1. Descrizione delle operazioni e dell'impianto.

Documenti analoghi
Attivazione Centro di Raccolta RSU

ALLEGATO 4 CENTRO DI RACCOLTA COMUNE AVEGNO

CAPITOLATO SPECIALE PER L APPALTO DEL SERVIZIO DI LAVORAZIONE RIFIUTI PRESSO LE PIATTAFORME DI VALORIZZAZIONE - ALLEGATO A.1 -

Comune di Positano (SA) % di r.d. calcolata dalla fonte dati disponibile

CAPITOLATO SPECIALE PER L APPALTO DEL SERVIZIO DI LAVORAZIONE RIFIUTI PRESSO LE PIATTAFORME DI VALORIZZAZIONE - ALLEGATO A.2 -

Comune di Manocalzati (AV) % di r.d. calcolata dalla fonte dati disponibile

COMUNE DI IMBERSAGO. Provincia di Lecco

autostrada del Brennero

SCHEDA «I»: RIFIUTI 1. Sezione. I. 1 Tipologia del rifiuto prodotto

Città Metropolitana di Genova

Piano di Azione. Interventi per il miglioramento del servizio di Raccolta Differenziata in Calabria ALLEGATO TECNICO N. 7

COMUNE DI SALTRIO COMUNE DI VIGGIÙ COMUNE DI CLIVIO

Modulo Offerta Economica

COMUNE DI CAMPAGNANO di ROMA GENNAIO 2016

PROVINCIA DI GENOVA DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI SERVIZIO ACQUA E RIFIUTI

autostrada del Brennero

autostrada del Brennero

Città Metropolitana di Genova DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE

Elaborazione attuali flussi rifiuti SRR PALERMO EST

Prezzi Base d'asta al Kg. Kg in 18 mesi. Codice CER. Descrizione CER

Attestazione ai sensi dell art.55, della legge 142/90 come modificato dall art.6, comma 2, della legge 127/97, recepito con la L.R. n.23/98.

SCHEDA STAZIONE ECOLOGICA / AREA ATTREZZATA PER RSA C/O DISCARICHE EX 1 CAT.

CENTRO DI RACCOLTA COMUNALE DI SELARGIUS Società Campidano Ambiente srl

ALLEGATO 9 Lista CER base di gara

R E G O L A M E N T O

COMUNE DI NOVARA REGOLAMENTO DI GESTIONE DEI CENTRI DI RACCOLTA DEI RIFIUTI URBANI

Guida alla compilazione modulistica comuni

Istruzioni per il calcolo della raccolta differenziata

ALLEGATO A RIFIUTI NON PERICOLOSI

TABELLA RIFIUTI NON PERICOLOSI

PROVINCIA DI GENOVA DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI SERVIZIO ACQUA E RIFIUTI

ALLEGATO A Regolamento Tares, approvato con Deliberazione n. 27/CC del 28/06/2013 e modificato con Deliberazione n. 52/CC del 28/10/2013

CITTÁ DI CAORLE. REGOLAMENTO PER LA CONDUZIONE DEL CENTRO DI RACCOLTA COMUNALE

Allegato 1: Modifiche approvate alle tabelle B e C del Rapporto Istruttorio Gennaio 2014

La raccolta differenziata: le stazioni ecologiche Stazione ecologica di Forlì Isonzo

Decreto ministeriale 8 aprile 2008

ELENCO DEI RIFIUTI SPECIALI

sali e loro soluzioni, diversi da quelli di cui alle voci e

SCHEDA DI OMOLOGA DEL RIFIUTO

SCHEDA «I»: RIFIUTI 1 1/7

PROVINCIA DI GENOVA DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI SERVIZIO ACQUA E RIFIUTI

Modalità CODIC E CER stoccaggio

CITTÀ DI ALBIGNASEGO PROVINCIA DI PADOVA. Settore 3 - Sviluppo infrastrutturale e Tutela del territorio Via Milano, Albignasego (PD)

COMUNE DI AMEGLIA REGOLAMENTO COMUNALE SISTEMA PREMIALE SULLA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 22

DICHIARAZIONE DI OFFERTA ECONOMICA

Comune di Viadana NORME DI ACCESSO AL CENTRO DI RACCOLTA DEL COMUNE DI VIADANA

TABELLA 1 Elenco CER in ingresso all impianto Liguroil S.r.l. CER Descrizione SITI R 13. Destinazione di smaltimento e/o recupero in Liguroil (*) R 4

FRAZIONE GRUPPO (N) (%) (N) (%) ACCUMULATORI PER AUTO % % 262,30 0,24 ALLUMINIO 66 27% % 1.464,00 1,33

p_vr.p_vr.registro UFFICIALE

COMUNE DI S. STINO DI LIVENZA

Tabella codici CER, operazioni di recupero R13

AREA DELLA RICERCA DI ROMA 2 TOR VERGATA. Via del Fosso del Cavaliere, Roma COMPUTO METRICO

Ditta richiedente: De Matteis Agroalimentare SpA Sito di ZONA INDUSTRIALE ASI VALLE UFITA (AV) SCHEDA I_rev1 SCHEDA «I»: RIFIUTI 1

GRUPPO OMOGENEO. VETRO Imballaggi in vetro R5 R (R5 R13) 15 (R13/D15) urbano. Quantità Max (t/anno) Quantità stoccata (t/giorno)

IMPIANTI DI DISCARICA PER RIFIUTI URBANI 2014

COMUNE DI RUFINA. PROGETTO PREMIANTE PER I CONFERIMENTI AI CENTRI DI RACCOLTA E STAZIONI ECOLOGICHE DI AER Spa. Ricicla e Vinci

NUOVO REGOLAMENTO DISCIPLINANTE LA GESTIONE DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI

Il/la sottoscritto/a nato a ( ), il residente a ( ), Via, n., in nome del concorrente con sede legale a ( ), Via, n. _, OFFRE (IN CIFRE), EURO

Requisiti tecnico gestionali relativi al centro di raccolta dei rifiuti urbani e assimilati

C I T T A D I C A O R L E

EUREKAMBIENTE SRL Via Marinoni, Pianiga (VE)

COMUNE DI GRANOZZO CON MONTICELLO REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEL CENTRO DI RACCOLTA COMUNALE

PRODUZIONE RIFIUTI NEGLI ANNI ton

COMUNE DI OTRICOLI Provincia di Terni COPIA DI DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DELL'UFFICIO OPERE PUBBLICHE E PATRIMONIO

fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce

Allegato 1 TABELLA DEI RIFIUTI TRATTATI CON RELATIVE QUANTITA GIORNALIERE ED ANNUALI. fonte:

1. DESCRIZIONE DELL IMPIANTO E DELLE OPERAZIONI DI GESTIONE RIFIUTI

COMUNE DI SAN PIETRO MOSEZZO

Guida al conferimento dei Rifiuti al Centro di Raccolta Rifiuti

COMUNE DI BELLINZAGO NOVARESE REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEL CENTRO DI CONFERIMENTO COMUNALE

Appendice I. Rifiuti autorizzati in ingresso all impianto, quantità (t/anno) e operazioni di gestione. Carta e cartone

SCHEDA DI RILEVAZIONE DATI ANNO 2004

SETTORE COMPLESSO AMBIENTE E PATRIMONIO

Comune di Umbertide Assessorato ambiente, lavori pubblici, protezione civile. Dati raccolta differenziata Gennaio - Settembre 2012

- Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Decreto ministeriale del 8 aprile 2008

SCHEDA «I»: RIFIUTI 1. Sezione. I. 1 Tipologia del rifiuto prodotto

ANALISI DELLE FILIERE DI RECUPERO DI MATERIA

previste dall'allegato 1, non è necessario il rilascio di una nuova approvazione ai sensi dell'articolo 2, comma 1.

Contratto ad esecuzione periodica e continuativa. Contratto di prestazione di servizi

TABELLA N 1 1,00 1,00 261,00 261,00 1,00 1,00 261,00 261,00 1,00 1,00 261,00 261,00 1,10 1,10 300,00 300,00

Regolamento di gestione del centro raccolta differenziata rifiuti in località Scilano

SCHEDA DI VALUTAZIONE DEI CDR. Indirizzo CDR: VIA DEI GRECI. Provincia/Regione CDR: SALERNO/CAMPANIA. Giorno di compilazione: 09/12/2008

C O M U N E D I P A G L I E T A

UFFICIO TECNICO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL CENTRO DI RACCOLTA COMUNALE. Ai sensi del D.M , di modifica del Decreto

COMUNE DI ARDESIO PROVINCIA DI BERGAMO REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL CENTRO DI RACCOLTA DI VIA I MAGGIO

04 Centri Attrezzato per la Raccolta Differenziata di Rifiuti Urbani (C.A.R.D.)

il Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152, Norme in materia ambientale parte IV e successive modifiche ed integrazioni

Osservatorio Provinciale Rifiuti

COMUNE DI ZINASCO PROVINCIA DI PAVIA REGOLAMENTO D USO DELLA PIAZZOLA ECOLOGICA

CONTENITORI TIPO 1 - CASSONETTI DA FORNIRSI DA PARTE DELL APPALTATORE

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE

Piano Finanziario Tariffa rifiuti anno 2018.

SIRPRESS Srl a socio unico Scheda I

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO Ambiente e Sicurezza. Istruzione operativa di gestione dei rifiuti

COMUNE DI PIZZIGHETTONE

SCHEDA «I»: RIFIUTI 1. Sezione. I. 1 Tipologia del rifiuto prodotto

Transcript:

Monza, 9 Giugno 2016 Ditta Sede legale Ubicazione impianto ALLEGATO A : Comune di Monza : Monza, Piazza Trento e Trieste : Piattaforma per la raccolta differenziata di rifiuti solidi urbani (RSU) ubicato in comune di Monza Viale delle Industrie 50. 1. Descrizione delle operazioni e dell'impianto. 1.1 Il Comune di Monza è in possesso della A.D. n 74/2009 del 20/02/2009 e s.m.i.; 1.2 Il Comune con istanza del 07/05/2015 e successive integrazioni ha chiesto le seguenti varianti al provvedimento autorizzativo: realizzazione all interno della Piattaforma Comunale di un centro di riutilizzo, di cui alla DGR 5.12.2014 n. /2792; nello specifico la richiesta di modifica riguarda il posizionamento di una tettoia di circa 50 mq sotto la quale verrà effettuata la consegna, il deposito ed il prelievo di beni usati che non sono rifiuti caratterizzati dal fatto di essere in uno stato tale da consentirne il loro immediato riutilizzo senza l effettuazione di operazioni di riparazione o sostituzione di parti degli stessi qualificabili come preparazione per il riutilizzo ; 1.3 All interno dell insediamento vengono effettuate le seguenti operazioni: - messa in riserva (R13) e deposito preliminare (D15) di e assimilati non pericolosi; - messa in riserva (R13) e deposito preliminare (D15) di e assimilati pericolosi. 1.4 L impianto risulta suddiviso nelle seguenti aree funzionali (rif. Layout aree di stoccaggio Planimetria generale, progetto preliminare per centro del riutilizzo, Tavola 2, datata maggio 2015 ): 1- Messa in non pericolosi 150107 200102 150104 200140 200138 170201 150103 150101 200101 170904 Imballaggi in vetro Vetro Imballaggi in metallo Metallo Legno Legno (costruzione demolizione) Imballaggi in legno Imballaggi in (carta e) cartone Carta e cartone Rifiuti misti dell attività di costruzione e demolizione 150104 Metalli (capsule Nespresso) cassone 150102 200139 Imballaggi in plastica Plastica cassone 50 cassone 50 cassone 50 cassone 16 Cassone + big bag 200307 Rifiuti ingombranti cassone 93 160103 Pneumatici fuori uso 53 1

200201 Rifiuti biodegradabili (vegetali) 200108 Rifiuti biodegradabili di cucine e mense Cassone + pressa + compattatore + deposito su platea 145 Cassone 25 200303 Residui della pulizia stradale Cassone 25 200136 Apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso (RAEE R2) TOTALE 582 2- Deposito preliminare D15 e/o Messa in non pericolosi 200136 Apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso (RAEE R4) 200125 Oli e grassi commestibili contenitore 0,50 200134 Batterie e accumulatori contenitore 1 200128 Vernici inchiostri, adesivi e resine (Prodotti e contenitori T/F) contenitore 1 200132 Medicinali Contenitore 1 080318 Toner per stampa esauriti Contenitore 1 TOTALE 29,50 3- Messa in pericolosi 160601* Batterie al piombo contenitore 1 200123* 200135* Apparecchiature fuori uso contenenti CFC (RAEE R1) Apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso (TV, monitor e tubi catodici RAEE R3) Cassone + deposito platea 65 TOTALE 91 4- Deposito preliminare D15 e/o Messa in 200133* Batterie e accumulatori contenitore 1 160107* Filtri dell olio contenitore 0,12 2

pericolosi 180103* 130208* 200127* 200113* 150110* 160504* 200121* Rifiuti che devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni (siringhe) Altri oli per motori, ingranaggi lubrificazione Vernici inchiostri, adesivi e resine Solventi Imballaggi contenenti sostanze pericolose Gas in contenitori a pressione Tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti mercurio (RAEE R5) contenitore 1 Contenitore 0,5 contenitore 2 contenitore 2 200131* Medicinali Contenitore 1 080317* Toner per stampa esauriti Contenitore 1 TOTALE 8,62 1.5 I quantitativi massimi per l'effettuazione delle operazioni di messa in riserva [R13] e di deposito preliminare [D15] di rifiuti sono i seguenti: - messa in 582 di non pericolosi; - messa in 91 di pericolosi; - messa in riserva R13 e/o deposito preliminare D15 di 29,5 di non pericolosi; - messa in riserva R13 e/o deposito preliminare D15 di 8,62 di pericolosi; 1.6 I tipi di sottoposti alle varie operazioni e suddivisi per aree sono i seguenti: R13 D15 150107 200102 Imballaggi in vetro, Vetro 150104 200140 Imballaggi in metallo, Metallo 150104 Metalli (capsule Nespresso) 150102 200139 Imballaggi in plastica, Plastica 150101 200101 Imballaggi in (carta e) cartone, Carta e cartone 200138 170201 150103 Legno, Legno (costruzione demolizione), Imballaggi in legno 200307 Rifiuti ingombranti 200108 Rifiuti biodegradabili di cucine e mense 200303 Residui della pulizia stradale 200201 Rifiuti biodegradabili (vegetali) 170904 Rifiuti misti dell attività di costruzione e demolizione 160103 Pneumatici fuori uso 3

R13 D15 200136 Apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso (RAEE R2) 200136 Apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso (RAEE R4) 200125 Oli e grassi commestibili 200132 Medicinali 080318 Toner per stampa esauriti 200134 Batterie e accumulatori 200128 Vernici inchiostri, adesivi e resine (Prodotti e contenitori T/F) 200123* Apparecchiature fuori uso contenenti CFC (RAEE R1) 200135* Apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso (TV, monitor e tubi catodici RAEE R3) 160601* Batterie al piombo 200131* Medicinali 080317* Toner per stampa esauriti 200133* Batterie e accumulatori 200121* Tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti mercurio (RAEE R5) 180103* 200127* 200113* 150110* 160504* Rifiuti che devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni (siringhe) Vernici inchiostri, adesivi e resine Solventi, Imballaggi contenenti sostanze pericolose, Gas in contenitori a pressione 130208* Altri oli per motori, ingranaggi lubrificazione 160107* Filtri dell olio 1 PRESCRIZIONI 2.1 Siano rispettate le condizioni e le prescrizioni citate nei precedenti provvedimenti autorizzativi che non siano in contrasto con il presente atto; 2.2 La Ditta dovrà svolgere la propria attività sotto soglia rispetto ai limiti previsti dal D.Lgs. 04/03/2014 n. 46 di modifica dell'allegato VIII alla Parte Seconda del D.Lgs. 152/06 (punto 5.5); 2.3 Nei siti, come indicati nella planimetria di cui agli atti, la Ditta non deve effettuare stoccaggi diversi da quelli descritti nella relazione tecnica, deve evitare la promiscuità dei rifiuti e pertanto provvedere a mantenere la separazione per tipologie omogenee di rifiuti; 2.4 Le operazioni di stoccaggio dei rifiuti devono essere effettuate senza pericolo per la salute dell uomo e senza usare procedimenti o metodi che potrebbero recare pregiudizio all ambiente ed in particolare: senza causare inconvenienti da rumori o odori, senza determinare rischi per l acqua, l aria, il suolo, la fauna e la flora; senza danneggiare il paesaggio e i siti di particolare interesse, tutelati in base alla normativa vigente 2.5 Le operazioni di messa in riserva e/o deposito preliminare devono essere effettuate in conformità a quanto previsto dal d.d.g. 7 gennaio 1998, n. 36; 2.6 Lo stoccaggio degli oli usati/emulsioni non deve superare i 500 litri; 2.7 Il deposito preliminare e/o messa in riserva degli oli usati, delle emulsioni oleose e dei filtri oli usati deve rispettare quanto previsto dall art. 2 del d.m. 392/96; 2.8 Le frazioni di R.U.P., gli accumulatori al Pb e oli minerali devono essere stoccati per tipologie omogenee in idonei contenitori chiudibili posti sotto tettoia dotata di superficie impermeabilizzata; 2.9 Televisori, frigoriferi, componenti elettronici e altre frazioni RAEE devono essere stoccate per tipologie 4

omogenee (secondo i raggruppamenti ex d.lgs. 185/2007), ponendole sotto tettoia o in contenitori chiudibili e su superficie impermeabilizzata, nel rispetto delle prescrizioni contenute nel d.lgs. 151/05 e s.m.i.; 2.10 Pile e accumulatori devono essere stoccati in modo da evitare ogni contaminazione del suolo e dei corpi ricettori superficiali e profondi, il rilascio di fluidi pericolosi secondo quanto prescritto nel d.lgs. 188/08 (in particolare allegato II); 2.11 Presso le aree di deposito di RUP e RAEE deve essere prevista la localizzazione di estintori adeguati per l intervento in caso di incendio; 2.12 Deve essere predisposta apposita segnaletica e cartellonistica all interno della piattaforma al fine di consentire una facile individuazione di cassoni/contenitori e percorsi per i conferimenti delle singole frazioni da parte degli utenti; 2.13 Le frazioni conferite devono essere avviate tempestivamente agli impianti di destino al fine di evitare accumuli di rifiuti, in particolare RUP e RAEE, all esterno dei rispettivi contenitori ed aree di raccolta o in quantitativi superiori a quanto indicato in elenco; 2.14 Considerata la struttura e le dimensioni dell impianto, la gestione dei conferimenti da parte dei cittadini ed aziende convenzionate dovrà prevedere tempi e modalità distinte al fine di permettere la fruizione in sicurezza; 2.15 Lo stoccaggio in fase di trasbordo della frazione organica proveniente da raccolta differenziata sul territorio, dovrà avvenire in cassoni chiudibili a tenuta, per un periodo non superiore alle 48 ore; 2.16 La gestione dei rifiuti deve essere effettuata da personale, edotto del rischio rappresentato dalla movimentazione dei rifiuti, informato della pericolosità degli stessi e dotato di idonee protezioni atte ad evitarne il contatto diretto e l inalazione; 2.17 Le operazioni di trasbordo e l uso delle attrezzature presenti per la compattazione e la movimentazione delle frazioni da parte dell azienda gestore dovrà essere riservato esclusivamente a personale istruito ed addestrato, effettuato nel rispetto delle misure di sicurezze previste in merito dalla normativa vigente, ed avvenire preferibilmente nei periodi interdetti ai conferimenti da parte degli utenti; 2.18 Deve essere posta una cura particolare nella pulizia del centro, delle aree limitrofe e nella gestione dei conferimenti e scarichi dei mezzi degli utenti e degli operatori, in modo da limitare al massimo l impatto sul territorio e sul tessuto urbano limitrofo; 2.19 La regolamentazione degli accessi all impianto deve essere favorita anche attraverso il posizionamento di idonea segnaletica stradale; 2.20 La messa in sicurezza di eventuali frazioni rinvenute sul territorio deve avvenire all interno dei cassoni individuati per la frazione specifica o, in alternativa, all interno della parte coperta dell impianto, qualora sospetti RUP in attesa delle analisi per l avvio agli impianti di smaltimento; 2.21 Gli sfalci del verde, il legno e altre frazioni putrescibili devono essere tempestivamente avviati agli impianti di destino al fine di evitare l avvio dei processi di maturazione in loco; 2.22 Le eventuali operazioni di travaso di rifiuti soggetti al rilascio di effluenti molesti devono avvenire in ambienti provvisti di aspirazione e captazione delle esalazioni con il conseguente convogliamento delle stesse in idonei impianti di abbattimento; 2.23 Le eventuali operazioni di lavaggio degli automezzi devono essere effettuate in apposita sezione attrezzata; 2.24 Qualora l impianto e/o l attività rientrino tra quelli indicati dal DPR 151/2011e successive modifiche ed integrazioni, la messa in esercizio dell impianto è subordinata all acquisizione di certificato prevenzione incendi da parte dei VV.FF. territorialmente competenti o della dichiarazione sostitutiva prevista dalla normativa vigente; 2.25 I rifiuti sanitari devono rispettare quanto previsto dal d.p.r. n 254 del 15/07/03; 2.26 Dovranno essere scrupolosamente osservate le normative tecniche vigenti in merito alla realizzazione di opere e/o attività lavorative in prossimità di elettrodotti; 2.27 Le aree interessate dalla movimentazione, dallo stoccaggio e dalle soste operative dei mezzi che intervengono a qualsiasi titolo sul rifiuto, devono essere impermeabilizzate e realizzate in modo tale da garantire la salvaguardia delle acque di falda e da facilitare la ripresa di possibili sversamenti; 2.28 Gli scarichi idrici decadenti dall'insediamento, compresi quelli costituiti dalle acque meteoriche, devono essere conformi alle disposizioni stabilite dal d.lgs. 152/06 e s.m.i. e dal R.R. n 4 del 24/03/06 e loro 5

successive modifiche ed integrazioni; 2.29 Ogni variazione del nominativo del direttore tecnico responsabile dell impianto ed eventuali cambiamenti delle condizioni dichiarate devono essere tempestivamente comunicate alla Provincia ed al Comune territorialmente competenti per territorio. Prescrizioni ASL 2.30 rilevata la presenza di un elettrodotto che attraversa l area dell impianto, nell effettuare la valutazione dei rischi si dovrà tener debitamente conto dei valori di campo elettromagnetico indotto sulle zone dell impianto dove i dipendenti lavorano con tempi di permanenza superiori alle 4 ore, in particolare per la guardiana, ed attuare i necessari interventi a tutela dei lavoratori. 6

3 - PIANI 3.1 Piano di ripristino e recupero ambientale Il soggetto autorizzato dovrà provvedere al ripristino finale ed al recupero ambientale dell'area in caso di chiusura dell'attività autorizzata. Il ripristino finale ed il recupero ambientale dell'area ove insiste l'impianto, devono essere effettuati secondo quanto previsto dal progetto approvato in accordo con le previsioni contenute nello strumento urbanistico vigente. Le modalità esecutive del ripristino finale e del recupero ambientale dovranno essere attuate previo nulla osta della Provincia territorialmente competente, fermi restando gli obblighi derivanti dalle vigenti normative in materia. Alla Provincia stessa è demandata la verifica dell'avvenuto ripristino ambientale da certificarsi al fine del successivo svincolo della garanzia fidejussoria. 3.2 Piano di emergenza Prima della messa in esercizio dell impianto, il soggetto autorizzato deve altresì provvedere alla eventuale revisione del piano di emergenza e fissare gli adempimenti connessi in relazione agli eventuali obblighi derivanti dalle disposizioni di competenza dei Vigili del Fuoco e di altri organismi. Documento redatto dal Servizio Rifiuti 7