Codice CER. Quantitativo massimo in stoccaggio (t) Q.tà max annua di rifiuto gestibile (t/anno) cui agli allegati B e C alla parte IV D.Lgs.

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RAEE misto in legno da quelli della voce 11 02 05 110501 zinco solido 120103 limatura, scaglie e polveri di metalli non ferrosi 120104 polveri e particolato di metalli non ferrosi 170401 rame, bronzo, ottone 170403 piombo 170404 zinco 170406 stagno 191002 rifiuti di metalli non ferrosi 191203 metalli non ferrosi 150104 imballaggi metallici 150105 imballaggi compositi 150106 imballaggi in materiali misti 160118 metalli non ferrosi 170402 alluminio 170407 metalli misti 170411 cavi, diversi da quelli di cui alla voce 17 04 10 200140 metallo 160214 apparecchiature fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci da 16 02 09 a 16 02 13 200136 apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci 20 01 21, 20 01 23 e 20 01 35 150105 imballaggi compositi 150106 imballaggi in materiali misti 160122 componenti non specificati altrimenti 191212 altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce 19 12 11 200307 rifiuti ingombranti 030105 segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce 03 01 04 150103 imballaggi in legno 170201 legno 191207 legno diverso da quello di cui alla voce 19 12 06 200138 legno, diverso da quello di cui alla voce 20 01 37 200201 rifiuti biodegradabili 200307 rifiuti ingombranti R13 - R12 R13 - R12 150 20 R13 - R12 120 20 R13 - R12 R13 100 17,50 020104 rifiuti plastici (ad esclusione degli imballaggi) R13 - R12 70 17,50

in plastica in carta e cartone in vetro in gomma inerte 150102 imballaggi di plastica 160119 plastica 170203 plastica 200139 plastica 120105 limatura e trucioli di materiali plastici 150101 imballaggi in carta e cartone 191201 carta e cartone 200101 carta e cartone 150107 imballaggi di vetro 160120 160216 vetro 170202 vetro 191205 vetro 200102 vetro componenti rimossi da apparecchiature fuori uso, 160103 pneumatici fuori uso 191204 plastica e gomma 161102 rivestimenti e materiali refrattari a base di carbonio provenienti da processi metallurgici, diversi da quelli di cui alla voce 16 11 01 161104 altri rivestimenti e materiali refrattari provenienti da processi metallurgici, diversi da quelli di cui alla voce 16 11 03 161106 rivestimenti e materiali refrattari provenienti da lavorazioni non metallurgiche, diversi da quelli di cui alla voce 16 11 05 170802 materiali da costruzione a base di gesso diversi da quelli di cui alla voce 17 08 01 170904 rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci 1709 01, 17 09 02 e 17 09 03 200202 terra e roccia R13 R13 40 17,50 R13 30 17,50 R13 70 17,50 R13 100 17,50 TOTALE RIFIUTI 1.560 281,50 * Per quantitativo massimo di rifiuti gestibile nell impianto debba essere inteso il quantitativo massimo di rifiuti, prodotti da terzi e/o conferiti da terzi, accettabili in ingresso all impianto per ogni anno solare, senza considerare le eventuali giacenze riferite al 31/12 dell anno precedente e gli eventuali quantitativi di rifiuti prodotti dall impianto stesso se gestiti quale deposito temporaneo.

Rimangono valide, per la gestione, le prescrizioni dettate dalla D.G.P. n 740 del 19/12/2011 e successivamente modificata con PD 349/EC del 11/09/2015, rilasciate dalla Provincia di Arezzo, qualora non contrastino con quanto riportato nel presente atto. PRESCRIZIONI: 1. Si ricorda, per la gestione dei codici CER della famiglia 20 XX XX, qualora si tratti di rifiuti provenienti da privati cittadini e non da attività produttive, la necessità di accordi con il gestore aggiudicatario del servizio integrato dei rifiuti urbani, di cui all art. 202 del Dlgs. 152/2006; 2. l'attività dovrà essere svolta adottando tutte le misure necessarie ad evitare l'insorgenza di problematiche igienico sanitarie, comprese quelle di natura odorigena; 3. dovrà essere garantito il rispetto della vigente normativa sull'igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro, anche mediante adeguata informazione e formazione agli operatori addetti alle varie operazioni previste, sulle cautele da adottare nella gestione dei rifiuti, nonché sulle modalità e mezzi di intervento in caso di eventuali accidentali sversamenti o incidenti; 4. il deposito dei vari rifiuti dovrà essere condotto in modo ordinato, adottando tutte le necessarie cautele atte a garantire la stabilità dei rifiuti stoccati, al fine di evitare cedimenti, cadute o sversamenti accidentali; 5. sia i mezzi usati per la movimentazione dei rifiuti, che quelli in transito in entrata ed uscita dallo Stabilimento, dovranno circolare solamente nelle apposite aree riservate, seguendo i percorsi ad essi dedicati, anche mediante apposita segnaletica orizzontale e verticale, allo scopo di evitare interferenze od incidenti che potrebbero coinvolgere persone o danneggiare i contenitori utilizzati per lo stoccaggio dei rifiuti; 6. l'impianto dovrà essere condotto assicurando il rispetto della vigente normativa in materia di sorveglianza radiometrica sulle varie tipologie di rifiuto previste in ingresso. EMISSIONI IDRICHE L attività in esame rientra nelle attività indicate nella Tabella 5 dell Allegato 5 al DPGRT n. 46/r/2008, per cui le Acque Meteoriche Dilavanti i piazzali presenti in loco devono essere necessariamente depurate prima di essere immesse in pubblica fognatura.

Pertanto, dall attività in esame vengono prodotte acque meteoriche dilavanti contaminate, che generano uno scarico di AMDPP, avente come recapito la pubblica fognatura. PRESCRIZIONI: Il Gestore dell attività in esame è tenuto a rispettare le seguenti prescrizioni: 1. al fine di verificare l efficacia dell impianto di trattamento delle acque meteoriche dilavanti contaminate di prima pioggia dovranno essere attivati autocontrolli allo scarico delle AMPP, prendendo come riferimento i limiti di scarico di cui alla Tabella 3 dell Allegato 5, alla Parte III del DLgs 152/2006, per scarichi aventi come recapito la pubblica fognatura; 2. Il controllo analitico dello scarico delle acque meteoriche dilavanti contaminate di prima pioggia, dopo trattamento depurativo, dovrà essere effettuato annualmente. I referti analitici dei controlli effettuati dovranno essere trasmessi al Gestore del SII entro 30 giorni dalla data di esecuzione del campionamento ed inoltre, devono essere conservati presso l impianto in esame a disposizione per eventuali controlli da parte degli Enti preposti; 3. Il sistema di autocontrollo dello scarico delle acque meteoriche di prima pioggia, deve prevedere che le analisi vengano effettuate da laboratori abilitati e accreditati; i certificati di analisi dovranno essere accompagnati dalla relazione di un tecnico abilitato e conservati presso lo stabilimento in esame, al fine di dimostrare in qualsiasi momento, agli organi di controllo preposti, di aver ottemperato a quanto sopra prescritto; 4. I limiti tabellari non potranno in alcun caso essere conseguiti mediante diluizione con acqua prelevata esclusivamente allo scopo; 5. Potrà essere accettato, in pubblica fognatura, lo scarico delle acque meteoriche provenienti da una superficie calcolata in 480 mq, come dichiarato nella richiesta di autorizzazione; 6. Laddove i rifiuti presenti presso il piazzale risultino scoperti, al fine di evitare che debbano essere trattate anche successive aliquote di acque meteoriche alle prime piogge, si dovrà provvedere a mantenerli coperti; 7. Consentire al Gestore del SII l accesso al proprio stabilimento per verifiche e controlli; 8. Mantenere efficiente l impianto di depurazione a servizio dei reflui prodotti, verificandone il funzionamento e l adeguata manutenzione e curando la corretta gestione dei materiali di risulta, come pure di ogni altro rifiuto prodotto dalle attività svolte nell insediamento; 9. Dovranno essere osservate le norme che regolano la materia contenute nei regolamenti del servizio idrico integrato del gestore Nuove Acque spa e in tutte le leggi statali e regionali ed adeguarsi ad ogni loro modifica, nonché alle variazioni che potranno essere apportate ai

valori dei limiti di accettabilità in fognatura per scarichi provenienti da insediamenti produttivi, o ad essi assimilati per legge, in relazione alle esigenze di funzionamento del sistema di convogliamento e depurazione delle acque reflue; 10. Dovrà essere agevolato l espletamento da parte dei competenti organi, delle funzioni di vigilanza e controllo del ciclo produttivo e degli scarichi che ne derivano. Il punto assunto per la misurazione e per il campionamento da parte degli operatori addetti al controllo deve essere reso accessibile in piena sicurezza e dovranno essere preventivamente adottate tutte le misure atte a garantire i livelli igienici del lavoro prescritti dalla normativa vigente. Dovranno essere, infine, fornite tutte le informazioni relative ai rischi specifici presenti sul luogo del campionamento. Durante le operazioni di controllo dovrà essere fornita assistenza da parte del personale della ditta; 11. Il titolare della presente autorizzazione è, altresì, tenuto ad assolvere regolarmente al pagamento delle tariffe di depurazione e di fognatura attualmente vigenti, se ed in quanto dovute, in conformità alla determinazione annuale delle medesime da parte dell ente competente, con espressa previsione ed avvertimento che, in caso d inadempienza, verranno applicate le sanzioni di legge ed emessi i provvedimenti previsti dalle norme nazionali, regionali, dai regolamenti del servizio idrico integrato di Nuove Acque spa (Gestore del SII); 12. L AIT e Nuove Acque spa, secondo le rispettive competenze, si riservano di effettuare, o di richiedere alle autorità competenti, tutte le ispezioni e tutti i sopralluoghi al fine di verificare la natura ed accettabilità degli scarichi, la funzionalità degli impianti di pretrattamento ove adottati, il rispetto dei criteri generali per un corretto e razionale uso dell acqua, la rilevazione del consumo d acqua, prelevata da fonti diverse dal pubblico acquedotto e, più ingenerale, l osservanza delle condizioni e prescrizioni dettate nella presente autorizzazione; 13. Dovrà adoperarsi affinché l impianto, le condotte e le infrastrutture di depurazione e scarico siano resi facilmente accessibili alla verifica di qualsiasi soggetto deputato al controllo dell adempimento delle prescrizioni; 14. Dovrà adottare le misure necessarie onde evitare il superamento dei limiti tabellari con la conseguenza di un inquinamento, anche se temporaneo; 15. Dovrà conservare presso l impianto la documentazione che attesti l effettuazione delle operazioni di periodica manutenzione ed autocontrollo, dello smaltimento degli oli separati e degli altri rifiuti liquidi e solidi prodotti, ivi compresi i fanghi sedimentati, e che consenta l identificazione della ditta esecutrice; 16. Dovrà redigere e conservare un manuale operativo della gestione dell impianto e delle manutenzioni programmate necessarie per garantire l efficacia depurativa dell impianto stesso e la tutela ambientale;

17. Dovrà notificare al Settore Bonifiche, autorizzazioni rifiuti della Regione Toscana ogni mutamento che intervenga nella situazione di fatto in riferimento all insediamento produttivo; 18. Dovrà comunicare al Settore Bonifiche, autorizzazioni rifiuti della Regione Toscana eventuali variazioni delle caratteristiche qualitative e quantitative dello scarico; 19. Dovrà notificare al Settore Bonifiche, autorizzazioni rifiuti della Regione Toscana ogni eventuale trasferimento della gestione o della proprietà dell'insediamento; 20. Dovrà garantire l'accessibilità per il campionamento ed il controllo dei punti assunti per la misurazione degli scarichi; 21. Dovrà consentire che il Settore Bonifiche, autorizzazioni rifiuti della Regione Toscana effettui, all'interno dell'impianto, tutte le ispezioni ritenute necessarie per l'accertamento delle condizioni che danno luogo alla formazione degli scarichi; 22. Dovrà gestire come rifiuti, secondo quanto previsto nella parte IV del D.Lgs 152/06 gli oli, gli idrocarburi ed ogni altra sostanza derivante dal processo di depurazione, ivi compresi i fanghi, 23. Dovrà dare attuazione alle operazioni di gestione e prevenzione delle AMDPP previste nel Piano di Prevenzione e gestione delle AMD. EMISSIONI IN ATMOSFERA Emissioni convogliate Non si generano emissioni puntuali. Emissioni diffuse Non vengono riportati riferimenti per quanto concerne la presenza di questa tipologia di emissioni, anche perché la modifica in questione riguarda esclusivamente i materiali in plastica, di natura non potenzialmente polverulenta.