RISTRUTTURAZIONE DELLA FACCIATA DELL'ALBERGO METROPOLE-SUISSE

Documenti analoghi
RISTRUTTURAZIONE DELLA FACCIATA DELL'ALBERGO METROPOLE-SUISSE

CASA AD APPARTAMENTI PEDRAGLIO

CASA AD APPARTAMENTI TONINELLO

VILLA PER AMEDEO BIANCHI A REBBIO - VILLA DEL FLORICOLTORE

CASA AD APPARTAMENTI RUSTICI- COMOLLI

EDICOLA FUNERARIA PER DOMENICO ORTELLI

VILLA BIANCA PER ANGELO TERRAGNI

MONUMENTO A ROBERTO SARFATTI SUL COL D'ECHELE

CASA AD APPARTAMENTI LAVEZZARI

CASA DEL FASCIO DI LISSONE

CASA SUL LAGO PER L'ARTISTA - V TRIENNALE DI MILANO

SALOTTINI DI PROVA PER LA "SARTORIA MODERNA" NELLA "GALLERIA DELL'ARREDAMENTO"

INGRESSO, ATRIO E SALA DEI MODELLI NELLA SARTORIA MODERNA ALLA IV TRIENNALE DI MONZA

MONUMENTO AI CADUTI DI ERBA INCINO

NEGOZIO DI ABBIGLIAMENTO "AL PRINCIPE DI GALLES" - NEGOZIO "JUVENTUS"

RISTRUTTURAZIONE E NEGOZI DELL'"ALBERGO MANIN" E ARREDI

CASA AD APPARTAMENTI D'AFFITTO GIULIANI-FRIGERIO

CASA AD APPARTAMENTI GHIRINGHELLI

PROGETTO DI CONCORSO DI PRIMO E SECONDO GRADO PER IL MONUMENTO AI CADUTI DI COMO

ASILO INFANTILE GIUSEPPE GARBAGNATI

STUDIO URBANISTICO E QUATTRO CASE D'ABITAZIONE PER IL QUARTIERE RESIDENZIALE AUTOSUFFICIENTE INA CASA

CASA AD APPARTAMENTI RUSTICI

EDIFICIO AD APPARTAMENTI "NOVOCOMUM"

CASA AFFITTO CATTANEO A CERNOBBIO

MONUMENTO AI CADUTI. Viale Peucher, Como, 1930, Giuseppe Terragni (con A. Terragni) OPERA

ASILO INFANTILE ANTONIO SANT'ELIA

PROGETTO PER IL DANTEUM A ROMA

QUARTIERE RESIDENZIALE GESTIONE INA CASA "VIALBA I"

SEDE DELL'UNIONE FASCISTA LAVORATORI DELL'INDUSTRIA - ULI

PRIMO PROGETTO DI SISTEMAZIONE GENERALE DELL'ISOLA COMACINA

PROGETTI PER LA NUOVA SEDE DELL'ACCADEMIA DI BRERA A MILANO

STRUTTURA DEL PALAZZO PER UFFICI PER LA SEDE DELLA SOCIETÀ DE ANGELI - FRUA

scheda n scheda n PIANO DI RECUPERO DEL CENTRO STORICO DI "LA CHIENTINA"

scheda n PIANO DI RECUPERO DEL CENTRO STORICO DI "LA CHIENTINA"

L ARCHITETTURA RINASCIMENTALE IN PUGLIA. Made in Italy

COMPLESSO PER ABITAZIONI, UFFICI E NEGOZI PER 250 LOCALI "MELCHIORRE GIOIA"

PROGETTO DI CASA DEL GUARDIACACCIA, STALLA E CASCINA DI CACCIA IN LEGNO SMONTABILE NELLA TENUTA AGRICOLA VALDAMERI

CASA "A VILLE SOVRAPPOSTE" CATTANEO ALCHIERI E SOPRALZO DEL 5 PIANO

DUE CASE AL QUARTIERE AUTOSUFFICIENTE COMASINA IACPM E LOTTO A1

PROGETTO DI FONTANA PER IL PIAZZALE CORSICA A CAMERLATA

NUOVA SEDE DEGLI UFFICI DELLA FINANZIARIA "LA CENTRALE" E ARREDAMENTI

CASE D'ABITAZIONE ECONOMICHE POPOLARI E GIARDINI D'INFANZIA PER LA SOCIETÀ VE.DE.ME

UN EXCURSUS ICONOGRAFICO a cura di Franco Battistelli e Gianni Volpe

Laboratorio di Disegno e Rilievo dell Architettura PROF. MANUELA PISCITELLI

COMUNE DI PIARIO. Cartografia. Foto aerea 1

L arte nell Euro: storia dell architettura sulle banconote

Strutture e sequenze di spazi

Ilaria Pagani La chiesa Regina Pacis a Ostia Lido. Note per una lettura dei valori estetici dominanti.

LE COSTANTI TIPOLOGICHE. PR. 18 Soncino

"CASA ALTA" POPOLARE A 11 PIANI PER 500 LOCALI INA CASA

SISTEMAZIONE DELLA VILLA DEL PROF. ROBERTO MEIER A TREMEZZO E ARREDI

SCHEDE IDENTIFICATIVE CON DECRETI DI DICHIARAZIONE DI INTERESSE

Uomo che trasporta pietre Acquarello su carta, 63 x 57 cm, firmato in basso a destra in corsivo rosso: "Peppino"

Leon Battista Alberti

CASA DEL FASCIO. Piazza del popolo, 4, Como, Giuseppe Terragni OPERA MUSEO VIRTUALE ASTRATTISMO E ARCHITETTURA RAZIONALISTA COMO

LICEO ARTISTICO STATALE Giacomo e Pio Manzù BERGAMO

CLASSIFICAZIONE DEGLI EDIFICI E DEI MANUFATTI DI INTERESSE STORICO-ARCHITETTONICO

Riferimenti catastali

RELAZIONE ILLUSTRATIVA INTEGRATIVA DELL INTERVENTO

PROGETTO DI CONCORSO DI PRIMO GRADO PER IL PALAZZO DEL LITTORIO A ROMA, PROGETTI A E B

di Laura Della Badia Aa Primavera 2011

VILLA PER L'ING. SILVESTRI

CASA PER ABITAZIONI E UFFICI PER 180 LOCALI "CONDOMINIO FRONTE PARCO"

VILLA LEONI E ARREDI. Frazione Campo - Ospedaletto sul Lario, Ossuccio, Como, Pietro Lingeri OPERA

Progetto di concorso per la nuova sede dell'ospedale Maggiore di Milano - Niguarda (con P. Lingeri), non realizzato

511 SEZIONE 1: ANALISI DEL FABBRICATO

Villa Fiocchi, corpo accessorio

RESTAURO E RIQUALIFICAZIONE DEL CONVITTO NAZIONALE RUGGERO BONGHI DI LUCERA

CONCORSO DEL 1401 PER DECORARE LA PORTA NORD DEL BATTISTERO DI FIRENZE

Scopriamo insieme il lavoro dei campi e del legno. Bambini al Museo. Nome e cognome BENVENUTO AL MUSEO!

PROGETTO DI CONCORSO PER IL PIANO REGOLATORE DI COMO

FEDORA tappe di un percorso tra architettura e le arti. galleria delle arti grafiche

N E Foto: da archivio

Un isola nel verde ISOLARCHITETTI. Un ex-area industriale di Torino diventa un quartiere dagli elevati standard di vita

VEROLAVECCHIA (BS) PARROCCHIA DEI SS PIETRO E PAOLO APOSTOLI CHIESA PARROCCHIALE DEI SS PIETRO E PAOLO APOSTOLI

Giornata Seminariale Progetto REFRESCOS. Giovedì 01 luglio 2010, Aula Albenga, DISTR, Politecnico di Torino Coordinatore: Prof. Alberto Carpinteri

SCHEDE IDENTIFICATIVE CON DECRETI DI DICHIARAZIONE DI INTERESSE

BIBLIOGRAFIA. AA.VV. (a cura di Paola Gennaro), Architettura e spazio sacro nella modernità, Biennale di Venezia Ed. Abitare Se gesta, Milano 1992

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO COMUNE DI TERRES INDICE

Vetreria Bonannini LAVORAZIONE POLISTIROLO

Il palazzo, cui si accede attraverso un ampio portale, è costituito da due piani inferiori oltre al piano nobile.

SCHEDE IDENTIFICATIVE CON DECRETI DI DICHIARAZIONE DI INTERESSE

SCHEDE IDENTIFICATIVE CON DECRETI DI DICHIARAZIONE DI INTERESSE

PROPOSTA DI COLORAZIONE ESTERNA DI FABBRICATO

Villa Maria - complesso

COS E L ARTE???? COS E UN IMMAGINE???

Molto più di un omaggio

di Laura Della Badia

Enrica Borra. Restauro Conservativo Affreschi ed Opere D Arte. Via Campasso 17,13881 Cavaglià (BI) Tel

matteo.selleri \ architetto

Palazzo Via Stoppani n. 33

Restauro della Basilica Palladiana di Vicenza

Transcript:

MUSEO VIRTUALE ASTRATTISMO E ARCHITETTURA RAZIONALISTA COMO RISTRUTTURAZIONE DELLA FACCIATA DELL'ALBERGO METROPOLE-SUISSE Piazza Cavour, 7, Como, 1926-1927 Giuseppe Terragni OPERA La ristrutturazione della facciata dell'albergo Metropole-Suisse rappresenta la prima realizzazione di Terragni.

L'Albergo, la cui facciata principale è rivolta verso piazza Cavour e un fianco verso il lago, era stato già ampliato e sopraelevato nel 1906 su progetto di un architetto di Zurigo, Huwyler Boller. Due anni dopo, nel gennaio del 1924 i proprietari avevano presentato un'ulteriore richiesta di rinnovamento a firma di un architetto locale che non venne realizzato. Il 5 e il 6 ottobre del 1926 la proprietaria, Rosa Danioth, firma e deposita in Comune una nuova richiesta di ristrutturazione, accompagnata da una relazione di progetto e da alcuni disegni a matita di Terragni, che si sarebbe laureato circa un mese dopo. (Ciucci, 303). La ristrutturazione prevedeva la revisione dei primi due piani di una facciata ottocentesca che Terragni risolve facendo riferimento al novecento europeo e alla Scuola Viennese sia per la scelta dei materiali che dei colori (Fosso, Mantero, 78), pur lasciando inalterata l'idea di progetto dell'architetto Boller. Terragni decide, infatti, come il suo predecessore, di inquadrare il piano terra e il primo piano in un unico basamento, accordandolo con linee e forme contemporanee all'architettura preesistente. Quanto alle aperture, ne lascia inalterato il disegno, sottolineando le finestre con archi ribassati e gli ingressi principali con archi a tutto sesto (Marcianò, 21). Il 20 dicembre Terragni presenta i disegni della pensilina esterna, che non si inarcava più con un andamento curvilineo come nei suoi disegni precedenti, ma diviene quasi un astratto timpano in ferro, e nel marzo del 1927 i lavori vengono conclusi. Tra il disegno di progetto e la sua realizzazione si notano alcune differenze nelle decorazioni che rendono la facciata meno riconducibile a un repertorio classico, difformità dovute probabilmente alle correzioni apportate da Terragni per rendere la sua opera meno incongruente con le dichiarazioni programmatiche del Gruppo 7, il cui primo articolo era uscito nel dicembre 1926. La facciata suscita molte polemiche, soprattutto per la diversa modanatura dello zoccolo e il suo forte aggetto a forma di toro, tanto che interviene la Commissione d'ornato, chiedendo spiegazioni a Terragni e affermando: "Non s'è mai visto in architettura che «un mezzo toro» servisse da basamento ad un ordine" (Zevi, 21). Il mezzo-toro in marmo verde viene giudicato dalla commissione di dimensioni "spropositate" e usato impropriamente come base della costruzione della facciata ottocentesca, come del resto erano usati impropriamente tutti gli elementi che andavano a comporre la facciata secondo una sintassi eretica, ben diversa dal linguaggio classico utilizzato da Terragni nei disegni presentati in Comune (Marcianò, 21).

La composizione - dalle nicchie le cui rientranze non giustificano i profili scalettati dei sostegni protesi nel vuoto, alle lesene di grafia inquietante, alla stesura delle lastre di marmo interrotte dalle finestre (adottate tre anni dopo nella realizzazione del Negozio Vitrum), alla pensilina di ingresso in ferro, vetro e neon definisce infatti la facciata in termini nuovi e precisa i temi sui quali Terragni lavora: il concetto di trasparenza, quello della luce-colore (Marcianò, 21). Terragni risponde alle critiche avanzate con una lettera e alcuni disegni allegati, definendo l'analisi condotta dalla Commissione arbitraria e scorretta, poiché la facciata deve essere considerata nel suo insieme e non scomposta nelle sue singole parti (Zevi, 21): a sostegno del suo operato porta alcuni esempi cinquecenteschi e classici (Giulio Romano, Peruzzi, Sangallo), in realtà pretesti assai lontani formalmente dall'opera in questione e che forse devono essere ricondotti alle argomentazioni del Gruppo 7, per cui non è attraverso la forma, ma per mezzo dello spirito che si può accordare il vecchio al nuovo (Ciucci, 305-306). E' interessante notare che se il riferimento al passato non avviene attraverso la riproposizione similare delle forme, ma attraverso l'interpretazione dello spirito che aveva generato tali forme, ne deriva che uno stesso concetto utilitario può accumunare elementi elementi architettonici antichi e l'uso del mezzo toro nell'albergo: come avveniva nell'antichità per colonne e architravi, così le cornici di basamento a livello della strada servono a riparare dalle intemperie e a proteggere marmi e lesene da sfregi e urti. Terragni rivendica pertanto anche una funzione pratica e non solo formale al forte spessore del mezzo-toro tanto contestato, riprendendo un concetto caro al Gruppo 7: nulla vi è in architettura che non abbia avuto un'origine di necessità e comodità (Ciucci, 305-306). Scritto redatto sulla base di: CIUCCI, Giorgio (a cura di), Giuseppe Terragni: opera completa, (con Triennale di Milano, Centro studi G. Terragni, Centro internazionale di studi di architettura Andrea Palladio), Milano: Electa, 1996 FOSSO, Mario, MANTERO, Enrico, Giuseppe Terragni 1904-1943, Como: Cesare Nani, 1982 MARCIANÒ, Ada Francesca, Giuseppe Terragni opera completa 1925-1943, Roma: Officina, 1987 ZEVI, Bruno (a cura di), Giuseppe Terragni, Bologna: Zanichelli, 1980

GALLERY Albergo Metropole-Suisse Credits foto: http://spazioinwind.libero.it/super_girella/lezioni/22-05-2002/22-05-2002.htm Albergo Metropole-Suisse Credits foto: http://www.villaatlakecomo.com/villadetails/hotel-metropole-suisse-lake-como.html GEOLOCALIZZAZIONE

http://maps.google.com/maps?q=piazza+camillo+benso+conte+di+cavour%2c+7%2c+22100+como+co