L immigrazione straniera nella provincia di Bergamo. Anno 2007

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OSSERVATORIO PROVINCIA DI BERGAMO L immigrazione straniera nella provincia di Bergamo. Anno 2007 Nel quadro delle attività dell Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità

Gruppo di lavoro istituito presso la Fondazione ISMU Il Rapporto è stato redatto da Alessio Menonna (sezioni 1-4 ed Appendici statistiche) e Marta Blangiardo (sezioni 5-9 ed Allegati metodologici). 2

Indice Presentazione pag. 5 Premessa» 7 Sezione 1: Gli aspetti quantitativi e la tipologia della presenza» 11 Sezione 2: Le aree ed i Paesi di provenienza» 17 Sezione 3: Il fenomeno dell irregolarità» 26 Sezione 4: L immigrazione straniera nei distretti socio-sanitari» 31 Sezione 5: Le caratteristiche strutturali (genere, età, religione, istruzione)» 35 Sezione 6: L anzianità della presenza (in Italia e in provincia)» 40 Sezione 7: La condizione lavorativa» 43 Sezione 8: La condizione abitativa e familiare» 47 Sezione 9: Un approfondimento tematico: aspetti della povertà e dell integrazione» 55 Allegato metodologico 1. Stima dell incidenza della povertà economica nell ambito della popolazione straniera immigrata» 61 Allegato metodologico 2. Valutazione del livello di integrazione della popolazione straniera immigrata» 63 Appendice statistica 1. Distribuzione provinciale delle principali variabili: un confronto con la realtà regionale» 65 Appendice statistica 2. Principali statistiche di fonte ufficiale sulla componente regolare» 80 3

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Presentazione Con questa edizione, la sesta, l annuario statistico offre ai lettori le consuete elaborazioni dell indagine regionale e del suo ritaglio provinciale, a cui si aggiungono i dati della Questura. Completano l edizione le stime relative all incidenza della povertà e quelle relative al grado di integrazione. In questo modo si ha un quadro più ricco che può aiutare quanti operano a vario titolo e con responsabilità diverse, ma anche gli immigrati, a conoscere più da vicino composizione, insediamento e grado di inserimento nel tessuto socio economico provinciale dei cittadini stranieri. Prima di evidenziare alcuni aspetti di questa realtà, è necessario sottolineare che la specificità bergamasca è rappresentata dalla presenza dei Boliviani, il cui flusso si è arrestato proprio nel 2007, ma che continua ad incidere più di quanto colga l indagine dell Osservatorio regionale, con effetti a cascata sulle elaborazioni prodotte. L annuario evidenzia in particolare: La provincia continua ad essere al terzo posto in Lombardia per numero di immigrati; il 2007 è l anno dell entrata di Romania e Bulgaria nell Unione Europea e dell introduzione del visto di ingresso per i Boliviani; in provincia è il Marocco la prima nazionalità, seguita dall Albania, che precede il Senegal; si conferma la crescita dei Rumeni, che condividono con gli altri collettivi la condizione sociale, ma non quella giuridica; l Europa dell Est diventa la prima area geografica di provenienza; la graduatoria dei distretti modifica le posizioni nella parte centrale, con quello di Treviglio che precede Romano di Lombardia ed il distretto della Val Cavallina quelli di Grumello ed Albino; il rapporto tra maschi e femmine resta invariato; i principali settori di occupazione sono l industria, l edilizia ed i servizi di ristorazione. Se si tiene presente che continua ad essere consistente la parte di popolazione immigrata che è qui da molti anni, ed i dati relativi alla carta di soggiorno lo confermano, allora la stabilizzazione dei collettivi tradizionali (Marocco, Senegal, Albania) si rafforza. A questi vanno aggiunti i dati relativi all incidenza della povertà che diminuisce con il passare degli anni di insediamento, passando da un 55,4% dei sicuramente poveri a meno di 2 anni di presenza nel territorio, al 22,9% dopo i dieci anni. Va sottolineato, però, che la condizione delle donne non si avvantaggia molto nel mercato 5

del lavoro dove si registra una differenza di oltre il 30% rispetto agli uomini tra gli occupati regolarmente a tempo indeterminato normale. La provincia, inoltre, è all ultimo posto nella graduatoria regionale per quella di coppie senza figli, mentre c è stata una riduzione di un punto percentuale nel numero degli studenti. La lettura dei dati relativi alle risposte alle domande finalizzate alla misurazione del grado di istruzione sono materia utile per quanti sono attenti a questi aspetti e agli operatori del mondo della scuola e del volontariato. L appendice con le elaborazione dei dati relativi ai titoli di soggiorno aggiungono una quantità di informazioni che permettono di meglio comprendere i luoghi di origine della mobilità migratoria, nonché l importanza delle catene migratorie e dei fattori positivi dei contesti di arrivo. Il Settore Politiche Sociali, con questa pubblicazione così come con il lavoro dell Osservatorio Politiche Sociali, intende offrire un contributo affinché si rinnovi l impegno di tutti nel concretizzare efficaci politiche di gestione del fenomeno migratorio. L Assessore alle Politiche Sociali Bianco Speranza Il Presidente Valerio Bettoni 6

Premessa A partire dai dati riguardanti la provincia di Bergamo, in questa sede si presentano in modo dettagliato i risultati delle elaborazioni ricavate dall ultima indagine del 2007 dell Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità 1 : nel quadro delle iniziative di tale Osservatorio, il Rapporto sull immigrazione straniera delinea l intensità e le caratteristiche del fenomeno migratorio in provincia, con gli appropriati aggiornamenti ed evidenziando le più recenti tendenze in chiave di serie storica a partire dal 2001. Il materiale statistico che fa da supporto alle analisi si riferisce alla popolazione straniera presente, indipendentemente dalla residenza e dalla regolarità riguardo al soggiorno, nella città capoluogo ed in un insieme di altri 44 comuni scelti nel resto del territorio provinciale con criteri di rappresentatività rispetto ad alcune caratteristiche particolarmente significative (prospetto 1). Nell ambito del complesso dei comuni campionati, il sub-campione di stranieri oggetto di attenzione è stato fissato anche per l anno 2007 in 800 unità. Esso è stato selezionato come di consueto unicamente entro la popolazione con almeno 15 anni di età originaria dei cosiddetti Paesi a forte pressione migratoria (Pfpm), ossia Paesi in via di sviluppo (Pvs) o dell Europa dell Est, neocomunitari rumeni e bulgari inclusi. L identificazione delle unità da includere nel sub-campione è avvenuta con criteri probabilistici secondo le regole del campionamento per centri o ambienti di aggregazione 2. Ad ogni soggetto selezionato è stato somministrato un questionario riguardante le sue principali caratteristiche strutturali, individuali e familiari: sesso, età, stato civile, cittadinanza, istruzione, appartenenza religiosa, regolarità rispetto al soggiorno, situazione rispetto alla residenza anagrafica, condizione familiare, economica, abitativa, ecc. Nel contempo, a partire dalle risultanze anagrafiche presso i comuni della provincia di Berga- 1 A partire dall anno 2001 è stato avviato in Lombardia l Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità nel cui ambito è stata svolta una rilevazione campionaria su base regionale con caratteristiche di rappresentatività anche rispetto ad ognuna delle 11 circoscrizioni provinciali lombarde. Il presente lavoro impiega i dati raccolti in occasione di tale indagine con riferimento al sub-campione relativo alla provincia di Bergamo. Per ulteriori approfondimenti si vedano: G. C. Blangiardo (a cura di), L immigrazione straniera in Lombardia. Rapporti 2001-2007, Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità - Regione Lombardia - Fondazione Ismu, Milano, 2002-2008. 2 Riguardo alla metodologia in tema di campionamento per la scelta delle singole unità da intervistare si vedano: G. C. Blangiardo, Campionamento per centri nelle indagini sulla presenza straniera in Lombardia, in Studi in ricordo di Marco Martini, Giuffrè, Milano, 2004, e G. Baio, G. C. Blangiardo, M. Blangiardo, Centre sampling thecnique in foreign migration surveys: a methodological note, in : in Quaderni del Dipartimento di Statistica dell Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2003; per quella relativa alle stime sul numero di presenti in corrispondenza delle diverse tipologie si veda G. C. Blangiardo e L. Terzera, L immigrazione straniera nell area milanese, Quaderni I.S.MU., 4, Angeli, 1997: 67. 7

mo si è proceduto alla valutazione della popolazione straniera residente al 1 luglio 2007 distintamente per cittadinanza. Riproponendo la metodologia messa a punto in occasione delle precedenti esperienze di analisi si è giunti alla quantificazione della presenza straniera e alla sua specificazione rispetto alla provenienza e alla condizione di stabilità/regolarità. In particolare si è prevista l elaborazione congiunta delle risultanze anagrafiche per cittadinanza e di alcune stime campionarie relative da una parte alla quota di immigrati residenti nei comuni della provincia e, dall altra, alla percentuale di regolari rispetto al soggiorno. Anche in questa occasione il complesso dei risultati forniti dalle indagini campionarie ha poi offerto l opportunità di caratterizzare l immagine del fenomeno migratorio in provincia di Bergamo rispetto ai suoi tratti più significativi sotto il profilo bio-demografico, culturale, sociale, economico-occupazionale e abitativo-familiare, fornendo in un analisi in chiave di serie storica tutti gli elementi per valutare la dinamica dell integrazione e le problematiche nuove o ancora aperte. Inoltre, come per gli ultimi anni, si sono potuti nuovamente disaggregare i dati riguardanti la tipologia della presenza fino al micro-dettaglio dei singoli distretti socio-sanitari. Nelle pagine che seguono si rende disponibile la documentazione statistica riguardante gli aspetti quantitativi e qualitativi e le principali caratteristiche strutturali degli immigrati stranieri provenienti da Paesi a forte pressione migratoria presenti in provincia di Bergamo con riferimento all anno 2007, preceduta da brevi note introduttive e di commento. Tali dati sono opportunamente collocati nel contesto evolutivo del fenomeno a partire dal 2001 così come risulta dal complesso dei risultati acquisiti attraverso le indagini svolte negli anni precedenti dal medesimo Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. Inoltre, come approfondimento annuale per il 2007, si sono sintetizzati i risultati ottenuti mettendo a punto specifici indici di povertà e di integrazione che evidenziano quali variabili risultino più o meno correlate con le relative condizioni sul territorio bergamasco ed in generale lombardo. Infine, in termine di volume, sono disponibili anche i dati statistici derivanti dal materiale reso disponibile presso la Questura di Bergamo, opportunamente elaborati ed integrati con alcune informazioni di fonte Istat, anche in questo secondo caso come novità d approfondimento 2007. 8

Prospetto 1 - Sintesi della copertura territoriale della rilevazione dell Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità della Regione Lombardia. Anni 2001-2007 Unità campionarie di 1 stadio Unità campionarie di 2 stadio Anno Numero di comuni selezionati in ogni provincia Numero di intervistatori coinvolti nella rilevazione Numero di interviste realizzate (casi validi) Numerosità dei casi ponderati (e relativo apporto ai fini delle elaborazioni) Con significatività provinciale Con significatività regionale Provincia di Bergamo 2007 45 12 800 800 968 2006 47 13 800 800 984 2005 49 10 800 800 777 2004 48 11 800 800 720 2003 41 11 780 800 696 2002 42 14 798 800 744 2001 41 14 802 800 718 Totale Lombardia 2007 373 143 8.979 9.000 9.000 2006 410 123 8.998 9.000 9.000 2005 376 120 8.013 8.000 8.000 2004 349 104 7.978 8.000 8.000 2003 360 98 7.879 8.000 8.000 2002 346 101 7.997 8.000 8.000 2001 342 105 7.899 7.800 7.800 Fonti: G. C. Blangiardo (a cura di), L immigrazione straniera in Lombardia. Rapporti 2001-2007, Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità - Regione Lombardia - Fondazione Ismu, Milano, 2002-2008. 9

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Sezione 1: Gli aspetti quantitativi e la tipologia della presenza Incrociando i dati sulla regolarità del soggiorno con quelli sull eventuale iscrizione in anagrafe, per ogni immigrato è possibile operare una classificazione in tre sottogruppi per status giuridico-amministrativo della presenza: a) i residenti, sia iscritti in anagrafe che a maggior ragione, ove necessario con valido permesso di soggiorno o altro titolo alla regolare presenza sul territorio italiano; b) gli irregolari, non iscritti in anagrafe né con permesso di soggiorno; c) infine, come categoria intermedia, semi-stabile, i regolari non residenti, con titolo di permanenza in Italia ma non iscritti in anagrafe 1. Con tali informazioni in questa prima sezione è possibile fornire i principali dati di stock e di trend sull evoluzione e la composizione quantitativa del contingente straniero a vario titolo presente in provincia di Bergamo. Innanzitutto, negli ultimi sei anni e mezzo a partire dal 1 gennaio del 2001 la popolazione straniera proveniente da Paesi a forte pressione migratoria regolarmente iscritta in anagrafe è cresciuta del 180%, passando da 28,9 mila ad 80,7 mila unità. A tale popolazione residente, che costituisce l 82-86% dell immigrazione tout-court al 1 luglio 2007, vanno poi aggiunte le collettività regolare non residente (5,1 mila unità) ed irregolare (10,7 mila) che portano a valutare il totale immigrato presente in provincia di Bergamo alle soglie delle 97mila unità: un numero in questo caso del 150% superiore rispetto alle 39mila presenze d inizio decennio. In definitiva, secondo i dati dell Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità si può dunque ritenere che mediamente più di una persona ogni 11 in provincia di Bergamo al 1 luglio 2007 provenga da Paesi a forte pressione migratoria, contro comunque una proporzione media che a livello regionale sfiora ormai il 10% alla stessa data. Nel tempo, in particolare, l evoluzione quantitativa del contingente residente proveniente da Paesi a forte pressione migratoria in provincia di Bergamo è sempre stata positiva ma a differente velocità: da un surplus complessivo di 1,5 mila unità nel 2001 alle 7,5 mila in più dei diciotto mesi seguenti, fino ai massimi delle 14-18mila unità annue in più registrate a cavallo tra 2003 e 2005 ed all ultimo rallentamento su valori di crescita annua di 5-6mila unità fra 2005 e 2007. Con una dinamica assolutamente differente, parimenti interessante è poi l evoluzione nel tempo delle dimensioni del fenomeno irregolare: inizialmente dalle 9mila unità circa del 2001 alla drastica riduzione del fenomeno al minimo decennale di 3,8 mila unità a 3 Mentre i residenti evidenziano una condizione formale di stabilità sul territorio, gli irregolari, al contrario, formano il gruppo contraddistinto dalla più elevata precarietà. I regolari non residenti si collocano invece in una situazione intermedia di semi-stabilità : hanno sì un possesso di un permesso di soggiorno, ma non sono ancora iscritti alle anagrafi comunali della provincia. 11

metà 2003, grazie soprattutto alla cosiddetta sanatoria Bossi-Fini ; in seguito, come da letteratura, con una fisiologica e progressiva ripresa del fenomeno fino al record di 14,0 mila unità al 1 luglio 2006; infine, a metà 2007, con una nuova riduzione del numero di persone prive di permesso di soggiorno a quota 10,7 mila unità, conseguente sia all entrata nell area dell Unione Europea di Romania e Bulgaria e dunque alla regolarizzazione immediata ad inizio 2007 quantomeno del migliaio abbondante di rumeni e bulgari già presenti a metà 2006 sia al massiccio potenziale utilizzo de facto come sanatoria mascherata dell ampio decreto-flussi 2006 per gli irregolari già presenti in Italia. In definitiva, sommando le tre componenti per statuto giuridico-amministrativo della presenza di cui supra, la provincia di Bergamo mantiene decisamente la storica terza posizione nella graduatoria per numerosità di immigrati da Paesi a forte pressione migratoria al 1 luglio 2007 tra le province lombarde, dietro a milanese e bresciano e con un incidenza sul totale regionale che scende comunque al 10,3% nel 2007 a fronte del 10,7% del 2006 e del 10,9% del 2006; tuttavia sempre su livelli superiori al 9% circa del triennio 2001-2003. 12

Tabella 1.1 - Stima degli stranieri provenienti dai Pvs o dall Est Europa presenti in provincia di Bergamo. Anni 2001-2007, valori in migliaia di unità secondo la variante media Tipologia della presenza 1.1.2001 1.1.2002 1.7.2003 1.7.2004 1.7.2005 1.7.2006 1.7.2007 Residenti 28,9 30,4 37,9 52,2 69,9 75,2 80,7 Regolari non residenti 1,3 1,4 8,6 6,0 4,3 3,2 5,1 Irregolari 8,6 9,4 3,8 5,1 12,6 14,0 10,7 Totale 38,8 41,2 50,3 63,2 86,8 92,4 96,6 Tabella 1.2 - Stima degli stranieri provenienti dai Pvs o dall Est Europa presenti in provincia di Bergamo al 1 luglio 2007, valori in migliaia di unità secondo le varianti minima, media, massima Variante di minimo Variante media Variante di massimo Residenti 80,7 80,7 80,7 Regolari non residenti 5,1 5,1 5,1 Irregolari 8,6 10,7 12,8 Totale 94,5 96,6 98,7 Figura 1.1 - Stranieri presenti nella provincia di Bergamo per tipologia della presenza. Variante media, anni 2001-2007 100.000 90.000 80.000 70.000 60.000 50.000 40.000 30.000 20.000 10.000 0 1.1.2001 1.1.2002 1.7.2003 1.7.2004 1.7.2005 1.7.2006 1.7.2007 Residenti Regolari non residenti Irregolari 13

Figura 1.2 - Composizione percentuale degli stranieri presenti secondo la tipologia di presenza nella provincia di Bergamo. Stima al 1 luglio 2007, variante di minimo Irregolari (minimo) 9,1% Regolari non residenti 5,4% Residenti 85,5% Figura 1.3 - Composizione percentuale degli stranieri presenti secondo la tipologia di presenza nella provincia di Bergamo. Stima al 1 luglio 2007, variante di massimo Irregolari (massimo) 13,0% Regolari non residenti 5,2% Residenti 81,8% 14

Tabella 1.3 - Stima degli stranieri provenienti dai Pvs o dall Est Europa presenti in Lombardia per provincia. Migliaia di unità negli anni 2001-2007 secondo la variante media Province Totale presenze al: di cui irregolari al: 1.1. 01 1.1. 02 1.7. 03 1.7. 04 1.7. 05 1.7. 06 1.7. 07 1.1. 01 1.1. 02 1.7. 03 1.7. 04 1.7. 05 1.7. 06 1.7. 07 Milano 218,4 238,2 293,4 311,8 360,6 389,0 422,2 48,1 84,2 40,1 60,7 67,7 87,6 71,0 Brescia 60,1 71,4 74,0 103,1 130,6 139,2 153,1 10,6 19,3 6,3 9,2 12,7 16,0 15,6 Bergamo 38,8 41,2 50,3 63,2 86,8 92,4 96,6 8,6 9,7 3,8 5,1 12,6 14,0 10,7 Varese 22,2 25,9 34,2 36,7 44,4 49,8 56,0 3,9 6,5 2,5 3,7 3,4 5,3 5,8 Mantova 16,7 17,8 22,8 28,2 36,2 39,4 45,0 2,5 3,4 1,7 2,4 2,6 4,4 5,3 Pavia 14,8 15,4 17,4 23,3 35,2 38,1 42,0 3,9 4,4 2,0 2,9 6,3 8,8 6,4 Como 16,1 19,1 19,7 25,3 31,9 35,2 37,7 3,1 5,6 1,5 3,6 3,4 4,9 4,6 Cremona 13,2 15,6 17,5 21,9 26,8 30,1 33,1 2,4 4,7 1,4 1,8 2,6 4,4 3,9 Lecco 10,5 12,3 14,0 16,6 20,4 21,5 24,6 1,8 3,1 1,3 2,0 2,4 2,8 3,2 Lodi 6,8 7,7 10,7 13,0 15,1 18,9 20,8 1,6 1,9 0,8 1,3 1,2 2,7 2,1 Sondrio 2,5 2,9 3,4 4,5 6,3 6,5 7,2 0,6 0,7 0,4 0,5 0,9 1,0 0,8 Totale 419,8 467,4 557,3 647,6 794,2 860,1 938,3 87,1 143,6 61,9 93,2 115,9 151,8 129,6 15

Tabella 1.4 - Stima degli stranieri provenienti dai Pvs o dall Est Europa presenti in Lombardia per provincia. Incidenza percentuale negli anni 2001-2007 secondo la variante media Province Totale presenze al: di cui irregolari al: 1.1. 01 1.1. 02 1.7. 03 1.7. 04 1.7. 05 1.7. 06 1.7. 07 1.1. 01 1.1. 02 1.7. 03 1.7. 04 1.7. 05 1.7. 06 1.7. 07 Milano 52,0 51,0 52,6 48,1 45,4 45,2 45,0 55,2 58,6 64,8 65,1 58,4 57,7 54,8 Brescia 14,3 15,3 13,3 15,9 16,4 16,2 16,3 12,2 13,4 10,2 9,9 11,0 10,6 12,1 Bergamo 9,2 8,8 9,0 9,8 10,9 10,7 10,3 9,9 6,8 6,1 5,5 10,9 9,2 8,3 Varese 5,3 5,5 6,1 5,7 5,6 5,8 6,0 4,5 4,5 4,0 4,0 2,9 3,5 4,5 Mantova 4,0 3,8 4,1 4,4 4,6 4,6 4,8 2,9 2,4 2,7 2,6 2,2 2,9 4,1 Pavia 3,5 3,3 3,1 3,6 4,4 4,4 4,5 4,5 3,1 3,2 3,1 5,4 5,8 4,9 Como 3,8 4,1 3,5 3,9 4,0 4,1 4,0 3,6 3,9 2,4 3,9 2,9 3,2 3,6 Cremona 3,1 3,3 3,1 3,4 3,4 3,5 3,5 2,8 3,3 2,3 1,9 2,2 2,9 3,0 Lecco 2,5 2,6 2,5 2,6 2,6 2,5 2,6 2,1 2,2 2,1 2,1 2,1 1,8 2,5 Lodi 1,6 1,6 1,9 2,0 1,9 2,2 2,2 1,8 1,3 1,3 1,4 1,0 1,8 1,7 Sondrio 0,6 0,6 0,6 0,7 0,8 0,8 0,8 0,7 0,5 0,6 0,5 0,8 0,7 0,6 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità 16

Sezione 2: Le aree ed i Paesi di provenienza In questa sezione si vuol fornire i dati di presenze in valore assoluto e in chiave di serie storica delle cittadinanze e delle macroaree geografiche maggiormente rappresentate in provincia di Bergamo al 1 luglio del 2007. Nonostante l importanza relativa ancora marginale è il gruppo latinoamericano a caratterizzarsi in provincia di Bergamo per il maggior incremento percentuale di numerosità rispetto all inizio del 2001, con 9,5 mila unità a fronte delle sole 2,6 mila d inizio decennio. Dietro ad esso, il gruppo est-europeo ha comunque nello stesso lasso di tempo più che triplicato le proprie iniziali presenze sul territorio al 1 gennaio 2001, da 10,0 mila a 32,4 mila unità, divenendo la principale macroarea di provenienza in provincia di Bergamo già dal 2003. Allo stesso modo, seppur su valori assoluti decisamente inferiori, anche il collettivo asiatico ha più che triplicato il numero delle proprie unità sul territorio bergamasco, dalle 4,2 mila d inizio 2001 alle 13,5 mila di metà 2007. Al di sotto della soglia del raddoppio si collocano invece i due gruppi africani del Nord e del Centro-sud: il primo è passato da 12,2 mila a 23,5 mila unità, il secondo da 9,8 mila a solamente 17,7 mila. Considerando unicamente gli ultimi dodici mesi il gruppo dell Africa sub-sahariana ha addirittura perso oltre 300 unità sul territorio bergamasco, mentre complessivamente appannaggio del collettivo est-europeo risultano più di metà e precisamente 2,4 mila delle 4,2 mila unità algebricamente risultanti dalla differenza del computo di presenti in provincia di Bergamo tra le date del 1 luglio 2006 e del 1 luglio 2007. Dal punto di vista dei singoli Paesi troviamo il Marocco decisamente in prima posizione per numero di immigrati in provincia di Bergamo al 1 luglio 2007, con 18,9 mila presenze. Dietro ad esso si colloca l Albania (11,9mila), che ha quest anno superato in seconda posizione il Senegal (10,1 mila unità). A quota 7,9 mila unità vi è poi la Romania ed a 5,9 mila l India. Più indietro, dalla sesta alla dodicesima posizione in graduatoria per numerosità della presenza seguono la particolarità locale della Bolivia (3,6 mila); l Ucraina (3,0 mila); e poi un folto gruppo di stati con numerosità comprese fra le 2,4 e le 2,1 mila: Pakistan, Cina, Serbia-Montenegro (non ancora distinto nelle due separate entità politiche nei dati ufficiali), Tunisia ed Egitto. Fra tutti questi, a crescere più d ogni altro a livello assoluto nei dodici mesi precedenti il 1 luglio 2007 è stato il collettivo rumeno, con 880 unità in più contro il surplus di 850 presenze marocchine, le 660 indiane e le 550 albanesi. Al quinto ed al sesto posto per crescita assoluta troviamo invece i gruppi ecuadoriano e sloveno, appaiati con 310 unità in più rispetto al 1 luglio 2006. In particolare per il collettivo latinoamericano dell Ecuador la crescita nell ordine del 21% porta il gruppo ad 1,8 mila 17

presenze al 1 luglio 2007, al quattordicesimo posto in graduatoria generale per numero di presenze nazionali in provincia di Bergamo, immediatamente dietro al Ghana 4. 2. 4 Su numeri invero decisamente inferiori e peraltro forse ancora passibili di tardivi passaggi di status, da ex iugoslavo o serbo-montenegrino a sloveno nei documenti amministrativi più straordinario è invece l aumento in numerosità del collettivo sloveno dalle 40 unità del 2005 dapprima alle 80 del 2006 e poi addirittura alle 390 delle 2007. Queste crescite di numerosità non hanno comunque al 1 luglio 2007 portato il gruppo sloveno oltre la trentunesima posizione nella graduatoria fra le principali nazionalità presenti, seppure venti posti avanti alla classificazione del 2006 e trentatré rispetto a quella del 2005. 18

Tabella 2.1 - Stima del numero di stranieri presenti in provincia di Bergamo secondo la provenienza. Migliaia di unità secondo la variante media, anni 2001-2007 Est Europa Nord Africa Altri Africa America Latina Asia Totale (a) 1.1.2001 Residenti 7,3 9,6 7,2 1,9 2,9 28,9 Totale 10,0 12,2 9,8 2,6 4,2 38,8 1.1.2002 Residenti 8,0 9,9 7,2 2,0 3,2 30,4 Totale 11,3 12,6 9,9 2,9 4,7 41,5 1.7.2003 Residenti 11,0 10,9 8,1 3,2 4,7 37,9 Totale 14,7 13,6 11,2 4,8 6,1 50,3 1.7.2004 Residenti 15,3 14,4 11,4 4,8 6,3 52,2 Totale 19,1 16,7 13,7 6,1 7,6 63,2 1.7.2005 Residenti 22,4 19,2 13,1 6,2 8,9 69,9 Totale 27,2 22,4 17,8 8,5 10,9 86,8 1.7.2006 Residenti 24,3 19,4 14,2 6,8 10,6 75,2 Totale 30,0 22,5 18,0 9,2 12,7 92,4 1.7.2007 Residenti 27,0 20,9 14,0 7,2 11,6 80,7 Totale 32,4 23,5 17,7 9,5 13,5 96,6 (a) Il totale risente degli arrotondamenti sui dati parziali. 19

Figura 2.1 - Stranieri presenti per grandi aree di provenienza al 1 luglio 2007 in provincia di Bergamo. Variante media America Latina 9,5 mila (10%) Altri Africa 17,7 mila (18%) Est Europa 32,4 mila (34%) Nord Africa 23,5 mila (24%) Asia 13,5 mila (14%) Figura 2.2 - Stranieri presenti per grandi aree di provenienza al 1 luglio 2006 in provincia di Bergamo. Variante media America Latina 9,2 mila (10%) Altri Africa 18,0 mila (19%) Est Europa 30,0 mila (32%) Nord Africa 22,5 mila (24%) Asia 12,7 mila (14%) 20

Figura 2.3 - Stranieri presenti per grandi aree di provenienza al 1 luglio 2007 in provincia di Bergamo. Variante media America Latina 8,5 mila (10%) Altri Africa 17,8 mila (20%) Est Europa 27,2 mila (31%) Nord Africa 22,4 mila (26%) Asia 10,9 mila (13%) Tabella 2.2 - Variazione del numero di presenze in provincia di Bergamo dal 1 luglio 2006 al 1 luglio 2007. Variante media, migliaia di unità Area di provenienza Residenti Non residenti Totale (a) Est Europa 2,7-0,3 2,4 Asia 1,0-0,2 0,8 Nord Africa 1,5-0,5 1,0 Altri Africa -0,3-0,0-0,3 America Latina 0,5-0,2 0,3 Totale (a) 5,5-1,3 4,2 (a) Il totale risente degli arrotondamenti sui dati parziali. 21

Tabella 2.3 - Stima del numero di stranieri presenti nella provincia di Bergamo al 1 luglio 2007 secondo il Paese di provenienza. Variante media, arrotondamento a 10 unità Principali Paesi di provenienza Residenti Non residenti Totale (a) Marocco 16.870 2.020 18.890 Albania 10.180 1.720 11.900 Senegal 7.740 2.330 10.070 Romania 6.570 1.380 7.950 India 5.170 770 5.930 Bolivia 2.530 1.050 3.580 Ucraina 2.320 650 2.960 Pakistan 2.090 350 2.440 Cina 2.100 310 2.400 Serbia e Montenegro 1.830 460 2.300 Tunisia 1.870 310 2.180 Egitto 1.840 300 2.140 Ghana 1.540 390 1.930 Ecuador 1.440 350 1.790 Macedonia 1.470 280 1.750 Costa d Avorio 1.290 270 1.560 Bosnia-Erzegovina 1.250 240 1.490 Nigeria 970 210 1.180 Burkina Faso 860 170 1.030 Polonia 890 130 1.020 Totale primi 20 Paesi 70.790 13.690 84.480 % sul totale Pvs e Est Europa (a) 87,7 86,3 87,5 (a) Il totale risente degli arrotondamenti sui dati parziali. 22

Figura 2.4 - Distribuzione percentuale delle principali cittadinanze presenti secondo la variante media al 1 luglio 2007 in provincia di Bergamo Figura 2.5 - Distribuzione percentuale delle principali cittadinanze presenti secondo la variante media al 1 luglio 2006 in provincia di Bergamo 23

Tabella 2.4 - Principali variazioni assolute positive (con corrispondente variazione percentuale) del numero di presenze dal 1 luglio 2006 al 1 luglio 2007 nella provincia di Bergamo. Variante media, arrotondamento a 10 unità Paese di provenienza Variazione Assoluta Percentuale Romania 880 12,5 Marocco 850 4,7 India 660 12,5 Albania 550 4,8 Ecuador 310 21,1 Slovenia 310 376,0 Bosnia-Erzegovina 260 21,1 Brasile 180 22,1 Macedonia 170 10,5 Egitto 160 8,2 Polonia 160 18,9 Perù 110 11,7 Bangladesh 100 13,6 Moldova 80 14,5 Nigeria 70 5,9 Bolivia 60 1,7 Pakistan 40 1,8 Filippine 40 6,9 Nota: in corsivo gli stati comunitari (Slovenia, Polonia) o neocomunitari (Romania). 24

Figura 2.6 - Dinamica della numerosità delle principali presenze nazionali tra il 1 luglio del 2005 e le stesse date di calendario del 2006 e del 2007. Provincia di Bergamo, variante media 20.000 18.000 16.000 14.000 12.000 10.000 8.000 6.000 4.000 2.000 0 Marocco Albania Senegal Romania India Bolivia Ucraina Pakistan Cina Serbia e Montenegro Tunisia Egitto Ghana Presenze al 1.7.2005 Presenze al 1.7.2006 Presenze al 1.7.2007 25

Sezione 3: Il fenomeno dell irregolarità Questa sezione è dedicata alla presentazione dei dati sul fenomeno dell irregolarità fino al 1 luglio 2007 e con riferimento all intensità e alle caratteristiche dei soggetti che ne sono coinvolti. In generale l irregolarità nella presenza coinvolge nel 2007 in provincia di Bergamo circa 11 immigrati ogni 100. In effetti ad inizio decennio il tasso di irregolarità era più alto, pari al 22-23 per 100; in seguito alla regolarizzazione straordinaria Bossi-Fini esso è drasticamente diminuito all 8 per 100 tra 2003 e 2004, per poi riprendere la quota di 14-15 unità irregolari ogni 100 presenti fra 2005 2006 ed infine ridiscendere appunto all 11 per 100 al 1 luglio 2007. In particolare, comunque, per spiegare questa diminuzione del tasso di irregolarità fra 2006 e 2007 negli ultimi mesi hanno operato in modo concomitante due eventi di tipo macro-legislativo: da una parte l ampio ed allargato decreto-flussi 2006, che ha agito in pratica più da sanatoria mascherata per i lavoratori irregolari già presenti in Italia che non da finestra di ingresso regolare per potenziali nuovi migranti; dall altro l entrata nell Unione Europea di Romania e Bulgaria, con conseguente per default passaggio di stato alla regolarità giuridico-amministrativa per il migliaio abbondante di irregolari in provincia di Bergamo provenienti da questi due Paesi allo scoccare del 1 gennaio 2007. In definitiva, tra 2006 e 2007 il collettivo est-europeo ha così quasi dimezzato il proprio tasso di irregolarità, dal 15 all 8 per 100; ma anche i gruppi latinoamericano, asiatico e nordafricano hanno subìto delle interessanti contrazioni dell incidenza del fenomeno irregolare al proprio interno, più o meno decise. Solamente il collettivo dell Africa del Centro-sud ha tra 2006 e 2007 mantenuto costante al 10 per 100 il numero di persone prive di permesso di soggiorno sul totale di presenti da tale area semicontinentale. Per quanto riguarda latinoamericani, asiatici e nordafricani le riduzioni sono state invece rispettivamente nell ordine di cinque, di tre e di due punti percentuali, portando i relativi tassi di irregolarità al 18, all 11 ed al 10 per 100. Detto dell azzeramento del fenomeno irregolare tra rumeni e bulgari conseguente all entrata nell Unione Europea dei rispettivi Paesi, dal punto di vista delle singole cittadinanze il collettivo a minor frequenza irregolare al proprio interno risulta essere nel 2007 quello marocchino che è anche il più numeroso in senso assoluto con una proporzione del 9 per 100. A seguire si collocano quelli albanese, secondo in graduatoria anche per numero di unità sul territorio bergamasco, e tunisino, col 10 per 100. Poi, in terza battuta, virtuosi risultano anche da questo punto di vista indiani, pakistani, cinesi ed egiziani, tutti con un valore del tasso d irregolarità dell 11 per 100 al proprio interno. 26

Al contrario, nonostante una forte diminuzione rispetto al 2006, ancora nel 2007 si conferma decisamente in prima posizione per incidenza del fenomeno irregolare al proprio interno il collettivo boliviano, che appaia dunque ancora una volta la straordinaria concentrazione nel territorio bergamasco che accentra il 70% delle presenze boliviane in regione, contro una media del 10% in provincia di Bergamo per le altre nazionalità con il tasso di irregolarità di gran lunga più elevato fra tutte le cittadinanze ivi presenti. Considerando tutti i boliviani e le boliviane in provincia di Bergamo il tasso di irregolarità al 1 luglio 2007 risulta essere del 22 per 100, di ben 5 punti superiore a quello ecuadoriano che segue in graduatoria nell ordine davanti ai gruppi provenienti da Senegal (16 per 100, unico caso in aumento tra i principali paesi), Nigeria (15 per 100, unico caso stabile rispetto al 2006), Ucraina e Serbia-Montenegro (14 per 100). 27

Tabella 3.1 - Stranieri irregolarmente presenti nella provincia di Bergamo secondo l area di provenienza. Tassi per cento presenti, variante media, anni 2001-2007 Provenienza 1.1.2001 1.1.2002 1.7.2003 1.7.2004 1.7.2005 1.7.2006 1.7.2007 Est Europa 24 25 8 10 13 15 8 Asia 26 27 7 6 13 14 11 Nord Africa 18 20 7 6 10 12 10 Altri Africa 23 24 8 6 21 15 15 America Latina 27 29 9 14 21 23 18 Totale 22 23 8 8 14 15 11 Tabella 3.2 - Stranieri irregolarmente presenti nella provincia di Bergamo al 1 luglio 2007 per area di provenienza. Valori assoluti, arrotondamento a 10 unità Provenienza Variante di stima Variazione 2006-2007 (a) Minima Media Massima Assoluta Percentuale Est Europa 2.150 2.630 3.100-2.040-43,7 Asia 1.140 1.510 1.890-330 -17,9 Nord Africa 1.750 2.260 2.770-390 -14,8 Altri Africa 2.160 2.630 3.100-50 -1,7 America Latina 1.410 1.700 1.980-430 -20,1 Totale (b) 8.610 10.730 12.840-3.230-23,2 (a) Su variante media. (b) Il totale risente degli arrotondamenti sui dati parziali. 28

Figura 3.1 - Composizione percentuale degli stranieri irregolarmente presenti nella provincia di Bergamo al 1 luglio 2007 per area di provenienza secondo la variante media America Latina 15,8% Est Europa 24,5% Altri Africa 24,5% Asia 14,1% Nord Africa 21,1% Figura 3.2 - Composizione percentuale degli stranieri irregolarmente presenti nella provincia di Bergamo al 1 luglio 2006 per area di provenienza secondo la variante media America Latina 15,2% Est Europa 33,4% Altri Africa 19,2% Nord Africa 19,0% Asia 13,2% 29

Tabella 3.3 - Stranieri irregolarmente presenti nella provincia di Bergamo al 1 luglio 2007 secondo il Paese di provenienza. Tassi per 100 presenti Stime di minimo e di massimo Stime secondo la variante media Principali Paesi Al 1.7.2007 di provenienza Anno 2006 Anno 2007 Variazione % Minimo Massimo 2006-2007 Marocco 7 11 11 9-17,2 Albania 8 12 13 10-17,5 Senegal 14 18 14 16 13,1 Romania 0 0 13 0-100,0 India 9 14 14 11-22,2 Bolivia 20 24 31 22-28,5 Ucraina 12 16 25 14-42,9 Pakistan 8 13 14 11-19,9 Cina 8 13 14 11-24,1 Serbia e Montenegro 13 16 21 14-31,0 Tunisia 8 12 13 10-22,4 Egitto 9 12 14 11-22,7 Ghana 10 15 18 13-29,9 Ecuador 15 20 22 17-20,6 Macedonia 11 15 16 13-22,7 Costa d Avorio 10 15 14 13-10,2 Bosnia-Erzegovina 11 15 16 13-15,2 Nigeria 13 17 15 15 2,4 30

Sezione 4: L immigrazione straniera nei distretti socio-sanitari Come nel triennio precedente, la rilevazione campionaria del 2007 sulla presenza straniera in provincia di Bergamo è stata strutturata in modo da garantire copertura alle dimensioni territoriali dei distretti socio-sanitari. In particolare, in questa sezione è possibile elaborare alcune valutazioni rispetto alla presenza complessiva, regolare ed irregolare, per ogni singolo dettaglio infra-provinciale, anche in chiave dinamica rispetto all anno precedente. Al 1 luglio del 2007 il distretto socio-sanitario di Bergamo risulta la maggior area territoriale di presenza straniera in provincia, con 14,9 mila unità provenienti da Paesi a forte pressione migratoria, pari comunque a meno di un sesto della presenza complessiva in provincia. Dietro al distretto capoluogo seguono per numerosità della presenza quelli di Dalmine (12,7 mila), Isola Bergamasca (11,0 mila), Treviglio (10,0 mila) e Romano di Lombardia (9,9 mila); e poi un quartetto di distretti fra le 6,2 mila e le 6,5 mila unità: Valle Cavallina, Albino, Grumello e Seriate. Chiudono infine la graduatoria dei distretti socio-sanitari maggiormente abitati da immigrati stranieri in provincia di Bergamo al 1 luglio 2007 nell ordine le aree di Sarnico (3,9 mila presenze), Villa d Almè (2,7 mila), Lovere (2,6 mila), Clusone (2,0 mila) e Zogno (1,3 mila). Rispetto al 1 luglio 2006 negli ultimi dodici mesi a livello relativo sono cresciute soprattutto le presenze immigrate nelle aree di Isola Bergamasca (+11%), Treviglio (+10%), Romano di Lombardia e Dalmine (+8%): si tratta proprio di tutte le quattro principali aree d immigrazione extracapoluogo già evidenziate supra; le loro superiori crescite relative annuali di numerosità oltre che assolute, naturalmente, per un totale di 3,7 mila unità in più sono tanto più interessanti quanto raffrontate con la contemporanea perdita di consistenza del fenomeno migratorio nel distretto capoluogo tra 2006 e 2007, seppur solamente di un paio di centinaio di unità circa. Pure in crescita annuale seppure meno veloce rispetto a quelle registrate nei quattro principali distretti socio-sanitari extracapoluogo sono anche nell ordine le aree di Sarnico (+6%), Valle Cavallina (+5%), Albino (+4%) e Seriate (+3%), mentre ancora più modeste sono gli aumenti tra il 1 luglio del 2006 ed il 1 luglio del 2006 per i territori che fanno capo a Zogno ed a Grumello, nell ordine del singolo punto percentuale e di poche decine di unità a livello assoluto. Infine, con l esclusione proprio di Zogno all ultimo posto in graduatoria, i tre distretti socio-sanitari già minori in numerosità straniera al 1 luglio 2006 sono anche quelli che hanno registrato le peggiori performance di crescita annuali al 1 luglio 2007: addirittura in diminuzione, unici casi oltre alla già citata eccezione capoluogo. Nell ordine, peraltro, 31

le diminuzioni più consistenti sono anche quelle appannaggio dei distretti socio-sanitari ancora più marginali: Clusone (-8%), Lovere (-4%), Villa d Almè (-2%). Sono invece minori le notazioni per quanto riguarda i differenziali territoriali nei tassi di irregolarità. La maggior parte delle aree oscilla al 1 luglio 2007 di pochi decimi percentuali al di sopra o al di sotto della media provinciale dell 11 per 100. Al di sotto di questo valore ma, appunto, per non oltre cinque decimi di punto si collocano i distretti di Grumello e Seriate, oltre a quattro delle cinque principali aree d immigrazione a livello assoluto: Bergamo, Dalmine, Treviglio e Romano di Lombardia. Al di sopra, nell ordine, Valle Cavallina, Zogno, Sarnico, Villa d Almè ed infine due soli casi superiori al 12 per cento, Albino ed Isola Bergamasca. Quest ultimo territorio fa parte del quintetto dei distretti a maggiore numerosità straniera e risulta dunque in questo caso eccezione negativa rispetto agli altri quattro. 32

Tabella 4.1 - Totale delle presenze, numero di irregolari e tassi di irregolarità degli stranieri provenienti da Pfpm presenti nella provincia di Bergamo al 1 luglio 2007, per distretto sociosanitario secondo la variante media. Arrotondamento a 10 unità Distretto socio-sanitario Totale presenze di cui irregolari Tasso di irregolarità Bergamo 14.900 1.590 10,7 Dalmine 12.660 1.330 10,5 Isola Bergamasca 11.040 1.360 12,3 Treviglio 9.980 1.050 10,6 Romano di Lombardia 9.880 1.060 10,7 Valle Cavallina 6.460 730 11,2 Albino 6.440 800 12,4 Grumello 6.440 690 10,7 Seriate 6.240 670 10,8 Sarnico 3.930 460 11,8 Villa d Alme 2.740 330 11,9 Lovere 2.630 290 11,0 Clusone 1.960 220 11,0 Zogno 1.280 150 11,5 Totale provincia di Bergamo 96.570 10.730 11,1 Tabella 4.2 - Incidenza delle presenze, incidenza delle unità irregolari e tassi di irregolarità degli stranieri provenienti da Pfpm presenti a Bergamo e negli altri comuni della provincia al 1 luglio 2007, secondo la variante media Distretto socio-sanitario V. % presenze V. % irregolari Tasso di Irregolarità Distretto di Bergamo 15,4 14,9 10,7 Altri distretti extracapoluogo 84,6 85,1 11,2 Totale provincia di Bergamo 100,0 100,0 11,1 33

Tabella 4.3 - Totale delle presenze al 1 luglio 2006 e 2007 e relative variazioni assolute e percentuali degli stranieri provenienti da Pfpm in provincia di Bergamo, per distretto sociosanitario secondo la variante media. Arrotondamento a 10 unità Distretto socio-sanitario Totale presenze al 1.7.2007 Totale presenze al 1.7.2006 Variazione assoluta Variazione percentuale Bergamo 14.900 15.070-180 -1,2 Dalmine 12.660 11.690 960 8,2 Isola Bergamasca 11.040 9.960 1.080 10,8 Treviglio 9.980 9.090 900 9,8 Romano di Lombardia 9.880 9.120 760 8,4 Valle Cavallina 6.460 6.170 290 4,7 Albino 6.440 6.220 230 3,7 Grumello 6.440 6.400 40 0,7 Seriate 6.240 6.060 180 2,9 Sarnico 3.930 3.710 220 5,8 Villa d Almè 2.740 2.800-60 -2,0 Lovere 2.630 2.730-100 -3,6 Clusone 1.960 2.120-160 -7,7 Zogno 1.280 1.260 10 1,2 Totale provincia di Bergamo 96.570 92.400 4.180 4,5 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità Tabella 4.4 - Totale delle presenze irregolari al 1 luglio 2006 e 2007 e relative variazioni assolute e percentuali in provincia di Bergamo, per distretto socio-sanitario secondo la variante media. Arrotondamento a 10 unità Distretto socio-sanitario Totale presenze irregolari al 1.7.2007 Totale presenze irregolari al 1.7.2006 Variazione assoluta irregolari Variazione percentuale irregolari Bergamo 1.590 2.320-730 -45,5 Isola Bergamasca 1.360 1.610-250 -18,7 Dalmine 1.330 1.650-320 -24,3 Romano di Lombardia 1.060 1.280-230 -21,4 Treviglio 1.050 1.290-230 -22,2 Albino 800 990-190 -23,4 Valle Cavallina 730 940-210 -29,3 Grumello 690 1.050-360 -51,9 Seriate 670 920-250 -36,6 Sarnico 460 530-70 -15,0 Villa d Alme 330 420-90 -28,9 Lovere 290 450-160 -55,5 Clusone 220 310-100 -45,0 Zogno 150 190-40 -30,0 Totale provincia di Bergamo 10.730 13.960-3.230-30,1 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità 34

Sezione 5: Le caratteristiche strutturali (genere, età, religione, istruzione) La specifica di genere mette in luce una prevalenza per quello maschile, anche se si osserva una diminuzione della quota di uomini passando dal 2001 al 2007. A livello lombardo la provincia di Bergamo si colloca circa 3 punti percentuali sopra la media regionale per la percentuale di uomini e in prima posizione in graduatoria. L età mediana degli stranieri ultraquattordicenni subisce un lieve incremento nel corso della serie storica, passando da 33 a 35 anni dal 2001 al 2007. A livello di genere non si osservano sostanziali differenze. Il confronto con le altre province lombarde evidenzia Bergamo al di sopra del dato lombardo per il genere maschile, mentre è un anno sotto la mediana regionale per quello femminile. Il titolo di studio maggiormente dichiarato tra gli immigrati con almeno 15 anni di età in provincia di Bergamo è il diploma di scuola dell obbligo, con quote di poco inferiori al 50 per cento, con l eccezione del 2004 quando la percentuale si attesta intorno al 38%. La quota di diplomi di scuola superiore incrementa leggermente nel corso degli anni e supera il 30 per cento nel 2007, mentre l incidenza di laureati subisce un leggero decremento ed interessa un immigrato su dieci nell anno corrente. A livello lombardo Bergamo si posiziona in coda nella graduatoria delle province lombarde per la quota di almeno diplomati, ivi interessando circa due immigrati su cinque a fronte di tre su cinque in Lombardia. La percentuale di laureati è in posizione più centrale, ma circa 6 punti sotto la media regionale. La religione maggiormente professata è l islamismo, che interessa circa tre stranieri su cinque nel 2001 e scende comunque al 50 per cento nel 2007. In parallelo la quota di cattolici incrementa, passando dal 19 al 25 per cento nel corso degli anni. La percentuale di atei e agnostici incrementa e interessa il 6 per cento degli stranieri nel 2007. La graduatoria delle province lombarde mette in luce come Bergamo sia leggermente sotto la media lombarda per la quota di cattolici, mentre per quella di musulmani è al terzo posto dopo le province di Lecco e Como. 35

Tabella 5.1 - Stranieri presenti nella provincia di Bergamo classificati secondo il genere (valori percentuali). Anni 2001-2007 Genere (a) 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Uomini 60,7 55,0 59,3 55,2 55,4 57,0 56,0 Donne 39,3 45,0 40,7 44,8 44,6 43,0 44,0 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Nota: (a) Fino al 2005 le incidenze dei due generi erano calcolate con riferimento alla sola popolazione straniera proveniente da paesi a forte pressione migratoria con almeno 15 anni di età, mentre dal 2006 i valori sono stati calcolati con riferimento all intera popolazione indipendentemente dall età. Per il 2007, tra i soli ultraquattordicenni la quota di uomini provenienti da paesi a forte pressione migratoria in provincia di Bergamo è pari al 57,3%, come risulta dalla Tabella I in Appendice statistica 1. Tabella 5.2 - Collocazione del genere nella provincia di Bergamo rispetto alle altre province lombarde. Anno 2007 (valori percentuali) Province Uomini Donne Totale Varese 50,4 49,6 100,0 Como 51,7 48,3 100,0 Sondrio 50,0 50,0 100,0 Milano città 51,5 48,5 100,0 Altri comuni in provincia di Milano (a) 53,4 46,6 100,0 Monza-Brianza 52,3 47,7 100,0 Bergamo 56,0 44,0 100,0 Brescia 55,7 44,3 100,0 Pavia 51,9 48,1 100,0 Cremona 53,2 46,8 100,0 Mantova 53,3 46,7 100,0 Lecco 54,5 45,5 100,0 Lodi 52,9 47,1 100,0 Totale 53,2 46,8 100,0 Nota: (a) esclusa Monza-Brianza. Tabella 5.3 - Età mediana degli stranieri ultraquattordicenni presenti in provincia di Bergamo per genere. Anni 2001-2007 Genere 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Uomini 33 34 33 36 36 34 36 Donne 33 33 34 34 35 34 35 Totale 33 34 34 35 36 34 35 36

Tabella 5.4 - Collocazione dell età mediana nella provincia di Bergamo rispetto alle altre province lombarde. Cittadini stranieri con almeno 15 anni di età, anno 2007 Province Uomini Donne Totale Varese 36 34 35 Como 35 33 34 Sondrio 33 32 32 Milano città 35 35 35 Altri comuni in provincia di Milano (a) 33 34 34 Monza-Brianza 32 32 32 Bergamo 36 35 35 Brescia 35 36 35 Pavia 33 33 33 Cremona 33 33 33 Mantova 33 32 33 Lecco 36 33 34 Lodi 36 34 35 Totale 34 34 34 Nota: (a) esclusa Monza-Brianza. Tabella 5.5 - Stranieri ultraquattordicenni presenti nella provincia di Bergamo classificati secondo il livello di istruzione dichiarata (valori percentuali). Anni 2001-2007 Istruzione dichiarata 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Nessun titolo 13,2 12,8 13,1 10,0 7,8 10,9 10,3 Scuola dell obbligo 45,3 44,4 41,4 37,7 44,9 42,3 47,8 Secondaria superiore 28,7 33,0 35,4 40,2 36,3 38,4 31,8 Laurea e simili 12,7 9,8 10,1 12,0 11,0 8,4 10,0 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 37

Tabella 5.6 - Collocazione del livello di istruzione ottenuta dagli stranieri ultraquattordicenni nella provincia di Bergamo rispetto alle altre province lombarde. Anno 2007 (valori percentuali) Province Almeno diplomati Laureati Varese 52,1 17,1 Como 43,5 11,7 Sondrio 54,4 17,2 Milano città 71,0 24,5 Altri comuni in provincia di Milano (a) 62,2 19,6 Monza-Brianza 54,5 11,3 Bergamo 41,8 10,0 Brescia 59,7 15,8 Pavia 54,5 14,1 Cremona 62,9 10,3 Mantova 50,3 5,8 Lecco 51,2 13,9 Lodi 52,0 9,1 Totale 58,5 16,6 Nota: (a) esclusa Monza-Brianza. Tabella 5.7 - Stranieri ultraquattordicenni presenti nella provincia di Bergamo classificati secondo la religione professata (valori percentuali). Anni 2001-2007 Religione 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Cattolica 18,6 28,5 21,3 27,9 27,2 24,7 25,3 Musulmana 60,6 57,7 57,7 49,7 51,9 50,1 50,1 Altre cristiane 8,5 5,5 7,7 10,0 9,0 11,8 11,1 Altre 12,4 4,3 5,1 7,0 8,3 6,6 7,4 Nessuna.. 4,0 8,1 5,4 3,5 7,0 6,0 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 38

Tabella 5.8 - Collocazione della religione professata dagli stranieri ultraquattordicenni nella provincia di Bergamo rispetto alle altre province lombarde. Anno 2007 (valori percentuali) Province Cattolici Musulmani Varese 29,2 41,1 Como 17,1 50,2 Sondrio 18,9 47,1 Milano città 35,5 28,9 Altri comuni in provincia di Milano (a) 37,4 33,6 Monza-Brianza 32,8 43,7 Bergamo 25,3 50,1 Brescia 23,6 44,8 Pavia 28,0 37,6 Cremona 7,8 38,4 Mantova 12,5 43,7 Lecco 27,6 51,1 Lodi 35,2 34,8 Totale 28,8 39,2 Nota: (a) esclusa Monza-Brianza. 39

Sezione 6: L anzianità della presenza (in Italia e in provincia) Gli arrivi in Italia si concentrano maggiormente nei 5 anni precedenti la rilevazione fino al 2004, mentre negli ultimi anni circa uno straniero su due risulta in Italia da un periodo compreso tra i 5 e i 10 anni precedenti alla rilevazione. La quota di ingressi da più di 10 anni si mantiene pressoché costante nel corso della serie storica. Gli arrivi in provincia mostrano un quadro sostanzialmente simile, seppur con percentuali più elevate per gli ingressi negli ultimi anni (nel 2007 più di uno straniero su quattro raggiunge la provincia di Bergamo da meno di 5 anni dalla rilevazione). La quota di arrivi da più di 10 anni si aggira invece intorno al 18-20 per cento nel corso della serie storica. Nel panorama lombardo la provincia di Bergamo si posiziona sopra la media relativamente all incidenza del genere maschile, per entrambi gli ingressi, mentre il dato relativo a quello femminile è in linea con quello medio regionale. Puntando l attenzione sulle macroaree di provenienza si osserva come l Africa del Centro-sud mostri la più elevata anzianità della presenza in Italia e in provincia, mentre d altra parte l America Latina è caratterizzata da quella più bassa per entrambi gli ingressi. A livello di nazionalità di particolare interesse Albania e Senegal sono caratterizzati da un anzianità della presenza in Italia che raggiunge all incirca i 10 anni e scende a poco più di 8 anni per l anzianità in provincia. D altra parte la Bolivia mostra poco meno di 5 anni di anzianità migratoria media per entrambi gli ingressi. 40

Tabella 6.1 - Stranieri ultraquattordicenni presenti nella provincia di Bergamo classificati secondo l anzianità della presenza in Italia (valori percentuali). Anni 2001-2007 Anzianità della presenza in Italia 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 >10 anni 28,5 28,6 25,5 30,4 29,0 28,8 28,5 5-10 anni 30,6 29,9 36,7 33,5 42,8 50,1 50,2 <5 anni 40,7 41,6 37,8 36,2 28,3 21,1 21,3 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Tabella 6.2 - Stranieri ultraquattordicenni presenti nella provincia di Bergamo classificati secondo l anzianità della presenza in provincia (valori percentuali). Anni 2001-2007 Anzianità della presenza in provincia 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 >10 anni 18,4 18,2 15,7 21,4 21,8 18,1 19,3 5-10 anni 30,7 29,6 35,1 32,3 45,8 50,4 52,8 <5 anni 50,9 52,2 49,5 46,3 32,4 31,5 27,9 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Tabella 6.3 - Collocazione dell anzianità media della presenza degli stranieri ultraquattordicenni nella provincia di Bergamo rispetto alle altre province lombarde (valori in anni). Anno 2007 Province in Italia in Provincia M F M F Varese 7 7 6 6 Como 9 6 7 6 Sondrio 6 5 4 4 Milano città 7 8 7 7 Altri comuni in provincia di Milano (a) 7 5 6 5 Monza-Brianza 6 6 6 6 Bergamo 9 7 7 6 Brescia 9 7 7 7 Pavia 6 6 4 4 Cremona 7 6 6 5 Mantova 9 6 6 5 Lecco 8 8 6 7 Lodi 8 8 7 6 Totale 7 7 6 6 Nota: (a) esclusa Monza-Brianza. 41