=. Il vettore non è della forma λ, dunque non è un. 2. Il vettore 8 2 non è della forma λ 1

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Parte 7. Autovettori e autovalori

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a.a. 2005-2006 Esercizi. Autovalori e autovettori. Soluzioni. Sia A = e sia x =. Dire se x è autovettore di A. Se si dire per quale 8 autovalore. Sol. Si ha =. Il vettore non è della forma λ dunque 8 29 29 non è un autovettore di A. 2. Sia A = 6 7 7 e sia x = 2. Dire se x è autovettore di A. Se si dire per quale 5 6 5 autovalore. Sol. Si ha 6 7 7 2 = 8 2. Il vettore 8 2 non è della forma λ 2 dunque 5 6 5 2 2 2 non è un autovettore dia.. Sia A = 6. determinare quali dei seguenti vettori sono autovettori di A: 5 2 6 5 2 0 8. 5 Far vedere che 7 è autovalore di A e determinare l autospazio corrispondente. 6 6 6 6 Sol. Si ha = =. Il vettore è un autovettore dia di 5 2 5 20 5 5 autovalore. 6 9 9 =. Il vettore non è della forma λ dunque non è un 5 2 autovettore dia. 6 7 = = 7. Il vettore è un autovettore dia di autovalore 7. 5 2 7 2 6 6 2 Si ha = 2. Poiché è un autovettore di A lo è anche (con lo stesso 0 ( 5 ) ( 5 ) 0 8 6 8 autovalore). Infine = e dunque anche è un autovettore di A. 5 5 5 Abbiamo già scopreto che 7 è un autovalore di A in quanto è un autovettore di autovalore 7. 6 6 Un altro modo di dimostrare che 7 è un autovalore di A è calcolare det(a 7Id) = det = 0. 2 Il 7-autospazio di A è ker(a 7Id). Per determinarlo dobbiamo risolvere il sistema { 6x + 6y = 0 x + 2y = 0

la cui soluzione è x = t y t R e dunque il 7-autospazio di A è span. Senza calcoli trovare un autovalore di A = 2 2. 2 {}. Sol. La matrice A ha due righe uguali dunque det A = 0. Ma allora det(a 0 Id) = 0 ovvero λ = 0 è un autovalore di A. 5. Senza calcoli trovare un autovalore λ di A = indipendenti in V λ. 5 5 5 5 5 5 e due autovettori linearmente 5 5 5 Sol. La matrice A ha due righe uguali dunque det A = 0. Ma allora det(a 0 Id) = 0 ovvero λ = 0 è un autovalore di A. Per determinare V 0 dobbiamo rosolvere il sistema lineare omogeneo { 5x + 5y + 5z = 0 5x + 5y + 5z = 0 5x + 5y + 5z = 0 la cui soluzione è x y = a 0 +b 0 a b R. Due autovettori linearmente indipendenti z in V 0 sono 0 e 0. 6. Sia A una matrice e sia x un autovettore di A di autovalore λ. Calcolare A 2 x A x A n x. Sol. Per definizione di autovettore di autovalore λ si ha Ax = λx da cui A 2 x = A(Ax) = A(λx) = λax = λ 2 x. Allo stesso modo A x = λ x e A n x = λ n x. 7. Data A = 6 0 5 dire se λ = 5 è autovalore di A. 2 2 6 Sol. Calcoliamo det(a 5Id) = det 5 5 = det 0 2 = 6 = 0 0 2 2 0 8 Dunque λ = 5 non è un autovalore di A. 8. Calcolare i polinomi caratteristici delle matrici A = 0 0 0 0 0 0 0 B =. 0 0 0 0 0 0 2

Sol. Si ha P A (λ) = det(a λid) = det λ 0 0 λ 0 = ( λ). 0 0 λ λ 0 0 0 λ 0 P B (λ) = det(b λid) = det 0 λ 0 0 0 λ = ( λ) det λ 0 λ 0 det 0 0 λ 0 0 0 λ λ 0 = ( λ) 2 λ λ det det λ λ = (( λ) 2 λ ) det = (( λ) 2 ) 2 = λ 2 (λ 2) 2 λ 9. Calcolare gli autovalori λ R delle seguenti matrici. Determinare gli autovettori corrispondenti. Dire quali matrici sono diagonalizzabili. (i) (ii) Sol. (i) Si ha 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 det (iii) 5 (iv) λ 0 0 λ 0 = ( λ). 0 0 λ 2 0 0 2 La matrice ha pertanto l unico autovalore λ = con molteplicità algebrica. geometrica dell autovalore è dim(v ) = dim ker 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 = dim ker 0 0 0 0 0 = rango 0 0 0 0 0 = 2 0 0 0 0 0 0 La molteplicità La molteplicità geometrica dell autovalore è minore della sua molteplicità algebrica: la matrice non è diagonalizzabile. Gli -autovettori si ottengono risolvendo il sistema { z = 0 0 = 0 0 = 0

dunque una base per V è 0 0. 0 0 (ii) Si ha λ det = λ 2 + 5 λ La matrice non ha autovalori reali: non è diagonalizzabile. Ovviamente non essendoci autovalori reali non ci sono neppure autovettori. (iii) Si ha det λ 0 0 λ 0 = ( λ) 2 ( λ). 0 0 λ La matrice ha pertanto due autovalori: l autovalore λ = con molteplicità algebrica 2 e l autovalore λ = con molteplicità algebrica. La molteplicità geometrica dell autovalore λ = è necessariamente uguale alla sua molteplicità algebrica in quanto per ogni autovalore vale molteplicità geometrica(λ) molteplicità algebrica(λ) La molteplicità geometrica dell autovalore è invece dim(v ) = dim ker 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 = dim ker 0 0 0 0 0 0 0 2 = rango 0 0 0 0 0 0 0 2 = 2 Anche la molteplicità geometrica dell autovalore è uguale alla sua molteplicità algebrica: matrice è diagonalizzabile. I -autovettori sono gli elementi di ker 0 0 0 0 0 0 0 0 = ker 0 0 0 0 0 0 0 0 0 la e si ottengono pertanto risolvendo il sistema { x z = 0 y = 0 0 = 0 da cui si vede facilmente che una base per V è costituita dal vettore -autovettori si ottengono risolvendo il sistema { z = 0 0 = 0 2z = 0 0. Analogamente gli

dunque una base per V è 0 0. 0 0 0. Dire quale delle seguenti matrici è diagonalizzabile spiegando perché: A = 7 0 0 8 0 B = 0 6 C = 0 0 0 0 2 5 D = 0 0 0 0 0. 5 2 0 0 0 0 0 Sol. Si tratta in tutti i casi di matrici triangolari dunque i loro autovalori sono semplicemente gli elementi sulla diagonale. Ne segue che le matrici A C e D avendo autovalori distinti sono diagonalizzabili (la molteplicità algebrica di ogni autovalore è uguale ad uno e dunque coincide necessariamente con la sua molteplicità geometrica vedi l esercizio precedente). La matrice B ha invece un autovalore di molteplicità algebrica 2 (si tratta dell autovalore ). Per stabilire se B è diagonalizzabile o meno dobbiamo pertanto determinare la molteplicità geometrica dell autovalore. Si ha dim V = dim ker 0 6 0 0 0 0 0 = dim ker 0 0 6 0 0 0 0 0 0 0 = rango 0 0 6 = 0 0 La molteplicità geometrica dell autovalore λ = è pertanto minore della sua molteplicità algebrica: la matrice B non è diagonalizzabile.. Calcolare il polinomio caratteristico della matrice M =. Sol. Il rango della matrice M è uno; dunque λ = 0 è autovalore dell applicazione lineare L M e la dimensione dell autospazio V 0 = ker L M è. Pertanto la molteplicità algebrica dell autovalore λ = 0 è almeno. Dal fatto che la matrice ha ordine 5 dispari anche il quinto autovalore è reale e coincide con la traccia di M. Dunque il polinomio caratteristico di M è dato da P λ (M) = λ (λ 20). 2. Sia A la matrice 6 6 5

(i) Far vedere che λ = 2 è autovalore di A. Determinare la dimensione dell autospazio corrispondente. (ii) Determinare il polinomio caratteristico di A. Sol. (i) Si ha det(a 2Id) = det = 0 dunque λ = 2 è un autovalore di A. L autospazio corrispondente è determinato dall unica equazione x + x 2 + x + x + x 5 + x 6 = 0 (ripetuta sei volte) ha pertanto dimensione 6 = 5. (ii) La molteplicità algebrica dell autovalore λ = 2 è almeno 5. Il sesto autovalore è necessariamente reale ed è dato da traccia(m) 5 2 = 8 0 = 8. Dunque il polinomio caratteristico di A è dato da P λ (A) = (λ 2) 5 (λ 8).. Determinare se le seguenti matrici sono coniugate: A = 0 0 B = 0 0 0. 0 2 0 0 2 Sol. Due matrici sono simili se e solo se hanno identici polinomi caratteristici e per ogni autovalore λ la molteplicità geometrica di λ relativamente alla prima matrice coincide col la sua molteplicità geometrica relativamente alla seconda matrice. In questo caso si ha P A (λ) = det P B (λ) = det λ 0 0 λ = ( λ) 2 (2 λ) 0 2 λ λ 0 0 λ 0 = ( λ) 2 (2 λ) 0 0 2 λ Dunque P A (λ) = P B (λ). Per quanto riguarda l autovalore λ = 2 questo ha molteplicità geometrica sia per A che per B. Per quanto riguarda l autovalore λ = abbiamo dim ker(a Id) = dim ker 0 0 0 0 = rango 0 0 0 0 = 2 0 0 dim ker(b Id) = dim ker 0 0 0 0 0 = rango 0 0 0 0 0 = 0 0 0 0 6

Dunque A e B non sono coniugate. In particolare A è diagonalizzabile mentre B non lo è.. Determinare se le seguenti coppie di matrici sono coniugate: A = B = A = 0 2 0 B = 0. 0 Sol. Per quanto riguarda la prima coppia di matrici si ha λ P A (λ) = det = λ 2 λ + λ λ P B (λ) = det = λ 2 λ + 2 λ Dunque P A (λ) P B (λ): le matrici A e B non sonoconiugate. Per quanto riguarda la seconda coppia di matrici si può osservare che l unica matrice simile alla matrice identità è la matrice identità stessa (dimostrarlo). Altrimenti si può osservare che P A (λ) = ( λ) 2 = P B (λ) ma che l autovalore ha molteplicità geometrica uguale ad relativamente ad A ed uguale a 2 relativamente a B. 5. Per ognuna delle seguenti matrici simmetriche calcolare gli autovalori e una base di autovettori: 6 2 5 /2 7 A = B = C = D =. 2 9 5 /2 5/ Sol. 6 λ 2 det(a λid) = det = (λ 5)(λ 0) 2 9 λ Ne segue che gli autovalori di A sono {5 0}. Per determinare una base di autovettori basta {} 2 V 5 = ker(a 5Id) = ker 2 {} 2 V 0 = ker(a 0Id) = ker 2 2 Riassumendo una base di R 2 formata da autovettori di A è { } B A = 2 Per la seconda matrice si ha: 5 λ det(b λid) = det = (λ + 8)(λ 8) 5 λ Ne segue che gli autovalori di B sono { 8 8}. Per determinare una base di autovettori basta {} V 8 = ker(b + 8Id) = ker 7

{} V 8 = ker(b 8Id) = ker Riassumendo una base di R 2 formata da autovettori di B è Per la terza matrice si ha: B B = det(c λid) = det { } λ /2 = (λ /2 λ 2 )(λ 2 ) Ne segue che gli autovalori di C sono {/2 /2}. Per determinare una base di autovettori basta V /2 = ker(c {} /2 /2 2 Id) = ker /2 /2 V /2 = ker(c {} /2 /2 2 Id) = ker /2 /2 Riassumendo una base di R 2 formata da autovettori di C è Per la quarta matrice si ha: B C = { } 7 λ det(d λid) = det = (λ )(λ 2 5/ λ ) Ne segue che gli autovalori di D sono { 2/}. Per determinare una base di autovettori basta {} 6 V = ker(d Id) = ker 2/ V 2/ = ker(d 2 ( / Id) = ker ) 6 Riassumendo una base di R 2 formata da autovettori di D è B D = { } {} 6. Per ognuna delle seguenti matrici simmetriche calcolare gli autovalori e una base di autovettori: A = 0 B = 0. 0 0 8

Sol. det(a λid) = det ( λ = ( λ) det λ λ 0 λ 0 λ ) det ( 0 λ = ( λ)(λ 2 + λ ) 9( λ) = ( λ)(λ )(λ + ) Ne segue che gli autovalori di A sono { }. Per determinare una base di autovettori basta V = ker(a Id) = ker 0 0 0 0 La soluzione del sistema { y = 0 x y z = 0 y = 0 è x y z = t 0. Il vettore 0 è pertanto una base di V. V = ker(a Id) = ker 0 5 0 La soluzione del sistema { x + y = 0 x 5y z = 0 y 2z = 0 è x y z = t 2. Il vettore 2 è pertanto una base di V. V = ker(a + Id) = ker 5 0 2 0 5 La soluzione del sistema { 5x + y = 0 x + 2y z = 0 y + 5z = 0 è x y = t 5. Il vettore 5 è pertanto una base di V. Riassumendo una base di R z formata da autovettori di A è B A = 0 2 5 9 )

Per la matrice B si porocede in modo del tutto analogo: det(b λid) = det λ λ 0 0 λ λ = det + ( λ) det 0 λ λ = 9( λ) + ( λ)(λ 2 2λ 5) = ( λ)(λ 6)(λ + ) Ne segue che gli autovalori di B sono { 6 }. Per determinare una base di autovettori basta V = ker(b Id) = ker 0 0 0 0 0 La soluzione del sistema { y + z = 0 x = 0 x = 0 è x y z = t 0. Il vettore 0 è pertanto una base di V. V 6 = ker(b 6Id) = ker La soluzione del sistema { 5x + y + z = 0 x 5y = 0 x 5z = 0 è x y z = t 5. Il vettore 5 5 5 0 0 5 è pertanto una base di V 6. V = ker(b + Id) = ker 5 5 0 0 5 La soluzione del sistema { 5x + y + z = 0 x + 5y = 0 x + 5z = 0 è x y = t 5. Il vettore 5 è pertanto una base di V. Riassumendo una base di R z formata da autovettori di B è B B = 0 5 5 0

2 7. Sia A =. Calcolare A 0 00. Sol. Osserviamo innanzi tutto che A è diagonalizzabile avendo due autovalori distinti (infatti A è una matrice triangolare e dunque i suoi autovalori sono gli elementi che si trovano sulla diagonale). Per detrerminaare una base di R 2 formata da autovettori di A dobbiamo fornire una base per ogni autospazio. Si ha: {} 0 V 2 = ker(a 2Id) = ker 0 0 {} V = ker(a + 2Id) = ker 0 0 { } Indichiamo con B la base di R 2 data da. Se indichiamo con ϕ l applicazione 0 lineare rappresentata dalla matrice A rispetto alla base canonica quanto ottenuto finora significa che la matrice che rappresenta l applicazione lineare ( ϕ rispetto ) alla base B (sia in partenza che in 2 0 0 arrivo) è la matrice diagonale D = = 2. Dunque 0 0 A = D 0 0 da cui A 00 = D 00 = 0 0 00 = 2 00 0 = 0 0 0 = 2 00 ( 0 ) ( 0 0 ) ( = 2 00 0 0 ) = 2 00 ( 0 0 ) ( ) 0 (tanto per non lasciarvi la curiosità 2 00 = 2676506002282290967020576).