Il patto per la crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva: prime linee di azione sul welfare

Documenti analoghi
Tavolo Welfare avanzamento marzo 2017

Approvato con Det. n. 77 del 09/05/2018 AREA EMERGENZE SOCIALI, DIRITTI ED INCLUSIONE

Le Qualità della Città 13 Marzo 2007

ASP Città di Bologna Bilancio Sociale 2017

BILANCIO DI PREVISIONE 2017

PIANO DI ZONA Indicatori sulle prestazioni del SSC

Rapporto sociale FVG 2013

RIORDINO DEL SERVIZIO SOCIALE TERRITORIALE DEL COMUNE DI BOLOGNA

TAVOLO WELFARE Focus sulle misure a sostegno dell abitare

PIANO DI ZONA

Rete dei Servizi Sociali del Comune di Fermo e dell Ambito Territoriale Sociale XIX

La qualità del Servizio Sociale Territoriale

Le risorse derivanti dal finanziamento ad hoc hanno permesso di programmare le seguenti azioni nei territori:

ADERENTI AL PDZ 2015/2017 SUDDIVISI PER OBIETTIVI E INTERVENTI/AZIONI DI SISTEMA

Quale futuro per il WELFARE locale?

COMUNE DI CESENA Bilancio di Previsione 2011 SERVIZI SOCIALI

Allegato 1 INDICATORI PER AREA DI RIFERIMENTO

Le sfide del nuovo Welfare:

SETTORE SOCIALE PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE E PIANO DEGLI OBIETTIVI

Situazione di partenza. Testuale n.d. 31/12/2017

Settore Servizi Sociali / Servizi Abitativi

Orientamenti della Regione e prospettive

,1 117 ITALIA

Scheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi

SETTORE 3 - SERVIZI SOCIALI. Nr. Servizio ASILO NIDO. Nr. Denominazione attività ordinaria 1 ASILO NIDO CARERA ANGELA

LEGGE 112/2016 SUL DOPO DI NOI

PIANO SOCIALE DI ZONA 2014 DISTRETTO LT/1

Piani di Zona 2009/2011 Progetti a sostegno degli anziani

Dall integrazione della domanda all integrazione della risposta

Numero / Quantità al 31/12/2014 Centri di aggregazione per la prevenzione del disagio giovanile

SEZIONE I - DINAMICHE DEMOGRAFICHE

IL NUOVO PATTO SOCIALE PER PARMA DOVE SIAMO ARRIVATI L ASSESSORE LAURA ROSSI INCONTRA LA CITTÀ

Dati programmazione a cura dell Ufficio di Piano

A B C D E F G H I J Indicatori a compilazione Situazione distrettuale

A B C D E F G H I J K L M N

Dirigente Matteo Gaggi. Matteo Gaggi. Dirigente. Responsabile Franca Magnani. Matteo Gaggi. Manuela Baldini (P.O.) Dirigente. Manuela Baldini (P.O.

La voce delle Unioni. Unione Terred Acqua. Piano Strategico Metropolitano. Calderara di Reno. per la costruzione del

Tavoli Tematici: Disabili e Anziani

Tavoli Tematici: Salute mentale, Povertà ed esclusione sociale e Immigrazione

Restituzione relativa alla raccolta di contributi di analisi

CONVEGNO AGeSPI Lombardia Il giovane volto dei Servizi socio-sanitari della Regione Lombardia

Stato dei lavori del nuovo sistema di autorizzazione/accreditamento. 13 aprile 2018

SERVIZI EROGATI SETTORE SERVIZI ALLA CITTADINANZA

COMUNE DI MOZZECANE Provincia di Verona PIANO DELLE RISORSE E DEGLI OBIETTIVI SETTORE SERVIZI ALLA PERSONA ANNI

SOCIAL CARD E CASE ZANARDI: UNA SPERIMENTAZIONE DEL MODELLO SIA (SOSTEGNO ALL'INCLUSIONE SOCIALE) Laura Chillè Bologna, 22 aprile 2015

FUNZIONIGRAMMA DEL COMUNE DI GUBBIO

COSA E IL CATALOGO. Documento dinamico con un aggiornamento almeno triennale legato al processo di consolidamento di eventuali sperimentazioni.

FRANCA DE BATTISTA FORUM BOLOGNA 3 novembre 2010

Essere in Rete per. Creare Rete

- MISURA 4: sostenere nuclei familiari per il mantenimento dell alloggio in locazione il cui reddito provenga esclusivamente da pensione.

! " # $ #$ $ % $ &!$ #-,./.0*/#& ,312,4 1##3104,3! 6704 ($ #+& ## 9 + $ - ( #$ %# & %)# % : ( $!! %.!# ( : ( - ( 2!!+2!

RISORSE PROPRIE COMUNALI FNPS FGSA FNA

COMUNE DI CAIRATE (Provincia di Varese)

Interventi socio assistenziali. Consuntivo di Contabilità Analitica 2005

TABELLE PER LA DETERMINAZIONE DELLA COMPARTECIPAZIONE AL COSTO DEI SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI

DISTRETTO DI TRADATE Monitoraggio Piano di Zona 2006 / 2008

Sportelli Sociali nel distretto di Vignola: cittadini & servizi, territorio & unione. Monica Rubbianesi Ufficio di Piano Unione Terre di Castelli

Analisi dello sviluppo del ruolo e delle competenze del responsabile del caso nel sistema di rete dei servizi sociali e sanitari integrati

Sportello territoriale BEST PRACTICE VERSO UN NUOVO VELFARE

RELATORE. Walter Ziliani. Dirigente Settore Politiche Sociali Comune di Savona; Direttore Sociale Distretto Sociosanitario 7 Savonese, Savona

IL PROFILO SOCIALE REGIONALE 2015

Nuovi strumenti integrati di programmazione territoriale, monitoraggio e valutazione

TRATTA E RICHIEDENTI ASILO LA PRESA IN CARICO IL SISTEMA SPRAR

SERVIZI EROGATI AD EVIDENZA ESTERNA

ALLEGATO 2 La mappatura dei processi e/o procedimenti e la valutazione dei rischi

Indagine sugli interventi e i servizi sociali dei Comuni singoli o associati Anno 2015

2. Politiche educative e dell istruzione Politiche socio-sanitarie. Ass. Francesca Fassio

RILEVAZIONE DEI SERVIZI E DEGLI INTERVENTI SOCIALI NELLA REGIONE ABRUZZO Monitoraggio 2005 Rilevazione offerta al 31/12/2005

TAVOLO PERMANENTE DISABILITA

La valutazione di impatto dei servizi assistenziali e educativi

Servizio Controlli Interni e Qualità - Stato di attuazione finale al 31/12/ Obiettivi di Funzionamento PDO 2010

Codice ricevuta di completamento:

ELENCO PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI DEL IV SETTORE POLITICHE SOCIALI

RIORDINO DEL SERVIZIO SOCIALE TERRITORIALE. 7 novembre 2016

Funzioni Destinatari Indicatori

Dirigente Matteo Gaggi Dirigente Matteo Gaggi

Ragioneria Generale I Direzione Sistemi informativi di pianificazione e controllo finanziario U.O. Statistica SOCIALE. Anni

Interventi socio assistenziali. Consuntivo di Contabilità Analitica 2004

Il Tavolo congiunto sociale-lavoro

IL SERVIZIO SOCIALE DI TERRITORIO

Tabella calcoli CONTRIBUTI- Anno 2017 (Allegato sub B)

Regolamento Comunale per l accesso ai servizi sociali

ELENCO PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI DEL IV SETTORE POLITICHE SOCIALI. Procedimento n. 1

CONVEGNO NAZIONALE Alternanza scuola-lavoro e disabilità. Tavola rotonda La risposta delle istituzioni

Progetto 1 Abitare in Borgo

UNIONE dei COMUNI VALLE del SAVIO

Il ruolo delle Fondazioni tra primo e secondo welfare

L Offerta dei Servizi. Maria Beatrice Belluco Andrea Fugolo Pier Gianni Tinello

La Cooperazione Sociale, Il territtorio e il Welfare. ERICA DAL DEGAN

D ufficio e a istanza di parte

I BANDI PRIMA DEL 31 DICEMBRE 2006

IL TERRITORIO E LA DISTRIBUZIONE DEMOGRAFICA

N. procedimenti per i quali non sono stati rispettati i tempi di conclusione

BILANCIO CONSUNTIVO Politiche per la comunità

Il nuovo Reddito di Dignità in Puglia

Piano sociale e sanitario

IL PROGETTO BADANDO. Assistenti familiari e caregiver nella rete dei servizi. L esperienza di ASC InSieme nel Distretto Reno, Lavino e Samoggia

Transcript:

Il patto per la crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva: prime linee di azione sul welfare

Il patto per la crescita: presupposti il welfare come investimento: tutela diritti e coesione ma anche crescita economica innovazione: necessaria non solo per garantire la sostenibilità nel medio periodo, ma per rispondere ai nuovi bisogni, generando quindi l esigenza di sperimentare nuovi modelli. nuovo impianto normativo e regolamentare (riforma Terzo Settore, accreditamento regionale, nuova Isee, riorganizzazione delle Asp, ).

le dimensioni del welfare dati attività DATI ATTIVITA' WELFARE ANNO 2014 famiglie (poverta e bisogni assistenziali) anziani informazione e orientamento 2.548 anziani accolti in residenza 1.250 numero famiglie in carico al serv sociale 5.333 centri diurni 197 sostegno alle famiglie aiuti economici 1.679 assistenza domiciliare 1.007 minori assegni di cura 216 minori in carico 3.627 soggiorno pinarella 852 disabili centri territoriali 89 disabili in carico 628 orti per anziani 1.078 adulti stranieri adulti in carico 1.243 consulenza e informazione 25.687 inserimenti lavorativi 185 pratiche e idoneità alloggio 3.741 casa prenotaz permessi di soggiorno 7.265 domande erp 819 accoglienze residenziali 260 assegnazioni erp 97 sprar 113 assegnazioni extra erp emergenza abitativa 89 oltre la strada 41 agenzia casa contratti attivi 384 violenza alle donne emergenza freddo donne in consulenza e sostegno 325 utenti accolti 86 case rifugio accoglienze 13

le dimensioni del welfare dati economici Ripartizione Spesa Welfare - Anno 2014-50,4 mln Casa 6% Famiglie 16% Spese generali 4% Minori 14% Disabili 7% Esclusione sociale 8% Anziani 45%

le dimensioni del welfare la percezione dell utenza Centri diurni tradizionali voto di soddisfazione complessiva dei familiari degli utenti - trend 2004-2013

le dimensioni del welfare la percezione dell utenza Case residenza voto di soddisfazione complessiva dei familiari degli utenti - trend 2004-2013 distretto innovazione welfare

Aree di bisogno > linee di azione Progressiva riduzione delle risorse a fronte di bisogni crescenti, impoverimento progressivo delle famiglie, debolezza delle reti. Criticità legate alla domanda espressa: sostegno alle famiglie liste attesa mobilità Criticità legate alla domanda inespressa:??? valutazione nuovi bisogni, sperimentazione progettare intorno a a utente, famiglia, caregiver (risorse)

Il patto per la crescita: idee di fondo domiciliarietà: rafforzare l offerta verso la domiciliarietà, dalle strutture ai care giver, dall assistenza alla prevenzione personalizzazione e flessibilità: analisi della domanda e definizione del bisogno per delineare il servizio intorno al bisogno delle famiglie responsabilità e restituzione: coinvolgimento attivo dell utente nell affrontare i problemi che lo riguardano ( non ti aiuto senza di te ), patto di cittadinanza responsabilizzazione su utenza / domanda ma anche su offerta / gestione dell intervento/servizio (proattività e rendicontazione) ruolo del pubblico: programmare, governare e controllare il sistema cooperazione: con Terzo Settore, volontariato, imprese profit e no profit, le parti sociali, a partire dalla progettazione. integrazione socio sanitaria

Lavori in corso Modello di assistenza attiva rivolto all utenza in particolari fasce di rischio: esempi Regolamenti di accesso ai servizi (interventi economici, Erp, strutture): anche in relazione alla nuova normativa ISEE occorre rileggere i regolamenti di accesso adattandoli ai nuovi bisogni e alle nuove famiglie valorizzando equità e introducendo elementi di restituzione. Bandi per l affitto: si indirizzano le risorse verso un percorso di rinegoziazione al ribasso di contratti in essere attraverso un accordo tra sindacati inquilini e della proprietà, che hanno sottoscritto in forma unitaria un accordo. Convenzione Migranti Terzo Settore, CSV, Prefettura: costituzione di percorsi strutturati di inserimento in attività volontariato dei profughi e richiedenti asilo a beneficio della comunità e per una reale integrazione. Bando FCRMO: la comunità che aiuta deve essere aiutata : sperimentazione bando di welfare generativo ai fini dell erogazione di contributi alle famiglie candidato al finanziamento FCRMO (120 nuclei)

Lavori in corso Progetti fronte struttura : si ravvisa la necessità di aumentare la dotazione di posti letti in c.r.a., vista l attuale lista d attesa sia sui posti accreditati che privati e le proiezioni demografiche per i prossimi anni (159/692) sviluppo opportunità (co)abitare assistito per anziani, disabili con problemi fisici e/o di salute mentale. Il riferimento sono i progetti di vita indipendente, secondo una logica di intensità di cura, per i quali si rende necessario trovare risorse e finanziamenti. portierato sociale, sportello assistenti domiciliari opportunità legate al welfare aziendale/integrativo: il sistema potrebbe vedere un assetto, garantito dal pubblico, costruito assieme a privato profit, privato sociale, parti sociali e terzo settore.

Lavori in corso strumenti conoscenza: sistema unitario e standardizzato di rilevazione dei bisogni sociali, così come una base informativa per la gestione della gamma di interventi sugli utenti. riorganizzazione: strumento ma anche obiettivo, in termini di revisione dei processi operativi del servizio e sviluppo informativo. La logica interna è orientamento all ascolto e partecipazione ai processi. trasparenza: rendere pubblici i risultati e le attività svolte verso l esterno, sviluppo web per informare il cittadino e far emergere le attività svolte. valorizzazione e la specializzazione (ad es. su tema assistenti domiciliari) del ruolo delle articolazioni territoriali (Poli) come luoghi funzionali ad accogliere, decodificare la domanda del cittadino, orientarlo nella rete di servizi e progettare gli interventi, investendo sulla presenza diffusa di operatori qualificati. semplificazione delle procedure amministrative e regolamentari