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RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA OTTOBRE 2017

SACCO PREPAGATO RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA La presente relazione, che costituisce allegato alla delibera di approvazione della sperimentazione del cosiddetto sacco prepagato formandone parte integrante e sostanziale, dettaglia, ai fini della tariffazione del servizio di igiene ambientale nell ottica del massimo contenimento della produzione di rifiuti con particolare riferimento agli indifferenziati, il progetto di misurazione puntuale della produzione di rifiuti delle utenze domestiche e non domestiche. L adozione del progetto ECUOSacco di sperimentazione del sacco prepagato implica necessariamente effetti diretti ed immediati sulle impostazioni del servizio di raccolta dei rifiuti e sulle modalità di erogazione dello stesso. La proposta di attivare una forma di misurazione puntuale della produzione dei rifiuti riprende la normativa vigente con l obiettivo di incrementare la percentuale di materiali recuperabili che possono essere differenziati all origine e ridurre conseguentemente la quantità di rifiuto secco indifferenziato. In ambito normativo si definisce misurazione puntuale dei rifiuti il calcolo del peso di ciascuna tipologia di rifiuto urbano prodotto da ciascuna utenza. L amministrazione comunale intende avviare una sperimentazione per realizzare questa forma di misurazione. Tale impostazione è stata già adottata in forma sperimentale nei Comuni soci di CEM Ambiente secondo la seguente scaletta 1 gruppo: Comuni di Bellusco, Grezzago e Mezzago nell anno 2014, 2 gruppo: Comuni di Cambiago (che ha concluso il progetto nel 2017), Camparada, Caponago, Cassano d Adda, Carugate, Lesmo e Vaprio d Adda nell anno 2015 3* gruppo: Comuni di Agrate Brianza, Bernareggio, Cernusco Sul Naviglio, Inzago, Melzo, Ornago, Ronco Briantino, Sulbiate, Trezzano Rosa, Usmate Velate, Vimodrone e Vimercate con partenza tra gennaio e giugno dell anno 2016 4* gruppo: Comuni di Casalmaiocco, Cassina de Pecchi, Cavenago di Brianza, Gorgonzola, Pessano con Bornago, Pozzo d Adda e Rodano, con partenze scaglionate nel corso dell anno 2017 Pertanto, i Comuni che allo stato attuale hanno approvato il progetto ecuosacco sono complessivamente 28, per un bacino di oltre 300.000 abitanti interessati. 5 gruppo: Comuni di Arcore, Busnago, Bussero, Carpiano, Cerro al Lambro, Colturano, Dresano, Vizzolo Predabissi e Villasanta, il tutto per un totale di ulteriori 9 comuni interessati e un bacino di oltre 65.000 abitanti I risultati ottenuti, dettagliati nel prosieguo della relazione, sono stati più che confortanti. Sul piano metodologico si è stabilito di non procedere alla misurazione puntuale propriamente 2

detta, e come poc anzi definita, verificando cioè il peso di tutti i rifiuti prodotti dalle singole Utenze domestiche (UD) e Utenze Non Domestiche (UND), procedura troppo onerosa e difficoltosa da applicare, ma di eseguire misurazioni volumetriche (e quindi non di peso) sulla produzione della sola frazione secca. Questa scelta, che è stata in ogni caso preceduta e supportata da un attività di monitoraggio e di misurazione qualitativa e quantitativa del rifiuto raccolto sul territorio, è stata adottata non solo per motivi economici e di fattibilità (si pensi alla difficoltà materiale ma anche tecnica di pesare in strada ciascun sacco/bidone esposto da ogni UD e UND) ma anche considerato il già elevatissimo grado, quantitativo ma soprattutto qualitativo, di raccolta differenziata ottenuto nel corso degli anni e già da diverso tempo consolidato in pressoché tutti i comuni soci di CEM Ambiente e affidatari dei servizi di raccolta, il che porta a ritenere che non vi sia la reale necessità di procedere alla verifica puntuale delle raccolte differenziate. Si precisa che le linee guida del Ministero dell Economia e delle Finanze considerano questa metodologia come forma di tariffazione puntuale. Si è stabilito quindi di fornire a tutte le utenze una dotazione base di sacchi sufficiente a coprire il fabbisogno di produzione di rifiuto secco riportato in termini volumetrici, tenuto conto 1. della percentuale di raccolta differenziata consolidata per il comune; 2. delle altre raccolte domiciliari effettuate sul territorio, considerandone particolarmente la frequenza di esecuzione; 3. Come conseguenza dei due punti sopra elencati, della composizione del rifiuto secco avviato all impianto di termovalorizzazione e del suo contenuto (formato anche da un certo quantitativo di materiale diversamente collocabile delle altre frazioni differenziate) La fase operativa ha avuto quale necessario punto di riferimento la citata esperienza messa in atto presso i Comuni di Bellusco, Mezzago e Grezzago nel corso dell anno 2014. Tale esperienza ha avuto l indiscusso merito non solo di fungere da apripista per i progetti successivi, ma soprattutto ha permesso di quantificare con un apprezzabile precisione il risultato atteso del progetto, che nel primo anno di attività era stato sottostimato, non esistendo esperienze paragonabili sul territorio. A tutto il 2014, i risultati aggregati medi derivanti dalla nuova modalità di raccolta si possono sintetizzare come segue: 3

rifiuto Variazione % 2014 1 gruppo comuni Variazione ton 2014 1 gruppo comuni secco - 42,10% - 444,74 Carta + 23,64% + 127,63 Multipak + 36,50% + 113,78 Umido + 9,01% + 91,30 Ingombranti + 24,36% + 64,05 Rsu + 8,71% + 13,99 TOTALE - 33,99 I risultati raggiunti a seguito della prosecuzione del progetto per l anno 2015, nel secondo gruppo di comuni aderenti relativamente alla produzione delle principali tipologie di rifiuto, grazie soprattutto all introduzione della codifica sul sacco, sono i seguenti: rifiuto Variazione % 2015 2 gruppo comuni Variazione ton 2015 2 gruppo comuni secco - 62.90% -1.512,96 Carta + 21,85% + 226,54 Multipak + 40,10% + 277,06 Umido + 14,30% + 312,20 Ingombranti + 1,02% + 9,14 Rsu + 16,39% + 34,86 Totale -653,16 Parallelamente, si è registrato un ulteriore calo della produzione di rifiuto secco anche nel gruppo dei primi tre Comuni e conseguenti variazioni anche nella ripartizione delle altre frazioni differenziate, pur mantenendosi di nuovo senza apprezzabili variazioni il totale del rifiuto complessivamente prodotto. I dati si possono sinteticamente riassumere come segue rifiuto Variazione % 2015 1 gruppo comuni Variazione ton 2015 1 gruppo comuni secco -9,92% -40,32 Carta -8,89% -32,24 Multipak +3,99% 11,38 Umido +3,57% 26,62 Ingombranti +13,43% 28,31 Rsu -10,58% -9,25 Totale -15,50 4

Nel corso dei successivi anni si sono aggiunti altri Comuni che hanno comunque confermato, al netto di situazioni di partenza specifiche, la tendenza sopra descritta e che, nelle fasi di prosecuzione del progetto, si evidenzia il consolidamento del trend sopra descritto A titolo esemplificativo, per poter rendere l effetto del progetto nel medio periodo, per il primo lotto di comuni, i dati a tutto l anno 2016 rispetto al periodo base si possono cosi riassumere rifiuto Variazione % 2013-2016 1 gruppo comuni Kg/abitante secco -48,95% 36,38 Carta +20,45% 43,87 Multipak +50,75% 31,71 Umido +15,98% 79,25 Ingombranti +45,19% 25,75 Rsu -3,32% 10,48 TOTALE 227,44 E agevole derivare da questi elementi la convinzione che la nuova modalità proposta comporta una netta riduzione del rifiuto secco residuo da raccolta differenziata e una conseguente maggiore entrata per il Comune grazie ai maggiori contributi dai consorzi di filiera. Tutto ciò a fronte di un incremento meno che proporzionale e certamente molto meno rilevante sia per quantità, sia sul piano economico dei possibili conferimenti anomali (ingombranti e RSU). E utile inoltre sottolineare che quest ultimo dato è soggetto ad una grande variabilità nei territorio oggetto di sperimentazione e pertanto tali conferimenti dovranno essere controllati e monitorati con attenzione da parte del Comune e di CEM. Confortati dall esperienza pilota e dal successivo mantenimento degli standard, anche quest anno si è deciso di offrire a tutti i Comuni soci la possibilità di far partire in forma sperimentale il progetto. Per il 2017 hanno manifestato la volontà di aderire alla quarta tranche di sperimentazione del progetto i Comuni precedentemente citati di Casalmaiocco, Cassina de Pecchi, Cavenago di Brianza, Gorgonzola, Pessano con Bornago, Pozzo d Adda e Rodano Nuovamente, è stato costituito un gruppo di lavoro al quale sono stati invitati a partecipare i tecnici comunali (operanti all interno degli uffici ecologia e/o tributi) per condividere e definire l operatività del progetto in tutti i suoi dettagli Le riunioni del GdL hanno avuto come focus principali i seguenti argomenti: a) Modalità di attivazione della sperimentazione 5

b) Realizzazione e successiva distribuzione della campagna informativa c) Definizione del e della tipologia di sacchi da distribuire. Fatta questa premessa, di seguito sono indicate le caratteristiche principali della sperimentazione. 1. Obiettivi del progetto. Obiettivo principale ed essenziale del progetto è quello di incrementare per quanto possibile la già alta percentuale di materiali recuperabili che possono essere differenziati all origine e destinati alle diverse filiere CONAI (imballaggi in carta, vetro, plastica, etc.) o che comunque possono essere avviati a recupero presso gli impianti convenzionati con CEM Ambiente (es. umido), il tutto puntando in primo luogo a ridurre la quantità di rifiuto secco residuo da raccolta differenziata avviato a termovalorizzazione. La sperimentazione si concentra infatti sulla frazione secca residua, ritenendo che all interno della stessa possa essere valorizzata, stimolando e sostenendo gli utenti del servizio ad una ancora più attenta differenziazione all origine del rifiuto prodotto anche mediante incentivi o disincentivi puramente economici, una ulteriore percentuale di materiale recuperabile da differenziare. In tal modo si intende ridurre il quantitativo della frazione secca residua ottenendo nel contempo un contenimento dei costi di smaltimento ed un aumento dei ricavi da cessione delle frazioni recuperabili. L obiettivo di recupero ipotizzato dai soggetti coinvolti nel progetto viene ipotizzato in via assolutamente cautelativa al 35% in peso della frazione secca residua, obiettivo che si ritiene coerente con i risultati del primo anno di sperimentazione sulla scorta dei risultati di cui sopra. In un ottica di medio periodo (tre cinque anni) tale obiettivo potrebbe poi essere affiancato ad una riduzione delle frequenze di raccolta della frazione secca residua da settimanali a quindicinali al fine di ridurre ulteriormente i costi di servizio ottimizzando nel contempo il flusso dei trasporti sul territorio. Ulteriore e fondamentale obiettivo del progetto è costruire solide basi tecniche ed operative per dare l avvio, nel momento in cui la sperimentazione sarà conclusa, al passaggio a tariffa puntuale da parte del Comune, che permetterà un più preciso ed equo regime di tassazione sui rifiuti nei confronti di tutti i contribuenti, in quanto tale metodo permetterà di quantificare il rifiuto prodotto non dalle categorie di appartenenza, come prevede il metodo di calcolo fino ad oggi utilizzato, ma dalle singole utenze. In tal modo si crea un sistema che premia la maggior responsabilizzazione e consapevolezza e punisce l utilizzo indiscriminato del sistema 2. Durata del progetto. Caratteristiche del sacco. La sperimentazione si estenderà per un 6

primo anno e potrà essere prorogata qualora il Comune rilevi la necessità di consolidare maggiormente il nuovo metodo tra i cittadini o il bisogno di approfondire o implementare aspetti migliorativi del progetto. Per fornire ai cittadini dei comuni coinvolti una informazione il più possibile dettagliata, l avvio del progetto sarà preceduto da una adeguata campagna informativa, come già citato in precedenza. Nel dettaglio si è stabilito di distribuire per le utenze domestiche un sacco di colore rosso avente capacità nominale di 30 lt personalizzato, mentre alle utenze non domestiche verrà distribuito un sacco azzurro con analoghe caratteristiche ma avente capacità nominale di 120 lt. A partire dal 2017, è prevista la possibilità, per le sole utenze non domestiche, di ricevere in dotazione un contenitore rigido di colore grigio e di capacità variabile a seconda della tipologia dell utenza (suddivisa secondo la classificazione dell allegato 2 al D.P.R. 158/99) e dell importo complessivo versato per la Tari nell anno precedente a quello di riferimento. La scelta tra sacco e bidone sarà lasciata al singolo utente. I sacchi sono stati prodotti in due colorazioni per consentire l effettuazione di verifiche dettagliate sulla produzione di rifiuti suddivisa tra UD e UND, rilevando in forma campionata i diversi conferimenti tra utenze domestiche e non domestiche, al fine di raccogliere dati sufficienti per poter fornire all Amministrazione strumenti più efficienti per una più precisa costruzione dello scenario tariffario della TARI, con particolare riferimento alla ripartizione del gettito. Più precisamente durante l arco dell anno saranno svolti alcuni servizi di ritiro separato tra sacchi rossi e blu. Su ciascun sacco è riportato un codice alfanumerico identificativo del rotolo che, associato all utenza in fase di distribuzione, consentirà di risalire al proprietario del sacco in caso di conferimenti non conformi o in caso di abbandoni sul territorio. Il tutto nel pieno rispetto dei dettami forniti dal garante sulla privacy in tema di protezione dei dati personali. I contenitori rigidi sono invece dotati di microchip passivo per la lettura del conferimento. Sulla base dei dati raccolti durante le indagini puntuali e sulla scorta della pregressa esperienza sopra accennata, si è calcolato il quantitativo dei sacchi da distribuire, suddiviso in base ai componenti del nucleo per le UD e in base a due parametri (categoria di appartenenza ai sensi del DPR 158/99 e importo della tassazione dell anno precedente) per le UND. 3. Modifiche organizzative da apportare all organizzazione dei servizi ed alle modalità di determinazione e di ripartizione dei costi. Considerata la natura sperimentale del progetto, si è ritenuto di minimizzare l impatto della sperimentazione sull organizzazione già in essere così da rendere il progetto reversibile in caso di esito non soddisfacente. L unica raccolta che sarà oggetto di modifiche organizzative è come detto la frazione secca. La modalità di raccolta resterà sostanzialmente invariata, concentrandosi invece le 7

modifiche organizzative sui seguenti aspetti: a) per l esposizione (ed il conseguente ritiro) del rifiuto secco indifferenziato, sarà utilizzato obbligatoriamente il cosiddetto ECUOSacco o il contenitore rigido grigio; b) i rifiuti indifferenziati conferiti in sacchi diversi, quali quelli attualmente in uso, non saranno ritirati e saranno contrassegnati da un adesivo indicante la non conformità specificamente realizzato (questa, nella sostanza, la più evidente variazione in termini organizzativi); c) ad ogni utenza sarà assegnata una dotazione iniziale di sacchi/ contenitori rigidi commisurata ad uno standard di utilizzo prestabilito in relazione alle caratteristiche dell utenza e ai risultati ottenuti durante le già citate indagini preliminari ed esperienze, garantendosi in ogni caso a ciascuna utenza una dotazione sufficiente ad assicurare il conferimento dei rifiuti; le regole sono definite congiuntamente da tutti i comuni aderenti al progetto, di norma vengono riviste con frequenza annuale per meglio calibrarle alle esigenze della popolazione tenendo in considerazione la mutevolezza della produzione e all armonizzazione degli obiettivi delle diverse Amministrazioni Comunali. Le dotazioni iniziali da assegnare gratuitamente ai cittadini sono determinate secondo lo schema seguente, approvato e accettato da tutti i comuni aderenti al progetto nelle riunioni preliminari dei gruppi di lavoro appositamente costituiti per l avvio delle attività annualmente. A partire dall anno 2018 viene introdotta la parzializzazione delle dotazioni riferita alle nuove posizioni aperte in corso d anno. Qualora l apertura della posizione avvenga dopo il primo giorno del settimo mese successivo alla data di inizio distribuzione, all utenza viene fornita una dotazione ridotta, approssimata per eccesso alla metà dei rotoli previsti nella dotazione di base. Ove diversamente previsto, con specifico atto deliberativo, è data facoltà al comune di modificare le curve di distribuzione, fermo restando che le eventuali modifiche andranno gestite singolarmente ed all esterno della progettazione. FORNITURA PER UTENZE DOMESTICHE Composizione base rotolo: 15 sacchi DOTAZIONE ANNUALE DOTAZIONE SEMESTRALE nucleo rotoli sacchi capacità (l) rotoli sacchi capacità (l) 1 componente 3 45 30 2 30 30 2 componenti 4 60 30 2 30 30 3 componenti 5 75 30 3 45 30 4 componenti 6 90 30 3 45 30 5 componenti 7 105 30 4 60 30 6 o più componenti 8 120 30 4 60 30 8

integrazioni gratuite capacità rotoli sacchi (l) rotoli sacchi capacità (l) pannolini (*) 3 45 30 3 45 30 pannoloni/presidi san. (**) (*) un "kit aggiuntivo" per ogni bambino < 36 mesi (**) un "kit aggiuntivo" per ogni allettato 6 90 30 6 90 30 Composizione base rotolo: 15 sacchi FORNITURA PER UTENZE NON DOMESTICHE DOTAZIONE ANNUALE DOTAZIONE SEMESTRALE UND rotoli sacchi capacità (l) rotoli sacchi capacità (l) contenitori rigidi (**) 0-1.000 1 15 120 1 15 120 n. 1 secchio 40 lt. 1.000-3.999 3 45 120 2 30 120 n. 1 bidone 120 lt. oltre 4.000 6 90 120 3 45 120 n. 1 bidone 240 lt. DOTAZIONE ANNUALE DOTAZIONE SEMESTRALE UND Categorie "speciali" (*) rotoli capacità (l) sacchi rotoli contenitori (**) capacità (l) sacchi rigidi 0-1.000 6 90 120 3 45 120 n. 1 bidone 240 lt. 1.000-3.999 12 180 120 6 90 120 n. 2 bidoni 240 lt. oltre 4.000 24 360 120 12 180 120 n. 1 cassonetto 1100 lt. (*) riferimento alle categorie sotto indicate per i comuni fino a 5.000 abitanti dalla 16 alla 20 + categoria 1 per i comuni oltre 5.000 abitanti dalla 22 alla 27 + categoria 1 appartengono a queste categorie: bar, ristoranti, mense, negozi di vicinato ecc. (**) contenitori non soggetti a possibile "parzializzazione semestrale" della fornitura d) premesso che la dotazione iniziale di sacchi costituirà normale componente di costo nell ambito della costruzione del piano finanziario da redigere ai fini della determinazione delle tariffe Tari, una volta esaurita la predetta dotazione iniziale gli utenti dovranno acquistare lotti integrativi di sacchi in relazione alle proprie specifiche necessità; il costo aggiuntivo determinato da tale consumo aggiuntivo sarà quindi successivamente posto a carico della singola utenza, sul presupposto che la necessità di incrementare la dotazione iniziale di sacchi corrisponde ad una eccedenza di produzione di rifiuto indifferenziato riconducibile alle necessità specifiche di quell utenza soltanto. Il costo di ciascun rotolo aggiuntivo dovrà essere determinato annualmente all interno della delibera di approvazione delle tariffe della tassa sui rifiuti (Tari) o in altro provvedimento equivalente. 9

Nel caso, invece, di scelta del contenitore rigido, dal momento che ad esso sono associati i ritiri settimanali e il conseguente smaltimento dei rifiuti contenuti, qualora si verificasse in corso d anno che la dotazione prepagata risulti essere insufficiente se riferita alle normali attività dell azienda, è consentito l acquisto di una volumetria aggiuntiva che potrà essere costituita da altri contenitori rigidi, la cui capacità è determinata dall operatore stesso, ovvero di ECUOsacchi azzurri. In tal caso non sarà applicata la parzializzazione della dotazione. Non vi sarà invece, per la durata della sperimentazione, alcuna modifica rispetto alla configurazione del sistema di riscossione, fatte salve eventuali modifiche normative: la titolarità della riscossione rimarrà in carico all Amministrazione comunale in linea con il permanere della natura tributaria della TARI. In sede di regolamentazione della sperimentazione si evidenziano i seguenti aspetti che intervengono, modificandole o integrandole (sempre in via transitoria e limitatamente alla durata della sperimentazione), sulle disposizioni regolamentari oggi in vigore in materia di TARI e di gestione dei servizi di raccolta e smaltimento rifiuti. a. modifica della modalità di calcolo della parte variabile della tariffa; b. introduzione della previsione del pagamento del c.d. sacco prepagato ; c. introduzione del c.d. sacco rosso/ sacco blu/ contenitore grigio per la raccolta del rifiuto indifferenziato, disponibile presso gli uffici comunali negli orari di apertura al pubblico; d. conseguenti modifiche al carico tariffario per le diverse categorie di utenti (con riferimento anche alle corrispondenti riduzioni ed agevolazioni); 4. Investimenti: per l attivazione e la prosecuzione della sperimentazione non si rende necessario alcun investimento da parte del Comune. I costi degli apparati di lettura dei codici a barre, per l implementazione e lo sviluppo di software dedicati alla distribuzione e di tutte le attività correlate sono sostenuti da CEM Ambiente 5. Effetti previsti sul piano finanziario 2018. La nuova modalità che sarà sperimentalmente introdotta determina, come detto, alcuni effetti economici sul Piano Finanziario che sarà predisposto con l ausilio e l assistenza di CEM Ambiente, incidendo sia sui costi e ricavi previsti per l anno sia sulle concrete modalità di ripartizione degli stessi a carico delle singole utenze. Alcuni di questi effetti, quali la fornitura di lettori per codici a barre, il software per il progetto e la campagna informativa specificamente progettata, sono assunti come temporanei, in quanto legati al sostegno economico alla sperimentazione posto in essere da CEM Ambiente S.p.A., mentre per altri, quali la riduzione nei quantitativi di rifiuto secco residuo da raccolta differenziata avviato a smaltimento o il correlato incremento dei ricavi 10

originati dall aumento dei rifiuti avviati a recupero nell ambito delle filiere CONAI, si attende invece un effetto destinato a consolidarsi nel corso del tempo, con prospettive di potenziale ulteriore incremento per il caso di raggiungimento dei target attesi sul medio periodo e conseguente riduzione delle frequenze di raccolta. Il risultato complessivo atteso dalla combinazione di tali fattori si concreta in una, seppur contenuta, riduzione dei costi del servizio da ripartire a carico della collettività. In sede previsionale e a titolo prudenziale, si può ipotizzare che il piano finanziario beneficerà di una riduzione nel quantitativo di rifiuto secco residuo raccolto a domicilio in ragione del 35% del quantitativo complessivo preventivabile senza l introduzione della nuova modalità di raccolta; A fronte della sopra citata attesa riduzione si attendono due conseguenze: da una parte un aumento del quantitativo di materiali recuperabili raccolti che genera un maggior gettito derivante dai contributi riconosciuti al comune per la raccolta differenziata da parte dei Consorzi di Filiera, dall altra parte è stato prudenzialmente introdotto nel piano finanziario un incremento dei costi di smaltimento connessi ad una possibile maggior produzione di rifiuti indifferenziati da parte di cittadini poco virtuosi che potrebbero utilizzare forme non idonee di conferimento della frazione secca prodotta per esempio utilizzando i cestini portarifiuti stradali ovvero abbandonandoli sul territorio comunale. Essendo l effetto economico di questi abusi difficilmente quantificabile a priori, è stata stimata una maggior produzione di rifiuti indifferenziati pari a circa 20% del anno precedente, naturalmente coeteris paribus; E da rilevare che al costo complessivo del servizio, che verrà determinato con il piano finanziario, dovrà essere detratto l importo stimato di entrata derivante dalla cessione dei sacchi che i contribuenti ritireranno qualora dovessero esaurire il lotto iniziale distribuito all avvio del progetto Il costo di acquisto dei sacchi è a carico dell amministrazione comunale interessata dal progetto; l importo a carico del Comune, in relazione al prezzo di fornitura dei sacchi uscente dall affidamento in corso, verrà introdotto nel documento denominato scheda costi e fatturato durante il corso del 2018 nell ambito del Servizio di Igiene urbana. CEM Ambiente si farà carico di sviluppare e mettere a disposizione delle amministrazioni interessate l hardware e il software occorrenti per ottimizzare le modalità di distribuzione dei sacchi nonché della realizzazione della campagna informativa a sostegno della sperimentazione (che sarà ripresa dal Comune nell ambito degli ordinari strumenti di informazione alla cittadinanza: giornale comunale, informativa sul sito internet, etc.). Infine, per il primo anno di applicazione del progetto CEM si occuperà di provvedere all allineamento degli archivi informatici comunali relativo agli iscritti a ruolo Tari e alla popolazione resi- 11

dente al fine di ottenere un elenco il più aggiornato possibile degli aventi diritto per il ritiro dei sacchi. 12