NEPAL AGGIORNAMENTO RACCOLTA FONDI E AIUTI AI TERREMOTATI



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7 settembre 2015 NEPAL AGGIORNAMENTO RACCOLTA FONDI E AIUTI AI TERREMOTATI Torniamo ad aggiornarvi sulla raccolta e l impiego degli aiuti per i terremotati in Nepal. Noi infatti in Italia chi più chi meno siamo andati in vacanza, ma in Nepal non c è stata interruzione nelle attività di soccorso. Sui nostri media nessuno parla più del terremoto, una volta terminata la prima fase di emergenza, ma il lavoro non è finito, anzi. Si è aperta la lunga e difficile fase della ricostruzione. La nostra raccolta fondi è terminata, con un risultato molto positivo: 117.435 Euro. I trasferimenti in Nepal hanno raggiunto ad oggi la cifra di 112.000 Euro. Ancora una volta si è dimostrata la grande sensibilità e generosità dei nostri sostenitori, nonostante questo periodo di difficoltà economiche per molte famiglie. Abbiamo ricevuto anche un sostanzioso assegno da Caritas Italiana, che ha voluto contribuire con 20.000 Euro all azione di soccorso organizzata da Gonesa. La maggior parte dei fondi raccolti nelle parrocchie di tutta Italia domenica 17 maggio sarà trasferita e gestita da Caritas Nepal, ma i responsabili di Caritas Italiana, informati della presenza e dell impegno del VISPE in Nepal, hanno voluto conoscere il nostro programma di aiuti e contribuire concretamente alla sua realizzazione. Gli inviati della Caritas hanno anche incontrato a Kathmandu i responsabili di Gonesa. Siamo andati molto vicini all obiettivo che ci eravamo dati di raccogliere 120.000 Euro, dei quali 20.000 sono serviti ai primi soccorsi e 100.000 erano previsti per sostenere il ritorno a scuola di 2.000 studenti. Grazie al risparmio ottenuto da Gonesa sull acquisto dei materiale scolastici, gli studenti aiutati sono stati più di 2.000, e sono avanzati ancora fondi che abbiamo insieme deciso di spendere per lavori di riparazione di alcune scuole e di alcune case lesionate appartenenti a famiglie particolarmente povere. Non abbiamo ancora il rendiconto finale delle operazioni, e ci ripromettiamo di informarvi una volta ricevuti tutti i dati. All inizio di ottobre andrà in Nepal per una breve visita il nostro Presidente, Agostino Fedeli, e non mancherà di visitare le aree colpite dal terremoto ed incontrare gli studenti e le comunità che sono state aiutate con i fondi raccolti in Italia. 25 giugno 2015 NEPAL VISPE E GONESA PER LA RIPRESA DELLE ATTIVITA SCOLASTICHE - aggiornamento Abbiamo dato avvio, attraverso gli amici di Gonesa, alla distribuzione di Kit scolastici per aiutare il ritorno a scuola di 2000 studenti nelle zone terremotate.

Da quando abbiamo attivato la raccolta fondi per la prima emergenza e poi per sostenere l avvio dell anno scolastico, abbiamo raccolto euro 68.603,00 (al 17/06/2015) e trasferito in Nepal, sino ad oggi, euro 50.000,00. Rringraziamo di cuore tutti i sostenitori e tutte le persone che vorranno contribuire in futuro ad aiutare la gioventù nepalese a ritornare ad una vita normale. Si, perché l azione di sostenere il ritorno a scuola di 2000 studenti è appena iniziata e tanto rimane ancora da fare. 400 ragazzi hanno già ricevuto in dono il kit composto da tutto quanto serve per iniziare la scuola: zaino, camicia, pantaloni o gonna, maglione, calze, maglietta, biro, matite, quaderni, scarpe L equipaggiamento varia a seconda della classe che lo studente frequenta.

In alcuni casi si è intervenuti anche con donazioni alle scuola di equipaggiamento sportivo, lamiere per i tetti, teloni per creare delle scuola provvisorie.

Il sorriso di questa ragazzina ripaga tutti noi dello sforzo che stiamo compiendo e nello stesso modo ci stimola a proseguire sulla strada intrapresa. Per sostenere l iniziativa: - Conto Corrente Postale n 19975200 (iban IT66H0760101600000019975200) - Conto Corrente Bancario alla Banca Monte dei Paschi di Siena Ag. Locate Triulzi (MI) IBAN IT84X0103033290000001079279 - BIC/swift PASCITM1657 - Paypal http://www.vispe.it/index.php?page=donazione-libera&hl=it Ricordati di specificare la causale EMERGENZA TERREMOTO NEPAL. Se contribuisci via banca comunicaci via mail info@vispe.it o telefonicamente 02/90096317 i tuoi dati anagrafici per l'emissione della ricevuta valida ai fini fiscali.

19 maggio 2015 NEPAL VISPE E GONESA PER LA RIPRESA DELLE ATTIVITA SCOLASTICHE Il bilancio del terremoto del 25 aprile in Nepal, aggravato dalla scossa meno potente ma pure dagli effetti molto gravi del 12 maggio, è salito purtroppo a oltre 8.500 morti. A completare un quadro sommario della tragedia nepalese, sono quasi 500.000 le abitazioni distrutte e 300.000 quelle danneggiate in misura più o meno grave. Un bilancio che, come per le operazioni di soccorso, è reso precario anche a causa delle continue scosse di assestamento, 240 delle quali di magnitudine superiore al 4º grado nelle tre settimane successive alla scossa principale. I nostri amici di GONESA hanno esaurito la fase di primo soccorso. Con i primi 20.000 inviati dall Italia, hanno distribuito cibo e prestato assistenza ai feriti negli ospedali, hanno acquistato e portato nei villaggi semidistrutti di montagna tende, coperte, cerate, abiti, scarpe, e derrate alimentari. Secondo le indicazioni ricevute nelle riunioni del coordinamento degli aiuti, hanno raggiunto e assistito villaggi in montagna in alcuni dei distretti più colpiti: Dhading (200 famiglie), Gorkha (25 famiglie), Kaski (63) Parbat (250) e Syanja (13). Esaurita questa prima fase, si apre ora il lungo e difficile percorso della ricostruzione, del ritorno per quanto possibile alla vita normale. Insieme alle case sono andati distrutti molti edifici pubblici, tra i quali le scuole. Secondo un rapporto del ministero dell istruzione del Nepal, 12.550 aule di scuola sono andate completamente distrutte. Altre 11.000 aule presentano gravi lesioni strutturali oppure hanno subito danni minori. Nei giorni delle

scosse più forti le scuole erano chiuse, perché era periodo di vacanza. In Nepal l anno scolastico comincia il 15 maggio ma il governo del Nepal ha rinviato la data di riapertura delle sue scuole alla fine del mese. E improbabile che tutte le scuole possano riaprire a causa delle strutture distrutte e inagibili, ma è stato attivato un grande sforzo per riuscire a riprendere l insegnamento, sia pure in strutture di fortuna. GONESA, che negli anni di lavoro con il VISPE si è guadagnata una solida reputazione nel campo dell istruzione, è stata invitata dal DEO di Pokhara (District Education Office) a concentrare l impegno verso la riapertura delle scuole. Si tratta infatti di un segno concreto di ripresa, di ritorno alla normalità, una iniezione di speranza rivolta in particolare ai giovani. Ma nelle aree più colpite, i ragazzi hanno perso tutto nel crollo delle loro case. Servono nuovi libri, quaderni, penne, matite, zainetto e la divisa (camicia, maglione, gonna o pantalone) che nella cultura locale si associa indissolubilmente alla frequenza scolastica. Un kit completo varia da classe a classe, dalla prima alla undicesima, ma mediamente richiede una spesa equivalente a circa 50 Euro per studente.

Il DEO ha proposto a GONESA di sostenere il ritorno a scuola per 2000 studenti e loro entusiasti e fiduciosi - hanno girato a noi e a un altra ONG internazionale la richiesta dei fondi necessari. Si tratta di un impegno considerevole, ma non impossibile. La risposta dei nostri sostenitori in Italia è stata finora pronta e generosa, permettendoci di coprire rapidamente il primo invio di 20.000 Euro e di raccogliere altri 30.000 Euro circa. Rinnoviamo quindi l appello a tutti per proseguire la raccolta, con questo nuovo obiettivo. Come sempre garantiamo informazione e trasparenza sull invio e l impiego dei fondi, di tutti i fondi raccolti, perché nulla sarà trattenuto in Italia per le spese di gestione.

7 maggio 2015 Le sorelle Lella e Seve sono appena rientrate a Bharoul, dopo aver constatato che gli amici di Gonesa sono ben organizzati e si muovono con sollecitudine e perizia in coordinamento con le Autorità civili e le altre organizzazioni di servizio sociale presenti sul territorio. Con i fondi ricevuti, hanno procurato velocemente e distribuito ai terremotati riso e teloni di plastica di buona qualità. I soccorsi sono coordinati dal DCO (Chief District Officer corrispondente al nostro Prefetto). Le sorelle sono rimaste impressionate dalla grande e diffusa mobilitazione di solidarietà che ha coinvolto tutti: enti pubblici e privati, e tante tante persone. personale di Gonesa impegnato nella distribuzione d'aiuti Mercoledì sono state in un villaggio di montagna, sopra a Pokhara, dove hanno trovato molte case danneggiate e inagibili. Le case di montagna sono fragili, costruite in pietre a secco ed hanno il tetto di beole. I crolli hanno ferito e sepolto molte persone. Un tentativo di andare nella zona di Gorkha con Ram è fallito perché non hanno trovato un auto adatta. In quell area ci sono molti villaggi distrutti al 90%. Vi sono ancora villaggi di montagna isolati. Solo gli elicotteri possono raggiungerli, evacuando i feriti e portando alimenti. Il primo contributo inviato di euro 20.000,00 è già stato impiegato quasi tutto. Ram Subedi di Gonesa sta preparando il rendiconto e nuove proposte di aiuto. Nel frattempo la raccolta fondi in Italia ha già coperto questo primo stanziamento.

L asilo della comunità di Ratopairo, che ha avuto distrutto il serbatoio dell acqua potabile, è stato chiuso per precauzione. E costruito sul ciglio di un dirupo che si è mosso con le scosse e minaccia di franare. Si susseguono ancora le scosse di assestamento. Domenica ce n è stata una forte (5.1), sentita distintamente a Pokhara. Una frana causata da questa scossa nella zona di Gorkha ha sepolto 25 persone. Si parla di riunire la gente dei villaggi in campi di raccolta, ma loro preferiscono restare accanto alle loro case. I prezzi dei generi di prima necessità stanno crescendo per la penuria e la speculazione. A Bharoul è stata fatta una raccolta di soldi e teloni, che sono stati messi a disposizione della Caritas. Le sorelle sono state contattate dall ambasciatrice italiana che ha offerto loro il rimpatrio gratuito. No grazie è stata la risposta. Continuiamo a lavorare! Anche la raccolta fondi continua, perché terminata l emergenza bisognerà aiutare nella ricostruzione. Se contribuisci (o hai contribuito) via banca comunicaci via mail info@vispe.it o telefonicamente 02/90096317 i tuoi dati anagrafici per l'emissione della ricevuta valida ai fini fiscali. Sorella Lella all'ospedale di Pokhara con una vittima del terremoto

3 maggio 2015 sorella Lella e Seve da Pokhara Ciao a tutti! Siamo nell'ufficio di Gonesa e approfitto per mandare due righe. Siamo arrivate venerdì mattina alle 6,30 e, dopo essere passate dall'albergo a lasciare i bagagli, siamo andate a piedi all'ufficio di Gonesa, non ricordandoci che era il 1 maggio e quindi vacanza. Dopo un po' di attesa è arrivato Ram. Abbiamo scambiato qualche parola e poi lui è andato a un meeting e noi abbiamo raggiunto in taxi Sunita (l infermiera) che era all'ospedale FEWA CITY, dove erano ricoverate 16 persone, tutte provenienti da villaggi intorno a Gorkha. Torniamo indietro un attimo: Ram ci diceva che erano stati a Gorkha e che stavano cercando riso battuto e riso normale da portare alle famiglie ma non si trovava. Dopo circa 20 minuti ha telefonato Pradip (l amministratore) dicendo che l aveva trovato a Chitwan e chiedeva conferma per comperarlo. Arrivate al Fewa City Sunita ci ha accompagnato al reparto, dove abbiamo incontrato le persone ricoverate. Un bambino di 9 anni che si è salvato perché' la mamma, quando ha sentito la scossa di terremoto, lo ha letteralmente scaraventato fuori di casa. Lei è rimasta uccisa dalle macerie, mentre il bambino ha riportato una ferita al volto, ma è ancora vivo. Un altro bimbo di 11 mesi è stato salvato dalla mamma che ha fatto scudo con il proprio corpo. Lei è rimasta schiacciata ad una gamba; adesso sono tutti e due ricoverati in ospedale. Poi una vecchietta che è stata soccorsa da dei ragazzi del suo villaggio che l'hanno estratta dalle macerie, dopo aver sentito le sue grida. Qui a Pokhara non ci sono segni di crolli, sembra che non sia successo niente. Tutti i feriti, tranne due leggeri, sono della zona di Gorkha. Tutte le persone che abbiamo incontrato ci dicono che i loro villaggi sono stati completamente distrutti e, purtroppo, molti non sono raggiungibili. Oggi Ram, con due trattori è andato a consegnare tende, riso e riso battuto. Ieri siamo state al Gandaki Hospital dove sono ricoverate altre 20/25 persone sempre di Gorkha e dintorni. Anche oggi siamo tornate con Sunita al Fewa City per dare la colazione prima e il pranzo, più tardi. Nell'intervallo siamo andate al Gandaki Medical Hospital dove ci sono ricoverate altre 56 persone sempre di Gorkha. I casi sono tanti e molti fanno pena. Oggi una giovane mamma, che aveva vicino la sua piccolina di circa 1 anno, ci diceva che il bimbo più grande, di tre anni, era rimasto ucciso. Quasi tutti si chiedono, dopo la dimissione dall'ospedale, dove andranno. Qui a Pokhara i nepalesi si stanno riscattando: la solidarietà è tanta. Le Associazioni presenti sul territorio si sono messe d'accordo e a turno coprono la distribuzione del cibo negli ospedali. Alcuni hanno procurato stampelle, altri lenzuola, altri vestiti. Molta gente, a titolo personale, arriva al tavolo, che è stato posto all'entrata degli ospedali per dare una mano a chi cerca i parenti o vuole aiutare, consegnando cibo e vestiti. Non accettano vestiti usati. Ieri è arrivata un'auto con una decina di ragazzini che, autotassandosi, avevano comperato biscotti e succhi di frutta per le vittime. Monica (Gentile) diceva ieri sera che magari, nella disgrazia, i nepalesi capiranno che non ci sono differenze di casta e di etnia e che sono tutti nepalesi e basta. Diceva anche che adesso, nell'emergenza, tanti si danno da fare ma il peggio arriverà poi, quando si dovrà ricostruire e serviranno tanti soldi. Vedremo di sentirci i prossimi giorni. Ciao, un abbraccio a tutti, Seve e Lella

Aggiungiamo il testo di una mail ricevuta da Ram Subedi, il responsabile di GONESA In questi giorni siamo molto impegnati per le vittime del terremoto. Oggi abbiamo distribuito più di 100 tende fuori di Pokhara. Le sorelle sono impegnate a prendersi cura delle gente e dare aiuto. Domani andremo a distribuire 350 tende e 350 sacchi di riso (da 25 kg) e 350 sacchi di riso battuto (da 20 kg) per 250 vittime dei distretti di Lamjung e Dhading. Questa è la situazione del Nepal colpito dal terremoto. I morti sono oltre 7000 e questo numero aumenta di giorno in giorno. Secondo le informazioni ONU, sono 8 milioni le persone colpite dal terremoto (un terzo della popolazione totale - AC) 12.000 persone sono ferite; 265.000 le case danneggiate e tra queste 131.000 completamente distrutte. Ancora oggi molte persone sono disperse e le squadre di soccorso le stanno cercando. In 12 distretti l 80% delle scuole sono danneggiate. Ora i bambini hanno bisogno di libri, quaderni e vestiti. Vi invierò regolarmente i dati aggiornati. Grazie per quello che fate per la nostra gente. Ram Subedi 29/04/2015 Abbiamo ricevuto stamattina le seguenti informazioni da Gonesa, nostro partner nepalese a Pokhara. I dati più recenti parlano di 5.250 morti accertati, 10.500 feriti e 8.500.000 persone colpite dal terremoto (30% delle popolazione). Il numero dei morti è destinato a crescere proseguendo il lavoro di soccorso. Ieri notte le squadre hanno estratto vive 4 persone dopo 84 ore. Adesso il lavoro di soccorso procede più rapidamente grazie alle squadre nepalesi e straniere. Almeno 31 distretti (su 75) sono stati colpiti e in questi le case distrutte vanno dal 15 al 90%. La situazione nella valle di Kathmandu è complicata dalla densità degli abitanti e dalla cattiva amministrazione degli insediamenti, rendendo più lento e difficile il soccorso. In questo scenario, il Nepal torna indietro di almeno 10 anni. Oggi si riunirà il Board di Gonesa insieme ai consiglieri anziani per condividere le informazioni e mettere a punto un dettagliato piano di azione. Tutto il personale di Gonesa ha annunciato di voler devolvere due giorni di stipendio per le vittime del terremoto. Fanno 40.000 Rs (circa 400 ). Da lunedì abbiamo iniziato a distribuire cibo ai feriti in ospedale e procurare medicinali e tende per i senzatetto. Da domani il nostro lavoro per i terremotati proseguirà più velocemente. Ecco le prime necessità: SN Voci di spesa Unità Unitario Total in Rs. 1 Tende in plastica (indiane) 500 2000 1.000.000 2 Supporto medico all ospedale regionale 200.000 3 Cibo e altri aiuti per I feriti ricoverati 100.000 4 Ricostruzione serbatoio acqua a Rato pairo 1 150.000 5 Alimenti per le vittime nei villaggi 600.000 6 Trasporti e altre spese 50.000 totale 2.100.000 La priorità indicata al n 1 sono le tende per i senzatetto, la seconda gli alimenti.

Al cambio attuale il totale richiesto è di circa 20.000. Per questo primo importo abbiamo già ordinato il trasferimento, anticipando i fondi. Cominciano ad arrivare le prime offerte dai donatori. Nelle prossime ore, due sorelle si sposteranno da Bharoul a Pokhara per affiancare gli amici di Gonesa nel servizio di emergenza. Per sostenere l emergenza: - Conto Corrente Postale n 19975200 (iban IT66H0760101600000019975200) - Conto Corrente Bancario alla Banca Monte dei Paschi di Siena Ag. Locate Triulzi (MI) IBAN IT84X0103033290000001079279 - BIC/swift PASCITM1657 - Paypal http://www.vispe.it/index.php?page=donazione-libera&hl=it Ricordati di specificare la causale EMERGENZA TERREMOTO NEPAL. Se contribuisci via banca comunicaci via mail info@vispe.it o telefonicamente 02/90096317 i tuoi dati anagrafici per l'emissione della ricevuta valida ai fini fiscali.

Lunedì 27 aprile 2015 SOS TERREMOTO NEPAL Abbiamo tutti appreso con sgomento la notizia del terremoto che ha colpito il Nepal sabato mattina. Tra sabato e domenica siamo riusciti ad entrare in contatto con tutti gli amici e conoscenti. Le Sorelle a Bharoul sono lontane dall epicentro del sisma, lo hanno sentito ma tutto si è risolto con un po di spavento. A Pokhara gli amici di GONESA, Monica Gentile e i bambini degli asili e le loro famiglie, stanno tutti bene. Non sono segnalati gravi danni a persone o cose. Anche tutti i conoscenti che abbiamo a Kathmandu, la capitale, pesantemente colpita, sono stati raggiunti e sono sani e salvi. Le scosse di assestamento si susseguono ogni ora. Nella zona di Pokhara, da GONESA ci segnalano crolli con morti e feriti nelle località e nei villaggi di montagna. I feriti vengono portati all ospedale regionale della città, dove servono alimenti, medicinali e generi di prima necessità. Anche il centro nutrizionale per bambini gestito direttamente da GONESA è stato destinato ai feriti. Abbiamo deciso di attivare subito una raccolta di fondi, da inviare subito e destinare alle prime necessità e a quelle che mano a mano diverranno più chiare. Potete utilizzare i normali canali, cioè il Conto Corrente Postale n 19975200 (iban IT66H0760101600000019975200) o il Conto Corrente Bancario alla Banca Monte dei Paschi di Siena Ag. Locate Triulzi (MI) IBAN IT84X0103033290000001079279 BIC/swift PASCITM1657, ricordando di specificare la causale EMERGENZA TERREMOTO NEPAL. Manterremo tutti informati degli sviluppi nei prossimi giorni.