EMISSIONE TOTALE DI UN IMPIANTO CON TALI LAMPADE DEVE AL MASSIMO ESSERE DI 2250 LUMEN VERSO L ALTO. SI 3 Lamp. 23W NO 5 Lamp. 23W

Impianti specifici - residenziali in deroga Come capisco se l impianto rientra nella deroga? 1- Il progettista / installatore deve fare adeguata relazione che lo mostri 2- Le lampade devono avere EMISSIONE totale inferiore a 1500 lm 3- L emissione totale verso l alto deve essere < 2250lm alcuni esempi.. Lampada 23W (1500lm) 23W (1500lm) 23W (1500lm) 23W (1500lm) 18W(1200lm) 9W(600lm) Emissione % verso l'alto (dati fotometrici del 50% 30% 12% 3% 30% 30% produttore) Emissione lm verso l'alto 750lm 450lm 180lm 45lm 360lm 180lm MAX N APPARECCHI (2250lm) 3 5 12 50 6 12

Impianti specifici - residenziali in deroga 3 apparecchi dotati di lampade da 18W a fluorescenza compatta - Tot: 18W x 1200 lm => Apparecchi in deroga allo 0.49cd/klm a 90 ed oltre - Emissione verso l alto di ciascun apparecchio: 3% TOTALE EMISSIONE VERSO L ALTO: 36 lm / punto luce Massimo apparecchi in deroga: sino a 62!!!!

Impianti specifici - residenziale in deroga Gli incassi sono vietati? NON tutti, se usate i LED, rientrate certamente nella deroga dei 1500lm, e potete installarne, previo opportuno calcolo ed in base alla tipologia prescelta, sino a diverse decine di essi. Per Esempio Incasso a 9 led colorati. Vers. Led ROSSI = 21.5 lumen totali = > 106 incassi! Vers. Led BIANCHI = 21.5 lumen totali = > 106 incassi! Vers. Led VERDI = 12.5 lumen totali = > 181 incassi! Vers. Led BLUE = 4.5 lumen totali = > 500 incassi!

Impianti specifici - residenziale in deroga La deroga del 2250 lm max verso l alto per lampade da max 1500lm è potentissima e permette: - Impianti misti (0.49cd/klm + una parte in deroga) - Di sfruttare in caso di necessità estrema la definizione di singolo impianto (secondo def. CEI) - Molte volte basta cambiare la sola sorgente per avere un impianto a norma, ed a volte è sufficiente una modesta schermatura per diventare a norma Precisazione: La legge 03/18 prescrive sorgenti ad elevata efficienza in base al tipo di applicazione ed allo stato di tecnologia quindi usare lampade a bassa efficienza ma con un flusso massimo 1500 lumen non è in deroga!

2 Impianti specifici e deroghe di legge

Impianti specifici - Internalizzati in deroga L.R. 03/18 (art. 7, comma 1) Luce internalizzata 3 ter. Si intende per retrofitting a led in impianti esistenti l attività di sostituzione degli ausiliari elettrici, della parte ottica e della sorgente di apparecchi d'illuminazione esistenti già installati in impianti di illuminazione con nuove sorgenti led ed eventuali relative unità di alimentazione e altre parti elettriche, mantenendo la struttura dell'apparecchio medesimo e senza comprometterne la conformità normativa. Non sono considerate attività di retrofitting: la semplice sostituzione delle lampade a scarica esauste o rotte con altre del medesimo tipo, la sostituzione degli ausiliari elettrici, della parte ottica e della sorgente di apparecchi d'illuminazione esistenti già installati in impianti di illuminazione con prodotti non conformi alle normative di settore, quali la sostituzione con kit led con grado di isolamento minimo inadeguato o se l'involucro dell'apparecchio di illuminazione che ospita il kit led può compromettere la normale temperatura di esercizio certificata per il kit medesimo.

Impianti specifici - Internalizzati in deroga L.R. 03/18 (art. 7, comma 1) Luce internalizzata 1. Non sono soggette alle disposizioni di cui alla presente legge, le seguenti installazioni: a) la sostituzione o il retrofitting a led di un massimo di cinque apparecchi, per i quali sono comunque impiegati dispositivi che garantiscono le disposizioni di cui all allegato A, punto 1, lettera a); Non rientrano quindi nell obbligo del progetto me mere sostituzioni sino a 5 apparecchi comunque conformi alla legge regionale.

Impianti specifici - Internalizzati in deroga L.R. 03/18 (art. 7, comma 1) Luce internalizzata b) sorgenti di luce già strutturalmente protette: porticati, logge, gallerie e in generale quelle installazioni che per loro posizionamento non possono diffondere luce verso l'alto; 1- Verificare che gli apparecchi siano schermati verso l alto da elementi naturali del paesaggio urbano quali gallerie, porticati, terrazzi 2- E in deroga anche l illuminazione all interno di vetrine o finestre, purchè funzionalmente dedicata all illuminazione di tali vetrine e finestre

Impianti specifici - Temporanei in deroga L.R. 03/18 (art. 7, comma 1) Impianti di uso temporaneo c) sorgenti di luce non a funzionamento continuo se sono spente entro le ore 20; d) gli impianti d illuminazione dotati di sensori di movimento se l accensione non risulta superiore a cinque minuti e gli apparecchi sono comunque schermati verso l alto; e) gli impianti di uso saltuario e eccezionale e le apparecchiature mobili, purché destinati ad impieghi di protezione, sicurezza o interventi di emergenza; E evidente che questa deroga (alla LR03/18, in particolare ad una intensità luminosa a 90 ed oltre maggiore di 0.49cd/klm) è estremamente limitata è può essere applicata per esempio a: - cantieri, lavori in corso, fiere e feste paesane, - impianti mobili e rimovibili - impianti con sensori di movimento che non rimangono accesi,

Impianti specifici - Temporanei in deroga L.R. 03/18 (art. 7, comma 1) Impianti vari f) impianti di segnalazione stradale, navale o aerea, o impianti provvisori utilizzati per feste ed iniziative locali.

Deroghe alla L.R. 03/18 - Impianti specifici Impianti di provvisori, temporanei o per manifestazioni spec.

Divieti della L.R. 03/18 L.R. 03/18 (art. 9, comma 1) Fasci di luce 1. È vietato l'utilizzo di fasci di luce fissi o roteanti, di qualsiasi colore o potenza, quali fari, fari laser e giostre luminose, o altri tipi di richiami luminosi come palloni aerostatici luminosi o immagini luminose che disperdono luce verso la volta celeste, per mero scopo pubblicitario o voluttuario, anche se di uso temporaneo.

Impianti specifici in deroga Vetrine e Insegne con illuminazione esterna 1- APPARECCHI: Verificare sulle tabelle fotometriche l emissione a 90 (inferiore a 0.49cd/klm) 2- INSTALLAZIONE: VETRO PIANO ORIZZONTALE 4- Spegnere entro le 23 d inverno e 24 d estate (sino a chiusura esercizio tranne se di sicurezza e ordine pubblico) NO NO SI SI

Impianti specifici in deroga Vetrine e Insegne con illuminazione propria SI SI NO NO SI SI

Deroghe alla L.R. 03/18 - Impianti specifici Vetrine e Insegne 1- APPARECCHI: Scatolati, neon nudi, insegne provvisorie, etc.. Varie insegne in deroga SI SI NO NO internalizzati 0cd/klm a 90 >0cd/klm a 90 ed oltre

Deroghe alla L.R. 03/18 - Impianti specifici Vetrine e Insegne Assimilabile ad un insegna...

Deroghe alla L.R. 03/18 - Impianti specifici Vetrine e Insegne IKEA ci ha provato ed è riuscita molto bene!