Manuale ENplus, Parte 3 - Requisiti di qualità del pellet. ENplus. Schema di certificazione della qualità del pellet di legno.

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ENplus Schema di certificazione della qualità del pellet di legno Manuale ENplus Parte 3 Requisiti di qualità del pellet Versione 3.0, agosto 2015 Versione italiana: febbraio 2018 1

Editore: European Pellet Council (EPC) c/o AEBIOM - European Biomass Association Place du Champ de Mars 2 1050 Brussels, Belgium Email: enplus@pelletcouncil.eu Website: www.enplus-pellets.eu Traduzione a cura di: AIEL Associazione Italiana Energie Agroforestali Viale dell'università, 14 35020 Legnaro (PD), Italia Tel: (+39) 049 8830722 Fax: (+39) 049 8830718 Email: pelletenplus.aiel@cia.it Sito web: www.enplus-pellets.it 2

PREFAZIONE Questo documento è parte del Manuale ENplus, versione 3.0, che definisce le regole previste dallo schema di certificazione della qualità ENplus per il pellet di legno. Le diverse parti di cui si compone il Manuale sono le seguenti: Parte 1: Indicazioni generali Parte 2: Procedura di certificazione Parte 3: Requisiti di qualità del pellet Parte 4: Requisiti di sostenibilità Parte 5: Organizzazione dello schema di certificazione Parte 6: Prospetto delle tariffe La versione aggiornata delle parti del Manuale è reperibile sia sul sito web internazionale di ENplus [www.enplus-pellets.eu], sia sul sito nazionale italiano [www.enplus-pellets.it] curato da AIEL in qualità di Concessionario nazionale della licenza. Informazioni generali sullo schema di certificazione, così come la definizione dei termini impiegati e i riferimenti normativi, possono essere trovate Parte 1 (versione 3.0) del Manuale ENplus. Questo documento, Parte 3 (versione 3.0) del Manuale ENplus, contiene informazioni relative ai seguenti argomenti: Classi di qualità ENplus Requisiti per la materia prima legnosa Requisiti per gli additivi AIEL (Associazione Italiana Energie Agroforestali), in qualità di Concessionario nazionale della licenza per l'italia, ha il compito di stabilire specifiche norme nazionali all'interno della versione italiana del Manuale, così da dare attuazione alle regole generali sulle dotazioni tecniche dei trasportatori e sull'accettazione dei reclami. Le norme di carattere nazionale verranno esplicitamente evidenziate. Le aziende italiane certificate devono attenersi alle norme descritte nella versione italiana del Manuale e stabilite da AIEL in qualità di Gestore competente. In caso di contestazione di quanto esposto nella versione nazionale del Manuale, saranno applicate le regole riportate nella versione originale di riferimento del Manuale in lingua inglese (ad eccezione di quanto attiene alla legislazione nazionale). I termini che compaiono in corsivo nel testo sono definiti nella sezione Glossario della Parte 1 del presente Manuale. 3

CONTENUTI PREFAZIONE... 3 RIFERIMENTI NORMATIVI... 5 1 ENTRATA IN VIGORE... 6 2 CLASSI DI QUALITÀ... 7 3 REQUISITI PER LE MATERIE PRIME... 9 4 REQUISITI PER GLI ADDITIVI... 10 4

RIFERIMENTI NORMATIVI CEN/TC 15370-1: Biocombustibili solidi - Metodo per la determinazione del comportamento di fusione delle ceneri - Parte 1: Metodo delle temperature caratteristiche UNI EN 14778: Biocombustibili solidi - Campionamento UNI EN 14961-2: Biocombustibili solidi - Specifiche e classificazione del combustibile - Parte 2: Pellet di legno per uso non industriale. UNI EN ISO 16948: Biocombustibili solidi - Determinazione del contenuto totale di carbonio, idrogeno e azoto UNI EN ISO 16968: Biocombustibili solidi - Determinazione dei microelementi UNI EN ISO 16994: Biocombustibili solidi - Determinazione del contenuto di zolfo e cloro UNI EN ISO 17225-1: Biocombustibili solidi - Specifiche e classificazione del combustibile - Parte 1: Requisiti generali UNI EN ISO 17225-2: Biocombustibili solidi - Specifiche e classificazione del combustibile - Parte 2: Definizione delle classi di pellet di legno ISO 17828: Biocombustibili solidi - Determinazione della densità apparente ISO 17829: Biocombustibili solidi - Determinazione della lunghezza e del diametro del pellet ISO 17831-1: Biocombustibili solidi - Determinazione della durabilità meccanica del pellet e delle bricchette - Parte 1: Pellet ISO 18122: Biocombustibili solidi - Determinazione del contenuto di ceneri ISO 18125: Biocombustibili solidi - Determinazione del potere calorifico ISO 18134: Biocombustibili solidi - Determinazione del contenuto idrico ISO 18846: Biocombustibili solidi - Determinazione della quantità di particelle fini all'interno di date quantità di pellet Note: Fino a quando le norme ISO di riferimento non verranno pubblicate, le analisi dovranno essere eseguite secondo i protocolli indicati nel corrispettivo standard CEN.

1 ENTRATA IN VIGORE Manuale ENplus, Parte 3 - Requisiti di qualità del pellet Gli aspetti regolatori definiti nella Parte 3 del Manuale ENplus, versione 3.0, entreranno in vigore alla data si sua pubblicazione, il 01 agosto 2015. Le aziende già certificate entro tale data possono continuare a produrre e distribuire pellet secondo le specifiche definite nella versione 2.0 del Manuale ENplus fino al 31 dicembre 2015, facendo riferimento alla norma EN 14961-2 nei propri documenti di consegna e sulle proprie grafiche dei sacchetti. Un periodo di transizione più lungo verrà attuato per l'uso delle grafiche di prodotto e per l'uso dei precedenti marchi di certificazione sulle note di consegna, sul materiale promozionale, ecc. (ad eccezione delle autobotti); questo periodo termina il 31 luglio 2016. Le aziende certificate dopo il 31 luglio 2015 devono conformarsi con i requisiti definiti nel presente documento, Parte 3 del Manuale ENplus, versione 3. A partire dal 1 gennaio 2016 gli Organismi di ispezione e gli Organismi di certificazione verificheranno la conformità delle aziende soltanto rispetto ai requisiti stabiliti nel presente documento, Parte 3 del Manuale ENplus, versione 3. 6

2 CLASSI DI QUALITÀ Manuale ENplus, Parte 3 - Requisiti di qualità del pellet Lo schema di certificazione ENplus definisce tre diverse classi di qualità del pellet, in base alle classi previste dalla norma ISO 17225-2 e identificate come segue: ENplus A1 ENplus A2 ENplus B La successiva Tabella 1 (v. pagina seguente) fornisce il quadro riassuntivo delle proprietà del pellet e dei relativi valori soglia dei diversi parametri per le differenti classi di qualità. Tabella 1: Valori soglia per i parametri principali. Proprietà Unità ENplus A1 ENplus A2 ENplus B Standard di prova (11) Diametro mm 6 ± 1 oppure 8 ± 1 ISO 17829 Lunghezza mm 3,15 < L 40 (4) ISO 17829 Contenuto idrico w-% (2) 10 ISO 18134 Ceneri w-% (3) 0,7 1,2 2,0 ISO 18122 Durabilità meccanica w-% (2) 98,0 (5) 97,5 (5) ISO 17831-1 Particelle fini (< 3,15 mm) w-% (2) 1,0 (6) ( 0,5 (7) ) ISO 18846 Temperatura del pellet C 40 (8) - Potere calorifico inferiore kwh/kg (2) 4,6 (9) ISO 18125 Densità apparente kg/m 3 (2) 600 dens. app. 750 ISO 17828 Additivi w-% (2) 2 (10) - Azoto w-% (3) 0,3 0,5 1,0 ISO 16948 Zolfo w-% (3) 0,04 0,05 ISO 16994 Cloro w-% (3) 0,02 0,03 ISO 16994 Temp. di rammollimento delle ceneri (1) C 1200 1100 CEN/TC 15370-1 Arsenico mg/kg (3) 1 ISO 16968 Cadmio mg/kg (3) 0,5 ISO 16968 Cromo mg/kg (3) 10 ISO 16968 Rame mg/kg (3) 10 ISO 16968 Piombo mg/kg (3) 10 ISO 16968 Mercurio mg/kg (3) 0,1 ISO 16968 Nichel mg/kg (3) 10 ISO 16968 Zinco mg/kg (3) 100 ISO 16968 (1) Ceneri prodotte a 815 C. (2) Tal quale. (3) Base secca. (4) Massimo 1% del pellet può eccedere la lunghezza di 40 mm. Non è ammissibile pellet con lunghezza superiore a 45 mm. (5) Al punto di carico del mezzo di trasporto (camion, nave) al sito di produzione. 7

(6) Al cancello della fabbrica o al momento del carico del camion per consegne agli utenti finali (consegna a carico parziale e consegna a pieno carico). (7) Al cancello della fabbrica, in caso di riempimento di sacchi o di big bag sigillati. (8) All'ultimo punto di carico per consegne via camion agli utenti finali (consegna a carico parziale e consegna a pieno carico). (9) Equivalente a 16,5 MJ/kg sul tal quale. (10) La quantità di additivi durante la produzione deve essere limitata a 1,8% in peso (w-%); la quantità di additivi in post-produzione (es. oli di rivestimento) deve essere limitata a 0,2% w-%. (11) Fino a quando gli standard ISO citati non saranno pubblicati, le analisi devono essere condotte in base ai relativi standard CEN. I dati misurati devono essere riportati con lo stesso numero di decimali indicato nel presente Manuale ENplus. Le classi di qualità ENplus eccedono i requisiti della norma ISO 17225-2 per i seguenti parametri: Per la classe di qualità ENplus A1, la durabilità meccanica deve essere 98,0 w-%; Per la classe di qualità ENplus B, la durabilità meccanica deve essere 97,5 w-%; Il limite per il contenuto di particelle fini nei sacchi e nei big bag sigillati deve essere dello 0,5% w-% all'uscita dalla fabbrica; Il limite per la temperatura del pellet al punto di carico per le consegne all'utente finale deve essere di 40 C; Requisiti obbligatori per il comportamento di fusione delle ceneri; Le ceneri utilizzate per la misurazione del comportamento di fusione sono prodotte a una temperatura di 815 C. 8

3 REQUISITI PER LE MATERIE PRIME Le tipologie di legno riportate nella Tabella 2 seguente possono essere utilizzate come materia prima per la produzione di pellet di legno, in base alla norma ISO 17225-2. Gli assortimenti della materia prima sono invece definiti dalla norma ISO 17225-1. Tabella 2: Tipologie di legno che possono essere utilizzate per la produzione di pellet di legno. ENplus A1 ENplus A2 ENplus B 1.1.3 Tronchi a) 1.1.1 Alberi interi senza radici a) 1.1 Boschi, piantagioni e altro legno vergine a) 1.2.1 Sottoprodotti e residui della lavorazione del legno non trattati chimicamente b) 1.1.3 Tronchi a) 1.2.1 Sottoprodotti e residui della lavorazione del 1.1.4 Residui di lavorazione legno non trattati forestale a) chimicamente b) 1.2.1 Sottoprodotti e residui della lavorazione del 1.3.1 Legno usato non legno non trattati chimicamente b) trattato chimicamente c) a) Il legno che sia stato trattato esternamente con repellenti per insetti (es. per il tarlo Xyloterus lineatus) non è considerato legno trattato chimicamente se tutti gli altri parametri chimici sono conformi ai limiti e/o se le concentrazioni rilevate sono talmente basse da risultare trascurabili. b) Sono accettabili livelli trascurabili di colla, grasso e di altri additivi per la produzione di legno utilizzati dalle segherie durante la produzione di legno e di prodotti legnosi provenienti da legno vergine, se tutti gli altri parametri chimici sono conformi ai limiti e/o se le concentrazioni rilevate sono talmente basse da risultare trascurabili. c) Il legno da demolizione non è ammesso. Per legno da demolizione si intende il materiale legnoso proveniente dalla demolizione di edifici e altre costruzioni civili. ENplus si discosta dalla norma ISO 17225-2: l'impiego di legno da demolizione e di legno trattato chimicamente non è ammesso per nessuna delle classe di pellet ENplus. 9

4 REQUISITI PER GLI ADDITIVI Manuale ENplus, Parte 3 - Requisiti di qualità del pellet Per additivo si intende una sostanza introdotta intenzionalmente durante il processo di produzione del pellet oppure aggiunta dopo la produzione, al fine di migliorare la qualità del combustibile, ridurre le sue emissioni, rendere più efficiente il processo produttivo o contrassegnare il pellet. Gli additivi sono ammessi in quantità massima pari al 2% del peso totale del pellet ( 2 w-%). La quantità di additivi aggiunta in fase di produzione deve essere limitata al 1,8 w-%, mentre la quantità degli additivi impiegata in post-produzione (es. oli di rivestimento) deve essere limitata a 0,2 w-%. La tipologia (sostanza o nome commerciale) e la quantità (in w-% come ricevuto) di tutti gli additivi impiegati deve essere documentata. Acqua, vapore e calore non sono considerati additivi. Additivi quali amido, farina di mais, farina di patate, olio vegetale, lignina kraft e lignina solforata, ecc., devono tutti derivare da prodotti forestali o agricoli o dalla loro lavorazione. Il Consiglio dei Rappresentanti ENplus può escludere l'utilizzo di un particolare additivo qualora vengano sollevati sospetti sul fatto che esso possa creare problemi operativi ai sistemi di riscaldamento o rappresentare un pericolo per la salute umana o per l'ambiente. Le aziende, ad ogni modo, potranno presentare ricorso contro l'esclusione di tale additivo (cfr. Parte 2 del Manuale ENplus, sezione "Gestione dei reclami"). La tipologia di additivo (es. amido, olio vegetale) e/o quantomeno il suo nome commerciale devono essere riportati nel rapporto ispettivo e nel rapporto di conformità. 10