1. QUESITO Cosa si intende per approccio integrato nell ambito di un unico progetto nel caso di attivazione di un Progetto Pubblico Integrato (PPI)?

Documenti analoghi
DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA e SVILUPPO RURALE, CACCIA e PESCA

1. QUESITO Cosa s intende per case sparse, nucleo abitato, aggregato di edifici e Villaggio Rurale?

MISURA 07 "Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali"

BANDO PUBBLICO. Finanziamento per la stesura di piani di sviluppo dei comuni e dei villaggi situati nelle zone rurali e dei servizi comunali di base

Le misure del PSR Marche e la Rete Natura 2000 regionale

SCHEMA PROGETTI DI COOPERAZIONE. Bando per la selezione dei Gruppi di Azione Locale e dei Piani di Sviluppo Locale ALLEGATO N. 5

ASSESSORATO REGIONALE DELL AGRICOLTURA DELLO SVILUPPO RURALE E DELLA PESCA MEDITERRANEA DIPARTIMENTO REGIONALE DELL AGRICOLTURA

I PIL - Progetti Integrati Locali del PSR

MISURA 07 "Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali"

MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA CULTURALI E DEL TURISMO SEGRETARIATO GENERALE-SERVIZIO II

Misura 16 Cooperazione

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE Progettazione integrata di filiera - PIF SINTESI

L.R. 15/2007, art. 9, c. 1 e 2 B.U.R. 30/9/2015, n. 39. DPReg. 10/11/2016, n. 0211/Pres. (B.U.R. 23/11/2016, n. 47).

FAQ (aggiornate al 28 gennaio 2018)

Insieme, per realizzare nuove attività

AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA GEST. SOST. RISORSE E GOVERNO TERRIT. A VOC. AGR. DETERMINAZIONE. Estensore MIRABELLI CRISTINA

SCHEDA PROGETTO PER AZIONI MATERIALI

istruttoria delle domande oggetto del contributo e spese ammissibili assegnazione del contributo, limite massimo e cumulo

126 Bollettino Ufficiale. Serie Ordinaria n Martedì 18 luglio 2017

SCHEDA PROGETTO ENTRO TETTO. PIRAP PARCO NAZIONALE DEL CILENTO e VALLO di DIANO. P rogetto I ntegrato R urale per le A ree P rotette COMUNE DI

IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO ISTITUZIONALE E TERRITORIO

Stesura e/o aggiornamento dei piani di gestione dei siti Natura 2000

UNIONE EUROPEA REGIONE MARCHE PSR MARCHE (Reg. CE 1305/2013) Misura 19 SOSTEGNO ALLO SVILUPPO LOCALE LEADER GAL SIBILLA

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO

Modulo di domanda - Allegato 1 - Bando per la realizzazione di progetti di educazione all ambiente da parte dei CEAS non accreditati.

L.R. 20/2015, art. 4, c. 3 B.U.R. 2/9/2015, S.O. n.34. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 28 agosto 2015, n. 0176/Pres.

Avviso pubblico per la valorizzazione dei luoghi della cultura del Lazio

Allegato 2 SCHEMA PER LA REDAZIONE DEL PIANO DI AZIONE LOCALE MISURA 19.2 (SLTP sviluppo locale di tipo partecipativo)

Soggetti destinatari dei contributi e attuatori dell intervento

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE SARDEGNA

Ambiente e biodiversità per uno sviluppo partecipato e sostenibile. Gli accordi agroambientali d area nel PSR delle Marche

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DEL LAZIO SOTTOMISURA 16.5

Articolo 3 Finanziamento

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE per la Regione Sardegna MISURA 19 - Sostegno allo sviluppo locale LEADER (CLLD) Percorso, attori e strumenti

REGIONE ABRUZZO DIREZIONE RIFORME ISTITUZIONALI ENTI LOCALI CONTROLLI SERVIZIO SISTEMI LOCALI E PROGRAMMAZIONE SVILUPPO MONTANO

Per partecipare al bando gli Enti proponenti devono, pena inammissibilità della domanda:

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori 19/07/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 57

BANDO PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA ATTUATIVO DI INTERVENTO PER L IMPIANTISTICA SPORTIVA, ANNO 2014.

Presidenza del Consiglio dei Ministri

POLITICHE ABITATIVE E LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, PAESISTICA E URBANISTICA DETERMINAZIONE. Estensore LO GATTO GIULIA

Schema di Accordo Territoriale PIT - GAL MontagnAppennino

FAQ al 14 luglio 2015

DELIBERAZIONE DI GIUNTA N. 227 DEL 25 MAGGIO 2012

Allegato A) al decreto n.

PRODUZIONI AGRICOLE E ZOOTECNICHE, TRASFORMAZIONE, COMMERCIALIZZAZIONE E STRUMENTI DI SVILUPPO LOCALE DETERMINAZIONE. Estensore PANDOLFI PAOLO

FAQ AGGIORNATE AL 3 MAGGIO 2019

46 Bollettino Ufficiale. Serie Ordinaria n Venerdì 13 luglio 2018

FAQ avviso pubblico realizzazione e gestione nidi e micro-nidi (d.d. 11 del 05/02/2018)

FAQ (Frequently Asked Questions)

DETERMINAZIONE DELL AUTORITA DI GESTIONE PSR maggio 2013, n. 158

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE. Centro di Responsabilità

VIA Capitan Bavastro, 108 TEL ROMA FAX

Struttura di missione DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE GIOVANILI E LE ATTIVITÀ SPORTIVE

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE

Programma di Sviluppo Rurale

P R O G R AM M A D I S V I L U P P O R U R AL E D E L L A R E G I O N E C AL AB R I A

Il progetto di azioni positive

ASSESSORADU DE SU TURISMU, ARTESANIA E CUMMERTZIU ASSESSORATO DEL TURISMO, ARTIGIANATO E COMMERCIO

IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE CACCIA E PESCA

ACCORDO DI FILIERA. (titolo del progetto)

DISPOSIZIONI ATTUATIVE PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI INTEGRATI D AREA NELL AMBITO DELLA MISURA 16 DEL PSR OPERAZIONE

42 Bollettino Ufficiale. Serie Ordinaria n Martedì 21 marzo 2017

14880 N BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA Parte I

ALLEGATO A Dgr n. del pag. 1/8

Presidenza del Consiglio dei Ministri

costituendo GalMolise Rurale

SINTESI DEL BANDO DELLA REGIONE ER PER PROGETTI DI PROMOZIONE DELL EXPORT A FAVORE DI IMPRESE NON ESPORTATRICI O ESPORTATRICI NON ABITUALI

2 Bollettino Ufficiale. Serie Ordinaria n Mercoledì 03 agosto 2016

DISPOSIZIONI DI ATTUAZIONE

DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE SETTORE RICERCA, INNOVAZIONE E RISORSE UMANE BELVEDERE KATIA

SETTORE CONSULENZA, FORMAZIONE E INNOVAZIONE

REPORT BANDI PIEMONTE

Dr.ssa Lisa Leonardini PM A. Ulss 10 Veneto Orientale. 04 dicembre 2011

Delibera della Giunta Regionale n. 474 del 06/09/2012

GRUPPO DI AZIONE LOCALE ALTA CIOCIARIA - VALLE DEL SACCO Via Vittorio Emanuele 219, Anagni (FR)

DIREZIONE CENTRALE PROGRAMMAZIONE INTEGRATA E FINANZA

BANDO MISURA 16. Allegato 1 - Accordo di partenariato

MANIFESTAZIONE D INTERESSI. PIRAP PARCO NAZIONALE DEL CILENTO e VALLO di DIANO. P rogetto I ntegrato R urale per le A ree P rotette

Decreto Dirigenziale n. 267 del 06/08/2018

Giunta Regionale della Campania /11/

Decreto n 479. Servizio sviluppo rurale

#Misura 16. Data di pubblicazione del bando sul BURM: n. 14 del 26 febbraio 2018 Edizione straordinaria EVENTO INFORMATIVO

44 bollettino ufficiale della regione autonoma friuli venezia giulia 30 settembre

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA. Vista la Legge regionale 20/2000;

REPUBBLICA ITALIANA IL DIRIGENTE GENERALE

Legge regionale 17 luglio 2015, n. 18

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Come si configura la partecipazione delle figure professionali all interno del gruppo di lavoro?

1. Linee di intervento e procedure relative alla completa attivazione della L. 285/97 in Regione Lazio

SCHEDA "PROPOSTA PROGETTUALE" (Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ai sensi dell art. 47 del D. P. R. 28 dicembre 2000, n.

ALLEGATO A. 1. Obiettivi

AREA ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE SERVIZIO FORMAZIONE PROFESSIONALE N / 2017

- FAQ dell 11/12/2012 -

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI. (Ex Art. 12 L. n. 241/1990) Approvato con Deliberazione di Assemblea n. 55 del

6296 N BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA Parte I

ALLEGATO B1 - FORMULARIO DI PRESENTAZIONE DELLA PROPOSTA PROGETTUALE (COMPRESE SCHEDE DEI PARTNER) I. IL PROGETTO

Piano nazionale di edilizia abitativa lett. b) ed e) MANIFESTAZIONE D INTERESSE

Transcript:

FAQ Bando Pubblico Tipologia di operazione 7.1.1 PSR Lazio Determinazione n. G03878 del 27/03/2018 Elaborazione di Piani delle aree Natura 2000 e dei siti ad alto valore naturalistico e dei piani di sviluppo di comuni e villaggi. 1. QUESITO Cosa si intende per approccio integrato nell ambito di un unico progetto nel caso di attivazione di un Progetto Pubblico Integrato (PPI)? Per Progetto Pubblico Integrato (PPI) si intende: - la combinazione da parte di un unico ente pubblico territoriale, con un approccio integrato e nell ambito di un unico progetto, di diversi interventi scelti tra le tipologie di operazione 7.2.1, 7.2.2, 7.4.1, 7.5.1, 7.6, 7.7.1 del P.S.R Lazio 2014/2020; oppure - la combinazione da parte di più enti pubblici territoriali associati, con un approccio integrato e nell ambito di un unico progetto esclusivamente delle tipologie di operazione 7.2.1, 7.2.2, 7.4.1, 7.7.1. Per approccio integrato nell ambito di un unico progetto si intende che i singoli interventi proposti devono essere tra loro correlati e collegati da una strategia comune (un filo conduttore) di sviluppo locale che andrà descritta nei Piani di Sviluppo e nelle relazioni a corredo della domanda. Il Piano proposto non può essere una mera sommatoria di singoli interventi. 2. QUESITO Cosa s intende per Formale impegno a presentare il Progetto Pubblico Integrato (PPI) nell ambito del PSR Lazio 2014/2020? Si tratta di un atto con il quale l Ente pubblico singolo e ciascuno degli enti pubblici facenti parte di un Associazione di enti pubblici si impegnano a presentare, al momento dell emanazione degli specifici Bandi Pubblici, le domande di sostegno relative alle tipologie di intervento richieste con il Piano di Sviluppo; in caso di mancata presentazione viene a decadere il contributo concesso con il Bando relativo alla Tipologia di operazione n. 7.1.1. 3. QUESITO Gli interventi delle diverse tipologie di operazione indicate nel Piano di Sviluppo sono vincolanti per il PPI? Il Piano di Sviluppo proposto è vincolante. Non possono essere ammesse né integrazioni né sostituzioni rispetto a quello indicato nel Piano di Sviluppo presentato che intercetta i bisogni del territorio a seguito di una specifica analisi SWOT. 4. QUESITO Nel caso di associazione fra più Enti pubblici cosa bisogna allegare alla domanda e che cosa si intende per atti formali di costituzione con indicazione del soggetto capofila di cui all articolo 7 del Bando pubblico?

Nel caso di associazione di enti pubblici è necessario allegare alla domanda di finanziamento gli Atti formali di costituzione con indicazione del soggetto capofila. Il capofila deve inoltre indicare tutti i partner dell associazione tramite la funzione legami associativi del fascicolo aziendale. Il capofila si deve fare carico di tutti gli oneri finanziari anche per i partner dell associazione. Per Atto formale di costituzione si intende un atto condiviso dai partecipanti, ad esempio un protocollo d intesa, approvato nelle forme consentite (Deliberazioni, Determinazioni). In tale atto si dovrà specificare il tipo di rapporto fra gli Enti e dovrà essere conferito il mandato di rappresentanza. È un accordo tra Pubbliche amministrazioni di cui all art. 15 della L. 241/1990. Poiché la competenza tassativa ed esclusiva del Consiglio comunale di cui all art. 42 co. 2 lett. c) è limitata alle convenzioni per la gestione associata di funzioni o servizi, le altre tipologie di convenzione rientrano chiaramente nella competenza generale e residuale della Giunta comunale di cui all art. 48 del D.Lgs. 267/2000. 5. QUESITO Per quanto riguarda la documentazione da allegare alla domanda di sostegno si deve fare riferimento al bando o ai documenti richiesti dal sistema informatizzato del SIAN? Per redigere il piano di sviluppo preliminare e le relazioni tecniche sono disponibili delle linee guida? Per quanto riguarda la documentazione da allegare alla domanda di finanziamento bisogna fare riferimento al bando pubblico ed alle Disposizioni attuative generali del PSR 2014/2020 del Lazio in quanto il Bando informatizzato è stato semplificato e schematizzato per semplicità di uso. Le disposizioni attuative sono state approvate con Deliberazione 5 aprile 2016 n. 147 e pubblicate sul BUR n. 30 del 14/04/2016. Per redigere il piano di sviluppo preliminare non sono state redatte delle linee guida, ma nel bando all articolo 7 sono indicati i punti minimi essenziali che deve includere. Al riguardo si chiarisce che il Piano di sviluppo preliminare dovrà comprendere almeno quanto segue: -Relazione illustrativa indicante l inquadramento territoriale comprensiva delle informazioni minime presenti nei criteri di selezione di cui all articolo 9 (incidenza della superficie territoriale ricadente in zona svantaggiata; eventuale incidenza del territorio ricadente in are C e D); - Relazione tecnica con: - le motivazioni che inducono all adozione del Piano di Sviluppo; - la coerenza con i parametri e gli obiettivi fissati nella misura; -analisi SWOT dei fabbisogni dei territori interessati; - linee di intervento atte a superare le criticità rilevate nell analisi stessa; -elenco e descrizione sintetica delle diverse tipologie di operazioni che si intendono sviluppare; - cronoprogramma indicante le fasi attuative del Piano; - piano finanziario degli interventi. 6. QUESITO C è un limite al costo totale di tutti gli interventi che saranno descritti nel Piano di Sviluppo e finanziabili con le tipologie di operazione indicate nel bando?

Per gli interventi di cui alle tipologie di operazione della Misura 7 si farà riferimento ai limiti massimi riportati nelle schede di Misura del PSR Lazio 2014/2020. Nel caso in cui i costi superassero tali massimali deve essere indicata la copertura finanziaria della parte di costo eccedente i massimali. 7. QUESITO Cosa deve contenere il Piano di sviluppo definitivo? Alla domanda di pagamento andrà allegato il Piano di sviluppo definitivo che sarà dettagliato e completo della documentazione tecnica necessaria (planimetrie, costi ecc). Il Piano di sviluppo definitivo dovrà comprendere almeno quanto segue: 1) una Relazione illustrativa che dovrà contenere almeno i punti di seguito dettagliati: a) Analisi del contesto Descrizione con l ausilio di dati quantificati, del contesto socioeconomico e demografico generale della zona geografica interessata, evidenziando i fattori economici trainanti, i fattori limitanti la competitività, gli svantaggi strutturali e l identificazione delle esigenze del territorio; b) Analisi SWOT Descrizione dei principali punti di forza e di debolezza, delle carenze e delle potenzialità di sviluppo dell economia locale e del territorio, descrizione e analisi delle lacune dei servizi, del fabbisogno infrastrutturale, di beni culturali e servizi ambientali, della capacità di sviluppo a livello locale; c) Individuazione dei fabbisogni e loro gerarchizzazione Descrizione dei fabbisogni individuati per la zona di riferimento e indicazione della loro gerarchizzazione. 2) una Relazione tecnica che dovrà contenere almeno i punti di seguito dettagliati: a) descrizione degli interventi che si intendono realizzare sulla base delle risultanze dell'analisi SWOT. In particolare descrizione delle diverse tipologie di operazione alle quali si vuole aderire con il PPI con indicazione dei singoli interventi che si vogliono realizzare (modalità di realizzazione, tempi, costi e benefici attesi); b) planimetrie e cartografie degli interventi previsti, complete di un cronoprogramma dei lavori e di un piano finanziario. 8. QUESITO Quali sono gli strumenti di programmazione a cui si riferisce l articolo 4 del Bando? Gli interventi proposti all'interno del Piano di sviluppo devono essere coerenti e conformi agli strumenti di programmazione previsti dal Testo Unico sull ordinamento degli Enti locali di cui al D.lgs. n. 267 del 18 agosto 2000, in particolare al Piano Regolatore, al Documento Unico di Programmazione (D.U.P.), al Piano Esecutivo di Gestione (PEG), al Programma Triennale delle opere pubbliche.

9. QUESITO Gli Enti che hanno presentato un PPI in forma associata possono presentare singolarmente un altro PPI con le tipologie di operazione 7.5.1 e 7.6.1? Gli enti pubblici che partecipano in forma associata ad un PPI non possono presentare singolarmente un altro PPI con le tipologie di operazione 7.5.1 e 7.6.1. Tali enti potranno partecipare singolarmente ai bandi delle tipologie di operazione 7.5.1 e 7.6.1 quando attivati, senza beneficiare della maggiorazione del punteggio previsto per gli enti che hanno presentato il PPI. 10. QUESITO Un Comune che è stato finanziato per un PPI nel precedente Bando della Misura 7.1 può presentare domanda sul presente bando per un piano che includa interventi diversi da quelli proposti nel PPI del primo bando? Un Comune che è stato finanziato per un PPI con il precedente Bando non può presentare domanda per un nuovo PPI su questo bando anche se include interventi diversi da quelli richiesti con il precedente PPI, in quanto trattasi della medesima tipologia di operazione 7.1.1. 11. QUESITO Un Comune che si trova in un Parco che è stato finanziato per un PPI con il bando precedente può presentare domanda singolarmente per un PPI sul presente bando? Se il territorio del Comune rientra nel territorio del Parco che ha già presentato domanda per un PPI sul precedente bando, il Comune non può presentare domanda per un PPI. Un territorio può infatti venire finanziato una sola volta per un PPI. La ratio è che per uno stesso intervento (Piano di sviluppo di un territorio) non si possono richiedere due volte finanziamenti pubblici. 12. QUESITO Un Ente (ad es. un Parco) che abbia fatto domanda a valere sul precedente bando della misura 7.1 per la stesura di un Piano di sviluppo (PPI), può presentare sul nuovo bando relativo alla tipologia di operazione 7.1.1 una domanda di finanziamento per la redazione di uno strumento di pianificazione di un area protetta? Un Ente che ha avuto il finanziamento per un Piano di sviluppo (PPI) sul primo bando non può presentare domanda su questo secondo bando per uno strumento di pianificazione, perché non è consentito avere in corso sulla medesima tipologia di operazione più domande di sostegno. La domanda di sostegno è da intendersi in corso fino alla data di presentazione della domanda di pagamento a saldo completa con tutta la documentazione di rendicontazione (ai sensi dell art. 8 della DGR 147/2016). 13. QUESITO Se un Parco vuole presentare una domanda di finanziamento per la redazione del Piano Pluriennale di Promozione Economica e Sociale e contemporaneamente alcuni Comuni del Parco vogliono presentare un Progetto Pubblico Integrato- PPI, è possibile presentare entrambi contemporaneamente?

La risposta è affermativa, infatti se un Parco chiede un finanziamento per un PPPES ed un Comune chiede un finanziamento per un PPI, si tratta di beneficiari diversi che propongono interventi diversi. 14. QUESITO Un Ente di gestione (Parco o Regione) di un Area protetta può presentare domanda per più di un intervento nel caso in cui gestisca più Aree protette? Un Beneficiario può presentare una sola domanda di finanziamento poiché non è consentito avere in corso sulla medesima tipologia di operazione più domande di sostegno. Se un Ente che gestisce più siti Natura 2000 o più Aree protette (beneficiario della misura) vuole presentare un Piano che coinvolga più di un sito può farlo rispettando le seguenti condizioni: 1. il Progetto deve riguardare più piani della medesima tipologia (Piano e Regolamento di Aree naturali protette, oppure Piani di Gestione dei siti Natura 2000 o Piani di gestione specifici settoriali, oppure Programmi Pluriennali di Promozione Economica e Sociale PPPES, oppure Regolamenti di aree naturale protette; 2. deve essere rispettato complessivamente il massimale stabilito nel bando all articolo 6 per quella tipologia di piano; 3. ai fini del riconoscimento del contributo il progetto deve comprendere tutti i piani richiesti nella domanda di finanziamento pena una riduzione proporzionale del contributo. 15. QUESITO Un ente di gestione di un Area protetta o sito Natura 2000 può presentare domanda per gli strumenti di pianificazione anche se si trova sul territorio di un GAL (ma non ne fa parte)? Un Ente di gestione di un Area protetta o sito N2000 può presentare domanda per uno strumento di pianificazione dell Area protetta anche se si trova in un territorio del GAL solo se non fa parte del GAL (non è tra gli associati del GAL) e solo se il GAL non richiede l attivazione di quella tipologia di intervento di pianificazione delle Aree protette. Non ci deve essere possibilità di sovrapposizione degli interventi. 16. QUESITO Un Comune che ha preso in affitto un sito Natura 2000 può fare domanda sulla Misura 7.1 per redigere un piano di gestione? Il Comune può essere considerato Ente gestore del sito? L ente di gestione dei siti Natura 2000 è la Regione Lazio. L unico beneficiario che possa presentare domanda per il bando della 7.1 è pertanto la Regione Lazio. 17. QUESITO Per quanto riguarda le forme giuridiche dei beneficiari i gestori del territorio possono essere solo enti pubblici? La risposta è affermativa, gli Enti ammissibili a finanziamento sono soltanto enti pubblici.