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ROTARY CLUB DI BASSANO DEL GRAPPA DISTRETTO 2060 ITALIA ANNO 2003-2004 48 DEL CLUB Bollettino n 26 Lunedi 8 marzo 2004 Presidente: Giovanni Tretti SOCI SIGNORE 1 P ARDUINO ------- 2 AUDINO Luigina 3 AVE Fernanda 4 P BALDIN Giovanna 5 P BALESTRA N. Mina 6 BARETTONI Vania 7 P BARUCHELLO Maria Cristina 8 P BERNARDI Anna 9 BIZZOTTO Arianna 10 P BOSCHETTI Ines 11 P CALSAMIGLIA A.. P Mariarosa 12 CALSAMIGLIA C. Hedy 13 P CANAL Mariagrazia 14 P CASSANO Giustina 15 P CECCHETTO Giovanna 16 CIMATTI Seven 17 G CIMBERLE Angela 18 P CORTESE Nadia 19 CUCCHINI Marisa 20 P DE FRAJA Fernanda 21 G FABRIS Marivanna 22 FIETTA Gabriella 23 D FINCATO Aldina 24 FONTANA F. Emanuela 25 FONTANA G. Luisa 26 FONTANA P. Rina 27 FONTANESI ---------- 28 P FURLANI Mariella 29 P GASPAROTTO P Giovanna 30 P GEROLIMETTO Sandra 31 GIARETTA Donatella 32 G GIUNTA Germana 33 P GUAZZO A.. ------------- 34 P GUAZZO M. Claudia 35 GUCCIONE Raffaella 36 P LIECIANI Gabriella 37 G LUCA A. Alessandra 38 LUCA R. Maria Pia 39 G MARCATO Valentina 40 P MARIN ------------ 41 G MATTAROLO Laura 42 G MATURO AL. Teresa 43 P MATURO AN. Emma 44 P MENON Elisabetta 45 P MINCHIO Elena 46 P MOCCHI Wilma 47 P NARDINI A. Marianna 48 P NARDINI G. Marisa 49 G SALSA P Sara 50 SAMMARTINI Barbara 51 G SARTORI Maria 52 P SCHIAVON ----------- 53 SIGNOR Paola 54 P SOSTERO U. Geneviève 55 P SOSTERO V. Nica 56 STRAGLIOTTO -------------- 57 P TASSELLO Angelina 58 P TASSOTTI Anna Maria 59 TODESCAN Annachiara 60 P TRETTI Silvana 61 P VIANELLO Maria Fausta 62 D VIARO Teresa 63 P VINCO Livia 64 P VISCIDI Elena 65 P VISENTIN Maria Percentuale delle presenze 56% (35 su 63+2) P = presente G = ha preannunciato la sua assenza A = assente D = dispensato C = congedo I giovani, sono un problema per l ordine pubblico nel Bassanese? Sala gremita questa sera per la presenza numerosa dei soci dell Associazione Ufficiali in Congedo il cui Presidente è il nostro amico Alberto Calsamiglia. Il Presidente, Giovanni Tretti, dopo un saluto particolare alle Signore presenti che festeggiano oggi l 8 marzo, ed un salto ai vertici bassanesi della Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza, lascia la parola ad Alberto Calsamiglia che ringrazia per l organizzazione della serata e stila un breve profilo dell Associazione che presiede. La parola va quindi a Giandomenico Cortese che presenta, con la consueta bravura, gli importanti relatori della serata. Al termine della serata il Presidente offre alle autorità che sono cortesemente intervenute una pubblicazione sull attività degli ultimi quarant anni del Club Rotary ed il gagliardetto del nostro Club. Ospiti del Club: Nostri ospiti il vice questore Alessandro Campagnolo, comandante il Commissariato di Polizia, il maggiore Federico M. Ruocco, comandante la Compagnia dei Carabinieri ed il capitano Aldo Noceti, comandante la Compagnia della Guardia di Finanza. I soci dell Associazione Ufficiali in congedo: gen. Fontana e signora, gen. Mirizzi, col. Natale e signora, col. Valenza, ten. Busnardo e signora, ten. Frison, ten. Vigna, ten. Volpato, cap. Pattanaro, ten. Gigliotti, cap. Tagliaferri e Signora, dott. Foglio, sig. Parissenti, sig. Salvi e signora. Le gentili consorti Mariarosa Calsamiglia, Giovanna Gasparotto e Sara Salsa. RIUNIONI: PRESIDENTE: SEGRETARIO: TESORIERE: Ogni Lunedì ore 20.00 Giovanni Tretti Gianni Marcato Paolo Sartori all Hotel Al Camin Via Beato Lorenzino, 10 Via Cunizza da Romano, 25/b Via Vittorelli, 50 Via Valsugana, 64 36061 Bassano del Grappa (VI) 36061 Bassano del Grappa (VI) 36061 Bassano del Grappa (VI) Bassano del Grappa (VI) tel. 0424 504594 u. 0444 233311 tel. 0424 37836 u.0424 832111 tel. 0424 227037 tel. 0424 566134 fax 0444 233315 fax 0424 390379 fax 0424 232247 fax 0424 566822 cell. 348 8709426 cell. 333 2154267 Credito Bergamasco C/C 1111 e-mail: giovanni.tretti@nctm.it e-mail: gimarcat@tin.it ABI 03336 - CAB 60160 INDIRIZZARE TUTTA LA CORRISPONDENZA ALLA CASELLA POSTALE C.P. N 171 36061 BASSANO DEL GRAPPA (VI)

ROTARY CLUB DI BASSANO DEL GRAPPA DISTRETTO 2060 ITALIA ANNO 2003-2004 48 DEL CLUB Bollettino n 26 Lunedi 8 marzo 2004 Presidente: Giovanni Tretti Prossimi appuntamenti:!" Lunedì 15 marzo, ore 20, al Camin: l avv. Ivone Cacciavillani, di Padova, ci parlerà del suo ultimo libro su La battaglia di Lepanto. Durante la serata sarà presentato il nuovo socio Bruno Bernardi.!" Lunedì 22 marzo, ore 20, al Camin: l ing. Valerio Bonato, bassanese, direttore dell aeroporto Marco Polo di Venezia, ci intratterrà sull attuale problema de La sicurezza e il progetto eccellenza in aeroporto.!" Sabato 27 marzo 2004 ore 20 a Villa Giusti. Interclub tra i 7 Club della provincia di Vicenza. Sono invitate le Signore. Per motivi organizzativi è assolutamente necessaria la prenotazione.!"lunedì 29 marzo 2004: riunione sospesa e sostituita dall interclub di sabato 27 marzo. Dal Club:!" Nell incontro di Lunedì prossimo 15 marzo sarà presente l avv. Ivone Cacciavillani, di Padova che ci parlerà del suo ultimo libro su La battaglia di Lepanto. Ricordiamo che durante la serata sarà presentato il nuovo socio Bruno Bernardi: è un momento estremamente importante nella vita del Club e per questo vi aspettiamo numerosi.!" Martedì 3 marzo il nostro Presidente ha presenziato alla cerimonia di consegna della Carta Costitutiva del nuovo Club di Piazzola sul Brenta ed ha con loro scambiato il gagliardetto del club. Alla serata, oltre al Governatore Mosca ed a numerosi past-governor e presidenti di club del Distretto, numerosi soci ed ospiti: circa duecento persone! Si tratta di un Club dinamico ed interessante la cui Presidentessa è di madre bassanese: ci auguriamo di poter organizzare un Interclub prima della fine dell anno.!" Venerdì 12 marzo alle ore 20.30, presso l Auditorium delle scuole Graziani, Fra Fiorenzo Priuli, Medico dell Ospedale Fatebenefratelli e membro dell Organizzazione Mondiale della Sanità incontrerà la popolazione sul tema dell AIDS in Africa.!" Continuano le prenotazioni per l Interclub del 27 marzo a Villa Giusti. Ricordiamo che è possibile prenotarsi anche per la Visita alla Gipsoteca del Canova a Possano di domenica mattina 28 marzo insieme al Club di Voghera. Dal Distretto:!" Dovrebbe essere giunta a tutti la lettera del Governatore di marzo, mese dell interesse pubblico. Durante il mese di marzo si festeggia anche la settimana mondiale del Rotaract.

La dr.ssa Valentina Baruchello, figlia del nostro socio Mario e segretaria del nostro Rotaract, è a Boston quale borsista presso il MIT per alcuni mesi. E ospitata da una famiglia rotariana e sta comportandosi da perfetta ambasciatrice del Rotary, come si può vedere nella foto. Congratulazioni a Lei ed a Mario.

I giovani, sono un problema per l ordine pubblico nel Bassanese? Il nostro Presidente ringrazia calorosamente gli importanti ospiti della serata che sono con noi per affrontare un tema notevole ma estremamente delicato che ci fa riflettere sui comportamenti dei nostri giovani e sulla vita dei nostri figli. La parola ad Alberto Calsamiglia che nella veste di Presidente dell Associazione Ufficiali in Congedo illustra brevemente la vita dei due Club presenti: Il Rotary Club nasce nel 1905 dall incontro di un gruppo di amici inglesi che a rotazione si incontravano nelle sedi di ciascuno per cementare la loro amicizia e fare qualcosa che fosse utile per la società. Un importante service realizzato dal Club Rotary è quello sulla eradicazione della polio dal mondo. Il Rotary Club di Bassano è costituito da circa 60 soci che rappresentano le varie categorie professionali. Il nostro obiettivo è orientare tutte le attività pubbliche e private alla conoscenza del servizio: due importanti service che si stanno attuando sono il Restauro di Porta delle Grazie e l iniziativa per l orientamento professionale a favore dei ragazzi della nostra città. L Unione Ufficiali in Congedo nasce nel 1926 con decreto legge ed è perciò un ente di stato che dipende dal Ministero della Difesa. E costituito da ufficiali in congedo che hanno dedicato tutta la vita alla carriera e ufficiali che fanno da collegamento tra le truppe e gli alti gradi militari. Lo scopo dell associazione è sviluppare i vincoli con le forze in servizio. Recentemente l Associazione ha organizzato insieme al gruppo di Vicenza e Schio la V edizione della Gara di Pattuglie Militari, riconosciuta come una delle più importanti a livello nazionale. L Associazione, inoltre, collabora con il Museo aperto per recuperare le fortificazioni e le trincee sul Monte Grappa. Giandomenico Cortese stila un breve profilo dei relatori della serata e graditi ospiti del Club: il vice-questore Campagnolo, nato a Bassano, è comandante del Commissariato di Polizia, già direttore della Scuola di Polizia di Vicenza, ed ha operato nella DIA del Veneto: il maggiore Rocco è il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Bassano, ed il capitano Noceti, comandante la Compagnia della Guardia di Finanza è da poco arrivato a Bassano. Il tema dei giovani sarà affrontato da loro con un taglio particolare, sentiremo l esperienza di professionisti dell ordine pubblico e della legalità che vivono ogni giorno in trincea. Abbiamo chiesto loro i giovani sono oggi un problema per l ordine pubblico nel bassanese?. Ci incuriosisce l argomento perché maggiori sono gli strumenti di comprensione e più possiamo intervenire positivamente per migliorare le opportunità di crescita del territorio e la vita dei nostri figli. Prende la parola il maggiore Ruocco. E un problema la criminalità giovanile? In realtà bisogna capovolgere il punto di vista: non sono i giovani un problema per noi ma noi vorremmo e dovremmo esserlo per loro. Le famiglie, l ambiente scolastico, le istituzioni sono impreparate ad affrontare problemi sempre crescenti, stigmatizzati con forza dai giornali. Le maggiori difficoltà che incontriamo sono quelle associate all uso e allo spaccio di stupefacenti. E bene ricordare che nella costituzione italiana l unico campo, oltre a quello militare, nel quale sono previste istituzioni specializzate è quello dei minori con un proprio tribunale, il tribunale dei minori, e procure, competenze a sé stanti nelle quali sono previste figure professionali particolari come il sociologo, il pedagogo e lo psicologo. La giurisdizione per i giovani è invertita rispetto a quella degli adulti: la pena viene comminata solo nel momento in cui sia riconosciuta una volontà dell intendere e del volere del giovane e in ogni caso deve tendere ad una riabilitazione che coinvolga anche l aspetto affettivo. Questo sistema, ideologicamente ineccepibile, ha mostrato però i suoi limiti sul piano dell efficacia: il sistema è estremamente lento per cui giovani criminali di 20-23 anni sono chiamati a rispondere ancora di fronte al tribunale dei minori avendo compiuto il reato in minore età. La persona, personalità che risponde al giudice non è più quella che ha commesso il reato: il giovane è ormai divenuto un adulto. Anche altri sono i limiti di questo sistema giudiziario: la famiglia è considerata un caposaldo anche quando l ambiente culturale sia diverso dal nostro: un esempio ne è il fatto che si assistano a rari casi di sottrazione di minore a famiglie nomadi, anche se i genitori di questi ragazzi hanno commesso grossi reati nei loro confronti. La nostra è una società ormai multietnica e dunque ci troviamo ad affrontare situazioni culturali disparate: i nostri sistemi educativi e rieducativi, in una società così delineata, sono ancora efficaci? Altro aspetto da valutare con attenzione è quello del rapidissimo cambiamento di mode, atteggiamenti, linguaggi, luoghi di aggregazione... dei giovani che ci impone continuamente nuovi approcci al problema. Pensiamo al problema grossissimo della droga: un tempo esistevano i tossicomani che si facevano di eroina. Oggi esiste la cannabis ed esistono le droghe sintetiche, le cosiddette pasticche. Le droghe sintetiche sono di tantissimi tipi, ne vengono prodotte continuamente di nuove, mutano con la moda. Ciò che non cambia è il fatto che lo stupefacente, qualsiasi esso sia, deve produrre i suoi risultati nel tempo e cioè deve creare

dipendenza. Ciò che abbiamo notato è che l effetto, subdolo, dello stupefacente è quello di innalzare il livello della violenza: le reazioni diventano incontrollabili e l aggressività, spesso gratuita e non motivata da nulla, si potenzia enormemente. Sono state fatte di recente interessanti indagini, anche a Bassano: sul branco e sulla figura del leader e si è visto che il capo arriva al controllo del suo ambiente, diventa padrone del campo assoggettando i caratteri deboli e le donne; sugli scippi ad opera di bande italo-albanesi-marocchine. Proprio qui sta un problema grosso: quello della seconda generazione di emigrati. Fra dieci anni ci troveremo a dover affrontare i figli della prima generazione di emigrati: ragazzi che hanno perso la cultura dei loro genitori ma che non si sentono ancora pienamente parte della società e della cultura italiana. Assisteremo probabilmente al fenomeno crescente delle bande e della dominazione delle strade. Come possiamo pensare di combattere il fenomeno? Con la collaborazione con gli istituti scolastici e con campagne di prevenzione come quella già avviata denominata educazione alla legalità ; parlando con i genitori, intervenendo a dibatti per sensibilizzare al problema dell educazione dei figli, insegnando ai genitori che i giovani si influenzano l uno con l altro. Bisogna insegnare ai genitori ad ammettere con coraggio anche le colpe del proprio figlio, negare il problema non serve a risolverlo. I problemi come abbiamo visto sono molti e per tentare di risolverli ci vogliono provvedimenti effettivi, provvedimenti che vengano immediatamente messi in atto. E necessaria la collaborazione di tutte le istituzioni (scuola, parrocchia...) ricordando che nel Veneto esiste un solo Tribunale dei Minori a Mestre: i giudici sono qualificati ma debbono poter prendere provvedimenti che abbiano efficacia immediata, mentre spesso si assiste a giudizi nei confronti di soggetti che oramai sono uomini (23-24 anni), ma che vengono giudicati secondo la legge minorile. La parola passa al Vice Questore Campagnolo: Le forze dell ordine hanno oggi armi inadeguate ad affrontare il problema della criminalità giovanile perché i presupposti sono inadeguati: manca una presa di coscienza, è sbagliato il modello educativo che ci porta a non vedere i ragazzi per quello che sono realmente, spesso violenti e sfrontati. La famiglia molte volte perde di vista il minore: sappiamo noi genitori dov è nostro figlio il venerdì o il sabato notte? Ci chiediamo con chi esce? Speriamo che vada tutto bene e non vogliamo sapere altro? Il rischio è che il figlio venga perso di vista perché si è perso il dialogo con il ragazzo. Anche la scuola ha spesso un approccio sbagliato al problema: incontriamo presidi che non ammettono l esistenza nella loro scuola del problema violenza o droga perché hanno paura che ne rimetta il buon nome dell istituto. Ci vuole la disponibilità del genitore a mantenere un rapporto di fiducia col proprio figlio ed è necessario un colloquio più proficuo tra genitori ed insegnanti. Sul problema della droga, in particolare, è necessario tenere conferenze nelle scuole: la fiducia si crea solo con l educazione. Educare i giovani significa anche provocarli nei loro punti deboli: quando il maggiore ed il vicequestore vanno a tenere conferenze nelle scuole esordiscono rivolgendosi agli ultimi, a quelli che stanno in fondo, nelle ultime file: sono spesso i leader del gruppo che ora però si nascondono, hanno quasi paura. E in questo modo, anche con la sana provocazione, che si riflette insieme ai ragazzi su un aspetto fondamentale: il capobranco esiste solo perché c è un gruppo che lo sostiene. Ritorniamo a parlare con i nostri ragazzi... Conclude il Capitano Noceti: Saluto innanzitutto i superiori presenti e tutti gli ospiti. Rispetto ai relatori che mi hanno preceduto mi sento coinvolto in seconda battuta al problema della criminalità giovanile, ma posso dire di trovarmi oggi in una trincea dorata: il comprensorio del bassanese gode di discreta salute sotto l aspetto dell ordine pubblico. Tuttavia il monitoraggio delle forze dell ordine deve essere intenso ed efficace, soprattutto nei luoghi di aggregazione dei giovani. Ci sono fenomeni di devianza che nascono dal fatto che il territorio è estremamente dinamico sotto il profilo economico: ricordiamo che dove c è ricchezza c è anche devianza. Dobbiamo fare in modo che i giovani siano i creatori ed i gestori di ricchezza, non solo i fruitori e consumatori di essa. E necessario lavorare tutti insieme in una sinergia totale di intenti. Partecipano al dibattito il nostro Presidente, Giovanni Tretti, i soci Giorgio Tassotti, Mario Baruchello, Nino Balestra, Andrea Minchio ed alcuni ospiti dell Unuci. Altri sarebbero desiderosi di parlare, ma il Presidente, allo scoccare delle 23.00, suona la campana e conclude l interessante serata.