IMPIANTO ELETTRICO 8. CRITERI PER IL DIMENSIONAMENTO DELLE PROTEZIONI DELLE CONDUTTURE DAI SOVRACCARICHI E DAI CORTOCIRCUITI ADOTTATI NEL PROGETTO



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IMPIANTO ELETTRICO 1. PREMESSA 2. OGGETTO DELL'INTERVENTO 3. RIFERIMENTI NORMATIVI E PRESCRIZIONI 4. FORNITURA ENERGIA IN B.T. - DATI DI PROGETTO 5. DISTRIBUZIONE GENERALE 6. CAVI ELETTRICI 7. IMPIANTO DI TERRA - SISTEMA (TT) 8. CRITERI PER IL DIMENSIONAMENTO DELLE PROTEZIONI DELLE CONDUTTURE DAI SOVRACCARICHI E DAI CORTOCIRCUITI ADOTTATI NEL PROGETTO 9. PRESCRIZIONI PER LA SICUREZZA MISURE DI PROTEZIONE ADOTTATE CONTRO I CONTATTI DIRETTI ED INDIRETTI SECONDO LA NORMA CEI 64-8 ULTIMA EDIZIONE 10. CALCOLI ILLUMINOTECNICI 11. MATERIALI PER LA DISTRIBUZIONE LUCE - F.M. 12. VERIFICHE 1

1. PREMESSA Scopo del presente documento è la descrizione degli impianti elettrici e degli impianti speciali relativi ad un centro socio-educativo per disabili, sito nel Comune di Sternatia. La presente relazione specialistica è parte integrante, con gli elaborati grafici, lo schema dei quadri elettrici, i particolari costruttivi della documentazione riguardante il progetto esecutivo. 2. OGGETTO DELL'INTERVENTO Gli impianti previsti dal progetto sono i seguenti: Realizzazione della linea di alimentazione (dorsale principale) dal gruppo di misura al Quadro Elettrico; Realizzazione dell Impianto di illuminazione ordinaria e di emergenza; Realizzazione dell Impianto di forza motrice; Realizzazione dell Impianto di terra; Realizzazione dell Impianto di ricezione TV; Realizzazione dell Impianto telefonico; Realizzazione dei quadri elettrici. L'impianto elettrico avrà origine dal quadro sotto contatore ubicato a valle della fornitura dell energia elettrica. In base alla destinazione d uso, ai carichi presunti e ai carichi futuri (cdz), si prevede una fornitura di energia iniziale di 20 kw. 3. RIFERIMENTI NORMATIVI E PRESCRIZIONI Gli impianti elettrici sono stati progettati nell'osservanza delle seguenti leggi, decreti, circolari, Norme UNI e Norme CEI sotto elencate: D.P.R. 22 gennaio 2008 n. 37: Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11- quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici. Legge del 1 marzo 1968 n. 186: Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici. Legge 18/10/77 n. 791: Attuazione delle direttive CEE 72/23 relative alle garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale elettrico. 2

DM 236/89: "Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell'eliminazione delle barriere architettoniche"; D.P.R. 392/94: "Regolamento recante la disciplina del procedimento di riconoscimento delle imprese ai fini dell'installazione, ampliamento e trasformazione degli impianti nel rispetto delle norme di sicurezza"; Norma CEI 64-8: "Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua". Guida CEI 64-50: "Edilizia residenziale. Guida per l integrazione nell edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati. Criteri generali". Guida CEI 64-53 " Edilizia residenziale. Guida per l integrazione nell edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati. Criteri particolari per edifici ad uso prevalentemente residenziale. Norme CEI 23-51: Quadri di distribuzione. Tutti gli impianti elettrici dovranno essere realizzati in conformità alle norme CEI, guide incluse, alle norme UNI e nel rispetto di tutta la legislazione vigente alla data di esecuzione delle opere. Saranno utilizzati componenti rispondenti alle relative Norme CEI e Norme UNI e dovranno comunque avere marchio CE e preferibilmente anche marchio IMQ e/o ENEC. Il nuovo impianto risponderà, oltre che alle norme e leggi su citate, anche ai requisiti di affidabilità e sicurezza riassunti di seguito: gli impianti non devono costituire causa primaria d incendio o di esplosione; gli impianti non devono fornire alimento o via privilegiata di propagazione degli incendi; gli impianti devono essere suddivisi in modo che un eventuale guasto non provochi la messa fuori servizio dell intero sistema. gli impianti devono disporre di organi di manovra ubicati in posizioni protette e con chiare indicazioni dei circuiti cui si riferiscono. I lavori saranno eseguiti da Impresa abilitata alla realizzazione degli impianti di cui all art. 1 comma 2 ) del D.M. 37/08 e iscritta nell albo provinciale delle imprese artigiane che rilascerà alla fine dei lavori, la Dichiarazione di Conformità con allegata documentazione attestante i requisiti tecnico professionali e quant altro previsto dal D.P.R. n. 37/08. 3

4. FORNITURA ENERGIA IN B. T. - DATI DI PROGETTO 4.1. Fornitura energia elettrica Distributore di energia elettrica Enel o altro Tensione di alimentazione 400 V - 50 Hz Sistema di alimentazione TT Corrente di cortocircuito presunta 10 ka Potenza elettrica prevista 20 kw Cosfi 0,9 Ambiente ordinario Temperatura ambiente 25 C 5. DISTRIBUZIONE GENERALE La distribuzione generale verrà realizzata in cavidotto interrato Ø 50 e Ø 80 del tipo pesante, per quanto riguarda la colonna montante, mentre la distribuzione luce ordinaria e di emergenza e forza motrice dal singolo quadro elettrico generale Q.E. G. alle singole utenze dei locali e al quadro del piano primo, verrà realizzata tramite condutture del gruppo a incassate nelle pareti (tipo leggero) e nel pavimento (tipo pesante) con grado di protezione minimo IP2X. Le condutture saranno costruite e protette in modo da non essere ne causa d'innesco ne di propagazione di incendi, indipendentemente dai fattori che potrebbero provocarli. 6. CAVI ELETTRICI La caduta di tensione è stata contenuta entro il 4% della tensione nominale. Dal quadro di protezione Q.E.S.C. al quadro generale di unità immobiliare Q.E.G., è stata prevista una conduttura con cavo tipo FG7R 0,6/1 kv (cavo multipolare isolato in gomma di qualità G7 con guaina in EPR, non propagante l incendio); Dal quadro elettrico generale Q.E. G. alle varie cassette di derivazione e/o connessione nonché alle singole utenze dei locali e al quadro elettrico del piano primo, sono state previste condutture con cavo tipo NO7V-K (cavo unipolare isolato in PVC, non propagante l incendio) e FROR 450/750V. 4

7. IMPIANTO DI TERRA - SISTEMA (TT) Essendo l'impianto in oggetto di 1ª categoria (secondo classificazione CEI 64-8), è attuata la protezione contro i contatti indiretti prevista per il sistema TT, che è definito nel seguente modo: T collegamento diretto a terra di un punto del sistema (nel nostro caso il neutro); T collegamento delle masse ad un impianto di terra elettricamente separato da quello del collegamento a terra del sistema elettrico. Nel rispetto di quanto sopra enunciato si ha un proprio impianto di terra. Per la protezione contro i contatti indiretti si è verificata la seguente condizione prevista: RA x Ia 50 dove: - RA è la somma delle resistenze del dispersore e dei conduttori di protezione delle masse in ohm; - Ia è la corrente che provoca il funzionamento automatico del dispositivo di protezione, in ampere. Quando il dispositivo di protezione è un dispositivo di protezione a corrente differenziale, Ia è la corrente nominale differenziale Idn. L'impianto di terra sarà unico per l intera struttura e sarà realizzato mediante il collegamento dei plinti della struttura e degli eventuali dispersori in acciaio zincato infissi nel terreno, collegati con una corda di rame nuda interrata da 35 mmq, al nodo di terra principale che sarà costituito da una barra in rame dove saranno attestati il conduttore di terra, in corda di rame isolata da 16 mm2, i conduttori di protezione di colore giallo verde e di sezione coordinata con la sezione dei conduttori di fase della linea da proteggere in base a quanto disposto dalla CEI 64-8, i conduttori equipotenziali principali (che saranno collegati alle condutture idriche, gas, idrico-antincendio, metalliche, etc. che entrano nell edificio dall esterno), nonché i sub nodi tra cui quello dei servizi; tutti questi conduttori avranno sezione adeguata a quanto disposto nelle già citate CEI 64-8, come riportato nei particolari allegati. Le protezioni differenziali dei circuiti terminali avranno Id pari a 30 ma, pertanto nel caso peggiorativo la R A dovrà essere inferiore a: R A 50 / 0,3 = 166,66 ohm L'impresa installatrice rilascerà al termine dell istallazione dell impianto di terra e delle relative misure e verifiche, la dichiarazione di conformità che equivale a tutti gli effetti all omologazione dell impianto (D.P.R. 22/10/01 n. 462). 5

8. CRITERI PER IL DIMENSIONAMENTO DELLE PROTEZIONI DELLE CONDUTTURE DAI SOVRACCARICHI E DAI CORTO CIRCUITI ADOTTATI NEL PROGETTO La protezione delle condutture dai sovraccarichi e dai cortocircuiti è stata realizzata secondo quanto indicato (o prescritto) dalla Norma CEI 64-8. I conduttori saranno scelti in modo che la loro portata (Iz) sia superiore o almeno uguale alla corrente di impiego (Ib) (valore di corrente calcolato in funzione della massima potenza da trasmettere in regime permanente). Gli interruttori automatici magnetotermici installati a loro protezione avranno una corrente nominale (In) compresa fra la corrente di impiego del conduttore (Ib) e la sua portata nominale (Iz) e una corrente in funzionamento (If) minore o uguale a 1,45 volte la portata (Iz). In particolare sono state soddisfatte le seguenti condizioni: Ib In Iz If 1,45 Iz Ib = corrente di impiego del circuito Iz = portata in regime permanente della conduttura In = corrente nominale del dispositivo di protezione La seconda delle due disuguaglianze sopra indicate è automaticamente soddisfatta nel caso di impiego di interruttori automatici conformi alle norme CEI 23-3 e CEI 17-5. Gli interruttori automatici magnetotermici dovranno interrompere le correnti di corto circuito che possono verificarsi nell'impianto per garantire che nel conduttore protetto non si raggiungano temperature pericolose secondo la relazione I²t K²S². La protezione è assicurata da protezioni magnetotermiche e magnetotermiche differenziali. I dispositivi di protezione risponderanno ai due seguenti requisiti fondamentali: 1) avere un potere di interruzione almeno pari alla corrente di cortocircuito presunta nel punto di installazione; 2) avere un tempo di intervento inferiore a quello che porterebbe la temperatura dei conduttori oltre il limite ammissibile. La protezione da sovraccarico è stata ottenuta stabilendo come condizione ed imponendo in tal modo che il cavo non sia mai percorso da una corrente superiore alla sua portata, essendo If la corrente convenzionale di intervento del dispositivo di protezione. I valori delle correnti di corto circuito presunte nei vari punti dell'impianto, i dimensionamenti dei conduttori e le verifiche della protezione degli stessi sono stati eseguiti con l'ausilio di un supporto informatico. 6

9. PRESCRIZIONI PER LA SICUREZZA - MISURE DI PROTEZIONE ADOTTATE CONTRO I CONTATTI DIRETTI ED INDIRETTI SECONDO LA NORMA CEI 64-8 Le protezioni contro i contatti diretti saranno realizzate tramite isolamento delle parti attive e mediante involucri e/o barriere con grado di protezione minimo IPXXB; per le superfici orizzontali a portata di mano il grado di protezione non deve essere inferiore a IPXXD. Inoltre saranno assicurate dall'impianto di terra coordinato con gli interruttori magnetotermici-differenziali con Idn non superiore a 30 ma, installati nei quadri elettrici. Per i corpi illuminanti esterni e/o le insegne luminose esterne si può prevedere un impianto con grado di protezione IP23 se installato a più di 3 metri di altezza, e IP43 se installato ad altezza inferiore ai 3 metri; Ovviamente i vari componenti dell impianto dovranno essere installati tenendo conto delle condizioni ambientali e in conformità alle prescrizioni di sicurezza e alle rispettive Norme. 10. CALCOLI ILLUMINOTECNICI La verifica illuminotecnica sarà effettuata in base alle indicazioni della Norma EN 12464-1 in base alla destinazione d uso finale dei singoli locali. 11. DESCRIZIONE DEI COMPONENTI ELETTRICI, DELLA DISTRIBUZIONE LUCE - F.M. 11.1. Cavi con o senza guaina Saranno del tipo isolato in PVC o EPR, con guaina esterna di PVC o EPR, del tipo FG7OR-0,6/1 kv per posa interrata rispondenti alle norme CEI 20.13, 20.22 II; avranno la anime colorate secondo le norme UNEL 00722 78 e sulla guaina esterna il contrassegno del fabbricante, il tipo di cavo, le norme CEI di riferimento, la formazione e la sezione. Dovranno essere del tipo "T", muniti di conduttore giallo/verde. I cavi a semplice isolamento saranno (N07V-K) a Norme CEI 20.22 cat. II e III (non propaganti l incendio), CEI 20.35 (non propaganti la fiamma) costruiti secondo UNEL 35752. Saranno non propaganti l'incendio. La scelta dei colori per l'isolante sarà quella prescritta dalle tabelle UNEL 00722/78; in particolare il neutro "blu chiaro" e il conduttore di protezione "giallo-verde". I conduttori per i collegamenti equipotenziali saranno di rame, flessibili tipo N07V-K, con guaina giallo/verde, costruiti secondo UNEL 35752. Per tutte le linee esterne all edificio i cavi dovranno essere del tipo adatto alla posa interrata in terreno umido. 7

11.2. Conduttori per la rete di terra I conduttori per la rete di terra saranno, in corda di rame elettrolitico, nelle sezioni non inferiori ai limiti stabiliti dalle norme CEI. I giunti fra le corde saranno effettuati con morsetti di tipo a C a compressione serrati secondo le indicazioni del costruttore. L'inclusione (o meglio la connessione) di una derivazione dal collettore principale di terra non dovrà creare interruzioni nemmeno momentanee di quest'ultimo. Saranno connessi alla rete di terra: i conduttori di terra; i conduttori di protezione (masse); i conduttori equipotenziali principali; i quadri di distribuzione e di protezione. 11.3. Quadri di distribuzione I quadri saranno del tipo ad uso domestico e similare, esterno a parete con grado di protezione IP2X min., seguiranno gli schemi di progetto allegati e saranno rispondenti a: 1. vigente legislazione antinfortunistica italiana in particolare DPR 27.4.1955 n. 547 e susseguenti aggiunte e integrazioni; 2. norme CEI con particolare riferimento alla Norma CEI 23-51; Tutti gli interruttori magnetotermici e/o magnetotermici-differenziali che compaiono sui disegni di progetto allegati saranno del tipo C a meno che diversamente indicato. Gli interruttori magnetotermici e magnetotermici-differenziali saranno modulari (interruttore generale del Q.E. G.). I quadri elettrici sono stati progettati e dimensionati sia per garantire la dovuta protezione delle linee e delle persone sia per offrire un adeguato livello di selettività e di funzionalità. I quadri saranno provati dal Costruttore secondo le richieste della Norma CEI 23-51. 11.4. Tubi portacavi Il diametro interno dei tubi dovrà essere sempre maggiore o uguale a 1.3 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio dei cavi contenuti, con un minimo di 20 mm. Le tubazioni per incasso nelle pareti in muratura saranno di tipo flessibile/pesante secondo norma CEI di prodotto, così come le tubazioni per la posa a vista saranno del tipo in PVC tipo pesante secondo norma CEI di prodotto. 8

11.5. Scatole di derivazione Le scatole di derivazione dovranno essere di materiale termoplastico o termoindurente, con coperchio a filo parete, saranno del tipo autoestinguente (V2 secondo UL 94) e resistenti al filo incandescente a 850 C secondo le norme IEC 695-2-1. Le scatole di derivazione nel capannone dovranno essere in PVC a vista, con coperchio fissato con viti e con grado di protezione IP4X minimo. Lo spazio dei cavi e delle giunzioni posti all interno delle cassette non dovranno occupare più del 50 % del volume interno della cassetta stessa. 11.6. Interruttori e pulsanti luce Saranno in esecuzione a vista e/o incassata in scatole portafrutto adatte e i comandi saranno installati a 1,20 m dal pavimento finito e/o come riportato nei particolari allegati. 11.7. Prese a spina f.m. Le prese a spina f.m. saranno del seguente tipo (nelle quantità e nelle posizioni indicati nei disegni di progetto): prese a spina da incasso 2P + T 16 A Tipo SCHUKO a poli allineati con alveoli schermati nelle quantità rilevabili sui disegni di progetto; prese a spina da incasso 2P + T 10/16 A a poli allineati con alveoli schermati nelle quantità rilevabili sui disegni di progetto; prese a spina da incasso 2P + T 10 A a poli allineati con alveoli schermati nelle quantità rilevabili sui disegni di progetto; 11.8. Apparecchi di illuminazione Gli apparecchi di illuminazione dei locali indicati nei disegni di progetto saranno rispondenti alle relative norme CEI di prodotto, con marcatura CE, per quanto possibile muniti anche di Marchio IMQ od analogo (ENEC). I complessi autonomi per luce di sicurezza saranno in esecuzione con grado di protezione IP2X minimo da 8W, 11W fluorescente e/o led, nella quantità e nelle posizioni indicate sui disegni di progetto. Il dispositivo di ricarica delle batterie (preferibilmente al NiCd) dovrà essere del tipo automatico e tale da consentire la ricarica completa entro le 12 ore. Il numero degli apparecchi di illuminazione nelle singole aree si evince dai disegni di progetto. 9

12. VERIFICHE - Iniziali: (la verifica deve essere effettuata da persona esperta, competente in lavori di verifica. Completata la verifica deve essere preparato un rapporto). 1. Esame a vista 2. Verifica della continuità dei conduttori di protezione e dei conduttori equipotenziali principali 3. Misura della resistenza di isolamento dell'impianto elettrico 4. Verifica della protezione per separazione nel caso di circuiti SELV o PELV e nel caso di separazione elettrica 5. Verifica della protezione mediante interruzione automatica dell'alimentazione 6. Prove di polarità 7. Prove di funzionamento 8. Misura della caduta di tensione 9. Misura della resistenza dell'impianto di terra - Periodiche: (la verifica deve essere effettuata da persona esperta, competente in lavori di verifica. Completata la verifica deve essere preparato un rapporto). Le verifiche periodiche devono essere effettuate ad intervalli di tempo tali da non compromettere la sicurezza d'uso dell'impianto, e devono comprendere almeno: 1. Esame a vista 2. Misura della resistenza di isolamento 3. Prova della continuità dei conduttori di protezione 4. Prove per la protezione contro i contatti indiretti, incluse le prove di funzionamento dei dispositivi differenziali I TECNICI 10