C O M U N E D I D O L O

Documenti analoghi
IL SINDACO. Venezia, 16 giugno 2016 Prot. n / Ordinanza n. 363/2016 OGGETTO:

COMUNE DI VIGONOVO Città Metropolitana di Venezia

CITTÀ DI SPINEA CITTA METROPOLITANA DI VENEZIA

SETTORE GESTIONE DEL TERRITORIO: UFFICIO SUAP ORDINANZA N. 92 DEL 11/5/2017

Ordinanza n. 117 del

copia informatica corrispondente all'originale dell'atto formatosi digitalmente

COMUNE DI MIRANO Provincia di Venezia

COMUNE DI MIRA. Città d Arte Provincia di Venezia

COMUNE DI ODERZO Città Archeologica (Provincia di Treviso)

Comune di San Giovanni in Marignano Provincia di Rimini IL SINDACO

COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO

Servizi per le imprese. UOC Commercio. Ordinanza del Sindaco n. 861 del 10/08/2017

ORDINANZA DEL SINDACO. Numero: 2018/00204 Del: 03/07/2018 Esecutiva da: 03/07/2018 Proponente: Direzione Attività Economiche e Turismo

COMUNE DI PESARO U.O. Attività Economiche

Comune di SAN PIETRO IN CASALE. Provincia di Bologna. Ufficio del Sindaco ORDINANZA SINDACO. N. 23 del 15 dicembre 2016

ORDINANZA DEL SINDACO

VERBALE DI DELIBERAZIONE della GIUNTA COMUNALE n. 105 del 19 OTTOBRE 2015

Attività Produttive e Commercio

C I T TA DI GRANAROLO DELL E M I L I A

IL SINDACO. Preso atto che da detta relazione emerge che:

Verbale di deliberazione del Consiglio Comunale

ORDINANZA N. 247 DEL (RETTIFICATA DA ORDINANZA N. 282 DEL )

CITTÀ DI PIOSSASCO CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO SERVIZIO FUNZIONAMENTO INTERNO SEGRETERIA DEL SINDACO ORDINANZA SINDACALE N. 3/2017 DEL 01/02/2017

Comune di Cattolica. PEC: SINDACO

Città metropolitana di Torino

CITTÀ DI MONSELICE. ORDINANZA N. 221 Monselice,

Comune di Bassano del Grappa

COMUNE DI NOVARA AREA SICUREZZA DEL CITTADINO POLIZIA AMMINISTRATIVA SERVIZIO POLIZIA MUNICIPALE COMMERCIO

COMUNE DI ISTRANA Provincia di Treviso Via S.Pio X, 15 C.A.P ISTRANA C.F P. Iva

COMUNE DI SANT'AMBROGIO DI VALPOLICELLA Provincia di Verona

COMUNE DI SOMMACAMPAGNA

COMUNE DI FORLÌ SERVIZIO SVILUPPO ECONOMICO. ORDINANZA SINDACALE N. 5 del 16/01/2018

Comune di Ponzano Veneto Provincia di Treviso

CITTA DI GRAVELLONA TOCE

Comune di Cerveteri Provincia di Roma

CITTÀ DI ALGHERO Provincia di Sassari SINDACO

Prot. 992 Morgano, Lì 08 febbraio 2016 ORDINANZA. N. 7/2016

REGOLAMENTO DEL GIOCO D AZZARDO LECITO E MISURE DI PREVENZIONE E CONTRASTO ALLE DIPENDENZE DA GIOCO D AZZARDO PATOLOGICO (GAP)

COMUNE DI TORREBELVICINO

COMUNE DI NOLE Città Metropolitana di Torino

ORDINANZA N. 170 del 01/09/2017

MOZIONE MOZIONE: DISCIPLINA DEGLI ORARI PER L'ESERCIZIO DELLE ATTIVITÀ DI GIOCO LECITO SUL TERRITORIO COMUNALE

COMUNE DI OULX (PROVINCIA DI TORINO)

Decreto Direttoriale 18 gennaio 2007 (1)

Abrogato dall'art., 4 del Decreto Direttoriale 18 gennaio 2007

TRA. il gioco d azzardo risulta un fenomeno in notevole espansione e ad esso si correla spesso quello del GAP (Gioco d Azzardo Patologico);

Comune di Lombriasco Città Metropolitana di Torino

COMUNE DI ZIANO PIACENTINO

Città di Manerbio REGOLAMENTO PER LA PREVENZIONE E IL CONTRASTO DELLE PATOLOGIE E PROBLEMATICHE LEGATE AL GIOCO D AZZARDO LECITO

MODALITA APPLICATIVE DEL DIVIETO ALLE SALE GIOCO E SALE SCOMMESSE E ALLA NUOVA INSTALLAZIONE DI APPARECCHI PER IL GIOCO D AZZARDO LECITO.

PESCHIERA DEL GARDA Città Turistica e d Arte

COMUNE DI ISOLA VICENTINA Provincia di Vicenza

CITTA' DI TORINO DIREZIONE CORPO DI POLIZIA MUNICIPALE SERVIZIO ATTIVITÀ INTEGRATE Ufficio Studi e Formazione Ufficio Studi

Verbale di deliberazione della Giunta Comunale n. 26 del 12/02/2014

COMUNE DI NOVENTA DI PIAVE Provincia di Venezia

Città di Minerbio Provincia di Bologna

Comune di Varallo Pombia

COMUNE DI SUSEGANA Provincia di Treviso

CONSIGLIO COMUNALE DI NAPOLI. 21 dicembre 2015 PROPOSTA DI EMENDAMENTO

Città di Cantù REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE ATTIVITA RELATIVE ALL ESERCIZIO DI GIOCHI LECITI. Ai sensi della legge regionale 21 ottobre 2013 n.

COMUNE DI ARBA. Regolamento comunale per l apertura e la gestione di sale giochi

MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE - DECRETO

DELIBERAZIONE N X / 1274 Seduta del 24/01/2014

R. ORD. N. 667 DEL 17/08/2016

DISCIPLINARE PER L APERTURA E LA GESTIONE DI SALE GIOCHI

CITTA DI VARAZZE REGOLAMENTO PER L APERTURA, IL FUNZIONAMENTO DELLE SALE GIOCHI E L INSTALLAZIONE DI APPARECCHI DA GIOCO

CITTÀ DI CARBONIA Provincia del Sud Sardegna

ORDINANZA DEL SINDACO

COMUNE DI OSIO SOTTO

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica N. 873

Oggetto: Sistemi di gioco (VLT) di cui all articolo 110, comma 6, lettera b) - Autorizzazione di cui all articolo 88 T.U.L.P.S. per le sale dedicate;

COMUNE DI ODERZO. Provincia di Treviso

Comune di Marcon Città Metropolitana di Venezia Regolamento Comunale in materia di Giochi Leciti

Consiglio regionale della Toscana

ATTO N di iniziativa del Consigliere MONACELLI

Comune di Castiglione Cosentino PROVINCIA DI COSENZA Piazza Vittorio Veneto, 16 CAP Tel / Fax

Comune di Susegana Provincia di Treviso

COMUNE DI CASTROCARO TERME E TERRA DEL SOLE Provincia di Forlì Cesena

COMUNE DI PORDENONE. Ordinanza n.22 del 05/12/2017

ORDINANZA n. 4 del

Comune di BARDOLINO Provincia di VERONA

Prot. 124 Buguggiate, 05/01/2011 del 05/01/2011 Ord. n. 1 del 05/01/2011. OGGETTO: ordinanza sindacale per la disciplina relativa ai giochi leciti.

Comune di Porto Torres

COMUNE DI VIAREGGIO. Area Sviluppo Economico Sportello Unico per le Attività Produttive REGOLAMENTO PER LE ATTIVITA DI SALE GIOCHI

Regolamento comunale per l apertura e la gestione di sale giochi Adottato con deliberazione consiliare n. 22 del 25/02/2010

PITTONI, PIZZOL, PUCCIARELLI, RIPAMONTI, RIVOLTA, RUFA, SAPONARA, SAVIANE, SBRANA, SOLINAS, TESEI, TOSATO, VALLARDI, VESCOVI

Installazione apparecchi e/o congegni automatici, semiautomatici ed elettronici da intrattenimento e diver

C O M UN E D I BARI Ordinanza 2017/ /263/00059 Ripartizione Sviluppo Economico

IMPEGNI DELLA CITTÀ DI BOLZANO A TUTELA DEI GIOCATORI CON USO DI DENARO E CONTRO I RISCHI DERIVANTI DALLA DIPENDENZA PATOLOGICA

ANALISI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE PROPOSTA DALLA SCUOLA DELLE BUONE PRATICHE CON LA LEGGE REGIONALE 21 OTTOBRE 2013 N. 8 DELLA REGIONE LOMBARDIA

Comune di Modena. Il Sindaco

COMUNE DI AREZZO. Provvedimento n OGGETTO:

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

COMUNE DI GOLFO ARANCI Provincia di Sassari

COMUNE DI CAMPAGNA LUPIA PROVINCIA DI VENEZIA DEL N.5 86ED88DELTULPS/31,NONCHÉDELLAMESSAINESERCIZIO DEGLI

Transcript:

C.A.P. 30031 - Via Cairoli, 39-041.5121911 fax 041.410665 Affari Generali ORDINANZA N. 10 DEL 31/03/2017 OGGETTO: DISCIPLINA DEGLI ORARI DELLE SALE GIOCHI AUTORIZZATE EX ART. 86 ED 88 DEL TULPS/31, NONCHÉ DELLA MESSA IN ESERCIZIO DEGLI APPARECCHI AUTOMATICI DA INTRATTENIMENTO DI CUI ALL ART. 110, COMMA 6 O 7 DEL TULPS/31. Premesso che: IL SINDACO Il gioco d azzardo patologia (G.A.P.) o ludopatia è definito dall Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) malattia sociale e rientra tra i disturbi del controllo degli impulsi e ha grande affinità con le manifestazioni impulsivo-ossessive ed in particolare, con i comportamenti d abuso e dipendenza; Il giocatore spesso è vittima della propria compulsività ed è indotto a compiere condotte antigiuridiche per ottenere denaro, senza tralasciare i possibili aspetti connessi alla criminalità, quali lo sfruttamento delle situazioni di vulnerabilità per trarne enormi profitti; Il 14 luglio 2014 la Commissione Europea sui servizi del gioco d azzardo on line ha adottato una raccomandazione sui servizi di gioco d azzardo on line, che incoraggia gli stati membri a realizzate un livello elevato di protezione per i consumatori, al fine di salvaguardare la salute e ridurre al minimo gli eventuali danni economici che possono derivare dal gioco d azzardo eccessivo e compulsivo; Il D.L. 13 settembre 2012, n. 158 Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del paese mediante un più alto livello di tutela della salute, convertito in legge, con modificazioni, dall art. 1, comma 1 della Legge 87 novembre 2012, n. 189, prevede di aggiornare i livelli essenziali di assistenza (L.E.A.) con riferimento alle prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte a persone affette da ludopatia, intesa come patologia che caratterizza i soggetti affetti da sindrome da gioco con vincita in denaro, così come definito dall Organizzazione Mondiale della Sanità ; In data 25 febbraio 2016 la Prefettura di Venezia congiuntamente con alcuni Comuni della Città Metropolitana di Venezia, il Dirigente dell Ufficio Scolastico di Venezia, l Amministrazione Autonoma Monopoli di Stato di Venezia, i Direttori delle ULSS di Venezia e Provincia, la Camera di Venezia Rovigo Delta Lagunare, l ANCI Veneto, Associazioni di Categoria, ed altre Associazioni hanno firmato il Protocollo d Intesa per la prevenzione ed il contrasto del gioco illegale, la sicurezza del gioco e la tutela delle fasce deboli; Al Protocollo d Intesa di cui sopra hanno anche aderito la Questura di Venezia, il Comando Provinciale dell Arma dei Carabinieri di Venezia, il Comando Provinciale Guardia di Finanza di Venezia ed il Compartimento Polizia Posale e delle Comunicazioni per il Veneto; Il Protocollo d Intesa citato si propone varie attività a contrastare il fenomeno della ludopatia e tra queste istituire un tavolo interdirezionale di confronto al fine di procedere all individuazione degli interventi da porre in essere a tutelare le persone affette da dipendenza;

C.A.P. 30031 - Via Cairoli, 39-041.5121911 fax 041.410665 In particolare, la Prefettura, nell ambito delle attività di attuazione del predetto accordo, ha predisposto una proposta di Regolamento Comunale tipo in materia di giochi presentato in data 23 maggio 2016, così come poi modificato e sostituito con proposta del 6 ottobre 2016; Considerato che rientra tra i compiti e le funzioni del Comune individuare un sistema di prevenzione sociale e contribuire al contrasto dei fenomeni di patologia connessi al gioco compulsivo anche attraverso interventi volti a regolare e limitare l accesso alle apparecchiature di gioco, soprattutto per tutelare i soggetti psicologicamente vulnerabili e quindi maggiormente esposti alla capacità suggestiva dell illusione di conseguire, tramite il gioco, vincite e facili guadagni; Atteso che a supporto dell attività di regolamentazione delle attività del gioco lecito e di disciplina degli orari, la Prefettura di Venezia ha allegato le evidenze scientifiche che supportano lo sviluppo e l adozione di provvedimento di competenza, comunale, giusta nota Prot. 190/GAB/2016 del 23 maggio 2016; Visto che l Azienda ULSS 13 di Mirano (ora Azienda ULSS 3 Serenissima) ha inserito nel proprio Piano di Zona dei servizi alla persona 2011 2015 nell area dipendenza il fenomeno della ludopatia, ed in particolare nella ripianificazione anno 2016 ha previsto la realizzazione di una iniziativa, su proposta dell assessore referente dell area Dipendenze e prevede una collaborazione da parte di tutti i Comuni dell ULSS 13, finalizzata a coordinare azioni atte al contrasto del disturbi da gioco d azzardo, coinvolgendo le forze attive nel territorio ; Visto che anche l ANCI Veneto con Circolare n. 29 inviata il 24 aprile 2015 ha invitato tutti i Sindaci della Regione Veneto ad adottare specifica ordinanza sindacale di disciplina degli orari d esercizio delle sale giochi e degli orari di funzionamento degli apparecchi con vincita in denaro installati negli esercizi autorizzati ex artt. 86 e 88 del TULPS/31 e negli altri esercizi commerciali ove è consentita la loro installazione, anche a seguito delle Sentenze del TAR Veneto n. 58/2015 e 78/2015 che hanno respinto ricorsi presentati sulla materia; Visto altresì che l ANCI Veneto con Circolare n. 2 del 10 gennaio 2017 ha notiziato i Sindaci della Regione Veneto circa le problematiche relative alle attività delle sale giochi ed all uso della apparecchi automatici da gioco, valutando l opportunità di tutte le possibili iniziative che i Comuni possono adottare per fronteggiare il fenomeno oltre alla predisposizione di appositi Regolamenti Comunali; Dato atto che con nota Prot. 11922 del 5/7/2016 il Presidente della Conferenza dei Sindaci della Riviera del Brenta, informa che il 4 luglio 2016 è stato approvato un punto all o.d.g. con il quale si è convenuto fra tutti e 10 i Comuni dell area di approvare il Regolamento tipo predisposto dalla Prefettura di Venezia; Atteso che il giocatore d azzardo ha un incapacità cronica e progressiva di resistere all impulso di giocare d azzardo tale da compromettere se stesso, la sua famiglia e la sua attività professionale; Ravvisato che la dipendenza di gioco è riferibile sia alla frequentazione di locali dedicati al gioco (sale scommesse e sale VLT), sia all utilizzo degli apparecchi per il gioco di cui al comma 6 dell art. 110 del TULPS/31 installati presso pubblici esercizi, tabaccherie, esercizi commerciali vari e che tale fenomeno è da considerarsi un grave pericolo per la salute individuale ed il benessere psi

C.A.P. 30031 - Via Cairoli, 39-041.5121911 fax 041.410665 chico e socio-economico della popolazione locale, oltre che motivo di forte disagio e origine di episodi di disturbo della quiete pubblica; Dato atto che la L.R. 27 aprile 2015, n. 6, in particolare l art. 20 Disposizioni in materia di prevenzione, contrasto e riduzione del rischio dalla dipendenza dal gioco d azzardo patologico (GAP), prevede al comma 3 lett. b) la possibilità, da parte dei Comuni, tenendo conto dell impatto sul contesto, sulla sicurezza e sul decoro urbano, nonché dei problemi connessi alla viabilità, all inquinamento acustico e alla quiete pubblica, di individuare gli orari di apertura della sale giochi e la relativa sanzione amministrativa in caso di mancato rispetto degli stessi; Visto che con delibera di Consiglio dell Unione dei Comuni Città della Riviera del Brenta n. 16 del 21/12/2016 esecutiva il 23 marzo 2017, è stato approvato il Regolamento per l apertura di sale giochi e l installazione di apparecchi da gioco lecito, relativamente ai Comuni di Dolo, Fiesso d Artico, Fossò e Campagna Lupia, che all art. 14 stabilisce le fasce orarie, cui ciascun Sindaco del Comune territorialmente competente farà riferimento per l emissione di apposita ordinanza di cui all art. 50, comma 7 del D.Lgs. 267/2000; Ritenuto quindi necessario disciplinare, gli orari di funzionamento dei locali dedicati al gioco (sale scommesse, sale VLT, ecc.) autorizzati ex art. 86 e 88 del TULPS/31 e gli orari di funzionamento degli apparecchi per il gioco di cui ai commi 6 o 7 dell art. 110 del TULPS/31, installati presso pubblici esercizi, tabaccherie, esercizi commerciali vari, nell ottica di contrastare l insorgere di fenomeni devianti nell utilizzo degli stessi, tenendo conto che fra i fruitori vi sono soggetti psicologicamente fragili, inconsapevoli dei danni derivanti dal gioco compulsivo, ricadendo in forme di dipendenza patologica con pregiudizio della salute e delle dinamiche relazionali; Dato atto che la partecipazione al procedimento ex Legge 241/90 è stata assolta dalla Prefettura di Venezia, mediante la consultazione delle Associazioni di Categoria ed Enti che hanno sottoscritto il Protocollo d Intesa per la prevenzione ed il contrasto del gioco illegale, la sicurezza del gioco e la tutela delle fasce deboli del 25 febbraio 2016 e partecipato ai lavori di redazione della proposta di Regolamento Comunale disciplinante la materia; Visti: Il R.D. 18 giugno 1931, n. 773 Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, nonché il R.D. 6 maggio 1940, n. 635 Regolamento per l esecuzione del Testo Unico 18 giugno 1931, n. 773 delle Leggi di Pubblica Sicurezza ; Il D.M. dell Economia e Finanze del 27 ottobre 2003 Determinazione del numero massimo di apparecchi e congegni di cui all art. 110 commi 6 e 7 lett. b) TULPS che possono essere installati presso esercizi pubblici, circoli privati e punti di raccolta di altri giochi autorizzati ; Il D.M. dell Economia e Finanze 18 gennaio 2007 Individuazione del numero massimo di apparecchi da intrattenimento di cui all art. 110 commi 6 e 7 del TULPS che possono essere installati presso punti vendita aventi come attività principale la commercializzazione dei prodotti di gioco pubblici ; Il D.M. dell Economia e Finanze del 27 luglio 2011 Determinazione dei criteri e dei parametri numerici quantitativi per l installabilità di apparecchi di cui al citato art. 110, comma 6, del TULPS ;

C.A.P. 30031 - Via Cairoli, 39-041.5121911 fax 041.410665 Il D.L. 13 settembre 2012, n. 158 convertito con modificazioni dalla L. 8 novembre 2012, n. 189 Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del paese mediante il più alto livello di tutela della salute ; l art. 3 comma 2 del D.Lgs. 267/2000 che recita: Il Comune è l Ente locale che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo ; l art. 50 comma 7 del D.Lgs. 267/2000 e s.m.i., che dispone: Il Sindaco, altresì, coordina e riorganizza, sulla base degli indirizzi espressi dal Consiglio Comunale e nell ambito dei criteri eventualmente indicati dalla Regione, gli orari degli esercizi commerciali, dei pubblici esercizi e dei servizi pubblici, nonchè, d intesa con i responsabili territorialmente competenti delle Amministrazioni interessate, gli orari di apertura al pubblico degli uffici pubblici localizzati nel territorio, al fine di armonizzare l espletamento di servizi con le esigenze complessive e generali degli utenti ; la L.R. 27 aprile 2015, n. 6 in particolare l rt. 20 Disposizioni in materia di prevenzione, contrasto e riduzione del rischio dalla dipendenza dal gioco d azzardo patologico (GAP) che al comma 3, lett. b) prevede la possibilità di individuare gli orari di apertura delle sale giochi e la relativa sanzione amministrativa in caso di mancato rispetto degli stessi, tenendo conto dell impatto sul contesto, sulla sicurezza e sul decoro urbano, nonché dei problemi connessi alla viabilità, all inquinamento acustico e alla quiete pubblica; la Circolare n. 557/PASS.7801.1200 del 23 giugno 2010 e la nota del 19 marzo 2013 del Ministero dell Interno Dip. della Pubblica Sicurezza, con le quali viene precisato che la regolamentazione degli orarti di apertura e chiusura delle attività di seguito indicate, in quanto tutte autorizzate dalla Questura ai sensi del TULPS/31, compete al Sindaco ex art. 50 comma 7 del TUEL, in ragione del fatto che tutti gli esercizi dediti al gioco rientrano nella categoria degli esercii pubblici: - negozi dediti all attività prevalente di raccolta scommesse; - esercizi dediti al gioco con apparecchi di intrattenimento denominati new slots e video lottery terminal - sale bingo; le sentenze del Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sez. V) n.- 32/71 del 30 giugno 2014 e n. 3845 del 27 agosto 2014, con le quali i magistrati hanno avuto già modo di osservare come la circostanza per la quale il regime di liberalizzazione degli orari sia applicabile indistintamente agli esercizi commerciali e da quelli di somministrazione, non precluda all Amministrazione Comunale la possibilità di esercitare, ai sensi dell art. 50 comma 7 del D.Lgs. 267/2000, il proprio potere di inibizione delle attività per comprovate esigenze di tutela dell ordine e della sicurezza pubblica, oltre che del diritto di terzi al rispetto della quiete pubblica, in caso di accertata lesione di interessi pubblici quali quelli in tema di sicurezza, libertà, dignità umana, utilità sociale e salute ; la sentenza della Corte Costituzionale n. 220/2014 del 18 luglio 2014 con la quale i giudici hanno mostrato di ritenere plausibile l interpretazione giurisprudenziale sopra richiamata affermando che è stato riconosciuto che, in forma della generale previsione del ripetuto art. 50 comma 7 del TUEL, il Sindaco può disciplinare gli orari delle sale giochi e degli esercizi nei quali siano installate apparecchiature per il gioco e che ciò può fare per esigenze di tutela della salute, della quiete pubblica ovvero della circolazione stradale ; la sentenza del Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (sez. V) n. 4794 del 20 ottobre 2015, con la quale viene sottolineato tra l atro che le sale giochi e gli esercizi dotati di apparecchiature da gioco in quanto locali ove si svolge l attività attualmente consentita dalla legge sono qualificabili, seguendo l elencazione contenuta nell art. 50, comma 7, del D.Lgs 267/2000, come

C.A.P. 30031 - Via Cairoli, 39-041.5121911 fax 041.410665 pubblici esercizi, di talchè per dette sale il Sindaco può esercitare il proprio potere regolatorio, anche quando di tratti dell esercizio del gioco d azzardo, quando le relative determinazioni siano funzionali ad esigenze di tutela della salute e della quiete pubblica ; ORDINA di stabilire i seguenti orari di esercizio delle sale giochi autorizzate ex art. 86 ed 88 del TULPS/31, nonché della messa in esercizio degli apparecchi automatici da intrattenimento di cui all art. 110, comma 6 o 7 del TULPS/31 installati presso pubblici esercizi, tabaccherie, esercizi commerciali vari, così come di seguito indicato: a. ORARI DI ESERCIZIO DELLE SALE GIOCHI (autorizzate ex art. 86 del TULPS/31) E DEL LE SALE SCOMMESSE E DELLE SALE VLT (autorizzate ex art. 88 del TULPS/31): l orario di esercizio è dalle ore 8,30 alle ore 21,30 di tutti i giorni, compresi i festivi; b. ORARI DI FUNZIONAMENTO DEGLI APPARECCHI AUTOMATICI DI INTRATTENI MENTO, (di cui all art. 110 comma 6 o 7 del TULPS/31): l orario di esercizio è dalle ore 9,00 alle ore 13,00 e dalle ore 15,00 alle ore 19,30 di tutti i giorni, compresi i festivi; al di fuori di tale fascia oraria devono essere spenti e disattivati. (Sono esclusi dal rispetto degli orari i giochi vari: giochi per i quali non è previsto il versamento di somme di denaro collegate all alea della vincita di una somma maggiore o minore, quali carte, bocce, flipper, calciobalilla, ping pong, giochi da tavolo quali la dama, scacchi, giochi di società in genera, oltre ai giochi tramite l utilizzo di specifiche consolle come la Playstation, Nintendo, Xbox, e giochi con il computer senza collegamento ad internet). DISPONE ai sensi dell art. 9 del TULPS/31, il titolare dei titoli abilitativi per la gestione degli apparecchi da gioco con vincita in denaro è tenuto ad osservare quanto sopra ordinato, nonché le seguenti prescrizioni: È fatto obbligo dell esposizione su apposite targhe, da posizionare all interno del locale in luogo ben visibile al pubblico, di formule di avvertimento al pubblico, di forme di avvertimento sul rischio di dipendenza dalla pratica di giochi con vincita in denaro; È fatto obbligo di esposizione con visibilità all esterno del locale degli orari di apertura delle sale scommesse e delle sale VLT o di funzionamento dei giochi di cui al comma 6 dell art. 110 del TULPS/31; E fatto obbligo di rispettare gli obblighi di informazione al pubblico e pubblicità stabiliti all art. 13 del Regolamento in premessa citato; DISPONE ALTRESI che per la violazione alle disposizioni previste dalla presente ordinanza, vengono applicate le sanzioni previste all art. 15 del Regolamento in premessa citato AVVERTE CHE

C.A.P. 30031 - Via Cairoli, 39-041.5121911 fax 041.410665 Il presente provvedimento entra in vigore il 1 aprile 2017, e verrà trasmesso alla Prefettura di Venezia, alla Questura di Venezia, al Corpo di Polizia Locale dell Unione dei Comuni Città della Riviera del Brenta, alla Tenenza Carabinieri di Dolo, al Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Venezia, all Agenzia delle Dogane e dei Monopoli AAMS di Venezia, ed alle Associazioni di Categoria più rappresentative a livello metropolitano. La presente ordinanza sarà pubblicata all Albo Pretorio on line ed inserita nel sito internet istituzionale dell Ente e dell Unione dei Comuni Città della Riviera del Brenta. A norma dell art. 3 comma 4 della Legge 241/90, si avverte che, avverso la presente ordinanza, chiunque, abbia un interesse concreto e attuale potrà presentare ricorso, ai sensi della Legge 6 dicembre 1971, n. 1034, al TAR del Veneto entro 60 giorni dalla pubblicazione, ovvero ricorso straordinario al capo dello Stato, ai sensi del D.P.R. 24/11/1971, n. 1199, entro 120 giorni dalla sua pubblicazione. IL IL SINDACO Alberto Polo / INFOCERT SPA Documento sottoscritto con firma digitale