FILOLOGIA E LINGUISTICA ROMANZA (L 11-L12) Prof. Aggregato Beatrice Fedi a.a I - CLASSIFICAZIONE DELLE LINGUE ROMANZE.

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FILOLOGIA E LINGUISTICA ROMANZA (L 11-L12) Prof. Aggregato Beatrice Fedi a.a. 2018-2019 1 I - CLASSIFICAZIONE DELLE LINGUE ROMANZE. IL LATINO VOLGARE

Romanzo / Románia Romanzo: dall avverbio latino romanice (a.fr. romanz) usato nell espressione romanice loqui: (all inizio parlare romanamente, cioè come i Romani, ovvero latino, poi) parlare una lingua romanza. In quest ultima accezione più tardi contrapposto a latine loqui: parlare latino Románia: territorio in cui si parlano delle lingue romanze Románia antiqua Románia submersa Románia continua Románia nova Románia occidentale Románia orientale 2

Románia antiqua da A. Varvaro, Linguistica romanza, Napoli, Liguori, 2001 3

L Impero romano attorno al III secolo da L. Renzi, A. Andreose, Manuale di linguistica e filologia romanza, Bologna, il Mulino, 2003 4

Románia submersa da A. Varvaro, Linguistica romanza, Napoli, Liguori, 2001 5

ROMÁNIA OCCIDENTALE E ORIENTALE: LA LINEA LA SPEZIA RIMINI E LA LENIZIONE Lenizione significa indebolimento (diminuzione dell energia articolatoria) delle consonanti intervocaliche (degeminazione, sonorizzazione, spirantizzazione, dileguo), soprattutto occlusive 6 E delimitata dalla cosiddetta linea La Spezia- Rimini (o Massa Senigallia), che divide la Románia occidentale dalla Románia orientale. ESEMPIO: lat. AMICAM it. amica VS sp. amiga, fr. amie

Lingue romanze attuali (ipotesi di rappresentazione) da L. Renzi, A. Andreose, Manuale di linguistica e filologia romanza, Bologna, il Mulino, 2003 7

Románia Nova: le Americhe da L. Renzi, A. Andreose, Manuale di linguistica e filologia romanza, Bologna, il Mulino, 2003 8

Románia Nova: l Africa e il Medio Oriente da L. Renzi, A. Andreose, Manuale di linguistica e filologia romanza, Bologna, il Mulino, 2003 9

Románia Nova: l Asia da L. Renzi, A. Andreose, Manuale di linguistica e filologia romanza, Bologna, il Mulino, 2003 10

SCHEDA: PIDGIN E CREOLO Pidgins: lingue formatisi in aree della Románia Nova in seguito al contatto di lingue europee con lingue indigene (lessico ridotto derivante alla lingua dominante, grammatica semplificata) 11 Lingue creole: si sviluppano dai pidgins diventati lingue materne delle popolazioni locali (sistema linguistico più complesso)

ONDATE MIGRATORIE NELL AREA MEDITERRANEA 12 IV-II millennio a.c.: popoli pre i.e. (Liguri, Retii, Piceni, Etruschi, Sicani, Sardi ) II millennio a.c.: popoli i.e. provenienti dall Europa centroorientale (Celti, Venetici, Osco-umbri, Siculi, Greci, Latini )

ESPANSIONE DEL LATINO 754 a.c. : fondazione di Roma 476 d.c.: caduta dell Impero romano d Occidente Conquiste militari: cenni 272 a.c. Italia centro-meridionale 197 a.c. Iberia 167 a.c. Illiria (cfr. ex-jugoslavia e Albania) 146 a.c. Africa settentrionale 118 a.c. Gallia meridionale 50 a.c. Gallia settentrionale 15 a.c. Rezia [ ] 106 d.c. Dacia (cfr. attuale Romanía) 13

PERIODIZZAZIONE DEL LATINO 14 Latino arcaico: fino all inizio del I sec. a.c. Latino classico: I sec. a.c.-ii d.c. (su di questo si fonda la grammatica normativa) Latino tardo: dal III sec. d.c. Latino volgare (definizione problematica) Latino medievale (convenzionalmente dopo il 476 d.c.): Lingua amministrativa Lingua letteraria Lingua di comunicazione (anche orale) tra letterati Le testimonianze scritte attestano varietà diatopiche: latino merovingio, longobardo, leonese

Latino volgare: accezioni Vulgärlatein (latino volgare): espressione coniata dal linguista Hugo Schuchardt attorno al 1866 ispirata ad espressioni latine come: rusticitas vs urbanitas sermo cotidianus sermo vulgaris plebeius sermo 15 Acquisisce una definizione specializzata come latino parlato dell uso quotidiano, che è la base comune da cui si sviluppano le lingue romanze

Volgari romanzi / Lingue romanze 16 Lingue romanze: nel Medioevo sono dette a loro volta volgari (sostantivo) in contrapposizione al latino medievale Latino medievale: scritto (e/o parlato) dai ceti alfabetizzati (soprattutto clero) che nella quotidianità parlavano almeno una lingua romanza

Evoluzione dal latino al volgare secondo Castellani 2000 da S. Asperti, Origini romanze, Roma, Viella, 2006 17

SCHEDA: SIMBOLI UTILIZZATI > < MAIUSCOLETTO * b- -b -b- A[ A] < > [ ] / / 18 dà luogo a deriva da etimo forma ricostruita suono in posizione iniziale suono in posizione finale suono in posizione intervocalica vocale in sillaba aperta (libera) vocale in sillaba chiusa (implicata) grafia fono fonema

Le lingue indoeuropee oggi Latino > Lingue romanze Lingue italiche Greco Lingue germaniche Lingue celtiche Lingue anatoliche Albanese Tocario Indoiranico Lingue slave Lingue baltiche Armeno 19

Indoeuropeo e Lingue romanze 20 L Indoeuropeo è una lingua ricostruita (basi etimologiche con *) tramite la comparazione delle lingue da esso derivate La ricostruzione avviene in primo luogo sulla base dell individuazione di leggi fonetiche che spiegano il mutamento linguistico, oggetto della linguistica storica

Le lingue romanze rappresentano l evoluzione del latino parlato (lingua i.e.) 21 Per le lingue romanze possediamo attestazioni delle basi etimologiche latine, oppure postuliamo forme ricostruite (precedute da *) Anche l evoluzione del latino parlato obbedisce a mutamenti fonetici che possono essere regolati da leggi fonetiche (cfr. ad es. la lenizione)

Il metodo storico-comparativo e l individuazione dell etimo latino 22 Le lingue romanze discendono dal latino volgare, non da quello scritto secondo l uso classico: Ragioni fonetiche: lat. cl. posse? > it. potere fr. pouvoir sp. poder lat. volg. *POTĒRE > it. potere fr. pouvoir sp. poder

Ragioni fonetiche + semantiche: lat. cl. omn-is, it. tutto, fr. tout, sp. todo = tutto lat. cl. tot-us = tutto intero, tutto quanto lat. cl. omn-em? > 23 it. tutto fr. tout sp. todo lat. volg. TOT-UM > fr. tout sp. todo lat. volg. *TUCT-UM > it. tutto TOTUS e *TUCTUS hanno preso il significato di OMNIS, continuato a sua volta in altra accezione nell it. ogni

LINGUE ROMANZE: CLASSIFICAZIONE Genetica o per famiglie linguistiche 24 Tipologica: può dare risultati differenti a seconda dei parametri prescelti (fonologici, morfologici, sintattici, lessicali) Areale: prende in considerazione le somiglianze tra lingue dovute a contatto geografico, culturale, economico, che stabiliscono Leghe linguistiche (es. Lega linguistica balcanica)

CLASSIFICAZIONE GENETICA DELLE PRINCIPALI VARIETÀ ROMANZE Iberoromanzo: portoghese, spagnolo, catalano, galego (o galiziano) Galloromanzo: francese (fr. antico: oitano), provenzale (o occitano), franco-provenzale Retoromanzo?: romancio, ladino, friulano? Italoromanzo: italiano, sardo Balcanoromanzo: [dalmatico?], rumeno 25

Lingue ufficiali e varietà FRANCIA: francese, derivato dalla varietà settentrionale (editto di Villers Cotterêts 1539), SPAGNA: castigliano; riconosciute come lingue ufficiali (v. Costituzione del 1978 e atti successivi): catalano, galego (o galiziano), basco (non i.e.) PORTOGALLO: portoghese ITALIA: italiano (evoluzione del fiorentino) 26 ROMANÍA: rumeno (dacorumeno) Ai termini dialetto/lingua è utile sostituire il concetto di VARIETA nel senso di SISTEMA LINGUISTICO.

SCHEDA STORICA: FAMIGLIA IBEROROMANZA Popolazioni presenti prima della conquista romana: non i.e. 1) Baschi, 2) Ibèri; i.e. 3) Celti, VII sec. a.c. 27 Conquista romana: 197 a.c. Invasione di popoli germanici dal V sec.: Svevi (Galizia), Vandali (Andalusia), Visigoti (sottomettono i Vandali, sono fortemente romanizzati, nel VI sec. si convertono al Cristianesimo, nel VII sec. promulgano la Lex romana visigothorum, poi tradotta in castigliano nel XIII sec.)

Conquista araba (711-720 d.c. ) Si crea un stato multiculturale (arabo, lingue romanze [e latino], ebraico) 28 mozarabi (dall arabo, sudditi degli arabi ): coloro che continuavano a praticare la religione cristiana; mozarabo è la denominazione della lingua romanza che si sviluppa nei territori occupati dai Musulmani muladíes (dall arabo, adottati ): i Cristiani che si convertivano all Islam marrani (asp. porci, di origine araba ma di etimo incerto): Ebrei (all inizio anche Musulmani) convertiti al Cristianesimo (anche Conversos, Cristianos nuevos)

Si crea un Nord cristiano e un Sud musulmano (Al- Andalus, forse da Vandalus, arabo al-andalīš) 29 La Reconquista parte dai regni cristiani settentrionali (soprattutto dalla Castiglia) nel IX sec. e si conclude nel 1492 (Arabi scacciati da Granada) mudéjares (dall arabo, traduzione approssimativa coloro che rimangono ): Musulmani rimasti fedeli alla loro religione anche dopo la Reconquista cristiana moriscos : Musulmani rimasti nei territori iberici durante e dopo la Reconquista, forzati ad abbracciare il Cristianesimo dopo il 1492, ed espulsi all inizio del XVII sec. sefarditi (in ebraico: «di Spagna»): Ebrei espulsi dalla Spagna nel 1492

La Reconquista comporta una crescente egemonia di portoghese, castigliano (soprattutto dopo l unione di Castiglia e Aragona, nel 1469) e catalano (la Catalogna nel Medioevo fa parte del Regno di Aragona) 30 In Portogallo il galego-portoghese penetra da Nord per poi costituire due varietà distinte (ufficilmente dal 1093): galego (Galizia, parte del regno di Castiglia-León), fortemente castiglianizzato, e portoghese

La penisola iberica nel X secolo LEGENDA: 1- Galego-portoghese; 2- Asturiano-leonese; 3- Castigliano; 4- Basco; 5- Navarro-aragonese; 6- Catalano; 7- Mozárabo. da A. D Agostino, Lo spagnolo antico, Milano, LED, 2001 31

Espansione del Castigliano dal X al XIV secolo da A. Zamora Vincente, Dialectologia española, Madrid. Gredos, 1985 32

Varietà iberiche antiche 33 Galego-portoghese Asturiano Leonese Castigliano Navarro Aragonese Mozárabo Catalano

La penisola iberica attuale da L. Renzi, A. Andreose, Manuale di linguistica e filologia romanza, Bologna, il Mulino, 2003 34

Il catalano lingua ponte Alcuni esempi Catalano + occitano vs spagnolo 35 lat. MEL: cat., prov. mel, sp. miel (formazione di dittongo in sp.) lat. AMICU(M): cat., occ. amic, sp. amigo (caduta -U latina in cat, e occ.; in sp. si conserva come -o) lat. FLAMMA(M): cat., prov. flama, sp. llama (formazione di suono palatale da FL- latino in sp.)

36 Catalano + spagnolo vs occitano lat. CAUSA(M): cat., sp. cosa, occ. causa (il dittongo AU latino diventa o in cat. e sp.) lat. PINNA(M): cat. penya, sp. peña, prov. pena (formazione nasale palatale da -NN- latina in cat. e sp., )

SCHEDA STORICA: FAMIGLIA GALLOROMANZA 37 Popolazioni presenti prima della conquista romana: non i.e.: 1) Aquitani (forse imparentati con i Baschi), tra Garonna e Pirenei, 2) Ibèri e Celtibèri (Golfo del Leone), 3) Liguri (tra Rodano e Alpi); i.e.: 4) Galli (celti), X-VII sec. a.c., 5) Belgi (celti), forse III sec. a.c., 6) Greci (colonie) sulla costa mediterranea Conquista romana: 118 a.c. Gallia meridionale, 50 a.c. Gallia settentrionale

Arrivo di popolazioni germaniche: dal III sec. d.c. scorrerie di Franchi e Alemanni nel IV sec. i Franchi Salii si insediano nell area nord-orientale e gli Alemanni in quella immediatamente a sud sino alla valle del Reno: nel V sec. i Visigoti scacciano Svevi ( Galizia) e Vandali ( Andalusia, Africa, Sicilia orientale, Sardegna, Corsica, Isole Baleari) dall Aquitania e si insediano nella parte sud-occidentale quindi i Burgundi si insediano nella parte sudorientale (cfr. attuale Borgogna) 38

39 Nel VI sec. avviene l unificazione ad opera dei Franchi (dinastia merovingia 482-751 d. carolingia 751-987, poi d. capetingia 987-1328), che parlano una varietà altotedesca, il francone, lingua di superstrato Nel X sec. i Normanni si insediano nella Francia nordoccidentale, assimilano la lingua oitana, la importano in Inghilterra nella varietà detta anglonormanno (1066, battaglia di Hastings), insidiano il potere del re di Francia A lungo l area occitana resta indipendente dal nord oitano; con l avvento degli stati nazionali si completa l unificazione politica e linguistica tra XIV e XVI secolo (Villers Cotterêts, 1539)

SCHEDA: ADSTRATO - SOSTRATO - SUPERSTRATO Si parla di fenomeni di: ADSTRATO: quando una lingua ne influenza un altra di pari prestigio con cui è a contatto SOSTRATO: quando una lingua in una data area è stata sostituita da un altra divenuta dominante, ma essa non scompare del tutto e continua ad influenzarla 40 SUPERSTRATO: lingua che in una data area si è sovrapposta a quella preesistente influenzandola, ma non soppianta la più antica che continua ad essere la lingua dominante

Partizione linguistica della Francia medievale 41

Francia dialettale attuale da L. Renzi, A. Andreose, Manuale di linguistica e filologia romanza, Bologna, il Mulino, 2003 42

Lingua d oïl / Lingua d oc /Lingua del sì 43 Origine delle denominazioni: Oitano (o francese antico): HOC ILLUD EST > oïl > oui Occitano (o provenzale): HOC EST > oc Cfr. Italiano: SIC EST > sì

La lingua d oïl: sue articolazioni 44 Francese: presumibilmente evoluzione del franciano (dialetto dell Île de France, regione attorno a Parigi) Altri dialetti francesi (nel Medioevo hanno avuto anche uso amministrativo e letterario): Piccardo Normanno (Anglonormanno) Vallone Champenois Borgognone

La lingua d oc: sue articolazioni Principali varietà dell Occitano (o Provenzale): Guascone Linguadociano Limosino-alverniate Provenzale propriamente detto (Provenza< lat. provinciam) Alpino-delfinatese 45 Riconosciuta come lingua regionale, ma scarsa è la competenza linguistica dei parlanti odierni.

Il francoprovenzale 46 Attualmente si presenta come una convergenza di tratti comuni a varietà regionali appartenenti a realtà politiche diverse (Francia, Italia, Svizzera) Nel Medioevo costituiva un blocco unico Presenta numerose caratteristiche intermedie tra francese e provenzale

SCHEDA STORICA: AREA ITALOROMANZA Popolazioni di origine germanica che divengono stanziali: Ostrogoti (489), scacciati dai Bizantini (555), che conservano Esarcato di Ravenna, Istria, Ducato di Roma, di Napoli e la parte estrema della Calabria e la Sicilia ( Arabi IX sec.) Longobardi (568): Italia sett., Tuscia, Ducati di Spoleto e Benevento Normanni: dal sec. XI si estendono a spese principalmente dei domini bizantini in un area corrispondente grosso modo all odierna Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia Sardegna: 47 Subisce per poco tempo la dominazione dei Vandali dopo il 476, poi quella bizantina (per 5 secoli) infine genovese e pisana

Italia: aree dialettali attuali da C. Grassi - A.A. Sobrero - T. Telmon, Dialettologia italiana, Bari, Laterza, 2006 48

Linea La Spezia-Rimini (o Massa Senigallia) da C. Tagliavini, Le origini delle lingue neolatine, Bologna, Pàtron, 1972 49

SCHEDA: ISOGLOSSA 50 Linea immaginaria che su una carta linguistica delimita le aree aventi in comune il medesimo uso o fenomeno linguistico (cfr. isobara, isoipsa etc.)

ASSE ROMA - ANCONA Osserva: 16 mondone 17 dienti 18 acitu da C. Tagliavini,, Le origini delle lingue neolatine, Bologna, Pàtron, 1972 51

SCHEDA: METAFONESI Metafonesi (metafonia): mutamento che interessa la vocale tonica condizionato dalla presenza in fine di parola di -I / -U latine (conservate o poi cadute) 52 Italia settentrionale: solo da -I (innalzamento tonica) Es.: veneto toso (ragazzo), tusi (ragazzi Toscana: assente Italia mediana e meridionale: da -I / -U (quadro variegato: innalzamento/dittongamento tonica)

Metafonesi meridionale: esempi Le vocali toniche medio alte (semi chiuse) si innalzano: 53 [e] > [i] secco / secchi nap. [ sikkә] [o] > [u] rosso / rossi nap. [ russә]

La vocali toniche medio basse (semi aperte) dittongano: [ε] > [je] ferro nap. [ fjerrә] [ɔ] > [wo] morto / morti nap. [ mwortә]

Se la finale cade o diventa schwa, la vocale metafonizzata svolge il ruolo affidato alla flessione: it. perde it. perdi it. buono it. buona bar. [ pεrdә] bar. [ pjerdә] bar. [ bwenә] bar. [ bonә]

SCHEDA: ANAFONESI Tratto caratteristico del fiorentino rispetto ad altre varietà toscane, acquisito dall italiano standard Consiste nel passaggio [e] >[i] e [o] >[u] (innalzamento) davanti a: Laterale palatale: famiglia e non fameglia Nasale palatale: vigna e non vegna Nasale + affricata palatale: vince e non vence Nasale velare: lingua e non lengua, fungo e non fongo (MA: tronco e non trunco) 56

FAMIGLIA RETOROMANZA: UNA DEFINIZIONE PROBLEMATICA Dal nome di una popolazione preromana (i Retii) anticamente stanziata nell attuale Canton dei Grigioni (Svizzera), ove si parla il romancio La denominazione è passata ad indicare anche il ladino (area dolomitica) In passato si è attribuito anche il friulano all area retoromanza Oggi si tende a considerare romancio, ladino e friulano come tre lingue distinte, relitto di una antica varietà italoromanza settentrionale 57

FAMIGLIA BALCANOROMANZA Unico rappresentante attuale: il Rumeno nelle sue varietà (v. cartina) 58 Il Dalmatico è stato assorbito prima dal dialetto veneziano (sulla costa) e poi dalla lingua croata È sopravvissuto fino al 1897 solo nell isola di Veglia (Krk) Aveva caratteri arcaici simili al Sardo (ad es. conservazione occlusive velari latine)

La situazione del Rumeno da L. Renzi, A. Andreose, Manuale di linguistica e filologia romanza, Bologna, il Mulino, 2003 59

(segue) Fa parte della Lega linguistica balcanica (una lega linguistica è caratterizzata dal fatto che diverse lingue che non hanno legami genealogici condividono alcuni tratti spiegabili solo dal continuo contatto reciproco) Caratteri del romeno non presenti nelle lingue romanze ma in altre lingue balcaniche, ad esempio: Postposizione (nella maggior parte dei casi) dell articolo al sostantivo (lupul, il lupo): cfr. bulgaro e albanese. Presenza di distinzioni di caso: nominativo-accusativo vs. genitivo-dativo, cfr. bulgaro, albanese, greco (in parte). 60 Es. o casă, casă (una casa, la casa) vs. unei case, casei (di/a una casa, della/alla casa).

Rumeno (o Romeno) 61 I caratteri del rumeno derivano anche dal fatto che la Dacia, conquistata nel 106 d.c. da Traiano, fu abbandonata nel 271 d.c. da Aureliano Teorie sull origine del R.: Teoria della continuità: la popolazione attuale della Romanía testimonierebbe in modo diretto l evoluzione del latino portato in Dacia dai Romani Teoria della migrazione: la popolazione latina avrebbe lasciato la Dacia dopo il 271 d.c. per stanziarsi a sud del Danubio; solo nel VI secolo ci sarebbe stata una contromigrazione verso l attuale Romanía, ma anche verso nord (Istria) e verso sud (Albania e Macedonia)