FAUNA SELVATICA ASPETTI NORMATIVI SOCCORSO E RECUPERO DEGLI ESEMPLARI IN DIFFICOLTÀ Dr. Luigi De Luca Bossa DVM C.R.A.S. Napoli Università degli Studi di Napoli Federico II Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali
Legge n. 157/92 Art. 4. (Cattura temporanea e inanellamento) 1. Le regioni, su parere dell'istituto nazionale per la fauna selvatica, possono autorizzare esclusivamente gli istituti scientifici delle università e del Consiglio nazionale delle ricerche e i musei di storia naturale ad effettuare, a scopo di studio e ricerca scientifica, la cattura e l'utilizzazione di mammiferi ed uccelli, nonchè il prelievo di uova, nidi e piccoli nati. 6. Le regioni emanano norme in ordine al soccorso, alla detenzione temporanea e alla successiva liberazione di fauna selvatica in difficoltà.
L.R. n. 26/2012 NORME PER LA PROTEZIONE DELLA FAUNA SELVATICA E DISCIPLINA DELL ATTIVITÀ VENATORIA IN CAMPANIA. Art. 1. (Finalità) 1. La Regione Campania [ ] in conformità a quanto disciplinato [ ] dalla legge 11 febbraio 1992, n.157 (Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio) [ ], tutela le specie faunistiche viventi anche temporaneamente sul territorio regionale [ ]. 2. Le norme dettate dalle convenzioni internazionali e dalle direttive comunitarie in materia di tutela del patrimonio faunistico informano l azione amministrativa della Regione e degli enti delegati.
L.R. n. 26/2012 NORME PER LA PROTEZIONE DELLA FAUNA SELVATICA E DISCIPLINA DELL ATTIVITÀ VENATORIA IN CAMPANIA. Art. 4. (Centri di recupero della fauna selvatica) 1.La Giunta regionale, sentito l Istituto superiore per la ricerca ambientale (ISPRA), autorizza l istituzione di centri di recupero della fauna selvatica ai sensi dell articolo 4, comma 6, della legge 157/1992 con finalità di soccorrere,riabilitare e reintrodurre esemplari di fauna selvatica feriti. Tale autorizzazioni possono essere concesse al Corpo Forestale dello Stato, ai dipartimenti scientifici delle Università, alle associazioni venatorie, alle associazioni di protezione ambientale riconosciute dal Ministero dell ambiente che operano in Campania. 4.Con regolamento regionale sono dettagliate le disposizioni per l attuazione delle norme contenute nel presente articolo.
Regione Campania B.U.R.C. del 22 Aprile 2012 Regolamento n. 4/2012 Regolamento per il recupero, la detenzione e la reimmissione in natura della fauna selvatica in attuazione dell articolo 5 della legge regionale 10 aprile 1996, n. 8 (Norme per la protezione della fauna selvatica e disciplina della attività venatoria in Campania) Art. 3 (Centro regionale di igiene urbana veterinaria (CRIUV) e Centri di recupero animali selvatici (CRAS)) 1. I CRAS sono strutture pubbliche (dipartimenti scientifici delle Università) o private (associazioni venatorie, o associazioni di protezione ambientale riconosciute dal Ministero dell' Ambiente) aventi le finalità di soccorrere, riabilitare e reintrodurre in natura, o in strutture attrezzate per ospitare animali non più idonei al reinserimento in natura, gli esemplari di fauna selvatica.
Regione Campania B.U.R.C. del 22 Aprile 2012 Regolamento n. 4/2012 Art. 3 (Centro regionale di igiene urbana veterinaria (CRIUV) e Centri di recupero animali selvatici (CRAS)) 2. E consentito ai CRAS autorizzati presso i dipartimenti scientifici delle Università dotati di specifiche strutture di svolgere, su parere dell Istituto Nazionale per la fauna selvatica, attività didattiche per promuovere e divulgare la conoscenza della fauna selvatica e del suo habitat. Sugli esemplari di fauna selvatica idonei al reinserimento in natura tali attività didattiche non sono consentite. 3. Il CRIUV, istituito con deliberazione n. 1940 del 30 dicembre 2009, svolge attività di monitoraggio sulle patologie e sulle cause di morte della fauna sinantropica.
Principali finalità dei CRAS EDUCAZIONE SENSIBILIZZAZIONE TUTELA BIODIVERSITA RICERCA SCIENTIFICA SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA
I NUMERI NELL ANNO 2010 N. Animali conferiti alla struttura C.R.I.U.V. Centro Regionale Igiene Urbana Veterinaria UCCELLI 586 RETTILI 22 630 di cui: MAMMIFERI 22
I NUMERI NELL ANNO 2011 N. Animali conferiti alla struttura C.R.I.U.V. Centro Regionale Igiene Urbana Veterinaria UCCELLI 716 RETTILI 22 745 di cui: MAMMIFERI 7
I NUMERI NELL ANNO 2012* N. Animali conferiti alla struttura C.R.I.U.V. Centro Regionale Igiene Urbana Veterinaria UCCELLI 1169 RETTILI 23 1215 di cui: MAMMIFERI 23 *dati aggiornati al 30/10/2012
Università degli Studi di Napoli Federico II Tesi di Laurea in Medicina Veterinaria 2012 NECROSCOPIC FINDINGS IN BIRDS OF PREY FROM CRAS-FRULLONE RISULTATI DELLE NECROSCOPIE EFFETTUATE SUI RAPACI PERVENUTI AL CRAS-FRULLONE
7% 6% 10% 1% Aree di provenienza Avellino Benevento 27% Caserta Napoli Salerno 49% Not known
Lesioni più frequenti 1.Parassitosi intestinale 20 2.Fratture arti superiori 18 3.Enterite emorragica 16 18 19 14 12 10 8 6 4 2 5 2 3 3 5 5 8 3 2 2 2 9 8 4 3 2 6 2 2 7 2 2 2 0
Università degli Studi di Napoli Federico II Tesi di Laurea in Medicina Veterinaria 2011 Indagine batteriologica - Sinantropi Da Marzo a Giugno 2011 sono stati campionati 60 volatili sinantropi, in particolare 30 esemplari di Rondoni (Apus apus), e 30 esemplari di Gabbiani reali (Larus michahellis) pervenuti al CRIUV presso il Presidio Ospedaliero Veterinario Frullone, ASL NA1
CAMPIONAMENTO Per ogni esemplare è stato effettuato un tampone cloacale per la ricerca di Salmonella spp. ed Escherichia coli, ed un tampone cloacale che veniva inoculato in Campylobacter Selective Enrichment Broth (Oxoid) per la ricerca di Campylobacter spp., per un totale di 120 campioni.
RISULTATI Specie Salmonella spp. Campylobacter spp. a VTEC c n.pos. eae stx1 stx2 Gabbiani 6/30 b 4/30 16/30 16/16 14/16 16/16 Rondoni 4/30 b 2/30 / / / / N. gabbiani e rondoni positivi a Salmonella spp., Campylobacter spp. e VTEC a. Campylobacter jejunii; b. Salmonella derby (n.5) e Salmonella infantis (n.5) c. E. coli O128, O157, O126, O111
Università degli Studi di Napoli Federico II Tesi di Laurea in Medicina Veterinaria 2010 Ricerca emoparassiti
EMATOLOGIA: Haemoproteus
EMATOLOGIA: Leukocytozoon
RISULTATI Specie N. Prelievi Emoparassiti Range PVC Note Poiana 31 Leukocytozoon (n.13) Haemoproteus (n.8) Aegyptianella (n.5 25%-30,5% n.1 esemplare che presentava contemporaneamente Leukocytozoon, Haemoproteus ed Aegyptianella era caratterizzato da morfologia cellulare riportabile ad una grave forma di anemia rigenerativa (PVC 15%) Gheppio 19 Haemoproteus (n.1) 35%-39% Casi di grave anemia (PVC 14%-20%) in esemplari ricoverati per traumi da arma da fuoco F. pellegrino 6 31%-34% Sparviere 3 Leukocytozoon (n.1) Barbagianni 2 24%-n.c Morfologia cellulare caratterizzata da eterofilia e linfocitosi: l esemplare presentava frattura esposta dell omero riferibile a trauma da arma da fuoco Gufo comune Falco sacro 1 2 21%-n.c 37,2% Civetta 2 F. Di palude 1 F. pecchiaiolo 1 TOTALE 68 28 Percentuale di positività totale: (risultati preliminari) 41,17%
Collaborazione tra Università degli Studi di Napoli ASL Napoli 1 Centro - C.R.I.U.V.
FUNZIONI DEL CRAS Accoglienza, cura e riabilitazione delle specie selvatiche rinvenute in difficoltà Educazione e sensibilizzazione Banca dati utile ai fini della ricerca scientifica
Mammiferi
Rettili
Avifauna Selvatici e sinantropi
ACCIPITRIDI Poiana (Buteo buteo) Sparviere (Accipiter nisus) Biancone (Circaetus gallicus) Falco di palude (Circus aeruginosus) Falco pecchiaiolo (Pernis apivorus)
FALCONIDI Falco pellegrino (Falco peregrinus) Gheppio (Falco tinnunculus) Lodolaio (Falco subbuteo)
STRIGIFORMI: Strigidi Titonidi Barbagianni (Tyto alba) Civetta (Athene noctua) Gufo comune (Asio otus) Allocco (Strix aluco) Assiolo (Otus scops)
Strutture Voliere e Tunnel di volo
Strutture Voliere e Tunnel di volo
Strutture Voliere e Tunnel di volo
Cause di ricovero Detenzione in cattività
Segni indicativi di detenzione in cattività Camicia
Segni indicativi di detenzione in cattività Taglio delle remiganti
Segni indicativi di detenzione in cattività Taglio delle remiganti
Segni indicativi di detenzione in cattività
Segni indicativi di detenzione in cattività
Segni indicativi di detenzione in cattività Crescita abnorme del becco
Segni indicativi di detenzione in cattività
Segni indicativi di detenzione in cattività Lesioni alla cera Asportazione degli artigli
Cause di ricovero: lesioni da arma da fuoco Frattura esposta dell omero
Cause di ricovero: lesioni da arma da fuoco Frattura esposta dell omero ala destra Presenza di pallini in tutto il corpo
Cause di ricovero: lesioni da arma da fuoco Frattura ulna destra Presenza di pallini in tutto il corpo e nel cranio
Cause di ricovero: lesioni da arma da fuoco
Cause di ricovero: lesioni da arma da fuoco Anisocoria
Cause di ricovero: lesioni da arma da fuoco Deviazione della testa
Cause di ricovero: lesioni da arma da fuoco Deviazione della testa
Cause di ricovero: Nidiacei
Fauna selvatica: popolazioni di animali viventi stabilmente o temporaneamente in stato di naturale libertà sul territorio nazionale Patrimonio indisponibile dello Stato (L. 157/92) La fauna nasce libera e tale deve ritornare
Primo soccorso Recupero sul territorio e trasporto presso luogo idoneo e personale specializzato C.F.S. Polizia Municipale Operatori W.W.F. Privati
Tempi di soccorso Metabolismo veloce: Infezione di ferite non disinfettate, necrosi degli arti, setticemia, mosche e bigattini
Accettazione Cartella clinica Verbali di accompagnamento (Sequestro, ritrovamento) Prima visita
FATTORE STRESS alterazione dei parametri fisiologici dovuta a tensione, paura e spossatezza fisica Becco aperto,respirazione affannosa Spruzzo di feci liquide e biancastre Perdita delle piume copritrici Atteggiamenti terrifici Tanatosi Shock e morte
Atteggiamento Terrifico
Atteggiamento Terrifico
Sintomatologia neurologica Atteggiamento Terrifico
Atteggiamenti particolari Tanatosi
Atteggiamenti particolari Tanatosi
Stabilizzazione del soggetto: quarantena Evitare stress all animale Valutazione dello stato generale Controllo della temperatura Reidratazione Alimentazione forzata Valutazione e disinfezione delle ferite Valutazione e stabilizzazione delle fratture
Stabilizzazione del soggetto: quarantena Evitare stress all animale Valutazione dello stato generale
Stabilizzazione del soggetto: quarantena Controllo della temperatura
Stabilizzazione del soggetto: quarantena Reidratazione
Stabilizzazione del soggetto: quarantena Alimentazione forzata
Stabilizzazione del soggetto: quarantena Valutazione e disinfezione delle ferite
Stabilizzazione del soggetto: quarantena Tendenza all automutilazione
Stabilizzazione del soggetto: quarantena Valutazione e stabilizzazione delle fratture
Stabilizzazione del soggetto: quarantena Metodo di stabilizzazione delle fratture
Procedure cliniche e diagnostiche Tamponi cloacali Indagini epidemiologiche
Procedure cliniche e diagnostiche Prelievo di sangue Vena alare
Procedure cliniche e diagnostiche Prelievo di sangue Vena giugulare dx
Procedure cliniche e diagnostiche EMATOLOGIA: Haemoproteus
Procedure cliniche e diagnostiche EMATOLOGIA: Leukocytozoon
Procedure cliniche e diagnostiche RX
Procedure cliniche e diagnostiche
Procedure cliniche e diagnostiche Anestesia gassosa
Procedure cliniche e diagnostiche
Procedure cliniche e diagnostiche
Procedure cliniche e diagnostiche TAC
Procedure cliniche e diagnostiche TAC
Procedure cliniche e diagnostiche
Procedure cliniche e diagnostiche
Procedure chirurgiche
Procedure chirurgiche Controllo rx posizionamento chiodo centromidollare
Degenza e recupero
Riabilitazione
Riabilitazione
Inanellamento
Inanellamento
Liberazione REGIONE CAMPANIA Luoghi di liberazione
Liberazione
Procedure diagnostiche Esame necroscopico
Esame necroscopico Ferita da arma da fuoco
Errori di gestione
Errori di gestione Uricosi e Steatosi
Massiva elmintiasi intestinale
Aspergillosi
Nodulo aspergillare
Serratospiculiasi
PARATUBERCOLOSI
Legge n. 157/92 Art. 1. (Fauna selvatica) 1. La fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato ed è tutelata nell'interesse della comunità nazionale ed internazionale. 4. Le direttive 79/409/CEE del Consiglio del 2 aprile 1979, 85/411/CEE della Commissione del 25 luglio 1985 e 91/244/CEE della Commissione del 6 marzo 1991, con i relativi allegati, concernenti la conservazione degli uccelli selvatici, sono integralmente recepite ed attuate nei modi e nei termini previsti dalla presente legge la quale costituisce inoltre attuazione della Convenzione di Parigi del 18 ottobre 1950, resa esecutiva con legge 24 novembre 1978, n. 812, e della Convenzione di Berna del 19 settembre 1979, resa esecutiva con legge 5 agosto 1981, n. 503.