All. n. 1 alla Delibera di Giunta provinciale IP 2694

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "All. n. 1 alla Delibera di Giunta provinciale IP 2694"

Transcript

1 All. n. 1 alla Delibera di Giunta provinciale IP 2694 Oggetto: Accordo di collaborazione tra PROVINCIA di BOLOGNA e ASPPI (Associazione piccoli proprietari immobiliari Provincia di Bologna) per promuovere un modello innovativo di welfare condiviso tra pubblico e privato e favorire l incrocio della domanda e offerta di lavoro nel settore della cura domiciliare Premesso che a) La Provincia di Bologna già da diversi anni ha promosso e finanziato una serie di iniziative dedicate all analisi e alla sperimentazione di interventi e azioni nell ambito dell assistenza privata fornita a domicilio. Tra queste, in particolare, i progetti RISSBO 1 (Rete Integrata servizi sociali e per il lavoro nel comune di Bologna) e RISSBO 2 (ampliamento della sperimentazione avviata nel comune di Bologna al territorio provinciale) i cui obiettivi principali, in linea con gli indirizzi regionali in materia (DGR 867/2011 di approvazione del Piano operativo per la realizzazione di un sistema integrato di interventi in materia di servizi alla persona ) sono: favorire e sostenere la domiciliarità, qualificare il lavoro di cura, sviluppare la rete dei servizi alla persona. In particolare, con il progetto RISSBO 2, si è scelto di intervenire sulla dimensione di rete coinvolgendo, in prima battuta, tutti gli attori pubblici che interfacciano con la domanda/bisogno di assistenza domiciliare privata (Comuni attraverso i servizi sociali territoriali, ASP aziende servizi alla persona) e la rete dei Servizi pubblici per l impiego; b) La necessità di lavoratrici/lavoratori qualificati e regolari nell ambito della cura domiciliare privata è in costante aumento dato il progressivo e crescente invecchiamento della popolazione e la drastica riduzione delle risorse a sostegno del welfare pubblico; c) Gli enti locali del territorio, negli anni, hanno investito ingenti risorse pubbliche per la qualificazione del lavoro di cura, promuovendo percorsi di formazione per le assistenti familiari per contrastare il fenomeno dell irregolarità dei contratti di lavoro e, in particolare, la Provincia negli anni ha promosso e sostenuto diversi progetti con

2 l obiettivo di favorire l incontro domanda/offerta di lavoro famiglia/assistente in una logica di trasparenza e regolarità dei contratti di lavoro; d) I Servizi pubblici per l impiego (di seguito SPI ) hanno, tra le loro competenze, favorire e sostenere l incrocio domanda/offerta in una logica di trasparenza dei meccanismi del mercato del lavoro, di emersione dal lavoro nero e di valorizzazione delle competenze dei lavoratori, con particolare attenzione alle fasce più svantaggiate quali le assistenti familiari; e) ASPPI (Associazione piccoli proprietari immobiliari provincia di Bologna) (di seguito ASPPI ) gestisce, tramite la sua società di servizi Asppi Assist servizi s.r.l, uno sportello Colf e Badanti ed eroga a favore dei suoi associati servizi a prezzi contenuti, su ogni aspetto relativo alla regolarizzazione e all'amministrazione del rapporto del lavoro, garantendo al datore di lavoro, nel rispetto della norma, correttezza, precisione e professionalità, e al lavoratore domestico tutti i diritti e le tutele riconosciuti dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro Domestico; f) Nell ambito di questa attività ASPPI è interessata a sostenere in via sperimentale specifici programmi a livello territoriale che - in un piano d integrazione pubblico/privato nel campo dell assistenza privata a domicilio - sviluppino servizi per favorire l incontro domanda e offerta di lavoro per soddisfare la necessità di assistenti familiari espressa dai soci ASPPI; g) ASPPI è, inoltre, interessata ad avviare una fase sperimentale, attraverso lo studio di modelli organizzativi, formativi e contrattuali, per la creazione di una nuova figura denominata : badante di condominio, finalizzata ad incrementare i servizi che tramite Asppi- Assist srl, eroga nella sua gestione dei condomini; h) La Provincia di Bologna ha promosso il progetto Azioni di supporto al consolidamento di un network di imprese finalizzato alla realizzazione di una Community per la valorizzazione delle donne e del lavoro nell ambito del quale sarà realizzato un monitoraggio dei servizi suddetti. Ciò premesso - ritenuto parte integrante e sostanziale del presente Accordo

3 tra - PROVINCIA DI BOLOGNA con sede in Bologna, via Zamboni 13, in persona dell Assessore Formazione, Istruzione, Lavoro, Coordinamento interno Tavolo intersettoriale anticrisi, Giuseppe De Biasi (nel seguito Provincia) e - ASPPI (Associazione piccoli proprietari immobiliari Provincia di Bologna) con sede in Bologna, Via Testoni n. 5, in persona del Presidente, sig. (nel seguito ASPPI) si conviene quanto segue: ART. 1 - Oggetto dell Accordo Con il presente Accordo ASPPI e la PROVINCIA intendono definire le modalità di collaborazione per le finalità di cui alle premesse al fine di sperimentare un modello efficace e innovativo di servizio che promuova l incontro domanda e offerta di lavoro nel campo dell assistenza domiciliare in un quadro di welfare condiviso, valorizzando la centralità del ruolo della PROVINCIA nella regia, programmazione e realizzazione delle politiche attive del lavoro territoriali e i Centri per l Impiego provinciali quali fulcri delle attività d incontro domanda e offerta di lavoro nel campo dell assistenza domiciliare privata. L Accordo - riferito al territorio metropolitano di Bologna avrà carattere sperimentale e sarà oggetto di monitoraggio allo scopo di una possibile estensione ad altre realtà territoriali dell ASPPI.

4 Art. 2 - Impegni dell ASPPI ASPPI si impegna a promuovere il presente Accordo presso i propri soci attraverso tutti i suoi canali di comunicazione. Si impegna inoltre a promuovere la sperimentazione della figura della badante di condominio attraverso una progettualità condivisa con la Provincia. Asppi metterà a disposizione i propri consulenti legali per la parte riguardante la regolarizzazione del contratto di lavoro e contribuirà ad individuare uno o più contesti abitativi in cui sperimentare il servizio di co-badantato. Art. 3 - Impegni della PROVINCIA La Provincia, attraverso lo specifico servizio di incontro domanda/offerta per assistenti familiari denominato CARE DESK attivo presso i CPI di Bologna e provincia, si impegna a svolgere le seguenti attività: a) mettere a disposizione le risorse umane e strumentali necessarie ivi compreso il servizio di Call Center dedicato di cui al successivo art. 5 - per l esecuzione del presente Accordo, individuando Operatori SPI adeguatamente formati e organizzando la loro attività al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi; b) mettere a disposizione dell ASPPI quanto previsto nell offerta di servizi aggiuntivi da parte di IRS, aggiudicataria del Progetto denominato GENDER COMMUNITY. Tali servizi, di seguito elencati, non prevedono oneri a carico dell ASPPI e constano in: funzione consulenziale dedicata; tenere i collegamenti tra ASPPI e la PROVINCIA monitorando il processo in itinere; verificare il risultato dell operazione, rendicontando con cadenza trimestrale l andamento della sperimentazione e fornendo le statistiche dei risultati prodotti al Comitato di Coordinamento e di Monitoraggio, di cui al successivo art. 4. Art. 4 Comitato di Coordinamento e di Monitoraggio Le parti si impegnano a costituire un Comitato di Coordinamento e di Monitoraggio (di seguito CCM) che avrà il compito di definire un Piano esecutivo identificando contenuti, modalità, procedure, tempi e risorse organizzative da impegnare per la realizzazione della sperimentazione e di monitorare il grado di soddisfazione dei soci ASPPI.

5 Il CCM sarà presieduto da un componente designato dal Servizio politiche attive del lavoro e formazione della PROVINCIA. Alle riunioni del CCM parteciperanno due componenti della PROVINCIA, due componenti dell ASPPI e due componenti di IRS. Delle relative nomine verrà data comunicazione scritta alle parti entro massimo 10 giorni dalla data della stipula del presente Accordo. Le parti potranno, in qualsiasi momento procedere alla sostituzione dei componenti del CCM mediante comunicazione scritta. Il CCM si riunirà in concomitanza delle seguenti scadenze: a) successivamente alla sottoscrizione del presente Accordo allo scopo di definire e validare il Piano esecutivo funzionale all avvio dell attività prevista; b) con cadenza almeno trimestrale, per analizzare lo stato di avanzamento del Piano esecutivo, i risultati conseguiti, i punti di forza e le eventuali aree di miglioramento; c) al termine della durata del presente Accordo per analizzare i dati quantitativi e qualitativi in esito al progetto e concertare le modalità per una eventuale prosecuzione della collaborazione pubblico/privata. Art. 5 Modalità di svolgimento delle attività Le modalità di svolgimento delle attività saranno definite nel Piano Esecutivo, in base alle seguenti linee guida: - i soci ASPPI che necessitano di Assistenti familiari prenotano telefonicamente il loro appuntamento direttamente con l Operatore SPI al numero del call center dedicato; - la comunicazione ai soci ASPPI avverrà secondo le modalità e i tempi previsti nel Piano Esecutivo; - la selezione dell Assistente familiare da parte del socio ASPPI avverrà secondo criteri discrezionali da parte del socio stesso che risponderanno ai bisogni di cura della persona da assistere; - la regolarizzazione del rapporto di lavoro famiglia/assistente farà capo unicamente al socio ASPPI che a tal fine potrà avvalersi dello sportello Asppi Assist.

6 Art. 6 - Trattamento dati personali La PROVINCIA rimane unica titolare dei dati personali trattati nello svolgimento delle attività previste dal presente Accordo. Non è prevista alcuna comunicazione dei predetti dati dalla PROVINCIA (o da altri soggetti dalla stessa incaricati) all ASPPI. Tutti i dati di cui l Amministrazione Provinciale venga in possesso in occasione dell espletamento del presente accordo verranno trattati nel rispetto del D. Lgs. n. 196/2003 e successive modificazioni. Art. 7 - Modifiche Il presente Accordo potrà essere modificato o integrato esclusivamente per atto scritto, sottoscritto da entrambe le parti. Art. 8 - Durata e facoltà di recesso Il presente Accordo avrà validità di dodici mesi a far data dalla data di avvio del servizio Care Desk. E' possibile il rinnovo con provvedimento espresso di anno in anno salvo disdetta di una delle parti da comunicarsi a mezzo raccomandata a.r. con preavviso di almeno 3 mesi. E, inoltre, facoltà di ciascuna parte di recedere dall Accordo in qualsiasi momento mediante preavviso di almeno 90 giorni da inviarsi a mezzo raccomandata a.r. Art. 9 - Clausola finale Le parti si danno reciprocamente atto che le clausole del presente Accordo sono state integralmente e liberamente convenute singolarmente per cui non trova applicazione l art cod. civ. Art. 10 Giurisdizione Le parti concordano di definire amichevolmente qualsiasi vertenza che possa nascere dall interpretazione o esecuzione del presente Accordo. Nel caso in cui non fosse possibile raggiungere in questo modo l accordo, le parti indicano il Foro di Bologna quale foro competente per qualunque controversia inerente la validità, l interpretazione, l esecuzione o la risoluzione del presente Accordo.

7 Art. 11 Comunicazioni Qualsiasi comunicazione richiesta o consentita dalle disposizioni qui contenute sarà inviata tramite raccomandata a.r. agli indirizzi di seguito indicati: - per ASPPI, Asppi Via Testoni 5, Bologna - per la PROVINCIA, Servizio Politiche attive del Lavoro e della Formazione, Via Finelli 9/a, Bologna. o al diverso indirizzo o destinatario che la parte potrà successivamente comunicare all altra a mezzo di comunicazione inoltrata in conformità a quanto sopra. Bologna li Per ASPPI Il Presidente Per la PROVINCIA DI BOLOGNA l'assessore all'istruzione, Formazione, Lavoro, Coordinamento interno Tavolo intersettoriale anticrisi

Allegato n. 1 alla Delibera di Giunta Provinciale IP n. 2703/2013

Allegato n. 1 alla Delibera di Giunta Provinciale IP n. 2703/2013 Allegato n. 1 alla Delibera di Giunta Provinciale IP n. 2703/2013 Oggetto: Accordo di collaborazione tra PROVINCIA di BOLOGNA ed HERA SPA per promuovere un modello innovativo di welfare aziendale condiviso

Dettagli

Allegato n. 1 alla Delibera di Giunta Provinciale IP n del 16 aprile 2012

Allegato n. 1 alla Delibera di Giunta Provinciale IP n del 16 aprile 2012 Allegato n. 1 alla Delibera di Giunta Provinciale IP n. 2067 del 16 aprile 2012 Schema Accordo di collaborazione tra pubblico e privato per promuovere un modello innovativo di welfare aziendale e favorire

Dettagli

GIUNTA PROVINCIALE DI BOLOGNA. Seduta del 18/06/2013

GIUNTA PROVINCIALE DI BOLOGNA. Seduta del 18/06/2013 GIUNTA PROVINCIALE DI BOLOGNA Seduta del 18/06/2013 Presiede il Vice Presidente Venturi Giacomo Per la trattazione dell'oggetto sotto specificato sono presenti: PRESIDENTE DELLA PROVINCIA VICE PRESIDENTE

Dettagli

GIUNTA PROVINCIALE DI BOLOGNA. Seduta del 17/04/2012

GIUNTA PROVINCIALE DI BOLOGNA. Seduta del 17/04/2012 GIUNTA PROVINCIALE DI BOLOGNA Seduta del 17/04/2012 Presiede la Presidente Della Provincia Draghetti Beatrice Per la trattazione dell'oggetto sotto specificato sono presenti: PRESIDENTE DELLA PROVINCIA

Dettagli

ACCORDO QUADRO TRA IL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE E L ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI NAPOLI

ACCORDO QUADRO TRA IL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE E L ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI NAPOLI ACCORDO QUADRO TRA IL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE E L ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI NAPOLI IL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE, con sede in Roma 00185, Piazzale Aldo Moro n 7, C.F. 80054330586, P.

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA TRA

PROTOCOLLO D'INTESA TRA PROTOCOLLO D'INTESA TRA Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con sede legale a Roma, via Ulpiano, 11-00184 Roma, qui di seguito denominato "Dipartimento", nella

Dettagli

Dall integrazione della domanda all integrazione della risposta

Dall integrazione della domanda all integrazione della risposta Dall integrazione della domanda all integrazione della risposta L esperienza di Monza Dott. ssa Chiara Previdi Dirigente Settore Servizi Sociali Comune di Monza Il contesto, i bisogni, le strategie Invecchiamento

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA COLLABORAZIONE PUBBLICO/PRIVATO PER FAVORIRE L INTEGRAZIONE DEI SERVIZI PER IL LAVORO E L OCCUPAZIONE

PROTOCOLLO DI INTESA COLLABORAZIONE PUBBLICO/PRIVATO PER FAVORIRE L INTEGRAZIONE DEI SERVIZI PER IL LAVORO E L OCCUPAZIONE PROTOCOLLO DI INTESA TRA PROVINCIA DI BOLOGNA FORMA. TEMP ASSOLAVORO OO.SS COLLABORAZIONE PUBBLICO/PRIVATO PER FAVORIRE L INTEGRAZIONE DEI SERVIZI PER IL LAVORO E L OCCUPAZIONE 1 TRA La Provincia di Bologna

Dettagli

Distretto Sociosanitario 1 Ventimigliese PROTOCOLLO D'INTESA

Distretto Sociosanitario 1 Ventimigliese PROTOCOLLO D'INTESA Provincia di Imperia Distretto Sociosanitario 1 Ventimigliese Distretto Sociosanitario 2 Sanremese Distretto Sociosanitario 3 Imperiese PROTOCOLLO D'INTESA Per l istituzione del Registro Pubblico Provinciale

Dettagli

Premesso. che le attività di studio e ricerca proposte da... sono comunque compatibili con le attività istituzionalmente svolte dal Dipartimento;

Premesso. che le attività di studio e ricerca proposte da... sono comunque compatibili con le attività istituzionalmente svolte dal Dipartimento; SCHEMA TIPO DI CONVENZIONE QUADRO PER ATTIVITA DI COLLABORAZIONE SCIENTIFICA E/O SUPPORTO ALLA DIDATTICA AI SENSI DEL TESTO COORDINATO CODICE BENI CULTURALI E DEL PAESAGGIO (D.L.vi 22.01.04 N.42,/24.03.06

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 44/13 DEL

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 44/13 DEL IBERAZIONE N. 44/13 31.10.2007 Oggetto: Fondo per la non autosufficienza: sostegno alle persone anziane che si avvalgono dell aiuto di un assistente familiare (LR 2/2007 art. 34 comma 4 lettere b) ed f)

Dettagli

Allegato. Schema di PROTOCOLLO DI INTESA. Per lo studio e lo sviluppo di azioni rivolte al. contrasto del gioco d azzardo patologico (GAP).

Allegato. Schema di PROTOCOLLO DI INTESA. Per lo studio e lo sviluppo di azioni rivolte al. contrasto del gioco d azzardo patologico (GAP). Allegato Schema di PROTOCOLLO DI INTESA Per lo studio e lo sviluppo di azioni rivolte al contrasto del gioco d azzardo patologico (GAP). TRA REGIONE LAZIO e LOTTOMATICA GROUP S.p.A. 1 PREMESSO CHE - la

Dettagli

REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 6 VICENZA DELIBERAZIONE. n. 114 del O G G E T T O

REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 6 VICENZA DELIBERAZIONE. n. 114 del O G G E T T O REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 6 VICENZA DELIBERAZIONE n. 114 del 25-2-2016 O G G E T T O Protocollo d intesa tra l Azienda-ULSS n. 5 Ovest Vicentino e l Azienda-U.L.SS. n.

Dettagli

ACCORDO DI LICENZA NON ESCLUSIVA PER LA CONCESSIONE IN USO TEMPORANEO DEL MARCHIO AZIENDA SPIN OFF DELL UNIVERSITA DI PISA TRA UNIVERSITÀ DI PISA

ACCORDO DI LICENZA NON ESCLUSIVA PER LA CONCESSIONE IN USO TEMPORANEO DEL MARCHIO AZIENDA SPIN OFF DELL UNIVERSITA DI PISA TRA UNIVERSITÀ DI PISA CONVENZIONE A) FASE DI PRE-IMPRESA ACCORDO DI LICENZA NON ESCLUSIVA PER LA CONCESSIONE IN USO TEMPORANEO DEL MARCHIO AZIENDA SPIN OFF DELL UNIVERSITA DI PISA TRA UNIVERSITÀ DI PISA con sede in Pisa, Lungarno

Dettagli

la L.R. 21 aprile 1999, n.3 Riforma del sistema regionale e locale capo III: Istruzione e formazione professionale;

la L.R. 21 aprile 1999, n.3 Riforma del sistema regionale e locale capo III: Istruzione e formazione professionale; ALLEGATO ALLA D.C. N. 81 DEL 27.11.2002 PROTOCOLLO DI INTESA TRA LA PROVINCIA DI BOLOGNA, I COMUNI E LE ISTITUZIONI SCOLATICHE DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L EMILIA ROMAGNA

Dettagli

A relazione dell'assessore Ferrari:

A relazione dell'assessore Ferrari: REGIONE PIEMONTE BU5 04/02/2016 Deliberazione della Giunta Regionale 21 dicembre 2015, n. 56-2666 D.G.R. n. 38-2292 del 19/10/2015 "Patto per il sociale 2015-2017". Approvazione protocollo di intesa tra

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA L AUTORITA PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI E L UNIONE ITALIANA DELLE CAMERE DI COMMERCIO

PROTOCOLLO D INTESA TRA L AUTORITA PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI E L UNIONE ITALIANA DELLE CAMERE DI COMMERCIO PROTOCOLLO D INTESA TRA L AUTORITA PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI E L UNIONE ITALIANA DELLE CAMERE DI COMMERCIO L Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (di seguito l Autorità) e L Unione Italiana

Dettagli

PROVINCIA DI PORDENONE Funzione Politiche Attive del Lavoro PROTOCOLLO D INTESA

PROVINCIA DI PORDENONE Funzione Politiche Attive del Lavoro PROTOCOLLO D INTESA PROVINCIA DI PORDENONE Funzione Politiche Attive del Lavoro PROTOCOLLO D INTESA - tra la Provincia di Pordenone, in persona del Presidente Vicario dott Alessandro Ciriani e - il Consorzio per la Zona di

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. TRA L Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l Energia e lo Sviluppo

PROTOCOLLO D INTESA. TRA L Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l Energia e lo Sviluppo Bollo corrisposto in modo virtuale Autorizzazione N. 0023639 del 23/03/2016 PROTOCOLLO D INTESA TRA L Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile (nel seguito

Dettagli

CONTRATTO DI COLLABORAZIONE AUTONOMA PER LO SVOLGIMENTO DI UN SUPPORTO TECNICO SPECIALISTICO DI TIPO

CONTRATTO DI COLLABORAZIONE AUTONOMA PER LO SVOLGIMENTO DI UN SUPPORTO TECNICO SPECIALISTICO DI TIPO Reg. Inc. n. Pordenone, lì CONTRATTO DI COLLABORAZIONE AUTONOMA PER LO SVOLGIMENTO DI UN SUPPORTO TECNICO SPECIALISTICO DI TIPO STATISTICO E METODOLOGICO ALL'OSSERVATORIO PROVINCIALE DELLE POLITICHE DEL

Dettagli

SCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA tra. Regione Toscana. Il giorno del mese di dell anno 2016 presso Regione Toscana, Piazza del Duomo n.

SCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA tra. Regione Toscana. Il giorno del mese di dell anno 2016 presso Regione Toscana, Piazza del Duomo n. SCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA tra Regione Toscana Coordinamento Toscano delle Associazioni per la Salute Mentale e Il giorno del mese di dell anno 2016 presso Regione Toscana, Piazza del Duomo n.10 sono

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA. e la. LEGA NAVALE ITALIANA - Sezione Reggio Calabria Sud

PROTOCOLLO D INTESA TRA. e la. LEGA NAVALE ITALIANA - Sezione Reggio Calabria Sud ARPACAL Sezione REGGIO CALABRIA SUD PROTOCOLLO D INTESA TRA AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE DELL AMBIENTE (di seguito denominato A.R.P.A.CAL.) e la LEGA NAVALE ITALIANA - Sezione Reggio Calabria Sud

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA. fra. Anp Associazione Nazionale Dirigenti e Alte Professionalità della Scuola. Microsoft S.r.l

PROTOCOLLO DI INTESA. fra. Anp Associazione Nazionale Dirigenti e Alte Professionalità della Scuola. Microsoft S.r.l PROTOCOLLO DI INTESA fra Anp Associazione Nazionale Dirigenti e Alte Professionalità della Scuola e Microsoft S.r.l 2010/2011 Page - 1 - PROTOCOLLO DI INTESA Tra ANP, Associazione Nazionale Dirigenti e

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA. Per l istituzione del Registro Provinciale degli Assistenti Familiari ( D.G.R.n 287 del 31/03/2006)

PROTOCOLLO D'INTESA. Per l istituzione del Registro Provinciale degli Assistenti Familiari ( D.G.R.n 287 del 31/03/2006) PROTOCOLLO D'INTESA Per l istituzione del Registro Provinciale degli Assistenti Familiari ( D.G.R.n 287 del 31/03/2006) L anno., il giorno del mese di, presso la Sede della Provincia della Spezia, sita

Dettagli

ACCORDO DI RETE PER LE AZIONI DI ORIENTAMENTO PROVINCIA DI MONZA E DELLA BRIANZA

ACCORDO DI RETE PER LE AZIONI DI ORIENTAMENTO PROVINCIA DI MONZA E DELLA BRIANZA ACCORDO DI RETE PER LE AZIONI DI ORIENTAMENTO PROVINCIA DI MONZA E DELLA BRIANZA FRA AFOL MONZA BRIANZA AIMB FORMAPER ISTITUTO GATTI APA CONFARTIGIANATO BRIANZA SOLIDALE MAESTRI DEL LAVORO COOP SPAZIOGIOVANI

Dettagli

REGIONE TOSCANA MONTOMOLI MARIA CHIARA. Il Dirigente Responsabile:

REGIONE TOSCANA MONTOMOLI MARIA CHIARA. Il Dirigente Responsabile: REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO EDUCAZIONE, ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA SETTORE ISTRUZIONE E EDUCAZIONE Il

Dettagli

WORKSHOP. Assistenti familiari, lavoro di cura e welfare locale. mercoledì 3 Novembre. Patrizio Nocentini Regione Toscana

WORKSHOP. Assistenti familiari, lavoro di cura e welfare locale. mercoledì 3 Novembre. Patrizio Nocentini Regione Toscana WORKSHOP mercoledì 3 Novembre Assistenti familiari, lavoro di cura e welfare locale Patrizio Nocentini Regione Toscana IL SISTEMA pubblico dei servizi sociosanitari integrati nell Area della NON AUTOSUFFICIENZA

Dettagli

Protocollo di Intesa REGIONE LAZIO. ENTE PER LE NUOVE TECNOLOGIE, l ENERGIA e L AMBIENTE

Protocollo di Intesa REGIONE LAZIO. ENTE PER LE NUOVE TECNOLOGIE, l ENERGIA e L AMBIENTE Allegato n. 1 Protocollo di Intesa tra REGIONE LAZIO e ENTE PER LE NUOVE TECNOLOGIE, l ENERGIA e L AMBIENTE Roma, 2007 3 PROTOCOLLO DI INTESA tra la Regione Lazio (nel seguito denominata Regione) con sede

Dettagli

TRA. l AZIENDA ULSS 19, con sede legale in Adria (RO), Via.. Codice Fiscale/ Partita Iva

TRA. l AZIENDA ULSS 19, con sede legale in Adria (RO), Via.. Codice Fiscale/ Partita Iva Allegato A) CONVENZIONE TRA LA PROVINCIA DI ROVIGO E LE AZIENDE ULSS 18 E 19 PER LA GESTIONE IN COLLABORAZIONE DELLE ATTIVITÀ FINALIZZATE AD INSERIMENTI SOCIO-LAVORATIVI TRA la PROVINCIA DI ROVIGO, con

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA Tra Regione Lombardia con sede a Milano in Via.., che interviene nel presente atto nella persona di.

PROTOCOLLO D INTESA Tra Regione Lombardia con sede a Milano in Via.., che interviene nel presente atto nella persona di. PROTOCOLLO D INTSA Tra Regione Lombardia con sede a Milano in Via.., che interviene nel presente atto nella persona di. Infrastrutture Lombarde Spa, con sede a Milano via che interviene nel presente atto

Dettagli

AZIENDA OSPEDALIERA S. CROCE E CARLE - CUNEO

AZIENDA OSPEDALIERA S. CROCE E CARLE - CUNEO AZIENDA OSPEDALIERA S. CROCE E CARLE - CUNEO Ente di rilievo nazionale e di alta specializzazione D.P.C.M. 23.4.1993 (PB/NF) (Stess CN2) DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N....576... DEL...27 settembre

Dettagli

ACCORDO PER LA FORMALIZZAZIONE E L AMPLIAMENTO DEL COORDINAMENTO PROVINCIALE IN MATERIA DI RICHIEDENTI E TITOLARI DI PROTEZIONE INTERNAZIONALE

ACCORDO PER LA FORMALIZZAZIONE E L AMPLIAMENTO DEL COORDINAMENTO PROVINCIALE IN MATERIA DI RICHIEDENTI E TITOLARI DI PROTEZIONE INTERNAZIONALE Prefettura di Parma Ufficio Territoriale del Governo Questura di Parma Polizia di Stato Comune di Parma Comune di Fidenza Comune di Langhirano inserire LOGHI UNIONE COMUNI VALLI TARO E CENO COMUNE DI BERCETO

Dettagli

ALLEGATOA alla Dgr n del 28 luglio 2009 pag. 1/5

ALLEGATOA alla Dgr n del 28 luglio 2009 pag. 1/5 giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 2296 del 28 luglio 2009 pag. 1/5 CONVENZIONE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO REGIONALE DI INIZIATIVE ED INTERVENTI IN MATERIA DI INTEGRAZIONE SOCIALE

Dettagli

ISTITUTO MUSICALE VINCENZO BELLINI CATANIA. Istituto Superiore di Studi Musicali DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

ISTITUTO MUSICALE VINCENZO BELLINI CATANIA. Istituto Superiore di Studi Musicali DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ISTITUTO MUSICALE VINCENZO BELLINI CATANIA Istituto Superiore di Studi Musicali DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE N. 13 DEL 14 GIUGNO 2014 Oggetto: Approvazione di convenzione con Istituzioni

Dettagli

SCHEMA PROTOCOLLO DI INTESA

SCHEMA PROTOCOLLO DI INTESA ALLEGATO A SCHEMA PROTOCOLLO DI INTESA TRA Regione Puglia (di seguito denominata la Regione), con sede in Lungomare Nazario Sauro, 33 BARI, rappresentata dall Assessore al Welfare, dott.ssa Elena Gentile

Dettagli

REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 6 VICENZA DELIBERAZIONE. n. 936 del O G G E T T O

REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 6 VICENZA DELIBERAZIONE. n. 936 del O G G E T T O REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 6 VICENZA DELIBERAZIONE n. 936 del 30-11-2016 O G G E T T O Accordo con la Fondazione San Bortolo O.n.l.u.s. per la realizzazione di corsi di

Dettagli

Legge Regionale Toscana 28 dicembre 2005, n. 73

Legge Regionale Toscana 28 dicembre 2005, n. 73 Legge Regionale Toscana 28 dicembre 2005, n. 73 Norme per la promozione e lo sviluppo del sistema cooperativo della Toscana 04/01/2006 Bollettino Ufficiale della Regione Toscana - N. 1 Art. 1 (Principi

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA Raccolta differenziata, riciclo e recupero dei rifiuti di imballaggio

PROTOCOLLO D INTESA Raccolta differenziata, riciclo e recupero dei rifiuti di imballaggio PROTOCOLLO D INTESA Raccolta differenziata, riciclo e recupero dei rifiuti di imballaggio TRA LA REGIONE SARDEGNA di seguito denominata Regione, codice fiscale n. 80002870923, rappresentata dall Assessore

Dettagli

- di pubblicare il presente provvedimento sul B.U.R.P. DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 21 luglio 2009, n. 1270

- di pubblicare il presente provvedimento sul B.U.R.P. DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 21 luglio 2009, n. 1270 16685 di stabilire che la Commissione Regionale E.C.M. dura in carica tre anni dalla data di insediamento e ha sede presso l Assessorato Regionale alle Politiche della Salute; di attribuire alla Commissione

Dettagli

COMUNE DI ALLISTE (Provincia di Lecce)

COMUNE DI ALLISTE (Provincia di Lecce) COMUNE DI ALLISTE (Provincia di Lecce) PROTOCOLLO D INTESA TRA L AMMINISTRAZIONE COMUNALE E LE ASSOCIAZIONI INTERESSATE PER LA REALIZZAZIONE DI INIZIATIVE FINALIZZATE ALLA PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE DEL

Dettagli

CONVENZIONE TRA I COMUNI DI CESENATICO (FC), CASTEL BOLOGNESE (RA), E CASOLA VALSENIO (RA), PER LA CONDUZIONE IN FORMA TRA

CONVENZIONE TRA I COMUNI DI CESENATICO (FC), CASTEL BOLOGNESE (RA), E CASOLA VALSENIO (RA), PER LA CONDUZIONE IN FORMA TRA CONVENZIONE TRA I COMUNI DI CESENATICO (FC), CASTEL BOLOGNESE (RA), E CASOLA VALSENIO (RA), PER LA CONDUZIONE IN FORMA ASSOCIATA DEL SERVIZIO DI SEGRETERIA. TRA Il Comune di Cesenatico (FC), rappresentato

Dettagli

Convenzione per la gestione associata dell'ufficio di Segreteria dei Comuni di Roccabianca e Colorno

Convenzione per la gestione associata dell'ufficio di Segreteria dei Comuni di Roccabianca e Colorno All. A atto di C.C. n. 40 del 23.10.2014 Convenzione per la gestione associata dell'ufficio di Segreteria dei Comuni di Roccabianca e Colorno (art. 98, comma 3 del testo unico delle leggi sull ordinamento

Dettagli

ACCORDO QUADRO TRA LA REGIONE SICILIANA L UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO

ACCORDO QUADRO TRA LA REGIONE SICILIANA L UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Regione Siciliana Università degli Studi di Palermo ACCORDO QUADRO PER L INNOVAZIONE, LA RICERCA, L ALTA FORMAZIONE E L ISTITUZIONE DELLA SCUOLA REGIONALE DELLE TECNOLOGIE INFORMATICHE PER LA PUBBLICA

Dettagli

CONVENZIONE PER LA PRESTAZIONE DI ATTIVITA IN MATERIA DI FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE T R A

CONVENZIONE PER LA PRESTAZIONE DI ATTIVITA IN MATERIA DI FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE T R A CONVENZIONE PER LA PRESTAZIONE DI ATTIVITA IN MATERIA DI FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE T R A l Azienda Ospedaliera Ospedale Niguarda Ca Granda (di seguito denominata Azienda Ospedaliera Niguarda),

Dettagli

Convenzione per la promozione della legalità fiscale abitativa degli studenti dell Università di Ferrara

Convenzione per la promozione della legalità fiscale abitativa degli studenti dell Università di Ferrara Direzione Regionale Emilia-Romagna Convenzione per la promozione della legalità fiscale abitativa degli studenti dell Università di Ferrara Tra L Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale dell Emilia-Romagna

Dettagli

TRA ISTITUTO NAZIONALE PER L ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO

TRA ISTITUTO NAZIONALE PER L ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO ACCORDO QUADRO TRA INAIL E ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ PER LA PROMOZIONE DI ATTIVITÀ FINALIZZATE ALLA TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI E ALLA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, PER

Dettagli

AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA EX PROVINCIA OLBIA TEMPIO Legge Regionale 12 marzo 2015, n. 7 Delibera Giunta Regionale n.14/8 del 8.4.

AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA EX PROVINCIA OLBIA TEMPIO Legge Regionale 12 marzo 2015, n. 7 Delibera Giunta Regionale n.14/8 del 8.4. AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA EX PROVINCIA OLBIA TEMPIO Legge Regionale 12 marzo 2015, n. 7 Delibera Giunta Regionale n.14/8 del 8.4.2015 Settore 4 CENTRO SERVIZI PER IL LAVORO DI OLBIA CONVENZIONE TRA

Dettagli

CONVENZIONE QUADRO. Tra

CONVENZIONE QUADRO. Tra CONVENZIONE QUADRO TRA STAZIONE ZOOLOGICA ANTON DOHRN E UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CAGLIARI Tra la Stazione Zoologica Anton Dohrn (di seguito denominata SZN) con sede in Napoli, Villa Comunale, cap 80121,

Dettagli

CONVENZIONE TRA IL COMUNE DI MALNATE E LA SOCIETA DI MUTUO SOCCORSO DI MALNATE E DELL INSUBRIA PER L INSERIMENTO DI ANZIANI PRESSO IL CENTRO DIURNO

CONVENZIONE TRA IL COMUNE DI MALNATE E LA SOCIETA DI MUTUO SOCCORSO DI MALNATE E DELL INSUBRIA PER L INSERIMENTO DI ANZIANI PRESSO IL CENTRO DIURNO CONVENZIONE TRA IL COMUNE DI MALNATE E LA SOCIETA DI MUTUO SOCCORSO DI MALNATE E DELL INSUBRIA PER L INSERIMENTO DI ANZIANI PRESSO IL CENTRO DIURNO INTEGRATO ******************** PREMESSO che: ------------------------------------------------------------------------

Dettagli

L anno 2013 il giorno. del mese di.., presso la sede dell Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Rossano, sono convenuti:

L anno 2013 il giorno. del mese di.., presso la sede dell Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Rossano, sono convenuti: ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI Equitalia Sud SpA ED ESPERTI CONTABILI DI ROSSANO PROTOCOLLO D INTESA E CONVENZIONE DI EROGAZIONE DI SERVIZI TRA EQUITALIASUD S.p.A. E ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA FORMA.TEMP E LA PROVINCIA DI TORINO PER LA REALIZZAZIONE DI UN PROGETTO INTEGRATO DI POLITICA ATTIVA DEL LAVORO

PROTOCOLLO D INTESA TRA FORMA.TEMP E LA PROVINCIA DI TORINO PER LA REALIZZAZIONE DI UN PROGETTO INTEGRATO DI POLITICA ATTIVA DEL LAVORO PROTOCOLLO D INTESA TRA FORMA.TEMP E LA PROVINCIA DI TORINO PER LA REALIZZAZIONE DI UN PROGETTO INTEGRATO DI POLITICA ATTIVA DEL LAVORO (di cui all accordo Assolavoro/OO.SS. del 3/8/2010) tra la Provincia

Dettagli

CONVENZIONE QUADRO TRA LA LIBERA UNIVERSITÀ MARIA SS. ASSUNTA (LUMSA) L AUTORITÀ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI

CONVENZIONE QUADRO TRA LA LIBERA UNIVERSITÀ MARIA SS. ASSUNTA (LUMSA) L AUTORITÀ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI Allegato A alla delibera n. 555/16/CONS CONVENZIONE QUADRO TRA LA LIBERA UNIVERSITÀ MARIA SS. ASSUNTA (LUMSA) E L AUTORITÀ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI La presente convenzione quadro regola i rapporti

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA COLLABORAZIONE PER LA SEMPLIFICAZIONE DEI PROCEDIMENTI IN MATERIA DI IMMIGRAZIONE

PROTOCOLLO DI INTESA COLLABORAZIONE PER LA SEMPLIFICAZIONE DEI PROCEDIMENTI IN MATERIA DI IMMIGRAZIONE PROTOCOLLO DI INTESA COLLABORAZIONE PER LA SEMPLIFICAZIONE DEI PROCEDIMENTI IN MATERIA DI IMMIGRAZIONE TRA - Il Ministero dell Interno con sede legale in Roma Via del Viminale n. 1 ROMA, rappresentato

Dettagli

OGGETTO : NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI DELLA REGIONE LIGURIA. ADEGUAMENTO STRUTTURA E COMPETENZE. LA GIUNTA REGIONALE

OGGETTO : NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI DELLA REGIONE LIGURIA. ADEGUAMENTO STRUTTURA E COMPETENZE. LA GIUNTA REGIONALE OGGETTO : NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI DELLA REGIONE LIGURIA. ADEGUAMENTO STRUTTURA E COMPETENZE. N. 363 IN 23/04/2004 LA GIUNTA REGIONALE del REGISTRO ATTI DELLA GIUNTA

Dettagli

ACCORDO PROCEDIMENTALE

ACCORDO PROCEDIMENTALE Assistenza Tecnica delle Politiche del Lavoro a supporto delle funzioni delle Province in materia di servizi per il lavoro e delle politiche attive del lavoro. ACCORDO PROCEDIMENTALE TRA L Agenzia Regionale

Dettagli

CONVENZIONE ATTUATIVA DEL PROTOCOLLO D INTESA CITT.IMM TRA IL COMUNE DI CASTELNUOVO DEL GARDA E TRA

CONVENZIONE ATTUATIVA DEL PROTOCOLLO D INTESA CITT.IMM TRA IL COMUNE DI CASTELNUOVO DEL GARDA E TRA CONVENZIONE ATTUATIVA DEL PROTOCOLLO D INTESA CITT.IMM TRA IL COMUNE DI CASTELNUOVO DEL GARDA E L ASSOCIAZIONE DI CARITA SAN ZENO ONLUS Addì del mese di dell anno TRA Il Comune di Castelnuovo del Garda,

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA tra

PROTOCOLLO D'INTESA tra PROTOCOLLO D'INTESA tra PROVINCIA DI BRESCIA e SERVIZI D INSERIMENTO LAVORATIVO DELLE PERSONE DISABILI CHE AGISCONO CON DELEGA DEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI BRESCIA Oggi, Via Cefalonia n. 50; in una sala

Dettagli

MEMORANDUM DI INTESA TRA

MEMORANDUM DI INTESA TRA MEMORANDUM DI INTESA TRA L Università degli Studi La Sapienza con sede legale in Roma, P.le Aldo Moro. 5, P.I. 02133771002, C.F. 80809930587 (in seguito l Università ), rappresentata dal Rettore pro tempore,

Dettagli

ALLEGATO C SCHEMA DI CONTRATTO DI COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA

ALLEGATO C SCHEMA DI CONTRATTO DI COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 65 del 3-5-2007 7107 ALLEGATO C SCHEMA DI CONTRATTO DI COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA Il presente allegato si compone di n 6 (sei) pagine inclusa

Dettagli

Dipartimento di Giurisprudenza

Dipartimento di Giurisprudenza Dipartimento di Giurisprudenza CONVENZIONE DI TIROCINIO DI FORMAZIONE ED ORIENTAMENTO (ai sensi dell art. 4, 5 comma, D.M. 25.3.1998, n. 142) tra il Dipartimento di Giurisprudenza dell Università degli

Dettagli

SCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA TRA

SCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA TRA SCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE LAZIO, con sede e domicilio legale in Roma, viale Cristoforo Colombo.., C.F.., rappresentata dal Presidente della Regione.. Nato a il E L AGENZIA SPAZIALE EUROPEA

Dettagli

Accordo territoriale di genere per la promozione delle politiche concertate sulla cittadinanza di genere

Accordo territoriale di genere per la promozione delle politiche concertate sulla cittadinanza di genere Accordo territoriale di genere per la promozione delle politiche concertate sulla cittadinanza di genere stipulato tra Provincia di Lucca e Consigliera di Parità della Provincia di Lucca Commissione Provinciale

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 101 DEL 15/05/2013

DELIBERAZIONE N. 101 DEL 15/05/2013 DELIBERAZIONE N. 101 DEL 15/05/2013 Il Direttore Generale, nella sede dell Azienda Unità Sanitaria Locale di Bologna Via Castiglione, 29 nella data sopra indicata, alla presenza del Direttore Amministrativo

Dettagli

PROTOCOLLO. per la definizione degli intenti comuni. tra CASTEL ROMANO DESIGNER OUTLET

PROTOCOLLO. per la definizione degli intenti comuni. tra CASTEL ROMANO DESIGNER OUTLET PROTOCOLLO per la definizione degli intenti comuni tra CASTEL ROMANO DESIGNER OUTLET e ROMA CAPITALE ASSESSORATO ALLE ATTIVITA PRODUTTIVE, LAVORO E LITORALE Premesse - Roma Capitale Assessorato alle Attività

Dettagli

CONTRATTO DI PRESTAZIONE D'OPERA INTELLETTUALE DIRETTORE GENERALE DELL'ISTITUTO SUPERIORE REGIONALE ETNOGRAFICO PREMESSO CHE

CONTRATTO DI PRESTAZIONE D'OPERA INTELLETTUALE DIRETTORE GENERALE DELL'ISTITUTO SUPERIORE REGIONALE ETNOGRAFICO PREMESSO CHE CONTRATTO DI PRESTAZIONE D'OPERA INTELLETTUALE DIRETTORE GENERALE DELL'ISTITUTO SUPERIORE REGIONALE ETNOGRAFICO PREMESSO CHE Con decreto del Presidente della Regione n. 35 del 17.03.2015 sono state conferite,

Dettagli

REGIONE DEL VENETO DELIBERAZIONE OGGETTO

REGIONE DEL VENETO DELIBERAZIONE OGGETTO REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 6 VICENZA DELIBERAZIONE n. 206 del 13/03/2014 OGGETTO Rinnovo Convenzione con l Azienda U.L.SS. n. 4 Alto Vicentino per supporto attività della

Dettagli

CONVENZIONE 1. (ACCORDO QUADRO o ACCORDO DI COLLABORAZIONE) TRA L Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l Energia e lo

CONVENZIONE 1. (ACCORDO QUADRO o ACCORDO DI COLLABORAZIONE) TRA L Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l Energia e lo CONVENZIONE 1 (ACCORDO QUADRO o ACCORDO DI COLLABORAZIONE) TRA L Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l Energia e lo Sviluppo 2 Economico Sostenibile (nel seguito denominata ENEA o Agenzia ), con

Dettagli

ATTUAZIONE. C.M. n. 22 del 26/08/2013 MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO INDICAZIONI NAZIONALI 2012 ACCORDO DI RETE. Nuovi Orizzonti

ATTUAZIONE. C.M. n. 22 del 26/08/2013 MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO INDICAZIONI NAZIONALI 2012 ACCORDO DI RETE. Nuovi Orizzonti ATTUAZIONE C.M. n. 22 del 26/08/2013 MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO INDICAZIONI NAZIONALI 2012 ACCORDO DI RETE Nuovi Orizzonti Anni Scolastici 2013,2014,2015 ACCORDO DI RETE NUOVI ORIZZONTI PREMESSA Visto l

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA TRA ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMUNI D ITALIA (ANCI) E FEDERAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI ANTIRACKET E ANTIUSURA ITALIANE (FAI)

PROTOCOLLO D'INTESA TRA ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMUNI D ITALIA (ANCI) E FEDERAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI ANTIRACKET E ANTIUSURA ITALIANE (FAI) PROTOCOLLO D'INTESA TRA ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMUNI D ITALIA (ANCI) E FEDERAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI ANTIRACKET E ANTIUSURA ITALIANE (FAI) Premesso che l ANCI, in base alle previsioni dell art.1 del

Dettagli

DECRETO DEL DIRETTORE

DECRETO DEL DIRETTORE DECRETO DEL DIRETTORE N. 99 DEL 18.05.2016 OGGETTO: Adesione alla proposta di convenzione per il servizio di assistenza fiscale anno 2016. IL DIRETTORE RICHIAMATO l art. 14 comma 5 della legge Regionale

Dettagli

TRA LA REGIONE TOSCANA ASSESSORATO ATTIVITA' PRODUTTIVE LAVORO E FORMAZIONE L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA TOSCANA

TRA LA REGIONE TOSCANA ASSESSORATO ATTIVITA' PRODUTTIVE LAVORO E FORMAZIONE L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA TOSCANA Regione Toscana Assessorato Attività produttive lavoro e formazione Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Accordo per la realizzazione nell anno scolastico 2011/2012 di percorsi di Istruzione e Formazione

Dettagli

Accordo attuativo tra Inail Direzione regionale per la Puglia e Regione Puglia Assessorato alla Promozione della Salute

Accordo attuativo tra Inail Direzione regionale per la Puglia e Regione Puglia Assessorato alla Promozione della Salute Direzione Regionale per la Puglia Assessorato alla Promozione della Salute Accordo attuativo tra Inail Direzione regionale per la Puglia e Regione Puglia Assessorato alla Promozione della Salute Premesso

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA

PROTOCOLLO D INTESA TRA PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Assessorato al coordinamento delle politiche europee allo sviluppo, scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro Assessorato all agricoltura,

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. IN MATERIA DI SICUREZZA e per l esercizio coordinato delle funzioni di polizia locale tra. la PROVINCIA DI PISA e i COMUNI di

PROTOCOLLO D INTESA. IN MATERIA DI SICUREZZA e per l esercizio coordinato delle funzioni di polizia locale tra. la PROVINCIA DI PISA e i COMUNI di PROTOCOLLO D INTESA IN MATERIA DI SICUREZZA e per l esercizio coordinato delle funzioni di polizia locale tra la PROVINCIA DI PISA e i COMUNI di Orciano Pisano, Monteverdi M.mo, Casale M.mo, Guardistallo,

Dettagli

CONVENZIONE PREMESSO CHE

CONVENZIONE PREMESSO CHE REP. N. del Prot. N. CONVENZIONE TRA Alma Mater Studiorum Università di Bologna - Dipartimento di Scienze dell'educazione Giovanni Maria Bertin, nel contesto del presente atto denominato più semplicemente

Dettagli

- In data 20/12/2016 Regione Puglia prende parte al secondo incontro della Cabina di Regia nel quale ven-

- In data 20/12/2016 Regione Puglia prende parte al secondo incontro della Cabina di Regia nel quale ven- Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 107 del 15-9-2017 50659 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 05 settembre 2017, n. 1415 Accordo di collaborazione tra Dipartimento per le politiche della

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA IN AMBITO SANITARIO E TECNICO REGIONE LOMBARDIA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA TRA

PROTOCOLLO D INTESA IN AMBITO SANITARIO E TECNICO REGIONE LOMBARDIA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA TRA Allegato alla Delib.G.R. n. 63/41 del 25.11.2016 PROTOCOLLO D INTESA IN AMBITO SANITARIO E TECNICO TRA REGIONE LOMBARDIA E REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA 1 TRA Regione Lombardia, con sede legale a Milano,

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DELLA RETE DEGLI SPORTELLI UNICI PER LE ATTIVITA PRODUTTIVE

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DELLA RETE DEGLI SPORTELLI UNICI PER LE ATTIVITA PRODUTTIVE Unione Europea Regione Autonoma della Sardegna Repubblica Italiana PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DELLA RETE DEGLI SPORTELLI UNICI PER LE ATTIVITA PRODUTTIVE 1 PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE

Dettagli

Organigramma e Manuale delle funzioni Sede formativa

Organigramma e Manuale delle funzioni Sede formativa DOCUMENTO DI ORGANIZZAZIONE Organigramma e Manuale delle funzioni Sede formativa ASSOCIAZIONE CARPAN ENTE DI FORMAZIONE PROFESSIONALE DOCUMENTO DI ORGANIZZAZIONE ASSEMBLEA DEI SOCI PRESIDENTE LEGALE RAPPRESENTANTE

Dettagli

dare atto che i fondi necessari per l applicazione del presente accordo rientrano nell ambito del Fondo Sanitario Regionale;

dare atto che i fondi necessari per l applicazione del presente accordo rientrano nell ambito del Fondo Sanitario Regionale; 31-5-2008 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CALABRIA - PartiIeII-n.11 18101 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 15 aprile 2008, n. 300 Accordo Collettivo Nazionale del 23 marzo 2005 e successive integrazioni.

Dettagli

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DELL'ASSETTO DIREZIONALE

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DELL'ASSETTO DIREZIONALE REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DELL'ASSETTO DIREZIONALE CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 Funzione dirigenziale Sono attribuiti ai dirigenti tutti i compiti di attuazione degli obiettivi e dei programmi

Dettagli

Prefettura di Massa-Carrara Ufficio Territoriale del Governo

Prefettura di Massa-Carrara Ufficio Territoriale del Governo PROTOCOLLO DI INTESA Controllo del Vicinato tra Prefettura di Massa Carrara e Sindaco di Massa PREMESSO che: la sicurezza è una condizione imprescindibile per garantire ai cittadini il pieno esercizio

Dettagli

IL COMMISSARIO PREFETTIZIO ASSUNTI I POTERI DELLA GIUNTA COMUNALE

IL COMMISSARIO PREFETTIZIO ASSUNTI I POTERI DELLA GIUNTA COMUNALE PROTOCOLLO D INTESA TRA IL COMUNE DI COLLEGNO E I COMUNI DI GIVOLETTO, LA CASSA E VAL DELLA TORRE FINALIZZATO ALL ADESIONE AL PROTOCOLLO DI INTESA DI COLLABORAZIONE CON LA PROVINCIA DI TORINO PER LA RACCOLTA

Dettagli

CONVENZIONE TRA I COMUNI DI PAULARO, LIGOSULLO E MOGGIO UDINESE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DELLA SEGRETERIA COMUNALE

CONVENZIONE TRA I COMUNI DI PAULARO, LIGOSULLO E MOGGIO UDINESE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DELLA SEGRETERIA COMUNALE REP. CONVENZIONE TRA I COMUNI DI PAULARO, LIGOSULLO E MOGGIO UDINESE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DELLA SEGRETERIA COMUNALE Nell anno duemilaquattordici il giorno.... del mese di.. fra i Comuni di Paularo

Dettagli

La qualificazione dell assistenza familiare: incontro tra domanda e offerta, buone prassi e formazione

La qualificazione dell assistenza familiare: incontro tra domanda e offerta, buone prassi e formazione La qualificazione dell assistenza familiare: incontro tra domanda e offerta, buone prassi e formazione RisorseComuni 18 novembre 2009 Anna Roberti Dirigente U.O. Programmazione DG Famiglia e Solidarietà

Dettagli

Servizi integrati per l abitare sostenibile e solidale

Servizi integrati per l abitare sostenibile e solidale Servizi integrati per l abitare sostenibile e solidale Perché un agenzia per la casa? Obiettivo di mandato: un piano straordinario contro il disagio abitativo da realizzarsi con la collaborazione di tutte

Dettagli

Proposta di Patto Provinciale per la prevenzione e il contrasto alla dispersione scolastica e formativa. Bozza di lavoro 1

Proposta di Patto Provinciale per la prevenzione e il contrasto alla dispersione scolastica e formativa. Bozza di lavoro 1 Proposta di Patto Provinciale per la prevenzione e il contrasto alla dispersione scolastica e formativa 1 Bozza di lavoro 1 Considerati la Legge del 27 dicembre 2006 n. 296 articolo 1, comma 622, che prevede

Dettagli

ateo Agraltticoaiimeiitare della Sicilia ^ ^ M,

ateo Agraltticoaiimeiitare della Sicilia ^ ^ M, ateo Agraltticoaiimeiitare della Sicilia ^ ^ M, Protocollo di intesa per: "La valorizzazione e la promozione dei prodotti ittici ed ortofrutticoli (agroalimentari in genere) attraverso la rete dei mercati

Dettagli

Eravamo badanti siamo Assistenti Familiari Certificati e Qualificati Il progetto R.O.S.A.: una sperimentazione tra emersione e qualificazione

Eravamo badanti siamo Assistenti Familiari Certificati e Qualificati Il progetto R.O.S.A.: una sperimentazione tra emersione e qualificazione Eravamo badanti siamo Assistenti Familiari Certificati e Qualificati Il progetto R.O.S.A.: una sperimentazione tra emersione e qualificazione Servizio Politiche di Benessere Sociale e Pari Opportunità

Dettagli

Via Fomovon. 8 - Roma..

Via Fomovon. 8 - Roma.. PROTOCOLLO DI INTESA COLLABORAZIONE RIGUARDANTE I PROCEDIMENTI DI COMPETENZA DELLO SPORTELLO UNICO PER L'IMMIGRAZIONE TRA Il Ministero dell'interno con sede legale in Roma - Via del Viminale n. l - Roma,

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 28 DEL REGIONE UMBRIA. Interventi per il sostegno e la qualificazione dell attività di assistenza familiare domiciliare.

LEGGE REGIONALE N. 28 DEL REGIONE UMBRIA. Interventi per il sostegno e la qualificazione dell attività di assistenza familiare domiciliare. LEGGE REGIONALE N. 28 DEL 03-10-2007 REGIONE UMBRIA Interventi per il sostegno e la qualificazione dell attività di assistenza familiare domiciliare. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA N.

Dettagli

VERSO UN SISTEMA INTEGRATO DI TUTELA SINDACALE IL RUOLO DELL OPERATORE POLIFUNZIONALE (MARZO 2016)

VERSO UN SISTEMA INTEGRATO DI TUTELA SINDACALE IL RUOLO DELL OPERATORE POLIFUNZIONALE (MARZO 2016) VERSO UN SISTEMA INTEGRATO DI TUTELA SINDACALE IL RUOLO DELL OPERATORE POLIFUNZIONALE (MARZO 2016) Premessa Con la delibera del 20 aprile 2015 il Comitato Direttivo della CGIL nazionale istituisce la figura

Dettagli

1. Strumenti per la costituzione dell'ufficio

1. Strumenti per la costituzione dell'ufficio Programma regionale finalizzato "Promozione e sviluppo nuovi Uffici di piano" DGR 1791/2006, punto 3.2.2 e DGR 1004/2007. Scheda per la presentazione del progetto distrettuale COMUNE DI MODENA E DISTRETTO

Dettagli

REGIONE ABRUZZO PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE ABRUZZO. COMUNE di GIULIANO TEATINO. 100% compostaggio domestico

REGIONE ABRUZZO PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE ABRUZZO. COMUNE di GIULIANO TEATINO. 100% compostaggio domestico REGIONE ABRUZZO ALLEGATO 1 PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE ABRUZZO E COMUNE di GIULIANO TEATINO 100% compostaggio domestico Progetto sperimentale per la realizzazione di un sistema integrato domiciliare

Dettagli

COMUNE DI VICENZA settori musei, cultura e promozione della crescita Tel Fax

COMUNE DI VICENZA settori musei, cultura e promozione della crescita Tel Fax Allegato delibera di Giunta PGN... CONVENZIONE TRA Il Comune di Vicenza, qui rappresentato da., di seguito denominato Comune; E La Fondazione Giuseppe Roi (d ora in poi anche solo FGR), con sede in Vicenza,

Dettagli

AGENZIA SOCIALE PER IL LAVORO, LA FORMAZIONE PROFESSIONALE E I SERVIZI

AGENZIA SOCIALE PER IL LAVORO, LA FORMAZIONE PROFESSIONALE E I SERVIZI PROTOCOLLO D INTESA PER LA COSTITUZIONE DI UNO SPORTELLO INTEGRATO DI SERVIZI A SUPPORTO DELL OCCUPAZIONE DA AFFIDARE ALL AGENZIA SOCIALE PER IL LAVORO, LA FORMAZIONE PROFESSIONALE ED I SERVIZI DELLA PROVINCIA

Dettagli

SCHEMA DI CONTRATTO DI SPONSORIZZAZIONE

SCHEMA DI CONTRATTO DI SPONSORIZZAZIONE Allegato 4 SCHEMA DI CONTRATTO DI SPONSORIZZAZIONE Tra la Camera di commercio Industria Agricoltura Artigianato di Verona e, di, per un offerta di sponsorizzazione sulla rivista camerale Camcom Verona

Dettagli

RETE DI SCUOLE per. Sport e cittadinanza: for Rio 2016

RETE DI SCUOLE per. Sport e cittadinanza: for Rio 2016 RETE DI SCUOLE per l internazionalizzazione dell offerta formativa lo sport come veicolo di cittadinanza Sport e cittadinanza: dre@ming for Rio 2016 ACCORDO NAZIONALE DI RETE TRA ISTITUZIONI SCOLASTICHE

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA Provincia di Pordenone. SETTORE PROMOZIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO Agricoltura

REPUBBLICA ITALIANA Provincia di Pordenone. SETTORE PROMOZIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO Agricoltura REPUBBLICA ITALIANA Provincia di Pordenone SETTORE PROMOZIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO Agricoltura Proposta nr. 10 del 03/02/2016 - Determinazione nr. 195 del 05/02/2016 OGGETTO: Corso di formazione _CEFAP

Dettagli

LA GIUNTA REGIONALE. la L. 4 maggio 1983, n. 184, concernenti Diritto del minore ad una famiglia ;

LA GIUNTA REGIONALE. la L. 4 maggio 1983, n. 184, concernenti Diritto del minore ad una famiglia ; Oggetto: DGR 13 Febbraio 2001, n. 219 : Costituzione Comitato Tecnico di Coordinamento Regionale dei servizi integrati per le adozioni nazionali ed internazionali. Modifica. LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA

Dettagli