18-03- 21 RASSEGNA STAMPA 18-03- 20 IDENTIFICATI MAIS RESISTENTI A TOSSINE, IN ITALIA - 11% COLTURE Ansa 18-03- 20 NOTIZIE DA AGRAPRESS 18-03- 21 MERCATI IN ITALIA Il Sole 24 Ore 18-03- 21 PER LA SOIA I MAGGIORI RISCHI DI RITORSIONI DOPO I DAZI Il Sole 24 Ore 18-03- 21 UNIVERSITA' 'SCOMUNICATA' IN ODIO AGLI ALIMENTI OGM La Stampa
Identificati mais resistenti a tossine, in Italia - 11% colture Progetto'MyControl'certifica'ibridi'di'mais'più'tolleranti'a'marciumi' Dopo il crollo delle produzioni di mais in Italia, con una diminuzione nel 2017 delle rese di oltre l'11% secondo dati Istat, la ricerca riapre le speranze dei maiscoltori con la messa a punto di strumenti di lotta alle fumonisine, fusariatossine e Don. Sono i nomi scientifici di alcune delle micotossine più presenti in Italia, sostanze potenzialmente cancerogene che possono essere presenti nel mais, pericolose per la salute dell'uomo e degli animali di cui si nutre. Una ricerca condotta per tre anni dall'azienda Kws in collaborazione con il dipartimento Territorio e sistemi agro-forestali dell'università di Padova e diretta da Roberto Causin, ha permesso di certificare per la prima volta a livello europeo quali sono le varietà di mais più tolleranti a queste tossine che infestano l'ambiente agricolo italiano. A mettere all'angolo nel 2017 questa produzione agricola una primavera fredda e poi un'estate
particolarmente calda e poco piovosa. In queste condizioni le colture subiscono enormi stress e diventano più vulnerabili agli attacchi di funghi che favoriscono lo sviluppo di fumonisine e Don. Secondo una ricerca del Crea di Bergamo, il 27% dei 320 campioni di mais analizzati conteneva una concentrazione di fumonisine superiore alla soglia critica di riferimento indicata dal Regolamento europeo. Tra i settori che risentono maggiormente di questa crisi c'è la suinicoltura, un comparto che in Italia coinvolge quasi 8,5 milioni di capi di bestiame. Il mais è infatti il principale ingrediente della dieta dei maiali e rappresenta circa il 47% delle materie prime impiegate per l'alimentazione animale. Ad essere particolarmente interessate sono le regioni della Pianura Padana, dove si concentra oltre l'86% del valore complessivo delle produzioni suinicole e al tempo stesso quasi il 90% delle superfici coltivate a mais. Per far fronte alle difficoltà di una coltura all'origine di tante eccellenze del Made in Italy, il centro di ricerca Kws di Monselice (Padova) ha potuto valutare, inoculando diversi funghi nelle spighe di mais, la reazione delle piante e identificare gli ibridi che in un arco temporale di più anni hanno dimostrato maggiore resistenza agli stress tipici dell'ambiente di coltivazione italiano. Sono quattro le varietà che hanno ottenuto la certificazione MyControl per la loro tolleranza assoluta nei confronti del Don e per una buona tolleranza alle fumonisine rispetto ad altre varietà tra le più coltivate in Italia. (ANSA).
PAC: IN COMAGRI PE PRIMI 4 ATTI DELEGATI. DE CASTRO, OMNIBUS STA PRENDENDO FORMA. RIUNIONE ANCHE A ROMA CON BLASI 1739 - bruxelles, (agra press) - il rappresentante della dg agri della commissione europea pierre BASCOU ha presentato oggi in commissione agricoltura del parlamento europeo i primi quattro atti delegati contenenti le modalita' applicative del cosiddetto regolamento omnibus. in particolare - a quanto apprende agra press - si tratta di due atti sui pagamenti diretti, uno dei quali sul greening e un altro sugli aiuti accoppiati, e due sull'ocm. gli atti delegati devono ora passare al vaglio della comagri, chiamata a esprimere un voto favorevole o contrario durante la prossima riunione, prevista per meta' aprile, e dell'aula. in caso di voto contrario - ipotesi che a quanto si apprende difficilmente si verifichera' - la commissione europea e' obbligata a rifare l'atto e presentarlo nuovamente. con la presentazione (ap) - n. 80 3./.. di questi primi atti delegati "l'omnibus inizia a prendere forma", ha sottolineato il primo vicepresidente della comagri del parlamento ue paolo DE CASTRO, che e' intervenuto nel breve dibattito che ha fatto seguito alla presentazione. sono inoltre intervenuti gli europarlamentari albert DESS e michel DANTIN, correlatori con DE CASTRO della proposta di riforma della pac. "mi auguro si possa utilizzare sempre questo metodo, in base al quale ogni volta che la commissione europea prepara un atto delegato lo viene a presentare in comagri prima dell'approvazione", ha suggerito DE CASTRO, auspicando che questo iter diventi la consuetudine, a tutto vantaggio - ha asserito - della "trasparenza, ma anche del coinvolgimento del parlamento nella definizione concreta delle politiche". "le novita' introdotte dall'omnibus sono numerose e diverse e questa presentazione e' necessaria proprio per capire fino in fondo l'applicazione concreta delle scelte politiche portate avanti dalla comagri", ha aggiunto. nel frattempo - a quanto apprende agra press - si e' svolta oggi al mipaaf una riunione, alla quale hanno partecipato il capo del dipartimento delle politiche europee e dello sviluppo rurale del dicastero giuseppe BLASI, rappresentanti di agea e degli uffici economici delle organizzazioni agricole, per discutere delle scelte nazionali relative al regolamento omnibus, da assumere entro il 31 marzo 2018. tali scelte riguardano, tra l'altro, semplificazioni sulla definizione e i controlli sull'agricoltori attivo, l'accesso alla riserva nazionale e le zone svantaggiate. (ab) - 20:03:18/16:21 PAC: REMASCHI (TOSCANA) CHIEDERA' DOMANI A HOGAN RISORSE ADEGUATE PER QUALITA' 1740 - firenze, (agra press) - risorse adeguate dal bilancio ue per le produzioni di qualita', interventi in favore dei consorzi di tutela e mantenimento di interventi programmati a livello regionale. sono le richieste che l'assessore all'agricoltura della regione toscana, marco REMASCHI, rivolgera' al commissario europeo all'agricoltura phil HOGAN domani a bruxelles, durante i lavori della conferenza "una nuova pac per alimenti di alta qualita'", organizzata dall'associazione delle regioni d'europa dei prodotti d'origine (arepo). lo rende noto un comunicato stampa che specifica che "la toscana con i suoi 31 prodotti dop e igp, che fatturano 115 milioni di euro, chiede che anche gli strumenti di finanziamento
provenienti dalla programmazione europea siano in grado di sostenere in maniera idonea le produzioni di qualita'". "i punti che maggiormente stanno a cuore alla toscana sono tre: una disponibilita' di risorse adeguate al sostegno delle produzioni tutelate per la programmazione post 2020, perche' attraverso loro si esprime una ruralita' diffusa e di qualita'; una serie di interventi articolati che sostengano i consorzi di tutela nella loro funzione di sviluppo e tutela della filiera; il mantenimento di una programmazione a livello regionale, il livello che maggiormente e' vicino allo sviluppo dei territori", spiega REMASCHI. al termine della conferenza le 31 regioni aderenti ad arepo proporranno una serie di degustazioni. la toscana - fa sapere il comunicato - "accanto agli altri prodotti, presentera' le ultime tre nuove entrate: il pecorino dop delle balze volterrane (11 operatori, 70,24 tonnellate prodotte nel 2017, con un +415,54% sul 2016); i cantuccini toscani igp (16 operatori e 1.579,66 tonnellate prodotte nel 2017, con un +310,10% sul 2016); la mortadella di prato igp (5 operatori e 19,72 tonnellate prodotte nel 2017, con un +151,12% sul 2016)". 20:03:18/17:20
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