Case da Abitare: Interiors, Design & Living English text Italia 5,50 www.atcasa.corriere.it/casedaabitare Dicembre 2012 Il ritorno degli architetti italiani: nuovi quartieri a San Pietroburgo Regali limited edition: dal tappeto di Damien Hirst al libro di Karl Lagerfeld Quattro tavole imbandite con un clic. Bicchieri: forme al servizio del gusto Vita casual tra gli stucchi a Lione. Montagne svizzere, un poligono sulla neve
testo Kerstin Rose FOTO Christian Shaulin design ARTE e Stucchi. A MoabiT O - uartiere berlinese in ascesa una ristrutturazione BELLA possibile famigliare 158 159
Nel living con affaccio sulla Sprea, in primo piano l installazione fatta con sedie da bambini Stuhl Nr.4 di Alexej Meschtschanow, suoi sono anche i tre disegni sulla parete di destra. Il quadro scuro sul fondo è di Jorinde Voigt, a sinistra, Interieur No. 121 di Anton Henning. Il tavolino basso con le bottiglie è di George Nelson per Herman Miller, divano Leolux, televisione vintage JVC, tappeto Milano Double Vendetta prodotto di Jan Kath. A soffitto lampada Bubble di Valerio Bottin per Foscarini, la luce da terra è di Habitat (in queste pagine). Lo stesso ambiente ripreso da un altro scorcio (in apertura a sinistra). Nello studio stuccato con disegni curvilinei scrivanie di Egon Eiermann per Richard Lampert, poltroncine Soft Pad di Charles & Ray Eames per Vitra, sulla destra contenitore con cassetti Mobil di Antonio Citterio per Kartell (in apertura a destra) 160
La cucina bianca su disegno è un progetto di Axel Schäfer dello studio Berlinrodeo (in questa pagina). Il tavolo da pranzo Bigfoot è prodotto da e15, le sedie verdi DSR sono di Charles & Ray Eames per Vitra; le altre, serie 7 di Arne Jacobsen per Fritz Hansen. L installazione luminosa rossa e blu è di Daniel Pflumm (nella pagina accanto) 162 163
L area cucina è divisa dalla zona pranzo da un piano di lavoro free-standing. Sulla destra foto di Viktoria Binschtok. Lampada da soffitto vintage Anni 60 164
Moabit, il quartiere operaio a est di Berlino, è in netta ascesa, lo dicono gli immobiliaristi: posizione in espansione e abitazioni a prezzi accessibili. Colpire prima che sia troppo tardi, consigliano. Kristina e Sascha la loro persuasione l hanno maturata in grande anticipo: «Abbiamo avuto il tempo per cercare molto a lungo», dice lei, «avevamo un grande desiderio di vivere a ridosso dell acqua, lungo la Sprea, e quando ci siamo imbattuti in questo edificio della prima rivoluzione industriale la scelta è stata immediata. Ecco la nostra casa, ecco il living con le finestre lungo il fiume». La concretezza del restauro è meno romantica, sono serviti sei mesi di lavori per risistemare i 208 metri quadrati dell appartamento. Solo per ripulire i soffitti stuccati ci sono volute molte settimane, senza rimpianti ovviamente. Fanno la loro parte i soffitti, e i pavimenti anche. Dove si è potuto, il parquet originale con motivi ornamentali è stato restaurato, lamato e oliato. Base e coperchio della scatola definiscono il carattere del luogo, la sua identità, insieme con i serramenti originali: «Abbiamo dovuto togliere otto strati di vernice da telai, cornici e porte prima di riverniciare tutto di bianco», dice Kristina. A lavori ultimati, la sensazione è di un appartamento bello e possibile. D accordo, c è il design classico, Aarnio, Eames e il Nord, c è il vintage dei ritrovamenti avventurosi, c è l arte («quando c è da scegliere tra un quadro e un divano, a aspettare è senz altro il divano», recitano in coppia), c è molto su disegno. Quello che non c è è l utopia milionaria, l eclatante, l assolutamente esclusivo. Al loro posto, gusto, equilibrio, misura. Un buon esempio lo esprimono la cucina e il living lì accanto. La cucina occupava l angolo più remoto della casa, ora è al posto della cosiddetta Berlin Zimmer, la sala berlinese, un locale di passaggio tra la zona giorno anteriore e la zona notte sul retro. «Proprio per questo ci è sembrato giusto sistemarla lì, in uno spazio aperto e comunicativo», racconta Kristina. A darle una mano l interior designer Axel Schäfer dello studio Berlinrodeo (berlinrodeo.com): ha pensato un piano di lavoro free-standing e un bancone con gli elettrodomestici funzionali e all white; accanto, una zona pranzo che propende per il legno e il design. Mentre il living lì accanto ha un sapore più antico, con gli arredi ritrovati e un eclettismo aperto alla ricerca, affamato di pezzi curiosi. Ma senza rinunciare a una vivibilità che lo studio con le due scrivanie dichiara con chiarezza e i molti armadi a muro anche. Dove vivibilità sta insieme a arte. «Collezioniamo soprattutto opere contemporanee, quadri e installazioni che trattano argomenti che ci interessano», aggiunge Sascha. E dove il gusto si esprime nei dettagli. In questo senso diventa emblematico l angolo con il copritermosifone di pietra e rame: sulla parete un olio e due disegni; una piccola scultura dialoga con una cornice rosa; a terra il pezzoprotagonista, una cassettiera che intreccia legno e colore. Come dire: tutto si può fare. Sopra la cornice del vecchio camino adattato a termosifone, disegno con cornice rosa di Eva & Adele. Accanto, due sculture di Klara Kristalova. Il quadro a olio sulla sinistra Blumenstilleben No. 291 è di Anton Henning. Sulla parete a destra due disegni di Marcel Dzama. La cassettiera di legno con il manico colorato è di Alexej Meschtschanow (in questa pagina). Nel living, divano Smala di Pascal Mourgue per Ligne Roset. Di fronte il tavolino Demetrio disegnato da Vico Magistretti, Artemide. Il tavolino-seduta con sopra la lampada vintage nera e cromo è di Frank Gehry per Heller. Un grande classico la Ball Chair di Eero Aarnio prodotta da Adelta. Il sistema libreria è di Regalsystem-rio. Lampada da soffitto Bubble di Valerio Bottin, Foscarini (nella pagina accanto) 166 167