Dall integrazione della domanda all integrazione della risposta
|
|
- Mariano Ranieri
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Dall integrazione della domanda all integrazione della risposta L esperienza di Monza Dott. ssa Chiara Previdi Dirigente Settore Servizi Sociali Comune di Monza
2 Il contesto, i bisogni, le strategie Invecchiamento progressivo della popolazione Mutamento dei contesti familiari BISOGNI PLURIMI E SPECIFICI di famiglie, anziani, assistenti familiari Flussi migratori Le strategie: RISPOSTE FLESSIBILI E INTEGRATE PERCORSI DI CO PROGETTAZIONE CON LE RISORSE DEL TERRITORIO
3 I dati di contesto: gli anziani Dal 2000 al 2008 l incidenza della popolazione anziana sul totale dei residenti è passata da 18% al 23%
4 Focus sulle famiglie
5 Gli anziani soli Dati al 31/12/2008 forniti dall Ufficio Statistica del Comune di Monza
6 I bisogni ANZIANI Necessità di misure flessibili per supportare la vita presso il proprio domicilio FAMIGLIE Necessità di orientamento e di accompagnamento nei percorsi di cura dell anziano ASSISTENTI FAMILIARI Necessità di percorsi di qualificazione del lavoro e di integrazione sociale
7 A. LE STRATEGIE Differenziare gli interventi Definire percorsi di integrazione tra interventi sociali, socio sanitari e sanitari Costruire percorsi di co-progettazione e collaborazione tra enti pubblici e risorse del territorio (terzo settore, parrocchie, privato profit, ecc) Definire processi di analisi complessa delle esigenze e delle opportunità del territorio
8 L integrazione delle politiche Politiche del lavoro Politiche sociali Politiche formative Politiche dell immigrazione
9 B. LE RISPOSTE 1. Politiche sociali: gli interventi a favore della domiciliarità - Custode sociale - Buoni sociali - Pasti a domicilio - Soggiorni di sollievo - Centri aggregazione anziani - Percorsi di integrazione socio sanitaria (Progetto dimissioni protette) - Centri diurni integrati
10 2. Politiche del lavoro - Raccordo con agenzie territoriali - Raccordo con patronati per le informazioni e la gestione dei contratti di lavoro - Interventi volti alla promozione della regolarizzazione del lavoro privato di cura a domicilio
11 3. Le politiche dell immigrazione - Servizi comunali di informazione e orientamento per immigrati - Servizi di mediazione culturale - Iniziative volte a favorire l inclusione sociale
12 4. Politiche formative - Raccordo Ambiti/Provincia su standard percorsi formativi assistenti familiari - Nuovi corsi di formazione per assistenti familiari (moduli) in raccordo con gli enti accreditati - Sperimentazione di percorsi di certificazione
13 C. I PROGETTI INTEGRATI i. Le esperienze pilota del Piano di Zona : PROGETTO NETWORK: azione di sistema (Ambiti di Monza e Vimercate, Provincia di Milano, Terzo Settore) volta a supportare la qualificazione e la regolarizzazione della domanda e dell offerta del lavoro privato di cura domiciliare N famiglie: 230 N aspiranti assistenti familiari: 455
14 PROGETTO INCONTRO: progetto integrato (Comune di Monza Caritas) volto all accompagnamento delle famiglie nella ricerca di un assistente familiare e nella formulazione di progetti individualizzati e finalizzato alla promozione di azioni di sostegno alla qualificazione delle assistenti familiari N famiglie: 351 N assistenti familiari: 450
15 ii. I progetti innovativi Sportello Badanti Per: - Orientare e sostenere le famiglie care giver nella ricerca di assistenti familiari (informazioni e consulenze) - Raccogliere le disponibilità delle assistenti familiari e formulare un elenco sulla base dell analisi delle competenze individuali - Offrire uno spazio di incontro ad hoc tra domanda e offerta - Monitorare e verificare l andamento del rapporto famiglia/badante In rete con: il Servizio sociale e i servizi demografici comunali, i Centri formativi accreditati, le agenzie del Terzo Settore del territorio che incontrano famiglie e assistenti familiari.
16 Dove: lo Sportello è collocato al Punto Comune (punto di accesso al welfare principale della Città). Come: Apertura quotidiana con orari differenziati. Sperimentazione software specifico in rete con i sistemi informativi dei Comuni. Servizio di informazione e aggiornamento su normative e risorse per operatori pubblici e privati attraverso mailing list.
17 Da maggio 2009 ad oggi lo Sportello si è occupato di: - N 147 nuove famiglie care giver - N 568 assistenti familiari L eccellenza: Con l entrata in vigore della normativa in materia di regolarizzazione del lavoro domestico, lo Sportello è stato abilitato dal Ministero dell Interno per l invio on line delle domande di regolarizzazione: Domande inviate secondo il Protocollo: n 210 Richiesta di consulenza: n 303
18 Progetto Incontro Per: Offrire un servizio professionale specifico alle famiglie care giver che ricercano un assistente familiare volto a: - orientare i soggetti fragili verso le risorse del territorio - accompagnare nella definizione di progetti individualizzati - facilitare l inserimento dell assistente familiare in famiglia - supportare e monitorare la relazione famiglia/assistente familiare - offrire lo spazio di gruppi di auto aiuto (per familiari e per assistenti familiari)
19 Dove: il Servizio è collocato presso una delle sedi centrali Caritas Come: Apertura quotidiana su appuntamento e reperibilità telefonica. Sperimentazione software specifico in rete con i sistemi informativi dei Comuni e con lo Sportello Badanti.
20 LA RETE DEI SERVIZI PER LA FAMIGLIA CARE GIVER SERVIZI SOCIALI COMUNALI SPORTELLO BADANTI AGENZIE DEL TERRITORIO PROGETTO INCONTRO
21 Il progetto Contratto di quartiere Progetto integrato per la riqualificazione del quartiere Cantalupo attraverso azioni di riqualificazione urbana, di coesione sociale, di supporto agli anziani fragili e alle famiglie, di rafforzamento della sicurezza. In particolare: - Housing sociale, con attenzione all ospitalità per assistenti familiari - Iniziative di promozione e partecipazione della risorsa anziani alla vita del quartiere, favorendo lo scambio intergenerazionale.
22 Le linee di sviluppo L attenzione al bisogno di cura domiciliare si colloca tra necessità di emersione e qualificazione del lavoro e bisogni di ascolto, aiuto, tutela delle famiglie e delle assistenti familiari. Si intende consolidare e rafforzare le sinergie tra i soggetti che a diverso titolo sul territorio sono chiamati in causa nell ottica della collaborazione, sulla base di un protocollo di fiducia e reciprocità all interno di un processo governato dall ente locale
23 Grazie per l attenzione
Servizi per la Non Autosufficienza I bisogni
I bisogni Trend demografico evidenzia aumento fascia anziani e grandi anziani, in particolare: fascia 75-84: + 6% su 2009 e +23% rispetto a 1999 (+ 2.955 unità) fascia 85-94: +17% su 2009 e +54% su 1999
DettagliAnalisi dello sviluppo del ruolo e delle competenze del responsabile del caso nel sistema di rete dei servizi sociali e sanitari integrati
Analisi dello sviluppo del ruolo e delle competenze del responsabile del caso nel sistema di rete dei servizi sociali e sanitari integrati Sonia Costantini Assistente sociale Ravenna Regione Emilia Romagna
Dettagli2.3 Politiche a favore dei cittadini anziani: priorità di intervento
2.3 Politiche a favore dei cittadini anziani: priorità di intervento Informazione, comunicazione e accesso alla rete dei servizi - limitato livello di conoscenza da parte della cittadinanza dei servizi
DettagliLe strategie per la promozione della salute nell anziano del Piano Sociale e Sanitario Regionale
Le strategie per la promozione della salute nell anziano del Piano Sociale e Sanitario Regionale dott. Raffaele FABRIZIO Bologna, 20 gennaio 2010 La società regionale oggi Invecchiamento popolazione (aumento
Dettaglii punti comunità A cura di Dott.ssa Francesca Megni
i punti comunità A cura di Dott.ssa Francesca Megni Al fine di valorizzare le risorse comunitarie e favorire la messa in rete l AC ha proposto una nuova forma: i Punti Comunità. Punto Comunità è una organizzazione
DettagliLe risorse derivanti dal finanziamento ad hoc hanno permesso di programmare le seguenti azioni nei territori:
Documento presentato ed approvato alla seduta dell UDP della CTSS del 15/12/2014 RENDICONTAZIONE UTILIZZO RISORSE FRNA - QUOTA PER NUOVE FORME SOSTEGNO ALLA DOMICILIARITA' ANNO 2013 DOCUMENTO DI SINTESI
DettagliLa prevenzione degli effetti sulla salute delle ondate di calore
La prevenzione degli effetti sulla salute delle ondate di calore L esperienza della regione Emilia-Romagna a cura di Clara Curcetti Roma, 18 aprile 2007 Linee regionali di intervento per mitigare l impatto
DettagliOrientamenti della Regione e prospettive
Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali DENTRO E FUORI CASA: IL DIRITTO DI VIVERE IN AUTONOMIA Orientamenti della Regione e prospettive RAFFAELE FABRIZIO Servizio Governo dell'integrazione socio
DettagliLa qualificazione dell assistenza familiare: incontro tra domanda e offerta, buone prassi e formazione
La qualificazione dell assistenza familiare: incontro tra domanda e offerta, buone prassi e formazione RisorseComuni 18 novembre 2009 Anna Roberti Dirigente U.O. Programmazione DG Famiglia e Solidarietà
DettagliLA PROGETTAZIONE SOCIO-PASTORALE ROMA, GIUGNO 2011 IL LAVORO DI RETE. Caritas Diocesana Veronese
LA PROGETTAZIONE SOCIO-PASTORALE ROMA, 16-17 GIUGNO 2011 IL LAVORO DI RETE IL CONTESTO DIOCESANO 914.382 abitanti 101.245 stranieri residenti: 11,1% della popolazione 48,7% donne e 23,4% minori 381 parrocchie,
DettagliRISORSE FINANZIARIE PROGRAMMA ANNUALE DELLE ATTIVITA PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE 2005/2006
RISORSE FINANZIARIE PROGRAMMA ANNUALE DELLE ATTIVITA PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE 2005/2006 SEZIONE ATTIVITA A COFINANZIAMENTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO RISORSE FINANZIARIE - Programmazione FSE 2006
DettagliRedazione a cura della Commissione Tecnica Interaziendale Dimissioni Protette
PERCORSO CONDIVISO PER GARANTIRE LA CONTINUITA ASSISTENZIALE TRA OSPEDALE E TERRITORIO DEL PAZIENTE RICOVERATO (dimissioni protette) ELABORATO E CONDIVISO DA: ASL Provincia di Monza e Brianza A.O SAN GERARDO
DettagliEravamo badanti siamo Assistenti Familiari Certificati e Qualificati Il progetto R.O.S.A.: una sperimentazione tra emersione e qualificazione
Eravamo badanti siamo Assistenti Familiari Certificati e Qualificati Il progetto R.O.S.A.: una sperimentazione tra emersione e qualificazione Servizio Politiche di Benessere Sociale e Pari Opportunità
Dettaglitra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014
ADOZIONE SCUOLA Percorso per l attuazione l del Protocollo d Intesa d tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014 LE FINALITA Promuovere
DettagliDISTRETTO 1 ASL LATINA Programmazione Piano di Zona
DISTRETTO 1 ASL LATINA Programmazione Piano di Zona 2012 2014 Tavoli Tematici Cisterna di Latina, Palazzo Comunale Casa della Pace, 19 luglio 2013 Servizi Distrettuali attivi Segretariato Sociale PUA Pronto
DettagliUn progetto promosso dal Comune di Milano, Assessorato alla Famiglia, Scuola e Politiche Sociali in collaborazione con ACLI Lombardia, Civitas e
Un progetto promosso dal Comune di Milano, Assessorato alla Famiglia, Scuola e Politiche Sociali in collaborazione con ACLI Lombardia, Civitas e Associazione Con Voi Onlus Milano, quartiere Quarto Oggiaro
DettagliLe aeree di collaborazione nel PDZ: Prendersi cura dei soggetti fragili nel loro ambiente di vita (persone anziane)
A. Galopin A. Galopin - Trieste, - Trieste, 15 maggio 15 maggio 2013 2013 Le aeree di collaborazione nel PDZ: Prendersi cura dei soggetti fragili nel loro ambiente di vita (persone anziane) Le aree di
DettagliL integrazione del Servizio Sociale Professionale negli studi associati dei Medici di Medicina Generale
Giuliano Giovannetti Carla Moretti Milena Mammoli L integrazione del Servizio Sociale Professionale negli studi associati dei Medici di Medicina Generale Le cure domiciliari tra utopia e quotidiano Roma,
DettagliSERVIZI E INTERVENTI INTEGRATI PER LA DISABILITA MOTORIA
Direzione Politiche Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie SERVIZI E INTERVENTI INTEGRATI PER LA DISABILITA MOTORIA a cura di Oriana Elia Redazione Città Aperta informazione e divulgazione Informa
DettagliDISABILITÀ Forum Provinciale delle Fattorie Sociali: risultati e prospettive. Fattorie Sociali e Nuovi sistemi a rete in agricoltura
PIANO Provincia di Pordenone TRIENNALE Settore Politiche del Lavoro e Programmazione Sociale DISABILITÀ 2007-2009 Provincia di Pordenone Forum Provinciale delle Fattorie Sociali: risultati e prospettive
DettagliCOMUNE DI SAN DONA DI PIAVE Servizi Sociali IL COMUNE DI SAN DONA DI PIAVE PER LA DOMICILIARITA
IL COMUNE DI SAN DONA DI PIAVE PER LA DOMICILIARITA PIANO LOCALE PER LA DOMICILIARITÀ P.L.D. dis po s izio ni applic ative D.G.R. n. 39 de l 17.1.2006 (D.G.R. n. 2359 de l 30.7.2004) OBIETTIVI DELLE POLITICHE
DettagliL attività dello sportello Punto Incontro si svolge in due moduli: Primo modulo: attività di Front-Office (accoglienza)
Comune di Brescia Settore Servizi Sociali Servizio per l Integrazione e la Cittadinanza Punto Incontro Desk informazioni ed orientamento Relazione tecnica utenza del Punto Incontro anno 2006 Desk informazioni
DettagliSAF: Servizio di Assistenza Familiare
SAF: Servizio di Assistenza Familiare Gli sportelli di incontro tra domanda e offerta nell area del vimercatese e trezzese Claudia Sala offertasociale asc Badanti: la nuova generazione Milano, 28 Novembre
DettagliI SERVIZI EROGATI. 1. Accoglienza, informazione e auto consultazione:
I SERVIZI EROGATI 1. Accoglienza, informazione e auto consultazione: Consente all utente l accesso alla rete dei servizi erogati, informandolo circa le opportunità disponibili secondo le sue esigenze e
DettagliSportelli. Info immigrati. Zona grossetana
Sportelli Info immigrati Zona grossetana Relazione anno 2009 1 Attività degli Sportelli. Il servizio Sportello Info immigrati, alla fine dell anno 2009 è attivo e presente con i suoi operatori, nei comuni
DettagliFORMULARIO DI PRESENTAZIONE. della RELAZIONE SOCIALE
FORMULARIO DI PRESENTAZIONE della RELAZIONE SOCIALE GUIDA ALLA COMPILAZIONE Il formulario previsto per la presentazione della Relazione sociale è composto da 9 sezioni: SEZIONE I: DINAMICHE DEMOGRAFICHE
DettagliLINEE PROGRAMMATICHE CTRH MONZA EST
LINEE PROGRAMMATICHE CTRH MONZA EST I Centri Territoriali Risorse per l Handicap trovano la loro ispirazione dalla storia del processo di integrazione scolastica delle persone con disabilità. Il C.T.R.H.
DettagliAREA PRIMA INFANZIA - SERVIZI EDUCATIVI
50 3.2 I Fattori Positivi e Critici emergenti dall analisi di domanda e offerta e dalle informazioni più significative AREA PRIMA INFANZIA - SERVIZI EDUCATIVI Domanda educativa di servizi 0 3 anni in costante
DettagliPiani di Zona 2009/2011 Progetti a sostegno degli anziani
Piani di Zona 2009/2011 Progetti a sostegno degli anziani Rimini 28 ottobre 2011 Francesca Marmo Legge Quadro 328/2000 La legge n 328 del 2000 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di
DettagliWORKSHOP. Assistenti familiari, lavoro di cura e welfare locale. mercoledì 3 Novembre. Patrizio Nocentini Regione Toscana
WORKSHOP mercoledì 3 Novembre Assistenti familiari, lavoro di cura e welfare locale Patrizio Nocentini Regione Toscana IL SISTEMA pubblico dei servizi sociosanitari integrati nell Area della NON AUTOSUFFICIENZA
DettagliCARTA DEI SERVIZI del Centro Servizi CISL (C.S.C.) SRL Verona agg. 07/11/2014 PRINCIPI ISPIRATORI
Verona agg. 07/11/2014 PRINCIPI ISPIRATORI Art.1 SCOPO DELLA CARTA La Carta dei Servizi del Centro Servizi CISL s.r.l. informa ogni utente circa Allo stesso tempo, i cittadini e le cittadine possono verificare
DettagliDISTRETTO DI TRADATE Monitoraggio Piano di Zona 2006 / 2008
1 Monitoraggio Piano di Zona 2006 / 2008 IL LAVORO INSIEME 2 Il Piano di Zona è stato costruito e gestito da: L assemblea dei sindaci Il tavolo degli assessori L ufficio di piano I tavoli tematici (minori,
DettagliPROTOCOLLO D'INTESA. Per l istituzione del Registro Provinciale degli Assistenti Familiari ( D.G.R.n 287 del 31/03/2006)
PROTOCOLLO D'INTESA Per l istituzione del Registro Provinciale degli Assistenti Familiari ( D.G.R.n 287 del 31/03/2006) L anno., il giorno del mese di, presso la Sede della Provincia della Spezia, sita
DettagliENTE ACCREDITATO NEL SISTEMA DELLA DOMICILIARITÀ PER TUTTE LE LINEE DI PRODOTTO - D.D. COMUNE DI MILANO N. 1036/2014 SERVIZIO DOMICILIARITÀ IN
ENTE ACCREDITATO NEL SISTEMA DELLA DOMICILIARITÀ PER TUTTE LE LINEE DI PRODOTTO - D.D. COMUNE DI MILANO N. 1036/2014 SERVIZIO DOMICILIARITÀ IN ACCREDITAMENTO CON COMUNE DI MILANO - ZONE 8 E 9 COS È I servizi
DettagliPREMESSA MODALITA DI REALIZZAZIONE
Protocollo d intesa tra l Amministrazione provinciale di Biella ed i Consorzi Socio Assistenziali IRIS e CISSABO per l implementazione del progetto denominato L'assistenza familiare, legalità e qualità
DettagliSportelli Sociali nel distretto di Vignola: cittadini & servizi, territorio & unione. Monica Rubbianesi Ufficio di Piano Unione Terre di Castelli
Sportelli Sociali nel distretto di Vignola: cittadini & servizi, territorio & unione Monica Rubbianesi Ufficio di Piano Unione Terre di Castelli Nasce Unione Per migliorare il posizionamento delle comunità
DettagliDistretto Sociosanitario 1 Ventimigliese PROTOCOLLO D'INTESA
Provincia di Imperia Distretto Sociosanitario 1 Ventimigliese Distretto Sociosanitario 2 Sanremese Distretto Sociosanitario 3 Imperiese PROTOCOLLO D'INTESA Per l istituzione del Registro Pubblico Provinciale
DettagliBILANCIO DI PREVISIONE 2017
COMUNE DI MILANO Direzione Politiche sociali BILANCIO DI PREVISIONE 2017 Direzione Politiche sociali QUADRO RIASSUNTIVO 2 Bilancio Previsione 2016 Bilancio Assestato 2016 Bilancio TOTALE risorse comunali
DettagliIl Punto di accesso per famiglie e assistenti familiari
PROGETTO ASSISTENTI FAMILIARI - FAMIGLIE Il Punto di accesso per famiglie e assistenti familiari UNA POLITICA ATTENTA ALLE ESIGENZE DI CURA DELLA FAMIGLIA : favorisce lo stabilirsi della cultura del valore
DettagliScheda di Progetto. Mod. PRO rev. 1 del Parte prima
Denominazione Servizio Scheda di Progetto Mod. PRO rev. 1 del 10.07.07 Parte prima A.I.S.F. ( Agenzia di integrazione sociale per le famiglie) Ambito di intervento e finalità generali Il territorio del
DettagliBadando. Novembre 2013
Badando Novembre 2013 Quando 1997: primi corsi di formazione per donne disoccupate di Commissione Mosaico; 2006: Gruppo tecnico distrettuale elabora un modello di formazione condiviso; 2009: implementazione
DettagliAdozione e sostegno alle famiglie
Adozione e sostegno alle famiglie Firenze, 19 aprile 2017 «Il lavoro nelle adozioni come pratica di sostegno alla genitorialità: nuovi indirizzi e nuovi strumenti» Regione Toscana Settore Innovazione Sociale
DettagliAssistenti familiari: una proposta per aiutare le famiglie e qualificare l offerta
Assistenti familiari: una proposta per aiutare le famiglie e qualificare l offerta Antonio Misiani Elena Carnevali (deputati PD) Roma, 5 dicembre 2017 Una popolazione che invecchia Popolazione per classe
Dettagli2.5 Politiche a favore dei cittadini immigrati: priorità di intervento
2.5 Politiche a favore dei cittadini immigrati: priorità di intervento Informazione, comunicazione e accesso ai servizi - carenza di uniformità nelle informazioni prodotte dai diversi attori; - carenza
DettagliCOMUNE DI LECCO. in accordo con il Tavolo provinciale della Rete Territoriale Protocollo a sostegno delle donne vittime di maltrattamento e violenza
COMUNE DI LECCO in accordo con il Tavolo provinciale della Rete Territoriale Protocollo a sostegno delle donne vittime di maltrattamento e violenza S.T.A.R. Sistema Territoriale Antiviolenza in Rete Un
DettagliProgetto Accesso al Welfare Segretariato Sociale e Segretariato Sociale Professionale
Progetto Accesso al Welfare Segretariato Sociale e Segretariato Sociale Professionale Premessa Il Segretariato Sociale, o porta sociale, viene indicato, dalla legge 328/00 e dalla l. r. 3/2008 tra le prestazioni
DettagliGraziella Manzato Sindaco di Sommacampagna
carta dei servizi Saluto con grande piacere e soddisfazione la pubblicazione di questo strumento indispensabile per il cittadino, veicolo di informazione e comunicazione valido per godere di una visuale
DettagliUFFICI DI PIANO CHIAVENNA
UFFICI DI PIANO CHIAVENNA ENTE GESTORE: COMUNITA MONTANA DELLA VALCHIAVENNA SERVIZI PER DISABILI Gli interventi di seguito descritti sono a carattere socio-assistenziale e sono rivolti a disabili adulti
DettagliFondo Famiglia 2015 Progetto Conferenza dei Sindaci ASL 3 Genovese
Fondo Famiglia 2015 Progetto Conferenza dei Sindaci ASL 3 Genovese Tenendo conto di quanto indicato dal Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del 14 ottobre 2015 e dall allegato D delle
DettagliPROGETTO INDIVIDUALE DI ASSISTENZA (PAI)
MISURA B2 BUONI IN FAVORE DI PERSONE IN CONDIZIONE DI NON AUTOSUFFICIENZA PROGETTO INDIVIDUALE DI ASSISTENZA (PAI) SIG./SIG.RA NATO/A A IL / / RESIDENTE A VIA/P.ZZA INVALIDITÀ CIVILE: RICONOSCIMENTO CONDIZIONE
DettagliProtocollo di intesa
FONDO SOCIALE EUROPEO OB. 2 COMPETITIVITA REGIONALE E OCCUPAZIONE PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE 2007-2013 BANDO REGIONALE RELATIVO ALLA CHIAMATA DI PROGETTI PER LA REALIZZAZIONE DI SERVIZI INTEGRATI NELL
DettagliAGENZIA LAVORO. per il. Carta dei Servizi. Accreditato Regione Lombardia Servizi al lavoro (LR 22/06) Servizi alla Formazione (LR.
AGENZIA per il LAVORO Accreditato Regione Lombardia Servizi al lavoro (LR 22/06) Servizi alla Formazione (LR.19/07) Carta dei Servizi Aggiornata al 01/02/2015 Chi siamo L Agenzia per il Lavoro nasce nel
DettagliTavolo Welfare avanzamento marzo 2017
Tavolo Welfare avanzamento marzo 2017 La manovra di Bilancio 2017 rafforza l azione prevista sul Welfare confermando gli impegni assunti con il Patto per la Crescita; Risposta a bisogni di residenzialità
DettagliLe Qualità della Città 13 Marzo 2007
Le Qualità della Città 13 Marzo 2007 Politiche dell Abitare Il Bisogno Casa: Vecchi e Nuovi Soggetti Ceti medio-bassi con le punte di bisogno delle famiglie monoreddito tra cui: lavoratori precari, giovani
DettagliRAGAZZI STRANIERI A SCUOLA
PROVINCIA DI PORDENONE Servizio Programmazione Sociale RAGAZZI STRANIERI A SCUOLA tavolo provinciale di coordinamento e azioni di supporto nell area dell integrazione socio-culturale e dell intercultura
DettagliFormazione Immigrazione
Formazione Immigrazione Programma di Formazione Integrata per l innovazione dei processi organizzativi di accoglienza e integrazione dei cittadini stranieri II Edizione Workshop conclusivo 1 Il contesto
DettagliPrendersi cura Prima Relazione Sociale della Provincia di Milano
Prendersi cura Prima Relazione Sociale della Provincia di Milano Milano, 28 gennaio 2009 Sergio Pasquinelli Istituto per la Ricerca Sociale 2 2 Un anno di lavoro: Questa Relazione: prodotto dell Osservatorio
DettagliServizio di Assistenza Domiciliare a favore di soggetti anziani e disabili. ALL. C Procedure tecniche per assistenti sociali
Servizio di Assistenza Domiciliare a favore di soggetti anziani e disabili ALL. C Procedure tecniche per assistenti sociali Distretto di Crema I. PREMESSA In linea con quanto espresso nelle Linee guida
DettagliAssistenza educativa domiciliare/territoriale
Assistenza educativa domiciliare/territoriale Il servizio di assistenza educativa domiciliare/territoriale, individuale o di gruppo, ha l obiettivo di garantire l assistenza educativa per l autonomia e
DettagliI progetti finanziati dalla L. 40/98 in provincia di Bergamo
I progetti finanziati dalla L. 40/98 in provincia di Bergamo I dati di questa sezione 1 aggiornano le elaborazioni presentate nei precedenti CD Rom coprendo così il triennio 2002-2004. Tabella 1: progetti
DettagliMAPPATURA DELLE RISORSE
MAPPATURA DELLE RISORSE ZONA 7 18 Settembre 2012 1 La zona 7 con i suoi 180.000 abitanti, di cui il 16.5% stranieri, è la terza zona maggiormente popolata della città. Con una superficie di 3.134 ettari
DettagliProposta di Patto Provinciale per la prevenzione e il contrasto alla dispersione scolastica e formativa. Bozza di lavoro 1
Proposta di Patto Provinciale per la prevenzione e il contrasto alla dispersione scolastica e formativa 1 Bozza di lavoro 1 Considerati la Legge del 27 dicembre 2006 n. 296 articolo 1, comma 622, che prevede
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI CATANIA
PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE n 3 UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER
DettagliDISTRETTO SOCIOSANITARIO 5 FINALESE
DISTRETTO SOCIOSANITARIO 5 FINALESE Balestrino, Boissano, Borghetto Santo Spirito, Borgio Verezzi, Calice Ligure, Finale Ligure, Giustenice, Loano, Magliolo, Noli, Orco Feglino, Pietra Ligure, Rialto,
DettagliUFFICIO di MEDIAZIONE LINGUISTICO INTERCULTURALE
UOC MATERNO INFANTILE ETÀ EVOLUTIVA E FAMIGLIA UFFICIO di MEDIAZIONE LINGUISTICO INTERCULTURALE Dott.ssa Mara Fasoli Assistente Sociale 21 gennaio 2014 LA MEDIAZIONE LINGUISTICO CULTURALE E uno strumento
DettagliLa Grande Casa La cooperazione sociale che sostiene e promuove i diritti di cittadinanza.
Accoglienza, per tutti e per ciascuno La Grande Casa La cooperazione sociale che sostiene e promuove i diritti di cittadinanza. Accoglienza, Per Tutti E Per Ciascuno La nostra cooperativa è nata con l
DettagliAIAS DI MILANO ONLUS PER LE AZIENDE. Consulenza, orientamento e servizi in ambito sociale e per la disabilità
AIAS DI MILANO ONLUS PER LE AZIENDE Consulenza, orientamento e servizi in ambito sociale e per la disabilità AIAS DI MILANO ONLUS PER LE AZIENDE Aias di Milano può offrire ai lavoratori di una Azienda
DettagliDISTRETTO VALLI TARO E CENO SERVIZIO ASSISTENZA ANZIANI PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA TEMPORANEA RESIDENZIALE
DISTRETTO VALLI TARO E CENO SERVIZIO ASSISTENZA ANZIANI PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA TEMPORANEA RESIDENZIALE Protocollo approvato dal Comitato di Distretto nel corso della seduta del 30.10.2007 1 PREMESSO
DettagliCONSIGLIO REGIONALE ATTI 0472 PROGETTO DI LEGGE N. 9. di iniziativa dei Consiglieri regionali:
REGIONE LOMBARDIA X LEGISLATURA CONSIGLIO REGIONALE ATTI 0472 PROGETTO DI LEGGE N. 9 Interventi a favore del lavoro di assistenza e cura svolto dagli assistenti familiari di iniziativa dei Consiglieri
DettagliIL WELFARE E I SERVIZI AI CITTADINI
IL WELFARE E I SERVIZI AI CITTADINI 92 IL SISTEMA EDUCATIVO 93 94 Linee programmatiche o Mantenere l'eccellenza nei servizi per l'infanzia aumentandone la quantità. Potenziare i servizi esistenti riducendo
DettagliC.I.S.A.P. CONSORZIO INTERCOMUNALE DEI SERVIZI ALLA PERSONA COLLEGNO GRUGLIASCO VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE N.
C.I.S.A.P. ORIGINALE CONSORZIO INTERCOMUNALE DEI SERVIZI ALLA PERSONA COLLEGNO GRUGLIASCO VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE N. 04 BANDO REGIONALE RELATIVO ALLA CHIAMATA DI PROGETTI
DettagliProfessionali si diventa
Professionali si diventa Profilo Nata a marzo 2008, Oasi Formazione è un ente di formazione professionale giovane, ma con alle spalle un background solido. Nasce infatti da Àncora Servizi, azienda cooperativa
DettagliDOCUMENTO D INTESA SULLA SALUTE DEGLI IMMIGRATI E PERSONE IN SITUAZIONE DI EMARGINAZIONE SOCIALE IN TRENTINO
Società Italiana di Medicina delle Migrazioni DOCUMENTO D INTESA SULLA SALUTE DEGLI IMMIGRATI E PERSONE IN SITUAZIONE DI EMARGINAZIONE SOCIALE IN TRENTINO Gruppo Immigrazione Salute GR.I.S. Trentino 1
DettagliCURRICULUM SOCIETA COOPERATIVA SOCIALE
CURRICULUM SOCIETA COOPERATIVA SOCIALE Copia non ufficiale 1 CURRICULUM COOPERATIVA SOCIALE EDIFICANDO La Edificando Società Cooperativa Sociale nasce nel mese di febbraio 2003 dall incontro di alcuni
DettagliAll. n. 1 alla Delibera di Giunta provinciale IP 2694
All. n. 1 alla Delibera di Giunta provinciale IP 2694 Oggetto: Accordo di collaborazione tra PROVINCIA di BOLOGNA e ASPPI (Associazione piccoli proprietari immobiliari Provincia di Bologna) per promuovere
DettagliSPORTELLO DI SEGRETARIATO SOCIALE PER IMMIGRATI
SPORTELLO DI SEGRETARIATO SOCIALE PER IMMIGRATI Convenzione tra i Comuni di Tezze sul Brenta, Rossano Veneto, Mason Vicentino, Schiavon, Molvena, Cartigliano, Pozzoleone e l Unione dei Comuni del Marosticense
DettagliScheda per la redazione del Progetto
ALLEGATO A Scheda per la redazione del Progetto 1. RIFERIMENTI Ambito territoriale: n. 17 SAN SEVERINO MARCHE / MATELICA Referente territoriale per i servizi di sostegno alla famiglia: Cognome Valeriani
DettagliBUONI PER IL SOSTEGNO DEL LAVORO DI CURA PRESTATO DA ASSISTENTI FAMILIARI (BADANTI) ANNO 2009
BUONI PER IL SOSTEGNO DEL LAVORO DI CURA PRESTATO DA ASSISTENTI FAMILIARI (BADANTI) ANNO 2009 Premessa Il presente bando individua, a livello distrettuale, gli aspetti qualificanti cui si intende dar seguito
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA TRA LA PROVINCIA DI GORIZIA E I COMUNI DEL TERRITORIO PROVINCIALE PER LO SVILUPPO DI AZIONI SINERGICHE DI
PROTOCOLLO DI INTESA TRA LA PROVINCIA DI GORIZIA E I COMUNI DEL TERRITORIO PROVINCIALE PER LO SVILUPPO DI AZIONI SINERGICHE DI POLITICA ATTIVA DEL LAVORO PREMESSA Il presente protocollo d intesa si prefigge
DettagliLa qualità del Servizio Sociale Territoriale
e Sociale Regionale La qualità del Servizio Sociale Territoriale Bologna, 18 giugno 2012 1 Servizio Sociale Territoriale Il Servizio Sociale Territoriale è il complesso degli interventi del segretariato
DettagliPercorsi e strumenti. Servizio Centrale SPRAR
Percorsi e strumenti per l accoglienza l integrata Servizio Centrale SPRAR Obiettivo dell accoglienza SPRAR Consentire a richiedenti e titolari di protezione internazionale di avviare un percorso personale
DettagliOCCUPAZIONE E SERVIZI ALLA PERSONA SPORTELLI ASSISTENTI FAMILIARI
OCCUPAZIONE E SERVIZI ALLA PERSONA SPORTELLI ASSISTENTI FAMILIARI Occupazione e Servizi alla Persona Sportelli Assistenti Familiari La Provincia di Varese in virtù del protocollo di intesa con Italia Lavoro
DettagliCASO DI STUDIO : Progetto Assegno servizio CITTA DI CALTAGIRONE Presentazione dell esperienza:
CASO DI STUDIO : Progetto Assegno servizio CITTA DI CALTAGIRONE Presentazione dell esperienza: La Città di Caltagirone ha maturato, negli ultimi decenni, una forte esperienza di innovazione nelle strategie
DettagliDEMENZE Qualità e innovazione nell assistenza residenziale
DEMENZE Qualità e innovazione nell assistenza residenziale Bologna, Exposanità 26 maggio 2010 Clelia D Anastasio Responsabile Progetto Demenze AUSL di Bologna Responsabile UOS Centro Esperto Disturbi Cognitivi
Dettagli2 Conferenza nazionale sulle cure domiciliari 11 Congresso Nazionale CARD. Società scientifica delle attività socio sanitarie territoriali
Assistenti familiari e rete per la domiciliarità. Valorizzazione del lavoro di cura nella rete di opportunità e Servizi pubblici e privati territoriali. 2 Conferenza nazionale sulle cure domiciliari 11
DettagliAzioni di Integrazione Sociale e Scolastica
Azioni di Integrazione Sociale e Scolastica Annualità 2010 (anno scolastico 2011-2012) Conferenza dei Sindaci AULSS 12 na Progetto MediAzioni 7 Prospetto di riferimento Aree di intervento: 1. Inserimento
DettagliGIUNTA PROVINCIALE DI BOLOGNA. Seduta del 18/06/2013
GIUNTA PROVINCIALE DI BOLOGNA Seduta del 18/06/2013 Presiede il Vice Presidente Venturi Giacomo Per la trattazione dell'oggetto sotto specificato sono presenti: PRESIDENTE DELLA PROVINCIA VICE PRESIDENTE
DettagliUna Cicala a domicilio SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE
Comune di Cicala Home Care Premium 2011 Una Cicala a domicilio SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE Partner di progetto Cooperativa Cleto Cooperativa di Servizi Professionali operante nel settore dei servizi
DettagliLa struttura Centro Diurno Aurora 1 è un articolazione funzionale del Centro di Salute Mentale Nord, con sede a Valdagno.
CENTRO DIURNO AURORA 1 FINALITA E FUNZIONI GENERALI La struttura Centro Diurno Aurora 1 è un articolazione funzionale del Centro di Salute Mentale Nord, con sede a Valdagno. La struttura ha finalità riabilitative
DettagliDL 469/97 Conferenza Stato-Regioni 16/12/99 D.lgs 181/00 Conferenza Unificata 26/10/00 Masterplan dei Servizi per l Impiego
GUIDA NORMATIVA AL DECENTRAMENTO DI FUNZIONI E COMPITI IN MATERIA DI MERCATO DEL LAVORO DL 469/97 Conferenza Stato-Regioni 16/12/99 D.lgs 181/00 Conferenza Unificata 26/10/00 Masterplan dei Servizi per
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA TRA PER
PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE TOSCANA COMUNI DI AREZZO, FIRENZE, GROSSETO, LIVORNO, LUCCA, MASSA, PISA, PISTOIA, PRATO, SIENA ANCI REGIONALE PER LA COSTITUZIONE DI UNITÀ TERRITORIALI PER L ACCOGLIENZA
DettagliSINTESI APPROVATO CON DGR 733/2017
SINTESI PROGRAMMA DELLA REGIONE EMILIA- ROMAGNA PER L UTILIZZO DEL FONDO PER L ASSISTENZA ALLE PERSONE CON DISABILITÀ GRAVE PRIVE DEL SOSTEGNO FAMILIARE, DI CUI ALL ARTICOLO 3 DELLA LEGGE N.112 DEL 2016
DettagliPARTE IV TABELLE FINANZIARIE ANNO 2012
PARTE IV TABELLE FINANZIARIE ANNO 2012 TAVOLA SINOTTICA PER ASSI, CATEGORIE DI SPESA, ATTIVITA, AZIONI PROGRAMMATE, CARATTERISTICHE INIZIATIVE,TARGET DI UTENZA E RELATIVI COSTI ASSE I - ADATTABILITÀ Categoria
DettagliRete del progetto Diade
La Rete Diade P Progetto realizzato nell'ambito dell'accordo di collaborazione sottoscritto con la Regione Lombardia per l'attivazione di servizi e iniziative finalizzate al contrasto e alla prevenzione
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 44/13 DEL
IBERAZIONE N. 44/13 31.10.2007 Oggetto: Fondo per la non autosufficienza: sostegno alle persone anziane che si avvalgono dell aiuto di un assistente familiare (LR 2/2007 art. 34 comma 4 lettere b) ed f)
Dettaglidi Vetralla PROVINCIA DI VITERBO ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI Ufficio di Piano VT4
PIANO DISTRETTUALE DEI SERVIZI E DEGLI INTERVENTI A FAVORE DI CITTADINI STRANIERI IMMIGRATI RESIDENTI NEL TERRITORIO DEI COMUNI DEL DISTRETTO VT4 1. Premessa Considerato che per l esercizio finanziario
DettagliInvalidita civile disabilita lavoro
Associazione Crescere Gli Incontri del Sabato 28 marzo 2009 A cura dell Assistente Sociale Dr.ssa Fabrizia Capitani Invalidita civile disabilita lavoro Associazione Crescere Gli Incontri del Sabato 28
DettagliIndagine sugli interventi e i servizi sociali dei Comuni singoli o associati Anno 2015
Conferenza le Regioni e le Province Autonome Indagine sugli interventi e i servizi sociali dei Comuni singoli o associati Anno 2015 SEGRETO STATISTICO, OLIGO DI RISPOSTA, TUTELA DELLA RISERVATEZZA E DIRITTI
DettagliPROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2015 SCHEDE SOCIALI (NON INTEGRATE)
PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 205 SCHEDE SOCIALI (NON INTEGRATE) AZIONE DI SISTEMA - SCHEDA PAA N. REGIONALE N.. Rafforzare il coinvolgimento della comunità nella realizzazione di un sistema integrato di
DettagliMODELLO B. Aree di intervento del progetto (barrare con una X): Scopo principale del progetto Singola azione del progetto.
MODELLO B Aree di intervento del (barrare con una X): Informazione: sportelli e strumenti informativi; Formazione e informazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro alle maestranze extranazionali nei
Dettagli