Criteri per la definizione di norme tecniche di difesa delle colture e del controllo delle infestanti

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Transcript:

Criteri per la definizione di norme tecniche di difesa delle colture e del controllo delle infestanti Decisione della Commissione Europea N. C(96) 3864 del 30/12/96 PROMOZIONE DI UNA DIFESA FITOSANITARIA CHE DETERMINI IL MINOR IMPATTO VERSO L UOMO E L AMBIENTE E CHE CONSENTA DI OTTENERE PRODUZIONI ECONOMICAMENTE ACCETTABILI

Criteri per la definizione di norme tecniche di difesa delle colture e del controllo delle infestanti Decisione della Commissione Europea N. C(96) 3864 del 30/12/96 Principi base per un percorso di commercializzazione e di certificazione della produzione integrata e che hanno sostanzialmente anticipano gli orientamenti definiti nella Norma UNI n. 11233 del 3 maggio 2007 e nell allegato III della Direttiva UE n. 128/09

Direttiva 128/09 Allegato III (IPM) Ai metodi chimici devono essere preferiti metodi biologici sostenibili, mezzi fisici e altri metodi non chimici se consentono un adeguato controllo degli organismi nocivi. I prodotti fitosanitari sono quanto più possibile selettivi rispetto agli organismi da combattere e hanno minimi effetti sulla salute umana, gli organismi non bersaglio e l ambiente

Norme di difesa ecosostenibili STRUMENTO DI CONSULTAZIONE, COMPARAZIONE E APPLICAZIONE I SISTEMI DI QUALITA LE REGIONI ORGANIZZAZIONI PRODUTTIVE G.D.O.

Integrated Crop Management (ICM) CROP NUTRITION MONITORING AND AUDITING CROP PROTECTION IPM CROP VARIETY AND ROTATION SOIL AND WATER MANAGEMENT ICM ORGANISA- TIONAL MANAGEMENT PREVENTION INTERVEN- TION OBSERVATION WASTE & POLLUTION MANAGEMENT WILDLIFE & LANDSCAPE MANAGEMENT ENERGY MANAGEMENT

Norme di difesa ecosostenibili Singole colture Singole avversità Modalità di monitoraggio Il livello di pericolosità e di rischio sulla coltura Le strategie di difesa I prodotti utilizzabili e le loro eventuali

Norme di difesa cosostenibili Non vanno interpretate solo in relazione alla scelta dei prodotti fitosanitari Sono stati complessivamente adottati tutti i criteri previsti per l applicazione della difesa integrata. La valutazione è sempre stata fatta in modo complessivo, interpolando fra loro i singoli criteri di scelta (analisi multifattoriale).

Norme di difesa ecosostenibili Applicazione dei singoli criteri di scelta Monitoraggio e applicazione dei modelli previsionali Scelte varietali e interventi agronomici Soglie di intervento Utilizzo sostanze microbiologiche Utilizzo insetti utili Limitazioni per la salvaguardia dell entomofauna utile Limitazioni per la salvaguardia dell ambiente Limitazioni per minimizzare quantitativamente i residui dei prodotti fitosanitari nelle derrate alimentari Limitazione dei prodotti fitosanitari sulla base delle caratteristiche tossicologiche (Comparative assesment) Limitazioni per una corretta prevenzione e gestione delle resistenze delle avversità si prodotti fitosanitari

Difesa Integrata Riduzione impatto ambientale dei prodotti chimici Salvaguardia salute dei consumatori Salvaguardia salute degli operatori Qualità controllata delle produzioni

Difesa Integrata RAZIONALIZZAZIONE DIFESA FITOSANITARIA Utilizzo integrato di tutti i mezzi a disposizione per la difesa dando la preferenza alle soluzioni a minor impatto ambientale Miglioramento qualitativo delle sostanze impiegate. Esclusione o riduzione dell impiego delle sostanze più pericolose (con frasi di rischio R40, R63 ecc.) Riduzione quantitativa dei prodotti chimici 11

PRINCIPI E CRITERI Decisione UE - No. C(96) 3864 del 30/12/96 Promozione di una difesa fitosanitaria che determini il minor impatto verso l uomo e l ambiente e che consenta di ottenere produzioni economicamente accettabili Sviluppo di una corretta gestione fitoiatrica basata su due momenti decisionali Valutazione della necessità di intervenire e scelta del momento ottimale Razionalizzazione dei metodi di protezione 12

PRINCIPI E CRITERI Sviluppo di una corretta gestione fitoiatrica basata su due momenti decisionali Valutazione della necessità di intervenire e scelta del momento ottimale Criteri per la difesa dai fitofagi Razionalizzare l impiego dei mezzi di difesa Selezione qualitativa dei mezzi di difesa Criteri per la difesa dalle malattie Criteri per il controllo delle infestanti Ottimizzazione delle quantità e delle modalità di distribuzione

PRINCIPI E CRITERI Introdotta la valutazione comparativa per la scelta dei prodotti fitosanitari aspetti tossicologici aspetti ambientali residualità dei prodotti selettività nei confronti dell entomofauna utile gestione dei rischi di resistenza agli agrofarmaci

PRINCIPI E CRITERI Salvaguardia della biodiversità Esclusione o limitazione e riposizionamento dei prodotti che non sono selettivi nei confronti degli organismi utili Esclusione o forte limitazione degli insetticidi: ad alta tossicità a largo spettro d azione Applicazioni di misure precauzionali per la difesa dalle api (limitazione concianti ecc.) Promozione di soluzioni favorevoli alla biodiversità (aree di rinaturalizzazione, siepi ecc.) 15

Limitazioni per la salvaguardia dell entomofauna utile Diverse soluzioni in relazione ai diversi problemi Limitazione o esclusione dei piretroidi Limitazioni per i neonicotinoidi Indicazioni specifiche serra per non interferire con il lancio di insetti utili utilizzati come predatori o per l impollinazione; Limitato o escluso l utilizzo degli esteri fosforici.

LIMITAZIONE PER LA SALVAGUARDIA DELL AMBIENTE Diverse soluzioni in relazione ai diversi problemi - Utilizzo dosi ridotte, - Riduzione della frequenza dei trattamenti - Trattamenti localizzati Nel diserbo sfavorito l impiego dei prodotti ad azione residuale rispetto a quelli ad azione fogliare: escluso l impiego dei prodotti pre-emergenza nel frumento; vincolato l utilizzo dei pre-mergenza ad interventi sulla fila limitato l impiego dei prodotti residuali nel diserbo delle colture arboree Particolare attenzione è stata posta nel rispetto delle buffer zone

Norme di difesa integrata Particolare attenzione è stata dedicata a: Sistemi di monitoraggio razionali che consentano di valutare adeguatamente la situazione fitosanitaria delle coltivazioni Entomofauna utile Metodi biologici, biotecnologici, fisici e agronomici da promuovere in alternativa alla lotta chimica Soluzioni che limitino l esposizione degli operatori ai rischi derivanti dall uso dei prodotti fitosanitari (dispositivi di protezione personale, formulazioni ecc.) 18

Norme di difesa integrata Particolare attenzione è stata dedicata a: Ottimizzazione della distribuzione dei prodotti fitosanitari limitandone la quantità, lo spreco e le perdite per deriva Limitare gli inquinamenti puntiformi derivanti da una non corretta preparazione delle soluzioni da distribuire e dal non corretto smaltimento delle stesse Ottimizzazione della gestione dei magazzini in cui si conservano i prodotti fitosanitari 19

MONITORAGGI E MODELLI PREVISIONALI Fondamentale attivare un sistema di monitoraggio al fine di accertare la presenza delle avversità prima di procedere all esecuzione dei trattamenti

Direttiva 128/09 Allegato III (IPM) In base ai risultati del monitoraggio, l utilizzatore professionale deve decidere se e quando applicare misure fitosanitarie. Valori soglia per gli organismi nocivi scientificamente attendibili definiti per aree geografiche costituiscono elementi essenziali ai fini delle decisioni da prendere.

INTERVENTI AGRONOMICI Numerosissimi gli interventi agronomici segnalati, consigliati ed in alcuni casi inseriti come vincolanti Rotazioni Successioni colturali (esempio per gli elateridi), Gestione delle concimazioni azotate e su tutte le pratiche che possono sfavorire lo sviluppo di avversità Impiego di materiale sano Evitare il ristoppio Utilizzo di mezzi fisici di protezione Solarizzazione Distruzione dei residui di vegetazione.

Allegato III Direttiva 128 e D.lvo 150/2012 Rotazioni colturali; Tecniche colturali adeguate (es. falsa semina); Cultivar" resistenti o tolleranti;

Allegato III Direttiva 128 e D.lvo 150/2012 Sementi e materiale di moltiplicazione standard/certificati; Concimazioni equilibrate

Allegato III Direttiva 128 e D.lvo 150/2012 Prevenzione della diffusione di organismi nocivi Salvaguardia degli organismi utili Sistemi di monitoraggio degli organismi nocivi

Allegato III Direttiva 128 e D.lvo 150/2012 Sistemi di previsione e di avvertimento Soglie d intervento

SOGLIE DI INTERVENTO NUMERICA AVVERSITA : numero di individui campionati SOGLIA PRESENZA AVVERSITA : genericamente dalla sola presenza. NUMERICA DANNO: % su organi della pianta attaccati. PRESENZA DANNO: genericamente dalla presenza di danno.

SOGLIE DI INTERVENTO ALTRE TIPOLOGIE DI SOGLIE FENOLOGIA DELLA PIANTA: interventi legati alle fasi fenologiche della coltura. FENOLOGIA DELL AVVERSITA : interventi correlati alla biologia dei parassiti. TIPOLOGIA VARIETALE DELLA COLTURA: interventi indicati su alcune varietà più suscettibili PARAMETRI CLIMATICI: indicazioni di interventi al verificarsi di specifiche condizioni climatiche ZONIZZAZIONE; limitazione degli interventi previsti solo in zone specifiche del territorio in relazione all elevato rischio fitosanitario.

UTILIZZO SOSTANZE REGISTRATE COME PRODOTTI BIOLOGICI UTILIZZO sostanze attive previste dal Reg. CEE n. 834/2007 e s. m. i. ESCLUSIONE di formulati classificati come T e T+ che potranno essere utilizzati solo se specificatamente indicati nelle norme tecniche di coltura. UTILIZZO di sostanze microbiologiche per le quali esiste una registrazione: Trichoderma, Coniuthyrium e Bacillus subtilis. Ampelomyces quisqualis per la difesa dall oidio in numerose colture Beauveria bassiana per la difesa dagli acari in numerose colture Azadiractina per la difesa da afidi e aleurodidi in numerose colture Paecilomyces lilacinus per la difesa dai nematodi in numerose colture Virus della granulosi per la difesa dalla Cydia pomonella e dall Helicoverpa armigera Nematodi entomopatogeni per la difesa da Cydia pomella

Ausiliare Bersaglio Amblyseius andersoni ragnetti ed eriofidi Amblyseius californicus ragnetti Amblyseius cucumeris tripidi Amblyseius swirskii aleurodide/tripide Anthocoris nemoralis Cacopsilla pyri Aphidius colemani afidi piccoli Aphidoletes aphidimyza Aphys gossypii Chrysoperla carnea afidi Diglyphus isaea Liriomyza spp. Encarsia formosa Trialeurodes vaporarium Eretmocerus eremicus Trialeurodes + Bemisia Eretmocerus mundus Bemisia tabaci H. bacteriophora oziorrinco Lysiphlebus testaceipes afidi Macrolophus caliginosus aleurodidi e Tuta absoluta Necremnus artynes Tuta absoluta Orius laevigatus tripidi Phytoseiulus persimilis ragnetto rosso S. feltiae e carpocapsae carpocapsa Trichogramma maidis piralide

Indicazioni sulla attività dei diversi ceppi di Bacillus thuringiensis

MEZZI BIOTECNICI E stato previsto e raccomandato l utilizzo della confusione sessuale per la difesa da: Cydia pomella nella difesa di pomacee e noce; Cydia molesta nella difesa del pesco e del susino Anarsia lineatella nella difesa del pesco Cydia funebrna nella difesa del susino Zeuzera pyrina su olivo Lobesia botrana nella difesa della vite da vino e da tavola E stata introdotta la cattura massale per la difesa delle pomacee dalla Zeurera pyrina e dal Cossus cossus.

Limitazioni per minimizzare quantitativamente i residui nelle derrate alimentari Contenuto l impiego dei ditiocarbammati: limitazioni su melo: impiegabili solo fino al 15 giugno limitazioni su pero: impiegabili solo fino a 35 gg dalla raccolta limitazioni su vite alla fase di allegagione e comunque non oltre il 30 giugno limitazioni su patata e pomodoro: al massimo 3 all anno e comunque impiegabili solo fino a 21 gg dalla raccolta

Direttiva 128/09 Allegato III (IPM) STRATEGIE ANTIRESISTENZA Ove il rischio di resistenza a una misura fitosanitaria sia conosciuto e il livello di organismi nocivi richieda trattamenti ripetuti di P.f. sulla coltura. Le strategie antiresistenza disponibili dovrebbero essere messe in atto per mantenere l efficacia dei prodotti. Ciò può includere l utilizzo di diversi s.a. con diversi modi di azione.

La gestione delle resistenze nei disciplinari di produzione integrata Attenzione alle indicazioni del FRAC Costante verifica di possibili problemi da parte dei tecnici della assistenza tecnica Approfondito esame di tutte le tecniche colturali adottate nei casi sospetti Affidamento di programmi di ricerca a competenti Istituzioni Scientifiche Collaborazione con GIRIF Resistenza dei parassiti ai fungicidi e agli insetticidi

La gestione delle resistenze nei disciplinari di produzione integrata Limitazione nel numero degli interventi con prodotti con lo stesso meccanismo d azione applicazioni in miscela con prodotti a diverso meccanismo d azione

Prevenzione resistenze: QoI (Azoxystrobin, Tryfloxystrobin, Pyraclostrobin, Fenamidone e Famoxadone) Prodotti in alternativa fra loro: al massimo tre interventi all anno indipendentemente dall avversità Per Peronospora Oidio Se ne consiglia l'utilizzo in miscela con prodotti a diverso meccanismo d'azione. Se ne sconsiglia l utilizzo con infezioni in atto

Prevenzione resistenze: Fenilammidi (Benalaxyl - Benalaxyl-M - Metalaxil - Metalaxyl-M) Prodotti in alternativa fra loro: al massimo tre interventi all anno indipendentemente dall avversita Se ne consiglia l'utilizzo in miscela con prodotti a diverso meccanismo d'azione.

Prevenzione resistenze: TRIAZOLI Ciproconazolo, Fenbuconazolo, Miclobutanil, Penconazolo, Propiconazolo, Tebuconazolo, Tetraconazolo, Triadimenol Prodotti in alternativa fra loro: al massimo tre interventi all anno indipendentemente dall avversità

Prevenzione resistenze per prodotti antibotritici Alternanza delle sostanze attive Limitazione per l avveristà a max 3 interventi

Impiego di mezzi tecnici Diversi criteri per la selezione delle sostanze attive Limitazione o esclusione di sostanze attive con frasi di rischio legate ad effetti cronici per la salute dell uomo (R40, R48, R61, R62, R63, R68) (frasi H) Limitazioni per una corretta prevenzione e gestione delle resistenze Limitazioni per la salvaguardia dell entomofauna utile; Limitazioni per la salvaguardia dell ambiente; Limitazioni per minimizzare quantitativamente i residui nelle derrate alimentari;

Scelta dei mezzi tecnici La scelta dei mezzi tecnici è stata sempre caratterizzata da una valutazione complessiva legata alla strategia di controllo sia per la singola avversità che per l intera coltura E possibile riscontrare nelle linee guida P.F. anche con caratteristiche diverse da quelli previsti nei criteri generali al fini di ottenere produzioni economicamente accettabili dal mercato

SOSTANZE ATTIVE PRESENTI NELLE SCHEDE CON FRASI DI RISCHIO CRONICHE E INDICAZIONE DELLE S.A. PER LE QUALI OCCORRE DARE PREFERENZA A FORMULAZIONI Xi o Nc

Scelta dei mezzi tecnici La valutazione dei mezzi tecnici viene applicata tenendo conto: Dei principi e criteri definiti nella Decisione 3864/96 e nelle premesse delle linee guida nazionali Della efficacia delle sostanze attive Dei P.F. con frasi di rischio R40, R60, R61, R62, R63 e R68; è stata inoltre riconsiderata la frase di rischio R48 Della disponibilità di tecniche o prodotti alternativi ai prodotti chimici di sintesi Della necessità di contrastare l insorgere di ceppi resistenti ai prodotti fitosanitari Della scelta di p.f. con minore classe tossicologica a parità di s.a.

GRAZIE PER L ATTENZIONE E BUON LAVORO

GRAZIE PER L ATTENZIONE E BUON LAVORO