SETTORE LAVORII PUBBLIICII E MANUTENZIIONE DEL PATRIIMONIIO PARCO MULTIMEDIALE PER LA RICERCA DOCUMENTALE CONNESSA ALLA STORIA DEL VINO E DEL GUSTO CENTRO MULTIMEDIALE CABLAGGIO STRUTTURATO (articolo 37 del Decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999, n. 554) PROGETTO ESECUTIVO Canelli, 8 Gennaio 2007 IL PROGETTISTA Geom. Carluccio Bottero SETTORE LAVORI PUBBLICI E MANUTENZIONE DEL PATRIMONIO Via Roma 37 14053 CANELLI (AT) Tel. 0141 820236 Fax 0141 820228 E-mail llpp@comune.canelli.at.it
INDICE 1 SITUAZIONE INIZIALE...2 2 DESCRIZIONE E PRINCIPALI CARATTERISTICHE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI...2 PARAMETRI CARATTERISTICI DELL'IMPIANTO ELETTRICO...2 IMPIANTO ELETTRICO NEGLI ARREDI...2 3 IMPIANTO DI CABLAGGIO STRUTTURATO...2 4 DESCRIZIONE ED ANALISI DELLE ESIGENZE...3 5 SOLUZIONE TECNICA...3 6 PRINCIPALI ELEMENTI DEL SISTEMA DI CABLAGGIO STRUTTURATO...3 7 LA RETE DI DISTRIBUZIONE ORIZZONTALE...4 8 ATTACCO D UTENTE...5 9 ARCHITETTURA DELLA RETE LAN...5 10 CARATTERISTICHE DEGLI APPARATI...5 11 NORME TECNICHE DA ADOTTARE...6 1
1 SITUAZIONE INIZIALE L edificio risulta già interamente canalizzato, con previsioni per l interconnessione dei corpi di fabbrica attraverso apposite canalizzazioni sotto al cortile interno e predisposizione per l installazione di quadri di piano, tutte previsioni già anticipate dal recente progetto di ristrutturazione (2004) 2 DESCRIZIONE E PRINCIPALI CARATTERISTICHE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI Parametri caratteristici dell'impianto elettrico L impianto è stato studiato affinché venga consentito il rispetto delle seguenti caratteristiche: - affidabilità - gli impianti non devono costituire per causa propria qualunque tipo di incendio - protezione dai contatti diretti ed indiretti - protezione dalle sovracorrenti e prevenzione della propagazione degli incendi - suddivisione dei circuiti - inaccessibilità ai comandi dei circuiti essenziali; Impianto elettrico negli arredi Le elettrificazioni degli arredi (scrivanie attrezzate e cilindri multimediali) adibiti all'uso proprio dell'attività possono considerarsi equipaggiamenti elettrici a sé stanti come definito dal DPR 447/91 art. 3. Sarà cura dell utilizzatore accertare ed acquisire le certificazioni relative alla rispondenza della norma CEI 64-11: impianti elettrici nei mobili. Si rammenta inoltre che i mobili elettrificati in fabbrica sono soggetti al regime del marchio IMQ o equivalente. Le eventuali prese dei posti di lavoro dovranno essere di tipo fisso, protette dai sovraccarichi e contenute in apposite scatole e l'asse di inserzione non deve essere inferiore a 30 verso l'alto rispetto l'asse orizzontale. I cavi devono essere non propaganti l'incendio (FROR, N1VV-K) installati in canaline protette in modo da non essere danneggiati da parti in movimento o spigoli vivi. Inoltre non dovranno essere eseguite piegatura che ne compromettano l'affidabilità. 3 IMPIANTO DI CABLAGGIO STRUTTURATO L'impianto rete dati (o cablaggio strutturato) dovrà esere realizzato all interno delle canalizzazioni esistenti e già predisposte e si compone indicativamente di: - linee di alimentazione elettrica dei quadri HUB a partire dai rispettivi quadri di zona ; - canalizzazione per il collegamento tra i vari armadi HUB ai rispettivi piani con cavo in fibra ottica multimodale (se previsto); - canalizzazione per il collegamento tra armadi HUB ai piani e le postazioni di lavoro con cavo cat. 5 tipo UTP; 2
- punti presa nelle postazioni di lavoro di tipo RJ 45 La distribuzione dei cavi fino alle postazioni di lavoro avverrà con cavi cat. 5. 4 DESCRIZIONE ED ANALISI DELLE ESIGENZE L'esigenza è quella di realizzare una LAN che grazie alla sua flessibilità possa soddisfare le esigenze che si presenteranno in funzione dell occupazione degli spazi e degli uffici. Da questo punto di vista l infrastruttura esistente si presta ad una realizzazione siffatta in quanto in tutte le sono presenti due cavidotti ed una placca a 7 posti per la realizzazione delle prese. 5 SOLUZIONE TECNICA Gli obiettivi che si intendono raggiungere per il sistema proposto sono i seguenti: realizzazione di una rete per trasmissione dati con distribuzione capillare; modularità, cioè la possibilità di inserire o togliere elementi senza che questo pregiudichi le funzionalità della rete o comprometta gli investimenti già effettuati; espandibilità della rete in termini di stazioni di lavoro da servire; fruibilità delle risorse informatiche indipendentemente dalla loro dislocazione; efficienza della rete per quanto concerne la tolleranza ai guasti, ma soprattutto per l'ampiezza di banda trasmissiva disponibile. Il cablaggio strutturato costituirà il portante esclusivo per applicazioni LAN ad alta velocità realizzando l'intera catena delle connessioni in Categoria 5e, pertanto si sono previste dorsali di interconnessione in fibra ottica e Patch-Cords (Patch-Plugs) in Categoria 5e, inoltre: ogni presa, dovrà implementare solamente servizi dati (LAN); a ciascuna delle prese corrisponde un cavo UTP (Unshielded Twisted Pair) da 4 coppie; la rete locale è realizzata con tecnologie a standard Ethernet IEEE 802.31 10BaseT, Ethernet IEEE 802.3u 100BaseTX e IEEE 802.3z 1000Base-X; gli switches di piano realizzeranno le funzionalità tipiche di una rete Ethernet/Fast Ethernet ed implementeranno le funzionalità di gestione e controllo SNMP per il controllo ed il monitoring degli apparati in rete locale e verranno collegati allo switch centrale mediante fibra ottica in Gigabit Ethernet. 6 PRINCIPALI ELEMENTI DEL SISTEMA DI CABLAGGIO STRUTTURATO La soluzione scelta prevede la realizzazione di un sistema di cablaggio strutturato, in grado di supportare una diffusione capillare di terminali, personal computer e workstation connessi ad ambienti informatici eterogenei fino a supportare un portale internet autonomo. I vantaggi che tale soluzione offre sono tanto più evidenti quanto più crescono le esigenze dell'impianto in termini di dimensione, complessità, flessibilità, riconfigurabilità e varietà dei sistemi di utente collegati alla rete. 3
Le linee guida che caratterizzano il sistema di cablaggio proposto sono: utilizzo di dorsali in fibra ottica per il collegamento degli armadi di piano al centro stella; utilizzo del portante in cavo a 4 coppie non schermato per il supporto dei servizi dati; presenza di punti di riconfigurazione (armadi di piano) per facilitare la gestione della rete; topologia fisica di tipo multistellare; supporto sulla infrastruttura di cablaggio di applicazioni Ethernet 10, 100 e 1000 Mbit/s, ATM a 25 e155 Mbit/s, 1Gbps; conformità ISO/IEC 11801 (1995), CENELEC EN50173 (1995). Le ampie possibilità di riconfigurazione della rete dovute alla topologia multistellare centrata attorno ai permutatori e l'uniformità del tipo di attacco d'utente facilitano la gestione e l'adattabilità del sistema ai vari ambienti. In particolare la topologia stellare semplifica l'attività di riconfigurazione della rete a partire da pochi punti centrali di permutazione ed aumenta notevolmente il grado di affidabilità e di disponibilità dell'intero sistema, come si potrà leggere in avanti. La caratteristica qualificante del sistema di cablaggio strutturato è la disponibilità di cavi in rame con prestazioni trasmissive adeguate a sostenere velocità di 10 e 100 Mbit/s, in accordo con gli standard IEEE 802.3i (10Base-T, ecc.) e IEEE 802.3u (100Base-TX, ecc.) per reti operanti su cavo a coppie non schermato (UTP) e di dorsali in fibra ottica. Inoltre il sistema di cablaggio proposto supporta applicazioni ATM a 25 Mbit/s su UTP ed ATM a 155 Mbit/s STS-3c/STM1 su UTP cat. 5e. La tecnologia adottata, allineata con lo stato dell'arte nel settore dei sistemi di cablaggio strutturati, è conforme allo standard "Commercial Building Wiring Standards" proposto dalla Electronic Industries Association e dalla Telecommunications Industry Association (EIA/TIA 568A). 7 LA RETE DI DISTRIBUZIONE ORIZZONTALE La rete di distribuzione è costituita da segmenti in cavo a 4 coppie non schermato di tipo 3061 Low Smoke Zero Halogen a cat. 5e (per segnali fino a 100 MHz). I cavi di collegamento dati utilizzati per ciascun utente sono tali da consentire trasmissione dati ad alta velocità su segmenti della lunghezza massima prevista dallo standard 802.3 e di garantire immunità alle interferenze; tale tipo di cavo è caratterizzato da isolante di materiale speciale e da un passo di cordatura piccolo e controllato. La scelta di una distribuzione in cavo a coppie bilanciate non schermato consente di realizzare la struttura di cablaggio sulla base di un sistema strutturato con innegabili vantaggi di integrazione e flessibilità. La rete di distribuzione consente la massima libertà di scelta di connessione ad elaboratori di tipo diverso con tecnologie trasmissive differenti, grazie all'adattabilità del sistema ai vari standard, basata su una vasta gamma di accessori disponibili a livello di attacco utente e di permutatore. Devono essere previsti cordoni ed accessori in grado di supportare tutte le applicazioni LAN compatibili con la categoria 5e. Nei punti di concentrazione è prevista l'installazione di opportuni armadi metallici, aventi porte con chiusura a chiave da posizionare nei siti che saranno concordati in fase di sopralluogo tecnico. 4
8 ATTACCO D UTENTE L'attacco d'utente è costituito da connettori ad 8 poli di tipo a jack RJ-45. In particolare, ciascun connettore è interamente dedicato alla rete Ethernet/Fast Ethernet. L utente si collega alla rete mediante bretelle di connessione che realizzano l adattamento tra le caratteristiche trasmissive del portante utilizzato (Cat. 5e) e quelle richieste in modo nativo dalla stazione terminale. Per quel che riguarda la connessione dati esso consente la massima libertà di interfacciamento e garantisce elevati standard di sicurezza in quanto qualsiasi operazione di connessione e disconnessione realizzata da un utente anche non esperto, non produce effetti negativi sugli altri utenti. 9 ARCHITETTURA DELLA RETE LAN In funzione della distribuzione delle prese, della struttura dell'edificio e dei percorsi massimi dei cavi è stato previsto n 1 armadio di permutazione per piano in posizione baricentrica rispetto al piano in modo da garantire che la lunghezza massima di ciascuna bretella non superi i 100 metri. Ciascun armadio di piano è poi collegato al centro stella della rete di Cablaggio Strutturato e della rete LAN tramite una fibra ottica multimodale. Sugli armadi di piano si installerà uno Switch Ethernet /FastEthernet che verrà utilizzato per la connessione dei posti di lavoro. Gli Switch verranno collegati ognuno singolarmente allo Switch centrale in tecnologia Gigabit tramite connessione in fibra ottica. 10 CARATTERISTICHE DEGLI APPARATI Di seguito sono dettagliate le caratteristiche minime degli apparati attivi oggetto del presente documento che dovranno essere ospitati all interno degli armadi di permutazione. Switch di piano Switch 48 porte Ethernet/FastEthernet Switch dotato di 48 porte Ethernet/Fast Ethernet autonegozianti e di 2 porte Ethertnet gigabit fullduplex 1000BASE SX con Wire-Speed Layer 2 switching, larghezza di banda di 14 Gbps nonblocking, capace di route/filter/forward su 8.5 milioni di pacchetti al secondo. Switch centrale Switch 16 porte Ethernet Gigabit Switch dotato di 16 porte Ethernet gigabit full-duplex 1000BASE SX con Wire-Speed routing a Livello 3 e Wire-Speed Layer 2 switching, larghezza di banda di 30 Gbps non-blocking, capace di route/filter/forward su 24 milioni di pacchetti al secondo. Data la criticità del dispositivo esso dovrà anche essere dotato di alimentazione ridondante. 5
11 NORME TECNICHE DA ADOTTARE Legge n.46 del 05/03/1990 Norme per la sicurezza degli impianti tecnologici DPR n. 447 del 06/12/1991 Regolamento di attuazione della L. 46/90 Legge n.186 del 1-3-1968 UNI 9795 Sistemi fissi automatici di rivelazione, di segnalazione manuale e di allarme d'incendio UNI 8612 Cancelli e portoni motorizzati. Criteri costruttivi e dispositivi di protezione contro gli infortuni Norme CEI : in particolare CEI 64-8, 64-8/7 sez.751, sez. 752, CEI 17-13/1, CEI 31-30 e CEI 31-27; D.M. 12/04/1996 D.M. 26/08/1992 D.P.R. 547 del 27/04/1955 e seguenti integrazioni e modificazioni D.Lgs. 626 / 94 e seguenti integrazioni e modificazioni I materiali dovranno rispettare le norme specifiche di riferimento previste dalla vigente normativa Canelli, 8 Gennaio 2007 IL PROGETTISTA Geom. Carluccio Bottero 6
ESTRATTO DAL PROGETTO I.E. DELLE OPERE DI REALIZZAZIONE DI UN CENTRO SERVIZI PER IL SISTEMA DELLA PMI MEDIANTE IL RECUPERO DI EDIFICIO IN CENTRO STORICO REDATTO DA QUESTO SETTORE (Opere realizzate nel 2004) 7
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