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23 D.G. Sviluppo economico D.d.s. 15 aprile 2016 - n. 3359 Modalità per la presentazione dei progetti da parte delle associazioni dei consumatori e criteri di valutazione e attribuzione del contributo finanziario ai fini del programma generale di tutela dei consumatori, finanziato dal ministero dello sviluppo economico ai sensi dei decreti ministeriali del 6 agosto 2015 e del 24 febbraio 2016 IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA TUTELA DEI CONSUMATORI Richiamati il decreto del Ministro dello sviluppo economico del 6 agosto 2015, che ha individuato le iniziative a tutela dei consumatori da realizzare con le risorse derivanti dalle sanzioni amministrative irrogate dall autorità garante della concorrenza e del mercato, di cui all articolo 148, comma 1, della legge n. 388/2000, e in particolare quelle mirate all informazione, all educazione e all assistenza a favore dei consumatori ed utenti, per le quali alle Regioni è stata assegnata la somma complessiva di 10.000.000, di cui 1.513.968,00 a Regione Lombardia, il decreto del direttore della Direzione generale per il mercato, la concorrenza, il consumatore, la vigilanza e la normativa tecnica (DG MCCVNT) del Ministero dello sviluppo economico del 24 febbraio 2016, che ha definito i criteri, le modalità e i termini per la redazione, la presentazione e l approvazione del programma regionale in attuazione del d.m. 6 agosto 2015 sopra richiamato; Vista la d.g.r. nr. 5022 dell 11 aprile 2016 «Determinazioni relative al programma generale di tutela dei consumatori in attuazione dei decreti del Ministero dello sviluppo economico 6 agosto 2015 e 24 febbraio 2016», che definisce le linee guida per la predisposizione del medesimo programma, individuando gli obiettivi, le tematiche di interesse prioritario, i soggetti attuatori, le modalità e i termini per la sua stesura, le modalità per l attuazione, il monitoraggio e la rendicontazione delle attività, demandando al dirigente pro tempore della struttura tutela dei consumatori della direzione generale sviluppo economico l adozione degli atti amministrativi necessari alla definizione dei criteri per la presentazione, selezione, valutazione e attribuzione del contributo finanziario ai soggetti attuatori dei progetti del programma stesso; Dato atto che per l impostazione del programma, in coerenza con le modalità stabilite dai decreti del Ministero dello sviluppo economico, sono state consultate le associazioni dei consumatori nella seduta del 27 gennaio 2016 del Comitato per la tutela dei diritti dei consumatori e utenti (CRCU); Ritenuto, sulla base delle indicazioni della richiamata d.g.r. n. X/5022/2016, di definire le modalità per la presentazione dei progetti da parte delle associazioni dei consumatori e i criteri di valutazione e attribuzione del contributo finanziario, ai fini del Programma generale di tutela dei consumatori, finanziato dal Ministero dello sviluppo economico, come specificato nell allegato A) parte integrante del presente atto; Dato atto che per l adozione del presente provvedimento sono stati rispettati i termini procedimentali di cui alla l.r. 1/2012; Vista la l.r. del 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale»; Richiamati i provvedimenti organizzativi della X Legislatura ed in particolare: la deliberazione della Giunta regionale n. X/87 del 29 Aprile 2013 avente ad oggetto «II provvedimento organizzativo 2013» che, nell allegato A, definisce gli assetti organizzativi della Giunta regionale, gli incarichi dirigenziali e le connesse graduazioni; il decreto del segretario generale n. 7110 del 25 Luglio 2013 recante «Individuazione delle Strutture organizzative e delle relative competenze ed aree di attività delle direzioni generali della Giunta regionale X Legislatura», con particolare riferimento alle competenze della struttura tutela dei consumatori; DECRETA 1. di approvare le «Modalità per la presentazione dei progetti da parte delle associazioni dei consumatori e criteri di valutazione e attribuzione del contributo finanziario ai fini del programma generale di tutela dei consumatori, finanziato dal Ministero dello sviluppo economico ai sensi dei decreti ministeriali del 6 agosto 2015 e del 24 febbraio 2016», allegato A) parte integrante del presente atto; 2. di darne opportuna comunicazione alle associazioni dei consumatori riconosciute nell elenco regionale di cui alla l.r. nr. 6 del 3 giugno 2003; 3. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sulla sezione Amministrazione trasparente del sito della Regione e sul BURL. Il dirigente della struttura tutela dei consumatori Roberto Lambicchi

24 Bollettino Ufficiale ALLEGATO A MODALITÀ PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI DA PARTE DELLE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI E CRITERI DI VALUTAZIONE E ATTRIBUZIONE DEL CONTRIBUTO FINANZIARIO AI FINI DEL PROGRAMMA GENERALE DI TUTELA DEI CONSUMATORI, FINANZIATO DAL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO AI SENSI DEI DECRETI MINISTERIALI DEL 6 AGOSTO 2015 E DEL 24 FEBBRAIO 2016. In relazione alla definizione del Programma generale di tutela dei consumatori (di seguito Programma) da trasmettere al Ministero dello Sviluppo Economico (di seguito Ministero) trovano applicazione le disposizioni del decreto del Direttore della Direzione Generale per il Mercato, la Concorrenza, il Consumatore, la Vigilanza e la Normativa Tecnica -DG MCCVNT (di seguito decreto attuativo) del 24 febbraio 2016 e le linee guida approvate con dgr. nr. X/5022 dell 11 aprile 2016. 1. Oggetto Secondo quanto stabilito dal decreto attuativo, gli interventi del Programma rivolti all informazione, all educazione e all assistenza dei consumatori possono avere ad oggetto: a) l informazione su prezzi e tariffe di beni e servizi di largo e generale consumo, compresi i servizi di pubblica utilità, b) la promozione, l informazione e l assistenza ai consumatori e agli utenti nell esercizio dei propri diritti, in particolare nell ambito dei settori dell alimentazione, dei servizi pubblici, delle telecomunicazioni, dei trasporti, del commercio, delle assicurazioni e del credito, c) la realizzazione di interventi inseriti nella programmazione regionale. In coerenza con la programmazione regionale e sulla base delle indicazioni espresse dal Comitato regionale per la tutela dei diritti dei consumatori e degli utenti le tematiche ritenute prioritarie sui quali attivare i progetti e le iniziative che articolano il Programma sono: a) la promozione di azioni per favorire il turismo e la mobilità accessibili, sociali, ecosostenibili ed inclusivi; b) il sostegno alle tutele e lo sviluppo delle opportunità per i consumatori nel settore dei servizi pubblici e privati, in particolare dei servizi on line e del commercio elettronico; c) l educazione finanziaria, l accesso al credito e la prevenzione del sovra indebitamento; d) l educazione al consumo, in particolare alimentare, alla sicurezza alimentare, alla lotta allo spreco del cibo, alle politiche alimentari locali, all etichettatura alimentare. 2 Modalità di presentazione dei progetti La presentazione dei progetti da parte delle associazioni dei consumatori (di seguito associazione) deve avvenire entro e non oltre il 23 maggio 2016 esclusivamente tramite la consegna al protocollo della Direzione Generale Sviluppo economico o l invio con Posta Elettronica Certificata all indirizzo sviluppo_economico@pec.regione.lombardia.it Ogni associazione può presentare, individualmente o in aggregazione con altre associazioni, 1 progetto tematico, secondo lo schema di progetto allegato, che deve contenere i seguenti elementi: a) l indicazione dell associazione capofila e delle eventuali associazioni partner, b) l articolazione in obiettivi, azioni, strumenti, modalità, fasi e tempi di realizzazione, c) l individuazione della tipologia di destinatari (consumatori, enti, istituzioni, categorie sociali, operatori e scuole, ecc.), il loro dimensionamento (quantificazione numerica che si intende realisticamente raggiungere) e l ambito territoriale interessato, d) le modalità di comunicazione (tipologia e quantificazione prodotti comunicativi e piano di distribuzione), e) il coinvolgimento di soggetti terzi (partecipazione operativa e/o finanziaria di partner qualificati), f) la cooperazione tra associazioni dei consumatori (progetti integrati, sviluppo di servizi di sistema), g) il preventivo dei costi nel rispetto delle tipologie di spesa definite ammissibili e dei termini, condizioni e limiti stabiliti dall art. 7 del decreto attuativo. 3 - Criteri di valutazione I progetti presentati dalle associazioni saranno esaminati e valutati da un apposito nucleo di valutazione interno alla Direzione Generale Sviluppo economico in base ai seguenti criteri e punteggi: a) rispondenza alle finalità e priorità tematiche, (max punti 10) b) completezza della descrizione progettuale, (max punti 10) c) qualità ed innovatività delle azioni progettuali (articolazione delle attività in strumenti, modalità, fasi, piano di comunicazione e tempi di realizzazione) (max punti 60) d) partenariato con soggetti terzi, (max punti 30) e) cooperazione tra associazioni dei consumatori, (max punti 5) f) conferimento di risorse proprie, (max punti 5) Il nucleo di valutazione si riserva la facoltà di richiedere chiarimenti e/o integrazioni alla proposta progettuale. I progetti che non raggiungeranno punti 60 su 120 non saranno ammessi al riparto. Il procedimento di valutazione si conclude entro il termine di 60 giorni dalla pubblicazione sul BURL del presente provvedimento. L esito della valutazione dei progetti sarà comunicato alle associazioni proponenti le quali, previa approvazione del programma da parte del Ministero, dovranno sottoscrivere la relativa convenzione attuativa. Qualora la valutazione dei progetti determini un assegnazione dei contributi complessivamente inferiore alle risorse disponibili l eventuale somma residua sarà a disposizione di Regione Lombardia per il riconoscimento di una quota aggiuntiva per sviluppare specifici approfondimenti delle azioni progettuali ritenute di particolare interesse e/o per sviluppare proprie iniziative di tutela, anche in collaborazione con le associazioni dei consumatori e utenti, gli Enti del Sistema regionale, i Comuni e le Camere di commercio e altri soggetti, pubblici e privati, in grado di apportare esperienze, competenze, professionalità, servizi e risorse finanziarie.

25 4. Determinazione del contributo e modalità di erogazione ai soggetti attuatori Per i progetti presentati dalle associazioni è riservato complessivamente l importo di euro 1.211.174,40 pari all 80% della somma di euro 1.513.968,00 assegnata a Regione Lombardia dal decreto del Ministero del 6 agosto 2015. Il contributo concesso sarà parametrato al punteggio ottenuto e all ammontare complessivo delle richieste rispetto alla disponibilità delle risorse, secondo una formula matematica di proporzionalità e comunque fino a un massimo di 85.000 per associazione partecipante. I costi non coperti dal contributo regionale dovranno comunque essere assicurati dai soggetti attuatori o da altri partner. Subordinatamente all approvazione del Programma da parte del Ministero e alle anticipazioni degli importi definiti dal decreto attuativo, ai soggetti attuatori è erogata una prima quota a seguito di comunicazione di avvio delle attività progettuali conseguente alla sottoscrizione della convenzione di cui al punto 3); una seconda quota alla rendicontazione delle attività realizzate e delle spese sostenute almeno pari all importo già erogato; una quota a saldo a rendicontazione conclusiva del progetto a seguito verifica delle attività e dei risultati e della corrispondenza tra le azioni previste in fase progettuale e quelle effettivamente realizzate. Le attività progettuali dovranno essere concluse entro dicembre 2017. 5. Spese ammissibili Le spese ammissibili devono far riferimento alle categorie, ai termini, alle condizioni e ai limiti stabiliti dall art. 7 del decreto attuativo di seguito sinteticamente riassunte: spese per macchinari, attrezzature, prodotti specifici per l intervento progettuale; spese per acquisizione di servizi relativi alla 1) realizzazione di appositi programmi informatici per l intervento o per l adeguamento dei siti internet esistenti; 2) iniziative di comunicazione nonché attività divulgative del progetto realizzato relative alle sole tematiche oggetto dell iniziativa con esclusione delle spese per pubblicità e delle spese per attività conviviali di qualsiasi genere e natura; 3) consulenze professionali prestate, in base a lettera di incarico specifico del soggetto attuatore, aventi a contenuto unicamente l approfondimento e lo sviluppo delle tematiche oggetto delle iniziative; spese di retribuzione del personale dipendente con contratto a tempo indeterminato e determinato e del personale cosiddetto parasubordinato (con regolare contratto nei limiti consentiti dalla normativa vigente) delle associazioni dei consumatori, in qualità di soggetti attuatori, purché detto personale sia utilizzato in via specifica per la realizzazione dell intervento; spese generali nella misura massima del 15% del contributo riferite a spese per le quali non è possibile determinare l esatto importo destinato ad ogni singola attività.

26 Bollettino Ufficiale SCHEMA DEL PROGETTO ASSOCIAZIONE PROPONENTE Associazioni dei consumatori partner Titolo del progetto Costo del progetto Contributo richiesto Altre risorse: proprie altri soggetti Obiettivi e descrizione sintetica del progetto Cronoprogramma delle attività previste (descrizione di azioni, strumenti, modalità, fasi e tempi di realizzazione) e preventivo dei costi Descrizione attività progettuali Partner Tempi Voci di spesa (art 7 decr 24/2/2016) (1) Spese generali (max 15%) TOTALE

27 Destinatari (tipologia e loro dimensionamento) e ambito territoriale interessato Modalità di comunicazione (tipologia e quantificazione prodotti comunicativi e piano di distribuzione) Partenariato (modalità di partecipazione operativa e/o finanziaria di soggetti terzi) Indicazione dei criteri per la misurazione dell efficacia del progetto NOTE (1) Tipologia di spese ammesse: riferimento art. 7 DDG MCCVNT del 24 febbraio 2016 In particolare si ricorda che Le spese di consulenza sono ammissibili purché non riferite a professionisti ricoprenti cariche sociali presso il soggetto attuatore o non altrimenti collegati ad esso e purché non riferite a dipendenti o collaboratori di carattere parasubordinato del medesimo soggetto Sono ammissibili Le spese di retribuzione del personale dipendente con contratto a tempo indeterminato e determinato e del personale cosiddetto parasubordinato (con regolare contratto nei limiti consentiti dalla normativa vigente) delle associazioni dei consumatori, in qualità di soggetti attuatori, purché detto personale sia utilizzato in via specifica per la realizzazione dell intervento, ad esclusione delle prestazioni professionali o altre forme di lavoro autonomo; il personale, già in servizio o di nuova assunzione, deve comunque essere impiegato in via specifica per la realizzazione del progetto.