RELAZIONE TECNICA IMPIANTO ELETTRICO



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3. Criteri di progettazione degli impianti 3.1. Protezione contro i contatti diretti Tutte le parti attive saranno adeguatamente isolate e l'isolamento si potrà rimuovere solo mediante distruzione. Gli involucri assicureranno un grado di protezione minimo IP40 e potranno essere rimovibili soltanto con l'uso di attrezzo. Gli interruttori automatici magnetotermici-differenziali installati, svolgeranno anche una funzione di protezione addizionale nei riguardi dei contatti diretti. 3.2. Protezione contro i contatti indiretti Gli impianti utilizzatori avranno un'alimentazione del tipo TT e la protezione contro i contatti indiretti sarà effettuata per mezzo di impianto di terra. La protezione avverrà con interruzione automatica del circuito tramite l'interruttore automatico differenziale coordinato con l'impianto di terra in modo tale da garantire una tensione verso terra non superiore a 50V. 3.3. Protezione contro le sovracorrenti Gli interruttori di sezionamento del tipo magnetotermico e magnetotermico differenziale, per la protezione da correnti di sovraccarico e di corto circuito, sono stati dimensionati in modo da realizzare le condizioni previste dalla Norma CEI64-8: dove: I I I b n z I < I < I è la corrente di impiego della linea, b n z è la corrente nominale dell'interruttore, è la portata del cavo valutata in base al tipo di posa. I poteri di interruzione di tali interruttori garantiranno la tenuta dell'apparecchio per correnti di corto circuito subito a valle del punto di consegna dell'energia. 3.4. Protezioni contro gli effetti termici Gli impianti elettrici saranno realizzati in modo da non creare pericoli dovuti al calore sviluppato dai loroi componenti ed in particolare pericoli di ustioni e di incendio. 3.5. Protezioni contro le ustioni Le parti a portata di mano dei componenti elettrici e degli apparecchi utilizzatori non supereranno in funzionamento ordinario le temperature massime ammesse ai fini della protezione contro le ustioni nelle relative Norme CEI. Pag. 2

3.6. Protezione contro gli incendi I componenti elettrici non costituiranno pericolo di innesco o di propagazione degli incendi; a tal fine i criteri per la loro scelta e le prove di comportamento sono quelli delle relative Norme CEI. I componenti elettrici verranno installati rispettando le istruzioni del costruttore. 4. Caratteristiche degli impianti e dei materiali Gli impianti saranno realizzati a regola d'arte. Le caratteristiche degli stessi, nonché dei loro componenti risponderanno alle Norme di Legge ed in particolare: alle prescrizioni ed indicazioni dell'ente erogatore dell'energia; alle Norme CEI; alle Norme per la prevenzione degli Infortuni sul Lavoro. I componenti saranno conformi alle prescrizioni di sicurezza delle rispettive Norme, scelti e messi in opera secondo le caratteristiche dell'ambiente. Saranno, inoltre, adatti alla tensione nominale di alimentazione, scelti in funzione della corrente che li percorre nell'esercizio ordinario ed in grado di sopportare le correnti che possono prodursi in regime perturbato, tenendo conto del tempo di intervento delle protezioni. Tutti i componenti dell'impianto elettrico risponderanno a quanto previsto dalla Legge n.791 del 18.10.1977. In modo particolare l'art.7 sancisce che l'apposizione sul materiale elettrico di un marchio di conformità, ovvero il rilascio di un attestato di conformità da parte degli organismi competenti per ciascuno degli Stati membri della Comunità Europea, importa la presunzione che il materiale stesso è conforme alle prescrizioni di sicurezza. Gli interventi da effettuare e gli impianti da realizzare, visti i particolari ambienti in cui dovranno essere installati, avranno le seguenti caratteristiche: 4.1. Prescrizioni riguardanti i circuiti Tutte le parti attive saranno poste entro involucri tali da garantire almeno il grado di protezione IP40. Gli involucri saranno saldamente fissati, avranno sufficiente stabilità e durata nel tempo in modo da conservare il richiesto grado di protezione ed una conveniente separazione delle parti attive, nelle condizioni di servizio prevedibili, tenuto conto delle condizioni ambientali. 4.2. Tubi protettivi I tubi protettivi impiegati, del tipo flessibile atto a garantire grado di protezione minimo IP40, saranno in materiale termoplastico autoestinguente e come tali soggetti alle Norme CEI23-25 e CEI23-29. Saranno dotati di simbolo di identificazione indicante il nome del costruttore ed il marchio di fabbrica. I tubi potranno essere di qualsiasi colore ad eccezione dell'arancione. Il tracciato dei tubi protettivi sarà scelto in modo che i singoli tratti abbiano un andamento rettilineo orizzontale o verticale, con una minima pendenza per consentire lo scarico di eventuale condensa; le curve dovranno essere effettuate con raccordi speciali o con piegature che non danneggino il tubo e non pregiudichino la sfilabilità dei cavi. Pag. 3

Il diametro interno sarà almeno 1.8 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio dei cavi in esso contenuti onde permettere un adeguata sfilabilità. Il loro diametro interno dovrà essere di almeno 16mm. 4.3. Conduttori I cavi, del tipo N07V-K ed FG7OR, saranno messi in opera in modo che sia possibile il controllo del loro isolamento e la localizzazione di eventuali guasti; in particolare sarà vietato annegarli direttamente sotto intonaco o nella muratura. Questa prescrizione vale anche per i conduttori di protezione. Cavi appartenenti a sistemi diversi saranno installati in modo da risultare facilmente distinguibili. In particolare essi non saranno collocati negli stessi tubi, nè faranno capo alle stesse cassette di derivazione, a meno che siano isolati per la tensione nominale del sistema a tensione più elevata. L'identificazione dei conduttori sarà effettuata secondo le seguenti prescrizioni: il bicolore giallo-verde è riservato ai conduttori di terra, di protezione ed equipotenziali; il colore blu chiaro è destinato al neutro; per i conduttori di fase come preferenziali i colori marrone, nero e grigio. Le giunzioni dei conduttori saranno comunque effettuate mediante morsettiere contenute entro cassette; la conducibilità, l'isolamento e la sicurezza dell'impianto non saranno alterate da tali giunzioni. 4.4. Cassette di derivazione Le cassette di derivazione (destinate a contenere dispositivi di giunzione e derivazione) saranno installate in modo che non sia possibile introdurvi corpi estranei, garantiranno grado di protezione minimo IP40 e le dimensioni saranno tali da consentire agevolmente la dispersione del calore. Il coperchio delle cassette offrirà buone garanzie di fissaggio e sarà apribile solo con attrezzo. Tali cassette ed il relativo coperchio avranno un grado di protezione pari a quello dell'impianto di cui fanno parte integrante. 4.5. Scatole per frutti Le scatole con telai porta apparecchi, placche e frutti (interruttori, deviatori, prese a spina, ecc.) saranno installate in modo che non sia possibile introdurvi corpi estranei; le dimensioni saranno tali da consentire agevolmente la dispersione del calore e garantiranno un grado di protezione minima IP40. 4.6. Apparecchi di comando, prese a spina e corpi illuminanti Gli apparecchi di comando avranno le seguenti caratteristiche: tensione nominale 230V-400V; frequenza nominale 50Hz; corrente nominale degli apparecchi di comando 16A; Pag. 4

materiale in resina. Le prese a spina, da 230V e 400V, nonché i corpi illuminanti previsti nei vari ambienti saranno conformi alle normative di legge vigenti. 5. Impianto di illuminazione Gli impianti di illuminazione avranno origine dai rispettivi quadri di zona. I livelli di illuminamento interno medio previsti nei vari ambienti saranno quelli di cui alle Norme UNI1246. I corpi illuminanti utilizzati si possono dedurre dagli elaborati grafici allegati. L immobile sarà dotato di impianto di illuminazione di sicurezza. 6. Impianti di FM Gli impianti di FM avranno origine dai rispettivi quadri di zona e comprenderanno tutte le alimentazioni e forniture necessarie, per numero e qualità, allo svolgimento delle attività cui è destinato il fabbricato. 7. Impianto di terra L impianto di terra è esistente ed idoneo all uso. 8. Impianti elettronici Si sono previsti i seguenti impianti elettronici di nuova realizzazione: impianto cito-telefonico: costituito da un centralino ad 1 linea urbana e 5 derivati che sarà in grado di interconnettere la linea esterna con i derivati interni, garantendo al contempo l intercomunicazione tra i diversi derivati; Allegati: Disposizione apparecchiature elettriche ai fini dell eliminazione delle barriere architettoniche Schede tecniche organi illuminanti Ottobre 2015 IL TECNICO Pag. 5

Disposizione apparecchiature elettriche ai fini dell eliminazione delle barriere architettoniche Pag. 6

Schede tecniche organi illuminanti Pag. 1

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