IL BENE DEGLI ANZIANI Card. Jorge Mario Bergoglio, s.j. Arcivescovo di Buenos Aires



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IL BENE DEGLI ANZIANI Card. Jorge Mario Bergoglio, s.j. Arcivescovo di Buenos Aires Il pensiero e le parole espresse che presentano i punti del Documento di Aparecida sugli anziani, è molto confortante: la vecchiaia è un bene e non una disgrazia. Oggi, l immagine diffusa è quella di una vecchiaia decrepita e deplorabile. I mass media non riservano neanche una pagina o un immagine a favore di una vecchiaia riuscita e piena di senso. Al contrario, si fa beffa dell anzianità; essere vecchio è deplorevole, si fa un culto della giovinezza eterna. Le leggi di molti, dei nostri Paesi dell America Latina e dei Caraibi riguardo agli Anziani sono, per la più parte, una buona dichiarazione di principi ma, nella pratica, ciò che si nota è un esclusione sistematica degli anziani dall insieme della vita civile. Gli argomenti neoliberali di questa esclusione si basano sul carico economico che implica la prospettiva di crescita del numero della popolazione anziana, al costo delle spese e la messa in atto di nuove terapie per curare i nostri anziani. I sistemi di pensione, in molti dei nostri Paesi, commettono una vera ingiustizia in rapporto alle entrate ricevute e la magra pensione percepita dalla maggioranza dei nostri anziani. Purtroppo, la società non si fa eco di questa situazione di esclusione sociale che vivono gli anziani. Gli Istituti geriatrici e le case di riposo sono sempre più numerosi; il sovraffollamento e l abbandono, come anche la negligenza nelle cure di salute, fanno di questi luoghi dei veri depositi di vecchi. Se è vero che l eutanasia non è permessa in molti Paesi, con questi atteggiamenti di esclusione e di abbandono, la si realizza in modo coperto. Di fronte a questo panorama, la Chiesa prova ad essere la voce di quelli che non hanno voce. Puebla aveva già denunciato la situazione di vita degli anziani in America Latina, mostrandoci i loro volti di povertà e di emarginazione : Volti degli anziani, ogni giorno più numerosi, spesso emarginati dalla società del progresso, che rigetta le persone non produttive. Ci parla anche dell abbandono totale di cui soffrono le persone anziane in un mondo che genera sempre di più dei emarginati, scartati dal sistema socio- economico (1966). Oggi gli anziani sono, non solo esclusi, ma di troppo, in una società che accetta e festeggia solo quelli che hanno il potere, la ricchezza, la bellezza fisica e il fasto (la pompa) della celebrità. La Chiesa propone delle vie di grazia e prende a carico quelli che sono di troppo in questa società. Gesù l ha fatto, ed è cosi che vogliamo fare, noi 1

discepoli missionari. Vogliamo mostrare alla società, in un dialogo aperto, ma promuovendo la giustizia e la verità, perché i nostri anziani sono degni di rispetto e non di pietà, che siamo tutti in debito verso di loro e che abbiamo un dovere di venerazione e non solo di considerazione. Il documento di Aparecida si fa eco di questa situazione e propone quattro punti da considerare sui nostri nonni e anziani: 1) L incontro intergenerazionale (447) 2) Rispetto e gratitudine verso gli anziani (448) 3) Riconoscenza dei loro lavori (449) 4) Attenzione umana e spirituale verso gli anziani (450) Questa descrizione è presentata in un modo positivo: le persone anziane sono un bene per la società, per la famiglia e per la Chiesa. Il dialogo intergenerazionale 447. L avvenimento della Presentazione al Tempio (Lc 2, 41-50) ci colloca di fronte all incontro di generazioni: i bambini e gli anziani. Il bambino che ha la vita davanti a lui, assumendo e compiendo la Legge, e gli anziani che la celebrano con la gioia dello Spirito Santo. Bambini e anziani costruiscono il futuro dei popoli. I bambini, perché faranno vivere la storia, gli anziani, perché trasmettono l esperienza e la saggezza delle loro vite. L immagine cosi bella e carica di segni della presentazione del Bambino al Tempio, fa referenza ad un incontro, ad un dialogo tra gli anziani e i bambini. La benedizione e la lode degli anziani, Simeone e Anna, si unisce a quella dell innocenza del Bambino e all attesa dei genitori. In questa circostanza sono, appunto Maria e Giuseppe, quelli che fanno da legame o da ponte per l incontro tra le generazioni. Questa immagine è provocatrice; purtroppo in molte famiglie si ridicolizza la parola dei nonni, come fuori del tempo, perduti nella storia, etc Ma è anche vero che, in molte famiglie dell America e dei Caraibi, sono i nonni che si prendono cura della educazione dei loro nipoti, trasmettendo loro la fede, i valori e le conoscenze che sono molto difficilmente offerte in altri ambienti della cultura o dell educazione. È quì, che la testimonianza e la saggezza dei nostri anziani diventano la più grande ricchezza dei nostri popoli: gli anziani sono depositari della memoria collettiva e sanno trasmettere questa memoria alle generazioni più giovani; e anche se molte cose che dicono non sono ascoltate, perche sono ripetitivi, finalmente, si finisce per dire: come diceva la mia nonna. Se non prestiamo attenzione ai nostri anziani nei loro racconti e alle loro esperienze, se non lasciamo affiorare la loro saggezza di tutta una vita, ipotechiamo il futuro, perché una società sana non può essere costruita, che su tre pilastri: la 2

memoria dei nostri anziani, il vigore dei giovani e l innocenza dei bambini. Rispetto e gratitudine verso gli anziani 448. Il rispetto e la gratitudine verso gli anziani devono essere testimoniati in primo luogo dalla loro propria famiglia. La Parola di Dio ci interpella in numerosi modi a rispettare e a stimare i nostri anziani. Ci invita anche a ricevere i loro insegnamenti con gratitudine e ad accompagnarli nella loro solitudine e la loro fragilità. La parola di Gesù: I poveri, infatti, li avete sempre con voi, e potete far loro del bene quando volete (Mc 14, 7), può bene essere applicata a loro, perché fanno parte di ogni famiglia, popolo o nazione. Tuttavia, spesso, sono dimenticati o esclusi dalla società e addirittura dalla loro propria famiglia. Rispetto e gratitudine sono due attitudini virtuose, fondamentali per costruire una società più giusta e fraterna. Le mancanze di rispetto sono mancanze di amore, sono dell egoismo. La gratitudine è il proprio dei cuori umili, sapendo riconoscere che il bene che noi possediamo è un dono ricevuto. Quanto siamo in debito verso i nostri anziani! La famiglia è l unico spazio della società dove possono mantenersi i valori fondamentali che daranno vita alle nuove generazioni. Quanti esempi di tenerezza e di calore umano ci danno i nostri nonni! Uno sguardo accogliente, un pranzo speciale, una foto, delle storie d altro tempo, una preghiera sicura e efficace, sono numerosi i gesti e le azioni che i nonni sanno dare ai loro nipotini. Per questo, la Bibbia ci dice: Alzati davanti a chi ha i capelli bianchi, onora la persona del vecchio e temi il tuo Dio. Io sono il Signore. (Lev. 19, 32). Appunto, con rispetto e gratitudine, vogliamo alzarci davanti ai nostri anziani per far sentire loro che sono importanti agli occhi di Dio, che sono sempre utili alla famiglia e alla società. La riconoscenza dei loro lavori 449. Sono numerosi i nostri anziani che hanno speso la loro vita per il bene della loro famiglia e della comunità, secondo la loro situazione e la loro vocazione. Molti tra di loro sono dei veri discepoli missionari di Gesù con la loro testimonianza e le loro opere. Meritano di essere riconosciuti come figli e figlie di Dio, chiamati a condividere la pienezza dell amore e ad essere amati, in particolare, per la croce delle loro sofferenze, la capacità diminuita o la solitudine. La famiglia non deve considerare solo le difficoltà che può apportare ad essa, il fatto di vivere con loro e di curarli. La società non può considerare gli anziani come un peso o una carico deplorabile. Difatti, in alcuni Paesi non esistono delle politiche sociali, che si occupano sufficientemente degli anziani istituzionalizzati, dei pensionati, dei malati abbandonati. Per questo, 3

esortiamo ad elaborare dei piani di politiche sociali giuste e solidali che rispondano a queste necessità. Il documento di Aparecida descrive in seguito il ruolo importante della famiglia nell accompagnamento dei nostri anziani. La famiglia è l ambiente dove le persone anziane si sentono accolte. La Chiesa si rallegra anche del dono che gli anziani offrono a tante comunità parrocchiali. Oggi, sono loro i nostri principali e maggioritari(più numerosi) fedeli che assistono alle celebrazioni liturgiche, che consacrano gran parte del loro tempo all attenzione verso i poveri, visitano gli ospedali e le case di riposo, sono missionari in vaste zone del nostro continente: la loro preghiera sostiene la Chiesa, i consigli delle nostre persone anziane hanno salvato più di una vocazione sacerdotale e religiosa. Infine, con le loro sofferenze fisiche e spirituali, ci danno un esempio di fortezza e di zelo apostolico. Il nostro caro Giovanni Paolo II è stato un esempio di tutto questo. Se nella Chiesa le persone anziane hanno un posto, non è lo stesso nella società civile; per ciò, l importanza di incoraggiare delle politiche solidali e giuste che integrino le nostre persone anziane, e che queste, non siano ridotte solo ad essere destinatari di qualche dono demagogico. Si tratta di costruire uno spazio comune con tutti i membri della società e non solo dei luoghi separati affinché i vecchi non ci disturbino. Attenzione umana e spirituale verso gli anziani 450. La Chiesa si sente impegnata per procurare una attenzione umana integrale a tutte le persone anziane, aiutando loro anche a vivere al seguito di Cristo nella loro condizione attuale, e incorporando loro il più possibile alla missione evangelizzatrice. Per questo, mentre ringraziando le religiose, i religiosi e volontari per il lavoro che realizzano già, vuole rinnovare le sue strutture pastorali, e preparare persone sempre di più numerose, che lavorino ad allargare questo prezioso servizio di amore. Il documento di Aparecida conclude questo capitolo con un impegno per l attenzione umana e spirituale delle persone anziane, aiutando loro a realizzare la partecipazione alla missione di Cristo per la salvezza dell umanità. Di fatto, in numerose diocesi dell America Latina e dei Caraibi, e in numerose Congregazioni religiose, si presta un attenzione speciale alla pastorale delle persone anziane, sia nell organizzare dei gruppi parrocchiali che si occupano dei bisogni e degli interessi dei nostri anziani, sia nei diversi movimenti ecclesiali che contano un certo numero di persone anziane. 4

Per finire, vorrei menzionare l incontro di Gesù con Nicodemo ( Gv 3, 1-21) nel quale il Maestro invita il fariseo a nascere di nuovo. Solo nascendo dell Acqua e dallo Spirito arriveremo alla pienezza di vita come discepoli missionari. Rinascere ad una vita nuova, piena di senso e di speranza, è un dono che il Signore offre a tutti, ma in questo caso particolare ad una persona anziana. Il bisogno di compagnia, uno sguardo trasparente che mitiga l angoscia all avvicinarsi (alla prossimità) della morte, sentirsi utile, pregare ed offrire la sua fragilità, sono alcuni dei segni di questo rinascere dall alto che il Signore offre alle nostre persone anziane. La Vergine Maria, nostra Madre, ha saputo invecchiare vicino alla Chiesa nascente, esempio di abbandono nelle mani di Dio. Possa accompagnare i nostri anziani, mostrarci la fedeltà al Signore a tutte le età della vita, accompagnarci e proteggerci nel cammino della vita, dall infanzia fino alla vecchiaia (età avanzata.) Buenos Aires, il 2 febbraio 2008 Festa della Presentazione del Signore Card. Jorge Mario Bergoglio, s.j. 5