Introduzione all Informatica



Documenti analoghi
Sistema Operativo. Fondamenti di Informatica 1. Il Sistema Operativo

Il Sistema Operativo

Il Sistema Operativo. Funzionalità. Sistema operativo. Sistema Operativo (Software di base)

Introduzione alle tecnologie informatiche. Strumenti mentali per il futuro

Il Software. Il software del PC. Il BIOS

Il Sistema Operativo (1)

Il Sistema Operativo. C. Marrocco. Università degli Studi di Cassino

Le Infrastrutture Software ed il Sistema Operativo

Software di base. Corso di Fondamenti di Informatica

Il sistema operativo. Sistema operativo. Multiprogrammazione. Il sistema operativo. Gestione della CPU

Software relazione. Software di base Software applicativo. Hardware. Bios. Sistema operativo. Programmi applicativi

Con il termine Sistema operativo si fa riferimento all insieme dei moduli software di un sistema di elaborazione dati dedicati alla sua gestione.

Funzioni del Sistema Operativo

Infrastrutture Software

Il software impiegato su un computer si distingue in: Sistema Operativo Compilatori per produrre programmi

Il sistema operativo

Varie tipologie di memoria

Introduzione ai Sistemi Operativi

Il Sistema Operativo. Introduzione di programmi di utilità. Elementi di Informatica Docente: Giorgio Fumera

Informatica: il sistema operativo

La gestione di un calcolatore. Sistemi Operativi primo modulo Introduzione. Sistema operativo (2) Sistema operativo (1)

Il SOFTWARE DI BASE (o SOFTWARE DI SISTEMA)

Un sistema operativo è un insieme di programmi che consentono ad un utente di

Sistemi operativi. Esempi di sistemi operativi

Informatica e Bioinformatica: Sistemi Operativi

Il Sistema Operativo

Il Sistema Operativo: il File System

Fondamenti di Informatica: Sistemi Operativi 1. Introduzione

Sistemi Operativi STRUTTURA DEI SISTEMI OPERATIVI 3.1. Sistemi Operativi. D. Talia - UNICAL

PARTE 4 La Macchina Software

Gestione della memoria centrale

Corso di Sistemi di Elaborazione delle informazioni

ISTVAS Ancona Introduzione ai sistemi operativi Tecnologie Informatiche

SISTEMI OPERATIVI. Prof. Enrico Terrone A. S: 2008/09

INFORMATICA. Il Sistema Operativo. di Roberta Molinari

Il sistema di I/O. Hardware di I/O Interfacce di I/O Software di I/O. Introduzione

HARDWARE. Relazione di Informatica

La Gestione delle risorse Renato Agati

Sistemi Operativi Kernel

Architettura dei computer

Il Software e Il Sistema Operativo. Prof. Francesco Accarino IIS Altiero Spinelli A.S. 09/10

IL SISTEMA OPERATIVO IL SISTEMA OPERATIVO INTERFACCE TESTUALI INTERFACCE TESTUALI FUNZIONI DEL SISTEMA OPERATIVO INTERFACCE GRAFICHE

L informatica INTRODUZIONE. L informatica. Tassonomia: criteri. È la disciplina scientifica che studia

GLI ARCHIVI DI DATI. File Un File è una sequenza di informazioni che costituisce una unità logica. Un file è un un contenitore di di informazioni

Elementi di Informatica e Programmazione

Software di sistema e software applicativo. I programmi che fanno funzionare il computer e quelli che gli permettono di svolgere attività specifiche

Indice degli argomenti del s.o. Software. Software. Buona lezione a tutti!! SISTEMI OPERATIVI

Input/Output. Moduli di Input/ Output. gestiscono quantità di dati differenti a velocità diverse in formati diversi. n Grande varietà di periferiche

Il File System. Il file system

Architettura di un sistema operativo

Il file system. meccanismi di accesso e memorizzazione delle informazioni (programmi e dati) allocate. in memoria di massa

Approccio stratificato

ASPETTI GENERALI DI LINUX. Parte 2 Struttura interna del sistema LINUX

Fondamenti di Informatica

Dispensa di Informatica I.1

IL SOFTWARE TIPI DI SOFTWARE. MACCHINE VIRTUALI Vengono definite così perché sono SIMULATE DAL SOFTWARE, UNIFORMANO L ACCESSO SISTEMA OPERATIVO

01/05/2014. Dalla precedente lezione. Ruolo dei sistemi operativi. Esecuzione dei programmi

Il software può essere diviso in due grandi classi:

CdL in Medicina Veterinaria - STPA AA

Il software: Istruzioni per il computer. I tre tipi di software di sistema. Compiti del sistema operativo

Il software. la parte contro cui si può solo imprecare. Funzioni principali del sistema operativo. (continua) Gestione della memoria principale

Laboratorio di Informatica

Introduzione al sistema operativo Il file system: file, directory,...

STRUTTURE DEI SISTEMI DI CALCOLO

uomo Software (sistema operativo) hardware

I Thread. I Thread. I due processi dovrebbero lavorare sullo stesso testo

Università di Roma Tor Vergata Corso di Laurea triennale in Informatica Sistemi operativi e reti A.A Pietro Frasca.

1. Che cos è la multiprogrammazione? Si può realizzare su un sistema monoprocessore? 2. Quali sono i servizi offerti dai sistemi operativi?

LINUX. Che cos'e` un sistema operativo?

Abilità Informatiche A.A. 2010/2011 Lezione 4: SoftWare. Facoltà di Lingue e Letterature Straniere

1 Processo, risorsa, richiesta, assegnazione 2 Concorrenza 3 Grafo di Holt 4 Thread 5 Sincronizzazione tra processi

Informatica per la Storia dell Arte. Anno Accademico 2014/2015

Nozioni di Informatica di base. dott. Andrea Mazzini

Il Sistema Operativo. Di cosa parleremo? Come si esegue un programma. La nozione di processo. Il sistema operativo

PROGRAMMI UTENTE INTERPRETE COMANDI FILE SYSTEM GESTIONE DELLE PERIFERICHE GESTIONE DELLA MEMORIA GESTIONE DEI PROCESSI (NUCLEO) HARDWARE

Pronto Esecuzione Attesa Terminazione

Sistemi Operativi IMPLEMENTAZIONE DEL FILE SYSTEM. D. Talia - UNICAL. Sistemi Operativi 9.1

Sistema Operativo Compilatore

Architettura di un sistema di calcolo

Il software di base comprende l insieme dei programmi predisposti per un uso efficace ed efficiente del computer.

Dispensa di Fondamenti di Informatica. Architettura di un calcolatore

Corso di Informatica

Telerilevamento e GIS Prof. Ing. Giuseppe Mussumeci

Sistemi Operativi MECCANISMI E POLITICHE DI PROTEZIONE. D. Talia - UNICAL. Sistemi Operativi 13.1

MECCANISMI E POLITICHE DI PROTEZIONE 13.1

Informatica - A.A. 2010/11

Sistemi Operativi. 5 Gestione della memoria

Lezione 4 La Struttura dei Sistemi Operativi. Introduzione

Contenuti. Visione macroscopica Hardware Software. 1 Introduzione. 2 Rappresentazione dell informazione. 3 Architettura del calcolatore

INTERAZIONE CON L UTENTEL

Laboratorio di Calcolatori 1 Corso di Laurea in Fisica A.A. 2006/2007

Sistema di protezione (2) Protezione (1)

Sistema di protezione (1)

CPU. Maurizio Palesi

Capitolo 3: Strutture dei sistemi operativi

FONDAMENTI di INFORMATICA L. Mezzalira

ESERCIZIO 1 (b) Dove è memorizzato il numero del primo blocco del file? Insieme agli altri attributi del file, nella cartella che contiene il file.

Introduzione ai sistemi operativi

Protezione. Protezione. Protezione. Obiettivi della protezione

Sistemi Operativi IMPLEMENTAZIONE DEL FILE SYSTEM. Implementazione del File System. Struttura del File System. Implementazione

Transcript:

Lezione 3 Davide Di Ruscio Alfonso Pierantonio Dipartimento di Informatica Università degli Studi dell Aquila Università degli Studi dell Aquila alfonso@di.univaq.it diruscio@di.univaq.it.

Sommario 2 2» Introduzione al corso» cos è l informatica problemi, algoritmi, programmi e calcolatore applicazioni dell informatica» Architettura del calcolatore processore, memoria centrale, memoria di massa, memoria cache, periferiche» Reti di calcolatori La comunicazione dei dati le reti locali le reti geografiche Internet ed i suoi servizi Motori di ricerca» Applicativi software Scrittura di documenti testuali Fogli di calcolo Produzione di Slides Applicazioni su Internet Ipertesti, Multimedia, Ipermedia

Testo di riferimento 3 3 Ceri, Mandrioli, Sbattella Informatica Arte e Mestiere McGraw Hill Materiale fornito dal docente

Sistema Operativo (1/2) 4 4» E unostratosoftware cheopera direttamentesull hardware, isolandogliutentidaidettaglidell architetturahardware e fornendo loro un insieme di funzionalità richiamabili tramite comandi(espliciti ed impliciti): copia dei file esecuzione di un programma caricare i programmi in memoria centrale, eseguirli, leggere e scrivere dati da/su memoria di massa» È ilcuoredel software dibase» Permette un utilizzo versatile ed efficiente delle risorse dell elaboratore

Sistema Operativo (2/2) 5 5» Cercadiottimizzarele prestazionidel sistemainformatico, determinandole politichemiglioridigestionedellerisorsesotto il suo controllo» Può essere: mono-utente: l intero sistema è dedicato a un singolo utente multi-utente: diversiutenticondividonolo stessosistema(ilso nasconde a ciascun utente la presenza degli altri, dando l impressione che l intero sistema gli sia dedicato)» Per facililtare la sua concezione ed isolare le varie componenti del sistema, il SO è tipicamente organizzato per strati funzionali» Ogni strato, sfruttando quelli inferiori, virtualizza una particolare risorsa, ossia simula la presenza di una risorsa più potenteedaccessibilead un livellologicosuperiore, mascherandone le peculiarità fisiche e le limitazioni imposte dal numero e dalla condivisione

Architettura del S.O. (a buccia di cipolla) 6 6 Programmi utente Interprete comandi File System Risorsa virtualizzata: memoria di massa Gestione delle periferiche Risorsa vrtualizzata: dispositivi di Input/Output Gestione memoria centrale Risorsa virtualizzata: mem. centrale Nucleo Risorsa virtualizzata: CPU Macchina Hardware kernel

Nucleo (1/2) 7 7» E responsabiledell esecuzionedeiprogrammidaparte dell unità di elaborazione» Processo: entitàdinamicaassociataall esecuzionediun programma e caratterizzato da codice(lista di istruzioni = nozione statica) stato, ossia istruzione corrente, contenuto delle variabili o celle di memoria e dei registri della C.P.U.,» La corrispondenzatraprogrammae processinon è necessariamente biunivoca: Ad ogni programma possono corrispondere contemporaneamente più processi, ognuno relativo ad un esecuzione indipendente con un input ed uno stato differente Al contrario, un programma può essere suddiviso in più parti, ognuna eseguita da un processo differente

Nucleo (2/2) 8 8» In caso siano presenti molti utenti, in nucleo deve garantire l esecuzione quasi contemporanea di molti processi» Sfrutta il meccanismo delle interruzioni, mediante le quali viene segnalato alla C.P.U. il verificarsi di eventi asincroni, ossia indipendenti dall esecuzione del processo, quali lo stato di pronto di una periferica, l avvenuta esecuzione di un operazione dii/o,» Il nucleovirtualizzala C.P.U. simulandola presenzadiunac.p.u. dedicata ad ogni processo in esecuzione» Anchequandoun sistemaha piùdiunacpu, questivengono normalmente condivisi fra molti utenti

Gestore della memoria 9 9» Ha la funzione di allocare la memoria e partizionarla tra i vari programmi che la richiedono» In un sistema multi-utente è opportuno che molti programmi siano contemporaneamente presenti in memoria in modo che possa aver luogo la loro pseudo-simultanea esecuzione» Offre agli strati superiori una macchina virtuale in cui ciascun programma opera come se avesse disponibile una memoria dedicata

Gestione delle periferiche (driver)» Sono responsabili delle operazioni di ingresso/uscita che coinvolgono le periferiche» Sonoprogrammicheeseguonooperazionidiingresso/uscitaper uno specifico componente» Questostratooffreall utenteunavisioneastrattain cui le caratteristiche hardware delle periferiche vengono mascherate» L utente ha a disposizione un insieme di procedure standard di alto livello, che leggono dati di ingresso e scrivono dati in uscita ad esempio per la lettura, scrittura di dati su memorie secondarie scrittura su stampanti, ecc» Anche in questo caso l utente ha l impressione che la periferica sia dedicata 10 1 0

File system» Responsabile della gestione dei file in memoria di massa» Struttura i dati in file, li organizza in directory e fornisce all utente un insieme di funzioni ad alto livello per operare su di essi» Tramite il file system, ciascun utente può organizzarsi una zona dellamemoriadimassae garantirecheisuoifile sianoprotetti da accessi esterni» Consente che alcuni file vengano condivisi fra più utenti 11 1 1

Interprete comandi» Consente all utente di attivare programmi» Per eseguire un programma, l interprete comandi svolge in modo trasparente all utente un insieme di operazioni, tra cui: accedere al programma, tipicamente residente in memoria di massa, tramite il file system allocare memoria e caricarvi il programma, tramite il gestore della memoria attivare un processo, tramite il nucleo 12 1 2

Evoluzione dei Sistemi Operativi» Sistemi batch con schede (50 s-60 s)» System/360 IBM compatibili (65-70 s)» Sistemi operativi UNIX e DOS (80 s)» WINDOWS (90 s) 13 1 3

Più in dettaglio» Gestione dei Processi» Gestione della Memoria Centrale» File System» Gestione delle Periferiche 14 1 4

Gestione dei Processi» L esecuzione di un programma può comportare l alternarsi di processiutentee disistemaall internodellacpu» Processo utente deriva da un programma applicativo» Processo di sistema deriva da un programma del sistema operativo Processi del nucleo Gestori interruzioni 15 1 5

Gestione dei Processi» I processi possono essere classificati come: in esecuzione pronti in attesa 16 1 6» Supponiamocheun programmain esecuzionedaparte diun datoutentesiaassociatoa un processoe cheilsistemasia dotato di un unico processore

Gestione dei Processi» Uno solo dei processi può essere in esecuzione in un certo istante (cioè essere eseguito dal processore) 17 1 7» Gli altri processi sono pronti oppure in attesa I primi possono andare in esecuzione immediatamente (se il gestore dei processi lo decide), mentre i secondi attendono il verificarsi di un evento esterno per passare in stato di pronto

Diagramma dell evoluzione dei processi 18 1 8 Inizio esecuzione Interruzione esterna, fine quanto tempo Processo in esecuzione Processo pronto Primo processo pronto Fine esecuzione Processo in attesa

Diagramma dell evoluzione dei processi 19 1 9 Sospensione del processo in esecuzione generata internamente al processo: L esecuzione di un processo attivo si interrompe ad es. per operazioni di input/output Lo stato corrente (contenuto registri ecc) del processo interrotto viene salvato in memoria Il processo passa allo stato in attesa Il controllo passa ad un processo di sistema che assegna la CPU ad un altro processo (per poter ottimizzare l utilizzo della CPU)» Diagramma dell evoluzione dei processi: Interruzione esterna, fine quanto tempo Inizio esecuzione Processo in esecuzione Processo pronto Primo processo pronto Fine esecuzione Processo in attesa

Diagramma dell evoluzione dei processi 20 2 0» Diagramma dell evoluzione dei processi: Il verificarsi dell evento esterno atteso da un processo fa sì che esso passi dallo stato di attesa allo stato di pronto Inizio esecuzione Interruzione esterna, fine quanto tempo Processo in esecuzione Processo pronto Primo processo pronto Fine esecuzione Processo in attesa

Diagramma dell evoluzione dei processi 21 2 1 Inizio esecuzione Interruzione esterna, fine quanto tempo Processo in esecuzione Processo pronto Primo processo pronto Prima di rimandare in esecuzione un processo il suo descrittore, salvato durante l interruzione, deve essere copiato nei registri del processore. Il processo può quindi riprendere la sua esecuzione esattamente al punto in cui si Fine esecuzione Introduzione era interrotto all Informatica Processo in attesa

Diagramma dell evoluzione dei processi 22 2 2 L operazione complessiva di sospendere un processo, salvarne lo stato, scegliere un altro processo pronto, ripristinarne lo stato e renderlo attivo prende il nome di cambiamento di contesto (o context-switching) Inizio esecuzione Interruzione esterna, fine quanto tempo Processo in esecuzione Processo pronto Primo processo pronto Fine esecuzione Processo in attesa

Diagramma dell evoluzione dei processi Una periferica segnala la fine di un operazione (evento asincrono, cioè non sincronizzato con gli altri eventi che si sviluppano nel processore) L esecuzione del processo corrente viene interrotta (il processo passa allo stato pronto) e passa al gestore delle interruzioni Il gestore delle interruzioni (sottoprogramma del nucleo ) provvede a trasferire dati in memoria e risvegliare il processo in attesa che passa allo stato pronto» Il controllo Diagramma passa poi dell evoluzione al nucleo che manda dei in esecuzione processi: uno dei processi in stato pronto NB: Il gestore lavora con interruzioni disabilitate Interruzione esterna, fine quanto tempo 23 2 3 Inizio esecuzione Processo in esecuzione Processo pronto Primo processo pronto Fine esecuzione Processo in attesa

Diagramma dell evoluzione dei processi Un processo può anche essere sospeso dal nucleo dopo un certo intervallo temporale in modo da garantire a tutti i programmi un uso paritario della CPU 24 2 4 Inizio esecuzione Interruzione esterna, fine quanto tempo Processo in esecuzione Processo pronto Primo processo pronto Fine esecuzione Processo in attesa

Diagramma dell evoluzione dei processi Un processo può anche essere interrotto e terminato forzatamente dal nucleo dopo il verificarsi di un errore (tentativo di utilizzare celle di memoria centrale al di fuori dello spazio allocato al programma di processo, etc) 25 2 5 Inizio esecuzione Interruzione esterna, fine quanto tempo Processo in esecuzione Processo pronto Primo processo pronto Fine esecuzione Processo in attesa

Scheduling dei processi (1/2)» Il sistema operativo può interrompere i processi per assicurare una politica fair di esecuzione» Lo scheduler è quella parte del sistema operativo che seleziona il processo da mandare in esecuzione» La politicadischeduling piùsempliceconsistenelgarantirela rotazione dei processi(round robin) 26 2 6

Scheduling dei processi (2/2)» La politica round robin è realizzata mediante una coda di processi pronti» Ogniprocessoha un quantoditempo diesecuzionedopoil quale torna in attesa Quanto >> Tempo per salvare/ripristinare stato(context switching) Quanto << Tempo di esecuzione del programma(per assicurare fairness) 27 2 7

Interazione tra processi» L esecuzione di un processo in generale non è indipendente da quella degli altri processi» Ciòsiverificaad esempioin casodi Competizione(interazioneindesideratae imprevista): > Principalmente per l utilizzo di una o più risorse > In questo caso è necessario un utilizzo in mutua esclusione Cooperazione(interazione desiderata e prevista): > Si verificaprincipalmentequandodue processip1 e P2 siripartisconolo svolgimentodiun compito, ad esempioquandoun processop1 genera datie un altro processo P2 deve(attenderli per) elaborarli > In questo caso di parla di rapporto di tipo produttore-consumatore» In tutti questi casi i processi, sebbene logicamente corretti, possono dar luogo ad errori di esecuzione» Sono quindi necessari meccanismi di sincronizzazione esplicita tra i processi 28 2 8

Gestione Memoria Centrale (1/3)» I processi si alternano durante l esecuzione nella CPU» I programmichevengonoeseguitidaiprocessiprontidevono, almeno in parte, risiedere in memoria centrale» Per ragionidiefficienzadobbiamomantenerepiùprogrammiin memoria centrale» Ciòcomportailpartizionamentodellamemoriacentralee del suo spazio di indirizzi» Possibili tecniche: segmentazione paginazione 29 2 9

Gestione Memoria Centrale (2/3)» Segmentazione Durante la compilazione, un programma può essere frazionato in parti che svolgono differenti funzioni(es. si possono separare i dati dalle istruzioni) La memoria centrale viene suddivisa in segmenti di lunghezza variabile contenenti i programmi 30 3 0» Paginazione La memoria centrale e i programmi vengono suddivisi in pagine di lunghezza fissa I programmi vengono caricati in memoria anche in pagine non contigue

Gestione Memoria Centrale (3/3)» In entrambi i casi il gestore della memoria offre al programma applicativo la visione di una memoria virtuale che può essere maggiore di quella fisica» Le pagineo isegmentichenon sonoal momentocaricatein memoria rimangono disponibili nella memoria di massa» Un sistema informatico può avere una memoria virtuale maggiore di quella fisica consentendo l esecuzione di quei programmi la cui dimensione è maggiore di quella della memoria fisica» Con la suddivisone del programma in pagine non è necessario mantenere tutto il programma in memoria centrale Se la pagina del programma che contiene la prossima esecuzione da eseguirenon è in memoriasicaricadadisco (page swapping) 31 3 1

File System (1/5)» Virtualizza la memoria di massa» Permette di accedere agli archivi su disco (file) facendo riferimento ad un nome logico e mascherando i dettagli di memorizzazione» Garantisce la riservatezza, l integrità e la possibilità di condivisione di file permettendo di specificare i diritti di accesso» Tali diritti negano o rendono possibile la lettura, scrittura ed esecuzione di file da parte dell utente proprietario e degli altri utenti, anche al di fuori dell elaboratore perché collegati in rete 32 3 2

File System (2/5)» Suddivide i file in direttori o cartelle: contenitori di file file standard: contenitori di informazioni» I file sono caratterizzati da: Nome: > Identificailfile spessocon unaestensionecheindicailtipodifile > es. Tesi.doc oppure somma.exe Struttura: > Sequenza di byte > Sequenza di blocchi(record) di byte Tipo: > File di caratteri e binari(eseguibili) > Directory Attributi: > nome, diritti di accesso,proprietario 33 3 3

File System (3/5)» Consente di effettuare le seguenti operazioni: creare, cancellare, spostare, recuperare, modificare documenti in memoria di massa (memoria persistente) Modificare gli attributi di un file Ridenominare i file 34 3 4

File System (4/5)» A partire dal direttorio principale, anche detto radice, il contenimento di file e direttori in altri direttori genera una struttura ad albero» Ogni file è identificato tramite un pathname, ossia dal suo nome preceduto dalla lista dei direttori che è necessario attraversare per accedere ad esso» I pathname possono essere di due tipi: assoluti, ossia a partire dal direttorio radice relativi, ossia a partire dal direttorio corrente» Solitamente ad ogni utente viene assegnato un direttorio personale(cartelladocumentidiwindows o direttoriohome in Unix e Linux) nelqualememorizzareisuoidati 35 3 5

File System (5/5) 36 3 6 Organizzazione dei file nelle directory

Gestione delle Periferiche (1/4)» I driversonoentitàsoftware cui è affidatoilcompitodi comunicare dati da e verso le periferiche» Essigarantisconoaiprogrammicheliusanounavisionedialto livello(è possibileleggereo scriveretramiteprimitive indipendenti dalla struttura hardware delle periferiche)» Ad ogni operazione di alto livello corrisponde una serie di operazione di basso livello, gestite dal sistema operativo 37 3 7

Gestione delle Periferiche (2/4)» I Driver si distinguono in fisici (hardware) > per trasferire e manipolare logici (software) > parte del sistema operativo che fornisce funzionalità ad alto livello che riguardano le periferiche 38 3 8

Gestione delle Periferiche (3/4) Driver fisico» Il device controller controlla i meccanismi fisici dell apparecchiatura (es. unità di lettura di floppy disk) 39 3 9» Il device controller dialogacon la CPU attraversoregistrie attraverso una memoria dedicata alle operazioni I/O chiamata DMA (Memoria ad accesso diretto)» La DMA memorizza informazioni che il device controller può usare per scrivere in memoria direttamente senza passare attraverso la CPU

Gestione delle Periferiche (4/4) Driver logico» Software che maschera i device fisici Gestisce gli errori in lettura/scrittura Gestisce i nomi del device driver 40 4 0

Ambiente di Programmazione» Ognilinguaggiodiprogrammazioneè caratterizzatodaun insiemedistrumentichefacilitanola scritturadeiprogrammie la verifica della loro correttezza» Ogni ambiente di programmazione comprende: Editor serve per scrivere programmi sorgente Compilatore traduce un programma sorgente in un linguaggio direttamente eseguibile dall elaboratore Interpreteeseguedirettamenteilcodicesorgentesenzatradurloin linguaggio macchina Linker permette di collegare insieme vari programmi(o moduli prodotti usando il compilatore) in un unico programma eseguibile Debugger permette di controllare il programma durante la sua esecuzione 41 4 1

Il Processo di Programmazione 42 4 2 Si Scrivere il Programma (es. in C) Compilatore errori? No Linker Si errori? No Eseguire il Programma